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Riassunto di "Storia delle storie letterarie" di Giovanni Getto, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Sintesi dettagliata e sostitutiva del testo.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 01/12/2021

isabellachiara
isabellachiara 🇮🇹

4.4

(37)

20 documenti

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Scarica Riassunto di "Storia delle storie letterarie" di Giovanni Getto e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! STORIA DELLE STORIE LETTERARIE - RIASSUNTO 1. Preistoria della storia letteraria ® TRECENTO Primo abbozzo di storia letteraria: De Vulgari Eloquentia -> linee della nostra prima poesia; “ammaestramento dell’arte del dire volgare” + autore rassegna poeti. Considerazione della poesia parte da istanza retorica+ primi poeti testimoniano gusto linguistico e retorico. Conviene trascurare apporto di Dante e contemporanei + LIMITI perché utile solo alla critica, non alla storia letteraria. Boccaccio > Geonologia deorum gentilium - rassegna di uomini paragonabili agli antichi. È un abbozzo ma non ancora SL (nel 15° libro c'è difesa del proprio lavoro contro accusa di lamentele perché egli offre prova di merito di questi scrittori moderni che “sono uomini insigni di quelli che fra i moderni introduce come testimoni”). Filippo Villani, Liber de origine civitatis Florentiae et eiusdem famosis civibus + biografie di Dante, Petrarca e Boccaccio e, dopo la prima, sguardo complessivo storia letteraria dopo Claudiano. Il trecento + notevole e varia materia destina a collaborare a sviluppi futuri della SL. ® QUATTROCENTO È estraneo alla formazione di un reale concetto di SL collezioni di biografie, sotto clima etico dell’umanesimo, sentimento nuovo dell'uomo, del suo valore terreno e della gloria+ offrono modello stimolante al sorgere della storia letteraria. Sicco Polenton, Scriptorum illustrium latinae linguae libri XVIII raccolta di biografie che si distingue per attenzione esclusiva agli scrittori. Il 1° autentico tentativo di disporre una serie di poeti e prosatori> costruzione diseguale, in cui autori solo nominati e poco caratterizzati. Non è SL e neanche raccolta biografie semplice+ è una storia delle lettere latini in cui vengono accolti moderni scrittori (Mussato, Alighieri, Petrarca, Boccaccio). Paolo Cortesi, Dialogus de ho minibus doctis+> dialogo schema ideale del Rinascimento per questioni morali, tecniche e filosofiche. Ha carattere interessante+> tentativo di storia della cultura umanistica considerato sotto l'aspetto della forma. Ha però carattere più retorico che storico. Lorenzo il Magnifico-> manda raccolta ( sotto forma di epistola) di rime antiche a Federico d'Aragona+non era una SL, è poco più di un catalogo, in cui il criterio storico era a servizio di quello stilistico. Poliziano, Sylvae+ poeti greci, latini, italiani disegno considerato la prima storia moderna della letteratura, ma solo in senso metaforico (le lezioni universitarie in forma poetica non sono escluse dalla storia della critica e non sono estranee alla formazione della SL). e CINQUECENTO Continua con vivace slancio+ ricerche erudite e compilazioni retoriche Ortensio Lando, Sferza di scrittori antichi e moderni da Omero a Ariosto. Non c'è critica. È interessante perché utile per l'invito verso un determinato schema di lavoro. Tommaso Garzoni, Teatro de’ vari e diversi cervelli mondani gusto barocco, ci interessa solo l'esemplificazione condotta sulla letteratura italiana. Il dato positivo: sentimento dell’esistenza di un mondo particolare di intelligenze e di un archivio di documenti e fonti autorevoli a cui attingere. Doni, Librerie repertorio bibliografico. Il Tiraboschi dirò che sarebbe stato più utile se avesse “data esatta contenezza de' ibri stampati”. Ma è lo stesso importante perché è il primo tentativo di compilare una storia letteraria = prima idea di un piano di lavoro di questo tipo. Accanto ai nomi ha esigenza di scrivere un breve sommario dell’opera, un giudizio valutativo, i traduttori, luogo di stampa. Vasari, Vite storia dell’arte+ nessun equivalente del capolavoro vasariano è possibile incontrare nel campo della storiografia letteraria. Lilio Gregorio Giraldi, De poetis nostro rum temporum+ difeso dal Tiraboschi: “esatta storia della poesia e de’ poeti dei primi cinquant'anni dei questo secolo”. Si distingue per una sua risentita modernità di spirito e netta volontà di specializzazione. LE POETICHE+> rappresentano la mentalità dell'epoca. Gli uomini del Rinascimento riconoscono solo l'imitazione rimane subordinata la critica come attività che non ricerca fuori di sé una giustificazione. Scagliero, Poetica aspetto episodico dell'esame degli scrittori. Patrizi, La Deca istoriale+ tentativo di tracciare storia universale della poesia, sulla linea dello sviluppo dei generi letterari> storia che dovrebbe servire come fondamento all'indagine teorica sulla poesia. Bembo, Prose della volgar lingua— Il Flamini riteneva di poter additare in queste pagine il più antico saggio di storia critica della letteratura italiana interpretazione sfocata. Interesse del libro verso il fatto linguistico + lingua consacrata da una tradizione di classici. Sul discorso sulla lingua: Salviati> lingua toscana superiore VS Calcagnini+ auspicare lingua italiana e opere in italiano vengano dimenticate Equicola, Natura d’amore-> monotonia perché interesse rivolto solo alla letteratura amorosa ma sono esemplari i capitoli riguardanti Guittone, Cavalcanti, Dante+ interesse diverso da quello storico letterario, ma potrebbe sembrare capitolo di storia letteraria e SEICENTO L'ambizione erudita del seicento era volta a catalogare i documenti dell'attività letteraria l’attività erudita segna fase importantissima nella formazione della storia letteraria. Per la prima volta c'era necessità di autonoma ricerca storia e la letteratura doveva diventare oggetto di storia, indipendentemente dal bisogno didattico illustrativo. Manca interesse esteso a tutta l’Italia, abbiamo memorie degli scrittori di Milano, Brescia, Roma e poi regionali o degli ordini religiosi, o accademie. L'erudizione secentesca non è scientifica, non è severa disciplina di indagine ma dilettantismo Villani, Ragionamento sopra la poesia giocosa de’ Greci, de’ Latini e de’ Toscani Guarini, Compendio della poesia tragicomica+ cronaca letteraria diluita e dispersa nel discorso teorico sulla poesia tragicomica Il seicento segna svolta nel processo genetico della storia letteraria+ indagine erudita era utile alle opere del ‘700. Quadrio, Della poesia italiana, poi in 7 tomi come Della storia e della ragione di ogni poesia-> meno ricca di proposte storiograficamente suggestive rispetto al Gimma. Nel passaggio dal Gimma al Quadrio c'è una successione di tempi a cui corrisponde una regressione di significato+ Quadrio mentalità storiografica antiquata e meno attiva. Materia organizzata con complesso e preciso ordine. Grandioso panorama della letteratura poetica delle più diverse lingue e dei più vari generi> lavoro di ampie misure: un monumento degno del ‘700 erudito. LIMITE: le notizie non sempre sottoposte a rigoroso vaglio critico e vengono riferite senza sufficiente controllo in ordine all'economia interna. Però tale materiale può essere ancora oggi possibilità di studio e di consultazione. Introduzione: volontà di compiere un lavoro di carattere erudito, di collaborare alla formazione di un ricco repertorio di notizie sui più celebri cultori della poesia+ la SL si presenta idealmente concepita come collezione di nomi e autori. È erudizione diversa dalla caotica raccolta di materiale propria del barocco+ l’analisi è qui più disciplinata e precisa. Dice di volere mettere a fronte i principali poeti greci, latini e italiani> ma alla fine preminenza e rilievo a quella italiana. Questa propensione non assume significato profondo + non è altro che l’amore naturale verso materia di propria competenza. Secondo Gentile c’è sentimento di nazionalità, esaltazione di gloria