Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Ricerca Teorica in Pedagogia: Definizione e Caratteristiche, Dispense di Metodologia della ricerca

Pedagogia teoricaTeoria dell'educazioneRicerca in pedagogia

La natura e la definizione della ricerca teorica in pedagogia, distingue le aree di oggettualità, finalità, orientamenti epistemologici e metodologie utilizzate in questa ricerca. Tuttavia, la definizione di pedagogia teorica e della ricerca teorica in pedagogia non è facile a causa della pluralità di concezioni della pedagogia e dei significati del termine 'teorico'. Questo documento illustra la nozione di ricerca, la ricerca pedagogica nella sua storia e le sue funzioni, le caratteristiche e le difficoltà della teoria pedagogica.

Cosa imparerai

  • Che cos'è la ricerca teorica in pedagogia?
  • Quali sono le finalità e le funzioni della teoria pedagogica?
  • Come si distinguono la pedagogia teorica e la ricerca teorica in pedagogia da altre forme di ricerca?

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 21/11/2022

Emmepo
Emmepo 🇮🇹

4.6

(22)

45 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Ricerca Teorica in Pedagogia: Definizione e Caratteristiche e più Dispense in PDF di Metodologia della ricerca solo su Docsity! LA COMPETENZA DI RICERCA NELLE PROFESSIONI EDUCATIVE CAPITOLO 1: La ricerca teorica in pedagogia 1. Un problema di definizione Che cos'è la ricerca teorica in pedagogia ? Cosa vuol dire fare ricerca teorica in pedagogia? Rispondere a queste domande dovrebbe significare chiarire e fissare, della ricerca teorica in pedagogia, l'identità e la specificità. ovverosia precisare: a) le aree di oggettualità di sua esclusiva pertinenza - dire di che cosa si occupa la ricerca teorica in pedagogia -, b) le finalità che essa si riserva e che persegue - dire a che cosa serve la ricerca teorica in pedagogia -, c) gli orientamenti epistemologici e le metodologie euristiche che essa prevalentemente adottate e utilizza - dire come si fa la ricerca teorica in pedagogia. Senonché, definire la ricerca teorica in pedagogia è tutt'altro che facile. Così come è tutt'altro che facile definire la pedagogia teorica. E questo perché manca, tra i pedagogisti, un accordo su cosa si debba intendere con questi termini. Tant'è che, nel lessico pedagogico, essi sono usati per riferire a studi anche molto eterogenei quanto ad aree di materialità, finalità conoscitive, impostazioni epistemologiche e pretese euristiche. Così c'è chi identifica la pedagogia teorica con la filosofia dell'educazione - ma è an che da dire che, della filosofia dell'educazione' e dei suoi compiti, si danno interpretazioni diverse e discordanti. C'è chi, per pedagogia teorica, in tende 'il pensare l'educazione', che distingue dal 'pensare all'educazione, cioè a dire affida alla ricerca teorica il compito di determinare i significati/fini/valori dell'educazione e riserva alla ricerca empirica il compito di definire i mezzi. Ma c'è anche chi, per 'teorico', intende il pedagogista tout court, distinguendolo dal 'pratico', cioè a dire dall'educatore chiamato a 'mettere in pratica' i risultati della ricerca pedagogica. A monte delle diverse interpretazioni della 'pedagogia teorica e della ricerca teorica in pedagogia' è, certamente, la pluralità di concezioni della pedagogia complessivamente intesa, che, da circa cinquanta anni, caratterizza la comunità dei pedagogisti. Ma è, anche, il fatto che i significati del termine teorico' sono molteplici: si va da quello, più 'classico', di 'speculativo contemplativo (che tende ad assimilare 'teorico' e 'teoretico') al significato kantiano, secondo cui il teorico' concerne un complesso di regole pensate come principi generali e, in tanto, si contrappone al 'pratico'. Si va dal significato che identifica come 'teoriche' quelle sezioni delle scienze che sono indipendenti dal momento applicativo - così che si distingue la scienza teorica (o 'pura') da quella applicata - al significato secondo cui sono dette 'teoriche' quelle sezioni delle scienze che consistono nell'elaborazione logico concettuale di dati empirici o nell'anticipazione di certi risultati da sottoporre a controllo empirico per essere confermati o falsificati - dimodoché, ad esempio, si distinguono una 'fisica teorica' e una 'fisica sperimentale'. Fino ad arrivare al significato, prevalente nel linguaggio comune, secondo cui 'teorico' equivale a 'ipotetico’ e ‘irreale'. Come arrivare, allora, a definire la ricerca teorica in pedagogia? E, soprattutto, come definirla e illustrarla tenendo conto dei modi in cui viene effettivamente condotta - e non già tracciandone un'immagine astratta o presuntamente ideale? Prenderò dapprima in considerazione la nozione di ´ricerca' e, successivamente, analizzerò 'la ricerca pedagogica nei termini in cui è sorta e si è venuta svolgendo nel corso della sua storia. Illustrerò quindi le caratteristi che e le funzioni della teoria pedagogica e ne metterò in luce la natura pratica e le difficoltà. Concluderò con una definizione 'di massima' della ricerca teorica in pedagogia. 2. La nozione di ricerca Con il termine 'ricerca' si indica l'attività 'razionale' rivolta a trovare, da una difficoltà. L'attività di ricerca costituisce una delle manifestazioni della ragione umana. Infatti, a fronte dei dubbi, delle incertezze, delle difficoltà che si presentano loro, gli esseri umani fanno abitualmente ricorso alla facoltà di cui dispongono (Aristotele definisce l'uomo 'animale razionale') -costituita dalla 'ragione' . Senonché, evidentemente, un dubbio o una difficoltà - una 'aporia', nell'espressione di Aristotele -di per sé soli non bastano ad avviare una ricerca. Perché questo avvenga occorre che quel dubbio o quella difficoltà vengano tradotti in un 'problema. Che da quelli si passi alla 'posizione di un problema'. Ogni ricerca si origina e prende avvio da 'un determinato problema, che il ricercatore pone e si prefigge di risolvere'. In particolare, la conversione in problema (la problematizzazione') di un dubbio o di una difficoltà – 'dà forma' a quel dubbio o a quella difficoltà: li fissa, li 'stabilizza e li struttura riconducendoli ad un quadro categoriale e operativo. La formulazione di un problema consiste infatti nella traduzione del dubbio o della difficoltà in un linguaggio' che non sia vago e impreciso e apra a soluzioni possibili. È quindi 'la posizione' del problema che ne indirizza e ne guida l'affrontamento: è a séguito della problematizzazione che la ricerca acquista la propria configurazione e il proprio orientamento, cioè a dire seleziona propri modelli di riferimento, sceglie i propri procedimenti, criteri e tecniche euristiche, fissa i propri quadri categoriali e logici – in breve: effettua le proprie opzioni epistemologiche. Quindi l'identità di ciascuna ricerca si basa sull'identità dei problemi che essa pone e affronta. Significativamente ogni ricerca viene eseguita approntando e utilizzando 'una procedura razionale' di natura differente a seconda della natura dei problemi 'posti. E in questo modo che l'attività di ricerca produce 'teorie. Il ricercatore elabora, cioè, un qualche sistema categoriale e logico che serve a definire e a ordinare la particolare area di problematicità cui si rivolge la sua ricerca, ad istituire connessioni tra i dati che compongono quell'area e, per questa via, a fornire una soluzione ai problemi posti. La teoria costituisce quindi uno schema concettuale e logico che unifica e ordina un particolare settore di esperienza ed è finalizzato a risolvere i problemi a questo inerenti. La struttura in cui consiste la teoria si configura come una struttura di tipo 'linguistico': la teoria è 'un linguaggio logicamente coerente che 'parla' di un determinato 'universo di oggetti'. Dove l'espressione 'universo di oggetti' riferisce ad un complesso definito e ordinato dalla teoria stessa, nel senso che la teoria stabilisce sia le proprietà degli 'oggetti' di cui tratta sia le relazioni e i legami funzionali tra tali 'oggetti': stabilisce il vocabolario stesso mediante il quale descrive gli oggetti indagati. 3. La ricerca pedagogica Qual è il problema 'generale' da cui si origina la ricerca pedagogica? L'esame storico- filologico mostra che la ricerca pedagogica concerne l'educazione nel senso di azione (messa in atto da un soggetto-educatore) finalizzata a provocare un miglioramento – un cambiamento in meglio – del Soggetto cui è rivolta (il soggetto-educando). Possiamo inoltre dire che la ricerca pedagogica sorge in relazione a dubbi, incertezze, difficoltà in cui l'educatore incorre - che si trova a fronteggiare - riguardo all'educazione dell'educando. Si in certi casi ed entro certi limiti - in grado di prevedere i processi psichici. Lo stesso vale per la sociologia per quanto attiene ai fenomeni sociali. Diverso è il caso delle teorie pratiche, il cui obiettivo è quello di rispondere- ciascuna in un particolare settore di problematicità - a domande relative a 'cosa fare, a quali comportamenti mettere in atto, a quali iniziative intraprendere, a quali misure adottare. Le loro risposte consistono in direttive, norme, regole, massime, precetti. Sono teorie pratiche le teorie etiche e le teorie politiche. Le teorie etiche, affrontando i problemi relativi alla vita morale, mirano a determinare 'come', da parte di ciascuno, 'è bene (o giusto o doveroso) agire' : ovverossia che cosa gli esseri umani, come singoli individui, è bene o giusto che facciano attraverso azioni volontarie. L'etica mira insomma a dirigere il vivere morale: suo oggetto sono le condotte doverose sul piano morale. In maniera analoga le teorie politiche hanno ad oggetto i problemi relativi alla vita pubblica: sono indirizzate a regolare le attività che concernono gli affari pubblici delle comunità umane e, più in particolare, sono rivolte a individuare il regime politico ottimale, la costituzione appropriata di una società bene ordinata, ovverossia il governo e la legislazione che 'è bene siano realizzati. Sia l'etica sia la politica concernono pertanto ' ciò-che-e-bene' venga fatto o posto in essere. Il loro oggetto distintivo è costituito da condotte umane (nel caso dell'etica) o da forme di attività e/o di costituzione pubblica (nel caso della politica) giudicate buone o giuste. Ora, giudicare qualcosa 'buono' o 'giusto significa formulare 'un giudizio-di-valore. Le teorie pratiche formulano giudizi-di-valore e in questo si distinguono dalle teorie conoscitive, che, come si è visto, formulano 'giudizi-di- fatto. Inoltre, è dai giudizi-di-valore formulati che le teorie pratiche derivano le prescrizioni, regole, norme, precetti che producono. Ad esempio la norma morale non uccidere non trova origine in fatti osservati. Piuttosto il suo fondamento risiede nel giudizio di valore cui riferisce nella fattispecie il giudizio che afferma il valore della vita umana. Ebbene. La connessione con i giudizi di valore, che le connota, determina la maggiore problematicità' e 'difficoltà' delle teorie pratiche rispetto quelle conoscitive. Questo perché i fatti si offrono almeno in linea di a principio ad un accertamento o controllo intersoggettivo. Nel senso che chiunque, utilizzando le procedure razionali appropriate, può esercitare quell'accertamento o controllo: ovverossia può pervenire ai medesimi risultati. Diversamente, nel caso dei giudizi di valore, manca questa possibilità di accertamento e controllo intersoggettivo. I giudizi di valore sono giudizi controversi, su cui difficilmente si registra consenso. Non a caso le teorie pratiche presentano una storia travagliata. Infatti la diversità dei giudizi relativi a ciò-che-è-bene/giusto determina il contrasto, la conflittualità e l'incompatibilità reciproca tra le varie teorie. Ci sono state e ci sono tuttora - a contendersi il campo diverse teorie etiche e di verse teorie politiche, ciascuna con la propria concezione di 'bene' e di giusto: di ciò cui va attribuito valore in campo morale o politico. Anche le teorie pedagogiche - così come si sono venute configurando e svolgendo nella storia del pensiero - sono teorie pratiche. Le teorie pedagogiche si costituiscono in relazione all'area di problematicità concernente le azioni educative: rispondono a domande relative a 'cosa fare ' per conseguire-o cercare di conseguire - 'la buona educazione, cosicché ogni teoria pedagogica è tenuta a determinare l'educazione che è bene venga realizzata' . Anche le teorie pedagogiche si presentano, alla considerazione storico filologica, come teorie prescrittive. Ogni teoria pedagogica indica 'azioni da compiere per perseguire fini '- obbiettivi, risultati - 'interpretati come dotati di valore sul piano educativo': fini che fanno oggetto di valutazione positiva sul piano della significatività educativa. Anche la teoria pedagogica fonda' le proprie prescrizioni e direttive su giudizi di valore. Anche le teorie pedagogiche sono teorie 'difficili e anch'esse presentano una storia travagliata. Dato che la diversità tra le concezioni di 'buona educazione di volta in volta assunte-o, che è lo stesso, la diversità tra i fini/valori di volta in volta prospettati-ne determina il contrasto, la conflittualità e l'inconciliabilità reciproca. 6. Una definizione Torniamo a questo punto a chiederci come definire la ricerca teorica in pedagogia. Sulla base delle considerazioni fin qui svolte possiamo dire che la ricerca teorica in pedagogia consiste in 'quel settore della ricerca pedagogica de putato ad affrontare i problemi propri della teoria pedagogica: i problemi in cui si imbatte chi fa teoria pedagogica. Dove si tratta di un insieme 'aperto' e mobile di questioni e problemi. di diversa entità e ampiezza: si va dalle problematiche relative ai modelli utili a produrre nuove teorie pedagogiche a quelle concernenti il significa to del concetto teorico di 'educazione o la logica dell'azione educativa o la progettazione in educazione o la determinazione dei fini/valori educativi e la relazione di questi con i mezzi' o il rapporto teoria/prassi. Si va dagli interrogativi riguardanti la scientificità' della teoria pedagogica a quelli relativi al ruoli che, nella teorizzazione pedagogica, devono o non devono - svolgere le cosiddette 'scienze dell'educazione o la filosofia, fino agli interrogativi che sorgono in ordine al ruolo storico politico della teoria pedagogica o alle difficoltà incontrate dalle teorie correnti e così via.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved