Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Storia e sviluppo di Roma: dalla fondazione alla Tetrarchia, Sintesi del corso di Storia Romana

Storia AnticaAntropologia culturaleArcheologia

Questo documento ripercorre la storia di roma dalle sue origini alla tetrarchia, soffermandosi sui re, gli eventi chiave, le guerre, le magistrature e i personaggi che hanno segnato la sua evoluzione. Dall'età monarchica alla repubblica, dalla guerra sociale alla nascita del principato e della tetrarchia, il documento fornisce una panoramica completa delle tappe che hanno portato roma a diventare una potenza imperiale.

Cosa imparerai

  • Chi erano i re di Roma e quali erano i loro compiti?
  • Quali erano le magistrature con imperium e quelle senza imperium?
  • In cosa consisteva la Diarchia e la Tetrarchia e quali obiettivi avevano?
  • Chi erano i membri della dinastia Giulio-Claudia e quali eventi caratterizzarono i loro regni?
  • Come si sviluppò la guerra sociale e quali leggi ne derivarono?

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 05/04/2019

jessica-ghini
jessica-ghini 🇮🇹

4.6

(34)

8 documenti

1 / 21

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Storia e sviluppo di Roma: dalla fondazione alla Tetrarchia e più Sintesi del corso in PDF di Storia Romana solo su Docsity! Primo annalista e storiografo romano: QUINTO FABIO PITTORE --> esponente famiglia patrizia dei Fabii. Popolazioni dell'Italia preromana: (II-I millennio a.C.) - etruschi - celti - sanniti - liguri - veneti - piceni - sardi Territorio e popoli: Attuale Lombardia, Veneto e Trentino Popolazioni palafitticole (palafitte, pali infittiti sul fondo di terreni paludosi, stagni, fiumi e laghi) Odierna Emilia (1600 a.C. al XII sec) Popolazione terramaricola da terra "marna" = terra grassa (1000 a.C.) Popolazione umbra (fonda Bologna) (X-IX sec) civiltà villanoviana => resti conservati in urne biconiche a coperchio => villaggio protourbano Dall'Italia centrale alla Puglia (seconda metà II millennio a.C.) Civiltà appenninica – pastorizia, transumanza e sepolture a dolmen Attuale Dalmazia Popolazione degli Illiri: Veneti (nord-est) e Japiri (Puglia)--> provenienti dall'Oriente (da Creta per Erodoto): Sallentini, Messapi, Peucezi, Dauni + colonie della Magna Grecia VIII sec. a.C. Nord (tra Reno e Danubio): Britannia, Irlanda, Spagna, Francia e Pianura Padana (VI-V sec. a.C.) Celti (o galli) Attuale Sardegna --> conquistata dai Cartaginesi nel VI sec. a.C. II millennio a.C. Civiltà nuragica nuraghi = torri in forma di cono tronco, nuraghos. Costruite con grandi blocchi di pietra sovrapposti l'uno all'altro a secco, senza l'uso di calce. Pastori, agricoltori e guerrieri. Toscana, a nord del Tevere fino all'Arno (II millennio a.C.) Civiltà etrusca secondo Dionigi di Alicarnasso, il loro vero nome sarebbe stato "rasenna" = popolo. Altri nomi: greci--> tirreni; romani--> etruri o tusci. --> LIBRI TAGENITICI = religione rivelata. --> culto del VER SACRUM (primavera sacra) = una generazione veniva consacrata alla divinità e fatta emigrare in cerca di altre terre. La guidava il totem sacro del popolo (toro o picchio). Città etrusche principali: Veio, Cere, Tarquinia, Vulci, Vetulonia, Roselle, Populonia, Volterra, Volsinii, Chiusi, Perugia, Cortona, Arezzo. Italia centro-orientale, fino ai confini del Lazio e della Campania (VIII-VII sec. a.C) Popolazione degli Italici, o Osco- Umbri, o Umbro-Sabelli Differenza su base linguistica: • osco: Sanniti e popolazioni dell'Italia centromeridionale • umbro: Umbri, Volsci --> nemici più duri di Roma (Gubbio, Spello, Todi, Spoleto --> "Tavole di Gubbio"), Sabini. Ciclo dei