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Riassunto dettagliato volume 5 SettisMontanari "Arte,una storia naturale e civile"(Ciotta), Appunti di Storia Dell'arte

Riassunto dettagliato del volume 5 Settis Montanari "Arte,una storia naturale e civile. Dal Postimpressionismo al Contemporaneo" utile per l'esame di Ciotta e altri professori

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 31/07/2023

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Scarica Riassunto dettagliato volume 5 SettisMontanari "Arte,una storia naturale e civile"(Ciotta) e più Appunti in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! RIASSUNTO “ARTE. UNA STORIA NATURALE E CIVILE (VOL. 5). DAL POSTIMPRESSIONISMO AL CONTEMPORANEO” (SETTIS e MONTANARI) TRA 800 E 900: BELLA EPOQUE LINEAMENTI STORICI: ultimo scorcio del XIX sec fu una stagione euforica caratterizzata da un progresso scientifico-tecnologico con una Seconda rivoluzione industriale e la società borghese visse nel benessere guidata dal pensiero positivista. Nel 1900 vi fu l’esposizione universale a Parigi che vide la costruzione di nuovi monumenti, strade ed edifici. In realtà però questi anni covavano delle tensioni che si mostrarono nello scoppio della Prima Guerra Mondiale ‘14 per cui i rapporti tra nazioni si mostrarono instabili. Si sviluppa L’estetismo in opposizione al positivismo che aveva come scopo quello di portare avanti il culto della bellezza, il perseguimento di un’arte per l’arte ovvero di un’arte tutta concentrata in se’ e pertanto sottratta a quei fini morali e sociali esaltati da Courbet. Nasce la figura del dandy come Wilde o D’Annunzio. Nel 1886 ci sarà l’ultima mostra impressionista che sancì la fine di questa esperienza comune ed i percorsi divennero i più disparati: ● Renoir scoprì l’importanza del disegno: Le grandi bagnanti 1887 che usa come modello un bassorilievo seicentesco di Girardon della fontana di Versailles ● Monet si occupa della pittura seriale per cicli temporali come Cattedrale di Rouen o i Covoni: registrare il cambiamento atmosferico e luminoso ● Pissarro: tecnica puntinista in paesaggi rurali con colori puri: La raccolta delle mele 1888 ● Degas: rimane sui suoi soggetti ma da tagli prospettici e ricorre sempre più al pastello Miss Lala al Circo Fernando 1879 Negli anni 80 ci sarà una nuova generazione chiamata da Roger Fry nel 1910 “postimpressionisti” ma la ricerca di questi autori era varia in cui vi è una sperimentazione del colore e la sua applicazione sulla tela seguirà una varietà espressiva. Seruat: colore prismatico e forma geometrica Cezanne: consolidamento dell’immagine e messa in crisi dello spazio Gaugin: resa sintetica dell’immagine e le sue implicazioni simboliche Van Gogh: uso del colore in termini emotivi Si afferma il Pointillisme messo a punto da Seruat ca 1885 per cui il pigmento era steso con piccolissime e fittissime pennellate puntiformi VS Gaugin: Cloisonnisme ossia stesure piatte a plat sigillate da linee marcate e sinuose che ricordavano le vetrate gotiche. Cezanne: pennellata regolare e sempre uguale VS Van Gogh che lavorava con stesure pastose Tutte queste varietà erano accomunate da una continua ricerca di forme e modalità espressive. POSTIMPRESSIONISMO SEURAT:( Bagno ad Anieres 1883, BAGNO AD ASNIERES Rilassante scena estiva sulla riva della Senna. In lontananza un ponte e le officine del quartiere di Clichy —> soggetto impressionista. Luce tersa e pennellate dall’effetto sfarfallante —> Renoir e Monet. Imponenti dimensioni quindi non è stato realizzato en plein air ma nello studio dopo una serie di disegni preparatori. Questo ci indica che per Seurat il lavoro artistico doveva tendere alla razionalità e al rigore. Abbiamo una costruzione geometrica animata di verticali, diagonali ed orizzontali ed i volumi sono compatti come si può notare nell’uomo disteso avvolto nel camice bianco. Cambiava quindi il modo di osservare la vita moderna che veniva considerata con un approccio riflessivo e meditato. Una domenica pomeriggio alla grande Jatte 1883 Scena tratta dalla vita quotidiana. Parigini sulla riva della Senna in un pomeriggio festivo all’isola della Grande Jatte. Dimensioni notevoli per cui realizzazione in studio dopo una serie di bozzetti. I personaggi risultano isolati e bloccati in modo innaturale, sono di profilo, frontali o da dietro. Nonostante questa rigidità la profondità del paesaggio è garantita dalla disposizione scalare delle figure e dall’ombra sul primo piano opposta alla luminosità dell’orizzonte. La tela è divisa al centro dalla figura con L’ombrellino che è simmetrica. Seurat elabora la tecnica del puntinismo che consisteva nel trasformare le pennellate in puntini accostati gli uni agli altri ma non mescolati per raggiungere l’effetto di una luminosità pulsante. I colori erano ridotti ai quattro fondamentali (rosso, giallo, verde, blu) e venivano utilizzati puri in modo tale che la fusione avvenisse a livello percettivo nell’occhio dell’osservatore. Questa tecnica implica a la conoscenza di alcune teorie scientifiche. Il chimico Chevrel aveva dimostrato che i valori cromatici non erano assoluti ma dipendevano dalla loro reciproca vicinanza. Quindi i complementari si intensificavano a vicenda se accostati tra loro mentre perdevano luminosità se mescolati. Inoltre ogni colore rifletteva su quello vicino il proprio complementare. SIGNAC (prosegue l’eredità di Seurat ma trasformó le pennellate in piccole tacche anziché puntini e introdusse colori più vividi. Inoltre i temi assunsero una dimensione allegorica e decorativa: Ritratto di Feneon,1890 CÉZANNE (contemporaneo degli impressionisti ma non accettava l’idea di una pittura limitata alla registrazione dei fenomeni come luce ed atmosfera ne era attratto dalla rappresentazione della vita moderna. La sua convenzione era fondata sull’idea che l’arte dovesse sempre di più fare i conti con i puri valori della forma. Cezanne non puntava alla resa immediata ma il quadro doveva essere il risultato di un processo meditato. Egli è un artista molto fedele alla tradizione ma allo stesso tempo aveva inserito nei suoi lavori delle intuizioni che sarebbero state sviluppate solo nel 900.Cosa lo distingueva dagli impressionisti? Prima di tutto i temi, drammatiche scene di ispirazione letteraria affrontate con pathos romantico. In secondo luogo la risoluzione formale. Cezanne semplifica drasticamente i toni e distribuisce il colore in abbondanza con la spatola vedi La tentazione di Sant’Antonio 1870 La casa dell’impicccato a Auvers-sur-Oise 1873 Con questa tela partecipò alla prima mostra impressionista grazie a Pissarro. Si tratta di un dipinto paesaggistico che segna una svolta nella ricerca dell’artista e rivela la vicinanza alle scoperte impressioniste. Vengono abbandonati i riferimenti letterari tipici degli esordi e la pittura si confronta con un soggetto realizzato en plein air ma il paesaggio è privo di leggerezza poiché senza abitanti. La tavolozza è composta di colori caldi quali ocra e toni sabbiosi. Il pigmento è stratificato tanto da far acquistare alla superficie una consistenza grumosa. A contatto degli operai che lavoravano in miniera scoprì la vocazione artistica. Da autodidatta iniziò a ritrarre a carboncino il paesaggio locale e a copiare le opere di Millet. I suoi primi lavori prediligevano colori cupi racchiusi entro profili rigidi. Rappresentavano le prove di chi voleva rendere senza attenuanti i disagi di una vita di stenti e allo stesso tempo stava mettendo a punto la propria identità di artista. Giunto a Parigi nel 1886 con l’aiuto del fratello Theo era rimasto profondamente suggestionato dei quadri impressionisti e aveva approfondito lo studio delle stampe giapponesi e a Parigi strinse rapporti con Gaugin e Toulouse-Lautrec. In quegli anni inoltre si teneva l’ultima mostra impressionista che aveva sancito l’affermazione del Puntinismo. Van Gogh però scelse una pennellata tratteggiata che dava luogo ad un colore immediatamente definito. Questi avvenimenti cambiarono la fisionomia artistica del pittore che cambiò i soggetti in paesaggi rigogliosi e ricchi di vita e inserì dei colori luminosi: Orti a Monmarte: La Butte Monmartre 1887 Primo esito del cambiamento dell’artista. Si concentra sulla periferia cittadina dove vediamo campi, orti, baracche e mulini a vento resi con pennellate tratteggiate e colori vivaci. 1888 si trasferì a Arles nella casa gialla (La casa gialla 1888) e fu raggiunto da Gauguin che poi lo lasciò dopo poco e questo portò al gesto funesto di Van Gogh ossia il tagliarsi l’orecchio per donarlo ad una prostituta (autoritratto con orecchio bendato e pipa 1889) La camera da letto 1888Rappresenta la stanza in cui viveva. Le sue scelte formali sono totalmente opposte a quelle dell’Accademia ma si discostano anche dagli impressionisti: linee verde solcano il pavimento, linee nere bordano sedie, letto e comodino marcandone i profili. Resa prospettica approssimativa come si vede dai quadretti sulla parete a dx. NOTTE STELLATA, 1889 Paesaggio con montagne e paese provenzale che l’artista poteva osservare dalla sua stanza presso la casa di salute di Saint-Remy. Il cielo occupava gran parte della tela ed era punteggiato dalle stelle, dalla falce lunare e da una scia spiraliforme. Era una proiezione del proprio tormento interiore. Il cipresso sembra avere il ruolo di ponte tra il cielo e la terra. Nella realizzazione del cielo sembra aver rispettato le recenti nozioni astronomiche: la luna è accompagnata da Venere, da una galassia a forma di spirale e da una costellazione. Resa naturalistica e intensità visionaria sono diventate indistinguibili. Fu anticipata da altre due scene notturne: Cielo stellato sul Rodano e Terrazza del Caffè la sera Negli ultimi anni di vita si trasferisce a Auvers-sur-Oise (La chiesa di Auvers-sur-Oise) divenne amico del medico e collezionista: RITRATTO DI GACHET, 1890 Ritratto seduto con il braccio sul tavolo e la mano portata al volto. È una moderna personificazione della Malinconia. Vitalità del colore steso puro per larghe pennellate CAMPO DI GRANO CON VOLO DI CORVI, 1890 Un mare di granoturco maturo attraversato da tre sentieri e minacciato da uno stormo di uccelli neri. Pennellata convulsa che trasmette tensione. Pochi giorni dopo averlo concluso si sparò in petto procurandosi la morte. Il nuovo stile di vita della Belle Epoque richiedeva anche nuove tecniche di comunicazione, capaci di affascinare il pubblico e di persuaderlo. Una delle più diffuse fu quella del manifesto pubblicitario chiamato affiche. Con l’affinarsi delle tecniche di stampa e l’abbattimento dei costi di produzione la tiratura dei cartelloni raggiunse numeri impressionanti. TOULOUSE-LAUTREC divenne il massimo interprete del genere. MOULIN ROUGE: LA GOULUE, 1891 Realizzato per promuovere il Moulin Rouge e le sue ballerine. Rappresenta un passo della quadrille naturaliste esibita da due ballerini tra la folla di spettatori. Il tutto viene reso semplificando al massimo linee e colori così da agevolarne la riproduzione. I due ballerini erano La Gouloue e Le-Dessosse. È stampato nei 4 colori del giallo, rosso, blu e nero AMBASSADEURS: ARISTIDE BRUANT, 1892, Viene rappresentato attraverso una sagoma netta ed è riconoscibile per i tratti fisionomici e la sciarpa rossa. Realizzato con i quattro colori tipografici e con un’impostazione tipica delle stampe giapponesi rappresenta la modernità di Lautrec AL MOULIN ROUGE, 1892, olio su tela Ritrae sé stesso e il cugino mentre attraversano la sala da ballo del Moulin Rouge. Sembra quasi un ritratto di gruppo di tutti gli amici che frequentavano il cabaret di Ziedler, tra cui riconosciamo la ballerina spagnola Macarona, il fotografo Sescau, il pittore Guibert e nella donna dai capelli rossi Jane Avril. Tra i personaggi c’era reciproca indifferenza che viene accentuata dalla figura sulla destra che illuminata dalle luci artificiali assume un pallore allucinato e un’espressione da fantoccio. SIMBOLISMO si afferma negli anni 80 dell’800 ed incarna i valori respinti dal Positivismo e per molti aspetti ne rappresenta l’antitesi. Esso rifiuta l’apparenza delle cose e ne indaga l’aspetto misterioso. Si manifesta inizialmente in ambito letterario con Baudelaire, Mallarmè e Rimbaud Francese: MOUREAU, L’APPARIZIONE, 1876, Rappresenta l’apparizione della testa decapitata di Giovanni Battista. Non si tratta di un canonico quadro religioso perché la donna non ha un ruolo passivo e la dimensione pare sovrannaturale. Per quanto riguarda la tecnica, un colore base è stato steso con ampie spatolate e sopra delle linee individuano i particolari. Questi colori a larghe campiture contrastano con i dettagli minuziosi delle architetture. Non c’è nulla di impressionista, nonostante il periodo sia quello, ma piuttosto è un’opera dal potente carattere visionario. PUVIS DE CHAVANNES PACE, 1861, Quadro con cui debutta al Salon insieme all’altro pannello della GUERRA. Figure scultoree anatomicamente perfette ma lontane dagli stereotipi accademici. Contorni nettissimi, stesure sintetiche e colori complementari che quasi stridono tra loro. FANCIULLE IN RIVA AL MARE, 1879, Tre donne di ispirazione classica sono ferme lungo un litorale deserto. La figura in piedi indossa una veste modellata su quella della VENERE DI MILO, mentre la figura stesa ricorda l’ARIANNA DORMIENTE e la Malinconia. Nonostante il rimando alla scultura greco-romana le tre figure differiscono dalle donne pompier quanto dalle borghesi degli impressionisti. Sembrano anticipare le donne bretoni e polinesiane di Gauguin e dei Nabis. La loro reciproca indifferenza rende la scena misteriosa. L’illusione al mondo arcadico assume il valore di monito per il presente infatti in tempi di tensione il dipinto sembrava richiamare alla riflessione e all’introspezione. REDON GLI OCCHI CHIUSI, 1890 Una testa emerge dall’acqua illuminata da una luce soffusa. Gli occhi chiusi alludono ad un’indagine introspettiva. La modella è stata la moglie Camille ma la fonte del quadro è SCHIAVO MORENTE di Michelangelo. Tedesco e la secessione di Monaco: BOCKLIN (fu il principale interprete del Simbolismo in Germania. Nelle sue opere convivono influssi nordici e mediterranei, dovuti ai suoi svariati viaggi, che danno origine a composizioni dense di riferimenti letterari e autobiografici. Prevalgono soggetti mitologici. Ciò che colpisce è l’armonia che si tra mito e natura e tra uomo e paesaggio. La ricerca di una simile dimensione è espressione della nostalgia dell’artista per l’antichità ma esprime anche lo scetticismo per il mondo contemporaneo. L’ISOLA DEI MORTI, 1880. Caronte sta approdando sull’isola destinata alle anime elette. Sull’imbarcazione viene raffigurata una misteriosa figura vestita di bianco che veglia sul defunto. Cerbero attende gli ospiti nascosto nel buio per accoglierli in questa architettura incastonata nella roccia e nascosta dai cipressi. Commissionata da Marie Berna Il paesaggio assume una connotazione psicologica poiché evidenzia la finitezza umana davanti all’immensità della natura, resa dal basso orizzonte. KLINGER(TRITONE E NEREIDE (LA SIRENA), 1895 Si mescolano mitologia ed erotismo, sensualità e suggestioni oniriche. Ma è specialmente l’attività grafica che gli permise di guadagnare visibilità: IL FILOSOFO, 1898 Rappresenta la morte del filosofo. Un nudo eroico memore della plastica di Rodin tanto quanto della scultura greco-romana, tende il braccio fino a toccare la sua immagine riflessa. Sotto di lui un grande corpo dormiente rende la scena difficile da comprendere. Viene identificata con Madre Natura. Costituisce una meditazione interiore sul tema della morte. Nell’ultima decade dell’800, nelle principali città tedesche emerse una forma di insofferenza nei confronti delle Accademie. Molti giovani artisti si staccarono dai raggruppamenti ufficiali per fondarne di autonomi. Si parla del fenomeno della Secessione. Fondata nel 1892 da von Stuck, la Secessione di Monaco fu una delle prime in senso cronologico e dettò alcune caratteristiche comuni a tutte le altre. I suoi rappresentanti rifiutavano il Realismo di Courbet e prediligevano l’aggiornamento della lezione simbolista di Bocklin. L’esito fu una pittura tenebrosa ricca di rimandi colti. VON STUCK (IL PECCATO, 1908) Non va considerato come la traduzione in pittura delle colpe di Eva ma come la personificazione della femme fatale, donna ammaliante e tentatrice. Furono realizzate diverse versioni del tema. Nell’ultima un serpente avvolge il corpo della donna. Sembra che con lo sguardo la donna inviti l’osservatore ad unirsi, ma la carnagione della donna e l’oscurità nella quale sono calati svela il macabro gioco. Nell’ultima versione l’artista disegno anche la cornice. [Secessione berlinese nasce con la mostra indipendente di MUNCH (1863-1944) nel 1892.] SERA SULLA VIA KARL JOHANN, 1891 Il titolo si riferisce alle tradizionali passeggiate cittadine ma la via è riconoscibile solo da un edificio. Anche i protagonisti si distinguono a fatica. Essi infatti sembrano indossare una maschera. Dai cappelli a cilindro e dalle velette in raso si comprende però che appartengono alla borghesia. Svolta rispetto alla precedente tradizione impressionista il pallore dei volti, la dominante nera e l’ambientazione notturna conferiscono alla scena un’atmosfera spettrale rendendola quasi più simile ad un corteo funebre. La solitaria figura di spalle sul lato destro si distacca dal gruppo e viene identificata come un autoritratto dell’autore. DANZA DELLA VITA, 1892 Fa parte delle 22 tele dipinte che assieme costituiscono il FREGIO DELLA VITA, articolato in 4 parti per rappresentare i quattro temi del risveglio dell’amore, sviluppo e dissoluzione dell’amore, angoscia di vivere e morte ovvero una rappresentazione dei turbamenti interiori del pittore. La sua esistenza infatti fu scandita da una serie di lutti e tragedie familiari come la destra. Per la preziosità dei materiali e l’estremo decorativismo rendono l’opera emblematica della stagione aurea dell’artista. La raffigurazione della duplice figura femminile, l’alternarsi di zone lasciate intonse a zone dorate, i fitti motivi ornamentali, le fisionomie stilizzate ne fanno un esempio di Art Nouveau. RITRATTO DI FRITZA RIEDLER, 1906 Siede con un vaporoso vestito bianco su una poltrona decorata a motivi astratti. Il volto e le mani contrastano con lo sfondo astratto. Rigore geometrico ed equilibrio della composizione suggeriscono il debito verso l’arte giapponese. Dietro al volto della protagonista vediamo una forma composta da tasselli che ricordano i mosaici medievali. [DIVISIONISMO SIMBOLISTA IN ITALIA: PREVIATI, MATERNITA’, 1890 La Vergine] allatta il Bambino circondata da un coro di angeli. La scena è ambientata all’alba su un prato incontaminato rispetto al quale le figure sembrano trovarsi in simbiosi. Lo scopo era quello di suggerire il valore universale della maternità quindi i simboli di fecondità e purezza non alludevano solo alla Vergine ma alla donna. Diventa l’emblema del Divisionismo caratterizzato dal ricorso alla divisione cromatica lunghe pennellate di colore puro nettamente separate le une dalle altre. L’effetto era quello di una superficie modulata dalla luce. TRITTICO DEL GIORNO, 1907, Il carro del Sole viene situato tra l’Aurora e il Riposo traducendo in immagine il naturale alternarsi del giorno e della notte. Il brusco alternarsi delle cromie calde del Sole e fredde del Riposo allude al conflitto tra bene e male. SEGANTINI, LE DUE MADRI, 1889 Una madre assopita sullo sgabello con il suo bambino sta al fianco di una giovenca con il vitellino addormentato. Ambientata in una stalla di notte, la scena è illuminata dalla luce soffusa di una lampada che esalta o tratti gentili della donna. Viene esposta alla Triennale di Milano e viene automaticamente paragonata a MATERNITA’. Anche Segantini dipinge con rapidi tratti sovrapposti direttamente sulla tela così da suggerire la materialità degli oggetti. Inoltre rese universale il sentimento amorevole evocato dalle due madri. Questa tela, a differenza di MATERNITA’, venne lodata dalla critica che nella tecnica Divisionista vedeva enfatizzato il naturalismo della scena di genere. LE CATTIVE MADRI, 1894 Inscena la redenzione di donne lussuriose che si sono abbandonate al rapporto sessuale per puro atto di piacere interrompendo la gravidanza e quindi sottraendosi al naturale istinto materno. La peccatrice viene ritratta appesa all’albero nel momento in cui avverte il richiamo del bambino rifiutato in vita e si ricongiunge a lui. All’orizzonte il sorgere del sole prefigura l’imminente salvezza. Documenta anche la maturazione stilistica dell’artista per la resa della luce e per la contorsione della donna e dei rami. Riceve giudizi negativi per il carattere intellettuale e sofisticato. DIVISIONISMO SOCIALE: PELLIZZA DA VOLPEDO, IL QUARTO STATO 1898-1901 Rappresenta una marcia popolare. Assume in immagini gli ideali socialisti dell’autore e dunque l’auspicio di un’autoconsapevolezza dei lavoratori che sapesse tradurre la lotta di classe in movimento di massa. Procedono dall’ombra alla luce quindi cammino verso il sole dell’avvenire. La disposizione semicircolare ne suggerisce la mobilità. Le tre figure alla testa rappresentano la rinascita (donna), la maturità (giovane), l’esperienza(anziano).L’opera è pervasa da omogeneità stilistica e cromatica, sui toni dell’ocra e del marrone. LONGONI, ORATORE DELLO SCIOPERO, 1890 Aggrappato ad un palo della luce un operaio incita i compagni a reclamare migliori condizioni di lavoro. Contrasto con gli abiti logorati dell’operaio e la ricchezza della città sullo sfondo. Evoca la consapevolezza acquistata dalla classe operaia. MORBELLI, IL NATALE DEI RIMASTI, 1903 Rappresenta l’abbandono patito dagli ospiti del ricovero al freddo e senza affetti, ricorse a riproduzioni fotografiche delle quali accentua gli effetti luminosi attraverso una teoria di colore puro accostati sulla tela SCULTURA TRA I DUE SECOLI RODIN (1840-1917) fu uno scultore che maturò il suo percorso nel periodo Impressionista in cui lo stato francese incrementò la committenza di monumenti pubblici per celebrare le glorie nazionali. A queste commissioni pubbliche egli apportò soluzioni nuove che ricorrevano ad una grande varietà di effetti plastici data da materiali come creta, gesso, bronzo e marmo. L’ETA’ DEL BRONZO, 1877, bronzo Personaggio maschile nudo colto in un gesto di disperazione o risveglio dal torpore. Il modello su un soldato 22enne e forse prese spunto dallo SCHIAVO MORENTE di Michelangelo per il braccio alzato dietro alla nuca. Ma in realtà la scultura non sembra alludere a nulla in particolare. Presentata al Salon del 1877 generò scandalo per la sua verosimiglianza anatomica. Anziché riconoscere il virtuosismo di Rodin esso venne accusato di aver utilizzato uno stampo in gesso eseguito sul corpo del modello. Superato il fraintendimento la scultura ottenne un grande successo. LA PORTA DELL’INFERNO 1880-1917, bronzo. Destinata al Museo di Arti Decorative mai realizzato. Il progetto originale prevedeva una partizione in settori ma alla fine il risultato è quello di una cascata di corpi intrecciati tra loro e gruppi di figure che spesso escono a tutto tondo dal piano per creare una superficie dinamica in cui l’occhio fa fatica ad individuare un centro. In questo modo venivano concentrate le anatomie michelangiolesche con l’epica dantesca. All’interno della porta colpisce l’idea di riprodurre più volte la stessa figura. Lo vediamo ne LE TRE OMBRE che non sono altro che la ripetizione della stessa figura fatta girare attorno ad un perno ideale. Rodin era solito utilizzare questa tecnica. Egli riproduceva anche diverse copie delle sue opere ritenendole tutte originali come nel caso del PENSATORE. ROSSO, LA PORTINAIA, 1883, cera La signora è rappresentata con il mento reclinato sul petto completamente avvolta in sé stessa. Si trattava di un’indagine psicologica ma anche di fissare un’istante registrando le variazioni di luci ed ombre sul volto e cosi le sue culture si configurarono come declinazione plastica dell’Impressionismo. L’HOMME DES COURSES, 1894 cera, Ritratto a figura intera dell’ingegnere Marin rappresentato con bastone e bombetta mentre assiste alle corse di cavalli. Rispetto ai temi sociali caratteristici del tempo, Rosso preferì rappresentare una scena di vita quotidiana senza sfumature negative. Colpisce anche la modernità della resa perché la cera esalta gli effetti luministici e le qualità pulviscolari dell’opera era adatta per dare l’effetto di non-finito. L’inclinazione della figura ne suggerisce invece il dinamismo la fusione tra uomo e ambiente è tale che l’uomo sembra quasi sprofondare nel terreno. Viene utilizzato come spunto da Rodin per il MONUMENTO A HONORE DE BALZAC. Ricordiamo che Rosso amava fotografare le sue opere per cogliere le sue qualità organiche e materiali e portare avanti la ricerca luministica perennemente condotta dallo scultore. ART NOUVEAU ED ARCHITETTURA INDUSTRIALE Insieme allo sviluppo scientifico tecnologico e alla messa a punto di nuovi materiali costruttivi, la seconda rivoluzione industriale ebbe anche delle ricadute negative dal punto di vista sociale e produttivo. Gli operai iniziarono a vivere in modo alienante il proprio lavoro. Il primo ad accorgersene fu William Morris che attraverso il movimento Arts and Crafts provò a reagire alla situazione fabbricando manufatti di uso comune raffinati ed elitari. Nell’ultimo decennio dell’800 si diffuse uno stile nazionale capace di conciliare l’idea di Morris e l’impiego di materiali moderni con la produzione in serie. Viene definito Art Nouveau e si distinse per lo stretto legame tra arte ed industria. Superando la tradizionale distinzione tra arti maggiori e arti minori, esso coinvolse ogni genere di espressione figurativa. Dal punto di vista stilistico, oggetti ed edifici presentano forme ornamentali ispirate al mondo naturale, ricorso alla linea sinusoidale, abbondanza di elementi decorativi geometrici, stilizzazione e asimmetria delle composizioni. La ricercatezza espressiva e l’impiego di materiali come il ferro rendevano i prodotti dell’Art Nouveau molto costosi. Questo stile si diffuse in molti paesi dove adottò diversi nomi: Art Nouveau in Francia, Jugendstil in Germania, Modern style in Gran Bretagna, Modernismo in Catalogna e Liberty in Italia. HORTA, HOTEL TASSEL, 1892 Bruxelles. Casa su tre piani realizzata per lo scienziato Tassel caratterizzata dalla perfetta unità tra architettura e arti decorative. All’esterno la facciata è animata solo dal volume centrale aggettante e dalla convivenza tra il rivestimento in pietra e le strutture metalliche lasciate a vista. L’interno invece è più esuberante con uno scalone sopraelevato e l’abbondanza di decorazioni dai lineamenti vegetali. MAISON DU PEUPLE,1896 Sede del Partito socialista di Bruxelles. L’edificio a quattro piani possedeva una facciata a curvature concave e convesse tali da modulare l’alternanza di vetro ferro e muratura. L’importanza assegnata alla sinuosità della linea e alle soluzioni tecnico-formali all’avanguardia non era solo ornamentale ma possedeva anche un significato ideale allusione alle aspirazioni di rinnovamento della classe popolare. VAN DE VELDE CASA BLOEMENWERF nei pressi di Bruxelles e oltre all’edificio progettò anche l’arredamento. La perfezione a cui aspirava non era fine a se stessa ma puntava alla creazione di un insieme organico dove architettura, arte, musica, design e moda interagissero in termini armonici. L’obiettivo consisteva nel raggiungere l’opera d’arte totale. La lezione di Morris gli trasmise la passione per un artigianato di altissima qualità. Da fine secolo si dedicò alla creazione di oggetti dall’ornamento strutturalmente lineare ovvero la cui forma fosse piacevole, funzionale e coerente con le caratteristiche del materiale utilizzato. SCRITTOIO PER JULIUS MEIER-GRAEFE, 1896, legno e ottone. Il suo profilo a fagiolo facilita la concentrazione ma ha anche delle finalità pratiche. La curvatura interiore e il lieve rialzamento del piano servono ad accogliere gli oggetti, i candelabri diventano parte integrante, il vano centrale consente la collocazione della sedia, i cassetti possiedono maniglie rivolte all’interno così da facilitarne l’impugnatura, gli scaffali ai lati permettono di appoggiarci dei libri. Fondendo utilità e bellezza anticipa i principi del moderno design. Il trattato di Francoforte 1871 sancì l’ammissione dell’Alsazia e della Lorena all’impero tedesco. Questo spinse Parigi a potenziare la parte francese della Lorena. La cittadina di Nancy divenne punto strategico per controllare la regione. Vi giunse una grande folla borghese interessata ai prodotti dell’industria manifatturiera. Gli esiti erano raffinatissimi e vennero collocato sotto il nome di Ecole de Nancy. GALLE’ realizzò vasi realizzati con la tecnica cammeo (vetro a più strati con colori differenti), tavolini a mensole con intarsi floreali recuperando tecniche antiche e poco note grazie allo studio degli smalti arabi e persiani. Egli sperimentò anche la tecnica per cui delle lamelle in vetro colorato venivano inserite durante la cottura per creare svariati effetti variopinti. LINEAMENTI STORICI: Nell’Europa del primo 900 si svilupparono queste avanguardie favorite già a partire da fine 800 con la S.Rivoluzione Industriale e le invenzioni che vi furono ossia l’energia idroelettrica, il telegrafo senza fili. Inoltre ci fu la necessità di espandersi in nuovi territori per la ricerca delle materie prime ed in particolare in Africa. Si diffusero i movimenti nazionalisti basati su teorizzazioni etniche e razziali. Avanguardia è un termine di tipo militare ossia il reparto di soldati che precede una colonna per evitare l’attacco delle truppe nemiche. Voleva dire opporsi alla cultura accademica, sperimentare nuovi linguaggi espressivi, provocare la sensibilità del pubblico e sopratutto reagire all’Impressionismo. Le avanguardie “storiche” furono Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo e Dadaismo che si svilupparono dal 1905 ca fino alle soglie della P.G Mondiale. I loro esponenti affermavano una simbiosi tra arte e vita per cui a nuove tecniche corrispondevano nuovi stili di vita e valori estranei a quelli borghesi. Il tutto avveniva attraverso i manifesti. Possiamo dire però che le avanguardie continuarono il dialogo con il passato: ● NUDO BLU (RICORDO DI BISKRA) di Matisse ha come modello l’AURORA di Michelangelo ● FORME UNICHE DELLA CONTINUITÀ NELLO SPAZIO di Boccioni nasce da una riflessione sull’APOLLO E DAFNE di Bernini ● DE CHIRICO per le sue architetture prende a modello la pittura del 300 (LA GROSSA TORRE, DE CHIRICO) Parigi fino alla S.G Mondiale rimase la maggiore capitale della cultura e della modernità. Nel 1900 con l’Esposizione Universale accorrevano persone da tutta Europa per completare la propria formazione. L’ambiente parigino fu visto come meta ideale perché aveva maturato la sensibilità per capire e promuovere le innovazioni artistiche grazie al Salon des Indepemdetes (dal 1894) e il Salon d’Automne (dal 1903). L’Espressionismo è la prima corrente d’avanguardia nella pittura europea che si impose tra Francia e Germania fino alle soglie della P.G Mondiale. Si trova in opposizione con l’Impressionismo(oggettività), infatti esalta il valore emotivo dell’immagine. Quello tedesco aveva una drammaticità dei toni mentre quello francese era una sorta di opera d’arte pura.Ci furono diversi esiti ma di base vi fu sempre al centro il colore brillante e acceso e la linea che rifiuta il chiaroscuro. MATISSE RITRATTO DI MADAME MATISSE.LA LINEA VERDE 