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Riassunto dettagliato "Shakespeare. Genesi e struttura delle opere" di Giorgio Melchiori, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Riassunto dettagliato di "Shakespeare. Genesi e struttura delle opere"

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 10/05/2022

Manilaa
Manilaa 🇮🇹

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Scarica Riassunto dettagliato "Shakespeare. Genesi e struttura delle opere" di Giorgio Melchiori e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Nell'Inghilterra elisabettiana il teatro era l'unico mezzo di intrattenimento collettivo per tutti gli strati della popolazione ed era l'unico veicolo di informazione e comunicazione di massa. Per questo l'essere uomo di teatro comportava una partecipazione piena alla vita sociale del tempo. TEATRO ELISABETTIANO La produzione drammatica del periodo va dagli anni 1570 - 1590 (quando furono costruiti a Londra i primi edifici teatrali) al 1642 (quando il Parlamento puritano dispose la chiusura dei teatri). In campo teatrale si hanno due fasi ben distinte: le opere prodotte durante il regno di Elisabetta I, fino al 1603, e quelle apparse nei regni di Giacomo I (1603-1625) e Carlo I (1625 -1642). Il periodo elisabettiano ha in sé la maggior parte degli anni di storia inglese, commedie e tragedie "sperimentali" (quali Romeo and Juliet). Vi è poi una fase definita Giacomiana (da Giacomo I), che va dalle grandi tragedie fino ai drammi romanzeschi. Maria I portò avanti un sanguinoso tentativo di restaurazione del cattolicesimo contro la riforma protestante. Elisabetta, che seguiva una politica di espansione commerciale e di sviluppo economico, era invece colei che impersonava i desideri del paese, specialmente dopo la distruzione dell'armata spagnola quando l’Inghilterra diventa la Maggiore Potenza mondiale sul mare. Questo sviluppo della potenza economica inglese ha creato tensioni all'interno del paese. L’ascesa al trono di Elisabetta avvenne nel 1558. Alla Morte di Elisabetta nel 1603 il problema della successione venne risolto proclamando al trono d'Inghilterra il re di Scozia Giacomo VI (figlio di Maria Stuarda), questa scelta realizzava l’unione dei due regni di Inghilterra e di Scozia che erano da secoli in conflitto e sembrava promettere la pace religiosa dato che il sovrano discendeva dalla dinastia Stuart nota per le simpatie cattoliche. Per questo motivo ci fu una delusione da parte dei cattolici poiché Giacomo confermò la rigida politica religiosa di Elisabetta. Tale delusione è all'origine della congiura delle polveri, un complotto per uccidere il Re e i membri del Parlamento. È un conflitto che durò alcuni decenni anche sotto Carlo I. GLI SPAZI SCENICI Il primo edificio adibito a spettacoli teatrali pubblici fu il Theatre, a cui seguirono il Curtain, il Rose lo Swan. Era formato da un’arena circolare o ortogonale, circondata di gallerie per tre quarti, l'altro quarto era adibito al retroscena, e una piattaforma rettangolare rialzata si estendeva da adesso fino al centro dell'Arena. Questo era il cosiddetto Apron Stage (palcoscenico a grembiule), in parte coperto da un'altra tettoia che ne formava il “cielo”. Sulla parete di fondo si apriva un vano centrale, uno spazio per le apparizioni. Vi era poi una galleria praticabile, utilizzata per l'azione scenica. Questo era uno spazio senza possibilità di mutamenti di scena o di effetti di luce, infatti la rappresentazione avveniva di giorno. Lo spettatore non era separato dall'attore. Accanto al teatro pubblico esisteva anche il teatro privato ma la discriminante era data dalla limitazione del numero degli spettatori, operante a livello di selezione sociale: inizialmente si tratta di un pubblico formato da docenti e studenti, alla fine del ‘500 la selezione del pubblico avveniva sulla base del prezzo elevato di accesso alla sala. Il drammaturgo in realtà era visto semplicemente come un fornitore di copioni, soggetti a continui elaborazioni da parte degli attori. Gli spettatori del teatro privato tendevano invece, seguendo gli schemi di una cultura elitaria, a considerare il testo teatrale come opera letteraria. LE COMPAGNIE DI RAGAZZI Principalmente recitavano in teatri privati, Shakespeare nel suo Hamlet, li definisce come " una covata di ragazzini che strillando ottengono i più strepitosi applausi. Vanno di moda e mettono alla berlina i teatri pubblici". Le compagnie di ragazzi si spinsero alla satira fino a provocare violente reazioni censorie che portano a provvedimenti repressivi tali da paralizzare la loro attività. In una situazione storica nella quale la classe Borghese puritana andava aumentando la propria potenza, i teatri pubblici vanno perdendo gran parte del loro pubblico e le compagnie di adulti preferiscono assicurarsi i teatri privati (un esempio è il caso dei King's Man, compagnia di cui faceva parte anche Shakespeare e che, dopo aver presentato le opere nel teatro pubblico del Globe dal 1608, riutilizzò la sala privata del Blackfriars). Nel periodo giacomiano cambia la struttura stessa dello spazio teatrale, si sostituisce il ricco salone del palazzo barocco e la scena fissa che serve da sfondo è costituita da due ordini di archi e colonne di legno decorate ed elaborate. Ai lati del palcoscenico non c'è più spazio per il pubblico, c'è invece una sorta di "Barcacce" per pochi privilegiati. TESTI E PRE-TESTI I copioni dei drammi non venivano considerati opere letterarie, Esso infatti è solo un pre-testo che si realizza soltanto mediante la collaborazione e la partecipazione di attore e spettatore. E drammaturghi elisabettiani e giacomiani non si curavano di vedere pubblicate le loro opere. I copioni rimanevano di proprietà della compagnia che non volevano pubblicarli poiché si temeva il plagio. Della quarantina di drammi che Shakespeare scrisse e alla cui stesura collaborò, soltanto 14 apparvero in stampa durante la sua vita. La maggior parte furono pubblicati 7 anni dopo la sua morte da due attori della compagnia. I testi dei drammi di Shakespeare sono in realtà semplici documenti teatrali sopravvissuti casualmente alla distruzione alla quale erano destinati. I drammi shakespeariani sono aperti, per questo non possono fornire un testo definitivo. La scelta del testo spetta in ultima battuta all'attore che cambia lo spettacolo continuamente a seconda della situazione. Tale conflitto è l'argomento di quella che è stata chiamata la prima pietra Lucia storica shakespeariana. Prima in ordine di composizione in quanto questi drammi furono scritti prima dei quattro relativi ai regni precedenti. le tre parti di Henry VI risalgono a un epoca in cui la stragrande maggioranza degli spettacoli presentati sui palcoscenici pubblici londinesi era frutto di una collaborazione fra i componenti delle compagnie, creazione collettiva in funzione del pubblico cui era destinata. La guerra delle due rose è argomento dei due drammi centrali, quindi la seconda e terza parte del Henry VII. Lo spunto iniziale per la rappresentazione storica dovette essere non tanto la celebrazione dell’Avvento della dinastia Tudor, a cui apparteneva Elisabetta, quanto la raffigurazione dei guasti recati al paese dalle lotte intestine: il teatro era il maggiore e quasi unico mezzo di comunicazione di massa, più idoneo alla propaganda politica. Fatto sta che Robert Greene fece un attacco contro Shakespeare chiamandolo “ un corbaccio venuto dal niente, fattosì bello con le nostre penne” e “ cuore di tigre nascosto sotto la pelle di attore”. Quest’ultima citazione è tolta direttamente da una delle scene Enrico VI di Shakespeare. L’iniettiva di Greene testimonia quindi sia la popolarità dei drammi su Enrico Sesto sia il fatto che sia Shakespeare il responsabile della stesura. ENRICO VI, PART 1 Talbot è il protagonista di Henry VI, part one. Non fu pubblicata ma appari in stampa nell’ edizione postuma in folio del 1623. Viene fatta risalire la data di composizione tra il 1591 e il 1592, Questo significa che la prima parte è stata scritta dopo la seconda e la terza. Si può dunque affermare che Shakespeare ebbe Certamente mano nella stesura del dramma rappresentato nel 1592 ma sarebbe inutile cercare la mano di altri presunti autori. La conclusione più probabile è che Part One sia stata scritta per una compagnia gestita da Philip Henslowe di cui faceva parte Shakespeare, con due obiettivi precisi: colmare il vuoto nella rappresentazione della storia dell’Inghilterra e sfruttare L’interesse per la campagnia in corso in Francia in quegli anni. L’opera non fu mai pubblicata durante la vita di Shakespeare. Questo non si trattava di un testo preparato come copione recitabile ma semmai di una trascrizione di un manoscritto composito fatto in vista della preparazione del copione, la divisione in atti e scene è stata introdotta in una fase successiva e in maniera totalmente arbitraria. Si avverte dietro le loro parole L'eco delle pagine di Holinshed, Allora riprese quasi alla lettera. Part One è quella in cui le vicende storiche narrate dalle cronache di Holinshed sono trattate con Maggiore disinvoltura. Che cosa che diventano in questo modo la semplice repertorio di episodi isolati fatti per illustrare da una parte il conflitto tra gli eserciti Inghilterra e Francia e dall’altra le discordie interne fra i 2 personaggi più potenti del regno di Inghilterra, il Lord protettore Gloucester ed il cancelliere vescovo di Winchester, e le premesse per la guerra delle due rose e la rivendicazione del trono da parte di York. Non è un caso che due terzi dell’azione Si svolga in Francia e solo un terzo a Londra. Al funerale di Enrico Quinto, scena iniziale, si manifesta l’ostilità fra gli eredii veri di Enrico Quinto che lasciava il figlio Infante: il fratello Lord protettore Humphrey Duca di Gloucester e lo zio Beaufort, vescovo di Winchester. Mente è ancora in corso da cerimonia funebre, si susseguono una serie di Messaggeri che annunciano la perdita delle città francesi e l’incoronazione a Reims del delfino come Carlo VII re di Francia; La relazione più dettagliata è quella della battaglia di Patay, il 18 giugno 1429 è perduta a causa della deflazione di ser John Falstaff e nella quale venne fatto prigioniero dai francesi comandante delle forze inglesi Lord Talbot. BATTAGLIA DI PATAY La battaglia in cui Lord Talbot fu ferito gravemente alle spalle e catturato. John Falstaff, al quale era stato conferito l’ordine della giarrettiera, lascia il campo di battaglia Senza colpo ferire. Il duca di di Bedford gli strappó l'emblema di San Giorgio ma in seguito venne riammesso nell’ordine contro la volontà di lord Talbot. Falstaff comparirà in due scene successive ove viene immaginato un suo atto di codardia, la sua fuga al cospetto di Bedford morente in una battaglia. L’introduzione di un personaggio che non pronuncia più di 3 battute in tutto il dramma sembra ingiustificata, Shakespeare deve essere però rimasto colpito dal significato implicito in Falstaff ( falsa Lancia), ossia un falso cavaliere. Le trasposizioni temporali sono in parte determinate dalla necessità di rappresentare il conflitto tra Inghilterra e Francia nelle figure emblematiche di Talbot e Giovanna d’Arco, ignorando il fatto che nella realtà storica e due non si erano mai incontrati o scontrati. Vi è poi una breve scena a Londra nel 1425 Che ripropone il conflitto fra il vescovo di Winchester e il protettore Gloucester. Ecco una ricostruzione del tutto arbitraria dell'assedio di Orleans basato su alcuni aneddoti noti, misti ad altri inventati: l’uccisione del Comandante inglese Conte di Salisbury (1428) ripresa minuziosamente dalle pagine di Hall ma ad essa viene fatto assistere Talbot che in effetti fu riscattato dalla prigionia soltanto nel 1431 e la liberazione di Orleans da parte di Giovanna d’Arco. La sequenza scenica si conclude con la trappola tesa da una contessa francese a Talbot, il quale se ne libera in maniera Così brillante da suscitare l’ammirazione di lei. Il protagonista della seconda parte di Henry VI è di fatto Riccardo plantageneto, figlio del conte di Cambridge, giustiziato per alto tradimento da Enrico Quinto discendente per parte paterna del Duca di York. Si anticipa così in primo luogo il legittimo diritto al titolo di York ma anche, per volontà dello zio materno, il suo diritto a rivendicare la corona d’Inghilterra. In questa sospensione fa finalmente la sua comparsa, non più come un bambino ,Enrico sesto, il sovrano Lancaster, presentato come uomo di pace e addolorato dalla rischiosità dello zio Gloucester e del zio vescovo di Winchester, pronto a restituire a Riccardo il titolo di Duca di York e a inseguire il consiglio del protettore a recarsi in Francia per essere Incoronato re a Parigi. L’annuncio dell’incoronazione prepara per il ritorno dell’azione drammatica successiva sul suolo francese. Educati luxfer, autoproduzione delle, commenta gli eventi Ene preannuncia le conseguenze senza alcun rispetto per la loro successione cronologica. L'ultima parte della sequenza affronta il problema di presentare come evento esaltante una sconfitta gravissima, la perdita definitiva della Francia. Questa dimensione epico tragica è sostenuta dall’introduzione in eventi che sono ben al di fuori dei Confini temporali del dramma differenti a tutt’altra data. La sequenza finale comporta una manipolazione ancor più radicale dei dati storici, si tratta di presentare in positivo quella che era stata la più grave sconfitta subita dall’Inghilterra prima dell’Avvento dei Tudor. Giovanna d’Arco gliele mostrata nell’atto di evocare i diavoli, e l’onore della sua cattura, quando le forze del male L’hanno abbandonata, viene dato personalmente al duca di York, dopo un corpo a corpo con il disertore duca di Borgogna che la difende ( tante secondo le cronache furono proprio Borgognoni a farla pedinare a consegnarla Al duca. In questo modo la condanna al rogo di una strega è un atto di giustizia che riscatta la tragica fine di talbot attribuita in gran parte alle male arti di lei. Non appena Giovanna ha pronunciato la sua maledizione contro gli inglesi sopraggiunge il cardinale