Scarica Riassunto Gordon Craig e più Appunti in PDF di Storia Del Cinema solo su Docsity! EDWARD GORDON CRAIG artista britannico della stessa generazione di mejerchol'd e figlio d'arte dell' attrice ellen terry, gordon craig lavora a stretto contatto con il teatro fin da giovane e rappresenta l'altro polo d' interpretazione della figura del regista rispetto a mejerchol'd. craig, infatti, ha un' idea di regista "assoluto", cioè di una figura che prevede che lo spettacolo sia completamente nelle mani del regista, mentre mejerchol'd considera la figura del regista come di un qualcuno che deve collaborare con gli attori per riuscire a realizzare uno spettacolo teatrale. entrambi però sono inoltre accomunati dalla stessa sensibilità antinaturalistica perchè considerano il naturalismo come arte borghese in senso spregiativo, che non riesce davvero a creare nulla senza spunti estetici. craig, poi, ha un' idea della figura dell' attore come di un qualcuno impossibilitato a raggiungere il piano dell' arte. addirittura, l'attore di per sè è un impedimento per la realizzazione dello spettacolo teatrale. secondo craig, infatti, gli attori dovrebbero lasciare il posto alla super-marionetta. (che tra l'altro rimanda ll' idea del concetto di super-uomo di nietzsche). all' interno del saggio "l'attore e la super-marionetta", craig sostiene che l'attore non può accedere alla dimensione dell' arte per due motivi importanti: 1) prima di tutto perchè l'attore non riesce mai a calcolare in scena le cose che fa in modo preciso, al di là di quante volte possa provare, quindi entra in gioca la dimensione dell' imprevisto. 2) il secondo punto è che per craig quello che l'attore ci offre non è un' opera d'arte ma una serie di confessioni accidentali. per fare un' opera d'arte è necessario lavorare soltanto con i materiali che si possono calcolare e l'uomo non è uno di questi. nel teatro moderno infatti, uomini e donne adoperano i loro corpi come materiale ma tutto ciò che rappresentano è di natura accidentale. Anche l'emozione qui è un fattore importante, perchè prende il possesso dell' attore che rimane alla sua mercè e lo fa muovere come qualcuno in preda a un sogno frenetico. craig per questo motivo vede le emozioni come un qualcosa che lavorano a sfavore dell' attore che ha come fine quello di essere un artista. viene poi cintata all' interno del saggio la celebre frase di eleonora duse la quale sostiene che per salvare il teatro bisogna distruggerlo e che tutti gli attori devono morire assieme al teatro. per risolvere questa situazione, craig , pone come soluzione il fatto che gli attori devono imparare a creare per loro stessi una nuova forma di recitazione che consiste in gesti simbolici. quindi l'attore deve smettere di guardare alla vita come fosse una macchina fotografica, sforzandosi di produrre le cose così come sono perchè questo non è il lavoro di un vero attore ma di un semplice imitatore. il termine "creare" per craig è infatti molto importante perchè usa questa parola per intendere la capacità di un attore di sganciarsi completamente dal riferimento della realtà. non si tratta quindi di allontanarsi solo dal naturalismo ma anche dal realismo, che invece era un punto di riferimento per mejerchol'd. quello di cui il teatro ha bisogno è che l'attore si trasformi in una super-marionetta ( uber-marionetta) nelle mani del regista e che, secondo craig, non competerà con la vita ma andrà al di là di essa. questa soluzione di craig però non si realizzerà mai, si tratta quindi di una suggestione o comunque di una visione di craig.
