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RIASSUNTO e COMMENTO libro ZIO TUNGSTENO, Esercizi di Scienze della Terra

Riassunto capitolo per capitolo libro: zio tungsteno

Tipologia: Esercizi

2020/2021
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Caricato il 26/04/2021

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Scarica RIASSUNTO e COMMENTO libro ZIO TUNGSTENO e più Esercizi in PDF di Scienze della Terra solo su Docsity! ZIO TUNGSTENO Riassunto capitoli: 1. Oliver, il protagonista, è un ragazzo molto curioso e fin da bambino si appassiona alla Scienza e in particolare ai metalli facendo domande alla madre e allo zio Dave, detto zio Tungsteno perché lavora in una fabbrica di lampadine da 30 anni. Oliver è affascinato dagli esperimenti dello zio e in generale alle scienze, proprio come tutta la sua famiglia, grazie all’influenza del nonno vissuto 100 anni prima. 2. Oliver abita nella zona nord occidentale di Londra in una casa molto grande e raffinata con stanze che considerava “sacre”. Le due che lo affascinano di più sono: la biblioteca, ossia la stanza dei giochi durante la settimana e il luogo di relax per il padre nel fine settimana; e l’ambulatorio dei genitori, entrambi medici. Nonostante fosse la casa più grande del vicinato non era mai vuota in quanto ospitava tutta la famiglia di Oliver, la servitù, ma anche i pazienti dei genitori. 3. Dopo l’inizio della guerra e dei bombardamenti su Londra, Oliver e Pinco sono costretti a spostarsi nel collegio in campagna. Qui Oliver non trascorre bei momenti perché viene picchiato sia dal preside sia dai suoi compagni più grandi, ma nonostante questo scopre e riesce ad imparare i numeri primi e diverse particolarità matematiche, avvicinandosi alla scienza. 4. A 10 anni Oliver torna a casa e nota diversi cambiamenti che lo sconvolgono. Tutto ciò che era importante per lui cambiò; tutti erano diversi ad eccezione dello zio Dave che continuava a condividere con lui i suoi esperimenti. Per questo motivo il protagonista alimenta sempre di più la sua passione e la sua curiosità verso soprattutto il tungsteno e in generale verso tutti i metalli. 5. Lo zio Dave è descritto sempre alle prese coi suoi studi sulle lampadine come una sorta di “scienziato pazzo”. Dopo il discorso sugli esperimenti dello zio vengono spiegati e citati diversi tipi di metalli che, oltre al tungsteno, servivano per la composizione delle lampadine. Vengono quindi presentati tre metalli principali, che costituivano le prime lampadine elettriche: il carbonio, l’osmio e il tantalio. 6. Inizialmente per imparare a vivere all’aria aperta Oliver viene mandato agli scout ma viene subito cacciato via. Dopo, essendo interessato alla scienza, decide di andare in biblioteca per la lettura di libri scientifici, e non solo; poi per poter esplorare e conoscere di più decide di andare in musei come quello di Geologia, nel quale erano presenti cristalli, minerali, riproduzioni di vulcani. Oliver, immaginando di essere un geologo, colleziona frammenti di minerali, ne studia il nome e la densità. 7. La curiosità di Oliver era incontrollata, cercava di collegare la chimica anche in cucina. Così decise di allestire un “giardino chimico” luogo nel quale poteva svolgere tutti i suoi esperimenti sull’osmosi gemmata. Successivamente decise di allestire anche un vero e proprio laboratorio in casa, proprio perché aveva visto quello dello zio Tungsteno. Qui poteva svolgere tranquillamente tutti i suoi esperimenti grazie all’esempio di libri, in particolare quello dello zio che era un chimico ed era morto molto giovane. 8. Oliver, con i fratelli più grandi, decide di realizzare i primi esperimenti con fuoco, esplosioni e acido. Successivamente ci racconta i motivi per il quale si è appassionato al fuoco, come la vista delle bombe incendiate durante la guerra, agli acidi, con una lettura di una storia, e come è riuscito a accumulare e a procurarsi così tante sostanze chimiche. Inoltre iniziò a fare esperimenti anche sugli odori che sentiva sia fuori che dentro il suo laboratorio, capendo che il seleniuro di idrogeno emanasse l’odore peggiore al mondo. 