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Riassunto dettagliato del Romanzo "Con gli occhi chiusi" di Federigo Tozzi, Appunti di Letteratura Contemporanea

Riassunto dettagliato capitolo per capitolo di "Con gli occhi chiusi" di Federigo Tozzi

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 21/08/2022

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4.5

(52)

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Scarica Riassunto dettagliato del Romanzo "Con gli occhi chiusi" di Federigo Tozzi e più Appunti in PDF di Letteratura Contemporanea solo su Docsity! CON GLI OCCHI CHIUSI TRAMA. Siamo a Siena: il libro inizia con la presentazione della trattoria di Domenico Rosi, presentato subito come amante del lavoro e attenta ai soldi. Un uomo che aveva lavorato duro per avere quello che aveva, mettendosi a confronto con la famiglia di origine, più povera. Con la focalizzazione di Domenico ancora attiva, veniamo a conoscenza del suo matrimonio con Anna e della nascita del figlio Pietro di 13 anni messo subito a confronto con gli altri sette, delle gravidanze precedenti, che erano nati morti. Non più altro. Passiamo ad Anna, rassegnata ai tradimenti e ai maltrattamenti del marito, colpita dall’epilessia, Tozzi ce la presenta come una figura molto umana- di più rispetto al rancoroso e materiale padre- capace di provare sentimenti e amore, ma incapaci di esprimerli con tutti, anche con le amicizie (ad esempio con le moglie degli assalariati). Incapace anche dimostrare l’amore a Pietro che amava perché era l’unico figlio, tanto che mal sopportava che se ne dovesse occupare Rebecca, la balia, perché lei doveva lavorare in trattoria, perciò spesso si mostrava scostante con il figlio. Era indispensabile per la trattoria, ma spesso veniva mandata a Poggio ‘a Meli un podere fuori Siena per curarsi dagli attacchi epilettici. Lì lavoravano e vivevano molti braccianti che erano trattati male da Domenico che dividendosi tra i due lavori non era soddisfatto di nessuno dei suoi dipendenti. Poggio ‘a Meli viene presentato come un locus amoenus, ma con delle condizioni: un luogo di verde e natura, di lavoro, di guadagno. Subito alla descrizione degli alberi che si trovano nel podere segue una riesamina dei pericoli amministrativi a cui si può essere assoggettati. I genitori di Rebecca, Giacco e Masa erano stati messi a lavorare e a vivere nel podere insieme alla loro nipote Ghisola. Segue una presentazione della tre famigliola con un nonno burbero e impaziente, la nonna tirchia, il loro cane Toppa e della nipote non ci vengono date particolari descrizioni. Finisce il primo “capitolo” in cui i veri protagonisti del libro, Pietro e Ghisola, sono presentati di sfondo alle vicende di Domenico, Anna, Giacco, Masa e ovviamente la trattoria e Poggio ‘a Meli che diventerà il luogo preferito di Pietro allacciandolo al significato di libertà e fanciulezza. Dal secondo capitolo, finalmente, inizia la focalizzazione su Pietro. Passa le giornate al podere e incontra spesso Ghisola e i suoi nonni, ma non se ne avvede, la prima interazione con lei avviene in uno di quei “sogni ad occhi aperti” in cui la maltratta per aver tentato di svegliarlo. Nei suoi sogni Pietro sente la “cattiveria” e gli sembra che tutto sia un incubo: da questa constatazione Ghisola nella scena di dopo si lascia andare a una malvagità che nasce inizialmente dal voler crescere degli uccellini. è il primo atto di crudeltà contro gli animali del libro. Nel frattempo Ghisola e Pietro stringono amicizia fatta di dispetti giovanili, contornata dalla gelosia di Agostino, amico del ragazzo, a cui si corroda l’invidia da parte di Pietro. Subito sembra nascere l’affetto per la giovane contadina, ma questi momenti sentimentali vengono ancora una volta disturbati dalla malvagità contro gli animali, questa volta di Pietro verso le formiche. Passano gli anni e Domenico vorrebbe che Pietro si interessasse ai lavori del podere, ma il ragazzo è preso dall'infatuazione per Ghisola a cui continua a far dispetti (come quello della bambola) a cui segue la ferita alla coscia. La ragazza incomincia ad odiare il figlio dei padroni. Nella scuola dei seminaristi Pietro si fà sempre più negligente e prende in giro i compagni, in trattoria veniva preso in giro dagli avventori. L’infatuazione per la giovane diventa amore. Hanno circa 15 anni