Nostoi (Νόστ οι = Ritorni) è la denominazione attribuita a poemi greci che compongono un ciclo epico incentrato sul tema letterario del ritorno dei Greci in patria dopo la distruzione di Troia. Il poema si componeva di cinque libri. La data in cui sarebbe stato composto e fissato per la prima volta in forma scritta sarebbe nel VII o VI secolo a.C. Oltre allo stesso Odisseo o Enea, sarebbero arrivati in Italia anche Antenore, fondatore di Padova, Diomede e Filottete, presenti sui versanti dell'Adriatico e dello Ionico. Ciclo di Omero (iliade e l'odissea) --> VIII sec. a.C. I Greci che erano nati nell'Impero romano, quando Roma nel III-II sec.a.C. divenne padrona delle città greche d'Italia, raccontarono la storia più antica dell'Italia attraverso le leggende sulle grandi migrazioni di popoli ellenici: gli Arcadi, che arrivarono nel Lazio e da cui discesero gli Italici e gli Enotri, i Pelasgi. Fu un greco del tempo di Augusto, Dionigi di Alicarnasso, che nelle Antichità romane, dal 7 a.C., costruì attorno a questi racconti l'origine greca di Roma. comunità che si autoamministravano ma con obblighi militari verso Roma; in maggioranza cittadini romani perdevano la condizione originaria: divieto di contrarre matrimonio con cittadini romani, divieto di concludere negozi commerciali secondo la legge romana o la possibilità di ottenere (o recuperare) i diritti dei cives in caso di trasferimento a Roma. • colonie romane/marittime (coloniae civium Romanorum) = comunità originariamente costituite da poche centinaia di cittadini romani, acquisivano la cittadinanza, svolgendo funzioni di presidio militare e costiero. Dal II sec. Divennero sempre più frequenti e popolate, e più ampie le superfici di terra distribuiti. • praefecturae • alleati (socii) La guerra sociale e l'estensione della cittadinanza romana a tutta la Penisola: Nascita del problema nel II sec. a.C. Con la formazione di nuove colonie: episodi di violenze di magistrati romani e precedenti di latini che cercavano di ottenere lo statuto romano, mediante migratio. Indirizzi graccani: proposte di leggi de civitate Italiae danda e di civitas ai latini e ius suffragi agli italici federati. Lex Licinia Mucia 95 a.C. Guerra sociale (91-89 a.C.) --> Lex Iulia de civitate 90 a.C. Lex Plautia Papiria 89 a.C. FASE MONARCHICA (7 re di Roma) Caratteri: Regifugium, Regia, interrex, rex sacrificulus cellula base: familia patriarcale (qualora il padrone liberava lo schiavo, esso diventava un liberto) Impostazione società: Le famiglie imparentate furono riunite nelle gens che amministrava il culto gentilizio, sacra gentilicia, ed i cui componenti portavano il comune nome gentilizio nomen gentile. Gentes: famiglie che riconoscevano una discendenza comune. Le gentes plebee furono istituite solo ad imitazione delle gentes patrizie. 3 tribù: di incerta autenticità = 3 dimensioni etniche della città delle origini 1. Tities, abitanti del Quirinale, forse di origine sabina. 2. Ramnes, indigeni che abitavano il Palatino (vicino al fiume). 3. Luceres, di origine etrusca, incerta la residenza. 30 curiae, da co-viria = unione di uomini: 10 per tribù; e comitia curiata -->3000 uomini (quirites). Ogni curia doveva dare uomini per l'esercito: 10 cavalieri (DECURIA) + 100 fanti (CENTURIA). A capo di ogni curia vi era il curio ( a capo di tutti i curiones stava un curio maximus). L'assemblea popolare (comitia curiata), organizzata per curie, deliberava su questioni di diritto familiare, qualora il pater familias fosse morto senza eredi maschi, deliberava su questioni pubbliche riguardanti il popolo ed aveva il diritto di confermare nella loro autorità i funzionari più alti