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La seconda rivoluzione industriale in Italia: dalla positività al capitalismo finanziario, Appunti di Storia

Storia industrialeStoria tecnologicaStoria economica italiana

La seconda rivoluzione industriale in italia, caratterizzata da un'epoca di grande progresso tecnologico tra il 1870 e il 1945. I protagonisti principali sono gli stati uniti, la germania e l'inghilterra. Vengono presentate invenzioni chiave come la dinamo e la lampadina, e il ruolo crescente dell'elettricità, del petrolio e dell'acciaio. Inizia l'era delle società per azioni e del capitalismo finanziario. Giolitti e l'età giolittiana sono associati al decollo industriale e alla promozione di riforme economiche, sociali e amministrative. La politica di giolitti è descritta come aperta e democratica nel nord, ma corrotta e senza scrupoli nel sud.

Cosa imparerai

  • Quali invenzioni sono state presentate nel testo come chiave per la seconda rivoluzione industriale in Italia?
  • Come è descritta la politica di Giovanni Giolitti nel testo?
  • Che nazioni sono considerate i principali protagonisti della seconda rivoluzione industriale in Italia?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 09/10/2022

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4.4

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Scarica La seconda rivoluzione industriale in Italia: dalla positività al capitalismo finanziario e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Seconda rivoluzione industriale Siamo in pieno positivismo = fiducia e fede nella tecnologia, nella scienza e nel progresso (aggancio a filosofia con Comte) Intorno al 1870 inizia la seconda rivoluzione industriale. Si apre un'epoca di grande progresso tecnologico che durerà fino al 1945 I grandi protagonisti sono - Stati uniti - Germania - Inghilterra  avviene prima = all’inizio del 1800 siamo in piena età vittoriana (collegamento con Dickens) Il crescente utilizzo dell'elettricità avvenuto in questo periodo permette numerose invenzioni (tra cui la Dinamo ideata da Antonio Pacinotti nel 1860) il telefono realizzato da Antonio Meucci al quale tuttavia sarà sottratto il brevetto dall'americano Graham Bell. tra il 1876 e il 1882 Thomas Edison inventa la lampadina e costruisce la prima centrale idroelettrica sfruttando le acque delle cascate del Niagara.  intorno al 1880 il petrolio inizia a sostituire il carbone come fonte di energia i suoi derivati daranno un impulso decisivo allo sviluppo dell'industria automobilistica e aeronautica.  Età dell'acciaio che inizia a essere largamente impiegato dall'industria edile per la costruzione di ponti e grattacieli (1889 la TOUR EIFEL) Non esiste + la proprietà singola ma società per azioni = chi detiene la maggior parte delle azioni detiene la società chiamate anche holding (in inglese) o cartelli industriali Per finanziare le holdings nascono le banche = nasce il capitalismo finanziario Differenza tra capitalismo finanziario e industriale - Finanziario = DD denaro che produce denaro  investire in titoli e azioni - Industriale = MDM merci che producono denaro che producono denaro Età giolittiana Primi anni del 900 sono segnati da una figura fondamentale: il liberale Giovanni Giolitti che governa prima come ministro degli interni e poi come presidente del consiglio Giolitti fu alla guida del governo nel periodo che coincise con il decollo della rivoluzione industriale caratterizzata da progressi nell'industria elettrica siderurgica meccanica soprattutto nel triangolo industriale formato da Torino Milano e Genova e nella produzione agricola pianura padana LA PROPOSTA GIOLITTIANA PER IL NORD: = lo stato non rappresenta solo le classi + ricche ma tutti i cittadini al di là della loro condizione sociale Favorevole allo sciopero e ai sindacati  Tutti i cittadini concorrono allo sviluppo economico del paese Promuove una serie di riforme economiche, sociali e amministrative per favorire sviluppo Mentre il sud viene trascurato e rimane in un sistema simile al latifondo. La politica del doppio volto= difronte a queste due Italie Giolitti si dimostrò aperto e democratico nei confronti del nord, ma corrotto e senza scrupoli al sud dove sfruttò in suo favore il clientelismo locale (da qua il nomignolo: ministro della malavita) Riforme - Protezione e tutela lavoro donne e bambini Vieta che lavorino di notte = disciplinazione orario lavorativo (prima 10 poi 8 ore di lavoro) - Protezione sociale ideata da Giolitti introducendo la pensione (lavoratore finito il suo ciclo lavorativo gode di una protezione sociale)  rafforzata da Mussolini - Istruzione = è compito dello stato promuovere su tutto il territorio italiano l’istruzione 1912 - suffragio universale Maschile nel 1912 (bisognava avere 30 anni per analfabeti e 21 per istruiti per votare) - nazionalizza i trasporti = li rende proprietà dello stato = reputandoli sistema vitale vitale per l’economia - acqua, gas, elettricità servizio essenziale in mano allo stato aspetti negativi della politica giolittiana - non si occupa mai del sud (emigrazione di 3 milioni di persone verso gli stati uniti)  grandissimo vantaggio da parte Italia che riceveva le rimesse - impresa della Libia conquista Cirenaica (cirenee antica città greca) e Tripolitania (capitale tripoli) + isole del Dodecaneso (Rodi)  vicino alla Turchia Crisi età giolittiana 1912-14 spirano venti di guerra in Europa  tensioni tra grandi potenze europee = scontro su modello economico: impero tedesco e Inghilterra (1911 crisi del Marocco che vede una forte tensione tra Germania che reclamava il territorio e Francia che lo possedeva) Italia opinione pubblica si divide in due correnti - neutralisti = astengono dalla guerra (chiesa cattolica, liberali di Giolitti che riconoscono che l’Italia non fosse preparata né economicamente e militarmente, riformisti) - interventisti = nazionalisti (ideologia che si basa sul fatto che una nazione sia più forte delle altre e che dovessero sottomettere gli altri stati), industriali, socialisti rivoluzionari (pensavano di trasformare la guerra in una rivoluzione, i futuristi e altri movimenti artistici, Dannunzio, Ungaretti 24 maggio 1915 Italia entra in guerra fine età giolittiana Nuova e moderna concezione dello stato Bismark = aveva capito che masse popolari si erano organizzati in due modi (attraverso partiti massa come partito socialista idee di uguaglianza e parità) = la questione sociale non era risolvibile con violenza e anche queste classi sociali dovevano essere rappresentate  politica lungimirante  Anche in Italia in ritardo nasce la questione sociale = Giolitti si pone lo stesso problema anche contadini e operai avevano diritto di essere rappresentati 1891 a Genova viene fondato il partito socialista Come devono essere rappresentati? In tutti i partiti socialisti d’Europa si formano due correnti - Massimalista o rivoluzionaria = arrivare al socialismo attraverso rivoluzione armata e violenta abbattendo sistema borghese (Russia)  1921 prenderà il nome di partito comunista - Riformista= vogliono arrivare al socialismo attraverso elezioni democratiche, riforme, pacificamente Chiesa cattolica affronta la questione sociale (attenzione verso operai e contadini) = propone: la dottrina sociale della chiesa - Giusta paga per vivere dignitosamente ma operai no sciopero per non provocare alcun danno economico rerum novarum (delle cose nuove) = Compromesso per far avanzare e sviluppare la società
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