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Riassunto di tutto il programma 5^Liceo di Scienze Umane e Pedagogia, Appunti di Scienze Umane

Riassunto del libro, integrato con appunti di tutto il programma di 5^ Liceo Scienze umane. Ottimo per maturità e non solo

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 13/10/2022

francescaleder8
francescaleder8 🇮🇹

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Scarica Riassunto di tutto il programma 5^Liceo di Scienze Umane e Pedagogia e più Appunti in PDF di Scienze Umane solo su Docsity! SCIENZE UMANE LE GRANDI RELIGIONI (unità 2) - La religione è una delle esperienze umane più intense e coinvolgenti, capace di orientare la vita delle persone. - Diversi atteggiamenti: 1. credenti (praticanti o no) → possiedono e professano una fede 2. non credenti → negano l’esistenza di Dio 3. agnostici → si astengono dal prendere una decisione Si può aderire a una fede religiosa oppure creare una propria religione sintetizzando elementi di credenze ed etiche diverse. Le religioni del medio oriente 1. Ebraismo - la religione monoteista del popolo ebraico - fondata dal patriarca Abramo - testo fondamentale: la Bibbia (Antico Testamento) 2. Cristianesimo - religione monoteista dei seguaci di Cristo - fondata sulla fede nell'unicità di Dio - fondata su l'incarnazione, morte e resurrezione di Cristo - testo fondamentale: la Bibbia e i Vangeli (Nuovo testamento) 3. Islam - seconda religione mondiale per numero di aderenti - monoteistica fondata da Maometto - professa l’unicità di Dio e la legittimità del suo profeta - testo fondamentale: il Corano Le religione dell’India 1. Induismo - non religione ben definita ma → insieme delle credenze religiose dell’India il cui nucleo più antico risale al II millennio a.C. (religione vedica) - alla base → credenza nell’Assoluto che si manifesta di una miriade di divinità - mediazione, autocontrollo, yoga 2. Buddismo - insieme delle dottrine che si richiamano al messaggio del Buddha (principe indiano vissuto nel VI sec. a.C.) - non vi è esistenza senza dolore → la causa del dolore: desiderio - si propone come unico percorso di conoscenza e salvezza individuale ↓ queste due religioni condividono la dottrina del ciclo cosmico di morti e rinascite (legge del Karma) Le religioni della Cina e del Giappone 1. Taoismo - religione fondata in Cina da Lao-Tzu nel VI sec. a.C. 2. Confucianesimo - fondata in Cina da Confucio nel VI-V sec. a.C. - professa un’etica umanistica o → indica agli uomini la via della saggezza e del perfezionamento 3. Shintonismo - religione nazionale giapponese - tramandata nei "testi sacri” - imperniata sul tema della purificazione Le religioni dell’Africa, dell’Oceania e dell’Asia → accomunate da: - credenza in esseri o potenze spirituali più forti dell’uomo - pratica di sacrifici, invocazioni e preghiere agli spiriti - figure di “mediatori” che intrattengono rapporti con il mondo degli spiriti (es. sciamani) - intenso rapporto con la natura NORME, ISTITUZIONI E DEVIANZA (unità 4) Le norme sociali - sono regole che prescrivono come devono comportarsi individui e gruppi nella vita sociale - secondo William Sumner si classificano in tre tipi principali: ➔ gli stateways (norme giuridiche): norme emanate dallo Stato il cui rispetto è obbligatorio per tutti i membri della società ➔ i mores: norme tramandate oralmente , ma a cui la collettività riconosce un forte rilievo in termini di valore morale ➔ folkways: usanze e consuetudini praticate all’interno di una società,anch’esse tramandate oralmente (prive di riferimenti all’etica) - possono essere: ➔ esplicite: formulate espressamente (es. norme giuridiche) → Stateways → possono essere riconosciute da tutti ➔ implicite: non dette o illustrate → mores o folkways Le istituzioni - insieme di norme tra loro coordinate capace di regolare un certo ambito di vita e di azione, istituendo ruoli e modelli di comportamento → es. matrimonio, famiglia, religione, sport, sistema scolastico, chiesa (formalmente o meno) - vengono caratterizzate da: ➔ Status → ascritto: legati a condizioni indipendenti dalla volontà dell’individuo (papà..) → acquisito: si raggiungono studiando una certa professionalità ↓ può essere correlativo: (es.genitore\figlio, insegnante\alunno, medico\paziente) ➔ Ruolo: complesso di azioni che ci si aspetta da un individuo in virtù del suo status ↓ la pluralità di ruoli che ci troviamo a interpretare può spesso esporci a situazioni di conflittualità: → inter-ruolo: conflitto tra due o più ruoli diversi spettanti alla stessa persona (difficile conciliare ruolo familiare e lavorativo) → intra-ruolo: conflitto interno al ruolo stesso (sacerdote diviso tra obbedienza divina e la sua →comunione ai divorziati) - sono soggette a mutamento storico: ➔ con il crescere della complessità sociale → aumento delle istituzioni e della loro “specializzazione” (es. famiglia= funzione economica,formativa,giuridica oggi no) ➔ oppure il contrario, ovvero un’istituzione acquisisce compiti che non aveva in precedenza (es. scuola: funzione formativa,opportunità di socializzazione) - Merton distingue: ➢ funzioni manifeste: scopo espressamente dichiarate (scuola: istruzione, educazione anche socializzazione→non espressa) ➢ funzioni latenti: compiti e obiettivi non dichiarati (scuola: mantenere il potere dello Stato → es fascistizzazione della scuola) (le trasformazioni di un’istituzione investono soprattutto i suoi aspetti latenti) Le organizzazioni sociali - sono l’oggettivazione delle istituzioni—> nascono con l’epoca industriale - sono insiemi di persone che perseguono un determinato obiettivo sociale con appositi metodi e strumenti dividendosi attività e competenze - quando le istituzioni assumono grandi dimensioni diventano → organizzazioni = realtà concrete e visibili Perché un individuo decide di infrangere una norma? Dal punto di vista della labelling theory questa questione assume poca importanza perché: - le spinte in direzione di comportamenti trasgressivi costituiscono un’esperienza comune alla maggior parte degli individui ↳ vere e proprie motivazioni si sviluppano solo dopo che l’attività deviante si è consolidata - inoltre l’opera di etichettamento non è indipendente da variabili socio-ambientali ↳ una persona appartenente a uno strato sociale più basso ha maggior probabilità di essere stigmatizzata come delinquente Il controllo sociale Il controllo sociale è strettamente collegato al concetto di norma ed è il complesso dei meccanismi che la società mette in atto per indurre le persone a rispettare le norme socialmente costituite e scoraggiare trasgressioni Può essere: ● esteriore: quando agisce con precise sanzioni alle condotte non conformi e viene applicato in situazioni di: - controllo formale: la sanzione è già stabilita in partenza e viene eseguita da soggetti specifici → tipica delle norme giuridiche ● interiore : quando cerca di far interiorizzare le norme → riconoscere la loro efficacia e scegliere autonomamente di rispettarle (es. da parte delle istituzioni scuola e famiglia) ↳ (es. allievi puniti ma anche spronati a capire) - controllo informale: la sanzione non è stabilita e si verifica in seguito a meccanismi come: punizione, emarginazione, disprezzo sociale e pettegolezzo Le modalità del controllo sociale Il controllo sociale ha dato origine a: ➢ ISTITUZIONI TOTALI: - l’intensità del controllo sociale è massima - chiamate così dal sociologo Goffman - sono sistemi di norme che fanno capo a strutture sociali anche molto diverse tra loro (manicomi, carceri) in cui persone tagliate fuori dalla società si trovano a condividere una situazione comune per un tot tempo - si impadroniscono del tempo e della quotidianità delle persone (è ritmata e imposta) ↓ al “prigioniero” è precluso ciò che è consentito alle persone “normali” ↓ si crea un’identità impoverita e degradata (alienazione di sé), vita sociale ridotta allo staff (da cui cerca di difendersi) (→ collegamento alla legge 180/legge Basaglia, che nel 1978 portò alla chiusura dei manicomi) es. ISTITUZIONE PENITENZIARIA - una delle principali forme di controllo “esteriore” (=socialmente visibile) della devianza - è una macro organizzazione → investita socialmente da più funzioni, aspetti e significati - originariamente inteso come luogo dove gli individui venivano ospitati temporaneamente in attesa di giudizio ↓ fino alla seconda metà del 1700 la forma di punizione era il supplizio (criminali torturati,fustigati..) → esecuzione pubblica ↓ per Foucault era una “dimostrazione di forza” del potere politico nei confronti di chi aveva violato la legge (Sorvegliare e punire, 1976) - attraverso un ripensamento del significato della pena e la diffusione di una nuova sensibilità → Elias la chiama Zivilisation ↓ (da cui parte l'idea dei diritti umani) nasce il concetto di “Prigione” nel XVIII sec con gli illuministi ↓ ↳ necessità di un diritto penale più razionale e umanitario (salvaguardati anche i criminali) - negli Stati Uniti nasce il concetto di “carcere” moderno ↳ per iniziativa dei quaccheri (movimento religioso protestante) ↳ penitentiary houses (penitenziario) ↳ permette al recluso l’espiazione delle propri colpe (attraverso isolamento e pratica quotidiana del lavoro) ↓ per Foucault si tratta di una nuova modalità di punizione (rinascita) ↓ “tecnologia disciplinare”→ ha lo scopo di controllare e sorvegliare il corpo e non di martoriarlo ↓ l’architettura del carcere deve garantire la sorveglianza costante ma non far capire quando avviene ↓ ↓ panopticon per favorire l’interiorizzazione della pena (tutto sotto agli occhi= punto di controllo al centro dei corridoi, porte con spioncino) La funzione sociale - L’opinione pubblica: ➔ da una parte accusa le autorità giudiziarie di essere troppo indulgenti nelle pene detentive ➔ dall’altra manifesta sfiducia nell’utilità sociale del carcere e nella sua capacità di portare benefici ai detenuti es. c’è chi si lamenta del sovraffollamento e chi no (1948, i diritti umani lo vietano) - la definizione della funzione sociale rimanda alla questione dello scopo e significato della pena ↓ due tipi principali di teorie: 1. teorie retributive: ritengono che la persona debba essere punita in quanto la punizione serve per ristabilire la “giustizia” = la pena è direttamente proporzionale al reato commesso → Hegel è di questa idea, infatti ritiene necessaria la “legge del taglione” per il colpevole, in quanto egli ritiene che con il reato l’individuo abbia rotto il rapporto fra stato e soggetto (spirito-natura) → per riequilibrarlo è necessaria la pena tesi: reato | antitesi: pena detentiva |sintesi: il ritorno nella società con un equilibrio 2. teorie utilitaristiche: credono che la pena sia giusta perchè ha una finalità sociale, è: - forma di neutralizzazione del reo (e del pericolo che porta) - mezzo per prevenire i reati (azione deterrente sugli altri) - strumento di rieducazione e di recupero sociale (dell’individuo) → Cesare Beccaria è di questa idea → in ” Dei diritti e delle pene” contesta la legittimità della pena di morte. Parte dall’idea che lo scopo della pena sia di impedire al reo di fare altri reati e di portare anche gli altri a non farne, sostiene che solo l’infallibilità della pena può portare a questo, non la sua crudeltà. - attualmente il carcere ha Funzione Riabilitativa: ➔ perde il significato punitivo (più razionale e umanitario) ➔ è considerato uno strumento per promuovere il reinserimento del soggetto ➔ limiti: 1. da un punto di vista empirico: con la presenza di condotte recidive (ricadute) e di difficoltà col reinserimento sociale, si incrina la convinzione che il carcere sia in grado di rieducare 2. da un punto di vista teorico: accentuare l’idea di dover “riabilitare” i soggetti rischia di far sembrare lo status di detenuto come quello di un “malato” ↙ ↘ entrambi hanno bisogno di controllo e sorveglianza e per questo vengono rinchiusi nelle istituzioni totali: =forte impoverimento dell’identità del soggetto ↳ oggi i carcerati cercando di essere coinvolti nella società con delle attività ➔ Il detenuto → deve essere coinvolto attivamente nel programma di rieducazione → i benefici premiali (semilibertà) si basano sulla condotta e sull’atteggiamento del detenuto Ma quindi la distinzione che fa Merton tra funzioni latenti e manifeste delle istituzioni è applicabile ai carceri? Cioè: Il carcere ha anche altri scopi non formalmente esplicitati? Durkheim: - Nell’opera “La divisione del lavoro sociale”→ dice che ogni comportamento criminale → rompe il legame sociale → quindi la sanzione= “rituale collettivo” per ripristinare simbolicamente ↓ questo legame rafforza i vincoli sociali riaffermando il valore delle norme ↘ il carcere diventa un mezzo per ribadire la condanna dei comportamenti criminali e per dare loro una visibilità [FUNZIONE LATENTE] Industria Culturale e Comunicazione di Massa (unità 6) - Il termine Industria Culturale è stato coniato da Adorno e Horkheimer ↓ indica quel complesso di attività economiche che rimandano ad ambiti come l'editoria, la discografia, l’industria cinematografica, i mezzi di comunicazione di massa che si occupano della distribuzione di beni e servizi culturali - essa implica: 1. una connessione tra produzione tecnica e creazione culturale 2. innovazioni tecnologiche perché consentono una rapida distribuzione dei prodotti culturali ↳ queste possono essere: ➔ la stampa ➔ la fotografia ➔ il cinema ➔ la musica La Stampa: - inventata da Gutenberg - permetteva una più efficace circolazione dei contenuti culturali all’interno della società - in relazione alla stampa vi è anche: 1. il nuovo volto del libro che permette allo scrittore di diffondere idee e conoscenze legate ai bisogni del tempo presente 2. La nascita dei primi giornali poiché erano un mezzo con cui avveniva uno scambio di idee ↳ questi inizialmente ebbero successo nella borghesia ↓ poi con la Stampa popolare che prevedeva la pubblicazione del New York Sun, si raggiunse un pubblico più ampio La fotografia: - studiata dall’ottica di un sociologo→ vista come la possibilità di fotografare e farsi fotografare per cogliere un preciso istante e creare un ricordo di quanto vissuto → in questo senso l’immagine fotografica diventa il simbolo del mantenimento di legami affettivi Cinema: - originato da fratelli Lumiere - è uno strumento di comunicazione e intrattenimento sociale che trasmette messaggi ideologici - il successo deriva dal fatto che in questo la cultura dell’800 trova dinamicità delle forme e una completa e rivitalizzazione dello sfondo - il nome delle prime sale per l’intrattenimento fu quello del “ nickelodeon" - questo fenomeno influenzò anche il mondo economico infatti nel cinema si vedeva una grande possibilità di guadagno L’industria Culturale e società di massa - La società occidentale del 900 è caratterizzata da: 1. l’Allargamento della sfera dei consumatori (=in seguito al miglioramento delle condizioni economiche delle classi popolari) 2. la Crescita della scolarizzazione 3. la centralità delle classi popolari → questione del consenso (la conquista dell’appoggio delle masse popolari al fine di ottenere il voto. I giornali, libri e film divengono strumenti di propaganda politica) 4. La nascita di una società di massa (=insieme di persone e consumatori privi di autocoscienza e identità e facilmente manipolabile) - importante è la diffusione dei mass media con cui si è in grado di trasmettere un messaggio a un grande numero di utenti ↓ trasformano il mondo in un villaggio globale (= grande comunità in cui gli uomini abitano virtualmente in più luoghi e vivono più vite) - l’icona più rappresentativa dei mass media è la TV ↳ - inizialmente sotto il controllo dello stato - solo alla fine degli anni 70 nacquero le prime televisioni importanti ↓ neotelevisione: caratterizzata dal infotainment ↓ cioè la televisione composta solo da un genere unico di trasmissioni - In Italia ha tre scopi fondamentali: 1. istruire 2. educare 3. divertire - Gli intellettuali (=soggetti depositari delle forme di tradizionali del sapere) con l’avvento della società di massa possono essere suddivisi negli idealtipi di: 1. Apocalittici: ➔ coloro che non scendono a patti con la cultura di massa poiché difensori di una concezione aristocratica del sapere 2. Integrati: ➔ coloro che accettano la cultura di massa e credono che questa consenta l’allargamento della base sociale della cultura e che produca un sapere universale Critici della società di massa: 1. Adorno e Horkheimer: ➔ l’industria culturale sottrae il sapere e l’informazione a scopi che sono loro estranei e produce prodotti standardizzati ↳ in modo da lasciar credere al consumatore di essere sovrano delle sue scelte e dei suoi gusti 2. Morin: ➔ la cultura di massa va compresa e non giudicata ↳ per la sua natura cosmopolita e planetaria= universale 3. Pasolini: ➔ considera la TV la principale artefice dell’omologazione culturale degli Italiani Cultura e comunicazione nell’era digitale: - I new media hanno creato nuove forme di diffusione e apprendimento e modalità di comunicazione ↓ es. rapida circolazione delle informazioni→ limiti ↳- soggetti culturalmente meno attrezzati - sovraccarico di informazioni - con la cultura digitale si assiste: 1. ad una rinascita della scrittura che implica una libertà nella grammatica 2. nascita ipertesto: nuova forma di testo caratterizzata da link 3. la possibilità di riprodurre un’opera Religione e secolarizzazione (unità 7) La Religione è divenuta oggetto di studio per la sociologia poiché ha caratterizzato la vita sociale degli individui ma anche viceversa, cioè gli stessi mutamenti storico-sociali hanno modificato il ruolo della religione ↓ es. L’industrializzazione e l’urbanizzazione hanno mutato la presenza sul territorio della Chiesa Cattolica - Sociologi come Comte, Marx, Durkheim e Weber si sono chiesti il senso e la funzione della religione in relazione ai cambiamenti del contesto socio-culturale che essa ha contribuito a determinare: 1. Comte: - per lui la religione rappresenta lo stadio primitivo della conoscenza del reale ↳ questa però viene superata dalla conoscenza scientifico-positiva ↓ l’uomo però necessita di una forma religiosa→ Comte ipotizza una religione dell’Umanità 2. Marx: - la religione è un alienazione: ➔ è un prodotto che l’uomo crea e a cui attribuisce i suoi valori SENZA RENDERSENE CONTO ➔ nasce dalle condizioni storico-sociali in cui gli uomini vivono caratterizzate dalla presenza di ideologie ➔ è l'oppio dei popoli poiché offre a esso una consolazione illusoria ➔ per superarla serve un radicale cambiamento della struttura sociale → abbattimento capitalismo 3. Durkheim: - intende la religione come un fenomeno sociale poiché: ➔ richiama alla dimensione collettiva dell’esistenza ➔ nell’esperienza religiosa la società esprime e afferma se stessa - la religione è costituita dalla: ➔ separazione tra sacro e profano ➔ unione in una stessa comunità morale tutti coloro che condividono intorno a ciò che è sacro 4. Weber: - individua un collegamento tra gli aspetti ideal-tipici della mentalità capitalistica e la religione del calvinismo che faceva propria la dottrina della doppia predestinazione (eletti\dannati..) ↓ il segno dell’eletto era quello di avere un una maggiore dedizione nel lavoro e una vita privata da divertimenti ↓ capitalismo L’esperienza religiosa: - dà luogo a forme di aggregazione: chiesa, setta e setta istituzionalizzata, confessione - le dimensioni dell’esperienza religiosa sono forme in cui essa può essere vissuta\interpretata e sono le seguenti: ➔ credenza, esperienza, pratica, appartenenza, conoscenza Religione nella società contemporanea: - Al giorno d’oggi si parla di: 1. Laicità: separazione della sfera religiosa da altri ambiti della conoscenza e dell’attività uma ↳es. anche le Carte Costituzionali ( quella italiana) hanno fatto proprio questo principio ↓ quindi all’interno di uno Stato possono svilupparsi tutte le religioni purchè si rispettino le leggi di tale Stato 2. Globalizzazione: fenomeno per cui i processi economici, politici e culturali tendono ad assumere una dimensione globale ↳ conseguenze: Pro o contro la democrazia: ● Aristotele: - CONTRO: la democrazia è una forma di governo deviata, poiché non c’è il perseguimento del bene comune ma un dominio della maggioranza che governa a proprio vantaggio ● Tocqueville: - PRO: un regime democratico favorisce il sorgere di un certo tipo umano caratterizzato da simpatia e solidarietà - CONTRO: il limite della democrazia è quello che ai cittadini possano mancare sentimenti nobili e generosi → afferma che i regimi democratici rischiano di subire un dispotismo del pensiero ● Sartori: - afferma che popolo =maggioranza moderata che ha il diritto di comandare ↓ è un requisito necessario ma non sufficiente perché uno stato democratico deve tutelare anche le minoranze garantendo loro la possibilità di diventare anch’esse la maggioranza Espansione dello Stato Moderno - tra la metà dell’800 e il primo periodo del 900 ha conosciuto una grande espansione per: ➔ aumento dei ministeri, della burocrazia ➔ dei servizi pubblici essenziali che si sono stabilizzati ➔ dell’intervento dello stato nelle questioni economiche, dei dipendenti statali ➔ della spesa pubblica e delle tasse - esempi del processo di espansione dello Stato: ➔ Totalitarismo: - sistema politico autoritario guidato da un partito unico che regola la vita dei cittadini imponendogli le norme della convivenza + valori e stili di vita grazie al controllo della politica\cultura\educazione ↓ abolisce ogni separatezza dalla sfera privata rispetto a quella pubblica - va distinto dalla dittatura (=governi autoritari in cui il potere è concentrato nelle mani di un solo capo e un cui le libertà individuali sono soppresse (es. nazismo, fascismo, stalinismo)) - fenomeno trattato da Hannah Arendt (famosa filosofa) nel libro “Le origini del totalitarismo” ↳ in cui afferma che la nascita del totalitarismo era inevitabile in quanto prodotto generato dalla società di massa (progressiva scomparsa di uno spazio politico) ↳ individua i tratti distintivi dei regimi totalitari: ➢ un capo guida le masse ➢ assolutezza della leadership ➢ appoggio delle masse e fanatismo ➢ controllo di ogni aspetto della vita di ogni singolo individuo ➢ concezione distorta della realtà ➢ uso della propaganda ➢ ricorso al terrore ➔ Stato Sociale: - chiamato anche Welfare State, nato dal governo laburista britannico ↓ non abbandona il cittadino ma lo assiste in ogni momento della sua esistenza fornendogli una serie di servizi essenziali ↓ obiettivo: garantire uguaglianza sociale in contesti economici di libero mercato rompendo con il tabù del liberismo classico (adam smith) → che implica il non intervento dello stato in questioni economiche ↓ il raggiungimento di questo obiettivo non è semplice poiché ogni intervento che difende la libertà di iniziativa economica rischia di alimentare la disuguaglianza ↳ soluzione: diritti sociali (= attinenti alla sfera sociale) - aspetti negativi e positivi del Welfare State: 1. Positivi: ➔ allungamento della vita ( migliori condizioni esistenziali) ➔ libero accesso agli studi per tutti ➔ tutela per i diritti dei lavoratori ➔ questo ha incoraggiato ai cittadini di prosperare per un futuro migliore 2. Negativi: ➔ mette in difficoltà il parlamento a causa delle pressioni di gruppi organizzati influenti che tutelano gli interessi dei loro membri ➔ espansione della macchina statale e dall’aumento dei suoi dipendenti ➔ l’aumento della spesa pubblica determina un incremento della pressione fiscale e squilibri finanziari - nel 1970 → periodo di crisi → declino del Welfare State ↓ soluzioni: ➔ Friedman: ritiene che bisogna ridurre l’intervento dello Stato nelle questioni economiche perché nuoce la libertà individuale → ciò permetterebbe il rilancio dell’economia capitalista ➔ Principio di sussidiarietà: prevede la privatizzazione di alcuni servizi (sussidi per chi ha bisogno) Partecipazione politica - si intende l’impegno che il cittadino intraprende in ambito politico e lo esercita con diverse azioni - esiste sin dalle polis in cui la partecipazione era diretta → oggi, nelle democrazie, può essere anche indiretta - le partecipazione politica ad oggi si manifestano nei seguenti modi ➔ tenersi informati ➔ corsi di formazione politica ➔ militanza di partito ➔ protesta ➔ partecipazione professionale - la forma per eccellenza di partecipazione politica sono le consultazioni elettorali (principale strumento della volontà popolare) ↓ implicano tre tipi di voto: 1. di appartenenza ( x ideologie) 2. di scambio (il cittadino riceve aiuti o agevolazione in cambio del suo voto) 3. di opinione (per il programma) Opinione Pubblica: - cioè l’orientamento prevalente delle persone su temi e questioni che riguardano l’intera collettività ↳ questo per Lippman risente dell’influenza dei Media → Influiscono sulle opinioni della gente ↓ questo è stato esaminato da Lazarsfeld il quale notò che l’influenza esercitata dai media sull’opinione pubblica, passava attraverso la rete dei rapporti sociali e delle comunicazioni faccia a faccia ↳ altri fonti di influenza sono gli opinion leaders (i più attivi nella partecipazione politica) Globalizzazione ( unità 9) - ebbe inizio nel 1980 - riguarda vari settori: economico, politico e culturale - La Sociologia della salute è una branca della sociologia che si occupa di ricerca e progettazione in ambito socio-sanitario. ↳ nasce con l’intento di: - individuare i fattori sociali e relazioni che coincidono sul benessere dell’individuo - progettare, assieme ad altri servizi sociosanitari, interventi in grado di promuoverlo - La malattia si distingue in: ➔ disease: malattia intesa in senso biomedico ➔ illness: l’esperienza soggettiva dello “star male” ➔ sickness: la realtà della malattia come status socialmente riconosciuto La diversabilità - cioè ogni condizione che comporti un uso differente delle abilità solitamente possedute dal soggetto umano - è la conseguenza di una menomazione a carico della struttura fisica o psichica del soggetto (o per natura o per trauma) - si trasforma in “handicap” → quando l’ambiente non è adeguatamente attrezzato per fronteggiare le esigenze del soggetto disabile La sociologia di fronte alla disabilità In quanto condizione personale e sociale, la disabilità riguarda da vicino l’ambito delle scienze umane (sociologia) interessate a: 1. ricostruire lo status del soggetto disabile: - ascritto, cioè indipendente dalla volontà dell’individuo - reca con sé delle aspettative sociali → legate a fattori socioculturali ↳ percezione del corpo, dell’agire, dell’essere umano cambia in base al tempo e allo spazio es. ➢ Tiresia: nella tradizione è presente come colui che non vede → disabilità buona → predice il futuro ➢ Aristotele: credeva che i sordi (privi di udire) fossero anche privi di ragione ➢ Masai: persona sterile → disabile perché la capacità di procreare è un elemento chiave dello status di adulto ➢ nella Società patriarcale/agricola: disabile colui che era inabile nell’attività produttiva 2. tracciare la “mappa della disabilità” nella Società industriale ↓ ha evidenziato le differenze tra il “soggetto disabile” e il resto della comunità a causa di: - cambiamenti della sfera produttiva: segnano in modo evidente la differenza tra chi possiede le abilità necessarie per reggere tali ritmi e chi no - l’aumento della scolarizzazione: test QI individuano bambini in difficoltà che vengono diagnosticati come “ritardati” anche se al di fuori dell’ambito scolastico non presentavano alcun tipo di difficoltà. 3. comprenderne la percezione sociale: ↓ nonostante la persona detenga una pluralità di status, la disabilità della persona diventa la condizione predominante ↙ “master status” ↓ in base a questo ci rilaziona con le persone 4. approfondire i bisogni e valutare le politiche di cura e di servizio (in particolare all’interno del Welfare State): - in Italia una serie di interventi legislativi hanno garantito i diritti del soggetto disabile (legge 104) - nonostante questo, le risorse sono modeste = gestione della disabilità grava per lo più alla famiglia del soggetto La Malattia mentale ● L’idea che il disagio mentale sia un fenomeno di pertinenza medica è piuttosto recente ● si intende l’alterazione delle normali funzioni psichiche ● condizione difficile da definire, a causa del sottile confine tra normalità e anormalità Nella storia è stata oggetto di molteplici interpretazioni: - nell’epoca medievale era qualcosa da punire e condannare in quanto “colpa” - nel XVII-XVIII sec. era vista come pericolosa per la società (nascita di strutture di reclusione) - nel XIX sec. viene medicalizzata e trattata nei Manicomi (ist. totali) ↓ - istituzioni per l’assistenza psichiatrica dove venivano internati i malati mentali cronici (o presunti) - soggetti rinchiusi e segregati - adozione di pratiche curative → vere violenze fisiche e psicologiche ↳ ha disumanizzato l’esperienza del disagio mentale Contro la medicalizzazione della malattia mentale 1. il “movimento dell’antipsichiatria”: - anni Sessanta del Novecento - ha messo in evidenza come la medicalizzazione del disagio mentale costituisca una forma di controllo sociale ostacola la comprensione del soggetto sofferente ↲ 2. Goffman: - mette in evidenza come l’internamento del paziente psichico costituisca l’ultima tappa di una “carriera morale” che inizia con la stigmatizzazione e l'etichettamento sociale → esclusione dalla società, perdita dell’identità personale La situazione in Italia Francesco Basaglia: - sostenne che il malato mentale internato finisce per perdere la sua dignità di essere umano - promotore negli anni 70 del Novecento della legge 180 ↓ ↳ decreta la chiusura dei manicomi presenti sul territorio ↳ prevede la creazione di nuove strutture di supporto e di accoglienza per le persone con disagio mentale ↓ ➔ abbandonano i tradizionali metodi di contenimento fisico ➔ finalizzate a favorire l’inserimento nel sistema produttivo ➔ attraverso: interventi di sostegno, riabilitazione, rieducazione ↓ La Malattia Mentale è considerata oggi una patologia psichiatrica da prevenire e curare e un problema di cui la società deve farsi carico, occupandosi del reinserimento dei pazienti nella vita sociale. Nuove sfide per l’istruzione (unità 11) La scuola moderna La scuola: - costituisce una delle istituzioni di maggiore importanza - così come noi la conosciamo, è un prodotto della modernità → solo in età moderna acquisisce quelle caratteristiche che oggi la qualificano come tale: - orientamento pedagogico - natura burocratica (divisione dei ruoli e delle competenze) - carattere di servizio pubblico (volto a soddisfare i bisogni della comunità) La secolarizzazione della società ha conosciuto diverse tappe: 1. alfabetizzazione: - capacità di leggere e scrivere di un numero sempre più ampio di persone: ➢ Legge Casati del 1860= estese l’obbligo scolastico fino agli 7 anni (a spese dello Stato) ➢ Legge Coppino del 1877= estese l’obbligo scolastico fino ai 9 anni 2. “esplosione scolastica”: (collegamento DON MILANI) - accesso a fasce sempre più ampie di popolazione ai gradi più alti di scolarità - a causa: ➔ della domanda proveniente dalle classi popolari: per emanciparsi dalla loro situazione ➔ delle politiche dei governi: hanno liberalizzato i percorsi di studio e incentivato la scolarizzazione delle masse I Sistemi Scolastici Gli Stati hanno organizzato l’istruzione in diversi modi: - Sistemi Scolastici Centralizzati: ➔ il potere centrale esercita un rigido controllo sui percorsi di studio delle singole scuole ➔ garantiscono l’uniformità dei percorsi di istruzione - Sistemi Scolastici Decentrati: ➔ lasciano ampi margini di decisione alle istituzione scolastiche locali ➔ sono più flessibili → maggiore democraticità Le funzioni La scuola riveste: 1. funzione formativa: - consiste nell’insegnamento di conoscenze e tecniche di apprendimento e trasmissione dei valori 2. funzione di allocazione sociale: - vista con favore dal Funzionalismo → possibilità di un'adeguata valorizzazione delle competenze di ciascuno - vista con sospetto dalle Teorie Marxiste → strumento per riprodurre le disuguaglianze esistenti 3. funzioni latenti: - babysitting - integrazione di soggetti particolari (immigrati,disabili..) - socializzazione Le trasformazioni della scuola nel XX secolo - si passa dalla Scuola d’Elite alla Scuola di Massa: 1. Scuola d’Elite: - pensata per pochi e destinata a selezionare una fascia ristretta di alunni → criticata per la sua struttura classista 2. Scuola di Massa: - intende perseguire il diritto universale all’istruzione (=scuola per tutti) ↓ criticata per: incapacità di assicurare un solido futuro sociale e professionale ↓ deve fare i conti con: - problema della dispersione scolastica= abbandono degli studi, irregolarità scolastica - difficoltà di assicurare a tutti le medesime opportunità di riuscita indipendentemente dall’ambiente sociale di provenienza - cambiamento della professione dell’insegnante= deve possedere oltre alle conoscenze/competenze