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Riassunto “La Chimera”, Sebastiano Vassalli, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Riassunto sintetico del romanzo “La Chimera” di Sebastiano Vassalli, 1990, suddiviso in sezioni.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020
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Caricato il 24/02/2022

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Scarica Riassunto “La Chimera”, Sebastiano Vassalli e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! PERMANENZA NELLA PIA CASA Antonia, orfanella abbandonata sul torno della casa di carità di San Michele di Novara, viene allevata, insieme alle altre esposte, tra le suore e la rigida disciplina del convento e della dottrina cattolica. Conosce suor Livia (la meridionale), suor Clelia (la maestra) e suor Leonarda (la superiora). Antonia cresce ed è la più bella fra tutte le esposte della Pia Casa. Ha i capelli neri e i tratti mediterranei, ragion per cui le danno il cognome di Spagnolini. Arrivato il vescovo Bascapè a Novara, Antonia viene scelta per recitare la poesia di benvenuto. Prima del suo arrivo la ragazza viene costretta a mangiare un uovo e, mentre recita la poesia davanti a Bascapè, sviene a causa dell'emozione (e dell'uovo). Si incontra, infine, con il vescovo stesso che la perdona. Antonia, durante la sua permanenza nella Pia Casa, viene incaricata, insieme ad un'altra esposta, di svuotare la ruera (il secchio dove vengono raccolte le feci) ogni mattina. Una mattina, durante il trasporto, questa le cade dalle mani e si rovescia su una suora che la punisce rinchiudendola in uno stanzino. Qui incontra Rosalina, una giovane ragazza che dice di sapere cosa fanno realmente preti e suore e per ciò viene rinchiusa costantemente. Rosalina spiega in modo molto rozzo tutto ciò che concerne la sessualità all'ignara compagna che viene molto colpita dalle dure parole della compagna. ADOZIONE E VITA ORDINARIA A ZARDINO All'età circa di dieci anni Antonia viene adottata da una coppia di contadini, Bartolo Nidasio e sua moglie Francesca, che, dopo averla portata a casa nel paesino di Zardino, l'allevano come se fosse una loro figlia legittima - cosa alquanto strana a quei tempi, dato che spesso le esposte venivano adottate affinché facessero da serve. Antonia, arrivata a Zardino, conosce subito il popolare Don Michele, appartenente alla categoria dei quistoni, falsi parroci dediti più agli affari che alla religione. Esempio della singolarità di questo prete è il fatto che allevi bachi da seta all'interno della chiesetta di Zardino. Con l'arrivo della primavera a Zardino arrivano anche i risaroli, e Antonia, incuriosita, va assieme alla sua amica Teresina ad osservarli. Costoro, spiega Vassalli, erano persone miserabili, spesso con ritardo mentale, che venivano indotte a tale lavoro con l'inganno. Antonia, addolorata nel vedere uomini così sciancati e vicini alla morte, progetta di farli scappare, ma Teresina le spiega che ciò non è possibile a causa dei Fratelli Cristiani, uomini preposti a recuperare eventuali risaroli fuggitivi. Arriva l'estate e Antonia diventa amica sia di Biagio, servo delle compaesane sorelle Borghesini, sia del camparo (cioè la guardia) Maffiolo, il quale ogni volta che incontra Antonia le narra delle sue avventure e delle battaglie che ha combattuto viaggiando per l'Europa al servizio del re di Spagna. Nello stesso periodo, Antonia va, assieme alla madre, da Consolata Barbero e le figlie di questa a Biandrate, dove si tiene una fiera. Durante la visita, il gruppetto si ferma ad osservare gli animali (fra questi anche una tigre) imbalsamati giunti da lontanissimi paesi per opera di alcuni preti, i quali, durante la fiera, non perdono occasione per chiedere elemosine ai poveri contadini. Nell'ottobre del 1601 arriva a Zardino Don Teresio, un giovane prete mandato dal vescovo per subentrare a Don Michele. Don Teresio costringe gli abitanti di Zardino ad andare in chiesa e a partecipare alla messa oltre che a donare importanti offerte in denaro. Arriva l'inverno e con esso anche un'altra minaccia, rappresentata dal Caccetta, un feudatario novarese realmente esistito, che, per via di bandi e condanne, si stabilisce dall'altra parte del fiume Sesia. Ha anche la fama di essere un uomo molto crudele da quando, a causa di una competizione in amore, uccise tutta la famiglia dell'amante della donna. Un giorno egli (descritto come un uomo basso, robusto e dal brutto aspetto) arriva a Zardino assieme ai suoi bravi, ma non commette violenze. In quest'epoca, spiega Vassalli, vi è un grande e proficuo commercio di reliquie. Si credeva, infatti, che esse avessero poteri miracolosi che nessun altro oggetto possedesse. Perciò il vescovo Bascapè incarica monsignor Cavagna - detto ''oca bianca più che burro'', citando Dante - di andare a Roma ad acquistarne alcune. Costui, non essendo molto furbo, si fa ingannare da due sconosciuti, un prete e un pittore, che gli rifilano dei falsi e che poi lo denunciano alla Chiesa. Cavagna, arrivato a Novara con le presunte reliquie, è bene accolto da tutti; ma con l'arrivo dell'inquisitore mandato, appunto, per verificare l'autenticità di tali reliquie, il Cavagna finisce in prigione e la stessa reputazione del Bascapè ne risente tanto da fargli credere che tutto ciò sia stato architettato dallo stesso Papa (suo acerrimo nemico) per umiliarlo. INIZIO DEI SOSPETTI Nel frattempo Antonia cresce e allo stesso tempo anche Biagio, che oltre ad avere qualche problema mentale viene trattato dalle due sorelle alla stregua di un animale. Costui si innamora follemente di Antonia, L A CHIMERA
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