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La realtà sociale come costruzione collettiva: potere, media, scuola e identità, Appunti di Sociologia

Il concetto di potere politico e l'egemonia, analizzando come le strutture sociali definiscono l'uomo e le sue attività. Vengono inoltre studiate le prigioni come forma di potere e controllo sociale, la sociologia come spiegazione dei fatti sociali attraverso un percorso di costruzione sociale, la realtà sociale come insieme di interazioni, routine, stili di vita, istituzioni, consumi e quant'altro che viene deciso dagli individui tramite un accordo, l'interiorizzazione, la vita sociale come rappresentazione teatrale, la diade, le reti sociali, l'endogamia sociale, le echo chambers, il ruolo della scuola nella riproduzione sociale, la meritocrazia, i limiti del modello della riproduzione, il gruppo dei pari, l'agenzia di educazione secondaria, la mediatizzazione, le migrazioni ed etnie, le rappresentazioni dei media, l'imperialismo culturale e la funzione ideologica dei media.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 27/05/2024

giulietta....
giulietta.... 🇮🇹

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Scarica La realtà sociale come costruzione collettiva: potere, media, scuola e identità e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! APPUNTI 6-11 GLI UTILIZZI ECONOMICI, POLITICI E CULTURALI DEL POTERE Potere economico: allocare le risorse (a diversi livelli: in famiglia, in azienda a livello regionale o statale, chi controlla le risorse economiche?) Potere politico: fissare le regole, leggi e prendere le decisioni che regolano la vita delle persone. □ TABELLA 5.3 Teorie del potere politico come un funzionalità vede il potere ?? Teoria pluralista: teoria dell’elite: potere è nelle mani di un gruppo ristretto di persone, c’è un elite che comanda, ha una concetrazione di potere rispetto altre classi sociali ( nn solo economico ma anche politico e militare teoria delle classe dominante: potere nelle mani di un gruppo ristretto di persone ricche ---------------------------------- 3. Potere culturale: definire la realtà. Interiorizzare valori e credenze e tratti culturali specifici (genitori, scuole, cerchie di amici, media tradizionali, algoritmi dei social, …) . coloro che hanno in mano qt potere hanno un importanza rilevante in grado di definire la realtà potere dei media-→ di costruire socialmente la reatà, i sms dei media sono ben costruiti per vendere qualcosa e trasmettere specifici valori e credenze, che possono essere al servizio di un’ideologia non c’è un potere + importante dell’altro EGEMONIA: condizione che si crea quando i detentori del potere hanno diffuso con successo le proprie idee, emarginando i punti di vista alternativi, in modo che le loro prospettive e i loro interessi vengano ritenuti veri e universali (da Gramsci). L’esercizio di potere culturale, che le persone nn si rendono conto di questo e quindi vengono reputati da tutti veri e validi. Vengono interiorizzati • La classe al potere non mantiene il predominio solo con l’uso della forza (polizia e forze armate), ma anche attraverso la manipolazione delle idee messo in atto attraverso il controllo delle istituzioni culturali (mass media, campo educativo, ecc). Manipolazione delle idee per arrivare al consenso delle masse = forma di dominio culturale di un gruppo Per gramsci il dominio passa per l’esercizio di un potere culturale IDEOLOGIA VS EGEMONIA ideologia: visione generale del mondo - sistema di significati che aiuta a definire e spiegare il mondo e che fornisce giudizi di valore su quel mondo ideolgia dominante: esistente in ogni cultura, molto simile a egemonia, sostengono un preciso grupp finireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee egemonia: dominio, influenza o autorità su un altro - è una pratica del potere che si basa sul consenso di raggiunto da un gruppo es. stati uniti: modell egemonico, dove c’è un potere economico, politico e culturale importante Michel Foucault Filosofo francese, 1926-1984 esponente del Strutturalismo e post-struttaralismo: paradigma filosofico che nasce in Francia negli anni 50-60, in forte contrapposizione con storicismo, soggettivismo e atomismo. (approcci di veddere luomo come arteficie del proprio destino) ◦ Foucalt sostiene che tutti gli uomini non sono persone libere di crearci il nostro destino pk siamo costantemente inseriti allìinterno di strutture (scolastica, militare, lavorativa, medica, ecc) che definiscono la realtà, che dominano la società e rendono l’uomo dissolto, influenzato, condizionato, perdendo la soggettività, incapace di creare un proprio pensiero libero da queste strutture. Condizionati dal potere di queste struttuture x studiare l’uomo e la societa dobbiamo partire dalle strutture sociali che definiscono l’uomo e le sue attività. Dobbiamo studiare l’uomo e la società a partire dal suo inserimento dentro le strutture, non da un punto di vista soggettivo, ma oggettivo-strutturale. Nell’età della liberazione della sessualità, tale liberazione è libera dentro uno struttura di controllo ma in realtà saremo sempre controllati LIBRO: storia del carcere, invenzione dell’uomo molto recente, prima si facevano soffrire fino alla morte. Era giusto che le persone soffrivano cosi tanto da morire. Obiettivo carcere: salvare l’anima del criminare, di cambiare la condotta del criminale Prigioni nate nel 1700 per trattare umanamente i criminali • Obiettivo: ridurre il crimine, controllando i criminali (non raggiunto) • Il modello del carcere come forma di potere e controllo sociale: orari rigidi, restrizione degli spazi, osservazione costante dei comportamenti • Carcere moderno come metafore di molte strutture sciali: applicato a fabbriche, ospedali, scuole PANOPTICON: struttura di carcere, struttura circolare controllata da guardia cosi possono avere il controllo a 360 gradi di ctutte le celle. Sono sempre sotto osservazione. Modello che nasce in carcere questa sorveglianza è ppssibile vederla in altre struttura: es. la scuola. Istituzione di socializzazione controllata da un autorita. Quanto siamo liberi ? Quanto c’è posto per la nostra soggettività? Siamo continuaente controllati pper Foacault per Faucault “il potere produce realtà”, Da una teoria ad una “fisica del potere”: il potere non si limita (come per Freud e Marx) alla repressione, ma produce conoscenza. • Potere/conoscenza: i sistemi di conoscenza ordinano, classificano, misurano e rendono visibili aspetti diversi della realtà, mettendoci in condizione di controllarla con modalità specifiche: La scienza, La religione, Il business, ecc • Quando tali sistemi vengono accettati, diventano presupposti che si danno per scontati. • Assumono potere e influenza: chi li contrasta, viene punito; chi li accetta, li incorpora. • Quando applicati alle persone, fungono da meccanismi di controllo sociale Durkheim) ES. Idea di devianza : esiste in natura? No esiste pk gli uomni si sono messi d’accorso su cosa è deviante in un determinato luogo e in un determinato periodo/secolo nonè che già presiste il concetto di devianza LA REALTA’ SOCIALE SI COSTRUISCE IN 3 PASSI Esternalizzazione: attività fisiche (azioni mentali) e mentale dei soggetti che costruiscono il proprio mondo sociale attraverso le proprie azioni. L’ordine sociale è in tal senso un prodotto dell’uomo: sono i soggetti che creano nuove realtà sociali prodotto dell’uomo. Non c’è una cosa mi metto a farla. Sono i soggetti che creano le cose e mantengono per il tempo tramite le loro azioni. 2. Oggettivazione: ciò che è stato esternalizzato appare oggettivo e reale. La vita quotidiana viene percepita come realtà ordinata, che va oltre i soggetti ed è apparentemente autonoma da essi. La società appare un’entità separata dalla creazione umana, una entità in sé, naturale, inevitabile, fuori dal controllo delle persone Bisogno renderlo obiettivo, attraverso l’oggettivazione. Qualcosa che abbaimo crwato noi è definita realte e quindi sconessa da noi, oggettiviamo in modo non consapevole cosa abbiamo iniziato a fare. Indipendenti da noi stesso. Assume un entità in sé. Se pur create dall uomo, poi puo èporre dei vincoli all’uomo es. conosco una persona, dopo un po’ di tempo c’è un momento che capisco che posso definirlo un amico. Quindi la mia testa ha oggettivato … una roba a sé . 3. Interiorizzazione: le persone si fanno influenzare dai prodotti sociali che hanno contribuito, e contribuiscono, a costruire. Le persone, così, divengono loro stesse prodotti sociali. Processo attraverso il quale apprendiamo la cultura di riferimento determinando la nostra visione del mondo. = estremizzazione dell’oggettivazione. Ci facciamo influenzare da queste cose che abbiamo creato e le interiorizziamo. In modo inconsapevole. WILLIAM THOMAS -•Ricerche sul comportamento umano (indagini sui contadini polacchi trasferiti in America) •Direttore della scuola di Chicago fino al 1918, anno in cui fu arrestato e costretto a dimettersi per lasciare il posto a Robert Park. •concetto di “definizione della situazione“. •Capacità degli individui di rendere reali le situazioni sociali che reputano tali mediante un comportamento che si adegua a quelle situazioni. •Capacità dell’essere umano di alterare (spesso inconsapevolmente) la “realtà”, dando vita a una catena di conseguenze concrete, seppur figlie di una percezione. •Considerata una delle “leggi” più importanti delle scienze sociali perché può essere applicata a diversi contesti sociali e in diversi periodi. •Non è un semplice calcolo razionale che ci guida nelle nostre azioni ma è un’interpretazione che può formare gli stereotipi PROFEZIA CHE SI AUTOADEMPIE - Merton •quando una supposizione – per il solo fatto di essere creduta vera – alla fine si realizza, confermando la propria veridicità seppur inizialmente infondata. L’esempio: insieme di risparmiatori, temendo il crollo finanziario di una banca, si reca in pochi giorni a ritirare i propri risparmi. Fino a quel momento la banca era un istituto solido e garantito, ma quando i risparmiatori, oltre che credere, agiscono come se il fallimento fosse davvero imminente recandosi tutti quanti a ritirare i depositi, allora essi fanno in modo che le loro aspettative diventino reali, ossia la banca fallisce. EFFETTO PIGMALIONE O EFFETTO ROSENTHAL L’esempio: esperimento da compiere all’interno di una scuola elementare. Fingendo di aver somministrato un test alla classe, informò le maestre del fatto che i bambini del gruppo x erano risultati più predisposti allo studio e più intelligenti rispetto a quelli del gruppo y. Il risultato finale fu il fatto che, a conclusione dell’anno scolastico, i bambini del gruppo x ottennero valutazioni più elevate da parte degli insegnanti e questo portò l’autore a ipotizzare che l’atteggiamento degli insegnanti, influenzato dalle previsioni, avesse condotto alla realizzazione della previsione stessa. Trattano i bambini superdotati con una attenzione maggiore, anche se non era vero TEOREMA DI THOMAS APPLICATO AL REALE: IMMIGRAZIONE = teoria che si autoavvera sovrastima del fenomeno, si parla tanto di immigraxione, invece secondo degli studi non si puo parlare di invasione. Politici ne parlano apposta GOFFMAN •Interesse per la “micro-sociologia” o sociologia della vita quotidiana •Esponente dell’Interazionismo simbolico: importanza dei significati che sono prodotti sociali che nascono tra le interazioni e che sono costruiti e ri-costruiti attraverso un processo interpretativo •Il principale contributo di Goffman alla teoria sociale è l’opera “La vita quotidiana come rappresentazione (1959). •Nell’opera presenta la metafora drammaturgica: la vita sociale è, una rappresentazione (un’opera teatrale) che i gruppi sociali mettono in scena di fronte ad altri gruppi. Studia le piccole scene quotidiane La metafora teatrale della vita quotidiana, come funziona questa metafora? • Esiste fin dall’antichità. • Le maschere di Pirandello (1900) • Torna di moda nelle scienze sociali grazie al concetto di “ruolo” • La vita sociale si divide in due spazi: spazi di ribalta spazi di retroscena persone sono degli attori sociali che recitano una rappresentazione teatrale. Lidea di maschera non vuol dire che facciamo finta . Nella vita quotidiana dobbiamo scegliere tra le diverse maschere a secondoa del contesro in cui siamo inseriti. Si interessa molto di tenere una faccia o perdere la faccia ( situazioni di imbarazzo). Nella vita quotidiana ci sono delle grosse aspettative. Parla di attori in pubblico: persone che guardano, giudicano e si aspettano certi comportamenti e mod di vestire ecc… cosa dice goffman?? - ognuno di noi ha delle identita che è attivita n base alla situazione che dobbiamo affrontare DISATTEZIONE CIVILE linguaggio del coropo riconoscimento nell’altro io non sono una mineccia x te e tu non lo sei per me intersoggettiività, c’è un accordo Due passanti estranei camminando in una strada passano uno a fianco all’altro, si avvicinano, si guardano, stabiliscono a cenni che lato della strada ciascuno dei due seguirà e, quando si incontrano, abbassano lo sguardo affermando implicitamente di non aver nulla da temere dall’altro. • Non è un semplice ignorare l’altro, ma è mostrare deferenza e rispetto, riconoscendo il diritto degli altri di essere lasciati soli e, nel farlo, rivendichiamo il nostro diritto allo stesso. • “Affermiamo” che non c’è nulla di sbagliato, e che non c’è motivo di intervenire in ciò che l’altra persona sta facendo. Inoltre, dimostriamo lo stesso di noi stessi. • Rappresenta uno strumento importante per il mantenimento dell’ordine sociale in pubblico. L’INTERAZIONE E SOCIOLOGIA Simmel : primo che si è interessato a come i gruppi che si possono formare dal punto di vista delle interazioni sociali (il libro lo mette qui) noi lo abbiamo visto nei grandi classici !! Individuo singolo: • Ha come caratteristica la solitudine e la libertà. • La solitudine è tipica delle grandi folle. ( nelle grandi metropoli) la diade = prima forma di relazione sociale, costituita da sole due persone. Interazione sociale molto intensa questo pk è molto paritaria. Scambio emotivo e intensivo scorre tra queste due persone non c’è una persona su cui scaricare • Intensità: entrambi svolgono un ruolo cruciale l'uno per l'altro È la relazione più soggetta a banalità e ripetizione. • Simmetria: la relazione è solitamente reciprocamente simmetrica (50 e 50 nella relazione) • Segretezza: caratterizzate da una sorta di segretezza o esclusività ( meno rischio che i contnuti possano essere condivisi da altri) è meno riaschioso piuttosto che farlo con + persone • Tendenzialmente instabile visto che dipende solo da due persone ( se uno si stanca non esiste più) ES.Matrimonio, coppia, relazione sessuale tradizionale, bestfriends, le partnership lavorative TRIADI: relazione con 3 persone Dinamiche interne diventan più complesse: più relazioni e connessioni potenziali all'interno del gruppo. Per questo la relazione non è più immediata, come lo era nella diade. Ha diverse direzioni che può prendere. • Mediatore: uno dei membri può svolgere il ruolo di mediatore o arbitro tra gli altri due, influenzando l'equilibrio di potere o le dinamiche di conflitto all'interno del gruppo. Si può creare la maggioranza, e il terzo è il mediatore • si creano delle dinamiche di potere e quindi delle condizioni di Tensioni e conflitti: possono dar luogo a coalizioni, in cui due membri del gruppo possono unirsi contro il terzo o in altre combinazioni. Questo può portare a tensioni e alleanze in continuo mutamento all'interno del gruppo → Simmel ha studiato le triadi per comprendere meglio le dinamiche sociali, il potere, l'influenza e le reti sociali. Le triadi possono essere trovate in una varietà di contesti sociali, come gruppi di amici, famiglie (L’arrivo di un figlio) o gruppi di lavoro →la dimensione del gruppo influenza i rapporti sociali che si sviluppano al suo interno RETI SOCIALI: gruppi + numerosi studiate da Simmel = Insieme dei legami sociali che collega le persone le une alle altre. Il focus è sulle relazioni/legami/“fili” che connettono le persone che possono avere gradi diversi +i gruppi sono numerosi + lintensita del legame tende ad essere basso 30 persone= poco legame!! Nella post-modernità si è parlato di Network society/Società delle reti: dove per rete si intende: Insieme di cambiamenti sociali, politici, economici e culturali, causati dalla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione sociali che fanno prevalere le connessioni (e rendono possibile la diffusione di internet) (molto + vasta, non solo grazie ad internet, ma x il mondo che grazie a diversi aspetti ci permette di viaggiare molto di + e ci relazionarci con persone geograficamente molto lontane da noi, in poco tempo e con pochi soldi ENDOGAMIA SOCIALE : il contatto sociale avviene in percentuale maggiore tra persone «simili» che tra persone diverse L’endogamia sociale influenza ciò che sappiamo della nostra società perché tendiamo a condividere e rafforzare la nostra visione del mondo con coloro che sono simili a noi è una certa forza che ciporta a stringere dei legamo con persone con cui abbiamo qualcosa in comune… ECHO CHAMBERS: pensiamo che tutti la pensano come noi, in realtà non è cosi es. elezioni molte ripecussioni su come si costruisce l’opinione pubblica. Siamo dentro a delle bolle e i social ci propongono dei contenuti che ci piacciano pk ci hanno “controllato”, abbiamo detto noi cosa ci piace MANCA LEZIONE LUNEDI 13 SOCIALIZZAZIONE: NON per forza un esito positivo, anche negativo se il contesto lo è EDUCAZINE concetto positiva __> valori ritenuti positivi RISOCIALIZZAZIONE dei cambiamenti radicali, devono scolegarsi da stili di vita, valori cibiscenze in passato che in futuro devono essere parzialmente o completamente riacquisite Avviene soprattutto nelle situazioni in cui l’individui è inserito nelle instituzioni totali vita quotidiana stravolta deve sottostare a quel controllo carcere, manicomi, addestramento militari, 5 tipologie: LA FAMIGLIA 20-11- libro lineamenti ... la scuola è veramente paritaria? Stesse prospettive lavorative studio sulla scuola come agenzia educativa 2 visioni: - teorie funzionaliste: scuola come una delle tante parti del sistema sociale che deve svolgere i propri compiti deve dialogare con le altre agenzie di educazioni in modo organico, si tende all’equilibrio Parsons: delinea 4 funzioni che la classe dovrrebbe svolgere affinche l’agenzia educativa possa svolgere a pieno il suo compito 1. liberare il bambino elevare il bambino farlo uscire da questa bolla protettiva che la famiglia permette. Scuola = permette la creazione dell’identità dei singoli 2. scuola in grado di far assimilare valori e norme sociali in modo superiore a quanto fatto in famiglia 3. meccanismo meritocratico: è obbligatata a differenziare gli alunni in base al rendimento MEDIA VS AGENZIE DI SOCIALIZZAZIONE i media contribuiscono ad un processo di pluralizzazione delle agenzie di socializzazione sempre + trasversali e pervasive tutto è + complesso con i media: cmabiamento nel peso degli attori tradizionali (famiglia, scuola) la diffusione dei social ha modificato le relazioni e il ruolo delle altre agenzie di socializzazione APPUNTI 27 – 11 MIGRAZIONI ED ETNIE In grado di integrare e integrarsi con molte altre sociologia es. migrazioni cosa provocano nelle famiglie l’umanità da sempre si muove, i fatto che l’uomo si è mosso , capacità che ha permesso alla specie umana di sopravvivere. Per la sociologia sono imp per diversi aspetti ci obbligano a mettere in discuissione il dato per scontato, il normale, A livello sociologico = processo sono dei fenomeni con le loro caratteristiche che cambiano constantemente e a loro volta influenzano altri fenomeni sociali continua ad evolversi - è un processo fisiologico e sociale: pensare di rifiutare le immigrazioni è una follia. È un obbligo gestirle, capirle - è un fatto sociale totale: ha conseguenze umane, sociali, demografiche, culturali ed economiche -hanno una funzione specchio, ci dicono tanto non solo sugli altri ma anche chi siamo noi. Come siamo a livello collettivo, la nostra cultura, tradizioni attraverso l’incontro con l’altro possiamo capire la nostra cultura incontro con nuove culture, rileva le contraddizioni della società ospitante, i suoi pregiudizi e i dati per scontato. DIASPORA:: processo di dispersione nel mondo di un popolo che abbandona il paese d’origine. I diversi gruppi mantengono la propria identità culturale e spesso i legami con gli altri gruppi della diaspora. In senso sociologico: la diaspora produce un forte vincolo identitario tipologie di diaspore: non le chiede =) STORIA DELL’IMMIGRAZIONE • La Genesi e l’Esodo sono testi sacri che parlano di migrazioni di gruppi di popolazioni • Nell’antica Grecia, i meteci erano un gruppo di lavoratori e commercianti forestieri ammessi come residenti (ma privi di diritti politici). • Le invasioni barbariche possono essere considerate come migrazioni di popolazioni germaniche verso l’Impero Romano. • La prima e la seconda persecuzione romana (70 e 135 d.C.) portano alla diaspora ebraica. • Repubbliche marinare italiane e commercio internazionale: Genova e Venezia ospitano commercianti stranieri, distinti per nazionalità e organizzati in maniera sistematica. CARATTERISTICHE DELL’I - generale accelerazione del fenomeno in tutto il mondo, 100ml sempre in fuga - diversificazione: fattori per cui avviene l’immigrazione sono sempre + eterogenei, sempre + complesse - progressiva femminilizzazione: molte femmine soprattutto dall’est europa - Preferenza razziale verso migrazioni dall’Est Europa (lavoratori dell’est sono più accettati rispetto persone del Sud del mondo) - clandestinizzazione delle migrazioni ( Rendere illegale una persona che semplicemte si sta spostando, come se lo spostamento migratorio sia illegale) - progressiva criminilizzazione dei migranti a quella dell’accoglienza. Straniero facilmente etichettabile come criminale - ritorno e esternalizzazione delle frontiere europee verso il nord-Africa - politiche europee sono di securizzazione delle politiche migratorie, legata alla sicurezza, porti chiusi MODELLI DI POLITICHE MIGRATORIE 1. Modello storico: paesi con necessità di immigranti dove la loro presenza era incoraggiata a causa di scarsità di manodopera (nel dopo guerra: Stati Uniti, Canada, Australia). Veniva garantito diritto di cittadinanza ai nuovi arrivati. 2. Modello selettivo: adottato dagli ex imperi coloniali (es: Francia e Gran Bretagna) favorendo l’entrata di persone proveniente dalle ex colonie per mantenerne un controllo indiretto. 3. Modello dei lavoratori ospiti: incoraggiava l’accesso temporaneo di persone immigrate per soli scopi di manodopera necessaria nel mercato del lavoro senza riconoscere diritti di cittadinanza (Svizzera, Belgio, Germania) 4. Modello della chiusura : politiche contemporanee che di fronte a fenomeni migratori provenienti da paesi poveri o in via di sviluppo applicano misure restrittive, respingenti generando fenomeni di clandestinità . L’UE si è messa d’accordo su come bloccare i flussi piuttosto che sui temi dell’accoglienza e dell’interazione IMMIGRAZIONE IN ITALIA • grande immigrazione 1876-1920 ha interessato tutta l’Italia ma in particolare le regioni del sud che emigravano in mete oltre oceano come US, Brasile, Argentina per sfuggire alla povertà ma spesso si viveva in povertà. • Periodo di chiusura: 1930-1945 • emigrazione della ricostruzione:1946-1975: Caratterizzata da fini lavorativi in quanto vi erano condizioni migliori - Interna (da sud verso nord per questioni economiche); -Europea (Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Paesi Bassi e Gran Bretagna) -Extraeuropea (Argentina, Brasile, Australia). Dal 1946 al 1956 emigrano 5,6 milioni di italiani. • Le nuove migrazioni: 2000 Lasciano l’Italia non solo giovani specializzati, ma anche nuovi cittadini e lavoratori meno qualificati. Mete prevalenti: le grandi metropoli europee (Londra, Berlino, Madrid, Barcellona). PERCHE’ SI EMIGRA? 4 motivi 1. - Push factors (fattori di espulsione) = Insieme delle problematiche interne al Paese d’origine che spingono le persone a emigrare nella speranza di trovare migliori condizioni di vita. 2. Pull factors (fattori di attrazione)= Elementi tipici dei Paesi di destinazione (come la maggior ricchezza) che contribuiscono ad attirare i migranti 3. motivi macro- sociali: cause economiche, guerre, persecuzioni, discriminazioni 4. motivi micro-sociali: ricongiungimenti familiari, progetti di vita individuali. MEDIA E CONSUMI = Media è il plurale di medium ovvero "ciò che sta in mezzo" =Processi tecnologici che permettono di comunicare tra chi invia e chi riceve il messaggio Comunicare: solitamente avviene tra persone che si conoscono, dove il contenuto tra chi produce e riceve è privato. Mass media: quando raggiungiamo pubblici molto vasti e anonimi e spersonalizzato, dove il contenuto è pubblico ovvero a disposizione di tutti. Es. televisione, film , riviste, usati da 50 milioni di utenti Le caratteristiche dei mass media tradizionali - comunicazione da un emittente (singola fonte) a molti. Si parla di broadcasting - destinatari anonimi: non sappiamo niente dei destinatari, sono spersonalizzati - comunicazione monodirezionale: fonte produce un messaggio lo trasmette e il pubblico, in modo passivo lo può solo ricevere, non può replicare, rispondere - distinzione tra produttori e fruitori: ruoli sono fissi Le caratteristiche dei “nuovi” media: - comunicazioni da molti a molti: socialcasting. Rete ampia di comunicazione dove ognuno può trasmettere a tante fonti diverse. -destinatari diventano ibridi e molteplici: spettatori attivi (ognuno di noi può creare musica, creare video su youtube, possiamo interagire con i politici) -comunicazione interattiva: si può commentare ecc. - meno distinzione tra produttori e fruitori Il sistema mediale ibrido: Non abbiamo assistito ad una sostituzione netta dei media tradizionali, ma forte mescolamento e coesistenza tra i media vecchi con quelli nuovi. Marshall McLuhan: conia concetti che sono vere anche oggi “il media è il messaggio” - Attenzione al canale/mezzo (il medium): le caratteristica tecnologiche sono più importanti del contenuto. - Il mezzo produce effetti pervasivi sull’immaginario collettivo, a prescindere dai contenuti veicolati. - Studiare delle modalità con cui i messaggi sono trasmessi, poiché i media non sono “ neutrali”
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