anche abilità tecnico-pratiche La Scuola dell’Inclusione: ● scuola di massa → scuola “per tutti” → scuola dell’inclusione ● crede nell’idea che il sistema formativo debba basarsi su un uguaglianza formale per tutti gli allievi senza però negare le loro differenze ● ha come obiettivi: - l’inserimento degli allievi disabili nelle classi “normali” → (legge 517 del 1977) - la realizzazione di piani educativi individualizzati (PEI) a seconda delle esigenze dell’utente (legge-quadro 104 del 1992) - la realizzazione di percorsi di apprendimento personalizzati per i ragazzi con bisogni educativi speciali (BES): ➔ (direttiva ministeriale del 2012) ➔ va incontro a soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) In Francia: EDMOND DE MOLIS - le prime scuole nuove in Francia si ispirano al modello inglese - Edmond De Molis fonda la “Società della scuola nuova” nella tenuta Des Roches ↓ crea un ist.scolastica di studenti di età tra i 6 e i 20 anni studenti → divisi in “famiglie” ↳ di classi sociali elevate e propone: ➔ educazione completa dal punto di vista fisico, intellettuale e morale ➔ ha come obiettivo:la formazione di giovani bene inseriti nella società e capaci di esserne protagonisti In Germania: - Il movimento delle scuole nuove in Germania avviene in una realtà socio-culturale molto diversa da quella francese e inglese → scelte degli educatori condizionate dalla tradizione idealista, nazionalista e autoritaria 1. LIETZ: - fonda le “Case di Educazione in Campagna” - si ispirano al modello formativo dell'aristocratico proprietario terriero (=modello educativo autoritario) ↳ dedito al culto degli eroi (misticismo), della nazione (nazionalismo) e del “suolo patrio” 2. WYNEKEN - di carattere opposto alla prima - fonda la “Libera Comunità Scolastica” - basa la propria attività educativa sul rispetto della “cultura giovanile” ↓ ➔ in essa si manifesta misticamente l’originario spirito tedesco ➔ rispettarla significa: fondare comunità scolastiche libere da controlli e condizionamenti esterni ↳ incentrate: ❖ sull’autogoverno ❖ sul valore del viaggio e della natura ↙ l’esaltazione della natura e della cultura Giovanile trova riscontro in Germania nella diffusione spontanea dei movimenti giovanili ↙ basati: - sulla centralità del vitalismo e del misticismo - sullo spirito egualitario → socia nel nazionalsocialismo - sull’identificazione con “l’anima tedesca” ↳ elementi per lo Stato Totalitario In Italia Contesto storico Tra la fine dell’800 e l'inizio del 900 l’italia è una nazione poco unificata,con un’economia prevalentemente agraria e una cultura segnata dalla trad.cattolica. ↳ no fondazione di istituti di elite → ma appaiono iniziative orientate all’educazione popolare (istruzione primaria e infantile) LE SORELLE AGAZZI (Rosa e Carolina) - uno degli esempi più significativi dell’educazione infantile in senso attivistico - fondano la prima scuola materna a Brescia ↳ fu operata una riforma dei principi di Frobel (Kindergarten) Caratteristiche: - il bambino è un essere “attivo” - centralità della figura “materna” dell’educatrice: ↳ accogliente e affettuosa ↳ capace di far vivere al bambino le sue esperienze in un clima di:attenzione, amore e continuità con l’atmosfera familiare e affettiva Ambiente - fondamentale e deve rispecchiare la vita familiare ed essere consono al bambino - inserisce nel bambino abitudini di ordine, pulizia - vi è il “museo delle umili cose”: ➔ raccoglie materiali didattici e cianfrusaglie quotidiane (organizzato svuotando le tasche dei bambini) ➔ esercitano i 5 sensi: osservare le grandezze,toccare i diversi materiali (es.contrassegno=bambini imparano ad usare i simboli) Il metodo - operativo e intuitivo: predisposte esperienze grazie alle quali i bambini apprendono direttamente (supportati dall’azione indiretta dell’educatrice) - promuove: ➔ attività individuali libere ➔ il bambino “fa da sé": rispetta l’ordine e la cooperazione con gli altri (mutuo insegnamento) ➔ azioni di vita pratica ↳ es. giardinaggio= il bambino sovrappone il proprio lavoro, al lavoro spontaneo della natura - valorizza: ➔ l’educazione estetica: bellezza e armonia → attraverso il disegno, la recitazione ➔ l’educazione sensoriale: inizia dai colori ➔ l’educazione linguistica: parte dai nomi dei “contrassegni” via via sempre più difficili ➔ l’educazione musicale: apprendimento spontaneo (ma con regole) del canto + disciplina di esecuzione MARIA MONTESSORI - si dedica all’educazione infantile a partire dai principi della scienza medica e dell’educazione dei soggetti “diversamenti abili” , e animata dal desiderio di riscattare l’infanzia dalla trascuratezza istituisce “la Casa Dei Bambini”. Vita - nel 1896 la prima donna a laurearsi in medicina in Italia ↱ (Binet) - inizia ad occuparsi dell’educazione dei giovani con deficit (QI=età reale:età mentale x100) con approccio scientifico - tiene un corso di psichiatria per le maestre romane - nel 1907 → fonda nel quartiere popolare romano di San Lorenzo la prima “Casa dei bambini” quartiere disagiato ↲ ↳ nuova concezione di scuola dell’infanzia ↓ esperimento che ebbe successo, scrive l’ opera: “Il metodo della pedagogia scientifica applicata all’educazione infantile” ↳ conduce alla nascita di un nuovo movimento pedagogico montessoriano - celebrata dal regime fascista → ma poi pubblica “La pace e l’educazione” (contrasto con le autorità fasciste) ↳ costretta ad abbandonare l’Italia ↳ continua a viaggiare per diffondere il suo metodo La “Casa Dei bambini” Maria Montessori crede che per qualsiasi intervento educativo serva studiare la psicologia del bambino ↳ meccanismi e funzionamento Ambiente - gli spazi hanno valenza educativa perciò → devono essere adatti allo sviluppo dei bambini e al loro libero esercizio → = classi non ampie , materiali e spazi a prova di bambino - bambini responsabili dell’ordine e delle attività quotidiane - in cui si possa fare esperienza e che permetta di dare ordine agli stimoli che colpiscono la sua mente assorbente ↙ naturale capacità del bambino di assorbire gli stimoli e le informazioni provenienti dall’ambiente (0-3 anni) - nell’ambiente adatto il bambino può autodirigersi Materiale - materiali scientificamente studiati per la crescita sensoriale e cognitiva → serie di oggetti che progressivamente variano di una caratteristica (colore,materiale,forma..) - materiale didattico: → sensoriale, brevettato, autocorrettivo (il bambino capisce da solo se è giusto o sbagliato” - essendo una casa dei bambini → consente ai bambini il libero esercizio delle loro attività ↓ è dalla loro spontanea sperimentazione (→ BAMBINO LABORIOSO) con il materiale, che prende il via il processo educativo e inizia con 4 rami di cultura (derivati dall’ed. dei sensi): 1. aritmetica: deriva da un esercizio sensoriale a valutare le dimensioni 2. disegno: deriva da un ed. dell’occhio a distinguere forme e colori 3. scrittura: deriva da un insieme di esercizi tattili, visivi e uditivi 4. lettura: nasce dalla scrittura ↳ quadriga trionfante La maestra “direttrice” - ha il compito di dirigere il lavoro dei bambini: ➔ controlla l’uso che i bambini fanno del materiale strutturato ➔ assiste l’attività spontanea dei bambini ➔ assicura le condizioni di ordine e quiete necessarie all'apprendimento ↓ funge da guida ma non è “protagonista” nel processo di sviluppo del bambino L'Educazione alla Pace MM sostiene la necessità di una nuova educazione per dare agli uomini una nuova coscienza e costruire così la pace ↓ bambino è l’organo dell’adattamento e l’artefice della nuova umanità → per farlo bisogna dare al bambino libertà e indipendenza Il metodo montessoriano si pone quindi al servizio della “liberazione del fanciullo” perché possa a sua volta liberare gli adulti e contribuire a migliori condizioni di vita. L’ATTIVISMO STATUNITENSE (unità 2) Contesto storico Negli ultimi decenni dell’800 negli SU → fiorisce un movimento per la riforma dell’istruzione e dell’educazione che ha in Dewey, Parkhurst e Washburne i rappresentanti principali. ↓ ritengono il rinnovamento dell'educazione un passo fondamentale per il progresso della società in senso democratico ↳ alla base una concezione attiva dell’individuo e della società ↓ da qui il termine “attivismo” → corrente pedagogica fondata sull’idea: ❖ della centralità dell’esperienza nell’ apprendimento ❖ puerocentrismo= allievo assumerà il ruolo di protagonista attivo del proprio percorso formativo DEWEY - è uno dei maggiori rappresentanti dell’attivismo statunitense - la sua teoria pedagogica è l’emblema dell’attivismo ↳ ha come aspetti fondamentali: 1. l’adeguamento dei contenuti didattici alle modalità di apprendimento dell’alunno 2. l’inserimento dei contenuti in un contesto socio-economico preciso (scuola deve essere coerente con la società) 3. un metodo basato sull’esperienza, sul lavoro e sulla socialità PARKHURST Negli Stati Uniti, sulle scie dell'atmosfera progressista inaugurata da Dewey, Parkhurst si fa promotore di un nuovo “sistema didattico attivo” noto come “Piano Dalton” ↳ teorizzato nell’opera “L’educazione secondo il Piano Dalton”: ↓ - sviluppa delle osservazioni empiriche sul bambino e sui suoi rapporti con la società - favorisce: 1. l'individualizzazione mediante curricoli adatti a ciascun alunno 2. la responsabilizzazione attraverso un piano di lavoro mensile deciso dal singolo alunno con l’insegnante WASHBURNE - altro seguace di Dewey - dirige a Winnetka il sistema delle scuole locali - nel 1945 viene inviato in Italia per revisionare i programmi per la scuola elementare ↳ delinea e porta avanti un’educazione progressista ↓ ➔ approccio educativo basato sui principi dell’attivismo e della società democratica ➔ obiettivo: far apprendere da solo l’alunno e fargli correggere autonomamente il proprio lavoro ➔ vi è la cooperazione tra scuola e famiglia Washburne suddivide il programma scolastico in: ↱ in base ai ritmi di sviluppo del soggetto ➔ una parte minima= riguarda le “conoscenze e le tecniche” → attraverso percorsi individualizzati ➔ una parte di sviluppo= consiste in una serie di stimoli e occasioni in vista di un lavoro creativo ↳ promuove l'eccellenza ATTIVISMO SCIENTIFICO EUROPEO (unità 3) Alla diffusione dell’attivismo pedagogico in europa, collabora un gruppo di teorici la cui formazione è scientifica quindi essi si approcciano alla pedagogia con un impostazione scientifica ↲ ↓ interessati alla cosiddetta educazione speciale = quella dei soggetti diversamente abili ↳ più significativi furono: Decroly, Montessori e Claparède DECROLY - rappresentante più significativo dell'attivismo pedagogico - nel 1901 fonda la Scuola di insegnamento speciale → questa esperienza lo porta a pensare che esiste una necessità di rinnovamento dell’educazione - istituisce la Scuola dell’Ermitage, un istituto sperimentale → “per la vita, per mezzo della vita” - opere: “Verso la scuola rinnovata” ↳ afferma che l’allievo è vittima della scuola tradizionale ↳ non tiene conto delle facoltà dell’allievo o le impegna separatamente (=con modalità sensoriale) ↓ poiché la scuola deve permettere all'allievo di entrare in maniera graduale alle attività pratiche e sociali della vita reale → c’è la necessità di un nuovo programma scolastico + nuovo metodo I nuovi programmi - Si distinguono da quelli tradizionali che 1. forniscono solamente una cultura generale 2. non tengono conto delle conoscenze ricavate dalle attività pratiche - rispettano l’esigenza soggettivo-psicologica e quella oggettivo-sociale : ➔ esigenza soggettivo-psicologica: fa riferimento ai bisogni naturali dell’individuo ↓ su cui si basa il nuovo metodo perchè da questi suscitano corrispondenti interessi che di volta in volta vanno posti “al centro” di tutta l’attività scolastica ↓ in questo modo si crea il così detto centro di interesse = ➔ tiene occupate tutte le facoltà dell’allievo (linguistiche, affettive,cognitive) ➔ evita la frammentarietà delle nozioni ⇩ l’unità della proposta didattica è garantita dal programma di idee associate → promuove l’esperienza degli alunni mediante l’osservazione, l’associazione e l’espressione Ambiente - L’idea di partenza di Decroly è che il sistema educativo concepisce in modo errato l’ambiente ↳Per lui l’ambiente deve essere: ➔ la natura che circonda l’edificio (=non l’aula ➔ naturale per il bambino è la campagna → il bambino deve ripercorrere il cammino della specie umana a partire dalle proprie origini - rappresenta il momento oggettivo-sociale dell’apprendimento → infatti il programma deve promuovere: ➔ lo sviluppo integrale di tutte le facoltà del bambino ➔ l’adattamento all’ambiente in cui egli è destinato a vivere ↓ ecco perché i contenuti che vengono promossi sono quelli inerenti a: ➔ ambienti naturali (quindi discipline come la storia\geografia\scienze) ➔ ambiente sociale ( quindi discipline etico storiche Funzione globalizzante: - è la modalità tipica della prima esperienza infantile del mondo ↳ con cui il percorso di apprendimento passa da una conoscenza globale e priva di distinzioni disciplinari, a conoscenze sistematiche e differenziate - “i centri di interesse” rappresentano quindi il primo passo verso una comprensione globale dell'ambiente naturale e sociale in cui il fanciullo vive - è la vera e propria struttura mentale che organizza: ➔ ciò che il bambino percepisce ➔ ciò che il bambino poi esprime = quindi abbraccia il soggetto nella sua totalità, nella sua globalità CLAPARÈDE - 1873-1940 - si occupa di psicologia dello sviluppo e sperimentale → si avvale della psicologia scientifica → ha un’impostazione filosofica → fa questo nella speranza di migliorare la scuola e l’educazione - fonda “L’Istituto Rousseau” a Ginevra in cui collabora insieme a Piaget - è padre del funzionalismo → interpreta le manifestazioni della vita mentale come funzioni sviluppate e trasmesse nel processo di adattamento biologico dell’individuo all’ambiente ↳ su questa base, i funzionalisti si concentrano: 1. sull’utilità delle diverse funzioni psichiche 2. sul processo di adattamento biologico dell’individuo all’ambiente Interazione tra psiche ambiente Crede che lo studio psicologico delle fasi dello sviluppo infantile sia la base per una corretta attività educativa ↓ infatti delinea i tratti di una psicologia funzionalista (tratto caratterizzante= studiare l’interazione tra psiche a ambiente) ↓ ➔ i processi mentali → funzioni con cui l’organismo conosce e si adatta alle necessità ambientali ➔ per promuovere un’educazione funzionale (= tiene conto degli interessi dell' allievo che scaturiscono dall’ambiente) ➔ l'educatore deve individuare le concrete modalità di sviluppo dei bisogni e degli interessi dell' allievo ↳ individua le leggi fondamentali di questo sviluppo: 1. Legge della successione genetica → secondo la quale lo sviluppo procede per tappe che si riprendono nello sviluppo della specie 2. Legge dell'esercizio genetico funzionale → per cui lo sviluppo procede attraverso l'esercizio delle funzioni 3. Legge dell'adattamento funzionale → prevede che l'esercizio si produca solo in condizioni di bisogno 4. Legge dell'Autonomia funzionale → il bambino va considerato un essere autonomo e completo in base all’età 5. Legge per l'individualità → che tiene conto dell'unicità dell’individuo Educazione individualizzata Per realizzare un percorso educativo funzionale, l’educatore deve quindi individuare le concrete modalità di sviluppo degli intere e dei bisogni dell’allievo: ➔ favorire nel fanciullo l’esercizio delle attività solo quando egli ne sente il bisogno ↓ implica uno sforzo da parte del bambino e un impegno da parte dell’educatore a suscitare in lui un interesse che superi la repulsione di tale sforzo ↓ si raggiunge solo con la gioia e l’attrattività che procura il gioco ↓ = per questo l’educazione funzionale deve essere gioiosa e ludica in modo tale da non far pesare il gioco L'individualizzazione nella scuola Claparède ritiene che la funzione stimolante degli interessi da parte dell’insegnante debba realizzarsi in una “scuola su misura" ↓ in grado di rispondere alla doppia esigenza che si trova alla base dell'individualizzazione ( = attività educativa come percorso adatto alle esigenze di ogni alunno ) dell’insegnamento : - del rispetto per la diversità - quella che discende dalla necessità sociale di selezione dei talenti - propone nella scuola: 1. Classi parallele= gli alunni hanno capacità omogenee così che per ciascun livello di capacità si possono utilizzare programmi corrispondenti 2. Classi mobili = ogni alunno si sposta per ciascuna materia 3. Sezioni parallele = ogni scuola offre indirizzi formativi agli alunni 4. Sistema delle opzioni = offre un programma minimo comune al quale si apre un’ampia offerta di possibilità di studio che ciascun alunno sceglie in base alle proprie abitudini ↓ il metodo deve tener conto della successione cronologica degli interessi assecondandola con un’educazione adeguata: - interessi percettivi (1 ) - interessi linguistici (2-3 ) - interessi intellettuali generali (3-7 ) - interessi speciali (7-12 ) - interessi sociali o etici (12-18 ) - condivide l’idea di Dewey per cui l’educazione è vita e non preparazione di vita ↓ = la didattica: ➔ deve trasformare gli scopi futuri in interessi presenti per il fanciullo ➔ deve stimolare l’attività attraverso il gioco ➔ nella scuola primaria → l’educazione sarà continuità del gioco e del lavoro infatti si parla di “avviamento del lavoro” = per mantenere continuità tra gioco e lavoro - una psicopedagogia scientifica come quella di C. si deve occupare di misurare obiettivi raggiunti ↓ avviene attraverso l’utilizzo di specifici test che controllano il rendimento e le capacità mentali GENTILE - considera il reale come puro atto del pensiero= LA SUA POSIZIONE VIENE DETTA ATTUALISMO ↳ conseguenza→ rapporto alunno-maestro= UNIONE DI SPIRITI→ l’allievo si riconosce nella spiritualità del maestro - sostiene l’attualismo pedagogico: ➔ nell’educazione maestro e scolaro si immedesima e si uniscono ➔ l'istruzione è sia intellettuale che morale ➔ la pedagogia si risolve nella filosofia= PEDAGOGISMO è quella tendenza a considerare la pedagogia come un sapere a sé stante, senza tener conto il suo legame con la filosofia ➔ la didattica è un momento “interno” dell’educazione concretamente realizzata - Era il ministro dell’istruzione durante il periodo fascista italiano ↳ ha contribuito al processo di fascistizzazione→ RIFORMA GENTILE ↓ dà alla scuola italiana la forma che ha ancora oggi: da una parte i licei e dall’altra gli istituti tecnici LOMBARDO-RADICE - ricava da gentile la visione secondo cui l’educazione è sempre autoeducazione e il rapporto maestro-scolaro è costituito da una unità sostanziale - l’alunno diviene discepolo di tutti, maestro di sé→ fa capire che anche l’insegnante deve obbedire alle regole - per lui la scuola è serena e non noiosa ↳ rende possibile il processo di autoeducazione: ● perchè rasserenatrice della irrequietezza dei fanciulli attraverso un lavoro spirituale creativo ● perché affidata ai maestri - il metodo di Lombardo-Radice è quello della didattica viva→ forma di sapere che può essere sviluppato solo in riferimento a un’esperienza concreta - l’educazione del bambino deve valorizzare capacità espressive e lo spirito di ricerca: perché esso è intuizione, fantasia, sentimento e creatività LA PEDAGOGIA PSICOANALITICA TRA EUROPA E NEGLI STATI UNITI (unità 6) Nei primi anni del XX sec. in Europa e negli Stati Uniti si sviluppano delle correnti di psicologia clinica e sperimentale che gettano le basi per la pedagogia e didattica contemporanea: 1. FREUD → fondatore della psicoanalisi 2. WERTHEIMER → fonda in Germania la psicologia della forma 3. PIAGET → studia la psicologia infantile e i meccanismi dell’adolescenza 4. VYGOTSKIJ → contribuisce all’analisi dello sviluppo cognitivo FREUD - fondatore della psicoanalisi - ritiene che le componenti psicologiche inconsce e irrazionali siano determinanti per la comprensione del comportamento ↓ afferma l’esistenza dell’inconscio che: ➔ si trova sotto il pensiero cosciente ➔ è un’oscura e remota regione della psiche che si manifesta attraverso i sogni, di cui Freud l’esploratore ➔ costituito da: ↱ libido ❖ istinti e desideri innati, pulsioni inconsce ❖ esperienze vissute e rimosse ↓ eventi dotati di una forte carica perturbante, che possono minacciare gravemente il nostro equilibrio ↳ è reso manifesto dalla terapia psicoanalitica ↳ colloquio libero tra terapeuta e paziente che aiuta a far emergere i conflitti tra inconscio e parte cosciente ↳ attraverso: 1. La libera associazione delle idee 2. Il transfert =trasferimento inconsapevole,dalla persona all'analista, di sentimenti provati nella vita infantile. La concezione della Psiche per Freud - composta da tre parti (si parla di topica freudiana) anche chiamate istanze: 1. Es: ➔ (parola tedesca che corrisponde all’It latino cioè al pronome neutro ↓ l’inconscio è impersonale perché è uguale per tutti (non ci distingue, è comune a tutti per questo) ➔ parte dell’inconscio che contiene: 1. rappresentazioni o impulsi rimossi perché non accettate dalla morale 2. i ricordi di eventi traumatici collegati alle nostre emozioni negative e vengono rimosse perché intolle 2. Io: ➔ parte cosciente (parte organizzata della personalità della psiche) che dovrebbe trovare l’equilibrio tra i vari padroni (l’es, Super io e realtà). 3. Super-io: ➔ parte della psiche in cui sono interiorizzate le regole, le norme sociali (apprese dai genitori) ➔ in parte inconscio, cioè non siamo sempre consapevoli di queste norme che ci portiamo dietro ➔ si chiama così perchè sta sopra L’Io infatti viene dalla società Teoria della sessualità - prima di lui, la sessualità era semplicemente l’unione tra un uomo e una donna attraverso la copulazione - scopre che anche i bambini hanno una sessualità ↳definito un perverso (= cerca soddisfazione sessuale non per procreare) polimorfo (cerca il piacere in diverse parti del corpo) per questo distingue le fasi dello sviluppo psicosessuale: 1. Fase orale: zona erogena è la bocca (perché collegato a succhiare) 2. Fase anale: zona erogena l’ano (provano piacere a fare la cacca) 3. Fase genitale: si distingue in due sottofasi: ➔ fase in cui scopre il bambino, scopre l’organo sessuale e il piacere ➔ la bambina scopre di non avere l’organo sessuale maschile e prova invidia→ fase successiva i ruoli si invertono ↓ - collegata a questa teoria c’è la teoria del complesso di Edipo: ➔ in questa fase il bambino non può non provare attrazione per il genitore del sesso opposto, mentre il genitore dello stesso sesso lo vede come concorrente ➔ quindi il bambino prova dei sentimenti ambivalenti: odio e amore ➔ questo complesso si dovrebbe superare ↓ c’è chi non lo supera → in questo caso c’è l’uomo adulto che nella donna cerca sempre il surrogato della madre Compito della psicoanalisi e dell’educazione - aiutare l’individuo a raggiungere l’equilibrio tra le varie componenti che entrano in gioco nella sua vita psichica - ammette che la libera espressione degli istinti individuali è antisociale e autodistruttiva ↓ tuttavia critica l’educazione repressiva (formazione dell’intelletto e della razionalità → cardini dell’ed. borghese) ↓ bisogna insegnare a soddisfare le pulsioni innate in forma controllata ↳ dirottando verso mete socialmente accetta ↳ passaggio dall’Es all’Io ADLER - 1870-1937 - si distacca da Freud - elabora una concezione dello sviluppo come processo organizzato intorno a un sentimento (o complesso) ↓ inferiorità dell’Io ↓ che scaturisce dalla mancata realizzazione del desiderio del bambino di affermarsi e di esercitare il proprio potere sulle cose → per compensare la frustrazione il bambino: plasma un sé ideale ↓ l’intervento educativo è fondamentale per guidarlo al raggiungimento equilibrato dei suoi obiettivi ANNA FREUD - 1895-1982(figlia di Sigmund) - fondatrice dello psicoanalisi infantile → si preoccupa di analizzare il rapporto tra la psicoanalisi e la pedagogia ↓ ➔ può recuperare i danni inflitti da un’educazione sbagliata ➔ può riequilibrare le condizioni psicologiche del bambino in crisi (a causa delle relazioni familiari e sociali) può agire nei confronti dei genitori e degli educatori → in modo che questi siano in grado di comunicare efficacemente con lui - può interpretare i comportamenti simbolici (sogni, giochi e attività espressive) LA PSICOANALISI NEGLI STATI UNITI A causa del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale, gli SU hanno ospitato psicoanalisti tedeschi e austriaci, sorgono così nuove scuole a indirizzo psicoanalitico di stampo europeo, rinnovandone alcuni aspetti. ERICKSON - 1902-1994 - estende le fasi psicosessuali di Freud nell'arco di tutta la vita, trasformandole in 8 fasi: (le quali sono caratterizzate da una specifica dicotomia (es. sfiducia/fiducia) 1. orale sensoria (fiducia/sfiducia) 2. muscolare anale (autonomia/vergogna e dubbio) 3. locomotoria genitale (spirito di iniziativa/senso di colpa) 4. latenza (industriosità/ senso di inferiorità) 5. pubertà e adolescenza (identità/dispersione) 6. gioventù (intimità/isolamento) 7. età adulta (generatività/stagnazione) 8. maturità (integrità dell’io/dispersione) ↳ rappresentano tappe determinate della formazione della personalità alle quali deve adattarsi il percorso educativo ↳l’esito dello sviluppo viene determinato dalle risposte dell'ambiente ai bisogni dell'individuo BETTELHEIM - 1903-1990 - dirige per 30 anni l’Orthogenic School → una scuola di Chicago per bambini psicotici - è interessato: ↓ su queste basi fonda la concezione della completa plasmabilità educativa della personalità ↓ perseguibile attraverso un’accurata predisposizione degli stimoli finalizzata a produrre risposte condizionate ↳ favorisce l’uguaglianza di tutti gli uomini di accedere, attraverso l'educazione, a una felice condizione sociale SKINNER - 1904-1990 - ha dimostrato le potenzialità del Comportamentismo in ambito pedagogico ↓ teoria del “Condizionamento Operante” ↱es. appr. del linguaggio ↳ è possibile spiegare qualsiasi comportamento umano sulla base di una serie di risposte ambientali alle azioni dell’uomo La teoria del Rinforzo Skinner ritiene che determinati eventi abbiano un valore particolare ↓ chiamati Rinforzi → che possono modellare il comportamento (facendo diventare permanenti alcune azioni e facendone sparire delle altre) ↓ si possono ipotizzare dei “Programmi di rinforzo” → determinano la quantità, qualità e frequenza dei rinforzi ↓ necessari per ottenere lo stabilizzarsi di certi comporta. = istruzione programmata Sulla base di questa teoria: ↳ immagina di costruire una società in cui il rispetto e la libertà si ottiene con un sistema educativo fondato sul condizionamento operante ↲ ↳ sistema che si basa sul rinforzo precoce dei comportamenti ritenuti desiderabili La tecnologia dell’insegnamento Skinner propone di progettare sequenze di apprendimento uguali per tutti ma adattabili alla velocità di ognuno ↓ attraverso le macchine per insegnare =dispositivi tecnologici utilizzati per garantire percorsi di apprendi menti programmati, completi e verificabili sulla base di una teoria del “rinforzo” BRUNER - 1915-2016 - uno degli iniziatori del Cognitivismo statunitense ↳ studia i processi cognitivi mediante i quali un individuo acquisisce informazioni sull’ambiente, le elabora e le gestisce - il suo contributo: studio sperimentale dei processi conoscitivi e di apprendimento - si allontana sia dalla pedagogia di Dewey sia dal comportamentismo ↓ è strutturalista ↳ studia: 1. il modo in cui la mente organizza le informazioni 2. i concetti, nelle discipline, che organizzano l’intero sapere La concezione pedagogica Si basa sui seguenti capisaldi: ❖ l’istruzione deve permettere all’individuo di oltrepassare la cultura sociale per maturarne una personale ❖ la scuola deve formare alle competenze e stimolare il desiderio di eccellere ❖ i programmi devono incentrarsi sulle “strutture” → concetti che fanno da centri organizzatori della disciplina ❖ la scuola: ➔ deve evitare il sovraccarico di nozioni ➔ è il fondamento del progresso ➔ deve aggiornarsi sistematicamente La sua teoria dell’istruzione L’insegnamento per mezzo delle strutture fornisce i criteri per organizzare tutti gli apprendimenti della disciplina e la ricerca autonoma di nuove informazioni. ↓ ↱ a spirale (dall’ignoto al sapere) per questo occorre che siano programmati dei “curricoli di apprendimento” ↳ basati sul reale sviluppo psichico dell’allievo ↓ che passa attraverso i suoi sistemi di rappresentazione (attivo,iconico e simbolico) che la scuola deve favorire ↓ man mano che lo sviluppo procede, le strutture delle discipline vanno riproposte con nuovi linguaggi più ampi e approfonditi ↳ in questo modo rifiuta l’approccio deweyano (= che parte da ciò che è vicino all’esperienza del bimbo) ↓ è proprio lo spiazzamento dell’imprevisto che aiuta nel processo di conoscenza (→ dall’ignoto al sapere) della realtà ↳ la scuola deve far “imparare a imparare” → la società evolve velocemente quindi è necessario insegnare le competenze piuttosto che le conoscenze (per imparare anche da solo in futuro) La dimensione sociale dell'apprendimento Si allontana dal pensiero cognitivista per analizzare il ruolo dei fattori sociali e culturali nello sviluppo (=come Vygotskij) ↓ sottolinea che quanto siamo e diventiamo si produce sempre in un determinato contesto culturale (società,comunità,classe scolastica..) ↓ educazione= prodotto culturale ↳ in quanto luogo in cui due generazioni cercano insieme l’interpretazione da dare alla realtà sociale ↳ deve quindi favorire spirito di “contrattazione e dibattito” ↓ attraverso l’arte, la narrazione, la scienza e il diritto L’ESIGENZA DI UNA NUOVA PEDAGOGIA RINNOVATA (unità 8) Nella seconda metà del 900 → profonda crisi del sistema educativo tradizionale → si afferma un approccio didattico NON DIRETTIVO che si avvale: ● della psicologia ● dell'informatica (ROGERS) Sulla scia di questi nuovi modelli teorici: - FREIRE → “educazione degli oppressi” - DON MILANI → “scuole autogestite” ROGERS - 1902-1987 - psicologo statunitense che si occupa del recupero di giovani disadattati e nel lavoro terapeutico individualizzato ↳ utilizzabile anche nell'attività educativa - ritiene che ogni individuo possiede una personalità capace di autoregolamentarsi e che desidera realizzarsi pienamente ↓ il bambino può essere: ➔ messo nella condizione di agire in base ai propri desideri e alle proprie motivazioni ➔ spinto ad accettare come propria una serie di desideri e motivazioni altrui → crea un “falso Sé" - distingue: 1. apprendimento “dal collo in su” = fatto di contenuti privi di significato imposti dall’esterno (❌) 2. apprendimento “significativo" (v) ↳nasce dall’esperienza e dai processi vitali dell’individuo ↳ comporta un coinvolgimento globale della personalità ↳è automotivato e autovalutato ↳concepisce l’insegnante come facilitatore ↳ non deve imporre nulla, solo presentare l’argomento e i materiali in modo da “facilitare” il raggiungimento dei loro risultati FREIRE - 1921-1997 - la sua critica si applica per lo più all’istruzione extrascolastica degli adulti - sviluppa la consapevolezza del legame tra oppressione politico-sociale e educazione conservatrice ↓ nasce la “pedagogia degli oppressi” ➔ propone di rendere gli oppressi coscienti della loro condizione e di suscitare in loro la capacità di liberarsene ➔ prevede la trasformazione del rapporto tra insegnante e alunni ↓ cioè tra i due non c’è più un rapporto paritetico ma bensì vi è un rapporto a favorevole del dialogo (produce coscientizzazione) e di un’alfabetizzazione culturale ↳ costruita sull’esame critico delle condizioni storico-sociali del gruppo ILLICH - 1926-2002 - in risposta alla crisi dell’educazione diffonde una “tendenza antiscolastica” criticando la società e la scuola contemporanea ↳ promuove la descolarizzazione ↓ cioè un processo attraverso il quale la scuola come istituzione diretta dello Stato si dissolve a favore della libera scelta e responsabilizzazione dell’individuo La critica alla scuola ↳ la descrive come: ➔ centro di riproduzione dell’ideologia oppressiva del potere politico ➔ l'insegnante è un distributore e l’allievo un consumatore di prodotti che servono a condizionarlo e indottrinarlo ↓ L’alternativa →sostituire la scuola con momenti di formazione alternativi basati su: 1. la socializzazione libera 2. rapporti di insegnamento individualizzati 3. istituzioni culturali 4. esperienze di gruppo PAPERT - si fa promotore dell’uso del computer a scuola ↓ prima utilizzato per individualizzare l’apprendimento → cioè la macchina fornisce all’allievo esercizi in sequenza, rinforzando adeguatamente le sue risposte e seguendo i suoi ritmi di apprendimento. ↓ per Papert questo è un uso riduttivo ↙ inventa il LOGO: ➔ linguaggio di programmazione elementare a portata di bambino ➔ favorisce percorsi non-direttivi di apprendimento ➔ il bimbo diventa responsabile del proprio percorso formativo ➔ l’insegnante può “detecnicizzarsi” per curare maggiormente il rapporto umano
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