9. Oliver racconta di suo padre dicendo che è un bravo padre e allo stesso tempo un bravo medico. In questo capitolo infatti il papà è la figura centrale, il protagonista ricorda le esperienze che ha trascorso con lui descrivendole perfettamente; in particolare ricorda con ammirazione tutte quelle volte che lo rendeva partecipe del suo lavoro in modo che potesse scoprire cose nuove. Infine Oliver parla della zia Lina, molto severa, che però gli voleva molto bene. 19. Nonostante la forte paura della morte da parte di Oliver, egli riuscì a realizzare una dissezione su un polpo che aveva trovato dopo la guerra. La madre, un’ottima insegnante di anatomia, fin da subito aveva cercato di avvicinare il figlio a questa materia, facendogli disseminare un cadavere di una sua coetanea, ma con scarsi risultati. 20.Inizialmente Oliver racconta delle sue prime esperienze con i raggi catodici, raggi molto forti in quanto possono riscaldare il platino fino ad arrivare a un colore rossastro, e allo stesso tempo deboli perché riescono a percorrere solo pochi centimetri nell’aria. Dopo racconta dell’affascinante e rivoluzionaria scoperta di Roentgen dei raggi X, che portò all’utilizzo immediato di questi in campo medico, e della scoperta di Becquerel della funzione dei sali di uranio. 21. Oliver riesce a raccogliere informazioni anche su un nuovo elemento, il radio, grazie alla madre, che lavorando in vari ospedali specializzati nella radioterapia. Il capitolo continua raccontando la storia del radio, scoperto da Marie Curie nel 1898. Infine il capitolo si conclude trattando le diverse tesi sulla provenienza dell’energia di questo elemento (iper fosforescenza). 22.Dopo la guerra Oliver andò in Svizzera, in vacanza in un lussuosissimo hotel. Qui suonò il piano e successivamente al suo ritorno, cambiò scuola e conobbe due ragazzi che divennero subito suoi grandi amici, Eric e Jonathan. Tutti e tre appassionati di biologia (in particolare sulla ittica grazie alla passione trasmessa dal loro professore) fondarono un circolo di letteratura. 23. In questo capitolo il tema centrale è la radioattività degli elementi, in particolare Oliver era curioso di sapere se gli orologi dello zio avessero contaminato l’aria. Rutherford e Soddy, attraverso vari tentativi, riescono a scoprire che gli atomi hanno un’emivita e successivamente riescono a dimostrare l’esistenza di tre cascate di elementi diversi e a capire che molti di questi erano versioni alterate con emivite diverse, a cui venne dato il nome di isotopi. Dopo questa scoperta Rutherford si servì dei raggi alfa, precedentemente studiati, per dimostrare che l’atomo fosse costituito da un grande spazio vuoto, da un nucleo centrale e da elettroni che gli orbitano intorno. 24.Oliver mentre studiava i diversi elementi si soffermò sulla luce, in particolare sul meccanismo tramite il quale si forma. Le stelle producono luce, ma anche calore, convertendo l’idrogeno in elio, il quale si può fondere i atomi più pesanti; da questo si può capire che la luce viene prodotta dalle molecole eccitate e quindi grazie a questo esempio si può anche determinare il meccanismo della propagazione della luce del sole, ma anche la creazione degli elementi a partire dall’idrogeno. In generale questo capitolo affronta la scoperta e il chiarimento di Bohr sulla tavola periodica di Mendeleev, la quale si basa su una serie numerica che determina il numero degli elementi per ciascun periodo. 25. Il futuro di Oliver era ormai ben definito, si sapeva ormai da tempo che sarebbe diventato medico. Un giorno capì, parlando alla sua famiglia per più di venti minuti del tallio, che non era più appassionato ai metalli come quando era piccolo. Nonostante fosse affezionato alla “vecchia” chimica, quest’ultima era in continua evoluzione e non riusciva infatti a capire se il suo cambiamento era dovuto dalla chimica stessa o dalla sua età. Commento Questo libro, nonostante la sua lunghezza, è molto interessante sia per l’approfondimento ad argomenti trattati a scuola ma anche per la semplicità linguistica; infatti l’autore riesce a spiegare concetti molto complessi attraverso un linguaggio molto scorrevole e allo stesso tempo ricco di termini scientifici.
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