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Riassunto dettagliato "Jane Eyre" Capitoli 1-6, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Sintesi dettagliata e tradotta in italiano del romanzo "Jane Eyre" di Charlotte Brontë, dal capitolo 1 al 6, utile per l'esame di Letteratura inglese 3.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020
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Caricato il 24/09/2022

Lou.13
Lou.13 🇮🇹

4.6

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Scarica Riassunto dettagliato "Jane Eyre" Capitoli 1-6 e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! RIASSUNTI DETTAGLIATI CAPITOLO PER CAPITOLO "Jane Eyre" (38 capitoli) Cap.1: Jane e i suoi familiari evitano la passeggiata pomeridiana a causa di un temporale. - Jane spiega come mai non ama le passeggiate fuori (=a causa dei rimproveri della bambinaia Bessi) e della consapevolezza della sua inferiorità fisica rispetto ai "fratellastri", Eliza, John e Georgiana Reed. - Scena dei 3 figli raccolti in salotto intorno alla mamma felici accanto al fuoco (ritratto della felicità). Jane è tenuta lontana perché, secondo la matrigna, si esprime in maniera poco socievole, amabile e infantile. - Scena di Jane che legge il libro della storia degli uccelli d'Inghilterra di Bewick, seduta, coperta da un lato da una tenda rossa e dall'altro dalla finestra, da cui poteva vedere e sentire la pioggia. Il libro inizialmente parla della solitudine degli uccelli marini, che sono i soli abitatori delle rocce e dei promontori delle coste della Norvegia, dove il freddo è estremo (solitudine, freddo), e si rivede in essi. Le illustrazioni riportavano la roccia solitaria su un mare in tempesta, un battello arenato su una riva deserta. - Eliza scoprì il nascondiglio di Jane dietro la tenda. John Reed, il fratellastro, interrompe la lettura di Jane. Jane lo presenta come poco sveglio ("non era rapido né d'occhio né di fantasia"), un ragazzo di 14 anni, con pelle scura e malsana, tozzo, mangiava molto e per questo era pallido, che secondo la madre era di salute cagionevole per la cattiva alimentazione (come affermò il maestro, il signor Miles), mentre secondo la madre "per il troppo studio" (il cuore materno respingeva giudizi troppo severi). In più Jane lo descrive come prepotente, poco affettuoso, metteva in punizione Jane e spesso la picchiava, di nascosto dalla madre. John dice che lei non ha denaro perché il padre non gliene ha lasciato, non è alla loro altezza. Le lancia il libro facendole sanguinare la testa, Jane lo insulta, paragonandolo alla tirannia degli imperatori romani (aveva letto la storia di Roma di Goldsmith). Jane gli dà un pugno fortissimo, e per questo fu punita e rinchiusa nella camera rossa. Cap.2: Jane viene trascinata da Bessie e dalla signorina Abbot nella camera rossa. Jane protesta, si sente una schiava ribelle, fuori controllo, viene paragonata a un gatto infuriato, avevano intenzione di legarla per tenerla ferma su uno sgabello. La invitano a pregare Dio per purificarsi dal male. Jane sa che è dipendente dalla signora Reed, l'alternativa è l'orfanotrofio. La camera era gelida e silenziosa. Il marito della signora Reed era morto lì e a questo era legato il mistero della camera rossa: aveva esalato, 9 anni prima, l'ultimo respiro in quella stanza. Jane si guardò allo specchio, e le fece l'effetto di vedere un fantasma, dato il suo pallore. Jane si chiede come mai non era mai amata in quella casa. Tutti erano rispettati e benvoluti tranne lei: Eliza, testarda ed egoista; Georgiana, bionda e bella ma viziata; John era capace di uccidere animali, chiamava la madre "vecchia", le rimproverava la pelle scura come la sua, le rovinava i vestiti di seta, ma era sempre il suo prediletto. Jane voleva scappar via o lasciarsi morire di fame e di