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Riassunto e analisi primo capitolo Promessi Sposi, Appunti di Italiano

Riassunto e analisi primo capitolo Promessi Sposi

Tipologia: Appunti

2019/2020
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Caricato il 30/03/2020

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Scarica Riassunto e analisi primo capitolo Promessi Sposi e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! RIASSUNTO E ANALISI PRIMO CAPITOLO PROMESSI SPOSI DON ABBONDIO INCONTRA I BRAVI: La tranquillità della passeggiata di Don Abbondio è interrotta dall'incontro con i Bravi, due loschi figuri che lavorano per Don Rodrigo, il signorotto del paese. Come Don Abbondio si accorge che i due bravi aspettano proprio lui e che non ha scampo (non ci sono infatti vie laterali che può prendere per non incrociarli) si avvicina a loro fingendosi tranquillo. I due bravi gli sbarrano la strada e gli intimano di non celebrare il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella ("Questo matrimonio non s'ha da fare") e lo informano di essere stati mandati da Don Rodrigo. Spaventato al nome di Don Rodrigo, Don Abbondio si dichiara più volte disposto ad ubbidire alla sua volontà ed i due bravi se ne vanno, lasciandolo sconvolto. L'incontro tra Don Abbondio ed i Bravi permette a Manzoni di fare una digressione sul clima di violenza che caratterizza il Ducato di Milano sotto la dominazione spagnola: i deboli devono subire le angherie dei potenti e non sono tutelati dalla Giustizia. All’interno di questo duro quadro sociale si inserisce Don Abbondio e Manzoni fornisce la spiegazione della sua vocazione a parroco: il curato è infatti un uomo poco aggressivo e pacifico, che non avrebbe potuto resistere in una società violenta come quella dei territori sotto la dominazione Spagnola nel XVII secolo. Da qui la sua decisione di inserirsi in una classe riverita e potente come quella ecclesiastica e di elaborare un sistema di totale neutralità o di schieramento con il più forte come metodo di difesa dai pericoli del mondo esterno. IL CONSIGLIO DI PERPETUA A DON ABBONDIO: Dirigendosi verso casa, Don Abbondio si interroga su cosa dire a Renzo per evitare il matrimonio, sulle sue possibili reazioni e su che cosa avrebbe potuto dire ai Bravi. Poi inveisce contro Don Rodrigo, non senza però aver dato prima la colpa ai “ragazzacci” ce si mettono in capo di sposarsi per non saper che fare, mettendo in difficoltà i galantuomini. Giunto a casa, sconvolto, dopo vari tentennamenti, si confida con la sua serva, Perpetua, una donna popolana decisa, energica e un po’ pettegola. Perpetua gli consiglia di rivolgersi al vescovo di Milano, ma Don Abbondio, terrorizzato all’idea di ribellarsi a un potente, rifiuta il saggio consiglio e, stremato, si ritira nella sua stanza, raccomandando a Perpetua la massima riservatezza sulla faccenda. Don Abbondio è il protagonista assoluto del primo capitolo. I Bravi sono descritti come dei "falsi aiutanti" di Don Abbondio, perché vogliono fargli credere che ciò che loro gli dicono sia per aiutarlo e per il suo bene ma, naturalmente non è così. L'incontro tra Don Abbondio ed i Bravi, oltre a dare il via alla storia, serve a far comprendere la vera personalità di Don Abbondio. Perpetua è un personaggio secondario, ma è allo stesso tempo la figura complementare di Don Abbondio. Sono due personaggi statici. Perpetua è una popolana, spontanea, manca di viltà ma ha i suoi difetti, fondamentalmente buona è molto legata al padrone. Nel primo capitolo dei Promessi Sposi emergono due temi di fondo: la violenza e la contrapposizione tra oppressori ed oppressi. In questo capitolo sono presenti diversi registri linguistici, ognuno dei quali caratterizza un personaggio. Un registro molto informale e rozzo nel dialogo tra Don Abbondio e Perpetua, mentre il registro è più formale, ma solo per fare ironia, nel dialogo tra i Bravi e Don Abbondio, perché essi credendosi dei galantuomini non possono utilizzare un gergo informale.
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