della comunità (lex curiata de imperio). REX--> elettivo a vita: nomina da parte del senato (patresfamilias), ratifica formale da parte delle curie. Compiti: • comandare le truppe in guerra • rappresentare la città davanti agli dei • diritto di vita o di morte sui cittadini • risolvere le controversie private • amministrare il patrimonio della comunità • emanare ordinanze vincolanti LEGES REGIAE Dopo che il re era stato eletto, spettava ai comizi curiati riconoscere il suo potere, vincolandosi all'obbedienza con un atto detto LEX CURIATA DE IMPERIO. Chi voleva fare testamento doveva farlo dinnanzi alle curie. ESERCITO ROMANO: LEGIONE = contingente scelto (da lego = scegliere), che erano cittadini a pieni diritti chiamati alle armi in caso di bisogno. Con età dai 17 ai 60 anni, ed il limite: appartenenza alle classi superiori + mezzi per procurarsi a proprie spese l'armatura. Prima: a ranghi serrati schierato a falange. Poi: ogni legione schierata su 4 file 1. VELITES = armati alla leggera con frecce e fionde (compiti: disturbo ed esplorazione) 2. HASTATI = soldati più giovani e meno esperti. Armati pesantemente con hasta = lancia pesante e pilum = giavellotto. 3. PRINCIPES = più anziani 4. TRIARII = veterani 5. in più gli EQUITES = cavalieri. Per ordine d'importanza nel dare ordini: Monarchia latino-sabina Monarchia etrusca 1. ROMOLO --> Leggenda + "ratto delle sabine" + istituo matrimonio monogamico ed adulterio (relativo divorzio, chiesto dal marito). 753-715 a.C. 2. NUMA POMPILIO --> culto di Giano (custode delle porte della città e delle case private); primi collegi sacerdotali: PONTEFICI, AUGURI, ARUSPICI e VESTALI; CALENDARIO NUMANO (12 mesi, 355 giorni.) 715-672 a.C. 3. TULLIO OSTILIO --> conquista di Alba Longa (ORAZI VS CURIAZI). 672-640 a.C. 4. ANCO MARZIO --> prime mura città di Roma, primo ponte sul Tevere (Sublicio) di legno e corda; colonia di Ostia. 640-616 a.C. 5.* TARQUINIO PRISCO --> tempio di Giove capitolino; Circo Massimo; Cloaca Massima; senatori da 100 a 200; primo canale di scolo acque di 600 m. 616-578 a.C. 6.* SERVIO TULLIO --> mura serviane; senatori a 300; comizi centuriati. 578-534 a.C. 7.* TARQUINIO IL SUPERBO --> regime tirannico 534-509 a.C. Cerimonie nuziali: • CONFARREATIO = prendeva il nome da una focaccia di farro che nel corso del rito gli stessi sposi dividevano come simbolo della futura vita in comune. Formula di matrimonio: " EGO TE AMATA CAPIO" = io ti prendo, amata! • COEMPTIO = vero e proprio atto di compravendita. La donna viene ceduta al marito alla presenza di un personaggio che reggeva una bilancia, alla quale veniva gettato un prezzo di danaro simbolico. • USU = l'uomo, dopo un anno di convivenza, acquisiva i diritti di marito e la donna i doveri di moglie. Nomi aristocratici: 1. NOME PERSONALE (praenom) 2. NOME della GENS alla quale appartenevano (NOMEN) 3. NOME della FAMIGLIA (COGNOMEN) 4. soprannome per caratteristica fisica o alludeva ad imprese compiute. N.B: le donne non venivano mai indicate con il nome personale. Culto delle divinità: Sede: Triade patrizia Triade plebea Campidoglio (patrizia) Aventino (plebea) --> 493 a.C. Costruzione tempio da parte di Spurio Cassio 1. Giove 2. Minerva 3. Giunone 1. Cerere 2. Libera 3. Libero (= Dioniso) Divinità della famiglia IUPPITER GIOVE/Iupiter GIUNONE MARTE MINERVA LESTA Dio massimo, padre degli dèi Antica divinità del matimonio e del parto. Protettrice dello Stato e degli animali. Dio della guerra, dei duelli, degli spargimenti di sangue. Ma anche dio del tuono, della pioggia,della fertilità e della vegetazione. Dea della lealtà in lotta, guerra per giuste cause o per difesa, saggezza, strategia, arti