italiana e religione della patria> ma si incontra solo un orgoglio erudito volto a magnificare la virtù intima della disciplina da lui coltivata+ nel Gimma l’Italia costituisce uno dei più vagheggiati miti dell'intera opera, qui questo motivo rimane accademico pretesto di oratoria erudita. Anticipazione del tema nazionalistico denso di valore etico e politico dell'età romantica. Denina, Discorso sopra le vicende della letteratura-> tradotto in molte lingue per interesse geograficamente esteso. Oggetto: letteratura di vari paesi Panorama della letteratura tracciato non sorge sotto stimolo di approfondito gusto storico e critico. L'indagine storica conserva residui notevoli di un'impostazione teorica. Intento: verrò, come per ordine di storia letteraria universale, indicando i principi e le cagioni che fecero vivere lo splendore delle lettere; eleggere come esemplari quegli autori che troveremo esser vissuti con singolare gloria. + tenta di darsi giustificazione teoretica e pratica, come speculazione delle cause della decadenza e della grandezza delle lettere, e come fondazione di precettistica che valga a un rifiorimento. È un programma moderno, sostenuto da illuministica passione di cogliere motivi del vario fluttuare della civiltà manca senso di una SL che si giustifica per sé. Coscienza della vicenda della letteratura con la quale il Denina partecipava in pieno affiatamento alla cultura del suo secolo+ si affermava un principio che giovava a un più ricco movimento di sviluppo alla sequela di scrittori catalogati sotto le norme del buon gusto+ canoni sono troppo rigidi> esagerazioni comprensibili che testimoniano passione per problema di inquadramento e visione unitaria della nostra letteratura. Letteratura per le prima come belle lettere+ non più generico. LIMITE: manca di equilibrio compositivo, già implicito nell'accennata scelta degli autori e del gusto. La parte costruita con più senso delle misure è quella della letteratura classica. Tutta l'opera costante preoccupazione di passare dal grezzo documento e dal minuto particolare a una più vasta e profonda sintesi+ vuole essere una storia filosofica, ma c'è poca filologia per essere filosofica. Dopo il Denina ci furono il Mazzucchelli >fu utile solo a mantenere vivo l'interesse per le grosse ricerche e per avere determinato volontà ricerca più organica, meno statica e materiale. Poi ci furono molte storie letterarie comunali e regionali. Parini, Principi delle belle lettere nella seconda parte dimostra quali siano i principali autori. Lo schema è retorico. L'interesse è solo per la lingua italiana. È importante perché a volte si affermano spunti storiografici complessi + è importante che per la prima volta siano segnati i prosatori, che vengono liberati da quella zona di interesse solo erudito, che avevano avuto fino adesso. 3. La Storia della letteratura italiana del Tiraboschi Tiraboschi era un gesuita+ la storiografia letteraria istituisce una certa parentela con i gesuiti, suscitando malcontento nel Foscolo, ad esempio, per l'intonazione claustrale delle storie letterarie del ‘700. Gli uomini del Risorgimento avvertivano la fiacchezza del sentimento patrio dei loro predecessori. Introduzione: dice come l’Italia sia nutrice e madre delle scienze e delle belle arti, di come gli stranieri possono solo dolersi di noi. Egli desidera accrescere la lode all'Italia contro l'invidia degli stranieri. La spontaneità d'amore del Gimma e l’accademica passione, nella politica del Quadrio, qui sono sostituite da una solenne e enfatica convinzione del PRIMATO ITALIANO. Intenti programmatici: esigenza di storia letteraria che superi i confini della provincia o della regione, volontà di sostituire alla raccolta biografica la narrazione continuata del processo storico+ ideale soggetto è il documento letterario come fenomeno della vicenda storica. Giudizio sul Gimma: l’Idea è considerato l’unico saggio si una storia generale della letteratura, ma dall'altro lato ne lamenta la mancanza di giusto criterio appoggia la struttura. STORIA, e non biblioteca; e STORIA D'ITALIA, non di una provincia+ voleva includere tutti coloro che vissero in Italia» assunzione di criterio geografico comporta un cadere di ogni controllo nei riguardi di confini cronologici. Esigenza del collezionista di fatti: non tralasciare nessuna notizia è evidente l'influenza della mentalità erudita del secolo. Il voler risalire alla prime origini era determinato dalla natura stessa dell'argomento (rilievo dato più al contenuto delle opere che alla loro forma) + contegno di materia si creava fitta trama di casi che postulavano attenzione a ogni lieve modificarsi della vicenda letteraria. È assente nella storiografia del secolo XVIII qualunque valutazione sull'opera d’arte. Tiraboschi non ha idea precisa di letteratura da lui il concetto è introdotto nel senso diffuso del secolo: la storia dell'origine e de’ progressi delle scienze tutte in Italia+ il concetto equivale al nostro di cultura. Sono 9 tomi; al 4 comincia la trattazione in senso cronologico moderno. La mentalità erudita del bibliotecario esclude atteggiamenti filosofici+ può così darci una vera e propria storia della letteratura nel senso di una storia delle belle lettere. Scrupolosa e ordinata mentalità classificatoria determina carattere della sua storia+ la storia delle belle lettere, seppur affiancata alla storia delle altre scienze, ne rimane distinta, conservando il suo aspetto preciso. Nel disegno dell’opera, per estensione e per ideale prevalenza, la storia delle belle lettere ha carattere di assoluta centralità. Nella sua mente è STORIA DELLA CULTURA, che offre poi anche una storia della letteratura. LIMITE: scivola sulla superficie delle cose senza scorgere gli interni rapporti e le relazioni. Inoltre non si può non constatare il progresso segnato da quest'opera sul piano strutturale, ma rimane il limite per questa costruzione sotto l'aspetto della “forma” storiografica. Tutto ciò che è altro dalla storia della belle lettere, ossia la storia delle altre scienze, è eterogeneo+ in lui la storia delle scienze si sviluppa come una storia da situarsi accanto alla storia della poesia. Storia delle scienze è semplice humus, come civiltà dalla e nella quale si sviluppa la letteratura (Denina e Bettinelli annullavano la storia della letteratura nella storia della cultura, qui è il contrario) + storia letteraria non limitata alla poesia e non subordinata a intenzioni retorico-precettistiche. Partizione in periodi: medioevo, umanesimo, ecc. per secoli (5 periodi)> non per generi letterari. Per esempio, il Trecento+ considerazioni su Petrarca come un genio grande e sublime, considerazioni su agitazioni e guerre esterne+ tutto però molto superficiale, ma positivo perché suggerisce approfondimenti. Apoteosi di Petrarca, in una posizione che il secolo successivo darà a Dante. Il ‘400 viene considerato il secolo aureo della SL, ma secolo senza poesia, ma se si considera il secolo dal punto di vista culturale esso apparirà pieno di gloria. Poi sul ‘500 si corregge e assegna a questo secolo il primato di gloria nella SL> motivo di ciò dovuto al numero e alla grandezza di scrittori fioriti in questo secolo (top: Ariosto). Per il ‘600 annuncia un giudizio positivo (anche se all'inizio dice che in questo secolo l’Italia dovrebbe essere più vergognosa che lieta) dicendo che degli autori di questo secolo basterebbero a rendere immortale il paese+ riconoscimento importanza ‘600 nel campo delle scienze. Non parla del ‘700 per paura di avere preconcetti (di noi giudichino i nostri posteri) > Questi profili storici, seppur superficiali, rappresentano un positivo apporto allo sviluppo SL perché contribuivano a orientare verso concezione ampia e unitaria dello sviluppo della letteratura, distogliendola dall’astratta considerazione dello sviluppo dei generi. Così come avviene per le opere anche il giudizio sui secoli è un elenco di pregi e difetti tendenza a istituire graduatoria. Quest'opera è lontana non solo dalla critica romantica ma anche da quelle posizioni più vivaci della critica settecentesca. 