1905 non era il soggetto a creare lo sconcerto dei visitatori del Salon d’Autonme ma il fatto che sembrava essere nato di getto senza un disegno preliminare e con pennellate energiche. I colori sono giallo, arancione, viola, verde, blu da Van Gogh e Gauguin ma riduceva i chiaroscuri dilatando il colore in macchie dense quanto informi ed una fascia verde corre dalla fronte al collo in uno sfondo tripartito. Al Salon erano esposti anche quadri di de Vlamick, Derain, Marquet e Van Dongen e queste opere erano totalmente innovative. Il presiedente della Repubblica Loubet reputò sconveniente partecipare alla mostra. Il critico Vauxcelles li defini’ fauves ad identificare le ricerche francese dal 1905 al 1907. Il Fauvismo si sviluppò dopo le mostre organizzate dal 1901 al 1904dedicate a Van Gogh, Gaugin e Cezanne. MATISSE 1869-1954 ambiva ad un’arte come piacere dei sensi e rivendicava l’autonomia rispetto a ogni altra disciplina. Debutta con il Pointillisme ma nel 1905 ebbe un cambio decisivo quando pitturò al fianco di Derain (MATISSE, VEDUTA DI COOLIOUR 1905, DERAIN MONTAGNE A COLLIOURE 1905)in cui iniziò a dipingere la luce, facendo sparire le ombre, le pennellate si fecero libere e i colori incandescenti e sempre meno fedeli al vero. LUSSO, CALMA E VOLUTTÀ 1904-5 immerse un paesaggio al tramonto, riconosciamo alcune fanciulle dopo una giornata nell’ozio in una miriade di tasselli colorati e tra un tocco e l’altro affiora l’imprmitura bianca della tela così da esaltare l’intensità del pigmento puro. Ha come modelli Cezanne e Signac. GIOIA DI VIVERE 1906 grande tela di ispirazione letteraria ossia una scena pastorale del 500-600 ma con giovani sospesi tra sogno e realtà ma vi è un’energia nervosa. Ha colori stridenti, inverosimili ed i suoi tasselli colorati sono dilatati in macchie disomogenee e ci sono punti in cui il colore è steso in modo piatto a plat come in Gaugin con pennellate piatte senza effetto ed i profili di corpi sembrano vegetali. L’organizzazione spaziale è ambigua. NUDO DISTESO I 1906-7 bronzo destinato a fungerli da modello di donna coricata dalla posa manierista e dalle anatomie enfatizzate. Modella che sarebbe apparsa in molti dipinti NATURA MORTA CON SCULTURA E VASO PERSIANO 1908 o come in NUDO BLU (RICORDO DI BESHKRA) 1907 ingigantita in carne ed ossa in un paesaggio esotico LA DANZA E LA MUSICA 1910 sono stati commissionati da Shchukin per il suo palazzo. Grandi scene corali dove giovani nudi vivono in armonia con la naturi. Sono figure essenziali, come senza genere. Non c’è atmosfera ed i corpi sembrano ritagliati e poi incollati sulla superficie. I colori sono arancione per la pelle, verde per il prato e blu per il cielo saturi e senza sfumature. La Cappella del Rosario di Matisse a Vence in Francia. Disegnò ogni singola cosa come le ceramiche murarie e le vetrate con la tecnica del paper decoupe. L’arte viene intesa come capace di raccogliere una comunità e di rappresentarla. Inoltre è relazionale della pittura come necessità di creare rapporto ambiente-arte. Picasso fu sconcertato per la scelta di una chiesa ma Matisse disse che si trattava di un modo di intendere l’arte. DERAIN 1880-1954 dal sodalizio con Matisse nacquero dipinti ispirati da medesimi temi ma erano molto diverse le loro personalità. Derain dava una solida costruzione dell’immagine: le vedute erano coese in profili definiti e avvolta in vedute coese dando un effetto tridimensionale e i tasselli di colore erano giustapposti tra loro. (BARCHE DI PESCA A COLLIOUR 1905) DE VLAMINCK 1876-1958LE REGATE A BOUGIVAI 1905Le sue prospettive sono vorticose e i colori primari e applicati in pennellate rotatorie simili a Van Gogh RITRATTO DI DERAIN 1906 I colori sono trattati senza alcuna tridimensionalità, l’epidermide raggiunge la temperatura di un tizzone ardente. Manifesto Die Brucke (IL PONTE) 1906 fatto da KIRCHNER alludeva al bisogno di promuovere l’unione tra esordienti insoddisfatti del gusto dominante. Gli altri del suo gruppo furono Heckel, Schmidt-Rottluff, Nolde, Pechstein e Muellerche guardavano alla pittura del 400 tedesco come si può vedere in FRANZI CON LA BAMBOLA 1910 di HECKEL in cui le veneri dalle forme acerbe e dagli sguardi ammiccanti. Sulla tela i loro ideali si esprimevano con una pittura spontanea, impetuosa e senza dettagli, le pennellate stese con vigorose pennellate, i colori venivano combinati cercando contrasti dissonanti con un segno scuro che erano privi di gradevolezza. La pittura dell’espressionismo tedesco è caratterizzato dalla dimensione esistenziale, di rapporti irrisolti. I quadri Fauves amavano una vitalità mentre il Brucke è il manifesto dell’angoscia, chiamando in causa lo sviluppo socioeconomico rallentato rispetto alla Francia e per il fatto che in Germania non ci sono state le espressioni di Impressionismo e postimpressionismo ma solo del Simbolismo estremamente riflessivo. I dipinti più importanti del gruppo sono datati 1910 soprattutto con la tecnica xilografica come KIRCHNER, PANNELLO PUBBLICITARIO PER UNA MOSTRA DELLA BRUCKE ALLA GALLERIA ARNOLD DI DRESDA 1910 per il caratteristico segno nervoso e tagliente e le venature irregolari favorivano la ricerca di un’immagine dai tratti deformati. HECKEL 1883-1970. FRATELLO E SORELLA 1911 pur essendo ad olio sembra molto simile ad una xilografia colorata dal segno nero che profila le figure. La coppia ha ben poco affetto e sembrano estranee e smarrire nel vuoto. La sorella porta la mano al mento e il ragazzo le si accosta sottomesso con gli occhi sgranati. È composto da moduli triangolari e spigolosi e alla base di questo c’è la xilorafia e la statuaria gotica. KIRCHNER,1880-1938 AUTORITRATTO CON MODELLA 1910 colori sono vividi, solari ed accecanti. In primo piano vediamo in piedi in primo piano con tavolozza e pennello mentre volta le spalle alla giovane modella ed ha davanti un cavalletto escluso dalla visuale. Fisionomie prive di espressione. Questo gruppo però si occupava anche di ragazzi all’aperto sulle rive di un lago che ritraggono l’esperienza di giovani pittori che raggiunsero una consonanza stilistica come Heckel BAGNANTI AL LAGO 1910 e KIRCHNER NUDI CHE GIOCANO SOTTO UN ALBERO 1910 PECHSTEIN,PLEIN AIR 1910 pennellate fulminee ed ha reso la scena in termini emotivi. Una radura, coperti da una penombra minacciosa con sei nudi dall’epidermide arancione. Non c’è armonia e i colori sono grevi e lo sfondo per stacchi violenti che trasmettono tensione. Nel 1911 si trasferiscono da Dresda a Berlino, ambiente frenetico e il loro sguardo diviene sempre più partecipe e turbato. KIRCHNER, LA PORTA DI BRANDEBURGO A BERLINO 1915 inquietanti strade semideserte come questa piazza per cui uno scorcio cittadino fissato con i pennelli sulla tela era trasfigurato KIRCHNER, CINQUE DONNE PER STRADA 1913 siamo in una via cittadina affollata di figure di prostitute abbigliate secondo la moda, con capelli piumati e tacchi alti e molto secche. Nessuna guarda l’altra con una reciproca indifferenza. La luce verdastra rende ancora di più l’alienante processo di omologazione imposto dalla nuova vita cittadina rendendo le donne tra loro uguali. KIRCHNER, AUTORITRATTO COME SOLDATO (1915) autoritratto visionario e crudele in cui si dipinge con la divisa ed il cappello con alle spalle una modella nuda. Entrambi hanno la pelle gialla ma le fisionomie possiedono l’asprezza di una scultura abbozzata. Gli arti sono agitati come una marionetta con la mano sinistra come un artiglio e la destra è mutilata per rappresentare come la guerra ha reciso la sua creatività artistica. L’Espressionismo si sviluppa anche in Austria sotto l’influenza di Freud e delle sue teorie dell’inconscio e del sogno tra 800 e 900.Fu nei primi del 900 infatti che KLIMT che era stato esponente principale dell’Art Nouveau, arrivò ad una pittura nuova con pennellate rapide, cariche di materia. LA CULLA 1917 il soggetto è il neonato ma L’osservatore per riuscire a distinguerne la testa all’apice della composizione dopo che l’occhio si è perso tra un tripudio di pizze e stoffe colorate. SCHIELE 1890-1918 ebbe come maestro Klimt e si vede nell’enfasi assegnata al profilo 2. CUBISMO ANALITICO 1909-11 scomposizione dell’immagine 3. CUBISMO SINTETICO 1912-13 adoperati il collage e il paper colle’. PICASSO Malaga 1881-1973 Francia I suoi primi disegni sollecitati dal padre pittore non erano infantili infatti aveva studiato i grandi della tradizione spagnola come El Greco, Velazquez e Goya e rimase sempre un pittore passionale e attento ai valori della pittura negli aspetti più sensuali. 1904 possiamo dire terminato il periodo blu VECCHIO CIECO E RAGAZZO 1903 1905-6 periodo rosa con colori caldi del rosa, ocra e argilla con soggetti più distesi con la figura umana sempre al centro FAMIGLIA DI SALTIMBANCHI 1905 BRAQUE Parigi 1882-1963 Parigi Fuispirato da Matisse e Derain PAESAGGIO DELL’ESTAQUE 1906 Paesaggio di piccole dimensioni con colori abbaglianti con pennellate veloci. Una svolta al lavoro di Barque e Picasso è la scoperta dell’arte primitiva con l’incontro con Cezanne nel 1907 al Salon d’Automne da cui prendevano la capacità di sintesi unita la forza plastica ed ogni elemento andava sottoposto a un processo di semplificazione formale geometrica come nei ritratti e nelle nature morte di Cézanne. Inoltre riprendono da lui la critica delle secolari convenzioni spaziali per cui elementi vicini e lontani sembravano convivere sullo stesso piano come vediamo in PICASSO, FABBRICA ALLA HORTA DE EBRO 1909 trasparenza nuova e i riflessi sono si fanno madreperlacei in cui le prospettive vengono invetrite ed il punto di fuga è al centro all’altezza dei nostri occhi. PICASSO LES DEMOISELLES 1907 FINO al 1920 preferì conservarlo girato nel suo studio parigino. Cinque grandi nudi femminili con sullo sfondo un panneggio dai riflessi bianchi e celesti. È come se tutto fosse schiacciato in primo piano. A sx vi è un lembo di un sipario, in basso al centro lo spigolo di un tavolo con una natura morta, la gamma cromatica è dissonanti con un passaggio dai caldi ai freddi. Andamento rigido, i profili sono aguzzi e le modelle hanno uno sguardo sbarrato ed i volti a dx sono deformi ed indossano maschere africane dei riti tribali. Tra i rimandi abbiamo anche quelli dei kouroi greci (fig sx che incede a passi pesanti), profili dall’arte egiziana e Ingres con il Bagno turco nelle figure con le braccia dietro alla nuca, nella donna seduta invece rivediamo Cézanne. Inizialmente non doveva essere così come testimonino i tanti bozzetti dal 1906 che avevano il tema dell’allegria della vita e della morta aprendo la sfida con Matisse e la sua Gioia di vivere: uno studente con un teschio in mano in un bordello circondato da prostitute e un marinaio. Nel 1907 visita il museo etnografico rimane colpito dalle sculture primitive e divenne quello che noi conosciamo con la sua forte innovazione. BRAQUE GRANDE NUDO 1907 monumentalita’ del corpo, semplificazione anatomica e pennellate tratteggiate di una donna che però nella corporatura riprende le muscolature di Michelangelo forse colpito dall’Ermafrodito dormiente di Bernini. Cubismo analitico: oggetti e spazio vengono scomposti ed analizzati come in PICASSO RITRATTO DI VOLLARD 1909 e RAGAZZA CON MANDOLINO 1910 piani disarticolati e ribaltati sulla superficie della tela,soggetto smarrisce l’unita formale, molteplicità dei punti di vista che genera l’interruzione deli profili. Pennellate distinguiti in tasselli ordinati e i colori sono plumbei, grigi e terrosi. BRAQUE BROCCA E VIOLINO 1910 in primo piano i soggetti ma vi sono un chiodo ed un foglio bianco con angolo piegato che sembrano uscire dal quadro dando un effetto tridimensionale mettendo in crisi l’osservatore proprio come facevano le lettere ed i numeri presenti in molti dei quadri che hanno lo scopo di ricordare che il quadro è sempre una finzione Cubismo ermetico: spettatore deve fare fronte ad una continua comprensione BRAQUE IL PORTOGHESE 1911 pioggia di pennellate dai colori autunnali e di linee di oblique ma il soggetto non è facile da distinguere ossia l’uomo intento a suonare la chitarra con il porto alle spalle e con le scritte 10.40 e DBAL che alludono al peso sui sacchi delle merci e a un manifesto pubblicitario di un ballo appeso nei caffè del porto Cubismo sintetico: elaborato per non approdare all’astrattismo che entrambi rinnegavano e quindi rinunciarono alla figurazione PICASSO BICCHIERE E BOTTIGLIA DI SUZE 1912 al posto dei colori ad olio viene scelto il collage e il paper colle, il colore è brillante, immagine è riconoscibile e vi è un’interesezione di figure geometriche ad evocare gli oggetti BRAQUE, ARIA DI BACH 1913 distinguiamo la sagoma di una chitarra e la copertina di uno spartito musicale del quale è precisato l’autore Bach che di fatto riassume l’idea di purezza e perfezione. Tratteggio del carboncino arricchito dall’inserzione di carte colorate che esprime un senso di equilibrio, quattro rettangoli si bilanciano reciprocamente suggerendo un’armonia PICASSO, CHITARRA 1912 è rappresentata nella terza dimensione ossia è una scultura frutto di un assemblaggio di materiali prelevati dalla realtà come lastre metalliche, è della grandezza reale dello strumento con una forma cilindrica al centro per il foro della cassa ma dalle forme antropomorfe che nella forma tubolare ricordano le maschere tribali di Gerbo acquistate da lui stesso PICASSO NATURA MORTA CON SEDIA DI PAGLIA 1919 composizione ellittica, a sx un quotidiano, pipa, fetta di limone e coltello: oggetti frammentari, tavolozza al limite del monocromo ed è un collage: il primo mai realizzato con una tela cerata con impresso a stampa un motivo a intrecci ed è circondato da una vera corda.Braque invece sviluppa la tecnica del PAPIER-COLLE’ per cui emulava le nervature del legno con la carta prestampata: FRUTTIERA E BICCHIERE 1912.Collage che emanavano una vitalità grazie ai materiali incollati e che ci parlano della biografia degli artisti Ci furono anche altri cubisti ossia quelli dei Salons, che rimanevano legati al dato più figurativo ed altri che approdavano all’astratto. Si presentarono uniti con il nome di Section d’Or nella galleria La Boetie di Parigi ed erano contraddistinti da una geometria, purezza di colore. DUCHAMP, NUDO CHE SCENDE DALLE SCALE 1912 scomposizione della figura si combinava al movimento GRIS, RITRATTO DI PICASSO 1911 artista appare a mezzo busto con la tavolozza, tonalità metalliche e del celeste danno luce alla superficie, scomposizione dei profili che viene presentato contemporaneamente di fronte e di lato L’ORFISMO (DELUNEY, LEGER, KUPKA) una nuova tendenza che si rifà alla mitologia e preveda l’arte di dipingere nuove strutture con elementi creati dall’artista stesso ma dotati di una propria realtà DELAUNAY1885-1941 LA TORRE EIFFEL 1911 diventa soggetto di un paesaggio in quanto il più moderno e tecnologicamente avanzato, soggetto perfetto per una nuova pittura FINESTRA SIMULTANEA SULLA CITTÀ 1912 fa parte del ciclo di finestre dove la Torre Eiffel era in lontananza e diventava un tutt’uno con l’ambiente circostante. PRIMO DISCO SIMULTANEO 1913 luce scomposta nei colori dello spettro, cessa la differenza tra i piani ed il colore è protagonista fino ad invadere la cornice. La tela dipinta dai colori opposti aveva come unico significato ciò che rappresentava LEGER NUDI NELLA FORESTA 1910 opera monumentale che rappresenta una scena corale: figure ciclopiche inserite in una fitta vegetazione intente ad abbattere gli alberi della vegetazione. LA PARTITA DI CARTE 1917 riduce la tavolozza dei colori complementari come bianchi, rossi, azzurri e le figure umane sono solidi con anatomie cilindriche dai riflessi metallici. Vi fu il fascino per l’arte primitiva che portò alla semplificazione delle fisionomie di cui per primo si innamora Derain per poi contagiare anche Matisse, Picasso e Braque; inoltre viene scoperto Gaugin, primo ad essersi allontanato dalla civiltà occidentale. L’arte primitiva suscita fascino anche su BRANCUSI (1876-1957) che fu anche allievo di Rodin in un certo periodo. MAIASTRA 1912 raffigura un uccello sacro della tradizione rumena con il collo allungato ed il becco aperto emanando sacralità MODIGLIANI 1884-1920 TESTA 1911 vostro stretto ed allungato che fa intuire la forma originaria del blocco di arenaria, occhi obliqui e senza iride, canna nasale prolungata e bocca piccolissima con suggestioni etrusche, indiane e della Grecia preclassica ROUSSEAU (1844- 1910)estraneo alle correnti del tempo. RITRATTO-PAESAGGIO 1889 impugna una tavolozza e pennelli all’aperto in posa sulla riva della Senna con alle spalle la Torre Eiffel; colori sono piatti, forme sigillate in profili nettissimi e vi è assenza di ombre con uno scarto inverosimile di proporzioni IL SOGNO 1910 foresta dal verde intensa con animali e frutti giganteschi in cui vi è una venere su un sofa’, atmosfera ovattata; ha appreso le varietà di piante dal Jardin des Plantes di Parigi non andando mai in mete tropicali ma questa pittura fu frutto del suo impulso ad abbandonare le città industriali. Fu modello irregolare per le avanguardie poiché in lui non si vedevano richiami alla tradizione MORANDI FIORI 1916 guarda ai suoi FIORI 1909 per la creazione di questa piccola e stilizzata natura morta FUTURISMO BOCCIONI (1882-1916)LA CITTÀ CHE SALE 1911 primo esito del Futurismo in pittura; all’inizio doveva chiamarsi Giganti e Pigmei, poi Il lavoro ma scelse il titolo definitivo per rappresentare la vita contemporanea descritta. La versione definitiva è in un cantiere con operai e cavalli nella periferia milanese che sta sorgendo e nei quali lui stesso abitava (AUTORITRATTO 1907); irrompe un cavallo imbizzarrito tenuto da alcuni uomini che vediamo contorcersi fino alla deformazione dal manto aranciato che sembra essere una vampata di fuoco; ha tagliato le figure ai margini per creare una continuità oltre la tela, le prospettive degli edifici sono accellerate; colpi di pennello dai colori tra loro dissonanti. Si tratta di un inno alla contemporaneità e a come si fosse evoluta la tecnica meccanica ed industriale (OFFICINE A PORTA ROMANA 1909)anche grazie all’Esposizione universale del 1906 a Milano. 