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Riassunto di storia del quinto anno dalla rivoluzione industriale all'ascesa del fascismo, Schemi e mappe concettuali di Storia

Riassunto di storia del quinto anno dalla rivoluzione industriale all'ascesa del fascismo (2°rivoluzione industriale, società di massa, crisi di fine secolo, età giolittiana, la prima guerra mondiale, rivoluzione russa, primo dopoguerra e crisi del ventinove, dopoguerra in Italia e ascesa del partito fascista)

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 12/07/2023

giorgia-plescia
giorgia-plescia 🇮🇹

4.7

(13)

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Scarica Riassunto di storia del quinto anno dalla rivoluzione industriale all'ascesa del fascismo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! La seconda rivoluzione industriale seconda metà del 19° secolo ––> sviluppo industria chimica (fertilizzanti), elettrica, ferro, acciaio e motore a scoppio - grandi aziende ––> ruolo più importante delle piccole, rapporti con le banche - nascita della banca mista ––> deposito di denaro + investimenti in imprese (pericolo) ––> capitalismo finanziario - emergono i “second corners” ––> Stati Uniti e Germania o Gran Bretagna “sorpassata” nelle industrie ––> apparato invecchiato, politica liberista o USA e Germania ––> istruzione tecnico-scientifica (crea il bisogno) + politica di dazi doganali (no concorr) - fine della concorrenza ––> si fondevano le imprese nei trust, poi proibiti e aggirati con le holding o società formalmente autonome ma parte di uno stesso gruppo - dopo la prosperità ––> Grande depressione, periodo di crisi cicliche (+ prodotti rispetto alla domanda) La società di massa fine 1800-primi 1900 ––> sviluppo del concetto di società di massa ––> grandi masse prendono parte alla vita sociale - sviluppo di mezzi di comunicazione di massa, di grandi città (urbanesimo e urbanizzazione) - presupposti ––> 2° riv industriale, progressi di scienza e tecnica (illuminazione, mezzi di trasporto, petrolio) - espansione economica ––> collaborazione tra imprese Economia e società nell’epoca delle masse esodo verso le città ––> riorganizzazione in base alle nuove esigenze, abbellimento delle città - aumento della popolazione ––> miglioramento delle condizioni di vita, medicina, igiene, alimentazione - industria ––> domanda maggiore, nascono negozi e grandi magazzini - razionalizzazione dei processi produttivi ––> Taylor divisione compiti e regole (massima produttività) o ingegnere Henry Ford ––> taylorismo, una mansione semplice e ripetitiva (+ produzione, – costi)  raddoppiamento del salario, lavoro di 8 ore non 9, più produttivi, Ford Model T - scolarizzazione ––> istruzione gratuita e obbligatoria, aumento dell’alfabetizzazione - comunicazione di massa ––> giornali, riviste, radio, cinema, pubblicità - Belle époque? ––> anni di spensieratezza, fiducia nel progresso ed euforia generale, immagine idealizzata La politica nell’epoca delle masse allargamento del diritto di voto ––> suffraggio universale maschile 1912, universale in Gran Bretagna 1918 - ruolo importante delle donne ––> occupano i posti maschili durante la Grande Guerra o movimenti di emancipazione per il diritto di voto delle donne (Pankhurst) - nascita dei partiti di massa ––> molti iscritti, conquistavano consensi (propaganda, leader carismatici) IL SOCIALISMO prevalgono gli interessi comuni (uguaglianza) ––> sindacati ottengono successi (contratti, pensioni, riposo) - tendenze riformiste ––> riforme, migliorare condizioni, anche a costo di compromessi - tendenze rivoluzionarie ––> unico scopo della rivoluzione, società egualitaria senza classi IL NAZIONALISMO cultura di inizio 900 ––> del ceto medio, idea di nazione di tipo esclusivo (chiusura verso l’altro) - imperialismo ––> conquistare nuovi mercati in cui collocare i beni e investire i capitali - teorie razziste ––> gerarchie tra razze superiori e razze inferiori, antisemitismo LA CHIESA CATTOLICA DI FRONTE ALLA SOCIETÀ DI MASSA Chiesa preoccupata dal socialismo ––> intervento teorico, movimento democratico-cristiano - Pio X scomunicò Murri, aveva una visione tradizionale della Chiesa La critica della società di massa rappresentazione negativa delle masse ––> Gustave Le Bon e José Ortega y Gasset - Le Bon ––> personalità collettiva irrazionale, impulsivi, i singoli perdono la capacità critica - Gasset ––> arroganza, mancanza di dialogo, prevalgono i dittatori che promettono soluzioni critica della democrazia ––> Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto - Mosca –-> potere di una minoranza organizzata che trionfava su una maggioranza disorganizzata - Pareto ––> minoranza di cui parlava Mosca élite La crisi di fine secolo: il contesto sociale, economico e politico situazione economica sfavorevole ––> tumulti popolari repressi, nuovo governo Pelloux “leggi eccezionali” - regicidio