e protettrice artigiani. Dio del focolare domestico. LARI = protettori del focolare.vs PENATI = protettori della famiglia. Simboli Fulmini e tuoni Pavone La virtù e la forza della natura e della gioventù: elmo, lancia, spada, scudo. Civetta, talvolta il gufo; l'ulivo, l'egida ed una lancia nuova. Indossa cotta di maglia e l'elmo, con la lancia. Altri nomi Zeus per i Greci Tinia in Etruria Era per i greci Iuno per i latini Uni per estruschi Mars in latino Ares in greco Atene in Grecia Menrva etruschi Genitori Saturno e Opi = per i greci Crono e Rea. Saturno e Opi Giunone e Giove Titanide Meti e Giove Santuario sul Campidoglio; venerato in epoca arcaica nella Tempio di Campidoglio Tempio di Minerva Castore e Polluce furono due degli Argonauti, gli eroi che parteciparono alla ricerca del Vello d'oro: Polluce sconfisse in una gara il re dei Bebrici, Amico. Poco tempo dopo i gemelli diedero vita alla città eponima di Dioscuria, collocata in Colchide. Successivamente avrebbero fondato anche una città nel Lazio: Amyclae. Inoltre presero parte alla lotta contro Teseo, che aveva rapito la loro sorella Elena nascondendola ad Afidne; dopo quest'ultimo combattimento Zeus concesse loro l'immortalità. Il fratello di re Tindaro, Afareo, era a sua volta padre di due gemelli: Ida e Linceo. Castore e Polluce rapirono le promesse spose dei cugini e nell'imboscata che ne seguì, Castore fu ferito a morte. Polluce, volendo seguire il destino del fratello, volle vivere come Castore un giorno sull'Olimpo e uno nell'Ade. Il 15 luglio era tradizione che gli equites svolgessero una processione fastosa a cavallo verso il tempio, dato che consideravano i Dioscuri, celebri cavalieri, i propri protettori. REPUBBLICA (509-31 a.C.), fasi: 1. alta repubblica (509-367 a.C.) 2. media repubblica (ETA' DELL'IMPERIALISMO 367-167/133 a.C.) 3. tarda repubblica (ETA' DELLA CRISI 167-31 a.C.) Struttura politica: Senato grande strumento di coordinamento e di iniziativa politica, sede cerimoniale del potere: gestiva i rapporti con le città alleate, riceveva le delegazioni diplomatiche straniere ed attivamente si occupava con proprie ambascerie e commissioni della direzione degli affari internazionali nello scoppio di conflitti bellici: esso poteva in pratica intervenire in tutti gli ambiti pubblici: istituzionale, religioso, erariale e militare. Con la sua auctoritas poteva ammettere o respingere un provvedimento delle assembleee popolari. Auctoritas ed indirizzo dei magistrati, responsabilità generali di direzione dello stato mediante senatus consulta. 300 membri durante tutta la storia repubblicana, poi nella tarda repubblica sino all'epoca di Silla, verificati e scelti (lectio) periodicamente dai censori sulla base del controllo dei costumi (cura morum) e di una qualificazione patrimoniale che garantisse un certo decoro. La libertà di scelta dei censori era piuttosto ridotta, accedendo tradizionalmente al senato ex magistrati curuli. Poi 600: accesso tramite esercizio di una carica senatoria. I giovani uomini politici potevano entrare in Senato dopo l'esercizio della questura, tra colleghi a loro volta ex magistrati, o che sarebbero divenuti in seguito pretori, consoli o censori. --> riunioni: convocate da un console, un pretore o un tribuno, presieduta da un princeps senatus, un senatore normalmente al vertice del suo prestigio e del suo cursus honorum e la parola veniva data sulla base di un criterio gerarchico. Votavano per primi coloro che avevano ricoperto una megistrature più elevata, poi i senatori più giovani: pedarii. Le decisioni del senato (senatus consulta) assunsero valore normativo tardi, verso la fine