Riassunto e analisi capitolo 14 "Gli indifferenti" (Moravia), Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Scarica Riassunto e analisi capitolo 14 "Gli indifferenti" (Moravia) e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! CAPITOLO 14 “GLI INDIFFERENTI” Riassunto Michele decide di rivelare come si sente a Lisa, sul fatto che prova sentimenti opposti a quelli che dovrebbe provare, ma la donna in realtà non lo ascolta e tenta di sedurlo: Michele decide di cedere per fare la prova del 9, ma per poi subito capire che non è servito a niente. Il ragazzo le dice che come non ha sentimenti per gli altri non li ha neanche per lei. Alla donna viene in mente di rivelare quello che ha visto qualche giorno prima in modo da provare se realmente Michele non prova odio per Leo. Alla rivelazione della tresca tra Leo e sua sorella, Michele non prova nè indignazione nè disgusto ma anzi una curiosità e interesse di saperne di più. Subito dopo si accorge con spavento di essere davvero senza sentimenti perchè questa notizia avrebbe dovuto farlo infuriare, e siccome constata di non essere capace di provare sentimenti, decide di fare finta e fare una scenata di arrabbiatura a Lisa nei confronti di Leo (sempre pensando alle parole da usare perchè è tutta una recita non spontanea). Michele dice a Lisa di voler andare a casa dell'uomo per tirargli il collo ma il ragazzo capisce che la donna non gli crede, allora Michele dice che glielo proverà con i fatti, che lo ucciderà, ma Lisa ci crede ancora meno. ANALISI Michele (figlio di Mariagrazia) è un inetto, privo di pulsioni e totalmente indifferente alla realtà che lo circonda e alla famiglia. Michele vorrebbe ardentemente desiderare qualcosa, lottare per una buona causa, provare dei sentimenti profondi “come quelli di una volta”, ma non ci riesce. Il romanzo fornisce uno spaccato di vita di una famiglia borghese negli anni di pieno sviluppo del fascismo italiano e si configura come una denuncia della perdita di valori dell'Italia di quegli anni. Infatti ciò che disturbò maggiormente la classe dirigente fu la sincerità con cui Moravia era riuscito a denunciare la superficialità e l’incosistenza morale della borghesia degli anni Venti e Trenta