20 FEBBRAIO 1909 su Le Figaro: MANIFEESTO DU FUTURISME firmato da MARINETTI (nato ad Alessandria d’Egitto da genitori Lombardi, fu teorico e fondatore del Futurismo)basato sulle riflessioni di Nietzsche esaltava l’estetica del nuovo, celebrando il dinamismo e la tecnologia, vedeva nella guerra l’unica igiene del mondo e professava il nuovo mito della macchina. di quello stesso anno lo vediamo avvolto da un mantello metallico e gambe avvolte da tubolari che irrigidiscono i movimenti per recitare un poema con parole senza significato. Allo stesso modo i quadri del locale cambiavano ogni volta. Vi era la rivista Dada pubblicata nel 1918 edita da Voltaire che nasceva da un bisogno di indipendenza, diffidenza nei confronti della comunità e considerato il loro manifesto che prevedeva una azione critica per ogni ambito della società, demistificazione dei valori borghesi(Nietzsche) ARP, SECONDO LE REGOLE DEL CASO 1916 nato dalla casualità e realizzati strappando e lasciando cadere frammenti di carta colorata senza alcun significato ARP PORTRAIT DE TZARA 1916 scultura astratta JANCO MASCHERA 1916 rilievi con materiali Nel dopoguerra la Germania era stata sconfitta, vi era stata anche la rivolta berlinese e la repubblica di Weimar e cosi il Dadaismo ebbe un accento politico HUELSENBECK fa IL PRIMO DISCORSO DADAISTA IN GERMANIA 1918 presso la Galleria Neumann prendendo le distanze da Astrattismo ed Espressionismo, nascque poi il Club Dada con Haussmann, Herzfeld, Heartfield e Grosz Privilegiavano il fotomontaggio ossia la rielaborazione di immagini già esistenti GROSZ RICORDATEVI DELLO ZIO AUGUSTO,L’INVENTORE INFELICE.VITTIMA DELLA SOCIETÀ 1919 ritratto di un anonimo borghese con fisionomie snaturate come occhi, bocca e mento sono di un altro personaggio, il naso è un oggetto di ferramenta, attorno gli girano oggetti come il canovaccio sulla spalla; ha un gigantesco punto di domanda in fronte HAUSSMANN TATLIN A CASA SUA 1920 calotta cranica è un elemento meccanico, il pavimento di legno ha due figure, un manichino mostra le viscere. Scena da incubo come il passaggio brusco tra primo e secondo piano TESTA MECCANICA 1920 assemblaggio di oggetti impensabili come una testa di un manichino con metro, pennello, cannocchiale, righello cosi da renderlo una sorta di Frankenstein contemporaneo e simbolo di alienazione. Il Dadaismo si sviluppa anche a Colonia dove viene fatta la mostra nella birreria Winter con una rappresentazione macabra e surreale (bambina che dice frasi oscene, vasca con liquido rosso e chioma femminile...) tanto che la polizia denuncio ERNST, ARP e BAARGELD. ERNST DUE FIGURE AMBIGUE 1919 viene sottratta una tavola tratta dalla biblioteca pedagogica e viene fatto uno sfondo e gli oggetti diventano figure inspiegabili tra l’umano e il tecnologico SCWTTERS ROSSFETT MERZBILD 1918 collage tridimensionale con elementi di scarto quotidiano con carte gettate, biglietti di tram, corde, cartoni che diventavano punto di partenza per l’arte COLONNA MERZBAU costruita giorno per giorno con materiali di scarto fino al soffitto quando lascia la Germania per le persecuzioni naziste inizia a farle altre ma nessuna si è conservata se non con le testimonianze DUCHAMP 1887-1968 a New YORK: FOUNTAIN 1917 un orinatoio presentato per la mostra della società degli artisti indipendenti RUOTA DI BICICLETTA 1913 montata su una base ruotata di 90 gradi con l’etichetta R. Mutt ossia una filiale di sanitari ma allo stesso tempo faceva riferimento alla parola Mutt che vuol dire babbeo Opere che non furono capite perché il pubblico era ancora legato all’Impressionismo di seconda o terza maniera e vedeva volgarità nelle sue opere. RICORDA: aveva alle spalle una carriera di pittore del Cubofuturismo ma nel 13 decise di deporre colori e pennelli abbracciando la tecnica del ready-made ossia oggetti già fatti esistenti e frutti dell’industria e l’atto creativo risiedeva nel dargli lo statuto di opere d’arte ex. SCOLABOTTIGLIE 1914 PICABIA 1879-1953 MACHINE TOURNEZ VITE 1916 tempera che raffigura un ingranaggio con due ruote di dimensioni diverse che sono l’uomo e la donna secondo la legenda come metafora dell’atto sessuale attraverso le regole del disegno meccanico e anche parodia del mito del progresso ICI C’EST ICI STEIGLITZ 1915 ritratto meccamorfo con la fisionomia dei personaggi caratterizzati da apparecchi elettrici o congegni meccanici allusivi all’identita’ professionale dei personaggi RUSSIA PRIMA E DOPO LA RIVOLUZIONE Il futurismo finisce per affascinare gli artisti stranieri ne adottarono ideali e linguaggi ma declinandoli alla propria materia e nacque il CUBOFUTURISMO grazie anche all’arrivo a Mosca di Marinetti nel 14 ma in realtà già dal 1909 le idee italiane erano penetrate a Mosca e Pietroburgo. 1912 teorizzato il RAGGISMO da LARIONOV e la moglie GONCAROVA e nel 14vi fu un manifesto in cui veniva apprezzato lo stile dinamico che dilata il quadro (LARIANOV VETRO 1912) dunque il RAGGISMO rivelava le forme dello spazio che possono prodursi là dove si incrociano i raggi riflessi da oggetti diversi. GONCAROVA IL CICLISTA 1913 curvo a testa bassa sulla bicicletta, dinamismo rende instabili i profili della figura e tutto attorno galleggiano grandi lettere dell’alfabeto suggerendo l’effetto visivo del movimento 1906-1909 la rivista francese Il vello d’oro aveva organizzato a Mosca e San Pietroburgo una mostra su Cezanne, Monet, Renoir e Matisse. Con tutti questi stimoli si affermarono anti realisti-accademici aprendosi alla modernità ma erano caratterizzati dal desiderio di non rompere con la religiosità e le tradizioni locali. MALEVIC QUADRATO NERO 1915 figura geometrica campita di nero e galleggiante nel bianco, opera autoreferenziale che ci invita ad essere osservarla poiché in realtà è un quadrilatero. Nella Galleria Nadiejda Dobicina non era un caso isolato ma era affiancato da croci e opere appese in varie altezze e inclinate per creare impatto sull’osservatore. Concentra valori di essenzialità, contemplazione che dichiarano l’astrattismo geometrico a cui diede il nome di SUPREMATISMO: temi di ispirazione sociali come contadini MALEVIC IL TAGLIALEGNA 1912 UN INGLESE A MOSCA 1914 esplicita matrice cubo futurista, dipinti in cui le figure perdono identità, trasformandosi in icone composte di elementi privi di relazione. MAJAKOVSKIJ MANIFESTO DAL CUBISMO AL SUPREMATISMO. IL NUOVO REALISMO PITTORICO per cui la supremazia della pura sensibilità nell’arte. MALEVIC COMPOSIZIONE SUPREMATISTA 1915forme ruotano liberamente in una spazialità ambigua, avvolta sovrapponendosi. BIANCO SU BIANCO 1918 essenzialità estrema: quadrato bianco decentrato e ruotato rispetto ai suoi assi. Decise poi di progettare anche una serie di abitazioni ideali e grattacieli basati sul SUPREMATISMO. 1917 fu necessario pensare a un apparato culturale in linea con i principi bolscevichi e fino all’ascesa al potere di Stalin nel 1924 la Russia ebbe un grande fervore artistico TATLIN IL MONUMENTO ALLA TERZA INTERNAZIONALE 1919 commissionata da Lenin in occasione del terzo anno della Rivoluzione ma fu distrutto pochi anni dopo; era una struttura in legno oltre 4 metri inclinata e con due spirali coniche. I materiali dovevano essere acciaio e cristallo per cui l’architettura doveva girare su sé stessa. SI SVILUPPÒ IL COSTRUTTIVISMO capeggiato da RODCENKO e EL LISSITZKY attraverso varie mostre per cui erano in cerca di un’arte priva di distinzioni interne. Aveva debiti da Futurismo, Dadaismo e Neoplasticismo ma si distingueva per il contesto dato pur essendo un linguaggio inedito doveva essere comprensibile dall'intellettuale come dal proletario quindi fecero manifesti pubblicitari, fotomontaggi. RODCENKO MANIFESTO PUBBLICITARIO LIBRI 1925 e LISSITZKY MANIFESTO PER L’ESPOSIZIONE RUSSA 1929 EL LISSITZKY fu anche architetto: PROGETTO DEI GRATTACIELI ORIZZONTALI 1923 GABO 1890-1977 pubblica IL MANIFESTO DEL REALISMO intesa come arte inserita nella vita quotidiana ma indipendente da ogni funzione ideologica e caratterizzata da trasparenza nel movimento COLUMNA 1923 materiali leggeri e di origine industriale, lamine e fili metallici, acciaio e perspex Il regime sovietico non poteva che riconoscersi nel COSTRUTTIVISMO tuttavia la maggior parte dei progetti rimase allo stato ideale per la sua natura azzardata.Il tutto fu ostacolato da Lenin nel 24 che eliminò fisicamente i nemici e vi furono ricadute in ambito artistico ma nel frattempo il movimento arriva in Europa grazie a EL LISSITZKY che a Berlino organizza PRIMA ESPOSIZIONE DI ARTE RUSSA e vi fu una convergenza con BAUHAUS e DADAISMO e culmina nel 1922 con l’organizzazione del Congresso Internazionale degli artisti progressisti NEOPLASTICISMO IN OLANDA MONDRIAN 1872-1944 COMPOSIZIONE A 1919 astrazione geometrica in cui non c’è nulla di riconoscibile, priva di profondità con la superficie suddivisa in rettangoli di diverse dimensioni, colori piatti, asimmetria che ha un effetto dinamico e le linee non toccano i margini della tela ma si interrompono prima. Questo motivo fu poi fonte di ispirazione come ad esempio la collezione di Yves Saint-Laurent. DA IL VIA AL NEOPLASTICISMO che prevedeva una purezza geometrica per raggiungere stati di una sensibilità superiore e usata per migliorare l’esistenza dell’umanità.1917-18 fa IL NEOPLATONISMO IN PITTURA per cui l’arte doveva essere astratta e basata su un registro espressivo limitato, senza linee curve ma sono verticali ed orizzontali a simboleggiare il maschile e femminile. Infatti il suo compito è cercare l’equilibrio. Apollinare lo definisce Cubismo molto astratto ma possiamo vedere un’evoluzione nella sua pittura vedendo come ha reso un medesimo tema con diverse scelte: MELO BLU 1908 , ALBERO ROSSO 1910, L’ALBERO 1912, ALBERO GRIGIO 1911, MELO IN FIORE 1912. Protagonista è un melo secolare in inverno e spoglio, via via il soggetto non è più reso in modo realistico ma stilizzato, poi scomposto secondo il cubismo fino a quando i rami non diventano slanciati segmenti curvilinei, mutano i colori che assumono le gradazione del grigio MOLO E OCEANO 1915 composizione ovale su una tela dal fondo bianco attraversata da una pioggia di segni neri ortogonali, l’unico riferimento al reale è il titolo ossia quello del molo di Schevening, colori monocromi. DE STJIL Q917 gruppo da lui stesso promosso e pubblicano IL NEOPLASTICISMO IN PITTURA primo manifesto del gruppo che voleva la nascita di un’arte totale priva di elementi decorativi e che tende all’universale; VAN DOESBURG e VANGERLOO monumentalita’ di una Madonna quattrocentesca DE CHIRICO LA PARTENZA DEGLI ARGONAUTI 1920 possiamo solo immaginare gli argonauti sono infatti salpati sul veliero in lontananza sullo sfondo. Vediamo una piazza terrosa e assolata con due atleti nudi, un vecchio in meditazione e una donna.Spazio cristallino con un uso simultaneo di prospettiva e assonometria: il nuovo de Chirico si ispira al Rinascimento di Signorelli e Carpaccio e la figura del vecchio è ripresa dall’incisione di Saturno di Campagnola. È del 400 la tecnica usata ossia tempera all’uovo distribuita con brevi pennellate CARRA’ LE FIGLIE DI LOTH 1919 episodio dell’Antico Test ma L’iconografia non è la tradizionale. Le due figure sembrano essere protagoniste di una Annunciazione e non di un incesto e collocate su una sorta di palco scenico. I gesti e i profili sono di tradizione egizia mentre i volumi semplificati da Giotto come anche il levriero trasportato dalle Storie di Gioacchino e di Maria nella Cappella degli Scrovegni di Padova. PINO SUL MARE 1921 natura del paesaggio che esprime dati mentali razionalmente interpretati dall’artista MARTINI IL DORMIENTE 1921 nudo dalle anatomie semplificate racchiuse in un disegno innaturale ma dalla classicità mediterranea e dalle forme tonde e paffute IL FIGLIOL PRODIGO 1927 si era ispirato al gruppo marmoreo del duecento LA DEPOSIZIONE nel duomo di Tivoli eliminando la figura centrale ed unendo tra loro quelle di Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea MARINI POPOLO 1929 due persone si abbracciano come accadeva nelle sculture etrusche come anche il materiale che è quello della terracotta L’ANGELO DELLA CITTÀ 1948 un cavallo punta dinanzi a se mentre il cavaliere stira le gambe allargandole entrambe le braccia con le mani chiuse, alzando il capo verso l’alto. A Milano viene fondato da MARGHERITA SARFATTI il gruppo NOVECENTO per superare gli sperimentalismi di inizio secolo e fu pubblicato nel 1921 il manifesto CONTRO TUTTI I RITORNI IN PITTURA firmato da SIRONI, FUNI, RUSSOLO e DRUDEVILLE per cui arte moderna doveva imboccare un’altra via ossia quella della costruzione sintetica e geometrica dell’immagine, doveva essere un’arte fondata sulla figura umana senza sfociare nel formalismo. 1922 iniziano a radunarsi i firmatari del manifesto+BUCCI, MALERBA e MARUSSIG=SETTE PITTORI DI NOVECENTO. Ebbero l’esordio nel 23 alla galleria Pesaro di Milano e nel 24 una sala presso la Biennale di Venezia e nel 26 al palazzo della permanente di Milano furono esposti CARRA’,DE CHIRICO,MARTINI,SEVERINI FUNI DEPERO DE PISIS CASORATI PRAMPOLINI CAMPIGNI TOSI SIRONI MORANDI e cosi Novecento fu l’etichetta per definire tutti quegli artisti italiani ispirati da una ricerca classicista FUNI LA TERRA 1921 protagonista è una donna dallo sguardo fisso nel nostro che con le braccia alza un vassoio con i frutti degli orti e degli alberi ed è allegoria della Terra e della rinascita dopo un conflitto e prende spunto dalla Lavinia di Tiziano nonostante in realtà vi è modernità negli interni con oggetti dai colori smaltati L’ARCHITETTO 1922 vigorosa costruzione plastica, chiaroscuri netti e senso di solennità PITTURA MURALE DI SIRONI (1885-1961) ITALIA CORPORATVA 1936 per l’Esposizione universale di Parigi del 37 l’Italia aveva un grande padiglione in cui viene fatto questo grandissimo mosaico: personifica la Nazione e con la sinistra dirige l’umanità circostante, al suo fianco aveva un fascio littorio levato poi nel dopoguerra, attorno vi sono figure vestite all’antica, soldati, cavalli con richiami alla civiltà estrusca ma anche romanica nella gravità delle figure. È la rappresentazione di un tempo mitico nel cuore della modernità tecnologica ed un tributo al governo del proprio paese. Pittura murale doveva essere l’arte dei tempi moderni in cui era possibile nararre storie e rappresentare allegorie CAMPIGLI, CARRA’ e FUNI il MANIFESTO DELLA PITTURA MURALE 1933 sulla rivista LA COLONNA e giunge alla V TRIENNALE DI MILANO: prima grande rappresentazione di pittura murale pubblica in Italia infatti per l’occasione furono dipinte le pareti del Salone da SIRONI LE OPERE E I GIORNI, CAMPIGLI LE MADRI, LE CONTADINE, LE LAVATRICI, FUNI GIOCHI ATLETICI e DE CHIRICO CULTURA ITALIANA 1942 ministro Bottai promesse una legge per cui il due per cento delle spese per un edificio erano destinate alla decorazione del suo interno FUNI SAN GIORGIO E IL DRAGO particolare 1934 del Palazzo comunale di Ferrara in cui con uno stile classicheggiante dai colori caldi ed intensi illustrano episodi dell’Orlando furioso e della Gerusalemme liberata PADOVA PALAZZO DEL LIVANO 1932 ANTI avvia questo ambizioso progetto di rinnovamento per decorare le sedi universitarie in modo moderno affiancandole a Giotto e Donatello. Il lavoro viene affidato a PONTI nel 1937: spicca per rigore geometrico e impiego di materiali locali ma è moderno e funzionale come si può vedere nell’arradamento, nelle balaustre. CAMPIGLI TITO LIVIO TIENE UNA LEZIONE A STUDENTI CONTEMPORANEI 1939 fa parte dei 3 affreschi su Tito. Livio che è descritto in 3 registri: quello sotto con gli archeologi che rinvengono vasellame, in superficie troviamo questa e sopra i cittadini assistono all’erezione di una colonna istoriata, abbiamo poi sullo scalone la sua stessa raffigurazione, quella di Giuditta la moglie e quella di Gio Ponti. Vi sono rimandi estruschi nei colori terrosi, figure stilizzate ed irrigidite nei movimenti MARTINI, TITO LIVIO 1942 concentrato su un libro dinanzi agli affreschi di CAMPIGLI sembra un invito a vederli ed affinare gli strumenti del proprio mestiere per scorgere nel passato le radici del presente MANIFESTO RICOSTRUZIONE FUTUISTA DELL’UNIVERSO 1915 DI BALLA E DEPERO viene volto in pratica da un Futurismo del dopoguerra DEPERO CHEVALIER A PLUMES 1923 esempio di un progetto del suo laboratorio di artigianato nacque ogni sorta di oggetto interpretato alla luce di un gusto allegro e giocoso PADIGLIONE DEL LIBRO 1927 architettura tipografica ossia il Padiglione del Libro per le case editrici Treves e Bestetti e Tumminelli che apriva la Terza Biennale di Monza GRATTACIELI E TUNNEL.NEW YORK 1930 esempio della sua esperienza a New York senza mitizzarla ma provando a renderla concreta 1929 Marinetti viene proclamato Accademico d’Italia da Mussolini in persona ed infatti Mussolini ebbe numerosi ritratti che attestano la compromissione con il potere THAYAHT IL GRANDE NOCCHIERE 1939 BERTELLI RITRATTO CONTINUO PROFILO DI MUSSOLINI 1933 La scena però era divisa tra loro e i classicisti guidati dalla SARFATTI ed entrambi ambivano al ruolo di interpreti più rappresentativi del tempo A fine anni 20 la seconda generazione futurista diede vita all’AEROPITTURA ossia interesse per l’aviazione e la rappresentazione del volto come si legge nel MANIFESTO DELL’AEROPITTURA 1929 firmato da MARINETTI, BALLA, DEPERO, BENEDETTA CAPPA moglie di Marinetti, DOTTORI, FILIA, PRAMPOLINI, SOMENZI e TATO raffiguravano il paesaggio italiano mentre il pilota sta collaudando pericolose manovre acrobatiche o in procinto di aprire il paracadute DOTTORI TRITTICO DELLA VELOCITÀ 1924 e TATO SORVOLANDO IN SPIRALE IL COLOSSEO 1930 in cui orizzonte del paesaggio si incurva e spesso l’immagine è frammentaria PRAMPOLINI (1894-1956) RAREFAZIONE SIDERALE 1940 offrire una lettura più interiore e meditativa: elementi biomorfi e meccanici galleggiano nel vuoto e danno luogo a composizioni indefinibili e spesso sembra di vedere un universo primordiale dove si muovono tracce di vita ancora in formazione. RITRATTO POLIMATERICO DI MARINETTI 1929 POLIMATERISMO in cui vediamo una serie di materiali di origine naturale o industriale affiancati o sovrapposti a porzioni dipinte e così il quadro diventava una sorta di bassorilievo in cui lo spettatore poteva toccare. MORANDI 1890-1964 fu una figura schiva ed estranea alle tendenze. PAESAGGIO CON CASA ROSA 1927 paesaggio visto dalla sua casa in Via Fondazza dove abitava con le sorelle in questa località sull’Appennino tosco- Emiliano raggiunta in ogni estate NATURA MORTA 1956 altera le proporzioni e ci fa sentire gli oggetti solidissimi, smaterializzati e drammatizza le luci creando minacciose ombre o effetti dimensionali NATURA MORTA 1923 dipinta su una tela quadrata con uno scorcio sull’alto che si addensa intorno al nucleo centrale, sono 7 oggetti comuni nelle case povere del tempo che occupano il piano su un muro caliginoso. Variazioni di toni bruni, imbasti densi quasi in rilievo in una resa luminosa capace di emozionarci con il suo colore GRANDE NATURA MORTA CON LA CAFFETTIERA 1933 incisione che impone pazienza e raccoglimento. RICORDA MORANDI=rigore della forma, l’equilibrio della composizione e luminosità del colore. DE PISIS (1896-1956) LA LEPRE 1933 artista di ritorno da un mercato di Parigi ha disposto la lepre sul tavolo con la cartella dei disegni posta sulla sedia. È stato cacciato da poco, perde sangue e il pelo rimane arruffato e sotto degli occhiali che danno un sapore retro alla scena. Fattura è rapida. SAVINIO 1891-1952 genio versatile, fratello di De Chirico: nome vero era Filippo Tiberteli RUGGERO E ANGELICA 1931 episodio in cui Angelica è legata ad uno scoglio e data in pasto ad un’orca ma viene salvata da Ruggiero in sella ad un ippogrifo. Manca l’ippogrifo e i corpi hanno misure esagerate ed il volto di Ruggero è quello di un gallo. Colori allegri e solari ma l’effetto non è rassicurante poiché i personaggi sono inseriti in un ambiente che non si definisce con certezza che sembra una barca o un interno borghese per gli stucchi, scorgiamo il mare a sx sotto ad un sipario. La posa di Angelica viene ripresa da EDUCAZIONE DI CUPIDO DI CORREGGIO 1527 ANNUNCIAZIONE 1932 angelo gigantesco che appare all’esterno di una finestra mentre Maria è seduta accanto ma ha la testa di un pellicano, simbolo di Cristo nel medioevo. ESPERIENZE EUROPEE E RIFLESSI ITALIANI GROSZ GIORNATA GRIGIA 1921 Ambiente poco rassicurante con personaggi seduti a tavola dai tratti grotteschi e con proposizioni saltate, vediamo il presidente Hindenburg con il volto paonazzo dal vino mentre detta appunti agli atri presenti privi di testa che omogenee occultando perfettamente le cesure tra un ritaglio e l’altro creando una una nuova sequenza narrativa prendendo spunto dal Manierismo ed Alcimboldo. DALI’(1904-1989) elabora negli anni 30 il metodo paranoico-critico che prevedeva immagini doppie che a seconda di come le si osserva hanno aspetti e significati differenti come in VOLTO PARANOICO 1935 paesaggio desertico ma se voltato diventa un volto femminile stilizzato LA PERSISTENZA DELLA MEMORIA 1931 esempio di pittura dagli effetti illusionistici come di una visione plausibile solo nel mondo onirico VENERE A CASSETTI 1936 riproduzione della venere di Milo che rappresentava la bellezza eterna ma Dali’ inserendovi questi cassetti la rende una sorta di mobile. Fece cose analoghe anche con Venere otorinologica, Venere giraffa e Venere isterica PICASSO, GUERNICA 1937 per il Padiglione spagnolo dell’Esposizione universale inizialmente doveva essere la rappresentazione di un pittore nel suo studio con una modella MA alla fine rappresenta la tragedia del 26 aprile ossia il bombardamento dell’aviazione nazista alleata di Franco alla cittadina basca. Durante la guerra civile spagnolo 1936-1939 aveva fatto anche vignette satiriche dal tono grottesco. Con questo quadro inizia il suo impegno politico e nel 44 aderisce al partito comunista francese ed ha l’ambizione di consegnare un quadro di storia dal valore universale e senza tempo. Spazio compresso, senza volume ne prospettiva ed ogni figura non dialoga con l’altra. Da sx madre straziata che tiene il cadavere del figlio e sopra di lei un toro, accanto un uccello su un tavolo che attende la sua morte, a terra soldato morente con la spada ancora in pugno ed accanto nasce una margherita, poi cavallo trafitto da una spada che invade l’asse mediana della tela, dx dalla finestra di una casa vediamo una figura spettrale con braccio lunghissimo poi due donne una in fuga e l’altra che ha uno slancio verso il cielo. Realtà e allegoria sono sullo stesso piano con l’aspetto allucinato frutto del Surrealismo. Ma abbiamo una vocazione tradizionale con uno sviluppo piramidale e la corografia si rifà alla STARGE DEGLI INNOCENTI DI POUSSIN mentre la madre con figlio al soggetto tipico medievale ed il soldato atterrato ad un personaggio nelle SABINE DI DAVID. NB non accetta denaro e diede il ricavato ai repubblicani spagnoli in esilio. MODIGLIANI 1884-1920 RITRATTO DI GAULLAME indossa un cappello, un completo scuro, camicia e cravatta e dalla posizione decentrata con una contrapposizione cromatica e tecnica in cui vi sono pennellate lavorate e quelle più immediate.Inoltre il capo è sovradimensionato ed il punto di vista leggermente ribassato che taglia parte del cappello e del braccio JEANNE HEBUTERNE 1919 tavolozza luminosa che corrisponde con il suo trasferimento in Costa Azzurra. È la sua giovane compagna delicata e raffinata come una Vergine rinascimentale e la sua sinuosità ricorda l’ANNUNCIAZIONE DI MARTINI O BOTTICELLI NUDO ROSSO 1917 giovane donna dalle forme generose distesa su un sofa’ color amaranto dall’incarnato in contrasto con le stoffe sottostanti e richiama alla MAYA DESNUDA DI GOYA MA sfidava i modelli passati inserendo il dettaglio dei peli assente fino ad allora, inoltre la modernità sta nella carica sensuale e nella visione dall’alto ravvicinata CHAGALL (1887-19) AUTORITRATTO CON 7 DITA 1913 nel suo atelier parigino con alle spalle la Tour Eiffel mentre dipinge la natia Vitebsk. Vediamo la padronanza di linguaggi diversi con i colori sgargianti da Delaunay e lo stile naïf di ALLA RUSSIA, AGLI ASIGLI E AGLI ALTRI 1911. Vi sono riferimenti alle origini ebraiche con le scritte sul muro Parigi e Russia e probabilmente le sette dite alludono ai sette giorni della creazione o alla sua nascita 7 luglio 1887 14 torna in Russia e partecipa alla rivoluzione 18 nominato Commissario del popolo per le Belle Arti ma aveva contrasti con MALEVIC e con l’arte astratta che lo portarono ad abbandonare il paese nel 22 APPARIZIONE 1917 mondo fiabesco popolato da figure ed oggetti ebraici e che tiene conto delle scomposizioni cubiste e dalla tavolozza di toni freddi. Autoritratto nello studio che sembra sostituire lui stesso alla Madonna della ANNUNCIAZIONE di EL GRECO 1600 in cui l’angelo gli suggerisce il soggetto delle composizioni. PASSEGGIATA 1917 Bella Rosenfeld è in aria e Chagall sostenendola con una mano mentre l’altra tiene una colomba. Ai piedi una brocca di vino su una coperta a ricami floreali e sullo sfondo Vitebsk ma l’atmosfera appare irreale. UTRILLO con ROUAULT e SOUTINE fa parte del gruppo di artisti della Parigi di primo Novecento che elaborarono nella Scuola di Parigi una pittura autonoma che prendeva spunto dalla propria tradizione d’origine. UTRILLO IMPASSE COTTIN 1910 del suo periodo bianco, fuga prospettica, cielo terso e un’atmosfera austera e solitaria che rispecchiano la personalità dell’autore minata da crisi nervose SOUTINE FACCHINO DI MAXIM 1927 fattorino caratterizzato da gestualità impressionista attraverso pennellate materiche condotte con le mani o spremendo il tubetto BUE SCORTICATO 1925 uno dei suoi temi prediletti fu quello dei buoi squartati che per temi ricorda Rembrandt ma ha effetti pietosi e crudi ROUAULT CRISTO DERISO 1932 pennellate corpose e marcati profili neri che rimandano alla formazione artigianale e danno un tono quasi gotico 1937 GUERNICA = MILANO viene fondata la rivista CORRENTE DI VITA GIOVANILE promossa da Ernesto Treccani figlio di quel Treccani che insieme a Gentile aveva fondato l’enciclopedia. Ne fecero parte BIROLLI,CASSINARI,SASSU,MIGNECO e MORLOTTI e gli artisti provenivano da Roma e Milano riuscendo a fare un ponte tra le due città e portavano avanti un’idea di pittura romantica ed espressionista che aveva per modelli DELACROIX,VAN GOGH,GAUGIN,ENSOR e IL PICASSO del periodo blu.1939 vi furono due collettive al PALAZZO DELLA PERMANENTE e alla GALLERIA GRANDE DI MILANO.10 giugno 1940 Mussolini impose la chiusura ma la loro attività prosegue presso BOTTEGA di CORRENTE e in questo periodo molti come GUTTUSO iniziarono la ricerca realista e dall’intonazione politica. GUTTUSO 1911-1987 NATURA MORTA COL DRAPPÒ ROSSO 1942 composizione caratterizzata da una serie di elementi ricorrenti come teschi, candele, sede impagliate e libri che non sono banali riproduzioni dal vero ma occasioni di celare riferimenti esistenziali. FUGA DALL’ETNA 1939 grande tela che racconta dell’eruzione del 28 che colpisce Mascali in cui però viene infusa una dimensione epica e senza tempo. Realismo negli incarnati da Courbet, donne dal seno scoperto da Caravaggio. Molto lontano dal lessico di Guernica eppure abbiamo dei riferimenti come il cavallo. CROCIFISSIONE 1940 in questo supplizio vengono ricondotti i supplizi della guerra: il volto di Cristo infatti viene coperto per far proiettare nella sua posizione l’osservatore. Pittura violenta in cui le pennellate non si fondono tra loro e vi sono rimandi alla DEPOSIZIONE DI VOLTERRA di ROSSO FIORENTINO, a EL GRECO e a PICASSO. Vi è provocazione nella figura di Maddalena appesa nuda alla croce e nel ladrone dipinto di rosso ricoperto di sangue. Arriva seconda al premio Bergamo del 42.Viene scelto il soggetto religioso per sfuggire alla censura(NB Guttuso fece parte alla liberazione dell’8 settembre del 43 dal nazifascismo) FOTOGRAFIA E SOCIETÀ NEL PRIMO NOVECENTO La fotografia ebbe un ruolo decisivo già da fine 800 come dimostra lo studio sull’isteria fatto da Charcot o nell’uso antropologico di Lombroso. Fine 800 venne fondata la Kodak in USA che fabbrica macchine fotografiche alla portata di tutti. Erano istantanee che entrarono a far parte dei momenti importanti della vita e l’arte ne risenti’. Negli USA si svilupperà il Pittorismo che sembrava gareggiare con la pittura contemporanea di realisti ed impressionisti attraverso inquadrature ed effetti luminosi STIEGLITZ RODIN 1903 fotografato in modo pensoso accanto al monumento di Victor Hugo. ANNAN VENEZIA, UN FRANCESCANO 1904 anziano frate che cammina verso una chiesa e la sua ombra proietta sul muro MAN RAY inventa I Rayographs: appoggia sulla carta sensibile oggetti comuni e li espone alla luce così che sulla carta rimanga impressa la sagoma chiara su uno sfondo scuro NOIRE ET BLANCHE 1926 con la cantante Alice Prin che porta alla gota una piccola maschera africana nera che ricorda quelle che aveva chiamato in causa Picasso in DEMOISELLES D’AVIGNON ` SANDER fa una fotografia di documentazione nella raccolta di fotografie del 27 UN VIAGGIO IN SARDEGNA ed anche il progetto UOMINI DEL VENTESIMO SECOLO portando avanti una grandiosa indagine sociologica in cui inquadrava i soggetti il più delle volte frontalmente e a figura intera con abiti ed arnesi del lavoro come RAGAZZA CHE HA RICEVUTO IL SACRAMENTO DELLA CRESIMA, REGIONE DEL WESTERLAND 1911 o DUE FABBRI, WUPPERTAL CAPA SOLDATO REPUBBLICANO COLPITO A MORTE DURANTE LA GUERRA DI SPAGNA 1937 UN SOLDATO ALLEATO DURANTE LO SBARCO IN NORMANDIA 6 GIUGNO 1944 due esempi di fotografia d’autore LEE MILLER e DAVID SCHERMAN LEE MILLER NEL BAGNO DELLA RESIDENZA DI HITLER A MONACO DI BAVIERA 1945 gioca implicitamente con il piccolo nudo femminile posato sul tavolino, irride alla foto del dittatore sul bordo della vasca STAND straight photography “fotografia diretta” descrivere la vita quotidiana e il paesaggio urbano di New York. E conosce negli anni 50 ZAVATTI si propone di documentare i luoghi e la gente di Luzzara a Reggio Emilia dal 1953 e vengono poi pubblicate con testi di Zavattini da Giulio Einaudi in UN PAESE 1955 che ritrae i volti degli abitanti del paese nelle strade e negli interni: LA FAMIGLIA LUSETTI e IL FIUME PO. BAUHAUS (1919-33) ossia casa da costruire- Prodotti industriali in serie per assolvere uno scopo pratico ma con una purezza di volumi, innesto tra parti e assenza di dettagli superflui. Fondato da GROPIOUS, ALBERS, privilegiata per un periodo dal fascismo. Molto differente dalla Stazione di Milano costruita nel 31 che si presenta come blocco verticale stracolmo di ornamenti Nel governo fascista (22-43) vi una febbrile attività architettonica di monumenti celebrativi ma anche l’esigenza di servirsi dell’architettura come valore propagandistico. Lo stile razionalistico fu scelto come modello con inflessioni classiciste: proposizioni regolari, distribuzione di pieni e vuoti, assenza di decorazioni. Ma nel 35 con la guerra d’Etiopia, essendo l’Italia divenuta potenza coloniale, l’architettura aveva il compito di mostrare il paese forte attraverso un’ispirazione neoclassica: colonna, arco, timpano, marmo e travertino. TERRAGNI 1904-1943 fu Esponente del gruppo sette formatosi nel 26 e esponente del Razionalismo e il suo lavoro nasceva con la fiducia di poter tradurre in architettura gli aspetti etici e sociali del fascismo. CASA DEL FASCIO 1927 compattezza di un grande parallelepipedo rivestito di marmo bianco senza decorazioni e con pieni e vuoti e con una struttura portante di pilastri e travi in cemento armato. PIACENTINI 1881-1960 architetto prediletto da Mussolini per le sue capacità organizzative che gli consentivano di seguire più in contemporanea più cantieri come PIAZZA DELLA VITTORIA A BRESCIA 32, BANCO DI NAPOLI, TEATRO DELL’OPERA DI ROMA. ARCO DELLA VITTORA 26 BOLZANO simbolo dell’intera nazione vittoriosa che ricorda i tradizionali archi della vittoria. Nuove soluzioni tecniche e formali nascosta da graniti, struttura portante è in calcestruzzo armato con 14 colonne formate da colonne più piccole. PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO 32-34 pianta trapeziodale si erge un blocco rivestito di marmo preceduto da una gradinata e la facciata principale aperta da un triplice portale con un’epigrafe latina e manca qualsiasi decorazione A Roma Mussolini si impegnò in grandi opere di ridefinizione urbana. SVENTRAMENTO DELLA SPINA DI BORGO abbattuti per creare una grande via che da Castel Sant’Angelo corre fino a San Pietro nel 29 con i Patti Lateranensi per celebrare l’evento rendendo più maestoso l’ingresso a San Pietro. Furono distrutti edifici importanti fatti da Bramante e Peruzzi e sparì anche l’effetto che aveva studiato Bernini con il colonnato di San Pietro. Demolendo molti dei palazzi in centro le persone più povere andarono nelle periferie dove furono costruite case popolari e borgate come Primavalle e Tiburtino terzo e compiendo un’emarginazione. ALBERGO ROSSO a Garbatella progettato da SABATINI per l’Istituto Case Popolari. DEL DIBBIO, FORO ITALICO 26-32 complesso sportivo che comprendeva diversi edifici come lo Stadio dei Marmi con 62 marmi di atleti o L’obelisco dedicato a Mussolini. QUARTIERE EUR per l’esposizione universale del 42 e il direttore generale fu Piacentini. IL PALAZZO DELLA CIVILTÀ è un enorme parallelepipedo dalla pianta quadrata, dalle facce identiche e la struttura è in cemento armato rivestito con lastre di travertino. LIBERA progettò un arco in acciaio e alluminio che doveva rinnovare e superare la tecnologia della Tour Eiffel. WRIGHT 1867-1959 crea l’architettura organica: ogni edificio doveva essere pensato e costruito in pieno accordo con l’ambiente circostante seguendo i suggerimenti offerti dalla natura attraverso lo shingle style ossia la tipica tecnica costruttiva americana basata sull’uso di assi di legno e l’architettura orientale come possiamo vedere CASA- STUDIO 1908 nell’ILLINOIS. ROBIE HOUSE 1908 a CHICAGO, sviluppata in lunghezza con un tetto aggettante, con terrazze e verande ed ambienti interni ed esterni collegati. A tre livelli sfalsati e scanditi da piani orizzontali e verticali con pareti segnalate dalle fughe dei mattoni. CASA KAUFMANN 1936 all’interno del bosco di Bear Run in Pensylvania sull’omonimo torrente. Su tre livelli con un salone vetrato con pilastri, panche ed arredi in legno GUGGENHEIM MUSEUM 43-59 a New York al centro di Central Park. Gigante scultura dalla patinata centrale rompendo la partizione ortogonale con ampie superfici curve e bianche, dentro vi è una rampa che arriva ai quadri non confinati in piccole sale. Vi è un lucernario che da luminosità all’intero ambiente. Ha una forma a spirale ispirata da un elemento naturale che diventa simbolo di metafora di crescita, sviluppo e cambiamento. In Italia vi fu un forte processo di industrializzazione con dighe e bonifiche come quella nella bassa Lombardia o quella dell’Agro Pontino che fu l’occasione per la fondazione di nuove cittadine: Pomezia, Aprilia, Pontinia, Sabaudia e Latina. Inoltre furono fondati i primi parchi nazionali del Gran Paradiso e quello Nazionale d’Abruzzo. Con il discorso del 25 Mussolini fece demolire molti degli edifici medioevali ed interi quartieri furono distrutti. Uno dei cantieri principali fu quello di Via della Conciliazione (vedi SPINA DI BORGO) e la realizzazione di via dei Fori Imperiali, quelli vicino largo Argentina ed intorno al Mausoeleo di Augusto. Di queste demolizioni abbiamo prove in alcuni dipinti di MAFAI (insieme a ANTONIETTA RAPHAEL, MAZZACURATI e SCIPIONE fa parte della SCUOLA ROMANA dal linguaggio espressionista slegato dal Futurismo e dal gruppo NOVECENTO di MARGHERITA SARFATTI) come DEMOLIZIONI ATTORNO ALL’AUGUESTEO 37 in cui non c’è nulla di moderno ma la cancellazione della memoria a cominciare dai ricordi del pittore. DALLA RICOSTRUZIONE AL 68 LINEAMENTI STORICI: ci furono tantissime vittime con la Shoah, l’atomica su Nagasaki, la distruzione di Dresda e molte altre città europee con i bombardamenti ma la fine del conflitto nel 45 ha visto l’inizio del conflitto della Guerra Fredda fra America con il capitalismo e l’URSS con il socialismo reale. Inoltre dal 48 al 52 gli USA con il piano Marshall ed inoltre nel 49 con la firma del Patto atlantico che prevedeva la nascita di una organizzazione militare la NATO e l’Unione Sovietica in risposta fece il patto di Varsavia nel 55. Berlino fu divisa in due parti come segno della tensione del Dopoguerra. Nasceva la CECA nel 1951 che nasceva per distribuire tra gli stati aderenti le materie prime. Lo stato d’Israele appena nato un conflitto con gli stati arabi vicini, ci fu la guerra di Corea 1950-53 e quella del Vietnam 1955-75: insomma gli anni dopo il 45 non furono un ritorno all’ordine. Da metà anni 50 però vi fu un miracolo economico che si tradusse in esiti creativi nel cinema, nell’arte e nel design ma poco dopo si sviluppò un clima di insofferenza che portò alla rivendicazione di nuovi diritti in università e fabbriche. In questo contesto nasce tra Roma e Torino l’Arte povera. USA: ACTION PAINTING l’epicentro della creatività si sposta a New York da Parigi, il New Deal di Roosevelt vide impegnati molti artisti: PWAP 1933, WPA 1934-43 e la realizzazione di murali, sculture, manifesti ed opere grafiche, Mecenatismo che portò la nascita del MOMA nel 1929 e del GUGGHEINEIM MUSEUM→far conoscere le avanguardie europee di inizio secolo In tempi ancora lontani dalla guerra molti artisti si erano recati negli USA come Duchamp, PICABIA e Depero ma la vera migrazione vi fu dopo il 38 con le leggi razziali. Va detto che fra questi pochissimi erano italiani CAGLI si arruolò nell’esercito statunitense→migrazione di idee, pensieri, stili, forme espressive. WOOD 1891-1942, AMERICAN GOTHIC 1930 coppia di contadini davanti alla propria casa, scena riconoscibile per ogni dettaglio ma poco rassicurante per le loro espressioni severe frutto delle loro convinzioni religiose (NB la facciata ricorda una chiesa). Gioco di simmetrie in cui la cuspide del tridente viene ripetuta capovolta nella finestra di gusto neogotico. Scopo era riassumere i valori della società rurale americana nonostante il suo stile rifaccia alla nuova oggettività tedesca e ai pittori italiani del quattrocento per la luce tersa. ANNI 10 il fotografo STIEGLITZ con la rivista CAMERA WORK e con GALLERIA 291 aveva fatto conoscere RODIN, MATISSE, CÉZANNE, PICASSO e BRAQUE e nel 13 ARMONY SHOW che aveva fatto conoscere opere dall’’impressionismo. Nascono i pittori dell’AMERIAN SCENE che insistevano su temi della vita reale, su idee conservatrici e tradizioni della provincia americana. Temi simili c’erano già stati con MILLET o COURBET ma il pittore non faceva una denuncia sociale BENTON 1889-1975 FALCIANDO IL GRANO 1938 figure immerse nel paesaggio, prospettive vertiginose che davano su orizzonti impossibili e distolti, personaggi da sembianze caricaturali dalle anatomie snodabili, allungate o contratte dagli sforzi, colori accesi dall’effetto smaltato e da potenti contrasti luminosi HOPPER 1882-1967 GAS 1940 temi ed atmosfere tipicamente americani che suggeriscono una dimensione intima ed esistenziale CAPE COD 1939 vedute urbane o domestiche non sono mai affollate ma con un limitato numero di presenze umane con una luce nitida che che scolpisce scene rese sinteticamente e risparmia i dettagli minuti FRIDA KAHLO 1907-1954 I MIEI NONNI, I MIEI GENITORI E IO fa entrare la propria storia personale: nastro rosso collega il padre e la madre a mezzobusto ai rispettivi genitori secondo uno schema tipico degli alberi di famiglia MA la madre ha un abito da sposa ed sul ventre è dipinto un feto con sotto uno spermatozoo che entra in contatto con un ovulo. In basso a stringere il nastro c’è Frida da bambina nuda e in piedi nella sua casa. Sullo sfondo il paesaggio messicano con montagne rocciose e cactus DIEGO RIVERA 1886-1957 MURALES L’INDUSTRIA DI DETROIT 1932 intrico di uomini, arnesi metallici, cinghie e parti di automobili in cui viene esaltata l’integrazione fra operai e macchine della catena di montaggio alla base del sistema fordista POLLOCK 1912-1956 per la sua biografia tragica diventa celebre e si configura come l’immagine dell’America STENOGRAPHIC FIGURE 1942 lavoro di esordio con iconografia ermetica, ispirata alla mitologia →immagine che rendeva i suoi tormenti interiori. 46 cambia orientamento e rifiuta i consueti strumenti per dipingere →smalti industriali, spatole, lame mantenendo una certa distanza dalla tela ed standole sopra come in ALCHIMIA 1947. La sua tecnica che contribuì alla sua fama era il DRIPPING ossia sgocciolamento già usato da ERNST e HOFMANN ma solo sporadicamente →pittura fulminea spostandosi con agilità su ogni lato della tela SENTIERI ONDULATI 1947 groviglio di linee, macchie, schizzi e sgocciolature oscillando fra effetti di superfici e profondità ottenuti con l’ALL OVER ossia il tutto pieno. POLLOCK fu figura principale della nuova forma artistica espressiva orientata verso l’astrazione e distinta da una carica vitale inedita →ebbe diverse denominazioni come MELOTTI 1901-86 COMPOSIZIONE ASTRATTA SCULTURA N.15 35 scultura astratta caratterizzata dalla ripetizione di forme modulari studiate nelle proporzioni, negli intervalli spaziali e nei rapporti matematici che le uniscono POMODORO SFERA CON SFERA 1989 sfera attraversata da squarci e fratture in un alternarsi di pieni e di vuoti nel cortile della pigna ai musei Vaticani VEDOVA PLURIMO N.1 LE MANI ADDOSSO 1962 fa parte della serie dei plurimi che si stendono su pannelli lignei collegati da cerniere CAPOGROSSI 1900-72 SUPERFICIE 209 57 successione di uno stesso segno ossia una sorta di pettine diviene il segno inconfondibile della sua produzione BURRI 1915-1995 →tensione tra materiali moderni comuni prelevati dalla realtà CATRAME 49 CATRAME II 49 uso del catrame capace di assumere rilievi dagli effetti opachi o lucidi a seconda del trattamento SZ 1 1949 e SACCO 5P 53 sacchi di iuta appoggiati sulla tela con il collage ma particolari, il primo è un sacco che conteneva le derrate alimentari inviati dagli USA con il piano Marshall →alludeva alle fatiche del lavoro e ai rapporti di dipendenza dell’Italia con gli USA →equilibrio tra partiture anche molto diverse tra loro GRANDE BIANCO PLASTICO 64 calore del fuoco consumava il materiale annerendolo e riducendolo in frammenti→impiego di materiali comuni e di scarto della civiltà industriale e libertà delle scelte espressive FONTANA 1899-1969 XXXIX Biennale di Venezia ebbe una sala per allestire tutte le sue opere CONCETTO SPAZIALE, SCULTURA NERA 1947 argilla poi tradotta in bronzo è informe e lavorata con le mani formando piccoli blocchi sferici disposti l’uno sull’altro AMBIENTE SPAZIALE 1951 per la IX biennale di Milano installa un materiale inedito ossia il neon e lo avvolge su sé stesso creando un effetto di una lunga linea avviluppata e sospesa per aria per cui la forma cambiava a seconda della prospettiva CONCETTO SPZIALE 51 pennello viene impiegato solo per la stesura degli sfondi monocromi sui quali con punteruolo e poi con il rasoio faceva i buchi che seguono un andamento concentrico cosi da evocare una galassia CONCETTO SPAZIALE-ATTESE 1964 e CONCETTO SPAZIALE-ATTESE 60tagli paralleli tra loro e osservano una ritmica cadenza →talvolta l’opera si arricchisce di materiali più vari come sabbia, porporina, pietre colorate ecc →tela bucata o tagliata diventa un gesto che apre uno squarcio sull’immaginazione diventa invito a riflettere su cosa esiste oltre il quadro EREDITÀ DADA NEGLI STATI UNITI ED IN EUROPA→fu dai primi anni 50 che ebbe visibilità come dimostra l’antologia pubblicata da Motherwell →New Dada in Europa, Nouveau Realisme a Parigi JOHNS BERSAGLIO CON CALHCI IN GESSO 1955 come copertina per la rivista ART NEWS →elementi semplici e subito riconoscibili come bandiere,bersagli,scope che entravano nei quadri in via diretta o riprodotti in gesso o bronzo BRONZO DIPINTO:LATTINE DI BIRRA 1960 →realtà simulata in termini fedeli creando uno sparsamento TRE BANDIERE 1958 →tecnica ad encausto, tecnica antica usata per attenuare la vitalità delle singole pennellate cosi da accrescere lo spessore del colore In tre pannelli sovrapposte tra loro tre bandiere per cui il quadro e la bandiera dono la stessa cosa →bandiera sfrutta un’immagine popolare costringendola a guardare nonostante si tratti di qualcosa che abbiamo già visto RAUSCHENBERG 1925-2008 DISEGNO DI WILLEM DE KOONING CANCELLATO 1953 negazione dalla chiara ascendenza dadaista →marcare i toni più provocatori la distanza dai maestri della generazione precedente BED 1955 è un vero letto composto da lenzuola, cuscino e trapunta dell’artista, posto in verticale e poi intervenuto a matita →combine paintings ossia opere tridimensionali nate dal montaggio di oggetti tra oro incongrui uniti senza un chiaro senso logico MONOGRAM 1955 grande piattaforma montata su ruote creando un campo pittorico orizzontale, ha inserito oltre al colore oggetti come un tacco di una scarpa, una palla da tennis e una Capra d’angora al centro con il muso sporco di pittura →il titolo forse allude al monogramma di capra e copertone uniti tra loro come le lettere di un anagramma NOUVEAU REALISME: Parigi, 27 ottobre 1960 presso l’appartamento di Yves Klein→RESTANY, ARMAN, HAINS, SPOERRI, TINGUELY→stabilire un ponte con Dada ossia la poetica dell’oggetto sottratto alla quotidianità e immesso con nuovi significati nel campo dell’arte MA se ne dispaiavano per la qualità dei materiali usati ossia scarti della civiltà contemporanea come cibi, carcasse di auto ed esercitavano una polemica verso la società dei costumi ARMAN 1928-200 LE PLEIN in onore di una personale presso la galleria di Iris Clert in cui saturò lo spazio con immondizia e lo rese inaccessibile ai visitatori →PARISIENNE 1960 con vaporizzatori di profumo SPOERRI TABLEAU PIEGE 1972 in galleria sopra un tavolo disponeva cibo, posate, poi invitava persone a consumare il pasto→concluso l’incontro fissava con la colla ciascun oggetto sul ripiano per poi appenderli alla parete come un normalissimo quadro CESAR 1928-1998 COMPRESSIONE 1962 esposta a Parigi al Salon de Mai →rottami di auto o motociclette ridotte a parallepipedi da una pressa meccanica e davano un senso di inquietante bellezza TINGUELY 1925-1991 BALUBA N.3 1961 resti di biciclette,automobili,carretto→strutture esili e precarie in cui la macchina veniva ridicolizzata perdendo ogni funzione MIMMO ROTELLA CINEMASCOPE 1962 →decollage fatto con immagini che pubblicizzavano prodotti, film, sovrapponendoli e strappandoli CHRISTO →PACCO 1961 subisce il fascino di quello che aveva già fatto nel 1920 MAN RAY in ENIGMA DI ISIDORE DUCASSE→inizia ad impaccare con il cellophane oggetti comuni che cosi perdevano la loro banalità in cui lo spettatore veniva sfidato e toccava a lui intuire dai profili sporgenti il contenuto di quegli imballaggi KLEIN 1928-1962 →ogni tela era siglata come Yves le Monochrome →nessuna stesura il rilievo neppure la percezione della pennellata →cercava la spersonalizzazione dell’atto artistico e per fare ciò abbandonò il pennello per il rullo da imbianchino e il suo unico colore era il blu brevettato con il nome di INTERNATIONAL KLEIN BLUE e dal 1956 dipinse ogni oggetto come la NIKE DI SAMOTRACIA Dal 1960 apparve in un fotomontaggio in cui lui stesso salta nel vuoto in un salto acrobatico in una via di Parigi ANTROPOMETRIE SENZA TITOLO 1960 scopre che il corpo umano poteva trasformarsi in uno strumento per dipingere→sempre in blu sono delle imporrete galleggianti in grandi superfici vuote in cui faceva danzare le modelle tra le tele con in sottofondo la sinfonia monotona da lui composta→corpi acefali con profili indefiniti e privi di dettagli MANZONI 1933-1963 →opere occultate che non si possono vedere come la serie di Scatole-linee FIATO D’ARTISTA 1960 →palloncini da lui stesso gonfiati OPERE D’ARTE VIVENTI 1961 →opere destinate a durare il tempo di una serata e il cui ricordo è oggi tramandato da fotografie ACHROME 1958 tele imbevute di caolino, argilla usata per la fabbricazione della porcellana e durante l’asciugatura raggrinse contraendo anche il supporto elastico →increspatura centrale LINEA M 19,41 1959 fa parte delle Scatole-linee ossia astucci tubolari contenti un foglio di carta arrotolato su cui aveva tracciato una linea con un tampone imbevuto di inchiostro e l’etichetta sulla confezione precisava il contenuto e la lunghezza del foglio all’interno e quindi della linea →il concetto è tutto e la gente compra l’idea della linea POP ART: →iconografia della cultura di massa e le loro tele sono fatte da collage o disegnate con l’aiuto del proiettore, mano dell’artista viene sacrificata per colori piatti, tecnica fredda, distaccata come in ROSENQUIST PRESIDENT ELECT 1960 →apertura ad immagini tra loro sempre scambiabili e ripetibili 1956 Whithe Chapel di Londra mostra “This is tomorrow”: mostra ambiziosa dal carattere sperimentale per mostrare la situazione dell’uomo contemporaneo attraverso dodici ambienti HAMILTON 1922-2011 JUST WHAT IS THAT MAKES TODAY’S HOME SO DIFFERENT, SO APPEALING? 1956 collage di un ambiente domestico moderno abitato da tre figure moderne: uomo muscoloso armato di un grande lecca-lecca, una pin-up e sulla scala a sx una casalinga, attorno abbiamo cibi pre-confezionati, un paralume con lo stemma Ford, un quotidiano, alla parete un fumetto romantico ed un ritratto ufficiale di altri tempi, alla finestra s vede un panorama hollywoodiano e manca il tetto che lascia intravedere il profilo del nostro pianeta →collage fotografico che monta immagini scollegate fra loro in modo accattivante INDIPENDENT GROUP 1952–55→HAMILTON, PAOLOZZI THE CITY OF THE CIRCLE AND THE SQUARE 1963 1961 si tenne la mostra Young Contemporaries e tra questi vi era JONES PRIMO PASSO 1966 →lavoro dedicato al nuovo immaginario erotico femminile con corpi esibiti da risultare disturbanti BLAKE GOT A GIRL 1960 →collage con personaggi musicale del tempo COPERTINA DEL DISCO DEI BEATLES SGT.PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB BAND 1967 con HOCKEY HOCKEY A BIGGER SPLASH 1967→luce della California, scene domestiche ambientate in grandi ville razionaliste racchiuse tra piscine e cieli tersi ANDY WARHOL 1928-1987→i primi quadri riproducevano su grande scala le strisce dei fumetti o de prodotti di largo consumo attraverso la stereografia e mantenendo inalterata la qualità GREEN COCA-COLA BOTTLES 1962 REPLICHE A GRAANDEZZA NATURALE IN LEGNO SERIGRAFATO DI DTERSIVO BRILLO 1964 Nella Factory nascevano opere artistiche ma anche fotografie e film LAVENDER MARYLIN 1962 si serve di una foto fatta da Korman per lanciare il film Niagara del 53 ma non la utilizza così com’era →la ingrandisce, la sfasa inclinandola sulla sinistra ed il volto viene colorato con bassa qualità semplificandolo con i colori del giallo per i capelli, rosso per la bocca, rosa per il volto e fece altrettanto con Liz Taylor, Marlon Brando. Mao Zedong ORANGE DISASTER N.5 1963 →ciclo dedicato alla morte e con una sedia elettrica ma il tema viene replicato alla stregua e svuotato del suo significato per diventare una semplice presenza formale LICHTENSTEIN 1923-1997 EDDIE DIPTYCH 1962 raggiungeva con la pittura un effetto identico a quello dei fumetti con colori poco brillanti,senza chiaroscuri e l’uso degli acrilici sulla tela che consentiva stesure piatte da rendere irriconoscibili i paesaggi del pennello e dunque ogni vibrazione della mano HOPELESS 63 preferenze andavano alle scene dal tono spiccatamente emotivo con primi piani di donne in lacrime dopo un litigio con l’amante DONNA SULLA POLTRONA 1963 linguaggio dei fumetti applicato al quadro di Picasso e quindi ogni teatro poteva subire il medesimo trattamento: piattezza cromatica, assenza di chiaroscuri, ispessimento dei profili WESSELMANN STILL LIFE NUMBER 30 1964 una ricca casalinga che ha appena svuotato le buste e con la spesa che giace sul tavolo →prodotti di cui si vede il marchio Tra frigo e e finestra vediamo un’oleografia di un Picasso degli anni 30 →base dipinta a olio e smalto e gli alimenti sono foto ritagliate BATHTUB 3 1963 corpi senza volto ridotti a pure campiture di colore rosa, che dichiarano quale importanza abbia esercitato Matisse sulla sua pittura SEGAL 1934-2021 THE DINNER 1964 sculture bianche ma non hanno niente di classico o solenne ma richiamano ai calchi dei corpi imprigionati dalla lava nell’eruzione del Vesuvio→realismo perturbante che inseriva i calchi in veri ambienti sottratti dalla realtà urbana→ricostruzione di un uomo seduto al banco che attende il caffe dalla barista MAURI CASSETTA OBJECTS ACHETES 1959 SCHIFANO 1934-1997 TUTTA PROPAGANDA 1963 grandi macchie bianche, gialle e nere con colature di colore che si →speculazione edilizia in località turistiche o di interi quartieri costruiti in zone in cui non erano possibili insediamenti come le case a Pizzo Sella, vicino a Palermo →cambiamenti in campagna fotografati da Giacomelli DUE SCATTI TRATTI DALLA SERIE LA TERRA CHE MUORE →cementificazione massiccia che stravolge l’Italia →autostrada del sole A1 che collega Napoli a Milano →MICHELUCCI, CHIESA DELL’AUTOSTRADA 1964 vicino Firenze: dialogo con il paesaggio circostante facendo risaltare la pietra appena sbozzata →BASILICO 1944-2013 fotografa aree industriali come VIA G. FERRARI MILANO →GHIRRI CAPRI 1983, VIAGGIO IN ITALIA 1984 →BURRI GRANDE CRETTO 1984 costruito dove un tempo c’era il paese di Gibellina (Trapani), riveste in cemento in una sorta di memoriale le macerie ancora sul posto e sperimenta I CRETTI ossia superfici attraversate da crepe, rotture, fenditure DAL 68 AGNI ANNI 90 LINEAMENTI STORICI:1965 USA mandano i loro contingenti in Vietnam →proteste universitari della BERKELEY (USA)1964 →primavera francese 1968 che fecero tremare il governo francese di De Gaulle →rivendicazioni in Italia schierate alla sinistra del Partito comunista →sequestro ed uccisione di Aldo Moro 16 marzo 1978 ed una serie di attentati MA insorgere di movimenti sociali come ambientalismo e femminismo →26 luglio 1969 Armostrong e Aldrin vanno sulla Luna con l’Apollo 11 → ANNI 80 Microsoft di Bill Gates e Apple di Steve Jobs e 1991 sviluppo di internet→la pittura e l’architettura postmoderne combinano stili del Passato ed immagini del presente esaltando il kitsch →9 novembre 1989 caduta del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica →1992 Trattato di Maastricht pone le basi per la nascita dell’UE LAND ART: dal titolo del documentario di Schum del 1969 trasmesso sulla prima rete tedesca e che vedeva 8 artisti BOEZEM, DIBBETS, FLANAGAN, HEIZER, LONG, DE MARIA, OPPENHEIM e SMITHSON in opere nel e con il paesaggio secondo un nuovo modo rivoluzionario di ricerca aperto alla dimensione ambientale →essendo spesso in zone impervie diventavano accessibili al pubblico attraverso foto SMITHSON SPIRAL JETTY 1970 UTAH USA molo dalla forma spiralica composta di roccia basaltica, terra, cristalli di sale e alghe WALTER DE MARIA, THE LIGHTING FIELD 1977 nel deserto del New Mexico:400 barre d’acciaio appuntite distribuite nel terreno in fondamenta di calcestruzzo a intervalli di 66 metri, durante I temporali diventano parafulimini dando vita ad uno spettacolo luminoso BURRI GRANDE CRETTO 1985 GIBELLINA VECCHIA (TRAPANI)122 Blocchi di cemento, alta ca 1.60 m e misura 350 m per 280 con una superficie di 9800 metri quadri→realizzava i cretti miscelando caolino, resine, pigmenti e colla vinavil ma non immaginava che sarebbe stato chiamato ad eseguirne uno su scala ambientale come avvenne ingabbiando i ruderi della città in seguito al terremoto del 68 concependo la struttura viaria della città sottostante →fu concluso solo nel 2015 (20 anni dopo la morte di Burri) BODY ART: in precedenza già l’happening aveva fatto ricorso al corpo con Duchamp, Klein e Manzoni come azione estemporanea ed improvvisa→Body art si fonda su partiture e copioni preparati con cura e si afferma negli anni di discussione sul tema della liberazione del corpo e della sessualità KAPROW 1927-2006 18 HAPPENINGS IN 6 PARTS 1959 →usa per primo il termine happening “accadimento”: nei tre ambienti ricavati con teli in plastica semitrasparente e pannelli decorati: ogni 15 minuti 3 happenings che si svolgevano contemporaneamente nei rispettivi ambienti BEUYS 1921-1986 I LIKE AMERICA AND AMERICA LIKES ME 1974 uno dei temi più cari ossia l’incontro tra culture diverse e lo faceva coinvolgendo il pubblico in performances dall’energia salvifica volta al miglioramento della società NITSCH che fa parte dell’Azionismo viennese ed inizia a concepire il TEATRO DELLE ORGE E DEI MISTERI dal 1938→aspetto rituale e catarchico in cui dominava sangue e viscere di animali come in AZIONE N.80 DI 72 ORE 1984 →animali squartati, rievocazione della Passione di Cristo e figure vestite con tuniche bianche MARINA ABRAMOVIC E ULAY IMPONDERABILIA 2 GIUGNO 1977 lavoro interrotto dalla polizia perché ritenuto osceno: nudi su uno stipite di una porta stavano di fronte l’uno all’altra ed i visitatori dovevano passare tra i corpi vincendo la resistenza fisica ed emotiva BALKAN BARQUE BIENNALE DI VENEZIA 1997 →sedeva su un mucchio di ossa bovine in putrefazione mentre con una spazzola ripulisce i residui di ossa e cartilagini intonando canti popolari jugoslavi come denuncia alla Guerra nei Balcani 1991-95 ed anche la pulizia etnica attuata in Jugoslavia ACCONCI 1940-2017 TRADEMARKS →si morse ripetutamente braccia e gambe nude e poi le ferite vennero ricoperte di inchiostro come comunissimi timbri da imprimere su carta →indagare sulla capacità di resistere al dolore trasformando il tutto in elemento di distruzione GINA PANE AZIONE SENTIMENTALE 1973 artista seduta a terra vestita di bianco reggeva un mazzo di rose rosse e staccate le spine una ad una se le conficcava nel proprio braccio, poi prese un bouquet di rose bianche e si trafisse la mano con una lama→colori delle rose a simboleggiare erotismo e purezza scaturendo un effetto catartico VIDEOARTE: → pratiche molteplici nate nel Dopoguerra →cambiamento di una dimensione indefinibile, anche la durata ed il rapporto con le fonti, grazie ad internet inoltre i filmati d’artista potevano essere visti da casa 4 OTTOBRE 1965 LA SONY lancia il registratore con videocamera integrata Portapak →PAIK filma la folla accorsa a salutare Papa Paolo VI negli USA e lo fece vedere al Caffè Gogo insieme a quello del traffico di New York →cortometraggi diventano opere d’arte autonome 1969 SCHUM fonda a DUSSEKDFORD la TELEVISION GALLERY inaugurata con il documentario Land Art girato da Schum VOSTELL SCHWARZES ZIMMER 1958 televisore acceso installato su una mensola in legno insieme a carte imbrattate, rottami e filo spinati →fotografie imbrattate di pittura e catrame ritraggono le parate naziste per le olimpiadi del 36 e i campi di concentramento→riflessione sul recente tragico passato della Germania PAIK ROBOT K-456 1964 robot in acciaio, alluminio e schede elettriche controllato via radio →ogni parte del corpo è formata da apparecchi radio vintage nei quali ha sostituito l’amplificatore con schermi che trasmettono immagini di repertorio sulla storia della robotica TADAIKSON THE MORE THE BETTER 1988 una scultura composta di 1003 monitor che proiettano immagini modificate che variano forme e colori TV BRA FOR A LIVING SCULPTURE 1969 fa suonare la violoncellista Charlotte Moorman rivestita di piccoli monitor NAUMAN SLOW ANGLE WALK 1968 il video della propria monotona camminata nella stanza BILL VIOLA NANTES TRIPTYCH 1992 →riflessione mistica sui temi dell’esistenza, della nascita e della morte. Per circa 30 minuti affianca video rallentati e prospetticamente deformati riferiti al parto della moglie, a un uomo fluttuante nell’acqua e al decesso della madre →divisione in tre pannelli è un debito dalle pale d’altare THE GREETING 1995 videoinstallazione esposta nella Biennale di Venezia →filma l’incontro di tre donne proiettandole poi al rallentatore→conoscere i momenti prima e dopo del momento fissato dalla Visitazione di Jacopo Pontormo →durante la visione si genera anche un confronto spaziale perché devono misurarsi con le sue proiezioni nella chiesa di San Michele a Carignano VEZZOLI DEMOCRAZY 2007 usa il video per indagare i meccanismi della comunicazione di massa e i rapporti che essa instaura con il pubblico e rivelare le contraddizioni del potere economico-politico →si affiancano i promo elettorali di Patrick Hill e Patricia Hill, due candidati alla Casa Bianca e ad impersonare gli avversari sono due volti noti del filosofo Levy e Sharon Stone→lo spettatore è costretto a porsi molti interrogativi su cosa sta guardando e dove finisce la realtà ed inizia la finzione ARTE, INDUSTRIA, DESIGN sono gli anni dello sviluppo tecnologico e scientifico, gli anni a prezzi accessibili degli elettrodomestici→INDUSTRIAL DESIGN: indica la progettazione seriale di oggetti di uso comune, era già accaduto con la Bauhaus ma negli anni 50 ebbe proporzioni senza precedenti: SAARINEN SEDIA TULIP 1957 per KNOLL D’ASCANIO LA VESA 1946 progetta per Piaggio →scheletro in acciaio basato sui prototipi dell’industria aeronautica, sedile arretrata e un bauletto dalle forme arrotondate contenente motore e ruota di scorta FRIGORIFERO SMEG dalle forme smussate e dai colori pastello 72 AMBASZ al MOMA di New York cura la mostra ITALY: THE NEW DOMESTIC LANDSCAPE che ambiva a celebrare le novità progettate come la radio portatile TS 502 di Zanussi e Sapper, la macchina da scrivere Valentine di Sottsass oppure la sedia Gaudi di Magistretti, poltrona Sacco di Gatti, Paolini, Teodoro, L’abitacolo di Munari, lo spremiagrumi dalle fattezze in bilico tra quelle di un aracnide e di una navicella spaziale di Starck→oggetti dalla ricerca formale e funzionale combinando insieme materiali industriali MUNARI NEL 1953 APPRODA AD ENAUDI e idea una serie di copertine →quadrati e rettangoli dai colori vividi accostati gli uni agli altri come L’impaginato della collana I gettoni che ricalca i suoi NEGATIVI POSITIVI 1953 →quadri dalla studiata ambiguità tra piano e vuoto, superficie e sfondo secondo il principio FUNZIONALISTA di Albers mettendo sempre al centro l’osservatore sfidandolo nella percezione ottica dell’opera ed attraendolo nella lettura di un libro dall’estetica essenziale ad elegante BUZZATI 1969 PUBBLICA POEMA A FUMETTI sul mito di Orfeo ed Euridice tradotto in chiave moderna→unire generi tra loro inconciliabili Sono gli anni anche della moda italiana che finalmente può competere con quella francese: PUCCI COLLEZIONE SICILIANA primavera/estate 1955 Anni della pubblicità: TESTA, MANIFESTO PUBBLICITARIO PUNT E MES 1960: sfondo bianco campeggiano una grande sfera rossa insieme a una semisfera dello stesso colore →cartello pubblicitario dello storico aperitivo Carpano IPERREALISMO E PITTURA ANALITICA NEGLI ANNI 70: mettere in crisi le tecniche tradizionali era stato anche il clima inaugurato dalla grande mobilitazione del 68 eppure molti artisti rimasero fedeli alla pittura: IPERRALISMO→inserzioni pubblicitarie di Estes come JONE’S DINER 1979 e i ritratti di McLean DIAMOND TINKER AND JET CHEX 1977→due opere che hanno in comune un’origine fotografica in cui il pittore iperrealista procede con una sequenza di operazioni che ogni volta si ripetono identiche: scattando la foto di un paesaggio, la proiettano sulla tela, ricalcano il disegno e infine l’immagine con il colore→atteggiamento apparentemente passivo RICHTER ANNUNCIAZIONE SECONDO TIZIANO 1973 rimanendo ammirato con l’Annunciazione di Tiziano lo riproduce in un formato inferiore ma l’atmosfera appare rarefatta filtrata da un vetro opaco e ne fece un ciclo di altre 4 accentuando la gestualità della pennellata oppure rese l’immagine evanescente al punto da approdare all’attrazione →figurazione di ispirazione fotografica e caratterizzata dalla Unscharf ossia la sfocatura dei contorni mediante un panno passato in velocità su colore ancora fresco HOCKNEY SHIRLEY GOLDFARB E GREGORY MASUROVSKY 1974→complessità dell’articolazione spaziale e la fatica cromatica, si è servito di foto da lui stesso scattate ma non mancano modelli precedenti come il cane, i libri ordinati sugli scaffali, la partitura geometrica e la luce Chiara ed intensa→Visione di Sant’Agostino di Vittore Carpaccio PITTURA ANALTICA: porre al centro le ragioni stesse della pittura ossia superficie, colore, linea, pennellata →spiccata attitudine mentale Entrambi in cemento in un connubio architettura-tecnologia ARCHITETTURA HIGH-TECH: trasportando all’esterno dell’edificio tubature e ogni genere di impianto funzionale, una nuova generazione di architette che esasperò i principi di trasparenza e pianta libera cari al Modernismo. RENZO PIANO E ROGERS CENTRE GEORGES POMPIDOU 1971 PARIGI parallelipedo in vetro sostenuto da un’impalcatura in acciaio e rivestito da condotti di aereazione dipinti con colori brillanti cosi da suggerire la loro funzione inserendosi nella fitta trama urbana e l’intera facciata attraversata da una scala mobile inglobata in un tubo di vetro e sembra trarre ispirazione dagli hangar VAN DER ROHE SEAGRAM BUILDING 1958 NEW YORK grattacielo commissionatogli dall’omonima multinazionale canadese omonima per celebrare il centenario: idea minimalista dell’architettura che aveva sintetizzato nell’affermazione “meno è meglio” infatti le strutture portanti sono interne e invisibile mentre le facciate esterne sono scompartite da putrelle in bronzo: tonalità calda all’edificio bilanciata all’interno dove il travertino bianco riveste le pareti VENTURI VANNA VENTURI HOUSE 1963 PHILADELPHIA progettata per la mamma è la tipica residenza suburbana con tetto a falda, cornicioni, veranda sul retro eppure la facciata ha il profilo di un enorme timpano poggiato sul terreno il cui vertice è interrotto da una profonda apertura rettangolare generando un effetto straniante JOHNSON TELEPHONE AND TELEGRAPH BUILDING (ora SONY BUILDING)79 NEW YORK riprende la struttura tripartita da grattacieli realizzati ad inizio 900 dalla suola di Chicago, oppose alla moderna scatola in vetro una spessa muratura, sacrificò la regolarità della facciata minimalista per un atrio dominato da colonne di ordine gigante ed un corpo centrale modulato da continui rilievi e un frontone di coronamento spezzato su modello di quelli rinascimentali→testimonia una sfiducia nel progetto moderno ma imponendosi come elemento di riconoscimento per la società che lo ha commissionato GETTY CENTER A LOS ANGELES 1989-1997 sul progetto di MEIER per conservare le collezioni d’arte del petroliere Getty. Spicca per il suo colore bianco ed i suoi edifici sono organizzati lungo i due crinali naturali della collina e costruiti con molta attenzione alla zona sismica in cui sono costruiti. Il museo ha 5 padiglioni connessi da logge e gallerie con un ampio cortile centrale: materiali e le forme trasmettono imponenza per simboleggiare la centralità della cultura ANNI 2000 LINEAMENTI STORICI: 11 settembre 2001 aerei di linea americani abbattano le Torri Gemelle a New York, nel 2003 accusato di armi chimiche venne attaccato l’Iraq che scatenò il terrorismo internazionale sotto la bandiera dell’ISIS, 2008 crolla la borsa di Wall Street generando una crisi monetaria e che fecero emergere nuove potenze come India e Cina. Tra 2010 e 2011 vi fu anche la Primavera araba in Africa settentrionale. PAOLINI PALOMAR 1998 VIA PO TORINO e DE MARIA REGNO DEI FIORI: NIDO COSMICO DI TUTTE LE ANIME 2004 TORINO oltre cento corpi celesti di luci sospesi su lampioni trasformati in fiori giganteschi TUSQUE E WILSON GALLERIA DEL MARE NAPOLI, TOLEDO suggestivo ambiente mosaicato sui toni blu e completato da schermi con un paesaggio marino KOURNELIS SENZA TITOLO PIAZZA DANTE 2001 tema del viaggio come condizione esistenziale: scarpe consumate, capelli logori e giocattoli dimenticati sono fissati ad una lastra di acciaio PALADINO PORTA DI LAMPEDUSA, PORTA D’EUROPA 2008 porta in ceramica refrattaria alta 5 metri, priva di anta e con pilastri ornati da scarpe, volti, piatti e tazza: memoria delle vittime del mare e di chi cerca rifugio attraversando il Mediterraneo KIEFER I SETTE PALAZZI CELESTI 2004 MILANO monumentale istallazione site-specific ed ha allestito su una superficie di 1300 m quadrati sette torri in cemento di altezza variabile: equilibrio sia garantito da libri e cunei di piombo inseriti tra un piano e l’altro, l’assemblaggio sfalsato, pareti imbrattate e le armature lasciate a vista che danno un effetto di precarietà Ad ispirarlo è stato il “Libro dei palazzi”, trattato ebraico sull’ascesa spirituale dell’uomo verso Dio. Le rovine della guerra, l’incontra del futuro, le vie del dolore e della redenzione sono tutti temi di queste 5 tele BLU CHAIN 2008 murales realizzato a Berlino nel quartiere Kreuzberg DIPINTO MURALE 2010 si è imposto sulla scena internazionale dipingendo l’intera facciata di un palazzo abbandonato a Lisbona: un magnete viene incoronato dagli stemmi delle principali compagnie petrolifere criticando cosi con severità la classe dirigente che si arricchisce con il petrolio INTERVENTO COLLETTIVO NEL QUARTIERE DI FRIEDRICHSHAIN BERLINO 2013 commissione pubblica volta a riqualificare una periferia urbana BANSKY la sua tecnica più diffusa è lo STENCIL: riportare sul muro attraverso mascherine sagomate, un’immagine elaborata in studio GIRL FRISKING SOLDIER (ragazza che perquisisce un soldato)2005 sul muro eretto in CISGIORDANIA visione ottimista ma purtroppo ancora lontana dal tradursi in realtà VANESSA BEECROFT VB45 2001 performance che prevedeva modelle nude, della libido frustrata e l’immaginario della passerella: modelle nude su tacchi a spillo che camminano negli spazi della galleria seguendo uno schema in origine imposto dall’artista→tableaux vivants BARNEY CREMASTER 3 2002 ha prodotto ogni dettaglio: disegni, sculture, foto, scenografie per ripercorrere lo sviluppo fetale umano sino alla completa differenziazione sessuale →dimensione onirica dei lungometraggi privi di trama e senza genere HOLLER THE FLORENCE EXPERIMENT 2018 installazione di lunghissimi scivoli tubolari in acciaio secondo un andamento a cavatappi ed uno di questi due tubi trasportavano visitatori muniti di piantine di fagioli indagando sulle interferenze tra uomo e natura TIRAVANIJA UNTITLED FREE 92 NEW YORK GALLERY offre ai visitatori tè e piatti di spaghetti thailandesi quindi performances che coincidono con momenti di ristoro CRAGG BRITAIN SEEN FROM THE NORTH 1981 oggetti di scarto trovati nell’immondizia o per la strada accostati tra loro fino a dare un autoritratto dell’artista rivolto alla punta settentrionale dell’isola nativa, ruotata di 90 gradi e addossata su un fianco KOONS NEW SHELTON WET/DRY 5-GALLON, NEW HOOVER CONVERTIBLE DOUBLEDECKER 1981 due aspirapolveri di diversi modelli e colori sovrapposti l’uno all’altro che ricordano i ready-made di Duchamp ma anche la Pop Art e il Nouveau Realisme: oggetto mai utilizzato viene chiuso in una teca e sovra illuminato palesando la dipendenza collettiva verso il prodotto nuovo PANTERA ROSA1988 uso della ceramica molto apprezzata dalle casalinghe americane e del gusto kitsch ossia la pin-up Jayne Mansfield mentre abbraccia la Panera rosa: due figure idolatrate dal pubblico e conferivano commercialità all’opera KAPOOR 1000 NAMES 1981 REINA SOFIA DI MADRID forme geometriche essenziali e colori primari accostati in un’infinità di varianti come piramidi, semisfere e quadrati in compensato sono resistiti dei pigmenti rossi, giallo e bianchi, dalla composizione di sabbia finissima DESCENT INTO LIMBO 1992 KASSEL DOCUMENTA 9 attraverso una strettissima porta gli spettatori si introducevano in una costruzione in cemento e all’interno troviamo una cavità in grado di generare dubbio CHERI SAMBA MARCHE DE SOUTIEN 1988 e AKPAN aprirono gli studi al postcolonialismo→dipinti di denuncia sociale FELIX GONZALES-UNTITLED 1991 per la perdita del compagno Ross Layock per AIDS →costruita da un cumulo di caramelle che in attesa di essere consumate e del peso del compagno il giorno della sua morte e si configura come metafora di un’esistenza sempre più consumata dalla malattia invitando anche lo spettatore a non rimanere indifferente a questa malattia HIRST THE PHYSICAL IMPOSSIBILITY OF DEATH THE MIND OF SOMEONE LIVING 1991 squalo tigre di oltre 4 metri sospeso in una vasca di formaldeide creando stupore nello spettatore che lo vede con la bocca spalancata →esibisce un animale morto ma perfettamente conservato l’artista invitava a riflettere sulla caducità della vita FOR THE LOVE OF GOD 2007 fusione in platino di un teschio settecentesco di cui vengono mantenuti i denti ma tempestato di diamanti e da un ulteriore diamante al centro della fronte che ricorda le maschere funebri azteche ed è un simbolo contro la morte CATTELAN NONA ORA 1999 Papa Giovanni Paolo II dolorante al suolo sotto il peso di un meteorite: iperrealista per dimensioni e trattamento in cera, provocatoria ma che dimostra l’umanità del papa HIM 2001 Hitler inginocchiato a pregare: tema della redenzione dei crimini umani RAY FALL’91 1992 mettere alla prova la percezione visiva a sollecitare un nuovo rapporto tra opera-ambiente-visitatore THE NEW BEETLE 2006 una statua di un bambino che gioca con il modellino di un maggiolone ma che sembra un modernamento del Galata ferito →cortorcuito presente- passato KOONS PUPPY 1992 cane fatto di fiori alto 12 metri all’ingresso del Guggenheim Museum e fatto di uno scheletro in legno e acciaio che riprende la tecnica della mosaicultura in voga tra Seicento e Settecento →allegoria della cultura moderna KAPOOR CLOUD GATE 2006 CHICAGO enorme fagiolo di 168 lastre in acciaio saldate in modo da rendere impercettibile lo stacco tra l’uno e l’altra→scultura riflettente che mette insieme divertimento e la percezione spaziale di ciascuno OLDENBURG E VAN BRUGGEN AGO, FILO, NODO 2000 MILANO essendo la capitale della moda ma anche della mediazione finanziaria e ricca di connessioni internazionali CATTELAN LOVE MILANO 2010 contro il simbolo del potere economico Italiano come gesto di sfida esasperato nell’acronimo Libertà odio vendetta eternità→riflettere sull’assenza di una letteratura unica della realtà AI WEIWEI STRAIGHT 2015 ROYAL ACCADEMY DI LONDRA affrontano i simboli della tradizione cinese come semi di girasole, mobili di legno→punta il dito contro le idiosincrasie del proprio paese facendo risaltare il conflitto fra passato glorosioso e presente autoritario ARCHITETTURA DAGLI ANNI 80 A OGGI: ZAHA HADID sotto la guida di KOOLHAS CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO 1988 primi esempi di Decostruzionalismo con angoli affilati, piani inclinati, vetrate specchianti, muri in cemento scorrevoli che rendono lo stato di allarme vissuto da chi vi lavora all’interno GEHRY MUSEO GUGGENHEIM BILBAO 1991 struttura dalle pareti ondulate e quasi accartocciate su sé stesse, rivestimento in lastre di titanio che riflette le ombrosità del cielo, spazi interni simili a monumenti antichi calcarei REICHSTAG 1894 CON LA CUPOLA DI FOSTER BERLINO trasparenza della cupola che allude al controllo della popolazione sulla classe dirigente e la scala elicoidale consente ai cittadini e turisti di trovarsi in una posizione idealmente superiore rispetto al collegio del governo →candeliere solare: cono in vetro rovesciato al centro della cupola incanalata la luce solare nella sala sottostante e costituisce un impianto di risalita per l’aria calda Vinse il premio Pritzker LIBESKIND MUSEO EBRAICO 1989 BERLINO si snoda nel cuore della città con pareti zincate trafitte da ampi tagli come se fosse epidermide martoriata, corridoi in salita, una sala coperta di maschere metalliche sulle quali si è costretti a camminare ascoltandone lo stridore dei lamenti ed un bivio che da una parte porta ad un giardino esterno ma accessibile solo al museo e dall’altra alla torre dell’Olocaustro: sala vuota, buia gelata d’inverno e soffocante d’estate BOTTA MART DI ROVERETO 1987 tra il Palazzo Fedrigotti e quello dell’Annona che prendono l’aspetto di quinte sceniche e le fiancate laterali dei due palazzi settecenteschi invitano a entrare nell’ampia strada rettilinea →il complesso architettonico nasceva in risposta a nuove esigenze della vita sociale e culturale di Rovereto, mura rivestite da pietra gialla di Vicenza. La Rotonda colpisce le proporzioni armoniose e monumentali notevolissima per la sua semplicità ed il forte impatto emotivo con una grande cupola di plexiglas e acciaio che lascia al centro un oculo circolare che accoglie la luce naturale TADAO ANDO RISESTIMAZIONE DI PALAZZO GRASSI 2005 VENEZIA restauro e riallineamento del palazzo settecentesco
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