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Riassunto - Il Fu Mattia Pascal, Sintesi del corso di Italiano

Riassunto dell'opera Il Fu Mattia Pascal

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 09/05/2021

marco_roma
marco_roma 🇮🇹

5

(4)

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto - Il Fu Mattia Pascal e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Capitolo 1 Il libro inizia con una prefazione in cui Mattia Pascal spiega di voler raccontare le sue vicende che però potranno essere lette solo 50 anni dopo la sua terza morte. Ci introduce così alla sua vita e spiega che, per 2 anni, ha lavorato in una Biblioteca da cui, inizialmente, non era particolarmente affascinato. Solo dopo, infatti, ha capito che nella scrittura c’è qualcosa di importante e ha deciso di scrivere la sua storia perché: “Io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, la seconda…sentirete!” Capitolo 2 Si tratta della seconda premessa in cui Mattia spiega che per scrivere il libro ha seguito il consiglio di un amico, il Reverendo Don Eligio, e si è rifugiato in una chiesa sconsacrata. Qui inizia una sorta di digressione su Copernico, maledicendolo, perché da quando l’uomo sa che la Terra gira senza saperne il motivo, tutto ha una importanza relativa. Capitolo 3: La casa e la Talpa Inizia finalmente il racconto. La narrazione ha inizio quando Mattia ha 4 anni e suo padre viene improvvisamente a mancare. La famiglia viveva a Miragno, paesino immaginario ligure, e dopo la morte del padre, la madre affida tutto ad un amministratore chiamato Malagna che lucra e specula sulle loro disgrazie. Capitolo 4: Fu così In questo capitolo Malagna è descritto come un uomo grasso, rude, sempre sudato e tozzo. Dopo la morte della moglie Guendalina si sposa con una giovane ragazza, Oliva, che conosceva bene Mattia. Malagna, però, inizia a maltrattare male anche Oliva perché non riesce a dargli un erede e si mette in cerca una moglie nuova che possa dargli figli. Mette gli occhi su tale Romilda, sua nipote, amica di Pomino. Pomino, intimo amico di Mattia e di suo fratello Roberto, chiede così aiuto ai due per far sì che Malagna lasci in pace Romilda. Nel tentativo di salvarla però Romilda si innamora di Mattia e i due cominciano una relazione clandestina. Un giorno la ragazza chiede a Mattia di portarla via e di fuggire lontano insieme. Il protagonista ci pensa, ma qualche giorno dopo riceve una lettera da Romilda in cui gli chiede di lasciarla in pace. A spiegare cosa è successo ci pensa Oliva: Romilda è incinta e, dato che si pensa sia di Malagna, la donna vuole il divorzio. A questo punto Mattia è costretto a spiegare che il figlio non è di Malagna, ma suo. Tra Mattia e Oliva scatta un’attrazione, i due hanno una relazione, Oliva resta incinta a sua volta e così Malagna decide di tenerla con sé obbligando Mattia Pascal a sposare Romilda, con sommo disappunto della madre della ragazza, la vedova Pescatore. Capitolo 5: La Maturazione La situazione a casa di Mattia Pascal è critica. Romilda è inquieta, Mattia non trova lavoro, la mamma del giovane è chiusa in sé stessa e si teme che possa essere maltrattata da Romilda e dalla vedova Pescatore… La situazione si evolve quando una zia porta via da casa la mamma di Mattia, dopo una violenta lite tra Mattia e la suocera, la vedova Pescatore. A quel punto Mattia esce di casa e incontra Pomino che gli offre un posto di lavoro come bibliotecario. Il lavoro però è noioso e così, vedendo molti topi in biblioteca, il giovane decide di scrivere un’istanza al Comune per avere dei gatti che possano fare strage di topi. Dopo aver visto realizzata la sua richiesta, decide di iniziare a leggere libri di filosofia. Quando legge va al mare e sente su di sé il peso dell’immobilità della sua vita. Dopo qualche tempo Mattia diventa padre di due gemelle: la prima muore subito, la seconda invece morirà dopo un anno, in contemporanea con la mamma di Mattia. Questo doppio lutto stravolge il ragazzo che, quando riceve 500 lire dal fratello per il funerale decide di partire innescando la serie di eventi che darà origine alla sua prima morte. Capitolo 6: Tic Tac… Mattia con quei soldi va a Montecarlo al casinò, scappando dalla sua vita. Qui osserva i giocatori e inizia a puntare sua volta, facendosi prendere dalla febbre del gioco. Qualcosa che lo porta a vincere in continuazione. Accumulata una buona dose di denaro, e dopo la morte di un suo compagno giocatore, torna a Nizza con ottantadue mila lire. Capitolo 7: Cambio treno Mattia è in treno e non sa cosa fare: tornare a casa con la moglie e la suocera oppure no. Nell’incertezza scende dal treno, compra un giornale e legge la notizia della sua morte. In sua assenza a Miragno era stato ripescato il corpo senza vita di un uomo che, secondo la moglie Romilda e la vedova Pescatore, era proprio Mattia. Dalla rabbia iniziale Mattia vede la possibilità offertagli dal caso: ora che è “morto” non ha più obblighi. Capitolo 8: Adriano Meis Mattia comincia così la sua vita nuova e anche nell’aspetto fisico cambia. Sceglie così persino un nuovo nome: Adriano Meis. Mattia si immagina tutto, si costruisce una vita passata, una infanzia, una adolescenza vissuta tra Argentina e Italia…dapprima è entusiasta, ma dopo un po’ capisce che senza documenti non può lavorare, non può fare nulla e così si accorge di come la sua libertà è in realtà fittizia, come la sua identità. Capitolo 9: Un po’ di nebbia Mattia inizia a invidiare le persone normali, non può possedere nulla e vive in camere di albergo. Non ha amici se non un ospite di una trattoria in cui si reca. Si tratta del Cavalier Tito Lenzi, ma parlando si accorge che l’uomo gli sta mentendo. A quel punto Mattia si rende conto che, oltre a non poter possedere oggetti, non può nemmeno avere amici. Tornato nell’albergo parlando con un canarino dichiara: “Io dovevo vivere, vivere, vivere…” Il Fu Mattia Pascal Riassunto Capitolo 10: “Acquasantiera e portacenere”. Mattia va a Roma e affitta una stanza da una famiglia. Nella casa, vivono il signor Paleari, sua figlia Adriana, il cognato Terenzio e una inquilina, Silvia Caporale, insegnante di pianoforte sola e triste. Il signor Paleari è ossessionato dal pensiero della morte e legato al paranormale. Una notte Mattia per errore poggia la cenere di una sigaretta nell’acquasantiera che aveva in camera e il giorno dopo l’acquasantiera viene sostituita con un portacenere. Questa immagine torna durante i discorsi del signor Paleari quando, parlando di Roma, dichiara che i Papi l’avevano trasformata in un’acquasantiera, gli italiani in un posacenere. Capitolo 11: Guardando il fiume Mattia si sente sempre più a disagio in casa Paleari. La sera fissa il fiume che gli sembra il percorso nero e tortuoso della sua vita. Spesso vede Adriana che annaffia i fiori e spera che lei volga il suo sguardo verso di lui. Intanto la signorina Caporale si innamora di Mattia, ma lui è attratto da Adriana. Una notte Mattia scopre che Terenzio, cognato di Adriana, e Silvia Caporale sono amanti. Il Fu Mattia Pascal Riassunto Capitolo 12: L’occhio e papiano. Il capitolo si apre con la descrizione di Terenzio, tornato a Roma, che interroga Mattia sul suo passato. Vorrebbe scappare, ma non lo fa perché ama Adriana. Una sera la signorina Caporale si sfoga con Mattia dicendogli che si sente brutta e vecchia e che il suo amante Terenzio sta cercando di convincere Adriana a sposarlo. La vita prosegue fino a quando a casa a Roma sbuca un certo “Spagnolo”, personaggio conosciuto da Mattia al Casinò. Per non farsi riconoscere così Mattia si fa operare all’occhio per levarsi il difetto di strabismo e sperare di essere meno riconoscibile. Capitolo 13: Il Lanternino Dopo l’operazione Mattia deve rimanere al buio e nella “prigionia” post intervento vuole disperatamente il conforto di Adriana. Una volta guarito Il signor Paleari cerca di coinvolgere Mattia in una seduta spiritica per introdurlo alla lanterninosofia. Capitolo 14: Le prodezze di Max Alla seduta partecipa anche Adriana e la donna, insieme a Mattia sono convinti che sia una frode, ma questo gli permette di tenersi la mano. Sera dopo sera le sedute continuano e avvengono sempre episodi strani che inducono uno stato d’ansia in Mattia che pensa sia lo spirito del cadavere che è stato scambiato per lui. In tutto questo però Mattia una sera riesce a baciare Adriana. Capitolo 15: Io e l’ombra mia Ci avviciniamo alla fine e Mattia fa alcune considerazioni dopo aver tolto le bende per l’operazione all’occhio. Di notte riflettiamo su cosa facciamo di giorno e ci stupiamo di ogni sciocchezza. Così come se si fosse risvegliato ora che vede nuovamente la luce, Mattia si pente di aver baciato Adriana e ripercorre mentalmente il percorso che lo ha portato fino a quel momento. Per colpa della sua identità finta è diventato l’ombra di un uomo. Adriana interrompe i suoi pensieri portandogli il conto del dottore e Mattia si accorge che qualcuno gli ha rubato dodicimila lire. Sicuramente è stato il fratello di Terenzio durante la seduta spiritica. Mattia ne parla con Adriana, ma le fa promettere di non dire nulla perché alla fine, riflettendo, si rende conto che non esiste nemmeno per la legge. Mattia prende in considerazione l’idea di andare via. Capitolo 16: Il ritratto di Minerva Dopo una passeggiata Mattia scopre che Adriana ha spifferato del furto e si pensa subito a Scipione, fratello di Terenzio. Per mettere calma Mattia mente e dice che ha trovato i soldi, ma Adriana non gli crede. Durante un appuntamento a casa del Marchese Giglio D’Auletta, Mattia si intrattiene a chiacchierare con una certa Pepita per far arrabbiare Adriana sperando che l’amore che prova per lui svanisca. Pepita intanto sta aspettando un pittore che deve fare il ritratto di Minerva, la sua cagnolina, ma quando l’artista arriva litiga con Mattia che sconvolto se ne va. Per sfuggire alla sua situazione decide di far credere a tutti di essersi suicidato e lancia
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