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Guide e consigli
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Attività per analisi logica, grammaticale e lessico in italiano - Prof. Urraci, Sintesi del corso di Linguistica

Una serie di attività didattiche per la scuola primaria finalizzate all'apprendimento della lingua italiana, con un focus sull'analisi logica e grammaticale delle frasi, la classificazione delle parti fondamentali del discorso e l'esplorazione del lessico. Le attività prevedono la scrittura di frasi, l'analisi dei rapporti di funzione e di logica delle parole, la distinzione tra singolare e plurale, l'uso degli articoli, la scoperta degli iperonimi e dei campi semantici, e l'utilizzo di sinonimi. Vengono inoltre proposte attività per il riconoscimento dei suffissi e dei prefissi.

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 22/01/2024

giorgia-tavaglione-1
giorgia-tavaglione-1 🇮🇹

12 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Attività per analisi logica, grammaticale e lessico in italiano - Prof. Urraci e più Sintesi del corso in PDF di Linguistica solo su Docsity! DIDATTICA I linguisti concordano che linguaggio e pensiero hanno una stretta e continua relazione. In quest’ottica, responsabilità e compiti della scuola hanno una stretta relazione. La grammatica nell’accezione di studio riflesso della lingua diventa attività intelligente, quindi prezioso strumento cognitivo. In età precoce (tre anni) è presente una consapevolezza metalinguistica che si evolve verso una maggiore appropriatezza contestuale. Si reputa quindi realizzabile da parte degli alunni l’estrinsecazione di questa capacità. La riflessione sulla lingua diventa più esplicita e sistematica se l’insegnante sa valorizzare le ipotesi e stimolare le domande che ciascun allievo si pone sulla lingua. Le proposte didattiche che analizzeremo fanno riferimento al modello di Francesco Sabatini, che afferma che la grammatica sia vero e proprio gioco di intelligenza Da dove e come costruire un percorso di riflessione sulla lingua? Innanzitutto la riflessione dovrebbe rivolgersi all’ambito del significato quindi partiamo dal testo sulla lettura. È attraente per un bambino la lettura di un testo da parte di un adulto, specialmente se è una storia, perché non è astratta e coinvolge i bambini dal punto di vista affettivo. Il primo testo è Cipì di Mario Lodi. DAL TESTO ALLA FRASE ATTIVITÀ Ricopiando un pezzetto di testo, contenente molte immagini, si cerca di cogliere le emozioni trasmesse dal frammento, poi lo si chiama testo (formato da piccole parti legate tra di loro). OBIETTIVI: scoprire che il testo è formato da frasi e ognuna trasmette un messaggio. MATERIALI: forbici, colla e cartoncino SVOLGIMENTO: sulla lavagna suddividere il testo in pezzi, i quali trasmetteranno un messaggio, ogni alunno trascrive sui cartoncini i pezzi. Poi ordinare i cartoncini secondo la sequenza narrativa. Poi rappresentare la scena tramite il disegno per rendere visibili i fatti e vedere le azioni compiute dai personaggi. Si può scoprire l’esistenza di un predicato. DALLA FRASE AL SINTAGMA ATTIVITÀ 1 OBIETTIVO: scoprire che la frase è una sequenza ordinata di parole collegate da un significato SVOLGIMENTO: scriviamo alla lavagna una frase tratta da Cipì scomposta nel modo seguente: Del fiume-era cascato-pian piano-palla di fuoco-in mezzo ai pioppi. Invitiamo i bambini a leggerla: capiranno che è tratta da Cipì, ma si renderanno conto che “così non va bene”, ma va riordinata. Una volta riordinata, ogni bambino la trascrive correttamente sul quaderno e la illustra con un disegno. ATTIVITÀ 2 OBIETTIVO: scoprire che nella stessa frase il sintagma può occupare posizioni diverse senza modificare il senso logico della frase stessa. MODALITÀ DI LAVORO: piccoli gruppi. MATERIALI: forbici, colla, strisce di carta colorata. SVOLGIMENTO: 1. l’insegnante scrive alla lavagna una frase 2. insieme ai bambini la suddivide in sintagmi: Luigi e Federica-giocano-con le costruzioni-sul tappeto-della camera. 3. Ogni gruppo la ricopia su strisce di carta e la taglia in sintagmi. 4. Insegnante chiede di ricomporre la frase in tutti i modi possibili senza modificarne il senso logico. 5. Ogni gruppo legge le frasi prodotte per verificarne la correttezza logica. 6. Ogni bambino trascrive sul quaderno le frasi corrette. Si potrebbe dare un aspetto più pratico all’attività: sostituire le strisce di carta con quelle di cartoncino per rappresentare i vagoni di un trenino e inserire all’interno di essi sintagmi. ALLA SCOPERTA DEL PREDICATO Ora che i bambini hanno acquisito il concetto di sintagma ci avviamo a fare analisi logica. Scriviamo alla lavagna la seguente frase suddivisa in sintagmi: Cipì-cadde-nel camino Individuare il pezzo che fornisce l’informazione di base: il sintagma “cadde” è indispensabile per trasmettere il messaggio. Il sintagma principale è quello che deve predicare tante informazioni. ATTIVITÀ 1 Scrivere frasi con contesto e personaggi identici, cambia solo il predicato. Si chiede ai bambini di illustrare le frasi/situazioni. Il predicato determina il cambiamento delle situazioni: - Giulia gioca in camera. - Giulia dorme in camera. - Giulia studia in camera. - Giulia mangia in camera. GLI AIUTANTI DEL VERBO: I NOMI Francesco Sabatini afferma il nome come aiutante del verbo. Egli afferma infatti che i nomi sono parole che esprimono concetti adatti a completare il significato del verbo; non indicano tempo, modo eccetera ma esprimono l’idea del numero e possiedono un genere. ATTIVITÀ 1 Obiettivo: riconoscere il nome e definire le sue caratteristiche principali. Scriviamo alla lavagna frasi contenenti soggetto e complemento oggetto. Luigi dipinge un quadro. I bambini cantano una canzone. Massimo legge un libro. I passeggeri raggiungono la stazione. La mamma prepara la cioccolata. Il lupo divora cappuccetto Rosso. La maestra spiega la storia. Individuiamo gli aiutanti del verbo e trascriviamoli alla lavagna in un insieme che verrà ricopiato dai bambini sul quaderno: L’insieme renderà visibile il fatto che molti dei nomi sono accompagnati da una parolina: l’articolo. ATTIVITÀ 2 Classificare i nomi nomi nelle tre categorie: persona, animale, cosa. Possiamo lavorare su brevi testi, meglio se prodotti dei bambini perché rende l’attività più coinvolgente. Dopo aver letto il racconto, individueremo i nomi che poi verranno sottolineati. E così scopriremo che i nomi appartengono a tre categorie: persone, animali e cose. Scriveremo sul quaderno i nomi in tre gruppi o colonne corrispondenti alle categorie individuate. ATTIVITÀ 3 Procedere nello stesso modo: trascrivere i nomi individuati e suddividerli in due categorie: singolare e plurale. ATTIVITÀ 4 Procedere nello stesso modo e suddividere i nomi: maschili e femminili ATTIVITÀ 5 Per svolgere questa attività è necessario che i bambini conoscano l’uso dell’apostrofo. a. Si può proporre un testo con alcuni articoli inseriti in maniera corretta ed altri in maniera errata (esempio: il mamma, lo prosciutto, i carne, ecc) e chiedere ai bambini di correggere gli articoli sbagliati. b. Abbinare gli articoli determinativi singolari proposti in una colonna ai nomi corrispondenti della colonna accanto c. Abbinare gli articoli determinativi plurali proposti in una colonna ai nomi corrispondenti della colonna accanto d. Abbinare gli articoli indeterminativi proposti in una colonna ai nomi corrispondenti della colonna accanto b. c. d. ATTIVITÀ 6 Per introdurre l’argomento sugli articoli determinativi indeterminati partiamo da situazioni comunicativi concrete e ludiche. Si potrebbe chiedere a una bambina di alzarsi, ovviamente è una domanda generica quindi le bambine chiedono chi si debba alzare, a questo punto la maestra dirà ad esempio “la bambina con i capelli rossi”. Si procede chiedendo a quella bambina di prendere un libro, la bambina ovviamente chiederà quale e la maestra risponderà “ il libro di Cipì”. L’obiettivo è farli riflettere sugli equivoci prodotti dall’uso delle parole “una” e “un”, Mentre le altre “la” e “il” determinano un messaggio ben definito. ATTIVITÀ 7 Si può lavorare su testi scritti: Si fa notare che nel primo testo si usa un/una perché si tratta di personaggi/cose sconosciuti, quindi si usa l’articolo indeterminativo. Nel secondo si usa il/la perché si tratta di personaggi già incontrati, si userà l’articolo determinativo. DALL’ANALISI LOGICA ALL’ANALISI GRAMMATICALE Una fase delicata e importante, si tratta di scoprire la struttura fondamentale della frase, il nucleo. Queste attività sono finalizzate a riconoscere gli aiutanti del verbo, gli argomenti. ATTIVITÀ 1 a. Leggi le frasi seguenti, scopri quanti argomenti servono al verbo e sottolineali. Procedi come nell’esempio e completa la tabella. ATTIVITÀ 2 Scriviamo la lavagna la seguente frase: Giulia mangia una merenda. Disegniamo alla lavagna uno schema formato da tre cerchi e riempiamolo. Chiediamo quindi: chi sono gli aiutanti del verbo? Chi mangia? (Giulia) e che cosa mangia? (Una merenda). Possiamo dare un nome ai due argomenti: Giulia=soggetto e merenda=complemento oggetto. Proviamo ad ampliare la frase: Giulia mangia avidamente una squisita merenda.possiamo ampliarla di più inserendo quando e dove: Questa mattina in classe Giulia mangiava avidamente una squisita merenda ATTIVITÀ 2 Proponiamo i bambini la seguente scheda: chiediamo di scrivere una frase per ogni aggettivo indicato come nel seguente esempio: la prima auto si è fermata al semaforo, la seconda automobile ha superato velocemente l’incrocio. E così via per tutti gli altri aggettivi. Si passerà infine alla loro classificazione: dimostrativi, numerali, indefiniti, possessivi, eccetera. IL LESSICO il lessico è l’insieme di parole di una lingua, e lo scopo di queste attività è indagare il sistema di interrelazioni e scoprire la rete di rapporti che collega le parole di una lingua.l’approccio ludico connota anche queste proposte. ATTIVITÀ SUI CAMPI SEMANTICI ATTIVITÀ 1 Scegliamo una parola-guida, una parola importante In quanto punto di riferimento per tante altre, poi chiediamo ai bambini di pensare e dire tutte le parole che la parola-guida evoca loro. Avremo raccolto così parole vicine alla parola guida e le chiameremo “parenti”. Es: Mare. I bambini risponderanno sabbia, acqua, conchiglia, ecc. Poi continueranno con marinaio, marina, marea, ecc. Suggeriamo di trovare parole che somigliano alla parola-guida solo nella forma, indipendentemente dal significato, quindi parole che contengono almeno la base della parola guida. esempio per mare: marciapiede, marcio, amare, calmare, ecc. A questo punto proponiamo di raggruppare le parole parole registrate in tre grandi famiglie: - parenti per significato; - parenti forma e significato; - parenti per forma. ATTIVITÀ 2 Appresi i campi semantici, si può proporre la seguente attività: l’insegnante prepara un testo creato intorno a una parola-guida. Si chiede loro di individuare le parole parenti: per significato, per forma e significato, solo per forma. Ora l’insegnante chiede ai bambini di illustrare una scena del racconto e di completare la tabella. ATTIVITÀ 3 Una variante dell’attività può essere quella di far inventare ai bambini storie fantastiche accostando parole che appartengono a campi semantici diversi. RAPPORTI TRA PAROLE: IPONIMI E IPERONIMI ATTIVITÀ 1 Si consegna ogni bambino la scheda qui di seguito riportata, sulla quale sono disegnate due vetrine che espongono prodotti in vendita. Poi si chiede di completare l’insegna, di inserire cioè il nome del negozio che gli oggetti suggeriscono (abiti e calzature). La riflessione ha lo scopo di portare l’attenzione sulla parola che racchiude nel suo significato tutti gli oggetti esposti. Osservando l’immagine si può capire il concetto di inclusione: alcune parole ne racchiudono altre nel loro significato. Classifichiamole così: ATTIVITÀ 2 Continuiamo il gioco chiedendo ai bambini di immaginare di trovarsi in un magazzino per acquistare i sandali. Dovremmo consultare la piantina del magazzino e la lista delle parti che potrebbe essere la seguente: poi si possono porre domande: dove acquistare i sandali? Nel reparto abbigliamento. Una volta nel reparto abbigliamento dove dobbiamo cercare i sandali? Nel reparto calzature. ATTIVITÀ 3 Scoprire la parola che nel suo significato racchiude tutte le altre (iperonimo): - Piatti, bicchieri, brocca, tazze, piattini. - Forchetta, coltello, cucchiaio, mestolo. - Tovaglia, federe, lenzuolo, asciugamani. - Bambola, pallone, costruzioni. ATTIVITÀ 4 Data una parola di significato ampio, ricerca altri vocaboli racchiusi nel suo significato: - Animali - Piante - Giocattoli - Bevande - Cibo ATTIVITÀ 5 Un collegamento significativo nella comprensione di problemi matematici. Spesso la difficoltà dei bambini a risolvere un problema sono da ricercare nella scarsa conoscenza del significato di alcune parole parole del testo: Un camion scarica in un grande magazzino due frigoriferi, cinque ferri da stiro, 50 ventilatori, due letti, quattro cassettiere, 42 frullatori, 10 lavastoviglie. Quanti elettrodomestici sono stati scaricati? Se i bambini sono abituati a riflettere sul significato delle parole non cadranno nell’errore di addizionare tutti gli elementi citati ma soltanto le parole racchiuse nell’iperonimo degli elettrodomestici. RAPPORTI TRA PAROLE: COMPRESENZA O POLISEMIA ATTIVITÀ 1: Scrivere una parola polisemica alla lavagna e chiedere agli alunni di formulare una frase: RAPPORTI TRA PAROLE: SINONIMIA O CONCORRENZA Le parole possono farsi concorrenza tra di loro perché una può essere usata al posto dell’altra perché più si avvicina al significato che vogliamo attribuirle. ATTIVITÀ 1: IL GIOCO DEL VOCABOLARIO Si divide la classe in gruppi da 4-5 bambini e a ciascun gruppo viene consegnato un vocabolario. Si invitano i bambini a cercare il significato di alcune parole ricordando che ciascuna di esse può averne più di uno. Ogni gruppo possiede una tabella nella quale registra almeno due sinonimi. Vince chi troverà più sinonimi nel minor tempo.
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