del III sec. ASSEMBLEEE COMIZI CURIATI COMIZI CENTURIATI COMIZI TRIBUTI COCILIUM PLEBIS Storia Più antichi, risalenti all'epoca monarchica, però successivamente decaduti e attivati quasi soltanto con funzioni di solennità cerimoniali, senza la convocazione del popolo. L'ordinamento centuriato era anche l'ossatura del reclutamento dell'esercito su base censitaria. Dopo la fine della prima guerra punica, nel 241, e la creazione delle tribù Velina e Quirina, videro fissato per sempre il numero delle unità di voto a 35. Unità di voto 30 curie (10 per ciascuna delle 3 antiche tribù). 193 centurie: - 18 equites - 170 pedites (II sec. 35 tribù: 2 gruppi di età e 5 classi censitarie) - 5 centurie senza 35 tribù: • 4 urbane • 31 rustiche armi Cittadini presenti Alla fine della repubblica ciascuna curia rappresentata da un littore (tot. 30). Tutti i cittadini Tutti Tutti esclusi i patrizi. Magistrato che presiede > Console, > pretore > o pontifex maximus, con auspici. > Console > pretore > dittatore (prima del 201 a.C. (in assenza di consoli, all'inizio dell'anno, un interré) con auspici. > Console, > pretore > edile curule (per amministrazione della giustizia) con auspici. > Tribuno della plebe > edile della plebe (senza auspici). Elezioni • Consoli • pretori • censori • Edili curuli • questori • tribuni militari • magistrati speciali • Tribuni • edili della plebe • magistrati speciali Competenze legislative Votano la lex curiata che conferma l'imperium dei magistrati. Confermano le adozioni ed alcuni testamenti. Principale organo legislativo. Raramente utilizzato dopo il 218 a.C., solo per le dichiarazioni di guerra e di pace e confermare il potere dei censori. --> PROVOCATIO AD POPULUM (appello al popolo) = ultima opportunità di salvezza x i cittadini romani condannati a morte (II sec anche alle province). Ogni tipo Maggioranza delle leggi proposte dai tribuni della plebe. Plebisciti --> validità di legge dal 287 a.C. Competenze giudiziarie Per le accuse capitali. I sec. a.C.-- > limitate alle accuse di perduellio (=alto tradimento) > responsabilità come corte d'appello per alcune procedure legali. Per crimini passibili di ammenda. Giudizi frequenti davanti ai tribuni, prima dell'istituzione dei tribunali permanenti. Luogo di riunione COMITIUM (Campidoglio) Fuori dal pomerium, quasi sempre al Campo Marzio. interno linea limes: Foro, Campidoglio, Campo Marzio Foro IMPERO 27 a.C.-476 d.C., fasi: 1. ALTO IMPERO 27 a.C.-180 d.C. 2. MEDIO IMPERO (crisi del III secolo) 180-284 d.C. 3. TARDO IMPERO (in Occidente) 284-476 d.C. 212 d.C. EDITTO DI CARACALLA => civitas romana a tutti gli schiavi liberati! Fonte principale: Ulpiano. Novità augustee: TRIBUNICIA POTESTAS IMPERIUM PROCONSULARE (MAIUS) PONTIFICATO MASSIMO Attribuzioni a valenza carismatica: auctoritas, augustus e pater patriae. -POMPEO (106-48 a.C.) --> 51 a.C. consul sine collega. + congiura catiliniana. -CESARE (48-44 a.C.) divus caesar --> Commentarii de bello gallico; marcia su Roma; guerra civile e dittatura; dictator perpetuus; riforma calendario giuliano; PRIMO TRIUMVIRATO: Cesare (console nel 59 d.C. Assieme a Bubulo), Crasso, Pompeo (60-49 a.C.) -MARCO ANTONIO SECONDO TRIUMVIRATO: Marco Antonio, Ottaviano, Emilio Lepido (43-36 a.C.)--> lex Titia -OTTAVIANO (28 a.C. Nominato princeps senatus; 27 a.C. Imperium sulle province non pacificate, poi divenuto divi filius e augustus + sacrosanctitas, 30 a.C. Imperium proconsolare su tutte le province + tribunicia potestas a vita, pontificato massimo nel 12 a.C. E nel 2 a.C. Il titolo di pater patriae. 