Scarica Riassunto di "Con ostinata passione" di Sciannameo e più Sintesi del corso in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! Paolo Sciannameo esplora la carriera della documentarista italiana Cecilia Mangini, una figura centrale nel cinema documentario italiano del secondo dopoguerra. Il libro evidenzia il contributo di Mangini alla documentaristica, il suo impegno sociale e politico, e la sua capacità di catturare la realtà italiana con uno sguardo acuto e critico. 1: Biografia e Contesto Storico Sciannameo inizia con una panoramica biografica di Mangini, nata nel 1927 a Mola di Bari. Cresciuta in un'Italia segnata dalla guerra e dal fascismo, Mangini sviluppa presto un interesse per il cinema come mezzo di documentazione e denuncia sociale. La sua carriera inizia negli anni Cinquanta, un periodo di grande fermento culturale e politico in Italia. 2: Tecniche e Stile Il libro analizza le tecniche documentaristiche di Mangini, caratterizzate da un forte realismo e un'attenzione particolare ai dettagli quotidiani. Sciannameo descrive il suo uso innovativo della cinepresa, il montaggio dinamico e l'inclusione di elementi sonori e musicali per rafforzare il messaggio del film. In "Stendalì - Suonano ancora" (1960), Mangini utilizza tecniche di montaggio innovative e un approccio visivo che combina realismo e lirismo. Il documentario, che esplora l'antica tradizione funebre greco-albanese in una comunità del Salento, è girato in bianco e nero, con una particolare attenzione ai dettagli visivi e sonori che enfatizzano la ritualità e la sacralità della cerimonia. 2: Temi e Motivi Ricorrenti Mangini ha sempre privilegiato temi legati alle condizioni sociali e culturali delle classi più povere e marginalizzate. Sciannameo evidenzia come i suoi documentari affrontino questioni come la condizione delle donne, la vita rurale, l'industrializzazione e le trasformazioni sociali dell'Italia del dopoguerra. Esempio1: In "Ignoti alla città" (1958), Mangini documenta la vita dei giovani nella periferia romana, offrendo uno sguardo crudo e realistico sulle difficoltà quotidiane e le aspirazioni di una generazione cresciuta in un contesto di povertà e marginalità. Esempio2: "Brindisi '65" (1966) è un documentario che esplora gli effetti della modernizzazione e dell'industrializzazione su una piccola città pugliese. Mangini documenta il contrasto tra le antiche tradizioni contadine e le nuove realtà industriali, mettendo in luce le tensioni sociali e culturali che ne derivano. La regista utilizza interviste con i lavoratori e le loro famiglie per dare voce a coloro che sono direttamente coinvolti nelle trasformazioni socio-economiche. 4: Collaborazioni e Influenze Sciannameo dedica una sezione alle collaborazioni di Mangini con importanti intellettuali e registi italiani, come Pier Paolo Pasolini, con il quale ha lavorato in diverse occasioni. Queste collaborazioni hanno arricchito il suo lavoro e contribuito a creare documentari di grande impatto sociale e culturale. Esempio: In "La canta delle marane" (1961), Mangini lavora a stretto contatto con Pier Paolo Pasolini, che scrive i testi del documentario. Questo film esplora la vita dei ragazzi di borgata, che trascorrono il loro tempo libero lungo le rive dei torrenti alla periferia di Roma. L'uso della narrazione poetica di Pasolini, combinata con le immagini realistiche di Mangini, crea un potente ritratto delle marginalità urbane. 5: Eredità e Influenza Il libro conclude con una riflessione sull'eredità di Cecilia Mangini nel panorama del cinema documentario italiano. Sciannameo sottolinea come il suo approccio innovativo e il suo impegno sociale abbiano influenzato generazioni successive di documentaristi.