4. Prelu toriografici ottocenteschi Al rinnovamento della poesia italiana sotto influenza straniera corrisponde analoga trasformazione nel campo della storiografia. Corniani, | secoli della letteratura italiana la fortuna editoriale vale a registrare la divulgazione di un determinato gusto. Per la prima volta escono nel 1796 in un volume | primi quattro secoli della letteratura italiana dopo il suo Risorgimento. Più tardi Ugoni fa un'aggiunta con l’intento di proseguire l’opera di Mazzucchelli, pubblicando Della letteratura italiana nella seconda metà del secolo XVIII. Una seconda edizione fu poi curata da Ticozzi con l'aggiunta di una decima epoca, che comprende dal 1750 al 1832. Introduzione: rimanda a intento divulgativo> in esso è riposta quella storica responsabilità che accompagna il sorgere di questo lavoro. Il suo intento lascia trapelare desiderio di iniziare un lavoro di storica ricostruzione. 2. Riposato e disteso esercizio di inquadramento con il quale di cercava di periodizzare e di criticamente pensare la storia delle nostre lettere Pensiero romantico era quello di superare interesse per letteratura nazionale per affrontare quella delle letterature d'Europa+ ampliare a approfondire la coscienza politica, in senso nazionale e universale. - Il Montani recensisce l’Ugoni dicendo che era avveduto ed educato alla scuola della ragione, per cui la sua storia risulta superiore, ma non sembra essere la forma ideale di indagine storiografica. Montani dice che il compito di uno storico è porre un generale giudizio sulla letteratura in tal epoca. Loda il suo contegno e la sua perspicuità e la finezza che ha nel presentarci le sottili differenze tra i caratteri degli scrittori. Del Corniani dice che è solo un catalogo cronologico - Articolo di Montani sull’Antologia su Salfi+ elogiati il pregio e l'unità, posti in risalto dal confronto con Tiraboschi - Tommaseo pagine sull’Antologia+ esclusione delle scienze dalla storia della letteratura: non c'è storico con così ampia cultura + qui sta l'implicita presa di coscienza della separazione tra le varie discipline. Poi intorno al tema biografico+ può esserci biografia solo se in funzione dell'analisi del mondo espressivo di uno scrittore e non pretenda di essere prioritario. Problema: affrontare scrittorelli mediocri> accusa alla storiografia settecentesca che minuziosamente riportava tutto Esigenza di interpretazione dell’opera d’arte condotta in modo da illuminare i rapporti con altre opere. - Foscolo avverti il bisogno di scrivere una storia letteraria. Fastidio verso storiografia ‘700. Polemica verso Tiraboschi> posizione necessaria ma non sufficiente alla ricerca storiografica, in quanto sviluppa solo il primo momento della storiografia, quello muratoriano, quello filologico. Rapporto di assoluta identità tra filosofia e indagine degli scambi di letteratura e costumi. L'ideale storia della letteratura realizzarsi non per un assommarsi di una laboriosa ricerca filologica, ma solo quando insieme a queste componenti si aggiungesse un linguaggio capace di riflettere in sé e di comunicare al lettore impressione di quel mondo di bellezza. Inoltre la storia letteraria non poteva affondare le sue radici nella vita vissuta+> da qui polemica antiarcadica e anticlaustrale. - Mazzini dilatare l'orizzonte verso letterature straniere; riprendeva concetto di letteratura come espressione della società interviene nella sua concezione storiografica un nuovo motivo: il popolo. Compito storia letteraria quello di illustrare elemento popolare+ suggerimento ripreso dal Carducci. Introduzione dell’elemento popolare non un progresso+Mazzini lo rendeva poco conciliabile con libera analisi della storia letteraria. Il suo progresso sta nel rifiuto del canone climatologico, di origine illuministica e poi presente ancora nella storiografia romantica. 6. La Storia delle belle lettere dell’Emiliani Giu Prima ci furono storie letterarie marginali da pag.143 a pag. 152. Nel 1844, poi ristampata nel 1855 con il titolo Storia della letteratura italiana. Può dirsi veramente la prima nostra storia letteraria nel senso attuale> maturazione del problema critico; l'autore auspica a istituzione di una cattedra di letteratura italiana che dovrebbe sostituirsi a quella di eloquenza. Demolisce le opere a lui precedenti, ma la svalutazione si affievolisce man mano che si avvicina al suo tempo+ accetta Ginguené e Maffei (ma respinge Sismondi perché troppo romantico). | nomi di Vico e Muratori tornano perché idoleggiati eroi del nuovo gusto critico; intuisce la grandezza di Foscolo. - Elemento biografico solo nella misura in cui è necessaria allo spiegare lo sviluppo mentale dell’autore (si scaglia quindi contro il Tiraboschi). - Andavano distinte le discipline scientifiche fondate su scopi e metodi diversi - Determinazione del ritmo di sviluppo della storia letteraria, individuato nei suoi mutamenti essenziali e nelle caratterizzazioni dei suoi periodi. - Politica/letteratura> sorge esigenza di superare in un'organica visione il frammentarismo della storia intesa come discontinua serie di annotazioni raggruppate intorno ai singoli autori e eliminare l’astrattismo della considerazione delle biografie scostate dal tempo. - Rifiuta schema cronologico+ sostituisce i secoli con le EPOCHE. - L'aspetto dell’arte perde schiettezza originaria e appare perduto nella concorrenza degli elementi nuovi i quali, come procedenti da una forma di civiltà diversa, riuscivano stranieri. - ‘400=fine letteratura originale+ inizio IMITAZIONE+ nell’esaminare il ‘500: 2 epoche: 1. Fecondissima di ingegni; si scorge il pensiero franco dell’Italia non ancora caduta nelle sciagure politiche 2. Dopo la morte di Machiavelli e con la caduta della repubblica fiorentina e prevalenza Spagna * La letteratura non era più facoltà piena di vita e motrice dei popoli+ il poeta non è più istitutore dei cittadini e il poeta non è più motore degli affetti - Fine secolo all'elegante imitazione succedono stranezze ridicole del Marini, ad esempio - ‘600 infelice per poesia ma rinnovamento scienze + ma un progresso ci fu perché fu il secolo di conciliazione tra critica e filosofia. - Alfieri Il risultato dell’opera sta nel riassumere le intuizioni teoretiche e le applicazioni pratiche di diversi decenni di riflessione critica. LIMITE - Lascia incerti su apprezzamento che non sia quello relativo alla struttura> manca in effetti una vera e propria storia della poesia, o comunque una storia dell'espressione letteraria. Comunque è vero che l'ideale contegno impediva l’attuarsi di una storia della forma in un senso modernamente inteso. - Accetta concettualismo estetico di Hegel (= arte come simbolo di un'idea) + era costretto a fermare attenzione su elementi etici o intellettuali estranei alla forma estrinsecamente concepita: l’arte ha idea generativa e poi tende a muoversi intorno ad essa+ capisce di essere arrivata a un perfezionamento dell'idea primigenia quando è depurata da ogni concorrenza di idea straniera in grado di distruggerla. - Interesse espressivo e concettualistico si muovono separatamente+ crea discontinuità - Interesse alla forma preclude attenzione al contenuto+ tendenza a cogliere l’idea simboleggiata nella letteratura: l’analisi si rivolge solo ai valori di contenuto. Guelfismo e ghibellinismo + 2 categorie per spiegare il corso della letteratura italiana, destinate a risolversi in rapporto antitetico di valore/disvalore, positività/negatività. L'arte di Dante sarebbe ghibellina, mentre dopo la sua morte si afferma l'idea guelfa che porta alla decadenza. Così dopo il ridestarsi dello spirito italiano dopo tale decadenza avveniva per il risorgere dell'idea ghibellina. Questo alternarsi crea discontinuità. Teoria dei generi letterari» non modifica l'antiquato concetto. Opere di Machiavelli e Ariosto analizzati in modo frammentario, in un capitolo come scrittori drammatici e in un altro come scrittori del Principe e del Furioso. Questa teoria regola la costruzione della sua storia e finisce col determinare un momentaneo accostamento tra dorma e contenuto+ la teoria era volta a risolvere elementi contenutistici in disciplinati schemi formali. FORTUNA+ accettata la metodologia ma dissenso sui particolari risultati. - Cicconi: recensisce l’opera sull’ Antoligia italiana e comincia articolo: abbiamo finalmente una storia delle Lettere italiane!. Ma al tempo stesso aveva qualche riserva dicendo che talvolta non c'è connessione tra storia civile e letteraria. Cicconi non accettava la tesi ghibellina, per una diversa fede politica. - Baldacchini, articolo Della unità ed opportunità d'una nuova storia letteraria italiana, su Museo di scienze e letteratura simpatia per antichi modelli storiografici (es. Tiraboschi) + diffidenza verso stranieri che avevano innovato metodo di narrare la nostra storia letteraria sentimento nazionalità che dava monopolio agli italiani. Posizione ottusamente reazionaria. Unica opposizione al Giudici sul piano metodologico. - Tenca, articolo sul Crepuscolo+ approvava e riteneva unico tentativo fra noi si investigazione filosofica intorno allo sviluppo letterario. Non accettava il contenuto e negativa era soprattutto la presenza di mentalità antiromantica. Nell'articolo era dibattuta questione del rapporto tra letteratura e storia+ Giudici era rimasto alla soluzione della scuola classicistica (= occupati a cercare manifestazioni del concetto letterario nella politica tutto ciò che esce da questo schema è respinto). 7. Successive esperienze storiografiche Storie della letteratura italiana ad opera di tedeschi. Il De Sanctis, insoddisfatto della cultura storiografica italiana, rivolgeva il suo sguardo alla cultura idealistica tedesca. Un suo discepolo, La Vista Se potessi insegnare, professare un corso, farei una storia della letteratura italiana composizione della storia letteraria si presenta come espressione massima dell'attività critica. Tra la storia di Giudici e quella di De Sanctis, sono poste 2 opere: quella del Cantù e quella di Settembrini. Cantù, Storia della letteratura italiana pagine introduttive estranee a una funzione indicatrice. Nel Cantù introduzione non vale come intuizione di un'idea storiografica, ma si verifica discontinuità tra promessa di superiore storiografica e concreta narrazione, inoltre già si può constatare mancata precisa proposta metodologica. De Sanctis: scrive di storia e gli manca il senso della storia; scrive di arte e non ha senso artistico. - Storia che procede per resoconti, estranei l'uno dall'altro+ nessun tentativo di disciplinare la materia. - Torna al modello Tiraboschiano (= storia della letteratura accanto alla storia delle belle lettere, la storia delle altre attività intellettuali, ossia le scienze) > Non perché nuova concezione ma solo per spontaneo spirito divulgativo - No sensibilità critica+ il giudizio di questo storiografo trova grande ostacolo: lui è di fronte all'opera d'arte con stato d'animo malcontento che gli rende scarso il senso dell'ammirazione; egli trova godimento nell'osservare i difetti. - Aspetto più caratteristico della sua opera: il MORALISMO+ crea, da un lato, spesso spunti oratori grevi di pedantesco sentenziare + gusto demolitorio. Dall'altro genera pagine bozzettistiche, con aneddoti e ritratti di personaggi e periodi, con efficacia non priva di freschezza. - Concezione storiografica consiste nella novità con cui è stata conciliata l'esigenza dello sviluppo storico e il rispetto dell'autonomia dell’arte. - Carattere di questa storia: storia della cultura, della cultura letteraria, del fatto espressivo in cui si sensibilizza e si palesa la vita di un’intera civiltà storia di un contenuto che diventa forma. - Notizia storico-politica + assunta in modo equilibrato e efficace, si risolve il problema del rapporto fra politica e poesia+ e si risolve anche il problema poesia/società: concreta storia della cultura letteraria nella quale confluiva la vita multiforme di una civiltà e una nazione. COMUNQUE, elemento politico, sociale, ecc. SEMPRE SUBORDINATO al fatto letterario. - De Sanctis+ talvolta si può verificare espansione oratoria (come capitolo Machiavelli, in questo momento che scrivo, le campane suonano a distesa) > impronta degli anni densi di storia in cui scrive: espressione emblematica di fusione tra vita e letteratura. PERÒ+ la poesia diventa isolata nel suo intangibile universo + questo è problema lasciato aperto ai successivi autori, determinando trama riscoperta attraverso strenua meditazione in cui si manifesta intelligenza De Sanctis indotto a interpretare storia letteraria secondo gusto etico-estetico formatosi sulla poesia+ riconosce la poesia il punto d'arrivo dell'intera storia letteraria. - Elemento biografico subordinato alla considerazione dell’opera -. Autori minori? A volte non li analizza, ma più spesso si preoccupa di cogliere per intero un movimento letterario; in De Sanctis i grandi capolavori hanno posto prioritario, la rimanente produzione letteraria è riassunta. - Ideale di contengo+ evitare archivistico deposito di notizie e documenti - Sintesi di filologia e filosofia al vertice ideale critico ‘800+ realizzata qui con somma di esperienze. Non annullava i dati ma li assorbiva nella sua storia+ non distruggeva il “fatto”, ma solo gli schemi. - Nonsi preoccupa di scoprire notizie inedite (sebbene la sua ricerca sia fondata su accurato lavoro filologico) ma di illuminare nel suo complesso tutta la civiltà letteraria. LIMITE+ sentimento della vita morale rimane talora chiuso in uno schema preconcetto, e s’arresta davanti al alcune manifestazioni spirituali. Non sembra vero ciò che dice De Robertis, a proposito dello scarso interesse linguistico In realtà finalmente la storia letteraria era studiata nel suo autonomo valore insieme nel suo necessario legame con tutta la vita dello spirito che si rifletteva e assorbiva in essa. 9. La storia della letteratura dopo De Sanctis Età successiva a De Sanctis+ impoverimento storiografico. Bartoli e Carducci+ attingevano a filosofia romantica; Carducci, Dello svolgimento della letteratura nazionale, riassume motivi positivismo e romanticismo; ansia di totale visione della vicenda della letteratura nazionale, come Foscolo; storia della letteratura = storia del linguaggio poetico dei nostri autori si ricompone dalla lettura sei suoi sparsi lavori di critica maggior apporto deriva dal Carducci critico. Romanticismo interviene nel disegno storiografico romantico è il proposito di innestare la vicenda letteraria su quella politica. Le grandi personalità venivano abbassate all'ufficio di individui rappresentativi delle forze propulsive della vicenda storica. Ogni immissione di qualcosa di nuovo = degenerazione. Bartoli, Storia della letteratura italiana-intento di raccogliere e classificare con ordine tutto il materiale della nostra letteratura+ un'enciclopedia, seppur in ordine cronologico e non alfabetico. Interesse solo all'analisi del particolare, non supera i limiti del materiale contenuto storico, trascurando il tema strutturale e la problematica generale della storia letteraria. Atteggiamento di netta avversione all’ascetismo cristiano e di correlativa esaltazione del realismo pagano. Si asteneva di proposito dal lasciare spaziare il suo occhio su troppo ampie vedute. Gaspary, storia uscita a Berlino+ stesso discorso Bartoli+ era una rappresentazione compita e attuale dello “stato della scienza” nel campo degli studi italianistici. La notizia biografica resta senza risonanza culturale. Però storia letteraria composta con severità scientifica e eleganza di gusto. Etienne+ svolgimento della letteratura posto in relazione con un motivo politico che gli eventi svoltisi negli anni vicini all'autore suggerivano, quello dell’unità italiana. Garnett, A History of Italian Literature considerava letteratura italiana “as a single entity”. Fornaciari, Disegno storico della letteratura italiana 10. Storia della letteratura nel novecento
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