28 a.C. --> Battaglia di Azio, pax augusta, foro di Augusto, senato a 600 membri. Venne consacrato uno scudo con le virtù fondamentali che si riconoscevano al capo: • Iustitia • Pietas • Clementia • Virtus morto nel 14 a.C. PRINCIPATO (27 a.C.-285 d.C.) Imperatori della casa Giulio-Claudia: -TIBERIO (14-37 d.C.) -CALIGOLA (37-41 d.C.) --> spese somme ingenti per abbellire Roma, spinto dal desiderio di autoaffermazione assolutistico (portò a Roma l'"obelisco vaticano"). Fu assassinato a seguito di una congiura da parte di senatori, cavalieri ed il pretorio. damnatio memoriae -CLAUDIO (41-54 d.C.) = zio di Caligola, ultimo membro della famiglia di Germanico. Operazioni: punizione uccisori Caligola, riconciliazione con il senato, creazione province (Mauretania Cesarense e Tingitana, Licia, Tracia, Giudea) + conquista Britannia; ius honorum per i galli (concessione ai maggirenti gallici l'accesso alle magistrature); divisione amministrazione centrale in 4 uffici: per le finanze, le suppliche, l'istruzione delle cause demandate al principe e la corrispondenza. Fu ucciso dall'ultima moglie Agrippina Minore con un piatto di funghi avvelenati, la quale voleva far salire al trono il figlio Nerone avuto da Domizio Enobarbo, piuttosto che Britannico, figlio di Claudio. -NERONE (54-68 d.C.): sale al trono appena diciasettenne. Dal 54 al 58 quinquennio felice,sotto l'influenza di Afranio Burro, prefetto del pretorio, e del filosofo Seneca. Dal 58 cominciò a voler governare in modo autocratico: abolizione imposte indirette e nuovo regolamento degli appalti; fece uccidere la madre e nel 60 istituire i Neronia, giochi a cui i senatori erano obbligati a partecipare e di cui lui era il citaredo, alle gare. 64 incendio accidentale a Roma, con costruzione della domus aurea neroniana. Abbandonato anche dai pretoriani, Nerone si fece uccidere da uno schiavo mentre fuggiva dalla città. damnatio memoriae Disputa per il trono: le legioni d'Africa e dell'Otone schierarono Otone, mentre quelle dell'Occidente Vitellio. La guerra si concluse con al battaglia a Bedriaco, vicino a Cremona, col suicidio di Otone, ma gli eserciti d'Oriente reagirono alla vittoria di Vitello proclamando subito dopo Vespasiano. In un altra battaglia i vitelliani furono sconfitti, e Vespasiano marciò su Roma. Imperatori della dinastia Flavia: -VESPASIANO (69-79 d.C.): estrazione italica; Lex de imperio Vespasiani = legge dei vecchi comizi curiati che investiva formalmente del potere l'imperatore, fissandone i limiti. Figli: Tito e Domiziano. -TITO (79-81 d.C.) --> 70 grande diaspora ebraica sul Mar Morto. --> 79 eruzione del Vesuvio che seppellì Pompei ed Ercolano. --> 80 incendio di Roma. -DOMIZIANO (81-96 d.C.): annunciò l'autocrazia, progettò un consolato vitalizio, poi divenuto decennale; nell'85 si fece proclamare censore a vita. Serie di campagne contro: re Decebalo in Dacia, i Catti tra Reno e Danubio e contro le popolazioni sarmatiche. Ucciso a seguito di una congiura, dalla quale i senatori si accordarono sulla scelta di un successore innocuo per la sua età: Cocceio Nerva, proclamato formalmente. Questi, nel giro di un anno, proclamò successore: Marco Ulpio Traiano, famiglia spagnola, ma di origine italica, buon generale e governatore in Germania Superiore. -TRAIANO (98-117 d.C.) sotto di lui l'impero era molto vasto perchè intraprese molte campagne espansionistiche. + introduzione su scala abbastanza ampia dei curatores civitatis = magistrati che dovevano controllare le finanze su mandato dell'amministrazione imperiale. + introduzione degli alimenta: attraverso prestiti a piccoli proprietari ottenne di usufruire degli interessi da questi pagati per creare una struttura assistenziale che doveva servire a far studiare in comunità italiche orfani e orfane, rinsanguando i quadri più bassi della società municipale da cui trarre legionari e funzionari. Morì nel 117 in Cilicia. Imperatori della famiglia Antonini: -ADRIANO (117-138 d.C.), cugino di Traiano; si pensò che egli fosse stato imposto dalla moglie di Traiano, Plotina. Imperatore estetizzante, amante della cultura e delle arti, profondamente partecipe della vita intellettuale greca, monarca illuminato, che si ispirava a principi di saggezza. A Tivoli edificò il monumento dei suoi gusti estetici, la Villa Adriana. Politica di rinuncia a conquiste di tipo espansionistico preferendo il ritiro dall'Oriente e costruendo un nuovo limes in Britannia, chiamato il vallo di Adriano. -ANTONINO PIO (138-161 d.C.), adottato poco prima di morire, aveva a sua volta dovuto adottare per imposizione del predecessore i figli di Lucio Elio Cesare, il primo prescelto da Adriano, e morto improvvisamente. Immagine dell'imperatore che compiva un dovere peri suoi sudditi, lavorando personalmente senza concedersi stravaganze o atteggiamenti esteriori, rispettando le forme politiche tradizionali. -MARCO AURELIO (161-180 d.C.) nel 138 fu promesso alla figlia di Antonino e designato implicitamente erede. Era stato educato nello stoicismo, profondamente religioso. Associò subito al governo il fratello adottivo Lucio Vero, inaugurando la prassi dell'Impero collegiale. A lui fu affidato il compito di combattere il re dei Parti Vologese, che aveva ripreso una politica di ostilità attiva contro i Romani. Nel 166 Marco e Lucio furono quasi costantemente impegnati a contrattaccare gli invasori della Scandinavia: Goti, Quadi e Marcomanni. Marco aveva sposato la figlia di Antonino, e Lucio Vero la figlia di Marco. Nel 176-177 si associa al comando il figlio Commodo. -COMMODO (180-192 d.C.) instaurò a corte un clima di disordine sia nelle abitudini private, sia nella capricciosità con la quale esaltava al suo fianco uomini che poi faceva cadere. Dal 182 al 185 il governo fu praticamente nelle mani del prefetto del pretorio Tigidio Perenne, che venne poi ucciso e sostituito da un liberto, Cleandro. Fu però lo stesso imperatore a ordinare la morte di questo, nel 189, per farne il capro espiatorio di uno stato di rivolta della plebe urbana e degli eserciti provinciali. Disinteresse dell'imperatore per le esigenze della periferia dell'impero furono tutti elementi che contribuirono alla caduta violenta di Commodo. Rivolta degli eserciti nelle province. Commodo nominò 25 consoli e nel 191 ribattezzò Roma colonia Commodiana, assunse il titolo di Ercole romano e lo fece riprodurre nella monetazione, tentando di imporre l'identificazione con la divinità. Morto a seguito di una congiura. Alla morte di Commodo, Elvio Pertinace, un senatore, era stato acclamato imperatore dietro la promessa di distribuire un consistente donativo ai pretoriani --> politica di restaurazione tradizionale. Dopo 3 mesi di governo i pretoriani stessi esasperati lo uccisero ed elessero Didio Giuliano, un altro senatore che offriva un donativo doppio. Nel 193 d.C. Le province danubiane acclamarono invece il legato di Pannonia Settimio Severo, un uomo di estrazione africana (di Leptis). Mentre nelle province orientali si riconosceva come imperatore Pescennio Nigro, governatore della Siria, diversamente dall'Occidente, nel quale si proclamò la candidatura del governatore della Britannia Clodio Albino. La lotta tra questi durò 4 anni. -SETTIMIO SEVERO (197-211 d.C.)