di Umberto I (1900) ––> assassinato dall’anarchico Bresci o assalto delle sedi dei giornali della sinistra ––> indirettamente responsabili - svolta “liberale” nel 1901 ––> Vittorio Emanuele III incarica Zanardelli e nomina ministro degli interni Giolitti età giolittiana ––> coincide con l’industrializzazione in Italia - politica protezionistica (dazi), banche miste (deposito/investimenti), nuove imprese, agricoltura modernizzata - condizione di sfruttamento degli operai ––> scioperi non repressi, prova a migliorare le condizioni Giolitti e le forze politiche del paese rapporti con i socialisti ––> dialoga con gli esponenti del socialismo moderato, evita le repressioni degli scioperi rapporti con i cattolici ––> due deputati in Parlamento, comune opposizione al socialismo rivoluzionario rapporti con i nazionalisti ––> criticavano giolitti, volevano un atteggiamento più aggressivo e militarista Luci e ombre del governo di Giolitti politica ambivalente ––> a tratti oscura - riforme sociali ––> giorni di riposo, congedo per le donne incinte, pensione, contro gli infortuni - riforme economiche ––> imposta progressiva sul reddito per avvantaggiare i meno abbienti, irrealizzabile - “questione meridionale” ––> agricoltura penalizzata dal protezionismo, dislivello, sud arrestrato o realizza opere pubbliche e scuole al sud ––> alimenta sprechi e corruzione o decisione dolorosa di emigrare in un paese diverso o clientelismo politico ––> scambi di favori e brogli per ottenere maggioranze in Parlamento o critiche dei meridionalisti ––> Sturzo, sfruttava l’arretratezza a suo vantaggio La guerra in Libia e la fine dell’età giolittiana nuovo ministero di Giolitti (1911-1914) ––> i nazionalisti spingono Giolitti a invadere la Libia - pace di Losanna (1912) ––> Italia vittoriosa, ma occupa soltanto le coste - aspettative deluse ––> “scatolone di sabbia”, né materie prime, né occasioni di lavoro - suffraggio universale maschile (1912) ––> tutti i maschi alfabetizzati 21 e non 30 o con servizio militare o da 3.5 mln a 8.5 mln circa o Patto Gentiloni in vista delle elezioni ––> appoggio dei cattolici ai liberali, vinte da Giolitti o maggioranza disorganica ––> gli eredi della sx storica non accettano il Patto, passano all’opposizione  cade il governo ––> dimissioni di Giolitti, sostituito da Salandra La Rivoluzione di febbraio Russia ––> paese arretrato, debolezza con la partecipazione alla Prima guerra mondiale - zar autoritario ––> divisione del paese tra i sostenitori dei Romanov e di quelli che volevano una svolta liberale - scoppio della rivoluzione a Pietrogrado ––> manifestazioni represse, governo provvisorio e abdicazione zar - problemi del governo provvisorio ––> dualismo tra governo provvisorio e soviet - ritorno di Lenin dall’esilio ––> Tesi di Aprile “tutto il potere ai soviet” + nazionalizzazione + pace - giornate di luglio ––> manifestazioni per la pace, repressioni dei bolscevichi, Lenin lascia il paese - colpo di Stato di Kornilov ––> governo dato a Kerenskij, nascita della repubblica La Rivoluzione d’ottobre rafforzamento dei bolscevichi e rivoluzione d’ottobre ––> assalto al Palazzo d’inverno di Pietrogrado - nascita della repubblica sovietica ––> uscita dal conflitto e distribuzione delle terre ai contadini - elezioni dell’Assemblea costituente ––> non ricevono la maggioranza, risultati ignorati - dittatura del Partito bolscevico ––> Partito comunista russo, azione repressiva contro i nemici del regime La guerra civile pace di Brest-Litovsk ––> esercito libero dal nemico, disfatta di Caporetto degli italiani - preoccupazione delle potenze dell’Intesa ––> un alleato in meno, diffusione della rivoluzione comunista - guerra civile ––> contrapposizione tra governo bolscevico e armate bianche (filozaristi e intesa) o vittoria dell’Armata rossa - ribellione delle nazionalità che volevano essere autonome - comunismo di guerra ––> condizione economica difficilissima, requisizioni forzate, controllo produzioni - gerarchie ––> Comitato centrale, coordina la repressione degli oppositori tramite la CEKA - azione riformatrice ––> influenza ideologica, scristianizzazione della Russia, vigilare sulla società Dopo la guerra civile movimenti di opposizione operaia ––> chiedevano la libertà di parola e di stampa e la fine del comunismo di guerra - NEP ––> ripresa nelle campagne e sviluppo industriale, liberalizzazione solo economica e non politica - nascita dell’URSS ––> controllo delle diverse nazionalità, accentramento a Mosca reazioni di fronte alla rivoluzione ––> entusiasmo e preoccupazione, i programmi non erano adatti a quel tempo - anticomunismo ––> fino al 1989, caduta del muro di Berlino Il primo dopoguerra negli Stati Uniti dopoguerra ––> maggiore potenza mondiale, sviluppo nei “ruggenti anni Venti” - boom economico ––> ritmo produttivo accelerato e costi più bassi - piano Dawes ––> aiuti per la Germania, per uscire dalla crisi (prestiti) - xenofobia, antisemitismo e proibizionismo Il fragile equilibrio europeo crisi economica ––> ricostruzione, inflazione ––> condizioni difficili della popolazione - aumento della mortalità e crollo della natalità, strascichi psicologici, angoscia - 1919-1920 ––> “biennio rosso” - Germania ––> possibilità di una repubblica socialista, ordine riportato con la Repubblica di Weimar o Repubblica federale, potere Parlamento, suffraggio universale o sentimento antitedesco ––> occupazione del bacino della Ruhr, ripercussione sulle finanze La crisi del Ventinove anni Venti ––> produttività, boom economico, prestiti erogati con facilità - creano un’enorme disparità ––> si crea più di quanto si consuma - ottobre 1919 ––> crollo della Borsa di New York, inizio di una crisi devastante o i risparmiatori non possono saldare i debiti con le banche, le banche falliscono e le imprese falliscono o la chiusura delle imprese provoca licenziamenti, disoccupazione e crollo della domanda dei beni Il New Deal di Roosevelt New Deal ––> accordo tra politica e popolazione per risanare il paese - non raggiunse gli obiettivi prefissati ––> rivoluzione della macroeconomia o teoria della “mano invisibile”, guida gli individui che, pur perseguendo il proprio interesse personale, finiscono per consentire l’ottimale funzionamento del sistema economico o teoria di Keynes, intervento dello Stato nell’economia: crea occupazione, c’è disponibilità di denaro e possono spendere, quindi riparte l’economia La crisi del dopoguerra in Italia conferenza di pace di Parigi ––> ruolo di secondo piano, non ottiene la Dalmazia e Fiume - Orlando e Sonnino abbandonano la conferenza ma sono costretti a tornare - propaganda nazionalistica ––> slogan di D’Annunzio della “vittoria mutilata” o D’Annunzio si mise a capo di un gruppo di soldati per conquistare Fiume o annuncia l’annessione all’Italia e organizza una reggenza provvisoria ––> Stato non interviene  a favore ma non può andare contro il patto di Londra - crisi politica e sociale ––> eco della rivoluzione russa, disagio dei reduci di guerra - crisi economica ––> tipica crisi post-bellica, crollo della lira e povertà L’ascesa dei partiti e i movimenti di massa nuovi partiti di massa ––> partito socialista italiano, partito popolare e destra coi Fasci di combattimento - Fasci ––> fondati nel 1919, caratterizzati dalla violenza, volevano consensi di chi non si riconosceva più a dx/sx La fine dell’Italia liberale “terremoto elettorale” ––> sconfitta della classe liberale, prevalgono i nuovi partiti di massa (PSI e partito popolare) - ritorno di Giolitti al governo ––> per garantire l’ordine pubblico soluzione della questione di Fiume ––> dittatura personale di D’Annunzio, degenerazione - trattato di Rapallo ––> l’Italia ottiene Zara e Fiume diviene città libera - rifiuto di D’Annunzio ––> esercito inviato, resistenza di 5 giorni “biennio rosso” ––> agitazioni sociali e scioperi, proteste non solo economiche ma anche per ottenere il potere - Giolitti ––> cerca un compromesso ma rimane un malcontento di tutti - Italia sull’orlo di una guerra civile ––> ne approfitta Mussolini o violenza ––> squadre d’azione per contrastare le rivolte, tacito consenso della polizia o elezioni del 1921 ––> appoggio dei liberali, Giolitti si dimette, 35 fascisti in parlamento o nuovo governo guidato da Bonomi ––> dopo vari scontri si dimette fascismo verso il potere ––> organizza la marcia su Roma, tra il 27 e il 28 ottobre - non ci fu resistenza, il re affida a Mussolini di formare un nuovo governo La nascita della dittatura fascista “doppio binario” di Mussolini ––> rispetta le regole per ottenere consenso, cerca compromessi - continua ad esserci l’aggressività divisioni interne al fascismo ––> fazione più violenta e fazione più moderata, contraria alle violenze inizia la fascistizzazione dello Stato ––> Gran consiglio del fascismo, funzioni del parlamento, violava la Costituzione - Milizie per la sicurezza nazionale e Ceka fascista (intimidire gli oppositori) riforma della legge elettorale ––> reintroduzione del sistema maggioritario con la legge Acerbo (1923) - prevedeva il premio di maggioranza ––> 2/3 dei seggi a chi aveva il 25% dei voti - elezioni ––> episodi di corruzione e brogli, votazioni a scheda aperta, maggioranza fascista Matteotti ––> segretario del Partito Socialista, accusò Mussolini per violenze e irregolarità - avrebbe presentato le informazioni l’11 giugno in camera ––> rapito il 10, ucciso e abbandonato - assassinio ––> colpì l’opinione pubblica, danneggia l’immagine di Mussolini o secessione dell’Aventino ––> i partiti di opposizione si riuniscono in modo diverso o gennaio 1925 ––> discorso di Mussolini in Parlamento, si prende le responsabilità dell’accaduto  da quel momento in poi nasce la vera e propria dittatura fascista
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