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Riassunto "Infinito Antropologico", Sintesi del corso di Antropologia Culturale

Corso del pro.f Spagna dell'università di Padova. Il riassunto include appunti presi a lezione.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

In vendita dal 12/05/2019

Arianna_Inguscio
Arianna_Inguscio 🇮🇹

4

(9)

24 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto "Infinito Antropologico" e più Sintesi del corso in PDF di Antropologia Culturale solo su Docsity! ANTROPOLOGIA CULTURALE ETNOLOGIA : studio comparativo delle diverse culture umane che si basa sui dati raccolti dall’etnografia ETNOGRAFIA : disciplina che si limita a raccogliere e descrivere i materiali oggetto dell’etnologia. Possiede diversi metodi di ricerca • Particolarismo storico, organizza i campi di ricerca secondo studi di area, culturali, linguistici ben delimitati e circoscritti in modo scrupoloso • Metodo idiografico, ha per oggetto dei casi specifici e tende a valorizzare un gruppo umano e a salvaguardarne le tradizioni per mezzo di interviste agli anziani e raccolta di materiale museale rallentandone l’estinzione ANTROPOLOGIA : disciplina che studia l’essere umano sotto diversi punti di vista (sociale, culturale, religioso, morfologico, sociologico) POSITIVISMO : corrente di pensiero secondo cui la filosofia doveva limitarsia organizzare i dati delle scienze sperimentli abbandonando il campo metafisico. L’antropologia non si limita a costruire una mappatura delle culture umane presenti e passate poiché è impossibile identificarsi completamente con una cultura piuttosto che con un’altra, non possiamo essere semplici oggetti di studio per l’etnologia e dati raccolti dall’etnografia. Per questo motivo viene abbandonato il legame con il positivismo dando vita ad una nuova prospettiva, quella degli infiniti legami tra l’antropologo e i suoi oggetti di studio. MAPPATURA è difficile definire i limiti attraverso cui identificare una cultura da un’altra perché spesso esse hanno diversi punti di contatto e radici comuni, sono passibili di contaminazioni ed essendo infinite le interpretazioni culturali, sono così infinite le culture da cui derivano ed essendo tali, sono anche indefinite, indeterminate, imprecisate. Essa può presentare dei buchi causati da un etnocidio passato. I processi culturali non sono stabili ma dinamici modificati da valutazioni, scelte e idiosincrasie e sincretismi popolari LA FIGURA DELL’ANTROPOLOGO l’antropologo non si limita a studiare oggettivamente le culture umane ma cerca di entrare in contatto con loro partecipando alla loro vita quotidiana per cercare di raggiungere un coinvolgimento emotivo che è dato dalla condivisione della vita nel gruppo e dell’etnografia OSSERVATORE SITUATO Tuttavia è difficile mantenere la distanza tra l’osservatore e l’osservato poiché apparterrebbero teoricamente entrambi ad uno studio antropolgico, l’antropologo deve essere in grado di descirvere l’oggetto osservato senza cedere in considerazioni soggettivistiche ed interpretazioni. ANTROPOLOGO INTERCULTURALE l’antropologo deve inibire la sua naturale tendenza autoreferenziale e deve rapportarsi con gli altri antropologi rispetto alla medesima cultura presa in esame (per esempio può esserci differenza tra risultati raccolti da un’antropologa e un antropologo). Con questo confronto l’antropologo può far uso di altre prospettive applicate all’oggetto di studio che possono influenzare la sua ricerca e i suoi risultati, rivedendo criticamente i suoi modelli di ricerca e di giudizio propri della sua cultura di origine trasformando anche così la qualità dei risultati prodotti, oppure può incrementare e migliorare la conoscenza di sè e della sua cultura cui appartiene. Tutti i dati raccolti sino ad ora sono considerati alla stregua di un immenso archivio, i cui dati sono soggetti a nuove interpretazioni, difficilmente catalogabile che include tutti i possibili modi di interpretare e concepire le culture umane, creando nuovi paradigmi epistemologici. INFINITO ANTROPOLOGICO sebbene gli oggetti di studio siano delle cose finite, allo stesso tempo esse vegono definite “infinite” perché tali sono le interpretazioni che possono essere loro attribuite da parte dei ricercatori che possono attingere da un inesaurbile potenziale creativo e rigenerante. Essendo essi infiniti e quindi irraggiungibili, le interpretazioni suddette diventano delle congetture. L’infinito antropolgico prende vita dall’elemento di imprevedibilità e sorpresa che aggiunge l’osservatore nel fare le sue interpretazioni, sollecitando una frequente interrogazione e i processi culturali non sono processi lineari 5 CHIAVI CHE FORNISCONO L’INFINITO ANTROPOLOGICO secondo Giordano Bruno 1. DIGNITA’ dell’ammettere l’esistenza dell’infinito nelle nostre culture negando la “repressione del sublime” (esempio la negazione dell’empatia, razzismo, discriminazione, etichette, luoghi comuni) 2. QUIETE definendo il mondo culturale come infinito di possibili interpetazioni, si raggiunge la quiete dell’intelletto ossia la saggezza che orienta gli esseri umani all’armonia e all’equilibrio 3. BONTA’ CIVILE la perfezione della vita civile consiste nel confronto tra individui diversi, allo stesso modo la perfezione del creato non sarebbe tale se dio avesse creato individui infinitamente distanti tra loro senza permettere un confronto (siamo tutti simili) e dunque per sempre estranei l’uno dall’altro 4. LIBERTA’ l’infinito antropolgico elimina le repressioni e oppressioni 5. BEATITUDINE poiché crea una filosofia che apre i sensi e allontana l’uomo dagli schemi convenzionali e schemi generalizzanti che privano l’uomo di espressione e vitalità. 7 CHIAVI CHE FORNISCONO L’INFINITO ANTROPOLOGICO Secondo Guenon 1. AFFERMAZIONE dell’infinito che apre il desiderio della bellezza 2. PERFEZIONE attiva e passiva “se il finito è impefetto e transitorio, l’inifnto non può che essere imperfetto dato che essi sono le due facce di una stessa medaglia” 3. POSSIBILITA’ 4. TRASCEDENZA 5. UNITA’ 6. CONOSCENZA che non ammette restrizioni, deve essere coestensiva alla possibilità universale, non solo all’essere e diconseguenza è infinita 7. LIBERTA’ in concezione metafisica, assenza di limiti L’IDENTITA’ ETNICA Si basa su un insieme di rievocazioni che fanno tutte riferimento ad un luogo natìo, ad una cultura, ad una religione tipica di una determinata etnìa. È il modo attraverso cui un gruppo ricorda le proprie radici culturali, religiose, territoriali (simbolo di continuità generazionale) e i propri antenati. IDENTITA’/ALTERITA’ Se qualcuno cerca di diventare il depositario esclusivo di un oggetto/modo di fare che muta in relazione alle culture da cui è prodotto/praticato, si genera violenza e la pulizia etnica. L’artefice di una purezza etnica difende una sorta di “fortezza vuota” poiché l’identità etnica non ha una radice unica, un nucleo che differisce da altri ma è il risultato di una stratificazione avvenuta negli anni con influssi di diverse culture (esempio simile è l’accoglienza di uno straniero). Scavando nel profondo si può incontrare l’alterità nel nucleo dell’identità facendo da contrasto alle logiche identitarie che alla lunga se non hanno motivazione, perdono il loro significato lasciando che l’ethons scompaia. Il sublime antropolgico sostiene e anima le grandi civiltà o le piccole culture nomadi mantenendole in vita.
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