--> nomina suoi cesare i figli Caracalla e Geta nel 198. Fu un imperatore militare: varie campagne in Oriente. Eletto dall'esercito pannonico, proveniente dalla provincia, marito di una orientale profondamente legata alle tradizioni culturali siriache, Giulia Domna. Aveva scarsi legami con il Senato e con la tradizione italica. Morì nel 211 a York, in Britannia, lasciando eredi i figli già augusti. Divisione province: suddivisione in unità molto piccole, oltre 100 con Diocleziano. Queste unità amministrative ebbero, quando vi erano stanziate truppe, 2 governatori: quello civile (=preside) e quello militare (=dux). Solo alcune di grande prestigio (le vecchie repubblicane) ebbero ancora proconsoli. Le province vennero raggruppate in diocesi, rette da vicari che rispondevano direttamente all'imperatore: con Costantino il tutto amplificato con la creazione di grandi prefetture (che riunivano varie diocesi) amministrate dai prefetti del pretorio. Oltretutto, Diocleziano cercò d'incrementare ancora il sistema monetario fondato sull'argento, ma la mancanza di metallo pregiato e la tesaurizzazione dei privati non ebbe effetto sull'aumento dei prezzi. GRANDE PERSECUZIONE DEI CRISTIANI da parte di DIOCLEZIANO nel 311 Galerio, divenuto augusto, emanò un editto che iniziava ufficialmente la politica di tolleranza della religione cristiana da parte del governo imperiale. COSTRUZIONE DELLA STRADA DIOCLETIANA, collegamento tra Damasco a Palmira ed all'Eufrate. 305 con l'abdicazione di Diocleziano e Massimiano ci fu l'inizio della fine del sistema tetrartico. Divennero augusti Costanzo Cloro e Galerio, i quali nominarono a loro volta due cesari: Severo e Massimino Daia. Ma l'improvvisa morte di Costanzo a York nel 306 aprì la strada al figlio, Costantino, proclamato imperatore dai soldati del padre. Contemporaneamente, anche il figlio di Massimiano, Massenzio, si fece eleggere a Roma con l'appoggio di pretoriani e della plebe urbana. S'instaurò un regime pseudotetrartico, con al potere imperatori come: Flavio Valerio COSTANTINO, MASSENZIO ed il suo alleato Massimino Daia ed anche Licinio. Diocleziano si riaffacciò alla politica attiva, dopo essersi ritirato nel suo palazzo a Spalato, quale console e pater augustorum, in occasione di un vertice (Carnuntum) nel 308, conocato per ridare basi legali alla tetrarchia. Massimiano, dopo essere stato nuovamente costretto alle dimissioni nel 308, fu chiuso ad Arles da Costantino e costretto al suicidio. LOTTA PER IL CONTROLLO DI ROMA DA PARTE DI COSTANTINO E MASSENZIO --> BATTAGLIA DI PONTE MILVIO (Saxa Rubra) del 28 ottobre 312 d.C. Massenzio morì annegato nel Tevere. -COSTANTINO (rivoluzionario 312-337 d.C.) e la <<conversione>> 313 Editto di Milano = provvedimento di tolleranza a favore dei cristiani, insieme con il collega Liciniano LICINIO. I rapporti tra questi due si deteriorarono e Licinio fu sconfitto in 2 battaglie nell'estate del 324. Intanto, nel 313 "prima guerra santa" tra Costantino e Licinio, incontrati a Milano si erano accordati su una politica di libertà religiosa. Nuova capitale dell'impero: Costantinopoli. Fu decisa l'immunità fiscale ai chierici (provvedimento che minacciava di divenire gravoso per l'erario, tanto che si dovette in seguito estinguerlo), il ricorso al tribunale del vescovo col consenso delle due parti in causa, la concessione di altri benefici come la gratuità del trasporto per le gerarchie ecclesiastiche. Costruzione di: Laterano, San Pietro, grandi chiese di Gerusalemme. Nella Pasqua del 337, alla vigilia del trapasso, presso Nicomedia, fu battezzato da un sacerdote di appartenenza ariana. Il suo corpo fu portato a Costantinopoli e fatto oggetto di pubblica venerazione ed imbalsamato. Successori: figli COSTANTINO II, COSTANZO e COSTANTE.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved