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Riassunto generale sulla Seconda Guerra Mondiale, Sintesi del corso di Storia

Sintesi della Seconda Guerra Mondiale. Adatto per tesina maturità

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 26/01/2019

Alepsico98
Alepsico98 🇮🇹

4.7

(3)

5 documenti

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Scarica Riassunto generale sulla Seconda Guerra Mondiale e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! La Seconda Guerra Mondiale: il prodotto dei totalitarismi Con l’affermarsi delle ideologie di estrema destra, in Germania nel 1933, del regime nazista di Adolf Hitler e, in Italia nel 1922, con dittatura fascista ad opera di Benito Mussolini, si gettarono le basi di un secondo e drammatico conflitto mondiale. Hitler intendeva espandere i confini nazionali tedeschi al fine di realizzare un controllo, da parte della Germania, su tutta l’Europa. Queste mire espansionistiche iniziarono con la progressiva annessione spontanea di nazioni quali l’Austria e la Cecoslovacchia; con la stipulazione del “Patto d’acciaio”, cioè un accordo militare con Mussolini, e il patto di non aggressione “Molotov- Ribbentrop” con l’Unione Sovietica; successivamente, Hitler iniziò ad attuare vere e proprie invasioni militari. L’1 settembre 1939, al fine di creare un collegamento con Danzica, l’esercito tedesco invase la Polonia, la quale però venne sostenuta dalla Gran Bretagna e dalla Francia. Ebbe così inizio il conflitto che portò alla Seconda Guerra Mondiale. Mussolini, sapendo che l’Italia non era preparata ad entrare in guerra, dichiarò la “non belligeranza”. Contro la Polonia le truppe tedesche attuarono una guerra lampo e riuscirono, in poco tempo, ad avere il sopravvento sull’esercito polacco, anche perché esso non possedeva un armamento moderno in grado da fronteggiare quello tedesco. La Germania successivamente riuscì ad invadere anche la Danimarca e la Norvegia. L’esercito tedesco penetrò anche in Olanda e in Belgio, al fine di poter attaccare la Francia. Il fronte francese cedette e i tedeschi avanzarono verso la capitale. La guida del governo francese fu assunta dal maresciallo Pétain, il quale accettò di collaborare con il Terzo Reich e fissò la sede del governo a Vichy. Il 10 giugno 1939 entrò in guerra anche l’Italia con la convinzione che sarebbe stata una guerra lampo e che il conflitto si sarebbe risolto in fretta. Mussolini intendeva perseguire i suoi scopi di politica estera conquistando la Corsica, Nizza, la Tunisia, Malta, la penisola balcanica e le coste africane. Hitler attaccò anche la Gran Bretagna con raid aerei che bombardarono le città e gli aeroporti. Questa battaglia, che prese il nome di “battaglia d’Inghilterra”, vide la prima sconfitta della Germania e la vittoria della Gran Bretagna. Il 27 settembre 1940 Germania, Italia e Giappone stipularono il Patto ripartito, con il quale stabilirono le rispettive zone d’influenza. Mussolini tentò di conquistare la Grecia e le coste africane, ma venne sconfitto e fu necessario l’intervento tedesco al fine di portare a termine l’impresa. Ciò mostrò l’inadeguatezza e l’impreparazione dell’Italia a sostenere imprese belliche. Nel 1941 la guerra assunse proporzioni mondiali, coinvolgendo l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Le truppe tedesche, attuando il piano Barbarossa, invasero l’URSS, ma incontrarono una forte resistenza sovietica che seppe fronteggiarle. L’esercito tedesco non riuscì ad assestare un colpo decisivo all’Armata Rossa prima dell’inverno e poté solo assediare Leningrado. Stalin riuscì a mobilitare l’intera popolazione dando al conflitto il carattere di una grande guerra patriottica. Anche gli Stati Uniti entrarono in guerra e, a sostegno della Gran Bretagna, approvarono la legge degli affitti e prestiti, cioè la vendita o il prestito, ai paesi amici, di tutto l’armamento di cui avessero avuto bisogno. Roosevelt e Churchill firmarono una dichiarazione, chiamata “Carta atlantica”, in cui proclamarono i principi a cui si sarebbero ispirati i loro paesi per fondare un nuovo e migliore ordine internazionale, basato sul diritto dei popoli all’autodeterminazione, rinuncia a qualsiasi conquista e la liberalizzazione del mercato. Il 7 dicembre 1941 il Giappone bombardò la base americana di Pearl Harbor, situata nelle Hawaii. Nel 1943 Hitler tentò di avanzare verso Stalingrado, ma l’Armata Rossa contrattaccò colpendo di sorpresa l’esercito tedesco ed i suoi alleati che dovettero ritirarsi, anche a causa dell’inverno russo. Una parte rilevante della popolazione dei Paesi occupati combatté, in nome della patria, contro i Tedeschi. Ma la Resistenza europea si fondò anche su valori di democrazia e giustizia sociale. Il 10 luglio 1943 in Sicilia sbarcarono gli Anglo-americani, ciò segnò il repentino declino della dittatura di Mussolini, osteggiata anche dalla gran parte della popolazione che ormai era ridotta alla
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