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RIASSUNTO ECONOMIA AZIENDALE, Dispense di Economia Aziendale

Un breve riassunto su tutto quello che riguarda il corso di economia aziendale dell'università d'annunzio

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 30/03/2022

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Scarica RIASSUNTO ECONOMIA AZIENDALE e più Dispense in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! EA1920 “Le persone1 avvertono i bisogni2 per il cui soddisfacimento3 svolgono una attività economica4 impiegando i fattori della produzione" Gino Zappa “l’economia aziendale studia le aziende, le condizioni di esistenza e manifestazioni di vita” 1) Persone: la presenza di persone come soggetti primari. • Le aziende sono realtà soggettive (persone) e non oggettive in quanto è tale in base alle persone che la compongono, muovono o prendono parte. ▪ Ferrero “Lo strumento dell’umano operare in campo economico” 2) Bisogni: sono fastidi/necessità che si chiede di poter soddisfare e quindi ottenere un appagamento 3) Soddisfacimento: soddisfacimento attraverso i BENIeconomici, ovvero tutto ciò per cui è idoneo a soddisfare un bisogno. Beni (sia materiali che disponibili in natura) Bisogni: piramide di Maslow (rappresentazione statica di un evento dinamico) Beni economici: sono scarsi, limitati, idonei a soddisfare un bisogno Problema economico: infiniti bisogni, beni limitati Principio della razionalità economica: gestisce il problema economico in base al valore e all’utilità del bene. Due caratteristiche: o Utilità: capacità del bene di soddisfare un bisogno o Valore: dipende da: a. dalla scarsità e disponibilità di un bene b. dalla condizione intrinseca c. dalla condizione del soggetto che effettua la valutazione 4) Attività economiche fondamentali: Produzione e Consumo. ▪ Produzione: o senso stretto: trasformazione fisico-tecnica di elementi per ottenere un prodotto o senso lato: trasferimento nello spazio e nel tempo (es. assicurazione) ▪ Consumo: o Atto di distruzione materiale di un bene o “consumato” quando non è più idoneo al consumo o “erogazione” perché ho comprato Persone → Bisogni – beni → attività economica Fini finalità Produzione, consumo/erogazione Produzione→Scambio→Consumo Prima: baratto Ora: Denaro-bene Scambio base monetaria Moneta: È l’intermediario nello scambio. Fondo di valore. Misuratore di valore. Ha la capacità di trasferire nello spazio e nel tempo il valore. Attività economiche complementarie: • Risparmio: ”sottrarre al consumo attuale nell’ottica del consumo futuro ”, o meglio “accantonamento del denaro nell’ottica dell’impiego futuro” • Investimento: “trattengo oggi nell’ottica del consumo futuro con l’incremento del valore in oggetto” AZIENDA. Unità: una unità diventa azienda quando svolge sistematicamente l’attività che le è propria. Si definiscono “produzione, consumo/erogazione” sulla base della finalità imminente ed elettiva. Economia Aziendale: Gino Zappa: “studia le condizioni di esistenza e manifestazioni di vita delle aziende” (studia la sostanza del fenomeno) Rapporti con le altre discipline: o Diritto. (rapporto di collaborazione e non di eguaglianza) (2555 definizione azienda, 2082 imprenditore) Il diritto dà l’abito all’azienda per lavorare sul mercato e regola le relazioni. o Matematica. (rapporto opposto) La matematica è una scienza deduttiva che parte da postulati ed applica, con test, nella pratica; L’EA è una scienza induttiva, definisce le sue regole analizzando l’ambiente, ottiene informazioni che elabora testa e crea il filo, partendo da informazioni concrete definisce e testa la regola incidendo sul reale. o Economia politica. Studia gli equilibri economici del sistema politico. Mentre l’EA, secondo Amaduzzi, non è autonoma, studia l’equilibrio delle singole aziende. o Sociologia. Contribuisce all’EA analizzando le persone, i soggetti e i loro interessi. o Management. Mentre l’EA studia tutte le aree del sistema economico, il Management studia solo le aree funzionali del sistema economico Anni ’70: sviluppo dell’articolazione del sistema aziendale sulle aree funzionali, ovvero, insieme di attività aziendali aventi la medesima natura; Anni ’80: studi di strategia attraverso le aree strategiche d’affari, ovvero, insieme di attività caratterizzate dalla comunanza di: prodotti, tecnologie e mercati; Anni ’90: teoria delle reti; reti impresa, dove per reti intendiamo “relazione cooperativa di aziende che insieme collaborano per produrre combinatamente maggior valore” DEFINIZIONI DI AREA SISTEMICA ▪ 1922 Besta: “L’azienda è un insieme di fenomeni e rapporti da amministrare, relativi ad un cumolo di capitali, che formi un tutto a se, a una persona fisica, ad una famiglia o ad una unione qualsivoglia” ▪ 1926-1927 Gino Zappa: “L’azienda è una coordinazione economica in atto, istituita e retta per il soddisfacimento dei bisogni umani”; il soddisfacimento dei bisogni umani è proprio l’obiettivo dell’azienda, la finalità elettiva; questa definizione si basa su tre corollari: ▪ Proprietà olistica del sistema. (l’insieme vale di più delle singole parti) ▪ Unità nella molteplicità. (deve costantemente modificare e ridefinire le attività) ▪ Dinamicità come condizione strutturale. ▪ 1947: “L’azienda è un istituto economico destinato a perdurare, che per il soddisfacimento dei bisogni umani, ordina e svolge in continua coordinazione un processo di evoluzione o di procacciamento di beni e servizi ” ▪ Ferrero: “Strumento dell’umano operare in campo economico” SOGGETTI AZIENDALI: ▪ Soggetto giuridico: Titolare di diritti e obblighi. ▪ Soggetto economico: Colui che imprime la volontà economica; è sempre una persona fisica. L’individuazione non è facile, ci sono 3 teorie: 1. Esercizio effettivo del potere: è chi effettivamente esercita il potere effettivo 2. Persona legittimata in funzione al capitale apportato: capitalista 3. Teoria ideale: capitalista più dipendenti ▪ Stakeholders: altra tipologia di soggetto aziendale (economico), sono gli stakeholders ovvero i portatori di interesse che influenzano il soggetto economico; sono: dipendenti, P.A. (pubblica amministrazione), finanziatori, fornitori, clienti, concorrenza, sostenibilità (ong), comunità locali. SOCIETÀ LUCARATIVE Sono accordo tra due o più persone; possono essere sia di persone che di capitale. Di persone Di capitale Focus dell’elemento personale rispetto al capitale Focus del capitale rispetto al personale Autonomia patrimoniale imperfetta Autonomia patrimoniale perfetta Il capitale non è distinto dai soci; soci: sono solidamente e illimitatamente responsabili delle obbligazioni solidali I soci sono responsabili solo della quota sottoscritta Autonomia non distinta ma Associativa Autonomia Distinta Tipologie: Tipologie: SS (società semplice): dove un creditore può rivendicare il suo credito anche ai singoli soci. Diff con snc “ No Preventiva escussione societaria” SPA: società per azioni Capitale minimo 50k Le società di capitali sono persone giuridiche (titolari di diritti e doveri) SNC(società in nome collettivo): Il soggetto giuridico è la società. I soci possono chiedere la preventiva escussione del capitale sociale SRL: società a responsabilità limitate Capitale minimo 10k SAS(società in accomandita semplice): il nome deve essere per forza di un accomandatario Due tipologie di soci: Accomandante: risponde soltanto limitatamente alla quota apportata; Accomandatario: risponde anche con il patrimonio personale. SAPA: società in accomandita per azioni L’accomandatario è il soggetto economico Il nome della società è il nome di un accomandatario AMBIENTE Ferrero: “l’ambiente è il sistema di condizioni e circostanze di diritto e di fatto, qualunque sia la loro specie di origine, nell’ambito in cui le imprese trovano condizioni di vita, di sopravvivenza e di sviluppo” Condizioni e circostanze: variabili che incidono sulla sopravvivenza delle aziende. Ambiente Generale: dato da tutte le condizioni esterne all’azienda ma che possono influenzare la sua operatività. Ambiente Particolare: dato dai fenomeni e soggetti con cui l’azienda più direttamente interagisce diviso in: mercato di sbocco: clienti, concorrenti mercato di approvvigionamento: fornitori, dipendenti, finanziatori Ambiente Etico: è la base di tutti gli ambienti, avvolge tutti gli altri. SUBSISTEMI DELL’AMBIENTE GENERALE: ▪ Sub sistema dell’ambiente fisico-naturale: o Variabili di morfologia e orografia del territorio; variabili che attengono alla presenza di risorse naturali e alla presenza di infrastrutture. ✓ L’azienda incide sulla morfologia e viceversa; l’azienda tiene conto dell’orografia; ✓ L’azienda deve tener conto di tantissimi fattori di varia natura per poter scegliere la zona di costruzione ✓ Variabili incidono sull’azienda e viceversa. ▪ Sub sistema dell’ambiente politico-istituzionale: o Insieme di variabili che attengono alla tipologia di istituzioni, all’ordinamento giuridico e al tipo di regime politico presenti nel contesto del territorio. ✓ La presenza di alcune tipologie istituzionali. ✓ Politiche incide sui sistemi aziendali e viceversa. ▪ Sub sistema dell’ambiente economico-generale: o Modalità di organizzazione della vita economica all’interno di un certo stato. ✓ Lo stato può essere con economia a: CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE La classificazione avviene in base a: ▪ Fini: o Economico1: o Extraeconomico2: ▪ Dimensione: o è un carattere soggettivo in quanto stabilito da un parametro; molto spesso sono usati il numero di occupati, tot attivo di bilancio, tot ricavi delle vendite e/o prestazioni. ▪ Attività esercitata: o Aziende consumo erogazione private: vengono a loro volte classificate in base alle fonti: ✓ Domestiche: la fonte è il lavoro ✓ Patrimoniali: la fonte è il frutto di alcuni impieghi patrimoniali ✓ Domestiche/patrimoniali: uguale alla precedente o Aziende consumo erogazione pubbliche: (stato, provincia, comune); la fonte dei mezzi delle aziende pubbliche sono i tributi che si di dividono in: ✓ Imposte: prelievo di ricchezza utilizzato poi per svolgere attività di produzione di beni e servizi pubblici ✓ Tasse: si pagano solo per richiedere un servizio ✓ Contributi: importo erogato quando si ha la coincidenza tra interesse pubblico e interesse privato o Imprese: trasporto, industriali, mercantili, bancarie o Non-profit: ong, cooperative sociali ▪ Modi e luoghi di svolgimento dell’attività: o Accentrata: in un unico luogo (familiare)(non-profit) o Decentrata: con più sedi (banche)(assicurazioni) ▪ Natura del soggetto giuridico ed economico: Di norma la natura del soggetto economico definisce la natura dell’azienda Aziende pubbliche Sogg giuridico pubblico Sogg economico pubblico Aziende private – Imprese Sogg giuridico privato Sogg economico privato Imprese pubblicheoss Sogg giuridico privato Sogg economico pubblico Non esistono con Sogg giuridico pubblico Sogg economico privato Oss: Nel caso di Spa, quindi di privatizzazione di imprese pubbliche, il capitale è instituito in parte da mano pubblica Approfondimento: Cavalieri: definiva aziende di produzione tutte le aziende; Si può fare sottolineare che si definisce una azienda quale di produzione, in senso stretto o in senso lato, in base al modo in cui interagiscono con il mercato di riferimento; ad esempio: ✓ Imprese: affrontano il mercato in maniera piena ✓ Altre aziende: affrontano il mercato con forme più attenuate (pubbliche, non- profit) RELAZIONI E AGGREGAZIONI TRA AZIENDE Esistono Relazioni che modificano in parte l’autonomia decisionale di coloro che partecipano: ✓ Cartelli: aziende dello stesso settore che si uniscono per eliminare la concorrenza ✓ Consorzi: aziende di settore diversi che si mettono insieme per nuovi prodotti o ricerche ✓ Contratti di Franchising: accordo tra casa madre o imprenditore GRUPPI AZIENDALI ▪ Una forma di collaborazione tra aziende, dove un soggetto controlla o è controllato o esercita una influenza notevole sulle altre aziende. ▪ Un’azienda “controlla” quando: o Ha la maggioranza di voti dell’assemblea ordinaria o In virtù di particolari vincoli contrattuali ▪ Con la presenza di una capogruppo ed altre aziende controllate, tutte le aziende del gruppo sono soggetti giuridici mentre il soggetto economico spetta alla capogruppo; Oss: le aziende controllate sono veramente aziende? Per Onida: si; Per Ferrero: no, perché la riduzione di autonomia decisionale porta la riduzione di autonomia economica; RISCHI ECONOMICI – GENERALI Definizione rischio: situazione di incertezza che contraddistingue un’azienda ▪ Rischio Base - Generale: non rientro totale dei ricavi rispetto ai costi ▪ Rischi Particolari: furto / incendio / agenti atmosferici Un’ altra classificazione dei rischi è in: ▪ Rischi Puri: eventualità (accezione) negativa, intesi solo in senso negativo ▪ Rischi Speculativi: sia negativamente che positivamente Fonti / Determinanti del rischio: 1. ▪ Rigidità delle strutture operative: ad esempio, devo per forza rientrare di tutti i costi e trarre un ricavo generando nuova ricchezza; ▪ Vischiosità delle strutture organizzative: resistenza al cambiamento; 2. ▪ Variabilità interna: presenza di possibili spinte centrifughe disgreganti che generano uno scollamento dalla logica del piano 3. ▪ Variabilità ambientale: ambiente variabile, rischio di arretramento o chiusura di un mercato Gestione del rischio: È più una gestione degli effetti del rischio che una prevenzione. Vi sono due Azioni: ▪ Azioni di trasferimento del rischio: attribuire gli effetti ad un altro soggetto o nel tempo: o nel tempo: tramite autofinanziamento con: ✓ fondi: prima della determinazione del reddito ✓ riserve: dopo la determinazione del reddito o nello spazio: tramite assicurazioni ▪ Azioni di fronteggiamento del rischio: con strategie di fronteggiamento, ovvero azioni atte a creare la migliore compatibilità tra aziende e contesto di riferimento; Azioni contro le cause: ✓ Rigidità delle strutture operative → Flessibilità (contratti determinati) ✓ Vischiosità delle strutture organizzative → Flessibilità (formazione del personale) ✓ Variabilità interna → Integrazione (monitorare / creare momenti di aggregazione e integrazione) ✓ Variabilità ambientale → Dominanza (fusioni / collaborazioni per combattere la concorrenza) Oss: o Le azioni di trasferimento, incidono sugli effetti, e sono riferite: ✓ quelle nel tempo: sia ai rischi generali che particolari; ✓ quelle nello spazio: solo ai rischi particolari; o Le azioni di fronteggiamento, incidono sulle cause, e sono riferite sia ai rischi generali che (in qualche caso) ai particolari; Nuovi modelli di business (ricorso all’outsourcing, reti, aziende virtuali, aziende digitali) Outsourcing: (esternalizzazione) ✓ Di un’attività: trasferimento di una determinata attività di un’area funzionale ad un fornitore esterno; (es. pulizie aule in università da parte di dipendenti) ✓ Di una funzione: portata più ampia, poiché un’intera funzione viene eliminata ed affidata all’esterno; (es. ditta di pulizie esterna all’uni) Motivi dell’outsourcing: ✓ Riduzione dei costi, razionalizzazione e stimolo all’efficienza; ✓ Miglioramento della flessibilità della gestione e riduzione degli investimenti; ✓ Focalizzazione sulle funzioni “core”; Effetti: ✓ Perdita di competenze critiche e interfunzionali; ✓ Perdita di controllo del fornitore; (dato che la funzione non avviene più sotto il controllo aziendale) Dall’outsourcing alla rete: L’outsourcing può determinare la costituzione di strutture durature di imprese, quali sono i network strategici; La Rete: Confalonieri: “la rete può essere considerata come un accordo cooperativo tra imprese al fine di migliorare la redditività conseguibile con lo sfruttamento di conoscenze comuni, fatte circolare all’interno della rete grazie ad un linguaggio unitario, accettato e condiviso e tali da favorire i vantaggi propri della grande dimensione intesa nell’accezione tradizionale” Sviluppo della rete: ▪ Impresa a rete: più vicina all’outsourcing ✓ Impresa rete a base gerarchica ✓ Impresa a rete a centro di gravità concentrato; ▪ Reti di imprese: ✓ Impresa a rete a centro di gravità multipli ✓ Imprese a rete senza centro; (senza figura dominante) Azienda virtuale: ✓ La Virtual corporation è un network “temporaneo” di operatori indipendenti, che ha l’obiettivo di condividere capacità, costi e accesso ai rispettivi mercati; ✓ Azienda Olonico-Virtuale è secondo Merli-Saccarini un: “insieme di unità operative autonome che agiscono in modo integrato e organico, nell’ambito di un sistema a rete, per configurarsi ogni volta al meglio come catena del valore più adatta per perseguire le opportunità di business che il mercato presenta” Virtualità: ▪ Funzionale: attività svolta mediante le nuove tecnologie dell’informatica e delle telecomunicazioni; indica, dunque, solo una innovazione tecnologica nella modalità di organizzazione del servizio e di contatto con i consumatori ▪ Organizzativa: apparenza unitaria dell’organizzazione con riparto delle attività tra diversi soggetti; (azienda produttrice diversa dall’azienda “marchio”) ▪ Operativa: dispersione spaziale delle strutture e risorse d’impresa; (es lavoro da casa) Condizioni di base per la realizzazione dell’impresa virtuale: ✓ Visione ✓ Diffusione della conoscenza ✓ Comunicazione e distribuzione dell’informazione ✓ Fiducia; (necessità di creare il senso di appartenenza) Aziende della net economy: ▪ Caratteri distintivi: ✓ Filosofia aziendale incentrata sulle opportunità di business offerte dalla rete; ✓ Modello di business, che dovrebbe essere legato alla crescita e all’evoluzione dell’utilizzo di internet; ✓ Composizione del fatturato: un’ azienda digitale dovrebbe generare sulla rete almeno il 50% del suo fatturato generale; ✓ Ridotta operatività nei segmenti di attività extra-rete; ✓ Attivo di bilancio tradizionale minimo: ovvero minimi investimenti infrastrutturali; ✓ Capacità innovativa e gestionale del management; ✓ Integrazione a monte e a valle della filiera produttiva fondata su internet e, più in generale sulle potenzialità dell’Information an Communication Tecnology (ICT); ▪ Due tipologie: ✓ Digital based: nascono, si alimentano e si sviluppano con la rivoluzione digitale; Classificazione: ✓ Aziende di acceso ad internet (ISP) ✓ Aziende di e-commerce (auction, mall center) ✓ Aziende offerenti “servizi tipici” del web (motori di ricerca, portali); ✓ Aziende produttrici di dotazioni tecnologiche per operare nella rete (nodi); ✓ Aziende che forniscono soluzioni informatiche e gestionali al business di altre aziende (e-selling, e-marketplace); ✓ Digital related: sono aziende che esistevano prima della rivoluzione digitale e che applicano le innovazioni tecnologiche al loro business “tradizionale” Strumenti utilizzati: ✓ Adozione di prodotti delle società digital based; ✓ Impiego nel business tradizionale; GESTIONE Def: Insieme di atti e di fatti che riguardano l’attività aziendale; ▪ Atti di gestione interna: sono realizzati tutti all’interno dello schema aziendale; ▪ Atti di gestione esterna: generano scambio con terze economie; un’azione di gestione esterna è formata sempre da due atti; possono riguardare la gestione: ✓ Monetaria: generano una variazione di entrate (E) e uscite (U) di denaro e di valori assimilabili al denaro; ✓ Numeraria: variazione di debiti e crediti di funzionamento, definiti come “temporanei sostituti della moneta” ✓ Finanziaria: variazione di debiti e crediti di finanziamento, definiti come “essi stessi moneta” ✓ Tipica: atti che attengono ai Costi (C) e Ricavi(R), relativi all’attività Tipica o Caratteristica; ✓ Patrimoniale o extra/caratteristica: atti che attengono a Costi (C) e Ricavi (R) dell’attività patrimoniale o extra/caratteristica; OSS: Ricavi = q * p dove: “q”= quantità, prodotti e “p”= prezzo Costo = f * p dove: “f”= fattori e “p”= prezzo; Fattori della produzione aventi le caratteristiche di: ▪ Complementarietà: capacità di essere parte del sistema di riferimento; ▪ Strumentalità: attitudine a poter essere impiegato nella produzione ✓ A fecondità semplice: (utilizzati per un unico processo produttivo) ✓ A fecondità ripetuta: (utilizzati per più processi produttivi)
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