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Riassunto di storia sui monaci laici e la lotta per le investiture, Sintesi del corso di Storia

L'abbazia di Cluny Come cambia la figura del monaco La lotta contro la simonia Cluny come modello della chiesa Lo scisma Gregorio VII Il rifiuto delle cariche ecclesiastiche da parte dell'imperatore La riforma gregoriana La chiesa come una monarchia Lo scontro tra Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV La scomunica di Enrico IV La prostazione di Enrico IV L superiorità del potere spirituale sul potere temporale

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 12/04/2021

Van3ssa27
Van3ssa27 🇮🇹

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Scarica Riassunto di storia sui monaci laici e la lotta per le investiture e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! Monaci e Laici nell'11 secolo La lotta per le investiture L'abbazia di Cluny Nel 909 in Francia, precisamente in Borgogna, l'abbazia di Cluny diventa il centro di riferimento del monachesimo benedettino. Un movimento di monaci nato da San Benedetto da Norcia, in Italia. Rispetto al modello originario, Cluny introdusse significative modifiche. La giornata del monaco era divisa in due fasi: una parte della giornata dedicata al lavoro manuale e nei campi, una parte dedicata alla preghiera e allo studio. Nell'abbazia di Cluny l'unica occupazione del monaco erano lo studio e la preghiera. I monaci erano sacerdoti, quindi la preghiera assume un ruolo importante. In particolare, a Cluny acquistò un'importanza decisiva e centrale la pratica della celebrazione di messe per i defunti, con lo scopo di alleviare le pene dei propri cari nel passaggio al paradiso. Nell'11 secolo l'abbazia di Cluny divenne un modello per l'intera comunità cristiana, non solo per l'ordine dei monaci benedettini. Questa fama era legata anche al fatto che, grazie alle preghiere dei monaci, numerose anime avevano l'accesso concesso al paradiso. Come cambia la figura del monaco Il monaco diventa una figura quasi angelica, che rifiuta la sessualità, la lussuria e la passione, che secondo la mentalità cristiana del tempo abbassava l'essere umano al livello degli animali. A Cluny si impose un nuovi modello di sacerdote che, essendo anche monaco, era casto e celibe. La situazione era diversa nelle città, in moltissime parrocchie, i ministri del culto erano non solo ignoranti (spesso, conoscevano poco il latino, la lingua del culto e delle preghiere), ma anche accompagnato da moglie e figli e conducevano una vita da laici. Nel corso dell'11 secolo, la chiesa cattolica romana e il Papa cercarono di creare una struttura potente e centralizzata. Il primo effetto di questa impostazione, fu lo scisma del 1054. Questa impostazione di supremazia investì anche i rapporti con l'impero. Ottone I aveva inaugurato la pratica della subordinazione della chiesa all'impero con la nomina dei vescovi-conti e del pontefice (privilegio di Ottone) Il rifiuto delle cariche ecclesiastiche da parte dell'imperatore Nel 1059, Papa Niccolò II emanò un documento ufficiale, che dichiara l'elezione della carica del pontefice riservata ai cardinali. (Riuniti in conclave) L'imperatore non aveva più alcun potere nella scelta del pontefice (non poteva più nominare o deporre il papa) Nel 1060, Niccolò II condannò la pratica dell'investitura dei vescovi da parte dei sovrani. Nel 1073 diventa Papa Gregorio II, che sarà ricordato per la sua riforma. La riforma gregoriana La riforma gregoriana si articola nei seguenti punti: -rifiuto del papa di sottostare all'imperatore -Rifiuto delle investiture dei vescovi da parte dell'imperatore -lotta contro la simonia e per un celibato dei preti. Nel 1075 fu emanato il Dictatus Papae: si tratta del primo e fondamentale testo nel quale il papato romano rivendica per sè il primato completo, sia in campo ecclesiastica, sia in campo politico. Il pontefice si considerava superiore a ogni altra autorità e si poneva al di sopra sia dei vescovi sia dei sovrani. La chiesa come una monarchia Con questa riforma la chiesa iniziò a trasformarsi in una vera monarchia, centralizzata nella persona del Papa: nell'amministrazione della chiesa, dopo il Dictatus papae, ogni decisione importante potè venire solo dal centro. In virtù del Dictatus il papa diventa fonte di diritto, nel senso che poteva emanare nuove leggi: i concili, organo deputato all'emanazione delle leggi, poteva essere convocato solo dal Papa. Per tutti questi motivi, si può affermare che il pintefice iniziò a trasformare la chiesa in una monarchia assoluta, in cui il Papa non aveva alcun vincolo per le sue decisioni Lo scontro tra Gregorio 7 e l'imperatore Enrico 4 Secondo Gregorio 7, il papa si collocava su di un piano di assoluta superiorità anche nei suoi rapporti con l'imperatore. Secondo il Dictatus papae, principi e imperatori dovevano baciare il piede del pontefice in segno di sottomissione. L'imperatore Enrico 4 rifiutò questa impostazione e rifiutò quindi di sottomettersi all'autorità ecclesiastica. Enrico 4 era fedele alla tradizionale concezione ottoniana secondo la quale l'imperatore aveva ricevuto il potere temporale da Dio e anche l'incarico di guidare e amministrare la Chiesa. La scomunica di Enrico 4 Lo scontro tra Enrico4 e Gregorio7 esplose nel 1075: Gregorio 7 ribadì il divieto dell'investitura dei vescovi da parte dell'imperatore.
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