sete. Jane sapeva che se fosse stata una bambina vivace, allegra, bella (anche se a carico e senza amici) la signora Reed, i figli e la servitù l'avrebbero accolta meglio (capro espiatorio della nursery, la stanza dei bambini). Credeva di stonare a Gateshead Hall. Immaginò che lo spirito del signor Reed tornaresse sulla terra per vendicare la sua oppressione. A un certo punto nella camera buia una luce si riflettè sulla parete. Probabilmente era il riverbero di una lanterna nel prato, ma Jane, scossa, immaginò che venisse dall'altro mondo e cominciò a sentire anche dei suoni. Cominciò ad urlare e la servitù accorse, ma fu rimproverata e lasciata a gridare perché ritenuta "attrice". Jane ebbe subito dopo una crisi che le fece perdere i sensi. Cap. 3: Si risveglia come dopo un incubo spaventoso nel suo letto nella stanza dei bambini. C'era un signore ai piedi del letto, Lloyd, il farmacista (che la signora Reed chiamava quando erano ammalati i domestici, mentre per sé e per i figlivi chiamava il medico). - Bessie chiama Sarah a dormire con lei nella stanza dove c'è Jane perché ha paura che muoia durante la notte. Parlano a bassa voce di spiriti e tombe. - Bessie porge a Jane una torta in un piatto di porcellana che non le era mai stato permesso di toccare perché ritenuta indegna. - Jane prega Bessie di farle leggere I viaggi di Gulliver. Ma tutto le pareva strano e triste, degradato. Bessie canta una canzone sull'amore di Dio per gli orfanelli. - Dice a Lloyd che piange perché è infelice. Descrizione di Lloyd: occhi grigi, poco brillanti, espressione buona. Racconta della crudeltà di essere stata rinchiusa senza candela nella stanza dello spirito di Reed. Dice di non avere altri parenti da cui andare, alcuni sono poveri. Dice di voler andare a scuola. Il farmacista suggerisce di farle cambiare aria perché ha i nervi in cattivo stato. Abbot disse che la signora Reed sarebbe stata contenta di sbarazzarsi di una bambina noiosa e malaticcia, la paragona al cospiratore Guy Fawkes. Jane, ascoltando, viene a conoscenza della storia dei suoi genitori: il padre era un pastore povero d'anime, la madre Reed lo sposò anche se era di una condizione inferiore alla sua. Il padre morì di tifo e contagiò la madre, così entrambi morirono. La cameriera Abbot dice che se la bambina fosse stata più graziosa e non un rospo, sarebbe stata più degna di compassione. Cap.4: Dal giorno della malattia la signora Reed prese le distanze da Jane: non le parlava, la mise a mangiare e dormire da sola e la separò dai cugini. John la chiamò perfida, la matrigna vietò ai figli di stare in compagnia di Jane, e Jane urlò che erano i cugini a non essere degni della sua compagnia, così la signora la richiuse nella stanza dei bambini per tutto il giorno. Jane le chiede cosa penserebbero il marito e i genitori defunti del fatto che la tiene rinchiusa, la signora la schiaffeggiò. - Jane fu esclusa dai festeggiamenti di Natale e Capodanno. Jane si portava sempre nel letto la bambola, anche se sbiadita e rovinata come uno spaventapasseri, le dava vita e sensazioni. - Ogni tanto Bessie Lee era gentile con lei, era molto brava a raccontare le favole, era graziosa, incarnato chiaro, capelli e occhi scuri, ma dal carattere capriccioso e irascibile, privo di senso di giustizia. Era comunque la sua preferita tra i residenti di Gateshead. Bessie la usava come sottobambinaia per pulire e mettere in ordine la stanza. - Un signore, a cui si rivolge la Reed, cerca Jane Eyre, e cerca di dirle che i bambini cattivi vanno all'inferno dopo la morte. Le dice che deve pregare affinché Dio le cambi il suo cuore di pietra e gliene dia uno di carne. Interviene la signora Reed che chiarisce che vuole che la scuola di Lowood corregga il suo peggior difetto, la falsità.
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