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La Radio nella Rete: La Rivoluzione Digitale e il Futuro della Radio - Prof. Varon, Sintesi del corso di Comunicazione Audiovisiva

Comunicazione multimedialeMedia StudiesRadio BroadcastingDigital Media

Come la rivoluzione digitale ha influenzato la radio, dalla riduzione della concentrazione e dell'attesa, alle nuove forme di consumo come podcast e serial. Vengono discusse le sfide della radio, come raggiungere i giovani, la diffusione musicale e la multimedialità. Il documento anche analizza la trasformazione dell'ascolto nell'era della distrazione, l'interattività sociale e la partecipazione del pubblico.

Cosa imparerai

  • Come la rivoluzione digitale ha influenzato la radio?
  • Come la radio ha risposto alle sfide della multimedialità e della distrazione continua?
  • Come i podcast e i serial hanno cambiato il consumo radiofonico?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 10/02/2022

marta-gangale
marta-gangale 🇮🇹

4.4

(20)

16 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Radio nella Rete: La Rivoluzione Digitale e il Futuro della Radio - Prof. Varon e più Sintesi del corso in PDF di Comunicazione Audiovisiva solo su Docsity! LA RADIO NELLA RETE Zanchini Rivoluzione digitale: sfida radicale per la radio Tempo di concentrazione e di attesa si è ridotto. Competizione per la cattura del tempo libero del pubblico. NUMERI, TENDENZE, PREVISIONI Radio ha un nucleo intramontabile: ascolto, voce, musica Tecnologia ha mutato la relazione tra chi parla e chi ascolta, ha inserito il medium in un campo crossmediale. Radio continua a svolgere la sua funzione poiché sa stare al passo con la trasformazione. Giornali radio: 3° fonte utilizzata dagli italiani per informarsi. Fonti di finanziamento: - sostegno pubblico - sistemi misti ⟶ sostegno pubblico + ricavi pubblicitari o finanziamenti privati Italia: governo accorda licenze di trasmissione terrestre e via cavo; Agicom le concede per i canali satellitari. Broadcasting ⟶ trasmissione circolare via etere di contenuti di interesse generale non indirizzati a un destinatario particolare ma a tutti gli apparecchi che si trovano nell’area di ricezione. Strumenti attraverso i quali è possibile l’ascolto: Fm, onde medie, onde lunghe, onde corte, digitale, televisione digitale, telefoni mobili, satellite, web, social network. Podcast ⟶ iPod + broadcasting, sistema che permette di scaricare su qualsiasi dispositivo i contenuti audio delle trasmissioni e di ascoltarli quando si desidera. Aggregato di podcast: iTunes, Stitcher Podcast network (piattaforme): Radiotopia, Gimlet, Panoply Serial ⟶ serie di successo che racconta gli sviluppi investigativi di un omicidio avvenuto a Baltimora nel 1999. Anche grandi giornali e riviste offrono sui propri siti programmi audio via podcast. Ibridazione con web e nuovi media ha indebolito la funzione di orologio sociale della radio: la corrispondenza tra offerta e ritmi di vita degli ascoltatori, palinsesto pensato sulle loro abitudini. Con podcast e streaming è possibile selezionare e riascoltare on demand. Web radio ⟶ nicchie. Tendenza alla monotematizzazione e segmentazione. Rischio di omofilia: tendenza a scegliere informazioni e prodotti culturali in linea con le proprie idee, gusti e pregiudizi. Sfide della radio: - raggiungere i giovani - diffusione musicale: radio non più unico canale che trasmette musica - multimedialità: radio deve ripensarsi su piattaforme diverse che prevedono l’uso di immagini - servizi di audio in streaming che non sono radio (es: audiolibri, Spotify, Pandora) - identità: radio come luogo di sincronia emozionale, scambio e comunicazione Dab ⟶ (Digital audio broadcasting) standard di radiodiffusione digitale. Permette la trasmissione di suoni di qualità e la visualizzazione di testi scritti sullo schermo. Stati Uniti: Iboc ⟶ (In-band on-channel) mescola elementi di modulazione analogica e componenti digitali. L’ASCOLTO NELL’EPOCA DELLA DISATTENZIONE Metamorfosi sociale: rivoluzione digitale, disattenzione, connessione costante, interruzione continua Radio resiste: bisogno di compagnia e di sentirsi parte di una collettività Oralità da sempre nella vita degli uomini. Dimensione immediata, diretta, intima. Unico medium che impegna un solo senso, lasciando libertà di fare contemporaneamente altro. Grazie al podcast la pratica del consumo radiofonico è diventata ancora più elastica: ascolto libero svincolato dal palinsesto, sotto il controllo dell’ascoltatore. La radio risponde al bisogno umano di leggerezza e agilità. CONNESSIONI DI IERI E DI OGGI Incontro tra radio e rete: social radio Social network e messaggistica rendono più interattivo il rapporto tra chi parla e chi fruisce. Gli ascoltatori hanno molti più strumenti per intervenire. Fruitore come potenziale generatore di contenuti ⟶ fruitore-produttore Networked listeners ⟶ ascoltatori connessi in rete Ieri ⟶ connessione unidirezionale, gli ascoltatori si limitavano ad ascoltare quello che veniva 
 mandato in onda. Lettere e più tardi telefonate. Oggi ⟶ contesto multimediale che consente relazioni continue, multiple, transiti intermediali:
 circolazione di contenuti da un medium all’altro. ’60 ⟶ ingresso delle telefonate in radio: avvento dell’oralità di massa. Rottura del meccanismo monodirezionale. Arrivo del cellulare ⟶ partecipazione più ampia e ospiti reperibili ovunque. PARTECIPARE E CONDIVIDERE ALLA RADIO Oggi utente può essere parte attiva del processo di costruzione del programma. Più spazio al backstage. Radio da sempre voce delle trasformazioni sociali dando parola a chi non ne aveva. VIVERE LA TRASFORMAZIONE DIETRO AL MICROFONO Fine Secolo ⟶ inizio anni ’90, trasmissione di Radio3 in onda alle 10 del mattino. Tema settimanale declinato secondo varie angolature nel corso della settimana. Ospiti quasi sempre in studio. Conduttore: Marino Sinibaldi. Lungo lavoro di preparazione del tema con rassegne stampa e ricerche bibliografiche. Conduttore partendo da una scaletta sviluppa un ragionamento insieme agli ospiti. Il baco del millennio ⟶ ’90/’00, trasmissione quotidiana di cronaca e riflessione culturale. Tema settimanale con ospiti Radio Anch’io e Tutta la città ne parla ⟶ elemento partecipativo e interattivo molto forte. Spazio di conversazione sull’attualità attraverso il dibattito aperto tra esperti, testimoni e ascoltatori. (Altre trasmissioni con questa impronta: Prima Pagina, Zapping, Caterpillar, Il Ruggito del Coniglio, La Zanzara). Conduttore deve condurre il ragionamento con gli ospiti tenendo conto degli interventi degli ascoltatori. Conduttore deve essere multitasking. Critica al populismo della presa della parola di tutti ⟶ troppe voci diverse, nessuna con abbastanza tempo a disposizione per esprimere un concetto complesso, cacofonia. GLI STRUMENTI PER PARTECIPARE Strumenti partecipativi: Telefono ⟶ numero verde, ormai in disuso Cellulare Mail ⟶ possibilità di esprimere il proprio pensiero in parecchie righe, in modo strutturato; contributo utile. Genere adesso meno praticato. SMS ⟶ restano modo veloce e spontaneo. Genere ⟶ insieme di tratti distintivi che consentono al pubblico di orientare le sue attese . I generi radiofonici sono mutevoli ed elastici Stagione d’oro dei generi coincide con stagione d’oro della radio di programma: anni ’30-’80. Parlato di accompagnamento ⟶ forma tipica delle radio commerciali giovanili o d’evasione. Parlato leggero che accompagna la musica. Parlato di contenuto ⟶ forma tipica delle radio pubbliche. News e talk, giornali radio e 
 approfondimenti. Contenitore ⟶ spazio radiofonico lungo almeno un’ora, contenente materiali diversi accomunati da un filo tematico, da una cifra stilistica o da un conduttore che accompagna i vari segmenti. Talk show ⟶ programma di discussione, dibattito, conversazione. RTL 102.5, Radio Deejay, Radio 105, RDS, Radio Italia ⟶ famiglia music&talk o music&news Musica affidata al dj di forte personalità Talk ascrivibile nel genere dell’intrattenimento, chiacchiera leggera Radio di programma più scritte e più formali. Format: informazione, intrattenimento, educazione (3 macrogeneri) Oggi l’intrattenimento è intrecciato con tutto. DAI MODELLI ALLA REALTA’: COSA FANNO I CONDUTTORI Conduttore ⟶ colui che ha il compito di condurre un programma, cioè assicurare con i suoi interventi la fluidità dei passaggi tra le diverse parti del programma stesso. Guida del programma avviene improvvisando, leggendo testi oppure improvvisando su scalette. Dj, disc jockey ⟶ conduttore musicale. Nasce negli stati uniti e si afferma grazie alle radio pirata nei primi anni ’60. in estrema sintesi è colui