Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Riassunto generale Alberto Moravia, Appunti di Italiano

Riassunto generale vita e opere Carlo Emilio Gadda.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 04/06/2022

celia.pi
celia.pi 🇮🇹

4

(1)

6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto generale Alberto Moravia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ALBERTO MORAVIA Transizione da Neorealismo alla Commedia Italiana e influenzerà la produzione cinematografica, nasce a Roma e conosce tanti personaggi della cultura italiana e del cinema. Ha un rapporto particolare con Roma, la raccolta si chiama infatti Nuovi Racconti Romani (1959), la città è centrale sia per la biografia dello scrittore sia per questi racconti, un legame esplicito e questo racconto permette la descrizione di luoghi simbolo della città o delle immediate vicinanze. Lui sarà in contatto con il mondo letterario e cinematografico romano, avrà anche relazioni sentimentali con due importanti figure romane; Elsa Morante e Dacia Maraini (ha incontrato vari personaggi come Pasolini, Callas…). Moravia è uno scrittore molto prolifico, già dalla giovane età scrive racconti e romanzi, è difficile descriverlo come scrittore di romanzi oppure di racconti, Nuovi Racconti Romani contiene circa 70 racconti (?). Viene descritto come un trittico “La Trilogia Nazional Popolare”, “La Romana”, “La Ciociara” e “(Nuovi) Racconti Romani”, crea personaggi e situazioni di una certa situazione popolare e tramite questo mosaico di personaggi ricostruisce un quadro molto ampio, una foto di un periodo storico molto preciso, periodo degli albori del periodo del miracolo economico italiano (post Seconda Guerra Mondiale) un momento di ripresa e ricostruzione per l’Italia degli anni 50 (si avviano i lavori per l’Autostrada del Sole). Avvertiamo un disincanto nelle espressioni dell’autore, i più umili vivono questa ripresa in maniera disincantata, rimangono comunque le classi più basse e non beneficiano di questa ripresa e lo possiamo vedere nello svolgimento dei racconti e soprattutto nella loro mancata fine, senso di incompiutezza, nessuno ne esce soddisfatto. Moravia si rifa nella ricerca linguistica a un autore ben preciso: Gioacchino Belli, scrittore di sonetti in romanesco (elemento linguistico molto specifico), Moravia dice di averlo letto e di aver preso spunto da lui per personaggi e situazioni romane (i suoi personaggi non parlano in romanesco, hanno qualche espressione o pochi elementi e poco accentuati, facendo parlare i personaggi in italiano l’opera risulta fruibile per molte più persone, questa accessibilità linguistica è stata determinante anche per tradurla in lingue straniere). Un elemento di Moravia che riporta al Belli è la narrazione in prima persona, tutti i personaggi parlano in prima persona, sia i principali sia i secondari, lo scrittore stesso si stanca della terza persona e trova migliore esprimersi in prima, si assiste anche a una crisi del linguaggio colto, le situazioni si riferiscono ad una certa romanità proprio per tagliare il collegamento con qualcosa di più colto, una società colta che ha ingannato la società, il popolo non ha fiducia per le classi alte e della borghesia, delle istituzioni del fascismo, che sono i responsabili della crisi del paese, il popolo parla la linguella strada, il dialetto, la lingua popolare. I Nuovi Racconti Romani, ci rendono un grande mosaico di romanità e di classi sociali di estrazioni più bassa, ci sono personaggi anche della borghesia alta/media o nobiltà, hanno una limitata capacita esistenziale, sono intrappolati nel loro ambiente familiare, nucleo, spesso cercano riscatto e si prestano ad azioni di vario tip ma di basso livello. Moravia presentava caratteristiche differenti da quelle viste fino a quel momento, c’è un elemento nuovo di satira, critica sociale, ironia pungente e incompiutezza delle vicende; fu lui a dire che si sentiva distante dagli altri nei quali trovava un linguaggio più chiuso, egli voleva invece offrire un quadro più ampio di una società meno chiusa e più attiva, una società in via di sviluppo e che si muove in maniera frenetica, in contrapposizione ad una scenografia eterna, immobile e immutabile che è la città di Roma, ammette di essere distante dagli scrittori del suo tempo ma più vicino ai neorealisti cinematografici come Rossellini. I personaggi dei racconti di Moravia potrebbero essere comici, sono umili, disoccupati, hanno spesso piccoli lavoretti, sono criminali, truffatori, ladruncoli, operai, esponenti di una classe non abbiente (seppur con alcune eccezioni, ma sempre affiancati con ultimi), cercano di tirare a campare, alla giornata, senza una prospettiva bene chiara, preoccupati della propria quotidianità, instaurano rapporti umani fugaci e irrealistiche, sono talmente presi dai propri problemi meschini e quotidiani che non hanno relazioni affettive di qualità; ognuno è incentrato su sé stesso. L’opera I Nuovi Racconti Romani, è la seconda parte dell’opera, i racconti erano già stati pubblicati su quotidiani come il Corriere della Sera, sono circa 70 scritti brevi, con caratteristiche simili: tutti sono narrati in prima persona (personaggio principale o secondario della storia), storie di ordinaria quotidianità in contrapposizione con Roma, senso di romanità con menzione di luoghi tipici o luoghi di provincia, di costa (riferimenti a quartieri, vie, piazze, luoghi, monumenti), i personaggi hanno automobili, “motorette” (che prima non c’erano), per queste figure umili, la proprietà di un mezzo rappresenta anche uno status simbolo (ad esempio la macchina per gli uomini, la Vespa diventò simbolo di romanità e della Dolce Vita italiana). I racconti sono isomorfi (hanno strutte simili, come nel Decameron), si aprono più o meno sempre nello stesso modo, col narratore che si presenta con il nome, quello che fa nella vita, gli incipit ci danno indicazioni ben precisi sulla vicenda, gli altri personaggi entrano in scena uno dopo l’altro, la maggior parte delle volte la conclusione della vicenda ci porta al sorgere di vari interrogativi, le figure ci lasciano più dubbi che certezze, noi non empatizziamo coi personaggi, tutti inconcludenti sembrano tutti nel posto e nel momento sbagliato, lavoro, relazioni, abitazioni (come trappole), madri manipolatrici, amicizie temporanee, sono tutti elementi rappresentati con piccoli tocchi e ceci fanno sorridere ma senza arrivare ad una conclusione vera e propria. Vi è una teatralità intrinseca, il palcoscenico è eterno e immobile che trasmette un senso di immortalità e i personaggi sono tante piccole marionette che si muovono senza un verso senso e che si affannano. Da un punto di visto etico e morale Moravia non esprime decisamente una condanna ai suoi personaggi ma non garantisce loro neanche una soluzione, lascia invece che sia il lettore a fornire un’idea, un giudizio o una soluzione. La critica italiana e straniera ha fornito elemento di analisi di questi racconti, mettendo in luce l’attenzione forte nel racconto, situazioni che si caricano di energia cinetica pronta a raggiungere io suo apice e a rompere l’equilibrio. C’è tanta presenza di inganno, truffa, frode ma non portano comunque ad una completezza. Una donna sulla testa: uno dei racconti, ambientazione romana, nel quartiere dei Parioli, i due personaggi che si incontrano parlo di disoccupazione parlando da visioni diverse, la signora ricca la considera come un non aver niente da fare, mentre il protagonista pensa che sia una mancanza di attività lavorativa e quindi pericolo per la propria sussistenza. La signora vive nel suo palazzo di lusso, tormentando al telefono il marito e l’impiegato molto umile che non comprende la noia della signora esche è sempre a lavoro, Roma è la meta agognata da un turismo internazionale, finale con tratti tragicomici. La raccomandazione: racconto vivace, protagonista che ha a che farer con una Roma di faccendieri, che si raccomandano il protagonista reciprocamente, cambia tanti lavori da un ufficio ad un altro in cerca di una soddisfazione personali, lezione si svolge in piazza Cavour vicino alla cassazione, poi all’anagrafe vicino alla Bocca della Verità, esplora l’intera città in cerca di una raccomandazione definitiva. Lo studente: racconto dove dei giovani tentano di mettere un atto una truffa ai pensionati di guerra, personaggi che si danno al raggiro e anche qui non finisce la meglio. Un altro tema ricorrente analizzato da Moravia è il tema dei rapporti amorosi, a partire dallo Scimpanzé dove abbiamo una coppia non ancora formata, due giovani che si frequentano, i due hanno differenze di vedute, culturali e di interessi e nessuno dei due è disposto a cedere nulla in favore di una possibile relazione, la storia quindi non parte e la soluzione della vicenda lascia tutti insoddisfatti, anche ne Lo zio se ne parla, la nipote dello zio è in preda ad una crisi per un amore non corrisposto, nella vicenda capiamo perché questo amore è impossibile e perché non ci può essere soddisfazione né per la ragazza né per lo zio, un altro racconto sulla tematica
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved