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Riassunto il teatro del novecento, Sintesi del corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Riassunto con concetti essenziali di ogni autore citato.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 03/12/2020

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francesca-invernizzi-2 🇮🇹

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Scarica Riassunto il teatro del novecento e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! Julian Beck e Judith Malina Living Theater a NY o Teatro della quattordicesima strada - - - Alla morte di Julian: Teatro della terza strada 1951-52 - - - 1989 The Connection (1959) The Brig (1963) Antigone (1967) Paradise Now (1968) La regia teatrale nel secondo Novecento Territorio tematico: attacco alla cultura degli Usa, lotta anarchica e pacifista contro il potere e il comunismo. Teatro di strada, forma di “teatro dal basso”, rivoluzionario. Linguaggio genuinamente fisico. Teatro “rituale” dove confine tra teatro e finzione sono aboliti. Jerzy Grotowski Teatr Laboratorium a Cracovia o Teatro Laboratorio delle tredici file 1962 Le sedie (1957) Sakunatala (1960) 4 punti fondamentali: rapporto tra scena e sala; tra regista e il testo; la funzione dell’attore; possibilità trasgressiva del mestiere teatrale. Con EUGENIO BARBA comune interesse per la filosofia induista e buddista e cultura indiana. Questa influenza lo porta a affermare che le sue ricerche sono ispirata alla Danza di Shiva danza che assorbe tutta la realtà. Prove intese come “fatica”, dedica molte ore all’allenamento, Zen e arti marziali. Chiama l’attore ad andare oltre sé stesso. 5 punti fondamentali: idea di teatro povero; spogliato da ciò che esorbita relazione attore e spettatore; nuove metodologie di lavoro; creazione di filosofia teatrale; molte ricerche para teatrali. Importante è l’improvvisazione, e lavoro di montaggio a tavolino. Peter Brook Lamda Theatre INSIEME A MAROWITZ Edipo in Nigeria King Lear (durante il modo di conversione nel rivalutare lo spazio scenico -1962) La tragédie de Carmen (1981) Solo 10 anni più tardi, Brook rifiuta lo spazio <<in due ambienti sperati>> e va alla ricerca di un sentire interiore. Centralità e vitalità del viaggiare che ne consegue nuove vie espressive. Prove a tavolino bandite, sostituite da lavoro sui gesti e sull’improvvisazione. Ispirato da Artaud e Grotowski. Imprime uno scatto interpretativo ai testi Shakespeariani. L’interesse per le possibilità comunicative del linguaggio ispirano Orghast, dove gli attori si cimentano in una lingua inventata. 1972: viaggio in Africa dove ha trovato un ideale di pubblico, Africa come scuola di rivelazione e di teatro mette in discussione i capisaldi del teatro occidentale, a partire dalla rappresentazione (episodio Nigeria: una zoppa venne aiutata) nulla può essere dato per scontato. Grazie ai suoi viaggi gruppo di attori provenienti da ogni continente. Il Globe (teatro elisabettiano) diventa il suo modello di teatro perché capace di instaurare contatto tra attore e spettatore e va oltre alle divisioni di genere, raccogli egli spettatori all’interno della stessa esperienza. Spazio vuoto, arredi poveri. Lo spazio è reso vivente dal rapporto tra testo e attore. La sua presenza in ospedali, carceri, scuole ne fa un apripista di quello che oggi chiamiamo il “teatro sociale”. 1 Giorgio Strehler Piccolo Teatro di Milano INSIEME A PAOLO GRASSI 1947 Arlecchino servitore di due padroni: scoperta della commedia dell’arte Testi shakespeariani El nost Milan (1955) Apre una nuova stagione del teatro. Dopo il 1945, il teatro diventa un prezioso servizio pubblico per la collettività. “Teatro popolare” a servizio di tutti ma attento alla qualità. Si propone che il teatro sia strappato alla dimensione del passatempo e restituito come comunità di valori. Realizzazione della Città del teatro con l’apertura della nuova sede (oggi Teatro Strehler). Si definisce autodidatta, in verità ha avuto molti maestri (Accademia dei Filodrammatici) ma si trattava allora di un periodo imitativo, la generazione del 1945 non ha avuto maestri. Secondo Strehler, l’attore sentendo il testo ripetuto ad alta voce, che ripete sussurrando (playback) può appropriarsi dei significati più riposti (≠Robert Wilson). Amore per la lingua. Strehler soffocante e dominatore con i suoi attori, ma che sapeva alla fine accettare le loro paure. Tadeusz Kantor Teatro Cricot 2 (anagramma polacco “ecco il circo”) 1955 La Classe morta: grazie a cui il teatro acquista fama (1975/80) Wielopole-Wielopole (1980) Passione per la pittura. In una Polonia occupata di nazisti Kantor guida un piccolo gruppo di giovani 18-25 anni. Sceglie di fare lo scenografo per godere di più spazi di libertà. Le creazioni scenografiche con forme plastiche e accumulazione di elementi. Teatro Cricot non vuole essere luogo professionale e rifiuta l’organizzazione dei teatri ufficiali. L’improvvisazione è rifiutata. Nuovi elementi della scena: ambiente, oggetti, attore. Rifiuto della parola “laboratorio” ma “atelier”. Importanza della realtà, per la quale l’opera d’arte può vivere e sbloccarsi., dove suono e oggetto si integrano casualmente e non razionalmente. Oggetti archetipi a vantaggio della realtà. L’imballaggio è un’azione, protegge e nasconde il bisogno. L’imballaggio è l’happening. I manichini si danno interessanti perché destano sorpresa allo spettatore. Importanza degli oggetti: l’oggetto è allo stato elementare e diventa attore. La simbiosi fra corpo umano e oggetto conduce al bio-oggetto, che pone gli attori in una condizione di limitazione fisica e psicologica. Discorso simile riguarda anche le macchine. Es: letto su cui si adagia il prete in Wielopole-Wielopole, o macchina fotografica trasformata in mitragliatrice. 2
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