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riassunto di storia dell'arte moderna, Appunti di Storia dell'Arte Moderna

riassunto della pittura di Carpaccio

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 20/04/2019

marisav88
marisav88 🇮🇹

4

(2)

35 documenti

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Scarica riassunto di storia dell'arte moderna e più Appunti in PDF di Storia dell'Arte Moderna solo su Docsity! VITTORE CARPACCIO (1465-1526) Vi�ore Carpaccio è un pi�ore italiano, importante per la produzione veneziana di teleri (tele applicate dire�amente sulla parate e poi dipinte ad olio) a cavallo fra i due secoli. Come anche altri ar�s� della sua epoca, dopo un periodo di grande successo vive una crisi data dalla difficoltà di assimilare gli appor� rivoluzionari dei nuovi grandi ar�s� e vive gli ul�mi anni relegato in provincia proseguendo uno s�le ormai a�ardato. Nel momento di grande successo Vi�ore è però un grande tes�mone della vita e dei costumi della Venezia di quegli anni. Non sappiamo esa�amente la sua origine (forse un'isola vicino Venezia) e non abbiamo no�zie del suo apprendistato. La prima opera nota sono le Storie di Sant'Orsola, dove vediamo ancora un certo impaccio, che ci fanno intuire che fosse ancora negli anni della formazione. In queste prime opere no�amo l'influenza di Antonello da Messina e dei pi�ori nordici nell'acuta individualizzazione fisiognomica dei personaggi e nella cura riservata ai de�agli. Il segno grafico deriva dalla scuola ferrarese e da quella padovana, ancora pra�cata a Venezia dai mantegneschi. Argan parla di vedu�smo in relazione a Carpaccio: la sua pi�ura vede ciò che si vede, in linea con la cultura empirica diffusa in quel periodo dall'Università di Padova, una cultura pi�orica che giungerà, a�ravewrso Veronese, fino a Canale�o. STORIE DI SANT'ORSOLA 1490-1495, ciclo di nove teleri per la Scuola di Sant'Orsola a Venezia, commissionato dalla confraternita di Sant'Orsola per decorare la propria sede. Il tema riguarda le storie della santa �tolare della confraternita. Pare che non fosse la prima opera di Vi�ore, che aveva già realizzato altro, fra cui un poli�co per la ca�edrale di Zara. Carpaccio sceglie gli episodi della vita della santa dal contenuto più festoso, variando alcuni argomen� per inserire simboli lega� alla commi�enza. La Repubblica di Venezia in quegli anni è impegnata contro i Turchi. I membri della famiglia Loredan, dis�n�si per le imprese compiute contro gli infedeli, sono molto lega� alla Scuola di Sant'Orosla, su cui esercitano un patronato. Confrontanto i primi teleri con gli ul�mi si nota una rapida maturazione ar�s�ca di Carpaccio, che da un iniziale impaccio giunge a risulta� poe�ci, paragonabili con quelli di Bellini, il massimo pi�ore nella Venezia di quegli anni. Le prime tre tele presentano incertezze nella composizione prospe�va e nell'orchestrazione della scena, manca un centro narra�vo gocale. Nelle opere successive invece c'è più sicurezza nelle composizioni, ci sono scorci profondi e c'è un buon uso della prospe�va. I personaggi rappresenta� da Carpaccio non sono dramma�ci, sono come sospesi in un ritmo lento e magico, teatrale. Luce e colore unificano tu�o. C'è una grande cura nei de�agli. Fra i personaggi sono ritra� vari personaggi reali, sopra�u�o della famiglia Loredan, principali finanziatori del ciclo. Le scene hanno molte notazioni locali, gli scorci ricordano sempre Venezia o l'entroterra collinare veneto. Orsola era la figlia cris�ana del re di Bretagna, fa�a sposare ad un pagano a pa�o che ques� si conver�sse e andasse con lei in pellegrinaggio a Roma. Carpaccio sceglie le scene più dinamiche e corali della vicenda: -Arrivo degli ambasciastori inglesi alla corte del re di Bretagna -> per chiedere la mano di Orsola. Nella parte sinistra vediamo un paesaggio lagunare. Ci sono anche giovani veneziani appartenen� alla Compagnia della Calza, che riconosciamo dagli abi�. L'uomo con la toga rossa sulla ringhiera potrebbe essere Pietro Loredan, oppure lo stesso Vi�ore Carpaccio, che da quella posizione, fuori dalla vicenda, invita lo spe�atore a guardare. Al centro, sullo sfondo, c'è un edificio a pianta centrale. Gli edifici sono di �po veneziano. La donna anziana a destra, seduta sulle scale, che richiama l'a�enzione dell'osservatore, verrà copiata da Tiziano. La successione dei vari episodi è ben scandita ritmicamente grazie all'uso della prospe�va e della luce dorata che unifica tu�o. La vicenda è la prima cronologicamente, ma è dipinta per se�ma (1495); -Commiato degli ambasciatori-> fra le ul�me insieme all’arrivo e al ritorno alla corte (1495), grande cura dei de�agli e dei riflessi luminosi, pluralità di fon� luminose di derivazione fiamminga. Richiami all’an�co (medaglioni con i profili romani). O�ma interazione fra prospe�va, luce e colore; -Ritorno degli ambasciatori alla corte inglese-> (1495) scena ispirata ai cerimoniali veneziani. Tan� de�agli di genere (scimmie�a ves�ta). Prospe�va unitaria grazie alla luce dorata. Colori chiari. Ritmo lento e sospeso; -Incontro dei fidanza� e partenza dei pellegrini-> (1495) il pennone divide in due la scena: a sinistra c’è un paesaggio inglese, patria di Ereo, con castelli e rupi scoscese, a destra una fantas�ca ci�à della Bretagna, con archite�ure in s�le veneziano. Le scene rappresentate in questo telero sono ben sei. A sinistra vediamo Ereo che si congeda dal padre. Sono rappresenta� mol� personaggi veneziani dell’epoca fra la folla, ad esempio Antonio Loredan, abbigliato con le ves� della compagnia delle calze dei Fratelli Zardinieri. Poi vediamo l’incontro fra i due fidanza� e il commiato di Orsola dai genitori. In secondo piano invece vediamo un corteo che osserva l’imbarco e la partenza. Nel paesaggio ci sono edifici che rimandano ad edifici reali, sopra�u�o veneziani. La scri�a “MALO” sull’imbarcazione è un presagio di ciò che avverrà. I vari momen� della storia scorrono in maniera naturale, scandi� ritmicamente. La luce perme�e di creare unità ambientale ma al contempo di concentrarsi sui par�colari più minu�; -Sogno di Sant'Orsola-> (1495) un angelo con la palma del mar�rio giunge in sogno ad Orsola. L’interno della stanza ben de�agliato rimanda alla tradizione italiana, la pluralità delle fon� luminose a quella fiamminga. Il mirto e i garofani nei vasi simboleggiano l’amore terreno e quello divino, il cagnolino la fedeltà coniugale. C’è un portale decorato con Ercole. Anche qui vediamo la capacità di creare un ambiente che sia unitario ma al contempo perme�a di soffermarsi sui singoli de�agli; -Incontro dei pellegrini con papa Ciriaco; (1492) Papa Ciriaco (mai realmente esis�to) incontra i giovani fuori dalle mura di Roma, ba�ezza Ereo e incorona gli sposi. La scena imita il cerimoniale veneziano. Le donne a sinistra sono le 11mila vergini compagne di Orsola. A destra vediamo la ci�à di Roma, di cui riconosciamo Castel Sant’Angelo e altri monumen�. Le mitrie appun�te del gruppo a seguito del Papa conducono l’occhio dell’osservatore nel centro focale della composizione. La definizione delle ombre, tu�e verso sinistra, è molto precisa. Qui Carpaccio