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Il Romanticismo, Verismo e Decadentismo in Manzoni, Verga, Pascoli e D'Annunzio, Sintesi del corso di Italiano

ManzoniVergaD'AnnunzioPascoliVerismo

Questo documento tratta i temi principali del Romanticismo, Verismo e Decadentismo in Italia, con particolare attenzione agli autori Manzoni, Verga, Pascoli e D'Annunzio. Viene discusso il contrasto tra Romanzo Storico e Romanzesco, la vita e le opere di Verga e Pascoli, e l'Esteta, il Superuomo e il Panismo di D'Annunzio.

Cosa imparerai

  • Come si contrappone il Romanzo Storico al Romanzesco?
  • In cosa consiste la vita e le opere di Giovanni Verga?
  • Quali sono i temi principali del Romanticismo in Italia?
  • Qual è l'importanza degli oggetti nella poesia di Giovanni Pascoli?

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 04/12/2021

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Scarica Il Romanticismo, Verismo e Decadentismo in Manzoni, Verga, Pascoli e D'Annunzio e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Romanticismo e Neoclassicismo Nell'Ottocento si affermarono due correnti letterarie: il Romanticismo e il Neoclassicismo. Esse nascono in risposta all’Illuminismo. Il Neoclassicismo prosegue il Classicismo mentre il Romanticismo si oppone totalmente all’Illuminismo. Ugo Foscolo è il maggior esponente del Neoclassicismo i cui temi fondamentali sono il bello, l'ideale, la perfezione, la simmetria e l'equilibrio. | più grandi rappresentanti del Romanticismo sono Manzoni e Leopardi; essa è una corrente letteraria che ha come caratteristiche principale l’irrazionalità, i sentimenti e il rifiuto delle regole. | temi principali del Romanticismo sono l’amore, l’infinito, l'assoluto, la ricerca di sé stessi, il dolore, la morte, la religione, il mistero e la fanciullezza (periodo di vita in cui si è totalmente irrazionali perché spensierati). LA VITA NON HA UN SENSO PERCHÉ HA UNA FINE. GIACOMO LEOPARDI. Alessandro Manzoni Alessandro Manzoni nasce nel 1775 a Milano, figlio di Giulia Beccaria a sua volta figlio di Cesare Beccaria autore De’ Delitti delle Pene e del Caffè Letterario, insieme ai fratelli Verni, centro propulsore dell'Illuminismo. Quando Giulia Beccaria si trasferisce con il nuovo fidanzato Carlo Imbonati a Parigi, Manzoni si trasferisce con loro. Qui incontra Enriquetta Blondelle sua futura moglie e fermamente Protestante, mentre Manzoni era Ateo, diventa Cristiano quando al matrimonio di Napoleone Bonaparte con Maria d'Austria, perde tra la folla Enriquetta e si reca alla chiesa di San Rocco dove prega Dio di ritrovarla. Nella chiesa guarda una luce e subito dopo vede la moglie. Manzoni interpreta questo come un segno divino e si convertisce al Cristianesimo. Da quel giorno la religione diventa una delle sue tematiche principali. Manzoni scrive e riceve delle Epistole (lettere) dai suoi amici letterati. Le tre epistole più importanti riguardanti la poetica sono: a Cesarie D'Azeglio, a Fauriel e a Mister Chauvet. Mecenatismo è colui che commissiona opera per un tornaconto personale. Nella epistola a Cesare D'Azeglio, Manzoni scrive che secondo lui la letteratura non deve avere solo un valore intrinseco (fine a sé stesso), ma deve avere un valore estrinseco (deve insegnare a coloro che leggono i valori civili e morali, deve quindi trasmettere i giusti valori). Questo si ottiene quando un’opera può essere sintetizzata in tre domande: 1) Vero per Soggetto (Realismo), 2) Utile per Iscopo (Finalità), 3) Interessante per Mezzo (Bello da Leggere, aggiungere qualcosa che possa far divertire i lettori). Nella epistola a Fauriel vengono trattati diversi temi. Manzoni essendo a favore del Romanzo Storico nel quale il romanziere inserisce all’interno di un contesto veritiero dei personaggi verosimili, si scaglia contro il Romanzesco (romanzi che hanno per soggetto o protagonisti persone o cose non reali). Scrive che in Italia esistono molti dialetti ma non una vera lingua italiana, inoltre scrive che non esisteva una lingua italiana della