latore delle proposte di tregua, che suscitano l’immediata reazione del Duca di York, il quale vede inizia la perdita da parte dell’Inghilterra del regno di Francia. La scena prosegue con l’ingresso di Carlo VII e degli altri francesi che, nell’accettare le condizioni di pace proposte al cardinale, fanno atto di sottomissione formale al trono inglese. Enrico Sesto si lascia sedurre dall’esaltazione che il conte di Suffolk fa delle qualità di Margherita d’Angiò accetta come sua futura sposa rompendo il contratto precedente con la figlia del Duca d'Armagnac. Per la prima e forse Monica volta in un opera di Shakespeare, il dramma lascia l’ultima parola ad un personaggio negativo, il duca di Suffolk che, rimasto solo sulla scena, rende partecipe il pubblico dei suoi piani: governerà La Regina Margherita, il re e il regno. STRUTTURE DRAMMATURGICHE Il periodo storico coperto dall’azione è quello in cui il re non era ancora maggiorenne e quindi Sotto tutela. Gli eventi di maggior rilievo erano connessi, in stanza del protagonista, in territorio straniero con partecipanti sempre diversi punto da cui nasce una radicale manipolazione dei dati storici. Sono scene al di fuori del tempo. THE WHOLE CONTENTION (Seconda e terza parte dell'Enrico VI) È l’unico caso di un dramma concepito fin dall’inizio come da rappresentare in due giorni diversi. La seconda e la terza parte dell'Henry VI vanno viste come un tutto unico. Data e trasmissione del testo. Si può affermare che la seconda e la terza parte di Henry VI furono scritte originariamente da Shakespeare in collaborazione con altri drammaturghi e rappresentante sotto titoli diversi entro il 1591. Le fonti del Contention. La sequenza degli eventi storici è seguita con maggior rispetto, il periodo coperto dai due drammi è quello che va dal 1455 al 1471 fino alla sua morte nella Torre di Londra, dopo essere stato due volte deposto. La contention è la storia della Guerra delle due Rose presentata come cronaca di un regno. Per la sua struttura episodica, la Contention non ha protagonisti assoluti ma piuttosto protagonisti dei singoli blocchi in cui si articola. Enrico non è il protagonista di nessuna delle due parti della Contention , la sua si afferma piuttosto come una figura emblematica. Strutture drammaturgiche. L’azione si articola in entrambi i casi in tre sequenze. RICCARDO III Unica data certa è l'iscrizione del testo nello Stationers’ register il 20 ottobre 1597, rappresentato dai Chamberlains man. Il Richard III viene rappresentato nel 1594 come una delle primissime produzioni del Chamberlain’s men. In questo caso la sua composizione deve risalire a qualche tempo prima, plausibile che l’avesse scritto per i Pembroke’s men o per i Lord Strange’a msn. Ne furono pubblicate ben 8 edizioni in-quarto a partire dal 1597, due delle quali dopo la pubblicazione dell'in-folio. Fra le varie edizioni esistono migliaia di varianti, alcune sostanziali, di cui è impossibile decidere le ragioni e l’origine. Trasmissione del testo: il 20 ottobre 1597, l’editore Andrew Wise iscrive nello Stationers’ register quella che viene definita the tragedie of kinge Richard the third with the death of the duke of Clarence. Il testo riprodotto non è sicuramente quello integrale. La novità principale della ristampa del 1598 presso il tipografo Thomas Creede sta nell’aggiunta del nome di Shakespeare sul frontespizio. Seguono altre ristampe nel 1602, 1605 e nel 1612. Quest'ultime per conto del nuovo editore Matthew Law. L’edizione del 1622 pur riproducendo il medesimo testo adottato per l’editore Law si sforza di correggere gli errori della stampa del 1612. Nel 1623 il dramma viene incluso nell'in-folio. Il testo si differenza profondamente da tutti quelli apparsi prima, non solo per le innumerevoli varianti grafiche ma anche per l’introduzione di una 50ina di passi di varia lunghezza assenti nell’ in-quarto. È chiaro che questo testo si basa su un manoscritto diverso da quello del 1594. Sia pur con molte incertezze, si può supporre che il testo dell'in-folio si basi su un manoscritto conservato dalla compagnia, e più precisamente una copia di lavoro forse di mano dell'autore risalente a molto tempo prima e in parte illeggibile o lacunosa. Per colmare tali lacune i compilatori del testo dato in tipografia Le Chronicles di Holinshed, si proponevano di fornire una cronaca completa della storia inglese fin dai tempi più lontani. I quattro volumi originali, che Holinshed aveva compilato con l’aiuto di altri scrittori, vennero ristampati e arricchiti, dopo la sua morte, da importanti contributi tratti da altri storici, tanto che l’edizione del 1587 divenne una vera e propria miniera di informazioni sulla storia autentica o leggendaria dell’Inghilterra a cui attinse anche Shakespeare. In una seconda corrente parallela, quella del dramma storico alternativo, in cui la storia recente è vista con occhio critico, l’atteggiamento dei sovrani viene presentato come ambiguo o arbitrario E sì rivendicano i diritti dei comuni, ossia della piccola nobiltà e dell’elemento Popolare. Lo stesso dramma sir Thomas More presenta in maniera positiva la figura di Tommaso Moro come avvocato del Popolo per questo non ottenne mai l’autorizzazione del censore, anzi, sembra che Shakespeare venisse chiamato a introdurci un nobile discorso sulla sacralità del re in scene che presentavano con eccessiva simpatia le buone ragioni di una rivolta Popolare contro i soprusi gli stranieri protetti dalla corte. Edward III, King John, Henry VIII: i 3 drammi illustrano passaggi essenziali nella storia di Inghilterra, nei tre regni di Giovanni, di Edoardo III e di Enrico VIII, che avevano affascinato l’immaginario Popolare. Il re Giovanni è la figura più ambigua. Considerato come il peggior sovrano mai acceso al trono d’Inghilterra, fu D’altra parte esaltato dopo la riforma come il primo che osasse opporsi all’autorità della Chiesa di Roma, percorrendo l’atteggiamento che fu poi di Enrico VIII. Edward III propone un modello di Principe ideale, mostrando i pericoli e le tentazioni alle quali anche il migliore dei sovrani è soggetto. È ben vero che Edoardo III celebra il trionfo inglese sulla Francia come l’evento culminante di quel Regno, Ma tutta l’attenzione nella prima parte del dramma è rivolta all’episodio marginale dell’infatuazione del sovrano per la contessa di Salisbury, che rischia di coinvolgerlo nella più odiosa forma di assolutismo. Edoardo (il figlio di Edward III), passato alla Leggenda con il nome di Edoardo il principe nero, non mantenne la promessa di divenire il più possente sovrano d’Inghilterra: morí un anno Prima di suo padre e la successiva Ascesa al trono di suo figlio, Riccardo II, è all’origine di quel rovinoso periodo di instabilità interna dell’Inghilterra e che pose in conflitto i discendenti dei fratelli del principe nero, conflitto culminato nella Guerra delle due rose. NOTA SUGLI APOCRIFI Approfittando della scarsa tutela del Diritto d’autore, apparvero sotto il suo nome opere non sue. Alcune opere recavano sul frontespizio le parole “by William Shakespeare" oppure “written by William Shakespeare”. Dopo la morte di Shakespeare, il tipografo William Jaggard, volle sfruttare la fama intraprendendo la pubblicazione di quella che si presentava come una raccolta dei suoi drammi, stampati però separatamente e con false indicazioni di data e di editore per evitare fastidi con i detentori dei diritti delle sue opere. SIR THOMAS MORE Sicuramente di quest’opera Shakespeare scrisse solo tre facciate del manoscritto. Si tratta di uno dei drammi meglio costruiti per la scena, grazie alla collaborazione di alcuni fra i più dotati drammaturghi della grande stagione teatrale elisabettiana. Data, autori, manoscritto il tasto non fu mai stampato prima del 1844. Dell’esistenza del manoscritto si aveva notizia ma lo Stato apparentemente caotico in cui esso si trovava ne aveva scoraggiato lo studio e la lettura. I principali autori furono Anthony Munday e Henry Chettle, con revisioni e modifiche da parte di altri autori.  Fonti Tommaso Moro Fu vittima del suo rifiuto di aderire alla religione protestante. La sua figura era rimasta emblematica delle Virtù della City londinese poiché godeva della fama di miglior cancelliere che l’Inghilterra avesse mai avuto (sotto Enrico VIII). Munday e i suoi collaboratori Erano consapevoli dei rischi di presentare in una luce così favorevole un uomo che il padre della sovrana regnante aveva fatto giustiziare per alto tradimento quindi decisero di ricercare tutti i riferimenti di Tommaso Moro sulle Chronicles di Holinshed. La versione definitiva per le condizioni in cui è pervenuto fino a noi, è un esempio unico e Mirabile di Come nasce un dramma attraverso il team Work di un gruppo di uomini di teatro. Strutture drammatiche il dramma si dispone perfettamente secondo lo schema tradizionale dell'ascesa è caduta dei grandi in questa terra, in tre vasti movimenti: ascesa, grandezza, caduta. Il movimento centrale è il più breve. KING JOHN La datazione è uno dei problemi insoluti della critica shakespeariana. Comparve a stampa per la prima volta soltanto nella raccolta in folio del 1623. È lecito pensare che il testo si tratti di un remake per conto di un’altra compagnia. Fonti riproduce fedelmente l’impianto strutturale di The troublesome Reign ma rinnovandone Praticamente il linguaggio. The troublesome Reign è la fonte principale e quasi esclusiva dell’opera shakespeariana. La figura di John è presentata come ad un tempo debole, impulsiva e violenta, dotata di un senso di humor nero. Grande rilievo nella versione shakespeariana ricevano le figure femminile, lasciate più in ombra dalla fonte: Queen Eleanor, vedova di Enrico II e madre dei Tre fratelli ( Riccardo Cuor di Leone, lo scomparso Geoffrey e John stesso), sua nuora Constance e la terza donna è Blanche, figlia di una figlia di Eleanor. Queste forti presenze femminili hanno riscontro solo nelle regine del Riccardo III. Strutture drammaturgiche si articolano gli eventi svoltisi nel giro di 16 anni in tre sequenze drammatiche corrispondenti a 3 giornate poco distanti nel tempo l’una dall’altra, precedute da una lunga scena introduttiva e con una scena intermedia fra la prima e la seconda sequenza. EDWARD III La data di rappresentazione dovrebbe aggirarsi intorno al 1592 ma, nonostante ne esistono soltanto due edizioni originali pubblicate entrambe prima del 1600, nessuna delle due è presente nell’ in folio del 1623 probabilmente a causa della soppressione dell’opera in seguito alle proteste del re Giacomo VI di Scozia (Giacomo I d'Inghilterra). I commedianti londinesi infatti con quest’opera avrebbero dileggiato il re e il popolo scozzese. È con la rivendicazione della corona di Francia da parte di Edoardo che nel 1337 si scatena quella che è passata alla storia sotto il nome di guerra dei cent’anni. Edward III copre le fasi iniziali di quella guerra Mettendo in luce non soltanto la magnanimità del sovrano ma anche il leggendario valore militare e cavalleresco del suo primogenito, il cosiddetto principe nero. Il corso successivo della storia d’Inghilterra è contrassegnato da sanguinosi conflitti intestini, sfociati nella Guerra delle due rose e nella Tirannia di Riccardo III. L'eroico principe nero morì in Francia e la corona passo al figlio, Riccardo II, un fanciullo di 10 anni che, influenzato da cattivi consiglieri, fu deposto da suo cugino, Enrico IV. Fonti Anche se le cronache di Holinshed possono aver fornito lo spunto iniziale, la sostanza della narrazione è tratta dalle cronache dello storico francese Jean Froissart. I tempi sono compressi: gli eventi di quasi 20 anni si suppongono svolti nel giro di poche settimane o giorni Ma del resto le cronache del Francese sono molto più vaghe. Strutture drammaturgiche le ineguaglianze stilistiche suggeriscono l’intervento di più di un autore. Il dramma si dispone in tre parti, ciascuna dominata da un personaggio diverso: nei primi due atti prevale di gran lunga il Re Edoardo, nel terzo atto si afferma invece re Giovanni di Francia. LE COMMEDIE EUFUISTICHE Sono the merchant of Venice, much ado about nothing, as you like it, twelfth night e the merry wives of Windsor, e le si è volute raggruppare sotto l’etichetta di “commedie romantiche”. Va però sottolineato che mentre le commedie romantiche mostrano marcate affinità tematiche, tonali e strutturali fra loro, quel che accomuna le prime cinque invece è, Paradossalmente, proprio la loro diversità l’una dall’altra. L’opera che diede il nome all’eufuismo inglese è un romanzo del drammaturgo John Lyly, il cui nome intero è Euphes, or the anatomy of wit, un’analisi critica che privilegiava il gioco di ingegno (wit). Analisi che sulla scena sarà pienamente realizzata per la prima volta dall’Hamlet di Shakespeare. Gli eufuisti inglesi privilegiano parametri stilistici basati sulla applicazione deliberata e intensiva di modelli retorici, sul ricorso costante a parallelismi e comparazioni. Anche per quanto riguarda le commedie shakespeariane, condividono tutte il carattere esplorativo e sono tanto più profondamente diverse l’una dall’altra quanto più in ciascun caso l’esperimento è riuscito. Aldilà di ciò, le accomuna in parte per un verso l'impronta eufuistica e per un altro la dimensione metateatrale. The two gentleman of Verona è forse la commedia Più significativa in quanto il modello adottato è quello della “commedia all’italiana”, che diviene così commedia romantica. THE TIMING OF THE SHREW Data e trasmissione con tutta probabilità Shakespeare, in collaborazione con altri, ha fornito ai pembroke’s men il copione intorno al 1590-91 e che la commedia fosse stata rappresentata prima della chiusura dei teatri per peste nel tardo 1592. L’opera venne poi introdotta nell’ in folio del 1623. Le fonti la storia di un mendicante addormentato trasportato in un palazzo e indotto a credere di essere un ricco signore risale in ultima analisi a Le mille e una notte. Quel che conta è la deliberata ambientazione nell’Inghilterra contemporanea, in forma di acuta e divertita critica di costume. ((La trama della bisbetica e Petruchio)) il motivo della moglie bisbetica ha una tradizione millenaria nella cultura Popolare E fa parte di quel filone misogino che si ritrova in tutte le letterature classiche o moderne. Shakespeare in questo caso sembra voler inserire il modello “classico” e colto della commedia erudita italiana, una cornice realistica Intesa ad evidenziare il carattere ludico della commedia impostata Sul modello classico. Strutture drammaturgiche la commedia ha dato l’impressione di essere scritta a casaccio da un drammaturgo inesperto. La commedia vera e propria presenza una struttura precisa se non addirittura tradizionale, si tratta in effetti di 5 sequenze drammatiche. THE COMEDY OF ERRORS Data e trasmissione del testo l’opera sembra da collocarsi fra il 1591 e il 1594. Le vicende testuali della commedia sono estremamente semplici, Questa è divisa in atti ma non in scene. Scandalo della storia: la perdita del nome. E Giulietta che lo reclama nella celebre scena del balcone “ rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome” → rifiuto della società, l’alternativa tuttavia non è un amore felice, piuttosto Un’amore angosciato. POEMI, LIRICHE, SONETTI Poemi narrativi composti negli anni 1592-94, sono: - Venus and Adonis fu registrato il 18 aprile 1593 e pubblicato subito dopo. Shakespeare Nella sua opera arricchisce la sensualità del linguaggio. - The rape of Lucrece fu registrato il 9 maggio 1594. Appare significativo che Shakespeare abbia voluto rifarsi a uno degli episodi più truci, ma allo stesso tempo politicamente più significativi della storia di Roma dato che segnò la transizione della monarchia alla Repubblica consolare. Poesie occasionali - The passionale pilgrim - The phoenix and Turtle - A Lover’s Complaint pubblicato come appendice alla sua raccolta di sonetti SHAKE-SPEARES SONNETS Raccolta di sonetti registrati il 20 maggio 1609. La raccolta è preceduta da una dedica estremamente ambigua, in quanto non firmata dall’autore ma dall’editore. Il tema che ricorre più spesso nel canzoniere shakespeariano è quello dell’immortalità della poesia. La grande stagione del sonetto d’amore in Inghilterra ebbe inizio con la pubblicazione postuma nel 1591 del grande Canzoniere di Sirv a Philip Sidney, Astrophil and Stella, ispirato al Canzoniere petrarchesco. Nel giro di meno di un decennio e sto un seguito da altre collane di sonetti, tra cui spiccano gli Amoretti di Edmund Spenser. Nei sonetti c’è un fondo di emozioni sperimentate dal poeta ma c’è soprattutto l’intuizione dell'«io», del personaggio dello scrittore di sonetti che parla in prima persona. A paragone degli Amoretti di Spenser e dell'Astrophil and Stella di Sidney, i folletti di Shakespeare sembrano più rudemente sbozzati, Talora inarmonici o involuti. HENRIAD E REMAKES Nell’età elisabettiana gli unici mezzi di comunicazione di massa erano il teatro e Il predicatore. I teatri pubblici costruiti a Londra dal 1576 in poi, Infatti, perseguivano Fini esclusivamente commerciali. Taluni letterati Partecipavano alla stesura dei testi ma senza rivendicarne la paternità: si limitavano a fornire alle compagnie dietro compenso la loro esperienza di scrittori. Lo dimostra il fatto che le prime stampe di drammi popolari di Shakespeare non recassero il suo nome. Ci sono pratiche correnti nell’industria cinematografica che erano state anticipate nel teatro elisabettiano: - Sequel quando un film ha successo, la stessa casa produttrice, sceneggiatori e tecnici inventano nuove e spesso improbabili vicende per i medesimi protagonisti per sfruttarne la popolarità - Remake quando un film ha successo, dopo diversi anni, un’altra casa produttrice fornisce una nuova versione del soggetto con un diverso regista, Universo cast e possibilmente migliori risorse tecniche e spettacolari. Shakespeare fu Indubbiamente il maggior esperto di remakes (un caso è l'Enrico IV) La censura teatrale divenne molto più attenta ai contenuti politici e religiosi di questo tipo di drammi. RICHARD II Fu certamente scritto e rappresentato prima del 29 agosto 1597. Le fonti principali di Richard II sono fondamentalmente le medesime qui Shakespeare aveva attinto per i precedenti drammi storici, Holinshed ed Hall, ma con importanti varianti. L’evento centrale del dramma è l’assassino del Duca di Gloucester, Thomas of Woodstock. Alla sua morte acquista maggior spicco la figura di John of Gaunt, duca di Lancaster. Quel che distingue il Richard secondo da ogni altra tragedia o dramma storico del tempo è il modo in cui Shakespeare, all’interno di quello stile, nevaria il linguaggio Grazie all’adozione di una struttura sapiente di immagini ricorrenti, ossia ad una tecnica linguistica mutata non dal teatro ma dalla poesia lirica. La tragedia non si discosta dallo schema della cronaca storica, Ossia una successione di episodi in cui si alternano i vari personaggi illustrati dalle Cronache, e vengono rappresentati i loro conflitti. Il dramma si articola in tre grandi sequenze, ciascuna delle quali suddivisa in due sequenze minori. UR-HENRY IV e HENRY IV, PART I Nel 1596 Shakespeare aveva rifatto per la compagnia dei Chamberlain’s Men, sotto il titolo di Henry IV, la prima parte del dramma the famous Victories of King Henry the fifth, rappresentato precedentemente con molto successo dai Queen’s men. Fra i compagni di avventure del principe il più autorevole, in the famous victories, era un cavaliere chiamato sir John Oldcastle. Nel suo remake Shakespeare scelse di sviluppare il personaggio di Oldcastle attribuendogli il ruolo di cattivo consigliere. Shakespeare per l’opera scienze i nomi di Casate illustri, Russell e Harvey. La nomina in quell’anno a Lord ciambellano di lord cobham e le proteste dei Russell e degli Harvey provocarono il ritiro dell’opera dalle scene londinesi. La compagnia deciso di riscrivere da capo il testo, Non solo cambiando i nomi ai personaggi Ma addirittura ampliando ed arricchendo e loro parti. Data e trasmissione del testo di Henry IV part I se ne Ebbero due edizioni nello stesso anno 1598. Nella prima rimangono solo 8 pagine ma la seconda è integra. Viene introdotto nell' in folio del 1623. Fonti L’opera è concepita come un remake. La sostanza degli episodi storici rappresentati deriva da Holinshed, altri episodi sviluppano accenni contenuti nelle Chronicles of England di John Stow. Strutture drammaturgiche si basa su un deliberato contrasto tra quello che mi manuale di retorica chiamavano lo stile alto è quello basso. Il contrasto è accentuato dall’uso del verso e per il secondo della prosa. I nobili, infatti, parlano in versi mentre gli altri in prosa. HENRY IV, PART II Data e trasmissione del testo scritta nel 1598, viene inclusa nell'in-Folio del 1623. Il testo si basa su foul papers, ossia la stesura originale di pugno di Shakespeare, da cui poi un copista avrà ricavato il copione da usare in teatro. Fonti il materiale a disposizione di Shakespeare era assai scarso. Shakespeare concentra tutti i conflitti avvenuti in Inghilterra durante 5 anni in un periodo di pochi giorni o settimane seguente alla battaglia di Shrewsbury. Anche qui si alternano scene in versi e scene in prosa Ma in questo caso la prosa ha il predominio sui versi. Strutture drammaturgiche impianto generale è lineare, modellato su quello della prima parte: due lunghe sequenze. HENRY V Data e trasmissione del testo il dramma fu completato è rappresentato Fra l’aprile e l’agosto del 1599, e la descrizione nei cori dello spazio scenico dimostra che era destinato al nuovo teatro Globe. Il testo apparve nel in folio del 1623. Fonti attinge soprattutto alle cronache di Holinshed ma non ignora le molte biografie di Enrico V. I registri sono due, dei grandi discorsi in versi e il registro dialettico con le sue battute in prosa. Con il personaggio di Enrico, Shakespeare fornisce il modello di politico, ossia dell’uomo motivato dal contesto sociale in cui opera e dalla posizione che occupa in quel contesto, indipendentemente dalla ambizione personale ( al contrario di Riccardo III e Macbeth) e dalla confusione della sfera etica e sfera praticamente politica. Henry V proponeva un conflitto fra 2 Nazioni diverse, Inghilterra e Francia, ossia fra due culture e due linguaggi. L’elemento comico trova la sua ragione d’essere in questo contrasto, che si dichiara soprattutto nell’ultima scena del dramma, il corteggiamento di Caterina da parte di Enrico. Questa scena è la chiave del nuovo tipo di commedia che si potrebbe definire “commedia dei linguaggi”. Strutture drammaturgiche gli interventi del coro scandiscono le 5 parti del dramma rendendone ovvie le macro scritture. LE COMMEDIE ROMANTICHE Sono cinque e vennero scritte sicuramente dopo la Costituzione nel 1594 della compagnia dei Chamberlain’s men. Sono: - The merchant of Venice - Much ado about nothing - As you like it - Twelfth night - The merry wives of Windsor L’elemento Comune ai 5 drammi sarebbe meglio evidenziato da un’espressione come “drammi d’occasione”, legate a drammi occasionali. Il drammaturgo avverte che non si tratta di niente di impegnativo. Eppure, più ancora di quelle che le avevano precedute, e se potrebbero essere definite “commedie all’italiana”. Così, mentre Shakespeare nelle commedie scritte prima del 1595 aveva attinto dai classici come Plauto, quasi tutte le sue commedie romantiche prendono spunto da fonti italiane che a quell’epoca Non erano ancora state tradotte in inglese. THE MERCHANT OF VENICE Non può essere stato scritto prima dell’agosto 1596 o dopo la fine del 1597. La pubblicazione venne poi autorizzata nel 1600. Fonti la novella il pecorone di Sir Giovanni Fiorentino è la vera fonte del dramma shakespeariano. Pur rifacendosi a motivi tradizionali e antichissimi, i racconti su cui si basa il dramma gli specchiano l’ambiente e la cultura Borghese anziché quelli popolari o cortesi. Strutture drammaturgiche l’azione si sposta continuamente da un luogo ( Venezia, il mondo della realtà) all’altro ( Belmont, il mondo dell’evasione della realtà). Si articola in una protasi che ne presenta personaggi e situazioni nei due "mondi", e in 3 sequenze drammatiche ciascuna delle quali copre lo spazio di due giornate. I personaggi di Venezia parlano tutti in versi mentre a Belmont discutono in una prosa discorsiva. shakespeariana è un remake, ma non ve dubbio che all'origine anche dell’Ur-Hamlet vi fosse la compilazione Latina di Saxo Gramaticus, Historiae Danicae Libri. Dall’indagine sul meccanismo della vendetta ti passa a quella sui meccanismi interni dell’uomo, le sue motivazioni psicologiche, i suoi condizionamenti socio-culturali. La prima tematica che emerge in Hamlet è la politica, il dibattito politico riaffiora continuamente nei commenti di Amleto sul governo di Claudio, in quelli da parte di personaggi negativi sulla rappresentatività e intangibilità del sovrano o ancora di Amleto sulle responsabilità alle quali il principe non possono trarsi per il semplice fatto di essere nato di sangue reale. Strutture drammaturgiche l’organizzazione strutturale si dispone su 5 giornate. Cinque sequenze Sceniche, raggruppabili in tre macrosequenze. Occorre sottolineare la funzione di quello che viene chiamato il play-within-the-play, la recita nella recita. Questa non è stata una invenzione shakespeariana Ma il modello è stato fornito in primo luogo Questa non è stata una invenzione shakespeariana Ma il modello è stato fornito in primo luogo dalla spanish tragedy del Kyd. Il play-within-the-play sarà il mezzo per portare a termine la catena delle vendette. In ambiente le motivazioni dell'introduzione di questo artificio sono diverse e ben più sottili, egli non lo adotta per provocare una sospensione di incredulità nel suo pubblico. TROILUS AND CRESSIDA Data e trasmissione del testo Shakespeare non poter intraprendere la stesura del remake del troilus and cressida di Dekker e Chettle prima del 1600. La data, dunque, non può essere che 1601-1602. Si può affermare che nell’opera viene adottata come figura portante la metonimia, ossia la presentazione della parte per il tutto. L’intero dramma è impostato su una serie di parallelismi metonimici. Strutture drammaturgiche prologo ed epilogo fungono da cornice. All’interno, l’azione drammatica si svolge in tre sequenze, ciascuna distinta da propri elementi strutturali. ALL'S WELL THAT ENDS WELL Data e trasmissione del testo è impossibile accertare quando sia stata scritta, o completata, o rappresentata per la prima volta. La prima stampa si ebbe nelle in folio del 1623. Fonti la commedia ha un’unica Fonte, la nona Novella della terza giornata del Decameron del Boccaccio. Strutture drammaturgiche Shakespeare sembra abbandonare la consuetudine della struttura di partita o pentapartita del dramma per seguire Filippo veramente la linea narrativa delle vicende di Helena. Le due macrosequenze di cui si compone l’opera si sviluppano e sono separate da un intervallo temporale che dovrebbe estendersi per qualche mese. Nel loro interno comprendono rispettivamente 6 e 3 giornate, non necessariamente consecutive l’una all’altra. MEASURE FOR MEASURE Data e trasmissione del testo fu rappresentato a Corte la notte di Santo Stefano del 1604 ma non fu pubblicato Tuttavia nella raccolta in folio del 1623. Fonti La fonte è un episodio divenuto argomento di molte ballate popolari narrato per la prima volta in una epistola Latina inviato nel 1547 da uno studente ungherese a Vienna al suo patrono in Ungheria. La giustizia che il sovrano in persona non è altro che la dimostrazione dell’ impossibilità di accertare che cosa sia la giustizia, se non una perpetua i risolta dialettica tra giustizia umana e giustizia divina: l’unica legge è la legge del taglione, Occhio per occhio dente per dente, misura per misura Strutture drammaturgiche Per quanto riguarda l’impianto generale si potrebbe parlare di un overplot, quello del sovrano travestito, che governa sia il main plot del giudice corrotto, che occupa l’intera estensione del dramma, sia il subplot dell’onorevole inganno, che ha invece inizio esattamente nel punto centrale del main plot. La scena si svolge a Vienna in una serie di luoghi che si distinguono l’uno dall’altro per le loro funzioni simboliche. Il primo gruppo comprende i luoghi ove si incontrano i potenti, Il secondo gruppo comprende gli esterni e il terzo gruppo comprende scene che si svolgono in convento o in monastero. L'UNIVERSO TRAGICO Il 1603 è una data fondamentale: con la morte della Regina Elisabetta e l’avvento al trono di Giacomo I, il teatro riceve un nuovo impulso e Giacomo prende sotto il suo patrocinio i Chamberlain’s men che divengono King’s men. Tragedie del mondo classico - Titus andronicus - Julius Caesar - Antony and Cleopatra - Coriolanus - Timon of Athens Tragedie moderne - Romeo and Juliet - Hamlet - Othello - King Lear - Macbeth Shakespeare aveva iniziato la sua carriera di poeta tragico con la tipica tragedia senechiana Titus andronicus e, sebbene abbandonasse subito dopo tale modello, la concezione della strage finale è un persistente elemento Nelle nuove opere successive. Con Macbeth si realizza la trasformazione della “cronaca storica” in tragedia o, se si preferisce, la tragedia viene Calata nel modello del dramma storico conferendogli quella qualità di eterna modernità che è appunto il segno della raggiunta grandezza tragica. OTHELLO, THE MOOR OF VENICE La retorica è lo strumento essenziale nella costruzione dei personaggi. Quando Iago incomincia a insinuare in Otello il dubbio sulla fedeltà di desdemona il linguaggio di Otello si corrompe con quelle interiezioni ed esclamazioni blasfeme Ciao Ivano caratterizzato i discorsi di Iago. L’impostazione della legge del profanity act del 1606, eliminando ogni accenno blasfemo, distruggeva questa sapiente costruzione linguistica e retorica. Per compensare Shakespeare decide un cambiamento radicale dell’impianto retorico del testo, non potendo Infatti più contare sulla parabola linguistica degli Imposta l’intera tragedia sul registro “alto”, introducendo versi nuovi. Data e trasmissione del testo la data più probabile rimane il 1603-04 venne inserito nella raccolta del 1623. Fonti l’unica fonte è la settima Novella della terza deca degli Ecatommithi di Giovan Battista Giraldi Cinthio. Shakespeare ha concentrato l’azione in un tempo estremamente ridotto. Il contrasto fra bianco e nero, luogo comune sul piano estetico: nero è il colore del diavolo e dell'inferno, bianco Quello della purezza. Nella storia del Moro di Venezia, invece gli attributi diabolici del Moro sono trasferiti per intero Nel bello e Bianco Alfiero. Otello Infatti è dapprima il “Moro libidinoso”, identificato col diavolo, Sono nelle serie successive alla appellativo Moor si assoceranno gli attributi noble e Valiant e l’appellativo stesso verrà in parte rimpiazzato da General. Strutture drammaturgiche presenta la struttura drammatica più lineare. 3 sequenze, la prima a Venezia, la seconda a Cipro e Venezia, la terza sequenza a Venezia. KING LEAR Data e trasmissione del testo la composizione Non può essere avvenuta prima dell’inizio del 1605 o dopo l’autunno del 1606. Fonti la sua vicenda fa parte del patrimonio folkloristico della mitologia celtica, Lear o Lir, infatti, era un re di Irlanda i cui figli e figlie sono stati trasformati in dei trasformati in cigni da una malvagia matrigna. Lo storico al quale Shakespeare aveva attintoto era Holinshed. La pazzia del re coincide con la tempesta e lo sconvolgimento della natura, elemento che domina tutta la parte centrale del dramma. L’unico valore che rimane è quello della maturità e dell’esperienza umana. L'emblema centrale è il personaggio del Fool, metafora personificata della follia di Lear. Strutture drammaturgiche la tragedia ha una organizzazione più complessa e articolata delle altre. MACBETH È l’unica delle tragedie che si concluda nel giro del “traffico di due ore sulla scena”. Proprio la brevità del l’unica versione che ce ne è pervenuta ha suscitato molte perplessità. Certamente quel testo è stato tratto da un copione rappresentato a teatro, ed è un copione tardo. Non ve dubbio che il testo sia stato manipolato. Data e trasmissione del testo il primo Macbeth fu rappresentato fra il maggio e la fine del 1606. L’unico testo autorevole è quello contenuto nella raccolta in folio del 1623. Fonti il personaggio storico su cui si fonda regnò sulla Scozia dal 1040 al 1057 e, nonostante si fosse impadronito del potere assassinando il giovane e inetto sovrano Duncan, fu per molti anni sovrano saggio e buon amministratore, fino all’invasione del paese da parte delle forze inglesi al comando del cognato di Duncan, Siward, con il pretesto di difendere i diritti alla successione del figlio giovinetto di Duncan. La guerra durò 3 anni e, dopo la sconfitta e l’uccisione di Macbeth, il figlio di Duncan regnò con il titolo di Malcom III. Shakespeare ats alle cronache di Holinshed. L’invenzione più notevole di Shakespeare è il personaggio di Lady Macbeth come donna ambiziosa di divenire regina. La presentazione di Lady Macbeth come istigatrice nell’assassinio ha anche un’altra funzione, ossia quella di esonerare da ogni colpa Banquo, che invece è presentato da Holy shit come complice di Macbeth. La presentazione positiva della figura di Banquo ha indotto molti a considerare l’opera come un omaggio degli “uomini del re” al nuovo sovrano d’Inghilterra, lo scozzese Giacomo I. La colpa per cui Coriolano è condannato sta nell’assenza in lui del corpo politico, nell’incapacità di conoscersi nella comunità umana rappresentata dallo Stato. La sua colpa è quindi la mancanza di senso politico, aggravata dalla superbia. Strutture drammaturgiche L’Antico modello del morality plays si fonde con quella del dramma storico. Manca ogni indicazione dell’ora e del giorno o della notte in cui si svolge l’azione e ciò può far pensare che il dramma fosse destinato ad un teatro dove fosse possibile mantenere una luce fissa è costante, cioè un teatro chiuso con la luce artificiale. Sono tre sequenze. TIMON OF ATHENS Si direbbe incluso per caso nella raccolta del 1623. Presenta marcati squilibri interni e si tratta di un testo scritto in collaborazione con Thomas Middleton. Data e trasmissione del testo i termini di datazione sono fra il 1605 e il 1608 Ma si può pensare che si tratti di una prima bozza di lavoro. Fonti timone era divenuto un personaggio archetipico: il misantropo, l’odiatore del genere umano. Spesso viene menzionato da trattatisti e Filosofi come esempio di un atteggiamento mentale alternativamente deplorato e approvato. Per il lettore inglese una versione della storia di timone era disponibile nella traduzione del North delle vite parallele di Plutarco, nelle quali timone viene definito uomo maligno che evitava la compagnia di tutti. Un altro riferimento si trova nella vita plutarchiana di Alcibiade. Anche se la parola vendetta quasi non appare nel testo, la storia narrata è quella della vendetta di Timone, vendetta non contro i suoi persecutori personali, ma contro una società che ha accettato un mondo di falsi valori, e in primo luogo il denaro. Timone condanna gli ateniesi suoi contemporanei perché hanno rinunciato ad essere uomini lasciandosi governare esclusivamente dal potere dell’oro. Strutture drammaturgiche assume la Chiara struttura tripartita della tragedia di vendetta. I DRAMMI ROMANZESCHI Sono composti nell'ultima fase dell’attività shakespeariana. Il termine è mutato dalla narrativa in prosa e in verso di carattere avventuroso, spesso elementi pastorali. La grande stagione di questo genere narrativo in Inghilterra si ebbe nell’ultimo trentennio del 500, con una fioritura di ristampe, traduzioni, adattamenti dei “romanzi” più antichi o di origine straniera. Le due grandi opere del periodo: The faerie Queene di Spenser e Arcadia di Sidney. Sono: - The tempest - The winter’s tale - Pericles - The two Noble kinsmen Tutti questi drammi sono ambientati in un mondo pagano che permette l’intervento diretto delle divinità. PERICLES, PRINCE OF TYRE Ha fatto sorgere molte perplessità, Innanzitutto per la sua mancata inclusione nella raccolta del 1623 poi perché il testo a stampa sembra malamente ricostruito a memoria, e perdipiù presenta un profondo divario stilistico fra i primi due atti e gli altri tre. Fonti non si può ignorare come fonte l’arcadia di Sir Philip Sidney. Il narratore è visto e usato come vero e proprio personaggio, tanto per estensione la sua parte è seconda soltanto a quella del protagonista pericles. Shakespeare non si limita a prendere in prestito dall’Arcadia il nome del protagonista, ma fa proprio il senso riposto del romanzo del Sidney e il suo metodo. Le tempeste e i no frasi si caricano dei significati che gli stessi eventi che avevano per Pyrocles nell’Arcadia. La musica è elemento essenziale, ad essa si associa il cambiamento degli abiti a sottolineare che chi si desta è persona nuova, appena nata. Strutture drammaturgiche alle unità aristoteliche egli sostituisce quella che era stata la grande lezione dell’Arcadia: l’unità linguistica e stilistica, trasposta naturalmente dalla prosa (e poesia) del romanzo Al linguaggio scenico. Il narratore scandisce con i suoi interventi le dimensioni spazio temporali dell’opera. CYMBELINE, KING OF BRITAIN Data e trasmissione del testo la datazione più probabile è il 1609-10 ma il testo non fu pubblicato durante la vita di Shakespeare. Fu incluso nella raccolta del 1623. Non si tratta di una tragedia Ma la sua classificazione come tale sembra dovuta piuttosto a elementi esterni, come l’ambientazione pseudo storica. Diviso con cura in atti e scene È chiaramente basato su una buona trascrizione di un copione fatta non per l’uso in teatro ma per la lettura. Fonti Shakespeare riprende da Holinshed tutta una serie di notizie relative agli antichi re britanni. Riprende da The description and Historie of Scotland di Holinshed. La fonte vera è il King Lear, le analogie tra i due Infatti sono impressionanti. Cymbeline è uno dei soli 4 drammi Shakespeariani in cui la parte più lunga è affidata ad un personaggio femminile ad un personaggio femminile, ma ben sapendo che è recitare la parte sarebbe stato un ragazzo per metà del testo egli veste panni maschili. Come si è potuto capire il tema dominante di tutta la seconda parte del dramma è quello dei travestimenti. In nessun altro dramma shakespeariano il motivo dell’abito, ossia dell’apparenza esteriore in contrasto con la natura autentica del personaggio, è così insistito, benché sia quasi ovunque presente. È la storia britannica che apre e chiude il dramma a costituirne l' impalcatura esterna nella quale si inseriscono tutti gli altri filoni drammatici e narrativi. THE WINTER'S TALE Data e trasmissione del testo la composizione e la rappresentazione risalirebbe Dunque ai primi 4 mesi del 1611 Fonti segue un'unica Fonte narrativa: il romanzo avventuroso arcadico di Robert Greene Pandosto; The Triummph of Time In The winter’s tale la prima parte è «tragedia» e la seconda commedia è «pastoral-comica». THE TEMPEST Data e trasmissione del testo il 1611 è la data di composizione e di prima rappresentazione dell’opera. Appare al primo posto nella grande raccolta del 1623. Fonti uno dei caratteri distintivi di The Tempest rispetto al resto della produzione drammatica shakespeariana è l’assenza di fonti precise, sia pur parziali. Alcune fonti - La spedizione condotta da Sir Thomas Gate, che per diverso tempo si credete fallita. Gates ritornò invece nell’autunno del 1610 raccontando come una tempesta lo avesse fatto naufragare alle Bermude, ma in seguito fosse riuscito a riprendere il mare e a raggiungere la Virginia, sulle sue condizioni presentava una dettagliata relazione per sentire le voci che avevano indotto molti a ritirare i capitali investiti per la promozione di quella Colonia. - Il Masque nuziale nell’atto quarto è modellato su quelli di Ben jonson e in particolare sul suo Hymenaei rappresentato a Corte nel 1606 - Il discorso di Prospero all’atto di rinunciare all’arte magica echeggia molto da vicino anche sul piano verbale un passo famoso del settimo libro delle metamorfosi Di Ovidio. Sono presenti implicazioni di carattere religioso, filosofico e ancor più politico. The Tempest è metateatro, teatro che riflette su se stesso, che esplora e rivela le sue possibilità espressive e i mezzi o i trucchi con cui esse si realizzano. I personaggi appaiono divisi in tre gruppi che si alternano sulla scena: - Prospero con i suoi servi Ariel e Caliban, Miranda e Ferdinand - I clown, i marinai - Il gruppo di Cortigiani Strutture drammaturgiche La struttura è la più lineare fra quelle di tutte le opere di Shakespeare È ambientato in un’isola deserta dove il mago Prospero, Duca di Milano spodestato dal fratello Antonio, è approdato Dopo un lungo è pericoloso viaggio insieme alla figlia Miranda. Sull’isola abitano lo spirito Ariel e calibano. Il titolo fa riferimento alla tempesta che Prospero suscita con la sua magia bianca procurando Il naufragio della nave a bordo della quale si trovano l’usurpatore Antonio e Alonso, Re di Napoli, con il figlio Ferdinando e altri. Dispersi sull’isola, vengono guidati Dalla magia di Prospero e costretti a rivedere le loro posizioni politiche. Prospero organizza l’incontro tra Ferdinando e Miranda, futuri sovrani di un unico regno di Napoli e Milano. THE TWO NOBLE KINSMEN Data e trasmissione del testo la data più probabile è la seconda metà del 1613. Fonti the knight’s Tale ( il racconto del Cavaliere), il primo dei racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer. Il nuovo dramma si apre con la solennità di un masque nuziale è il primo atto si chiude con una celebrazione funebre. Il nuovo dramma era destinato esclusivamente al pubblico del blackfriars, dopo la distruzione del Globe. Il massiccio intervento di Fletcher è determinato dal fatto che egli era un esperto negli spettacoli per i teatri privati come il blackfriars, presso i quali aveva avuto inizio la sua carriera. Shakespeare avrebbe scelto l’argomento della vicenda principale e ideato quella secondaria, lasciando a Fletcher il compito di elaborare l’una e l’altra. Il dramma si chiude con una serie di interrogativi senza risposta. È un dramma dialettico in forma di dramma romanzesco.
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