sa sciogliere le incertezze prospe�che delle scene preceden�, inserendo le figure in un’ambientazione �pica del paesaggismo veneto. Il ritmo è lento e magicamente sospeso grazie alla luce chiara. Il taglio dell’opera è moderno, con alcune figure che rimangono tagliate fuori; -Arrivo dei pellegrini a Colonia-> (1490) a sinistra c’è la barca che sta approdando: vediamo Orsola e il Papa. A destra ci sono qua�ro Unni arma�, gli Unni hanno assediato Colonia. Le bandiere bianco-rosse che sventolano sono quelle del sultano Maome�o II, è un chiaro riferimento agli even� contemporanei. La scena mostra incertezze nella prospe�va: non c’è unità. Vediamo però già il ritmo lento e magicamente sospeso �pico di Carpaccio, l’analisi dei de�agli, le belle vedute ci�adine, che anche qui alludono a Venezia. I riflessi sull’acqua dimostrano un sapiente studio dal vero. Anche qui la composizione è moderna e taglia fuori alcune figure; -Mar�rio dei pellegrini e funerali di Sant'Orsola-> (1493) a Colonia A�la si innamora di Orsola, il cui rifiuto scatena l’ira degli Unni, che uccidono Orsola, Ereo, Ciriaco e le 11mila vergini. La colonna divide la scena del mar�rio da quella dei funerali. Qui Carpaccio mostra già una padronanza della prospe�va che gli perme�e di calibrare i due diversi episodi, che hanno anche ambientazioni diverse. A sinistra la profondità prospe�ca è data dagli alberi. Sullo sfondo si vede una ci�à che dovrebbe alludere a Colonia, ma ricorda sempre una ci�à veneta. Al centro vediamo un soldato che sguaina la spada: il realismo fisiognomico e l’acutezza espressiva sono l’opposto dei personaggi classici e idealizza� di Perugino. Anche qui i vessilli rossi e bianchi alludono agli O�omani. Nonostante la concitazione della scena ogni gesto si integra nella composizione. La scena del funerale è più pacata e solenne. I ritra� dei personaggi presen� sono molto cura�; -Apoteosi di Sant'Orsola e delle sue compagne-> (1491) una delle prime scene ad essere dipinta, des�nata all’altare della cappella. Sant’Orsola muore per non cedere alla violenza: è un argomento di molta a�ualità, varie donne subivano violenze dagli invasori. Al centro della composizione vediamo Sant’Orsola su una palma in un nimbo di luce tra angeli che le porgono una corona; in alto Dio Padre apre le braccia per accoglierla in Paradiso. Fra i personaggi in basso ci sono i mar�ri, le vergini, Papa Ciriaco ed altri personaggi, fra cui possiamo iden�ficare i tre figli di Antonio Loredan. Il tu�o è incorniciato da un’archite�ura rinascimentale. Lo sfondo è �picamente veneto. I due vessilli cris�ani che inquadrano la santa aumentano il senso di simmetria. La scena risente ancora di qualche grafismo e della durezza pi�orica del gusto mantegnesco, la costruzione per simmetrie è troppo ostentata. La padronanza di luce e colori è già buona, paesaggio e figure sono ben unificate, come da tradizione veneta. Ci sono alcuni de�agli indaga� con virtuosismo, come i panneggi delle donne inginocchiate in primo piano. SCUOLA DI SAN GIORGIO DEGLI SCHIAVONI (Venezia) 1502-1507 teleri con le Storie dei san� prote�ori della confraternita della comunità dalmata di Venezia (Girolamo, Giorgio e Trifone). In queste opere il linguaggio di Carpaccio è maturato: le composizioni sono più libere e variate, il colore è più denso ed armonico. La pala d’altare potrebbe essere del figlio di Vi�ore, Benede�o. I teleri di Vi�ore si trovano nella sala terrena, di pianta re�angolare. Oltre alle scene dei san� ce ne sono anche due evangeliche.
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