che accompagna la musica. Si muove spesso entro una griglia prefissata. Radio commerciali con clock rigido: conduttore ha tempo di parola limitato tra un brano musicale e l’altro. Tempo d’ingresso e di uscita visualizzato sullo schermo: segna momento in cui si deve smettere di parlare e momento in cui riprendere la parola. La libertà dei dj, specie nelle radio commerciali, si è molto ridotta con le scalette musicali basate sul software Selector e le playlist in rotazione. Conduttori di programmi di taglio giornalistico ⟶ possono essere condotti da giornalisti, o da conduttori che non lo sono. Confronto a più voci su una notizia o un tema di attualità. Grazie allo sviluppo tecnologico è più facile avere inviati e testimoni. Da linguaggio rigido, freddo e scandito dei primi tempi, si passa a una forma sempre autorevole ma più colloquiale. Radiocronisti ⟶ esistono radiocronache sportive, politiche o istituzionali. Strumenti di descrizione. Radiocronisti si distinguono per capacità evocativa, immaginazione, velocità, precisione e passione. Tutto il calcio minuto per minuto ⟶ trasmissione che nasce nel 1960. Successo enorme e rilevante ruolo sociale. Annunciatore ⟶ lettore professionale, neutro. Giornali radio, bollettini, notizie sul traffico, segnale orario… LIBERTA’, POTERI, PERSONALITA’ DEL CONDUTTORE Poteri del conduttore: gestisce i tempi, guida il dibattito, sceglie il percorso, può togliere la parola. Personalità: questione di connessione col pubblico, rapporto di fiducia ed empatia. Fidelizzazione ⟶ costruzione di un’abitudine nell’ascoltatore. Rendersi familiari al pubblico. Oggi la parola connessione non può prescindere dai social media. Giuseppe Cruciani conduttore della Zanzara ⟶ conduttore-mattatore, dissacrante, insulti agli ascoltatori, agli sponsor, agli ospiti. Radio24 ⟶ conduttori di spiccata personalità Radio deejay ⟶ si distinguono per personalità, carattere riconoscibile, simpatia, umorismo, spigliatezza, ritmo. (Linus, Nicola Savino, Amadeus, Jovanotti, Fiorello, Fabio Volo, Trio Medusa…) Aiuta che il conduttore sia appassionato, curioso, interessato ai temi di cui discute. FARE DOMANDE L’intervista dipende dal genere, dal format e dal target. Regola generale: il conduttore è il mediatore, il rappresentante degli ascoltatori; deve essere umile e al servizio di chi ascolta; debe avere senso del ritmo e dell’opportunità. Tempismo ⟶ capacità di interrompere, gerarchizzare e dare il giusto peso alle risposte, far ripetere parole e passaggi oscuri. DIVENTARE CONDUTTORI Nella radio moderna sembra funzionare bene la conduzione in coppia (di solito uomo-donna). Nelle conduzioni giornalistiche o di approfondimento meglio ci sia un solo conduttore poiché fossero due potrebbero avere idee diverse, domande diverse e rischiano prevaricazioni. Accordarsi prima su chi fa cosa. Ritmo ⟶ non velocità dell’eloquio, ma dinamica dell’eloquio: toni, poggiature (enfasi). Espressività ⟶ forza, intensità, efficacia con cui si dicono le cose. ESPERIENZE Leggere ⟶ notiziari, Gr: leggere è indispensabile; tempi, necessità di precisione, stile impongono di avere un foglio di carta davanti. Conduttori improvvisano solo se arriva in diretta una notizia dell’ultimo minuto. Improvvisare ⟶ facile cadere in interiezioni (ehm, mmm) e riempitivi (diciamo, insomma, esatto). CONDURRE NEL TEMPO DELLA DISATTENZIONE Cambio di paradigma digitale: continuo bisogno di connessione, condivisione,partecipazione, visibilità. Radio di contenuto serio ⟶ oltre a inseguire la concorrenza della radio d’intrattenimento, deve fare i conti con la soglia dell’attenzione bassissima degli ascoltatori continuamente distratti dalle notifiche, disabituati ad ascoltare conversazioni complesse. Italia ⟶ programmi più ascoltati sono quelli di intrattenimento e musica. Soltanto al mattino l’informazione fa concorrenza all’intrattenimento. Negli altri paesi la radio pubblica o di contenuto non ha ascolti così bassi. Cause: mancanza di investimenti nella radio pubblica, minore efficacia dell’offerta, non escludibile anche il deficit culturale del nostro paese. Podcast ⟶ vedono spesso tra i primi posti produzioni Rai e trasmissioni culturali, comunque non tanto quanto in Inghilterra. Preservare i contenuti e il tempo necessario ad esprimerli.
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