l’uno. Continuano a scherzare come quando erano piccoli, a buttarsi per terra e a dirsi che si vogliono bene come se fosse una burla. L’amore innocente viene interrotto ancora una volta dalla violenza: il padre li vede e con fare burbero gli ordina di salire su un cavallo e vedendo la sua incapacità lo minaccia con una frusta davanti a tutti gli assalariati. I braccianti si accorgono che tra i due sta nascendo del tenero che si lasciano andare a passeggiate in mezzo al podere. Anna sta sempre più male e stavolta è Pietro che non vuole dimostrargli che gli vuole bene per paura di diventare troppo obbediente. Nel frattempo il ragazzo sostituisce l’amicizia di Agostino con quella di Antonio, un giovane originario del paese del padre, anche tra loro due inizierà la contesa per Ghisola, ma lei sembra preferire Pietro. In realtà lei apprezzava queste attenzioni maschili cercando di dare spago a tutti, ma preferiva Agostino. Agostino tenta di molestarla, lei si difende e questo episodio la lascia sconvolta: tutta la leggerezza e l’allegria che aveva provato fino a quel momento scompare davanti l’arroganza del giovane e desidera quasi di scomparire. Pietro inizia a frequentare una scuola di belle arti, ma nonostante amasse disegnare, farlo per la scuola gli sembrava una forzatura. Ghisola appare ancora sconvolta dall’evento e inizia una fase depressiva in cui non vuole alzarsi per andare a lavorare e piange. Prova a fare dei fiori di carta e sembra stare meglio, ma poi ricorda tutti il peso che la opprime.Da quel momento iniziano le sue fughe dopo la messa e andava in città dove veniva prima lusingata e poi molestata da dei ragazzi che la vedevano passare. Sa che il suo atteggiamento non è passato in secondo piano e che forse i nonni la vogliono rispedire a Radda,dalla sua famiglia. Sogna che la sua famiglia non la vuole più e il padre con la faccia piena di sangue. Pietro sa che Ghisola è stata rimandata a Radda e dopo muore la madre per un attacco improvviso. Il ragazzo non riesce a provare dolore all’inizio e odia il padre che lo mostra con tanta spregiudicatezza. Non era mai stato devoto e subito dopo la morte comincia a frequentare nuove donne, cosa che imbarazza terribilmente Pietro, anche se ogni domenica si presenta alla tomba della moglie. Incita il figlio a prendere moglie per avere qualcuno che l’aiuti alla trattoria o sarà costretto lui a prendere nuovamente moglie. Non la prenderà mai. Segue l’episodio della castrazione. Nel frattempo Pietro aveva preso la licenza tecnica e si avvicina al socialismo. Rebecca viene sostituita da sua nipote Rosaura. La vista di una fotografia di Ghisola sembra riaccendere la passione in una vita che sta andando sempre di più alla deriva. Pietro si iscrive all’Istituto Tecnico di Firenze , ma perde in fretta l’interesse per lo studio e si perde nel sogno di un’amore con Ghisola che diventa sempre più protagonista dei suoi sogni e in quelle illusioni si sente già appagato. Muore Toppa il cane di Giacco e Mas, cane violento. Giacco si mette a piangere e pensa che anche lui morirà prima o poi, Masa non capisce a fondo il suo turbamento. Finalmente scopriamo cosa aveva fatto Ghisola quando era stata mandata via da Domenico. Si trovava male con le sorelle con cui non provava alcuna affinità e si avvicinò al vedovo Borio di Sandro amico di famiglia che un giorno dopo una processione la baciò. L’uomo tenta di molestarla, lei tenta di resistere, ma è ubriaca, sta male, cede e piange. Inizia una relazione con quest’uomo più grande che la voleva sposare, ma anche il suo bracciante la violentò ed entrambi dissero a tutti a Radda che era una “”poco di buono””, così tutti i ragazzi che aveva respinto, si ritennero in diritto di continuare a molestarla, con più violenza, e doveva difendersi a morsi per poter fuggire indenne. Si rifugiò da una vecchietta di un paese vicino, che la prese a servizio. Anche il padre viene a sapere della presunta “fama negativa” di Ghisola. La ragazza era stata consigliata per un mercante come amante e mantenuta, così andò lui la mandò a vivere in una casetta fuori Firenze con una serva. Pietro, tornato a Firenze per gli esami, andò a trovarla, ma non capisce la situazione. Da qui in poi il racconto si fà più scorrevole, più serrato. Lei mente, dice che serve in quella
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