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Riassunto in domande PRIMA GUERRA MONDIALE-RIVOLUZIONE RUSSA- SECONDA GUERRA MONDIALE, Prove d'esame di Storia

Riassunto della prima guerra mondiale in stile simulazione terza prova.

Tipologia: Prove d'esame

2017/2018

Caricato il 18/03/2018

arianna-romano
arianna-romano 🇮🇹

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Scarica Riassunto in domande PRIMA GUERRA MONDIALE-RIVOLUZIONE RUSSA- SECONDA GUERRA MONDIALE e più Prove d'esame in PDF di Storia solo su Docsity! GIOLITTI 1) Commenta l’azione di governo di Giolitti in corpo sociale ed economico, mettendo n evidenza gli aspetti positivi e quelli negativi. Il governo Zanardelli-Giolitti si caratterizzò per alcune importanti riforme sociali e per la neutralità del campo dei conflitti di lavoro. Quest’ultimo fatto favorì lo sviluppo delle organizzazioni sindacali che a sua volta fu accompagnato da un brusco aumento degli scioperi. Iniziò il decollo industriale italiano, preparato dalla costruzione di una rete ferroviaria, dalla scelta protezionistica e del riordinamento del sistema bancario. Lo sviluppo industriale, sebbene non ridusse il divario con i paesi più ricchi, provocò un aumento del reddito e un miglioramento del tenore di vita degli italiani. Cresceva l’emigrazione (conseguenza della sovrappopolazione rispetto alla capacità produttiva dell’agricoltura (che al sud era ancora arretrata). Furono istituite delle leggi speciali per il sud, le ferrovie furono statizzate, ci fu la conversione della rendita e nel 1912 il suffragio universale maschile, il monopolio statale nelle assicurazioni sulla vita: tutti queste novità rappresentarono punti qualificanti della politica di Giolitti che rimase a capo del governo dal 1903 al 1914. 2) Spiega i motivi che spinsero Giolitti a cercare la partecipazione del PSI e dei cattolici. Il bisogno di un appoggio da parte delle forze socialiste nacque dalla consapevolezza di un indebolimento dei partiti di origine risorgimentale. Seppure i liberali avessero la maggioranza, il partito era comunque diviso in piccoli gruppi in lotta tra loro; deboli erano anche i radicali e i repubblicani. Giolitti cercò il consenso dei socialisti facendo propri alcuni punti del programma minimalista, quali la libertà di parola, di stampa, di riunione e il riconoscimento dei sindacati. Riguardo il rapporto con i cattolici, Giolitti intese subito come il conflitto tra lo Stato e la Chiesa avesse perduto i connotati di un tempo. Per questo adottò una separazione tra i due piani, coniugando la formula secondo cui Stato e Chiesa sono “due parallele che non devono incontrarsi mai”. 3) Piega i motivi che spinsero Giolitti alla guerra libica. Nel 1920 nacque l’Associazione nazionalista italiana che vide ben presto emergere un gruppo imperialista e conservatore che si rifaceva alle teorie di Corradini e che diede vita a una martellante campagna in favore della conquista della Libia. I nazionalisti trovarono potenti alleati nei gruppi cattolico-moderati legati alla finanza vaticana e in particolare al Banco di Roma. Sia la pressione dei gruppi legati al Banco di Roma, sia la campagna della stampa nazionalista contribuirono a spingere l’Italia sulla via dell’intervento. La spinta decisiva venne dalla politica internazionale, in particolare dagli sviluppi della seconda “crisi marocchina” dell’estate 1911. Alla guerra libica (1911) seguì la guerra in Turchia che si concluse con l’imposizione della sovranità italiana sulla Libia. CAUSE REMOTE PRIMA GUERRA MONDIALE 1) Descrivi la differenza tra la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa. La Triplice Alleanza è un’alleanza militare firmata nel 1822 tra Germania, Austria e Italia; la Triplice Intesa è un’insieme di 3 alleanze fra Francia, Russia e Inghilterra. 