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Riassunto fatto bene su "Le Crociate", Schemi e mappe concettuali di Storia

Riassunto breve ma fatto bene, per studentesse e studenti delle scuole superiori di II grado.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 26/01/2023

Diegolic99
Diegolic99 🇮🇹

4.8

(63)

24 documenti

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Scarica Riassunto fatto bene su "Le Crociate" e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Il Mediterraneo e le crociate I nuovi equilibri nel Mediterraneo Nel corso dell'XI secolo si verificò una trasformazione dello scenario politico nell'area Mediterranea. Cominciò a diminuire il potere degli arabi, che avevano conquistato tante terre in passato. Proprio la vastità dei loro domìni fu un elemento di debolezza per gli arabi, che non riuscirono a mantenere il controllo su aree molto distanti tra di loro. Gli arabi persero così le Baleari, la Corsica, la Sardegna e la Sicilia; inoltre il loro potere diminuì sempre più nella penisola iberica. Questo processo di liberazione della Spagna dai musulmani, detta Reconquista, fu molto lento e si completò solo alla fine del XV secolo. Una tappa fondamentale del processo di riconquista fu la battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1012, che venne vinta dai cristiani e segnò l'inizio del declino del dominio arabo. Una minaccia ancora più seria per gli arabi giunse da oriente. Qui i turchi approfittarono dei contrasti interni al mondo arabo per creare regni autonomi nei territori appartenenti ai califfati di Baghdad e d'Egitto. Il califfato è un territorio governato da un califfo, ovvero una suprema autorità islamica. Nel 1055 un gruppo di turchi guidato dal capo Selgiuk, da cui il nome dei suoi sostenitori “selgiuchidi”, riuscì as impadronirsi di Baghdad. Da qui i turchi avanzarono verso il Mediterraneo, conquistando la Siria e la Palestina, inclusa Gerusalemme nel 1070, meta dei pellegrinaggi cristiani. A differenza degli arabi, che avevano avuto un atteggiamento di tolleranza verso i pellegrini cristiani, i turchi cominciano perseguitarli. L’espansionismo dei Turchi si indirizzò anche verso l'Impero Bizantino, che venne privato della Siria e dell’Asia minore. Per questo motivo, l’imperatore di Costantinopoli si rivolse ai cristiani d'occidente, in cerca di aiuto militare, e avviò alcune trattative con il papa. Gli appelli rivolti dai Bizantini al mondo cristiano non caddero nel vuoto: in Occidente iniziarono ad arrivare le notizie delle violenze inflitte ai cristiani dai turchi, amplificate dai predicatori che incitavano le folle alla lotta contro gli infedeli al grido di “Dio lo vuole”. Fin dal 1074 Papa Gregorio VII, sollecitato dall'imperatore bizantino, aveva progettato una spedizione in Oriente, ma non ci riuscì a realizzarla. L'idea fu ripresa 20 anni dopo da Papa Urbano II (1088-1099) che invitò tutti i cristiani a riunire le proprie forze per difendere l'impero d'Oriente dalla pressione dei Turchi. L'appello del pontefice riscosse più ampi consensi: le popolazioni cristiane furono tutte conquistate dall'idea di poter combattere nel nome della difesa di Cristo. Le otto crociate La prima risposta concreta all'appello del Papa fu spontanea, la cosiddetta “crociata dei pezzenti”. Infatti, nel 1096 avventurieri, contadini e mendicanti, provenienti dal nord Europa, partirono alla volta della Terra Santa, ovvero il territorio in cui era nato e vissuto Gesù, sotto la guida dei predicatori Pietro l'Eremita e Gualtieri di Passy. Essi seminarono violenze prendendo soprattutto di mira gli ebrei, considerati anch'essi infedeli. Poco dopo il loro arrivo in Oriente andarono furono sconfitti dai Turchi. Nell'autunno 1096 partì la prima crociata ufficiale a cui aderirono feudatari e cavalieri francesi, normanni, renani, fiamminghi e italiani. Goffredo di buglione fu scelto come comandante supremo nella fase conclusiva della spedizione. Molteplici furono i fattori che contribuirono a spiegare l'adesione forte alla prima crociata: Innanzitutto, un motivo spirituale, ovvero il papa aveva promesso l'indulgenza plenaria, ovvero il totale perdono dei peccati a chi avesse partecipato al pellegrinaggio per liberare da terra santa; inoltre, altri motivi furono: la speranza di arricchirsi con la conquista di nuove terre; il desiderio di avventura; il desiderio di liberarsi dai debiti e dai vincoli della società feudale; sul piano politico, un motivo fu anche la volontà di Papa di rafforzare il proprio prestigio, sia nei confronti degli Imperatori d'occidente che d'Oriente, sia rispetto al Patriarca di Costantinopoli. I crociati raggiunsero Costantinopoli nel maggio del 1097. Ben presto l'imperatore d'Oriente si rese conto che lo scopo dei cristiani della spedizione non era quello di salvare l’Asia minore e Costantinopoli dai Turchi, ma quello di impossessarsi di terre in terra santa. I crociati, infatti, conquistarono numerose città dell'Asia Minore creando regni indipendenti. Il 6 giugno 1099 i crociati giunsero a Gerusalemme e la occuparono in un mese, saccheggiandola e distruggendola. La città divenne la capitale del nuovo Regno crociato di Gerusalemme, affidato a Goffredo di Buglione. I regni crociati ebbero però vita breve: erano difficili da difendere perché distanti fra loro e dalla madre patria occidentale, e inoltre erano spesso in conflitto gli uni con gli altri. Gerusalemme fu riconquistata dai turchi nel 1187 grazie all'azione di Aalah Ad Din, noto come Saladino, sultano d'Egitto. Ogni volta che un regno crociato cadeva, si manifestava l'impulso a organizzare nuove spedizioni Armate: dopo la prima, infatti, ci furono altre 7 crociate, fino al 1270. Tra tutte le crociate, la quarta (1202-1204) organizzata da Venezia, mettendo a disposizione le navi su cui viaggiavano i crociati. Ma questi non sbarcarono in terra santa bensì a Costantinopoli, che fu conquistata e saccheggiata. L'esito di questa impresa fu la nascita di un
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