letteratura. Nella epistola a Mister Chauvet, Manzoni risponde ad un suo appunto in qui diceva che esso fosse andato contro la Poetica Aristotelica (Tragedia), ogni rappresentazione teatrale della tragedia e commedia deve rispettare tre unità tempo (si deve svolgere entro 24 ore), luogo (deve svolgersi nello stesso ambiente) e azione (tutto deve avvenire a causa di una sola cosa). Secondo Aristotele solamente rispettando queste tre unità si ha un’immedesimazione e una catarsi. La Catarsi è la pulizia spirituale che si ha dopo aver espresso dei sentimenti. Manzoni risponde scrivendo che il suo obbiettivo fosse la verosimiglianza; secondo lui l’opera però non poteva svolgersi in un solo luogo e in una sola giornata; scrive che questo poteva andare bene all’epoca di Aristotele ma non nel 1800 nel quale bisognava andare contro le regole ma con la giusta ragione. Le tragedie di Manzoni Conte di Carmagnola Contiene le guerre del 400 e il protagonista è Francesco di Bussone che giunge a lavorare al servizio del Duca di Milano. Come ricompensa per 30 vittorie ottenute in battaglie il Duca di Milano diede in moglie sua figlia al generale Francesco Bussone. Successivamente esso passerà al servizio di Venezia assicurandole la vittoria contro Milano nella Battaglia di Maclodio e ottenendo dei prigionieri, con i quali però, essendo essi suoi vecchi sottoposti, aveva un atteggiamento clemente. Questo atteggiamento però non andava bene al Duca di Venezia, il quale lo condannò a morte. Adelchi Ha come azione principale la guerra nel tredicesimo secolo tra Carlo Magno e la sua vittoria contro i Longobardi. Prima tra le due compagini vi era un rapporto di pace perché il Re Longobardo, Desiderio Adelchi, per ottenere la pace con i Franchi esso diede in sposa sua figlia a Carlo Magno, il quale dopo quale dopo qualche anno la ripudiò e Desiderio per vendetta costrinse Papa Adriano ad incoronare Re dei Franchi Giovanni Verga Secondo Capuana, Verga riesce a portare ai massimi livelli la teoria dell’impersonalità. Con verga si parla di “eclissi dello scrittore”, lo scrittore è come inesistente. Secondo Flaubert nel racconto non si deve vedere la mano dello scrittore. Verga tratta diversi temi riguardanti il Sud Italia e non solo, ma lo farà solo per il gusto letterario di poterlo fare, non come Zola che tratta le sue tematiche come scienziato. Verga è affascinato dal Verismo, dalle realtà sociali, ma non intende risolvere le problematiche della società, perché il pensiero di Verga è pessimista. Ritiene che ci siano delle leggi naturali che sono spietate, che governano la realtà e solo i più forti riescono a sopravvivere (pessimismo verghiano). Ritiene che le leggi della natura e della realtà siano immuta e quindi chi nasce povero rimane povero e gli uomini non possono cambiare la loro condizione sociale ma si devono rassegnare (ideale dell’Ostrica). Manzoni e Verga in comune hanno delle tematiche simili come quella degli umili. Manzoni spera in una rivalsa degli umili, Verga invece crede che i più deboli debbano sopperire ai più forti. Romanzi La differenza dei romanzi di Verga da quelli naturalisti è l’uso dell’impersonalità attraverso la Tecnica della Regressione e della Tecnica dell’Abbassamento. Verga per scomparire dalle pagine si deve abbassare a scrivere al livello dei personaggi, quindi non c’è più un dislivello tra il narratore ed i personaggi. Giovanni Verga racchiude i suoi romanzi in “Vita dei Campi”,1880, e nel “Ciclo dei Vinti”,1881. i e la vita del mondo Vita dei Campi ha come tema principale la vita dei contadini nei campi contadino in modo molto schietto e duro. Il mondo contadino è il mondo più utile per poter rappresentare l’Ideale dell’Ostrica. Ciclo dei Vinti racchiude i romanzi che sono collegati tra loro attraverso un filo comune. Nella prefazione del Ciclo dei Vinti annuncia il perché del nome Vinti, annuncia che il filo conduttore delle novelle sono i protagonisti che cercano di migliorare la propria condizione sociale staccandosi dall’Ideale dell’Ostrica, per questo Vinti, scrive inoltre che non sono solo i poveri che possono subire l’Ideale dell’Ostrica ma anche i ricchi, infatti i romanzi parlano di cinque differenti classi sociali che tentano la scalata senza riuscirci, ed infine annuncia quali sono i romanzi che ne fanno parte: I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo, La Duchessa di Leyra, L'onorevole Scipione e L'Uomo di Lusso. Purtroppo, riesce a scriverne solo 2,5. I Malavoglia sono pescatori; Mastro Don Gesualdo è un borghese che voleva diventare un nobile, ci riesce ma dopo il matrimonio inizia la sua caduta fino alla sua morte in solitario, morta la moglie e lasciato dalla figlia; La Duchessa di Leyra era un’aristocratica che voleva scalare la scala sociale politica ma senza riuscirci; L’Onorevole Scipione parla di ambizioni; L'Uomo di Lusso raccoglie dentro di sé tutte le bramosie. Il Decadentismo Il Decadentismo è un movimento letterario nato in contrapposizione al Verismo e al Naturalismo. Nasce quando il 26 maggio 1883 Paul Verlaine pubblica Langueur su Le Chat Noir, un sonetto che esprime al meglio le sensazioni dei poeti post Verismo, paragonandole alla caduta dell'Impero Romano d’Occidente, definendo la società come “una società stanca di una civiltà ormai prossima al tramonto”. Il decadentismo si oppone alla commercializzazione della letteratura e alla libertà di espressione che veniva negata ai poeti. Baudelaire disse che i poeti scrivono poesie che solo loro riescono a comprendere perché il poeta è come l’albatro ed è superiore agli altri uomini perché più colti e intelligenti. | poeti decadenti vengono chiamati “Maledetti” dalla classe borghese perché erano omosessuali e anche a causa del loro stato di incoscienza e di irrazionalità dovuto all’alcool e alle droghe quando scrivevano. Secondo i poeti decadenti il senso della vita non può essere dato dalla conoscenza della realtà ma è un qualcosa di misterioso e che non può essere materiale. Decadentismo vuol dire “Decadente”, ovvero fase discendente degli ideali romantici. Gli ideali del Decadentismo Gli ideali del Decadentismo sono Amore, Dio e Patria. Amore: i poeti decadenti non credono nella dama e per loro esiste solo il sesso. Dio: a differenza delle altre correnti letterarie i poeti decadenti sono Atei o Agno: Patria: conquistare altri Paesi, un ideale che porterà alla nascita del Nazismo e del Fascismo. Giovanni Pascoli La Vita Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna nel 1855, è il quarto dei dieci figli della famiglia Pascoli. Sin da piccolo inizia gli studi alla scuola di Urbino. Il 10 agosto del 1867 il padre viene assassinato e non si seppe mai chi è stato ad ucciderlo. Nel 1868 muoiono la sorella Margherita e la madre, nel 1871 muore il fratello Luigi mentre nel 1876 muore il fratello Giacomo. Continua i suoi studi nel 1871 grazie ad una Borsa di Studio con la quale continua gli studi di lettere all’Università di Bologna. All'Università di Bologna si affaccia alla vita politica partecipando ad alcune manifestazioni; nel 1879 partecipa ad una di queste e viene arrestato, rimane in carcere tre mesi. Uscito dal carcere si scostò dalla politica e continuò gli studi di lettere laureandosi con lode nel 1882. Ottiene subito la cattedra di professore di latino e greco al liceo classico di Matera, due anni dopo si traferisce al liceo di Massa, e nel 1887 a Livorno dove va a vivere con le sorelle Ida e Maria nel tentativo di ricostruire il nido familiare. Nel 1891 pubblica la sua prima raccolta di poesie: Myricae. Nel 1892 grazie alle ottime recensioni della critica, scrive altre 22 liriche. Tra il 1892 e il 1894 pubblica altre quattro edizioni che portano il totale dei componimenti a 156. Nel 1892 partecipa per la prima volta al concorso di poesia latina di Amsterdam; vince e vincerà il concorso altre 12 volte. Pensiero Pascoli è un poeta Decadente perché ha sfiducia nella scienza come strumento conoscitivo e si abbandona all’ignoto, al fatto che la vita non si possa spiegare con la scienza ma essa è un mistero. Nella poesia di Pascoli gli oggetti assumono un'importanza fondamentale, perché attraverso le relazioni analogiche, gli oggetti assumono dei significati simbolici che sfuggono ai lettori. | temi ricorrenti nella poetica di Pascoli sono: ® La natura che nasconde paure e presagi di morte. e Ilnido familiare, che è stato distrutto troppo presto. ® L’infanzia, unico periodo di vera felicità della sua vita. e Morte, dovuto al dolore della perdita dei familiari che non è mai riuscito a superare. * Solitudine. ® Amore morboso verso i familiari ancora in vita. Questo porterà a Pascoli grande frustrazione. Poetica Pascoli usa molto un lessico semplice per poter far leggere a chiunque le proprie opere, che però il vero significato era a loro ignoto. Pascoli mescola termini della lingua italiana con quella, per esempio, inglese. Le proprie liriche ritornano spesso al tema della morte e del nido familiare che ha perso da bambino. Tratta molto di argomenti di vita quotidiana che solo lui però capirne il vero significato, grazie al Fanciullino. Figure Retoriche Pascoli usa molto le figure retoriche nelle sue liriche. ® Paratassi: prevalenza di coordinate e sintassi semplice. ® Polisindeto: tante congiunzioni e molta punteggiatura. ® Frasi Ellittiche: vi è una ellissi verbale, cioè nella frase manca il verbo. e Fonosimbolismo: poesia che rimanda a significati complessi tramite alcuni suoni delle parole. ® Plurilinguismo: svariato uso di dialetti, lingue straniere a quella italiana, registri diversi (toni con cui si scrive una poesia) per rappresentare al meglio la realtà. e Onomatopee: riproduzione di suoni per richiamare simboli. e Sinestesie: accostamento di elementi che appartengono a sfere sensoriali diverse (vista e udito). sul Lago di Garda. Qui D'Annunzio vi crea un museo dedicato alla sua vita e adesso vi troviamo anche delle sale con solo il suo guardaroba. L’Esteta il Superuomo e il Panismo ÎrEsteata è colui che svolge una vita di lusso e di sregolatezza, è colui che venera anche la bellezza. È colui che disprezza la società borghese. D'Annunzio vuole vivere questo personaggio anche nella vita reale e ci riesce scrivendo libri di successo. Ben presto capisce che . Inoltre, disprezzando il denaro e la società capitalista alle sue leggi perché costretto a lusingarla. , e alcuni di essi vengono leggermente cambiati. Il superuomo è colui che ha il e di affermarsi. Il Superuomo è inoltre colui che vuole essere una parte attiva della società politica. Il Superuomo ha infine il compito di condurre la società oltre il caos. Il Panismo ha una doppia etimologia: Pan, deriva dal greco e vuol dire Tutto-Ogni Cosa; Pan, è anche il Dio della Natura rappresentato da un fanciullo che suona il flauto. Il Panismo è una caratteristica del Superuomo. Il pensiero e l'influenza di Nietzsche Gabriele D'Annunzio e Giovanni Pascoli sono i maggiori esponenti del Decadentismo. D'Annunzio viene definito l’altra faccia della medaglia perché a differenza di Pascoli, che percepisce il Decadentismo con la poetica del Fanciullino, Pascoli viene definito la notte, la luna e l'inverno. D'Annunzio invece viene definito il giorno, il sole e l'estate. D'Annunzio si rifiuta di accettare che il poeta non è più al centro della società ma viene messo ai margini di essa. Grazie a questo suo rifiuto e all'influenza di Nietzsche passa dall’ideologia dell’Esteta a quella del Superuomo. passando dall’Esteta al Superuomo, tra Il Piacere (1889-dove vi era in corso un decadimento dell’Esteta) (1894). Qui conosce alcuni aspetti del da cui prenderà spunto per l'ideologia del Superuomo. Il pensiero di Nietzsche è: [Dio della Natura Panismo)], (cambiato da D'Annunzio in Superuomo). Con . : poeta che si pone a capo della società e la guida per migliorarla; una specie di Messia per la poesia. Purtroppo, , anche perché come avrebbe voluto essere, vede però realizzare il suo sogno da Mussolini, una persona per il quale nutre grande rispetto e stima ma verso la quale allo stesso tempo nutre invidia e gelosia per essere riuscito in ciò in cui lui non è stato capace. 10 Poesie e Romanzi . Alla fine, ne vengono pubblicati solo 5. Nel 1903 pubblica: venne aggiunto solo dopo. Quando D'Annunzio decide di comporre Le Laudi, esse Viene spesso rappresenta una donna che assomiglia ad Eleonora Duse. Il paesaggio è ambientato tutto nella Toscana. . Nel 1912 pubblica Il primo libro, Maia, è incentrato sul culto degli eroi antichi greci. Ulisse viene rappresentato ed esaltato da D'Annunzio come un Superuomo. Il libro contiene un saluto a Giosuè Carducci. Il secondo libro, Elettra, celebra gli eroi della cultura e della storia, tra cui Dante, Garibaldi, Verdi e Vittorio Emanuele Il. Rievoca le città che ormai sono in decadenza, come Ferrara, Pisa e Ravenna. Il terzo libro, Alcyone è ed è ambientata a Firenze in giugno, mese dell’anno in cui vi è il passaggio dalla primavera all'estate. , ed è ambientata in Versilia a luglio, mese dell’anno in cui l'estate è al suo culmine ed al suo massimo splendore. è dedicata anch'essa all'estate ma a differenza della seconda sezione la teoria del Panismo anche lei, viene dedicata all'estate ma a quella di fine agosto e settembre in cui ci sono i primi presagi di autunno. Con il tramonto dell’estate è ambientata in settembre alla fine dell’estati Contiene inoltre una dedica a Pascol a è il primo romanzo di D'Annunzio Il romanzo suscita un gran successo ma anche molto scalpore, scandalo e molte polemiche causate dai suoi temi e dalla sua scrittura. perché D'Annunzio tende a cogliere gli aspetti più celati dell'ideologia dell’Esteta e della società borghese. Il romanzo non racconta molto le vicende che accadono attorno al protagonista, ma racconta soprattutto i . Il romanzo presenta inoltre del verismo verghiano. Racconta di un giovane, Andrea Sperelli, che lasciato da Elena Muti, cerca di colmare il vuoto lasciato da essa andando a letto con molte donne. Quando 2 anni dopo viene ferito in un duello con la spada, viene accudito dalla cugina presso la villa al mare di ella. Qui incontra Maria Ferres, una donna dolce e gentile ma sposata. Andrea Sperelli se ne innamora e cercherà di averla. Durante la loro prima notte insieme, mentre Maria Ferres dice il nome di Andrea, esso si lascia sfuggire il nome della vecchia fiamma, Elena Muti, facendo scappare così Maria Ferres e mandando in fallimento il suo progetto di vita. 11 Pubblicato nel 1921 presenta temi crudi, di cui probabilmente D'Annunzio non avrebbe mai parlato in condizioni normali, che sono state causate dall'incidente con l’aereo durante la | Guerra Mondiale nella quale perde l’occhio destro. a Temi di cui non ha mai trattato nelle sue opere e che per questo rendono il Notturno migliore delle sue altre opere. Il Notturno Pubblicato nel 1894, Ancora una volta D'Annunzio si immedesima nel protagonista del romanzo, Giorgio Aurispa A differenza de Il Piacere, Il Trionfo della Morte ha come sfondo non solo Roma ma anche Guardiagrele, in Abruzzo, e lo stesso Abruzzo. Giorgio Aurispa è un giovane colto e raffinato di nobili origini che ha abbandonato il suo paese natale per trasferirsi a Roma con la famiglia. Qui comincia a sviluppare uno stato di malessere dal quale però non riesce ad uscire neanche con l’amore della moglie Ippolita. Decide così insieme alla moglie di trasferirsi in Umbria e infine in Abruzzo dove rifletterà su quello che ha fatto nella sua vita, cercando una riconciliazione con sé stesso anche attraverso la filosofia di Nietzsche (per questo D'Annunzio si immedesima nel protagonista). Giorgio Aurispa riesce a trovare un equilibrio cambiando la sua vita da impotente a onnipotente; quindi Giorgio Aurispa inizia a pensare che c'è un qualcuno o un qualcosa che è la causa del suo stato di malessere continuo. Identifica il male nella moglie Ippolita, la quale un giorno lo ferma dal tuffarsi sugli scogli. Dopo questo accaduto Giorgio pensa di ucciderla e alla fine del libro riesce nella sua impresa suicidandosi insieme alla moglie Ippolita, da uno scoglio facendo un omicidio-suicidio. 12
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