Scarica riassunto "Il fenomeno dell'arte" di Lotman e più Sintesi del corso in PDF di Semiotica solo su Docsity! LOTMAN IL FENOMENO DELL’ARTE Arte come esplosione. La trasformazione, cui viene sottoposto il momento reale dell’esplosione non conclude il processo di coscienza. Nella coscienza abbia 3 strati: il momento di esplosione originaria, il momento della sua redazione dei meccanismi della coscienza e il momento del loro nuovo duplicarsi nella struttura della memoria. L’ultimo strato rappresenta la base del meccanismo dell’arte. La filosofia positivista e l’estetica hegeliana hanno consolidato nella nostra coscienza la rappresentazione dell’arte come riflesso della realtà. Nello stesso momento i simbolisti e i decadenti hanno diffuso lo sguardo sull’arte come qualcosa di antitetico alla vita. Questa contrapposizione si concretizzava nell’antitesi tra la libertà della creazione e la schiavitù della realtà. Queste concezioni possono essere definite né vere né false. L’arte rende possibile tutto ciò che è proibito e impossibile. Per questo motivo l’arte si presenta come un campo di libertà. (VITACORA). Allo stesso tempo, l’arte include uno sguardo alla realtà. L’arte crea il suo mondo, che si costruisce come trasformazione della realtà extraartistica secondo la legge “se, allora”. L’artista concentra le sue forze dell’arte in quelle sfere della vita, nelle quali egli indaga i risultati di una accresciuta libertà. Non importa se si violano le leggi della famiglia, società e buon senso. In ogni caso, le leggi che organizzano il mondo si dividono in due gruppi: mutamenti possibili e mutamenti impossibili. lotman prende come esempi diversi personaggi di Hoffman e di Tolstoj sostenendo che ognuno di essi ha il suo mondo e un personaggio di tolstoj non penserebbe mai che non ha le libertà del personaggio di hoffman. L’oggetto dell’arte, l’intreccio dell’opera d’arte si dà al lettore come già compiuto, come precedente il racconto su di esso. Questo passato si illumina quando passa da un momento di incompiutezza a uno di compiutezza. L’azione del romanzo appartiene al tempo passato rispetto al momento di lettura, ma il lettore piange o ride, vive delle emozioni al di fuori dell’arte, che sono proprie del presente. Quindi possiamo dire che il testo fissa la paradossale proprietà dell’arte di trasformare il convenzionale in reale e il passato in presente. In questo modo si esce dal tempo in generale. L’arte è un mezzo di conoscenza, in primo luogo dell’uomo. L’autentica essenza dell’uomo non può essere svelata nella realtà. L’arte trasporta l’uomo nel mondo della libertà, nel quale rivela se stesso (SEMIOTICA FILM). Platone ragiona sull’arte, dicendo che è un meccanismo di processi dinamici. Negli anni 60 un regista girò il film IF, basato sui conflitti tra le passioni distruttive dei giovani e le convenzioni di una norma idiota imposta dagli insegnanti. Nel finale arrivano i genitori, e i figli si trovano sul tetto della scuola e aprono il fuoco con raffiche di mitra sui genitori. Il tema del film è la psicologia adolescenziale, ma allo stesso tempo viene sollevato il quesito del linguaggio dell’arte. L’opera d’arte si differenzia dalla realtà perchè ha una fine, che a sua volta è il luogo dal quale si guarda retrospettivamente l’intreccio. Questo osservare contrario trasforma il casuale in inevitabile e sottopone tutti gli avvenimenti a una rivalutazione in seconda istanza.