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Riassunto ''La Chimera'' Vassalli (letteratura italiana moderna e contemporanea), Appunti di Letteratura Italiana

Appunti lezione sul libro ''la chimera'' di Vassalli

Tipologia: Appunti

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Caricato il 11/12/2020

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Scarica Riassunto ''La Chimera'' Vassalli (letteratura italiana moderna e contemporanea) e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Sebastiano Vassalli, La Chimera • Rivisitazione del modello manzoniano: la documentazione, la ricerca d’archivio, la forte presenza autoriale. La voce narrante onniscente si riserva spazi di intervento non solo a commento dei fatti storici, ma come sutura del passato col presente. • Storie senza ‘’Storia’’: la voce dei morti e la controstoria. • Il ‘’Nulla’’ come cornice; La Premessa e il Congedo. • La ‘’chimera’’ ovvero l’inseguimento del desiderio e delle illusioni e la loro falalcia. • Il ‘’rumore’’ del contemporaneo. E’ un romanzo che recupera in maniera evidente il modello manzoniano. Vassalli ha un percorso simile a Luigi Malerba, perché anche Vassalli è un autore che ha frequentato e ha aderito per un certo tempo alla Neoavanguardia. Poi ha cambiato registro, è stato riconquistato da una sorta di ritorno all’ordine narrativo: lo fa recuperando il modello del romanzo storico, cioè del romanzo misto di storia e invenzione. La chimera è un romanzo che si colloca temporalmente nel 1600 e abbiamo una data di inizio della storia, ed è la notte tra il 16 e 17 gennaio 1590 (la notte in cui uno sconosciuto deposita sulla ruota degli esposti, dove venivano lasciati i bambini, la piccola protagonista) nel piccolo paese di provincia Novarese. Il racconto storico tratta della breve vita della protagonista Antonia Spagnolini, che morirà al rogo, bruciata come strega. Il racconto della storia di Antonia si differenzia dal modello manzoniano perché la sua storia è una storia vera: il personaggio è realmente esistito e la vicenda è documentato e Vassalli viene a scoprirla frugando nei registri di una parrocchia novarese. Antonia Spagnolini è reale, è un personaggio umile che viene poi allevata da una famiglia contadina e nasce quindi già con un marchio. Il mondo che Vassalli costruisce intorno a lei, è il mondo del 1600, lo stesso mondo rappresentato da Manzoni. Mentre nel romanzo di Manzoni, la storia entra o per i riflessi che ha sulle vite di Lucia e Renzo, ma è una storia provinciale su cui si inserisce la grande Storia senza costruire il tessuto della popolazione subalterna, Vassalli fa un operazione diversa: esegue un operazione negromantica, ovvero di resuscitare gli spiriti dei morti (di quelli umili che vivevano nel 1600 la vita misera di tutti i giorni) e dedica poi almeno un terzo del romanzo al processo di Antonia ( a partire dell’arresto fino alla sua morte). La singolarità di questo romanzo, che si svolge seguendo una perfetta cronologia e disposizione cronologica degli eventi ed è articolato tradizionalmente in capitoli (30 capitoli) ciascuno di essi intitolati (ogni titolo identifica un personaggio diverso che ruota intorno alla figura centrale), sta nel fatto che si tratta anche di un romanzo di costume perché affonda lo sguardo anche nell’umanità dolente e umile del ‘600. Naturalmente gli influssi manzoniani sono riconoscibili: 1. l’adesione di Vassalli al documento (il racconto è estremamente documentato) Al di là dell’immersione nella storia, quello che è curioso, tutto questo organismo storico viene incorniciato da Vassalli da una premessa e un congedo che hanno lo stesso titolo: ‘’Il nulla’’. Nella premessa ‘il nulla’ si identifica in Zardino, il paese teatro della vicenda che ormai non esiste più, poichè cancellato da un alluvione ma esiste ancora l’orizzonte vuoto e ampio, infondo al quale si erge il Monte Rosa che diventa simbolo dell’irraggiungibile: il Monte Rosa diventa la prima vera grande personificazione della Chimera, che da il titolo al romanzo (la chimera rappresenta l’illusione, ciò a cui tutti aspirano ma che mai si raggiungerà). In questo ‘’niente’’ è rimasto sepolta una storia, non solo di Antonia ma anche delle persone che furono vive insieme a lei e che lei conobbe. Non è solo riesumare la voce dei morti ma raccontare anche il mondo e quei luoghi in cui Antonia aveva vissuta, luoghi appartenenti alla controstoria. Il congedo conclude il romanzo con alcune osservazione relative all’esecuzione di Antonia: durante la festa si scatena un temporale che Vassalli definisce nient’altro che un fenomeno caratteristico d’estate e non sovrannaturale, perché la conclusione del sacrificio di Antonia con il temporale, potrebbe rievocare la funzione che ha la pioggia nel finale dei promessi sposi, nell’episodio della peste (l’acqua che porta via la peste, valore salvifico). Il vescovo Carlo, è un altra grande voce del passato, che si oppone alla decadenza dei costumi della corte papale, richiamando al pauperismo richiamando ad una severità di costumi. Per questo verrà allontanato dalla curia papale e spedito nel novarese dove continua la sua battaglia: qui continua vanamente la sua battaglia, l’inseguimento della sua chimera, ovvero la restituzione della chiesa a quegli ideali di povertà primigenia ed evangelica. Carlo Bascapè muore cinque anni dopo Antonia, dopo aver patito fisicamente e moralmente. Vassalli scrive che è un peccato che la sua vita sia stata ridotta dai biografi a storiella edificante per persone pie. Anche in questo caso Vassalli tende a considerare la storia di una vita, da un punto di vista di ricerca che va oltre le ‘confezionature’ storiografiche successive. Vassalli quindi, restituisce a questo personaggio la sua dimensione e la sua identità storica. L’autore attua la stessa cosa anche agli altri personaggi. ‘’La chimera’’ è un romanzo collettivo: partendo da Antonia, rappresenta un umanità, un paese, un modo di essere del passato perduto, ma non del tutto perché in questo romanzo Vassalli si lascia degli spazi di commento. Spazi di commento del narratore onniscente (chi racconta e penetra nei discorsi e nei pensieri dei personaggi) e commenta anche i fatti storici,svela storie segrete, e rilegge la storia come specchio del presente quindi sutura quel passato con il presente. Da questo punto di vista possiamo leggere con attenzione le pagine in cui Vassalli racconta come nascono le dicerie su Antonia. Antonia, oltre al suo marchio da bastarda, è anche una bellissima ragazza e cresce libera. Si viene a creare un castello di pregiudizi che culminerà nel momento in cui un pittore la sceglierà come modello per una Madonna in un tabernacolo, creando estremamente scandalo. Su di lei cresce nel tempo una patina di pettegolezzo e odio che è raccontato da Vassalli e che può essere letto come una descrizione di come si formi una macchina del fango, come una
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