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riassunto economia aziendale, Dispense di Economia aziendale

riassunto unità C libro master

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 16/03/2023

Elisaaaaai
Elisaaaaai 🇮🇹

2 documenti

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Scarica riassunto economia aziendale e più Dispense in PDF di Economia aziendale solo su Docsity! Unità C: le imposte sul reddito d’impresa L1: il reddito fiscale d’impresa, concetto e principi generali L’impresa commerciale è l’esercizio professionale di un’att commerciale di intermediazione nella circolazione di beni o di un’att produttiva di beni/servizi di carattere industriale. Sotto il profilo fiscale i redditi d’impresa sono: 1. Redditi derivanti dall’esercizio di imprese commerciali  Attività organizzate in forma d’impresa (industriali, bancarie, assicurative, mercantili e di trasporto)  Attività anche se non organizzate in forma d’impresa  Attività di allevamento animali, trasformazione e vendita di beni agricoli organizzate o meno in forma d’impresa 2. Attività i cui redditi si considerano d’impresa  Prestazioni di servizi (no inclusi nell’art. 2195) organizzate in forma d’impresa /agenzie investigative, scuole private)  Sfruttamento di miniere, cave, saline,laghi, stagni  Attività agricole e di altro genere esercitate da società di capitali e di persone I principi generali, scopo di misurare il reddito di periodo e il patrimonio di funzionamento sulla base di criteri di correttezza e di prudenza. Le norme fiscali determinano il reddito tassabile, dilatando la materia imponibile e limitare i margini di manovra sulle valutazioni. 1. Principio della competenza I ricavi, le spese, componenti pos e neg sn imputati all’esercizio in cui ricade la loro competenza eco Operazioni Momento competenza fiscale Cessione beni mobili Data consegna/ spedizione beni Cessione immobili Data atto notarile Prestazione servizi Data in cui sn ultimate Interessi, fitti, canoni.. (pagamenti periodici) Date di maturazione corrispettivi 2. Principio della certezza e della determinabilità oggettiva Costi e ricavi non concorrono a formare il reddito tassabile se la loro esistenza non è certa e se il loro importo non è determinabile in modo oggettivo. 3. Principio dell’imputazione al conto economico Ricavi, altri proventi e rimanenze concorrono a formare il reddito d’impresa. Spese e componenti negativi nn sn ammessi in deduzione se non risultano imputati al conto eco dell’esercizio di competenza Alcuni componenti riconosciuti in deduzione: componenti negativi deducibili x disposizione di legge e componenti neg del conto eco dell’esercizio precedente se sn stati fiscalmente rinviati 4. Principio dell’inerenza Spese e altri comp neg x essere deducibili devono ricollegarsi ad att, operazioni aziendali o beni da cui derivano ricavi e proventi che formano il reddito imponibile Il reddito fiscale d’impresa si determina apportando all’utile o alla perdita del conto eco le variazioni in aumento o in diminuzione. I valori di pura derivazione fiscale rettificano il risultato eco nella dichiarazione dei redditi. Per le società OIC-adopter valgono i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti dai principi contabili nazionali (principio derivazione rafforzata) Le divergenze tra reddito di bilancio e reddito fiscale sono dovute: all’indetraibilità totale/parziale di alcuni costi o alla nn tassabilità di alcuni ricavi e proventi o al recupero di componenti negativi L2: i ricavi, le plusvalenze e le sopravvenienze attive I ricavi secondo l’art. 85 del TUIR s,: 1. I correspettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività d’impresa 2. I correspettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, semilavorati e altri beni mobili, acquistati o prodotti x essere impiegati nella produzione 3. I correspettivi delle cessioni di azioni o quote di partecipazione in società di capitali e in enti nn commerciali purché i tratti di titoli nn immobilizzati 4. Le indennità a titolo di risarcimento conseguite per la perdita o danneggiamento dei beni 5. I contributi in denaro o il valore normale di quelli in natura spettanti in base a contratto 6. I contributi in conto esercizio spettanti a norma di legge 7. Il valore normale dei beni dei punti 1,2 e 3 assegnati ai soci La plusvalenza indica la differenza positiva tra il valore che un bene ha in un determinato momento e il costo di acquisizione 1. Beni che possono generare plusvalenze, beni relativi all’impresa diversi da quelli che generano ricavi 2. Casi di tassabilità delle plusvalenze, le plusvalenze dei beni relativi all’impresa diversi da quelli che generano ricavi sono tassabili se sn realizzate tramite: cessione a titolo oneroso, risarcimento e l’autoconsumo esterno Formano parte del reddito anche le plusvalenze di cessione e la loro tassazione può avvenire: tramite tassazione separata o facendola concorrere alla formazione del reddito d’impresa 3. Come si determina la plusvalenza, in modo diverso a seconda che essa derivi da una cessione a titolo oneroso, da un risarcimento di danni subiti, dalla destinazione dei beni a finalità estranee alla gestione dell’impresa o dall’assegnazione a soci 4. Tassazione delle plusvalenze, quelle che si ricollegano alla destinazione di beni a finalità estranee alla gestione e quelle che sorgono in occasione dell’assegnazione di beni ai soci sn sempre tassabili Per le Plusvalenze derivanti da cessioni di beni a titolo oneroso e da risarcimenti, con i beni posseduti da almeno 3 anni, si hanno 2 soluzioni: l’imputazione integrale della plusvalenza al periodo d’imposta del realizzo e l’imputazione rateizzata Possono essere frazionate anche le plusvalenze derivanti da cessioni di aziende se nn si richiede la tassazione separata Per il bilancio d’esercizio le plusvalenze restano interamente di competenza del periodo amministrativo in cui sn realizzate, le plusvalenze rinviate danno origine alla rilevazione di imposte differite Le sopravvenienze attive secondo l’art 88 del TUIR sono:
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