2) Perché la Germania. La Francia e l’Inghilterra sono in astio fra loro? Sono in astio fra loro a causa dell’espansionismo coloniale: i rapporti tra Germania e Inghilterra si erano inaspriti a causa della pressante concorrenza tedesca che minacciava l’economia britannica. La Francia era ancora memore della sconfitta subita nella guerra franco-prussiana. 3) Cos’è la questione d’Oriente? E’ la crisi dell’Impero Ottomano che si nota nelle due crisi del 1905 e 1922 causate dalla rivalità coloniale tra Francia e Germania sul Marocco in cui si arrivò allo scontro armato dove la Germania venne sconfitta e la Francia ottenne il protettorato sul Marocco. 4) Quali problemi determina l’espansionismo dell’Austria sui Balcani? Nel 1908 l’Austria annetté la Bosnia Erzegovina; la Serbia cercava di conquistare i Balcani per assicurarsi uno sbocco sul Mediterraneo; Serbia e Russia si allearono contro l’Austria e poco dopo ci fu il primo scontro della Prima Guerra Mondiale. 5) Qual è il progetto di Impero sostenuto dall’erede al trono imperiale Francesco Ferdinando? Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 nell’Impero Asburgico sorsero alcuni movimenti nazionali che si opponevano al centralismo imperiale. Una parte della classe dirigente austriaca si orientò verso l’idea di trasformare la monarchia da dualistica a trialistica, cioè di “staccare” gli slavi del sud dall’Ungheria e creare un terzo polo nazionale accanto a quello tedesco e magiaro. Questo progetto aveva come suo sostenitore l’arciduca Francesco Ferdinando, nonché erede al trono. 6) Perché Francesco Ferdinando venne ucciso da un irredentista? (pag. 182 par.1) L’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie furono uccisi da uno studente serbo-bosniaco mentre attraversavano le vie di Sarajevo il 28 Giugno 1914 (Attentato di Sarajevo). L’attentatore faceva parte di un’organizzazione irredentista che voleva la fondazione di un unico Stato slavo indipendente. Tale attentato fece precipitare l’Europa in un conflitto di proporzioni mai viste (CASUS BELLI). 7) Descrivi la reazione a catena determinata dal rifiuto della Serbia dell’ultimatum inviato dall’Austria. (pag. 183 par.2) L’Austria inviò un ultimatum alla Serbia il 23 Luglio, successivamente la Russia assicurò il proprio sostegno alla Serbia, sua principale alleata sui Balcani. Il governo serbo accettò solo in parte l’ultimatum, respingendo una clausola. L’Austria giudicò la risposta insufficiente e, il 28 Luglio, dichiarò guerra alla Serbia, immediatamente il governo russo mobilitò ai confini le forze armate prendendo tutto il confine occidentale, scatenando però la reazione della Germania. Il 31 Luglio la Germania inviò un ultimatum alla Russia intimandole la sospensione dei preparativi bellici, ma l’ultimatum non ottenne risposta e fu seguito dalla dichiarazione di guerra da parte della Germania. Il 1 Agosto la Francia (legata alla Russia da un’alleanza militare) mobilitò le proprie forze armate. La Germania rispose con l’ennesimo ultimatum e con la successiva dichiarazione di guerra alla Francia. 8) Descrivi la manovra del Piano Schlieffen. (pag. 183 par.3) L’obbiettivo del piano Schlieffen era quello di combattere su un solo fronte, mettendo prima fuori gioco la Francia in poche settimane e sconfiggendo successivamente la Russia. L’idea era quella di arrivare a Parigi passando per il Belgio (che si era però dichiarato neutrale). Il 4 Agosto iniziò l’invasione del Belgio che però scatenò la reazione della Gran Bretagna che dichiarò a sua volta guerra alla Germania; questa serie di eventi non preventivati misero in difficoltà la Germania poiché l’azione tedesca venne rallentata e il piano Schlieffen fallì, così i tedeschi si trovarono a combattere su due fronti. 9) Spiega la motivazione dell’ingresso in guerra dell’Inghilterra.(pag.183-184) La Gran Bretagna era già in astio con la Germania per delle questioni coloniali: quando la Germania invase il Belgio, violando la sua neutralità e le leggi del Diritto Internazionale; la Gran Bretagna si sentì pressata poiché il Belgio si affacciava sulle coste della Manica. Il 5 Agosto l’Inghilterra quindi dichiarò guerra alla Germania. 10) Individua le principali battaglie del 1914 indicandone i relativi fronti. Le principali battaglie del 1914 iniziarono in Belgio il quale venne invaso dalla Germania che successivamente attaccò la Francia rimanendo però bloccata nel corso della Marna; allo stesso modo sul fronte orientale arrivarono le truppe russe che cercavano di invadere la Prussia orientale, sconfiggendoli nella battaglia di Tannenberg e dei Laghi Masuri. 11) Spiega in che senso dopo il 1914 la guerra può essere definita “guerra di logoramento”. (pag.185) La Germania dovette restituire l’Alsazia-Lorena alla Francia; alla Polonia alcune regioni orientali abitate solo in parte dai tedeschi (Alta Slesia, Posmania e una striscia della Pomerania); perse inoltre le sue colonie che vennero spartite tra Francia, Grna Bretagna e Giappone. 33) Descrivi il nuovo volto territoriale assunto dall’Europa dopo il crollo dell’Impero Asburgico. (pag.206) I polacchi della Galiza si unirono alla nuova Polonia. I boemi e gli slovacchi confluirono nella Repubblica di Cecoslovacchia, gli slavi del sud si unirono a Serbia e Montenegro per dar vita alla Jugoslavia; la Romania si ingrandì; l’Impero Ottomano si trasformò in Stato Nazionale turco, conservando però l’Anatolia, tranne la regione di Smirne che fu assegnata alla Grecia. 34) Che cos’è la Società delle Nazioni e qual è il suo ruolo? (pag. 206-207) La Società delle Nazioni fu istituita dopo la conferenza di Parigi, assicurava il rispetto dei trattati e la salvaguardia della pace, era composta dai partecipanti alla conferenza di Versailles (Italia, Francia, Regno Unito, Giappone, Stati Uniti). 35) Perché la Società delle Nazioni si rivela contraddittoria? (pag. 207) La Società delle Nazioni nasceva minata da profonde contraddizioni, più grave di tutte l’esclusione dei Paesi sconfitti e della Russia e la mancata adesione degli Stati Uniti che fece cadere anche l’impegno assunto da Wilson circa la garanzia dei nuovi confini franco- tedeschi. RIVOLUZIONE RUSSA 1) Cosa succede in Russia da Marzo a Novembre 1917? (pag. 210-214) Nel Marzo 1917 ci fu una rivolta di operai che si trasformò in una vera e propria protesta contro il regime zarista che successivamente cadde. A Maggio si formò un governo provvisorio di cui facevano parte tutti i partiti, a eccezioni dei bolscevichi. Accanto al potere “legale” del governo, cresceva il potere dei Soviet (consigli eletti da operai e soldati). Nell’Aprile 1917 Lenin (leader dei Bolscevichi) rientrò in Russia dalla Svizzera; dopo il suo ritorno Lenin diffuse un documento, le cosiddette Tesi di Aprile in cui rifiutava la diagnosi corrente sul carattere “borghese” della fase rivoluzionaria in atto e poneva in termini immediati il problema della presa di potere, rovesciando la teoria marxista e ortodossa, secondo cui la rivoluzione proletaria sarebbe scoppiata solo nei Pesi più sviluppati, come risultato delle contraddizioni del sistema capitalistico giunto al suo ultimo stadio. 2) Descrivi la teoria a cui si ispirarono i Bolscevichi. (pag. 210 par.2- Le forze politiche) Si ispiravano alla dottrina socialista di Marx che sostiene la classe operaia che unita ai contadini poteva guidare la Rivoluzione del Paese, ovvero cancellare l’Impero dello zar per imporre qualcosa di nuovo. 3) Cosa sono i soviet? (pag.211 par.1) Sono dei consigli di fabbrica dove gli operai tutelavano i propri diritti contro il capitalismo. 4) Come presero il potere i Bolscevichi? (pag.211-212) Sciolsero l’assemblea Costituente con la forza; l’armata rossa (Bolscevichi) si scontrò con l’armata bianca, vinsero i Bolscevichi e istituirono la dittatura. 5) Cos’è l’Internazionale Comunista (o Terza Internazionale)? (Pag. 217) E’ un ente internazionale (detta anche Terza Internazionale) che fu fondato a Mosca i primi di Marzo del 1919, era il punto di riferimento di ogni partito socialista. 6) Come cambia la politica economica Bolscevica? (pag. 218) Nel 1919 la Repubblica Bolscevica divenne più energica e autoritaria (comunismo di guerra), basata sulla centralizzazione delle decisioni e sulla statizzazione di gran parte delle attività produttive. Si cercò prima di risolvere il problema degli approvvigionamenti alle città, dove la fame si faceva sentire sempre di più. In tutti i centri rurali abitati furono instituiti dei comitati col compito di provvedere all’ammasso e alla distribuzione delle derrate. In campo industriale si cercò dio utilizzare i vecchi quadri dirigenti delle imprese e di reintrodurre nelle fabbriche criteri di efficienza in netto contrasto con i principi di egualitarismo salariale. Successivamente il comunismo di guerra fallì. 7) Come prende il potere Stalin? (pag. 223) Nell’Aprile 1922 Stalin divenne segretario del Partito e nel 1924 Lenin morì: questo avvenimento scatenò una dura lotta all’interno del gruppo dirigente Bolscevico. Dapprima Stalin emarginò Trotzkij , contrapponendogli la teoria del “socialismo in un solo per sé”. Si sbarazzò dell’opposizione di sinistra che chiedeva la fine della NEP e l’accelerazione dello sviluppo industriale. Si affermò sempre più il suo potere personale. DOPOGUERRA 1) Descrivi la situazione politica della Germania del dopoguerra. Dopo l’armistizio e la caduta dell’Impero la Germania si trovava in una situazione difficile. La socialdemocrazia si oppose a esperienza di tipo sovietico. Le elezioni per l’assemblea costituente si tennero poco dopo l’affermazione della socialdemocrazia e del Centro Cattolico. L’Assemblea si riunì a Weimar e elaborò una costituzione, nacque così la repubblica di Weimar. 2) Descrivi il piano Dawes e i rapporti internazionali che sancisce. (pag. 238) Il piano Dawes era un piano economico secondo cui la Germania potè fruire di prestiti internazionali (soprattutto statunitensi) che le avrebbero garantito una ripresa economica. 3) Perché scoppiò il Putsch di Monaco? Pag. 238 par. 2) Il Putsch di Monaco scoppiò nel 1920 in seguito al malcontento della Germania e alla voglia di rimettersi in sesto solo con le proprie forze. 4) Elenca le principali forze politiche presenti in Italia nel primo dopoguerra. In Italia nel primo dopoguerra era presente il Partito Liberale (che era al governo), il Partito Socialista, il Partito Popolare Italiano (PPI) e il Partito dei Fasci di Combattimento. 5) Descrivi l’identità dei 2 principali partiti di massa. (pag.243 par. 1-2) Erano il Partito Socialista (Psi) e il Partito Popolare Italiano (PPI). Il PPI nacque nel 1919 da un gruppo di cattolici, il primo segretario del partito fu don Luigi Sturzo e presentava il partito con u programma di impostazione democratica che pure ispirandosi alla dottrina cattolica si professava aconfessionale anche se in realtà era strettamente legato alla Chiesa. Il PSI ottenne una crescita impetuosa, alla fine del ’20 gli iscritti raggiunsero la cifra di 200.000. Schiacciante era la prevalenza della corrente di sinistra su quella riformista che conservava però una posizione di forza nel gruppo parlamentare e nelle organizzazione economiche. . 6) Descrivi l’identità del movimento dei Fasci di Combattimento. (pag. 243-244) Aveva una base di pensiero socialista ma un’anima nazionalista, era perciò favorevole alla guerra e a una potente nazione armata. 7) Cosa si intende per vittoria mutilata? (Pag.244) Si intende che dopo la firma del Patto di Londra l’Italia avrebbe dovuto ottenere territori che però non gli furono concessi. 8) Descrivi l’impresa Fiumana. (pag.244-245) Nel 1919 alcuni reparti militari assieme a gruppi di volontari occuparono la città di Fiume e ne programmarono l’annessione all’Italia. Concepita inizialmente come un mezzo di pressione sul governo, l’avventura si prolungò per 15 mesi e si trasformò in un’inedita esperienza politica. A Fiume D’Annunzio istituì una provvisoria reggenza e qui maturò un piano di una marcia che avrebbe dovuto concludersi a Roma con la cacciata del governo. 9) Quali sono le conseguenza politiche delle agitazioni sociali del 1919? (pag. 245) Fra il 1918-1920 i prezzi continuarono a salire. Nell’estate del 1919 le principali città italiane furono luogo di una serie di violenti tumulti contro i caroviveri. L’aumento del costo della vita determinò una continua rincorsa fra salari e prezzi che si tradusse in una grande ondata di agitazioni sindacali. Gli scioperi nelle industrie aumentarono e anche il settore dei servizi pubblici fu sconvolto da una lunga serie di scioperi. Molto intense furono anche le agitazioni agricole. 10) Spiega la differenza tra il sistema elettorale proporzionale e il sistema di maggioranza e quali sono le conseguenza che ha avuto. (pag. 246 par. 2) Il sistema elettorale proporzionale (1919) era un metodo elettivo che prevedeva il confronto fra le liste di partito e che assicurava a varie liste un numero di seggi proporzionale ai voti ottenuti e favoriva i gruppi organizzati su base nazionale. 11) Cosa sancisce il trattato di Rapallo? (pag. 246 par. 5) Il trattato di Rapallo fu firmato il 12 Novembre 1920 da Giolitti con la Jugoslavia. L’Italia conservò Triste, Gorizia e tutta l’Istria. La Jugoslavia ottenne la Dalmazia, salvo la città di Zara che fu assegnata all’Italia. Fiume fu dichiarata città libera. 12) Descrivi le conseguenze politiche dell’occupazione delle fabbriche del 1921. (pag. 247) Il movimento di rivolta non era in grado di uscire dalle fabbriche e collegarsi alle altre lotte sociali in corso. Il 19 Settembre il capo del governo riuscì a far accettare agli industriali un accordo che accoglieva le richieste economiche del Fiom e affidava a una commissione parietetica l’incarico di elaborare un progetto per il controllo sindacale. 13) Come si trasforma il fascismo nel 1921? (pag. 249) Tra il 1920-21 il movimento subì un rapido processo di mutazione che lo portò ad accantonare l’originario programma radical-democratico, a fondarsi su strutture paramilitari e a concentrarsi sulla lotta spietata contro il movimento socialista. 14) Quali sono gli ultimi governi liberali? Gli ultimi governi liberali furono il governo Giolitti, Bonomi e Facta. 15) Descrivi tutte le cause che concorsero alla presa di potere da parte del fascismo. Le varie cause furono: -il nuovo metodo di elezione con sistema proporzionale (che favoriva i gruppi organizzati su base nazionale e permetteva loro di salire al Parlamento), -le occupazione delle fabbriche del 1921 che portarono l’appoggio dei grandi industriali e poi dei grandi proprietari terrieri che volevano contrastare i socialisti, -le Squadre d’Azione che saccheggiarono i luoghi del Partito Socialista, -la debolezza dei governi liberali,
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