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riassunto La gestione dei progetti di spettacolo di Lucio Argano, Sintesi del corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo

riassunto La gestione dei progetti di spettacolo di Lucio Argano per l'esame di Organizzazione ed economia dello spettacolo con il prof Matteo Casari DAMS BOLOGNA

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 12/02/2019

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Scarica riassunto La gestione dei progetti di spettacolo di Lucio Argano e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! Riassunto del libro La gestione dei progetti di spettacolo. Elementi di project management culturale di Argano Lucio, Franco Spettacolo e project management (I) I concetti generali Progetto = “azione di gettare avanti”, piano organico e dettagliato per l’esecuzione di un lavoro e lo svolgimento di un’attività. Riferito alla capacità di prefigurare la realtà futura e pianificarne la realizzazione. Project Management = metodologia di lavoro che si occupa della gestione di progetto. Gestione sistemica di un’attività complessa, unica, con un inizio e una fine predeterminate, che viene svolta con risorse organizzate, mediante un processo continuo di pianificazione e controllo, per raggiungere degli obiettivi predefiniti, rispettando vincoli interdipendenti di costo, tempo e qualità. È un sistema di regole e di strumenti che consentono di coordinare e controllare le attività di un progetto, i quale costituisce un processo di creazione di uno specifico risultato. Origini: 1943 con bomba atomica, ’50/’60 con programmi per la difesa statunitense e programma Apollo della Nasa. I progetti di spettacolo Spettacolo = ogni manifestazione artistica o ricreativa, frutto di creazione propria o di rielaborazione della creazione altrui, presentata ad un pubblico di persone. Prodotto elaborato e complesso, che agisce sull’esperienza, sulla conoscenza e sulle emozioni individuali, incidendo a volte anche su modi di pensare e gusti critici. Ogni spettacolo costituisce sempre un progetto autonomo e originale. La dimensione organizzativa di un progetto di spettacolo viene definita adhocratica, in quanto comporta una gestione votata all’imprevedibilità, alla flessibilità ed alla cultura dei compiti (contrapposta alla cultura burocratica). Temporary organizations = strutture temporanee in grado di integrare e combinare il contributo di persone con competenze e specializzazioni differenziate che lavorano in un arco di tempo predefinite. Vengono chiamate project based organizations (PBO) e operano ogni volta su un progetto diverso. Analogie tra progetto di spettacolo e progetto tecnologico: impresa complessa, unicità, natura, orientamento, vincoli di tempo, vincoli di costo, vincoli di qualità, risorse organizzate, modo di procedere, competenze, elementi caratterizzanti. Le discipline di spettacolo dal vivo (= hanno luogo contestualmente alla presenza dello spettatore) possono essere suddivise in categorie generali che però non saranno mai esaustive visto che spesso i linguaggi artistici si intrecciano e sono presenti riferimenti ad altre discipline. Caratteristiche principali dei progetti di spettacolo: - intensità del fattore umano (le risorse umane sono un bene indispensabile); - alto contenuto di professionalità e specializzazioni diverse (che agiscono mediante cooperazione e coordinamento); - presenza o ricerca di obiettivi innovativi; - forte orientamento alla qualità finale (quando il pubblico vedrà il lavoro) con finalità molteplici e articolate; - intangibilità e indeterminatezza del prodotto finale; - unicità e irripetibilità dell’evento; - molteplicità di culture e discipline. Lo spettacolo è il prodotto finale frutto dell’apporto di tutti questi elementi. La filiera dello spettacolo dal vivo si compone essenzialmente di macro attività che riguardano sia lo spettacolo che la costruzione e l’attuazione di iniziative dove lo spettacolo diventa funzionale ad altre finalità. • Produzione • Distribuzione • Esercizio • Promozione La deperibilità dello spettacolo dal vivo (perché non può essere diluito nel tempo) fa sì che la gestione di uno spettacolo significhi gestione di un rischio, derivante dalla realizzazione di un nuovo prodotto e dalla sua immissione nel mercato senza la possibilità di poterlo “testare”. Il test sarà possibile a produzione ultimata, quando lo spettacolo sarà in scena o in corso della sue repliche. 
 Tuttavia il rischio culturale della attività • individuare gli obiettivi principali e collaterali, che possono essere strategici (di continuità, pertinenti all’orientamento strategico) e specifici della gestione progettuale (tra cui analisi del contesto per individuare soggetti – stakeholder – e aspetti rilevanti); • stabilire la dimensione del progetto, in termini di ricadute, bacino di utenza, logiche distributive secondo la collocazione (locale/territoriale/nazionale/internazionale); • definire i destinatari di riferimento: target, spettatori ed eventuali fabbisogni da soddisfare; • instaurare un rapporto costruttivo con gli artisti responsabili del progetto: agire come mediatore, determinare un processo di responsabilizzazione condivisa e consapevole. Occorre fin da subito definire i must, ossia i requisiti e le caratteristiche del progetto ritenute indispensabili e obbligatorie. Sono delle precondizioni da stabilire. Per eventi di certo rilievo bisogna definire anche la gamma delle diverse attività/prodotti/servizi/ esperienze che si rendono disponibili, come il core (nucleo dell’attività principale e suo risultato centrale), l’offerta arricchita (iniziative) e l’offerta collaterale (servizi/prodotti non strettamente collegati all’attività caratteristica). Sempre in caso di eventi articolati, è fondamentale la creazione di un palinsesto (scaletta) dell’attività spettacolare, per facilitare l’organizzazione. Al termine della fase ideativa, i risultati e le elaborazioni conseguite vengono uniti nella stesura di un progetto artistico, il più dettagliato possibile, che costituirà la base su cui impostare l’organizzazione del progetto e che dovrebbe rispondere alle domande cosa, chi, perché, come, quando, dove. L’attivazione = momento progettuale in cui si verificano l’idea e i suoi contenuti, la fattibilità del progetto, si definiscono le linee guida produttive e organizzative e si effettuano le prime azioni operative e indispensabili. L’attivazione può coincidere con la fase di ideazione (a volte precede la fase di stesura del progetto) oppure può costituire un momento autonomo. Uno strumento utile in questa fase, può essere quello della S.W.O.T. Analysis, che permette di ricercare i punti di forza e i punti di debolezza interni al progetto e le opportunità e le minacce esterne. L’analisi delle fattibilità comprendono le principali esigenze organizzative, di marketing ed economico- finanziarie, oltre che a una valutazione delle principali risorse/mezzi/capacità disponibili o da reperire e alle conseguenti strategie e soluzioni da adottare. La fattibilità economico-finanziaria è data dall’unione delle strategie e l’uso accorto delle risorse umane/materiali con l’articolazione del sistema di offerta. Necessità di porsi delle domande sulle aree di rischio del progetto (interne ed esterne). Il team di progetto = strumento ottimale e naturale del processo produttivo dello spettacolo. Formato da più squadre che si intersecano e coesistono ripetutamente. ⁃ team autoriale (predispone i contenuti dello spettacolo) ⁃ team artistico (team creativo e interpretativo) ⁃ team tecnico (équipe preposta a tutte le necessità tecnico-allestitive) ⁃ team organizzativo (staff di produzione) ⁃ team di servizio (addetti che operano all'interno di luoghi e spazi di spettacolo) Negli anni alcune figure professionali sono andate perdute mentre altre si sono rarefatte all'interno di altri ruoli. Per risparmiare si tende a razionalizzare gli organici. Responsabili: responsabile artistico (coordinamento di team artistico e tecnico) e responsabile di progetto. Molto spesso coincidono. Responsabile di progetto: definito in maniera diversa a seconda del genere di manifestazione. Svolge, tra gli altri, i seguenti compiti: ⁃ pianificazione e programmazione ⁃ organizzazione delle risorse (umane/tecniche/economico-finanziarie) ⁃ direzione e guida ⁃ controllo (tempi/costi/specifiche) Competenze richieste per svolgere il ruolo di responsabile di progetto: ⁃ competenze professionali e specifiche ⁃ capacità nella gestione del fattore umano (capacità comportamentali) ⁃ capacità concettuali (risoluzione di problemi, decisione, coraggio...) L'impostazione di un team di progetto è flessibile e dinamica, la prassi più comune è quella dell'informalità. Importante la capacità del responsabile di disinnescare criticità, ponendo anche limiti ed azioni di contenimento, attraverso un dialogo continuo. Nel team di progetto di uno spettacolo si sviluppa una cultura di clan, ossia un sistema chiuso che deriva non sono dall'evoluzione sociale e storica dei mestieri artistici ma anche dai sistemi di reclutamento dei lavoratori in questo settore. L'efficacia di un team dipende dalla consapevolezza della vincita di un'azione combinata, oltre che al funzionamento interno relativo a: ⁃ composizione ⁃ organizzazione ⁃ preparazione ⁃ comunicazione interna ⁃ capacità di ascolto ⁃ gestione delle riunioni ⁃ risoluzione dei problemi Le regole alla base di una buona conduzione di un team valgono allo stesso modo per qualsiasi tipo di progetto. Bisogna ad esempio considerare i punti di vista dei collaboratori, non creare aspettative, saper motivare, saper comprendere i bisogni, riconoscere l'impegno del singolo, chiarire i margini di autonomia e definire e verificare continuamente gli obiettivi di ogni collaboratore/settore. La natura dei progetti di spettacolo, per la molteplicità di figure e di personalità, porta a generare conflitti. Occorre confrontarsi con altri operatori e colleghi nelle situazioni complesse e difficili. Sede organizzativa: occorre disporre di spazi organizzativi adeguati, attrezzature informatiche e d'ufficio, procedure interne al progetto determinate. Nel dettaglio, i mezzi fondamentali sono: ⁃ telefonia fissa e mobile ⁃ fotocopiatrice ⁃ strumenti informatici ⁃ altre strumentazioni all'occorrenza, non indispensabili ma da prevedere per tempo Bisogna tenere conto anche di alcuni servizi importanti, come l'assistenza tecnica, i servizi internet, abbonamenti a mezzi pubblici, ecc. Il corretto funzionamento organizzativo è dato dalla struttura del team, dai comportamenti, dalle informazioni, le procedure e le politiche di lavoro interno. Per procedure intendiamo un sistema di regole predefinite e scritte per effettuare delle operazioni lavorative. Devono essere chiare e ricondotte a precisi vincoli di tipo amministrativo. Le procedure di un progetto di spettacolo riguardano la gestione di funzionamento degli uffici, corrispondenza, comunicazione interna, archivi e dossier, materiali editoriali, supporti informatici, magazzini, acquisti, contratti, tutela della privacy, ecc. alternative ⁃ razionalizza le azioni ⁃ consente di calcolare rischi/opportunità/soluzioni ⁃ sviluppa la creatività ⁃ aiuta a gestire gli accadimenti Prevedere tutte le attività che consentono di realizzare il progetto è la prima operazione. Cosa deve essere fatto e perché deve essere fatto sono i punti di partenza. Necessità di elencare in modo ordinato, analitico e progressivo tutte le attività operative (organizzazione prove, richiesta di spazio, allestimento area, preparazione conferenza stampa, ecc) da svolgere. Ogni attività si scompone in azioni più dettagliate (sottoattività) quando si vuole approfondire aspetti salienti o critici. Per ogni attività e per ogni loro azione vanno individuati gli obiettivi e le specifiche. Fare attenzione ad attività collegate o contemporanee.. Per non perdere la visione d'insieme del progetto serve ripercorrere le esperienze già fatte, provare a immaginare ogni attività, andare a ritroso nell'elencazione delle cose da fare, scomporre le attività in attività più piccole (approccio analitico e logico-sistematico). Una volta steso l'elenco delle azioni in cui sarà diviso il progetto, sarà utile rappresentarlo graficamente per visualizzarlo a colpo d'occhio, utilizzando sistemi come il WBS (Work Breakdown Structure - struttura di scomposizione del lavoro) che sfrutta un modello di esemplificazione visiva su base gerarchica. Composto da attività pricipali, sottoattività e azioni. Il calendario delle azioni Schedulazione = collocazione nella dimensione temporale delle diverse attività operative (con sottoattività ed azioni). Domande a cui fare riferimento: quando dovrebbe essere fatto? Quando dovrebbe essere finito? Qual è il tempo più opportuno? Quando occorre? Bisogna tenere conto di: del tempo necessario per completare le azioni, la sequenza, stabilire le date massime, considerare tempi tecnici delle forniture, considerare gli impedimenti, i tempi da concordare con terzi, le capacità dei collaboratori, prevedere possibili sfori e giorni di recupero. Tre alternative per stimare in modo efficace il tempo occorrente, quando si ha poca esperienza: previsione ottimistica (tempo più breve), pessimistica ed equilibrata (tempo ragionevole che tiene conto di vantaggi/ svantaggi). Formula: tempo previsto = (ottimistico + 4x + probabile + pessimistico) : 6 Un sistema di controllo sulle pietre miliari è molto efficace. Rappresentazione grafica: GANTT o PERT. GANTT = diagramma che permette di visualizzare, attraverso un sistema di barre orizzontali collocate su un calendario, la durata temporale di ogni attività, la loro sequenza e la contemporaneità di due o più azioni. PERT = sistema reticolare che descrive in modo grafico i flussi e le relazioni tra le diverse attività operative, di precedenza logica e successione temporale. Utile quando c'è una grossa interdipendenza e contemporaneità tra le azioni. Consente di individuare percorso, attività critiche, attività cardine e milestones (pietre miliari). Graficamente rappresentato da rettangoli/ cerchi (eventi) e frecce (attività critiche). Individuazione delle risorse = allocare per ogni attività operativa le risorse necessarie (umane, materiali, economiche). Alcune di queste risorse si definiscono chiave in quanto il loro utilizzo potrà svilupparsi su più attività anche contemporaneamente e la loro disponibilità potrà condizionare il successo di talune azioni. Fare attenzione al problema di sovraccarico o sfruttamento (problemi su qualità delle prestazioni, tempi e costi). Risorse umane: necessità di pianificare le figure necessarie allo svolgimento delle diverse azioni, come e dove reperirle, quali assumere in modo diretto, quali sono le outsourcing (relative ai rapporti con società e strutture professionali), limiti e livelli di responsabilità e autonomia. Le specifiche loro relative riguarderanno capacità, professionalità, affidabilità, esperienza e caratteristiche specifiche. Risorse tecniche: occorre stabilire la tipologia dei materiali occorrenti, la quantità, le caratteristiche, come e dove reperirle. Le specifiche loro relative riguarderanno qualità, affidabilità, aderenza ai criteri di sicurezza e normative. Possibilità di indicare tali risorse già con nomi (persone/fornitori/società). Risorse economiche: previste nel budget [vedi capitolo successivo] Utilizzo dello strumento della matrice delle responsabilità che assegna, ai componenti del team di progetto, i diversi compiti e le responsabilità dei lavori. La matrice può essere sviluppata sulla WBS o su singole sue parti (in questo caso si utilizzala struttura integrata RBS, che permette la scomposizione delle risorse). Il piano economico-finanziario = tratta di due dimensioni precise: quella rappresentata dalla stesura del budget (economica) e quella finanziaria, che trova nel piano finanziario la sua rappresentazione. Budget = strumento che definisce i costi e i ricavi connessi all'evento, consentendo di prevedere in modo dettagliato le risorse economiche occorrenti per la realizzazione del progetto. La sua redazione si basa su documenti relativi alla programmazione e sui seguenti principi: 1. principio della chiarezza: il budget dev'essere chiaro, leggibile, analitico, comprensibile per tutti (anche interlocutori esterni); 2. principio dell'oculatezza: costi calcolati secondo dati realistici; 3. principio della prudenza: stime prudenziali per quelle voci legate a variabili operative incerte e considerazione di imprevisti; 4. principio dell'operatività: deve possedere una certa flessibilità; 5. principio del collegamento finanziario: deve potersi interfacciare con il piano finanziario (e viceversa); 6. principio della responsabilità: chi lo gestisce deve rispettare le previsioni di spesa. 7. Il budget deve potersi interfacciare anche con un sistema di contabilità, sia di spese che generale. Nel budget troviamo costi/ricavi diretti ( originati unicamente in conseguenza dello spettacolo) e costi/ricavi indiretti (funzionamento e attività della struttura organizzatrice), che possono essere fissi (stabili indipendentemente dal volume dell'attività) o variabili (incrementano o decrementano in proporzione all'aumento o meno dell'attività). Esempio costo diretto fisso: fitto sala, noleggio partitura. Esempio costo diretto variabile: repliche straordinarie. Esempio costo indiretto fisso: uffici (fitto, utenze, ecc) Esempio costo indiretto variabile: oneri finanziari su scoperti. Il profitto avviene quando si supera il BEP (break event point), ossia il punto di pareggio tra costi e ricavi. Bisogna adottare dei sistemi di calcolo per valutare il rapporto di tali costi e ricavi indiretti rispetto al progetto stesso: 1. metodo del costo/ricavo diretto: considerare solo costi e ricavi diretti; 2. metodo del costo variabile diretto: consdiderare solo costi diretti variabili; 3. metodo del costo/ricavo completo: considerare tutti i costi e i ricavi diretti più una percentuale dei costi indiretti. Ridistribuisce equamente i costi della struttura ma è più difficile da gestire; Il controllo del budget è quello più delicato e importante, permette di accertare gli scostamenti tra i costi e i ricavi preventivati e quelli che si conseguono in corso d'opera. Consente il ri- orientamento economico- finanziario, le azioni correttive e la revisione del budget. Il tipo di scostamenti più frequenti riguarda il sostenere costi non previsti, l'aumento di aspetti quantitativi (es. giornate di lavoro), aumento dei prezzi. La comparazione tra dati preventivi e risultati consuntivi può avvenire in due modi: ⁃ analisi tra voci di budget previsionale e dati risultati dalla contabilità consuntiva (ma devono essere strutturati secondo le stesse voci analitiche e necessita di una contabilizzazione tempestiva). Facilmente applicabile ma possono esserci spese impegnate di cui non c'è traccia nel consuntivo (es. accordi, contratti...) ⁃ sistema di imputazione degli impegni di spesa assunti, indipendentemente dalla loro formalizzazione contabile. Procedura informatica strutturata con le stesse voci del budget in cui vengono registrate quotidianamente costi e ricavi. E' il sistema più efficace. Valutazione rischi e problemi: i rischi potranno riguardare la realizzazione di specifiche attività o incidere su tempi o essere associati all'impiego di alcune risorse. Il criterio è la valutazione soggettiva. Settore dello spettacolo abituato a gestire rischi con soluzioni di emergenza. Per progetti complicati possibilità di ricorrere a soluzioni contingenti. In questi casi conviene utilizzare il RIBS (risk breakdown structure), struttura di scomposizione del rischio che associa a ogni WBS/RBS l'indicazione di un eventuale rischio. Avendo presente il rischio e in quale modo può concretizzarsi, andranno previste alcune soluzioni: elusione, prevenzione, assicurazione, trasferimento. Atteggiamenti organizzativi per la soluzione dei problemi: 1. pianificazione e controllo come prevenzione 2. importanza dell'acquisizione e festione delle informazioni 3. sistema delle relazioni interpersonali 4. conoscenza delle norme 5. approccio creativo ai problemi organizzativi Attuazione del progetto (IV) La gestione organizzativa = operazioni che riguardano il vero e proprio lavoro di produzione artistica, le modalità di svolgimento dell'evento e le problematiche che riguardano la scelta e l'utilizzo dello spazio dove lo spettacolo avrà luogo. La messa in scena, e in generale il lavoro di produzione artistica, costituisce il cuore della fase di attuazione. I modi di produzione sono determinati dagli intrecci artistici e organizzativi e dalla combinazione tra gli artisti coinvolti e le strutture organizzatrici, ma anche dallo stile del responsabile artistico o dalla storia/identità di un gruppo/teatro. E' importante che il responsabile artistico sia consapevole delle risorse disponibili, della pianificazione, del contesto umano, artistico e organizzativo. Ogni spettacolo ha le sue linee organizzative, ma in generale è costituito da una fase di preparazione/pre- produzione e da una fase di allestimento e prova. Le operazioni di ricerca degli artisti interpreti (casting), soprattutto per i ruoli secondari (i principali potrebbero essere già stati decisi nella fase di ideazione), sarà fatta attraverso: • contatto diretto sulla base di rapporti interpersonali • selezioni • con ausilio di agenzie • auto candidature • eventuali concorsi (musica) Le figure artistiche di interpreti ed esecutori ricorrenti potranno essere ruoli protagonisti, ruoli secondari, caratteristi, gruppi/ensemble, masse artistiche, comparse, intepreti minorenni. Le prove si svolgeranno in un luogo apposito, una volta completato il cast. Della sala prove sarà importante l'ubicazione, le dimensioni, il carico elettrico, riscaldamento/climatizzatore, cercando di spostare il più presto possibile le prove nel luogo in cui si svolgerà lo spettacolo, compatibilmente con la sua disponibilità. Prima di iniziare le prove: l'organizzatore dovrà consegnare a tutti (artisti e tecnici) copia del progetto artistico o del testo o delle partiture. Il lavoro di prova può seguire andamenti diversi in base al metodo e al programma stabilito dal direttore artistico e dalla complessità del progetto, ma anche in base al genere dello spettacolo (prosa, danza, lirica, musica sinfonica e da camera, musica leggera e rock). Le prove possono essere aperte a visitatori, per verifiche o per promozione. Ogni comunicazione riguardante le prove/recite/ incontri è affidata a uno strumento chiamato ordine del giorno, affisso in un posto visibile a tutti, e che viene compilato quotidianamente da un responsabile. E' importante come pianificazione giornaliera e svolge anche una funzione sindacale. Allestimento (nel senso di specifica realizzazione di elementi legati all'uso del palcoscenico): fase in cui si predispongono i progetti esecutivi tecnici per la costruzione e confezione di quei bozzetti/modellini realizzati nella fase ideativa. Valutazione dell'allestimento tecnico, sopralluoghi del direttore tecnico, valutazione delle dotazioni sceniche. Le scenografie verranno realizzate dal laboratorio di scenotecnica o a costruttori di diverse specialità e i costumi da un laboratorio di sartoria. Movimento di elementi scenici e di oggetti di attrezzeria stabiliti in sede di prove tecniche. Serie di valutazioni da fare in base al tipo di spettacolo (es. musica dal vivo, musica elettronica, animali in scena, ecc.) Capita che all'evento siano associate iniziative accessorie (aperte al pubblico o riservate), che presentano problemi di tipo organizzativo legati a spazio, tempi e comunicazione. Attività costituite da: mostre ed esposizioni di materiali di scena, conferenze, incontri, seminari, laboratori, rassegne cinematografiche, ecc. In caso di grosso rilievo organizzativo ed impegno economico importante, è meglio considerarle come progetti autonomi (in caso di rassegna cinematografica saranno messe in atto varie operazioni come la ricerca dei film, trattative, reperimento delle copie, ecc.). La gestione degli spazi Luogo: elemento essenziale per la riuscita dello spettacolo, a condizione che sia adatto e che offra i requisiti indispensabili al tipo di spettacolo in programma. Gli spazi normalmente utilizzati per attività di spettacolo dal vivo sono: ⁃ spazi deputati: predisposti funzionalmente per accogliere spettacoli, possiedono già autorizzazioni, organizzazione, requisiti tecnici e spesso una riconoscibilità evidente. Possono avere limitazioni rispetto alla dimensione, alla struttura del palcoscenico e alla consueta programmazione rispetto a determinati tipi di spettacolo. 
 Possono essere chiusi (teatri, auditorium, sale da concerto..) o aperti (teatri greco-romani); ⁃ spazi non deputati: normalmente adibiti ad altre funzioni e scopi, vanno attrezzati e organizzati volta per volta e presentano vincoli legati alla morfologia e alla presenza di funzioni di altra natura. 
 Possono essere totalmente al chiuso (palazzetto dello sport, sale di palazzi storici, scuole, palestre...), completamente aperti (piazze, strade...), aperti ma chiusi (delimitati nel loro perimetro come stadi, giardini...), aperti che possono essere ricoperti (con tende o tensostrutture). Entrambe le tipologie di spazio possono essere di proprietà o di gestione e pertinenza pubblica o privata. Se la presenza dello spettacolo non rientra in una programmazione o non è stata richiesta dallo spazio, l'iter da seguire (per un luogo deputato) è: 1. individuare l'interlocutore che può impegnare lo spazio o che è il legale rappresentante; 2. verificare se la concessione è subordinata a parere/decisioni di soggetti terzi; 3. trattare verbalmente per verificare la disponibilità; 4. fare un sopralluogo tecnico-organizzativo; 5. inviare lettera formale di richiesta dello spazio; 6. formalizzare l'accordo con contratto. Se il luogo non è deputato, bisogna: 1. individuare il soggetto abilitato a concedere lo spazio scelto e di conseguenza individuare l'iter amministrativo per richiesta e concessione, le procedure da seguire e i tempi tecnici di delibera; Anche il Ministero degli Affari Esteri può sostenere progetti di spettacolo italiano da tenersi all'estero (in seguito ad accorsi con altri Paesi o conseguentemente a programmi di valorizzazione della cultura italiana promossi direttamente dal Governo). E' un sostegno piuttosto esiguo ed episodico e viene concesso una volta verificato l'interesse al programma/progetto, l'entità e la documentazione da produrre a preventivo e consuntivo. Un ulteriore aiuto può venire dal bilancio degli Istituti italiani di Cultura all'estero, organi periferici del Ministero degli Affari Esteri, per iniziative di spettacolo locali. Finanziamenti di Regione: trovano riscontro normativo nelle diverse legislazioni regionali in materia di cultura, spettacolo e turismo e nelle delibere della Giunta. La Regione stabilisce priorità e criteri di programmazione e definisce le procedure per accedere ai finanziamenti, in genere rese pubbliche attraverso bandi o bollettini ufficiali regionali. Gli assessorati competenti esamineranno il progetto e la relativa domanda di finanziamento e decideranno se assegnare un contributo forfettario (generalmente). Prevalenza di valorizzazione di risorse culturali e sviluppo e promozione su base territoriale (difficilmente sostengono un singolo spettacolo). Finanziamenti degli Enti Locali: si dividono in comunali, provinciali, delle comunità montane e degli organismi pubblici di rilevanza locale o strettamente collegati all'ente territoriale. I Comuni possono intervenire con: • contributi forfettari: destinati a enti e istituzioni di una certa rilevanza che agiscono nel settore dello spettacolo, non necessariamente legato a singoli progetti; • contributi non superiori ad una percentuale massima: per singoli progetti o manifestazioni promosse dal Comune. Possibilità di far coprire la percentuale restante con altre fonti; • finanziamenti di iniziative: progetto sposato dal Comune, non richiede rendicontazione • acquisto di spettacoli: nel caso di amministrazioni che gestiscono direttamente teatri o spazi municipali, necessità di acquistare spettacolo per programmazione (o per commissione - raro). Gli altri Enti Locali come Province o Comunità montane seguono la stessa modalità dei comuni come forme di finanziamento, con l'eccezione dell'acquisto di spettacoli. Contributo forma privilegiata. Enti come le Camere di Commercio o altri organismi di diretta emanazione dell'ente locale o della Regione, possono concedere contributi e finanziamenti con modalità più articolate. Finanziamenti di organismi sovranazionali: eventuali apporti da organizzazioni internazionali e sovranazionali, come l'UNESCO, che difficilmente erogano contributi in denaro ma si orientano verso forme di patrocinio e di riconoscimento morale. Può capitare che istituzioni governative di altri paesi possano sostenere l'attività all'estero di propri artisti per quanto riguarda la copertura dei costi di trasferimento e permanenza. Generalmente però si tratta di iniziative rivolte alla valorizzazione del proprio paese. L'Unione Europea può sostenere le attività di spettacolo all'interno di programmi ad impatto diretto (azioni esplicitamente contenenti tematiche culturali) o a impatto indiretto (obiettivi diversi ma con contenuto culturale), di supporto ai Paesi membri cui essa si fa promotrice. Le attività di natura comunitarie possono essere fondi strutturali (finanziamenti a gestione indiretta, amministrati da Regioni Italiane su fondi europei) o programmi comunitari (a gestione diretta da parte degli organismi comunitari). Finanziamenti di fonte privata: hanno obiettivi diversi dai finanziamenti pubblici perché ricercano un ritorno d'immagine e di notorietà e un ritorno commerciale (incremento delle vendite), basati quindi su rapporto di scambio reciproco. La sponsorizzazione è la fonte privata più diffusa. Sponsorizzazione = intervento di comunicazione aziendale che, accostando marchio, logotipo o un prodotto a un'iniziativa, dà luogo ad un ritorno pubblicitario e/o d'immagine. Formule contrattuali: • abbinamento: azienda sponsor che associa il proprio nome e la propria immagine allo sponsee (soggetto sponsorizzato); • pool: più imprese si riuniscono per sponsorizzare soggetto o evento complesso; • sponsorizzazione strictu sensu: uno o più sponsor finanziano (in modo continuativo o di volta in volta) una struttura o un evento. Sponsorizzare un progetto culturale ha una forte valenza economico-sociale, in quanto il prestito e la rilevanza di un evento artistico consentono un'adeguata promozione dell'immagine di un'impresa. L'accostamento alla cultura permette a un'azienda di differenziarsi, è un valore aggiunto. Le sponsorizzazioni culturali avvengono in genere per migliorare la visibilità generale, ampliare l'efficacia comunicazionale, accostare il proprio brand ai valori dell'arte e della cultura, creare un rapporto di fiducia e di identificazione con i propri stakeholder, migliorare le relazioni con opinion leader/comunità/clienti, migliorare relazioni istituzionali e rapporti interni, ma anche per realizzare vantaggi fiscali. Lo sponsor non deve condizionare le scelte artistiche e deve essere compatibile rispetto ai contenuti del lavoro artistico. Ci si può anche avvalere di agenzie specializzate nella ricerca di sponsor. Quando però si ricerca uno sponsor, bisogna avere ben chiaro cosa si vuole chiedere e cosa si può proporre ed offrire. Le sponsorizzazioni potranno essere in denaro, tecniche o cambio merci (servizi, mezzi o materiali). A seconda del tipo e dell'entità dell'intervento, la partecipazione può variare nei seguenti modi: • sponsor ufficiale dell'intero progetto: sponsor gode di esclusività dei benefici • sponsor ufficiale dell'intero progetto in associazione ad altri sponsor: benefici divisi in misura • sponsor di una o più parti del progetto: benefici riferiti solo a tale parti Benefici (benefit sponsor) = ciò che lo sponsor riceve in cambio del finanziamento che eroga. Possono essere il posizionamento del logotipo su materiale di comunicazione e promozione, gadget e merchandising, e altri possibili spazi (reali e virtuali). La seconda fase di ricerca prevede l'individuazione dei potenziali soggetti economici a cui prospettare il progetto di sponsorizzazione. Le fonti a cui attingere per ricercare nomi di società/ aziende/ecc da contattare possono essere organi di informazione, guide specializzate, aziende presenti sul territorio, precedenti sponsor, aziende che hanno condotto operazioni importanti o aziende che compiono anniversari particolari. Vanno poi individuati i livelli decisionali all'interno di ciascuna società selezionate (chi gestisce iniziative, budget, comunicazione..). A questo punto va predisposta la richiesta scritta di sponsorizzazione che dovrà contenere (indicativamente) una descrizione del soggetto che realizza il progetto e dei partner coinvolti, una descrizione del progetto, indicazioni su contesto e destinatari, piano degli strumenti di comunicazione, tipo di sponsorizzazione richiesta e benefit che possono essere concessi. La richiesta dev'essere sintetica ed esaustiva. Se la sponsorizzazione avrà buon esito, dopo aver definito i dettagli operativi si procederà alla stesura di un contratto. Dovrà essere redatto in forma scritta (garantisce maggior tutela) e deve specificare l'indicazione delle parti, come si è arrivati all'accordo, gli obiettivi,le caratteristiche della sponsorizzazione, i diritti dello sponsor e i suoi benefit, l'eventuale presenza di altre aziende, l'ammontare economico con tempi e modalità di erogazione, penali e clausole compromissorie. Le spese per sponsorizzazioni non sono contemplate esplicitamente nel nostro sistema tributario, che le considera come spese pubblicitarie o spese di rappresentanza (la differenza è sostanziale per le politiche fiscali dello sponsor, perché una è soggetta a iva, l'altra dipende da uno scambio di fatture). Fundraising = ricerca diretta di fondi (presso persone fisiche e giuridiche) che danno luogo a contributi per iniziative socio culturali senza alcuna contropartita per i soggetti finanziatori. In Italia è poco diffuso, mentre nei paesi anglosassoni la maggior parte delle istituzioni culturali sono sostenute dall'intervento della società. Si tratta di “mecenatismo aziendale” per quanto riguarda le persone giuridiche, mentre per la persona fisica è più difficile trovare una motivazione (per questo in USA sono molto usate le membership cards). Il processo per la raccolta fondi da privati richiede tempi lunghi, azione continuativa, garanzie e trasparenza, incessante attività di pubbliche relazioni. Gli apporti derivanti dal fundraising possono essere erogazioni liberali in denaro, donazioni di beni e merci, prestazioni di servizi aziendali, raccolta fondi tra dipendenti, omaggi. • Foro competente: giudice designato. Accordi con i partner organizzativi, produttivi e coproduttivi: i primi accordi che andranno definiti riguarderanno i principali partner che daranno apporti specifici di tipo organizzativo o in qualità di co- produttori. L'accordo con un partner organizzativo tiene conto della sua partecipazione con mezzi e capacità indispensabili al progetto. Le coproduzioni sono accordi produttivi nei quali due o più soggetti realizzano un progetto, partecipando in modo paretico o differenziato con risorse finanziarie, umane, mezzi e servizi, condividendo i rischi dell'operazione ed ottenendone in cambio vantaggi diretti (ritorno economico) ed indiretti (visibilità). Nello spettacolo dal vivo è il tipo di accordo più frequente, in particolare quello di cofinanziamento. Al contratto, soprattutto quello di tipo coproduttivo, dovranno essere allegati alcuni documenti come lettere di intenti, budget di produzione, programma artistico, descrizione del progetto, rider tecnici, elenchi di vario genere (es. esigenze specifiche). Bisogna indicare, in caso di coproduzione, anche l'ammontare del budget di coproduzione, l'apporto di ciascun soggetto, quali sono diritti e benefici, come vengono ripartiti i rischi fra le parti e indicazione di eventuali penali. I contratti con gli artisti: non hanno esplicito riferimento civilistico, quindi, a seconda dei soggetti e del tipo di prestazione, possono giuridicamente configurarsi come appalti, prestazioni di servizio, prestazione d'opera, lavoro autonomo o subordinato e hanno come oggetto la prestazione di una o più creazioni artistiche, in versione originale o rielaborata, dietro corrispettivo. Possono essere divisi in due categorie: • contratti di scrittura di complessi artistici: nella pratica italiana sono stati adottati formulari con riferimento anche alle convenzioni stipulate tra associazioni di categoria dei produttori teatrali e degli esercenti di teatri aderenti all'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), in particolare a un accordo del 1995. 
 Questo tipo di contratto dovrà contenere in particolare chi è abilitato a firmarlo, la durata dello spettacolo e l'eventuale presenza di intervalli, luogo/data/orari delle recite e giorni di riposo, termini economici e obbligo delle parti, assicurazioni, aspetti pubblicitari e promozionali (fanno parte delle garanzie), eventuali diritti o provvigioni di agenzia, eventuali clausole addizionali/penali/compromissorie, arbitrato AGIS e Foro competente. • contratti di scrittura di singoli artisti esecutori o interpreti: si impegna il professionista nella sua specifica qualità per una singola prestazione o per la sua partecipazione nella produzione di uno spettacolo. Gli artisti sono considerati lavoratori autonomi e non dispongono in Italia di un albo professionale. 
 Questo tipo di accordi seguono generalmente i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL) che disciplinano soprattutto il contenuto della scrittura, gli orari di lavoro, i riposi, i diritti, i permessi, i minimi retributivi giornalieri... 
 Il contatto individuale deve prevedere i dati anagrafici/fiscali/previdenziali/assicurativi, qualifica, durata contrattuale, remunerazione, modalità di pagamento, periodo di prove, modalità di viaggi ed eventuali rimborsi, pubblicità, eventuali diritti o provvigioni di agenzia ed eventuali clausole addizionali. I contratti di fornitura e appalto: hanno per oggetto la realizzazione di un'opera o il compimento di un servizio o la fornitura di beni o merci dietro un corrispettivo in denaro. Nei contratti di appalto il fornitore utilizzerà la propria struttura e organizzazione, sarà libero e autonomo di portare a termine le prestazioni nei modi che riterrà più opportuni. 
 I contratti di prestazione di servizi sono giuridicamente finalizzati al risultato che, qualora si realizzi in maniera difforme, comporta dietro contestazione entro 60 giorni dal termine di servizio, la possibilità di indennizzo o riduzioni del prezzo da pagare. Se è l'appaltante che recede prima del termine del servizio, sarà il fornitore a dover essere indennizzato. Per questo tipo di servizi è necessaria una verifica (collaudo) da parte del committente per valutare il rispetto dei patti e la sua riuscita. Una fase importante che precede la stesura del contratto è la richiesta preventiva al fornitore di un'offerta del servizio da prestare/beni da vendere. E' importante ottenere un preventivo esauriente che può diventare parte sostanziale del successivo contratto! Il contratto di appalto dovrà indicare tutti i riferimenti necessari al preventivo ricevuto, il servizio richiesto, le modalità operative, il dettaglio dei costi, il trattamento fiscale relativo, il nome del responsabile esecutivo, i termini e le modalità di consegna e penali, clausole compromissorie e Foro competente. I contratti di lavoro: è prestatore di lavoro subordinato colui che presta, mediante retribuzione, il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore, che l'organizza e ne stabilisce tempi, modi e contenuti. Al datore di lavoro competono tutti gli adempimenti fiscali. Questo tipo di contratti possono essere a tempo indeterminato (senza scadenza) o a tempo determinato (contemplati nel settore dello spettacolo e d'obbligo per le figure professionali aventi una posizione assicurativa presso l'ENPALS). I contratti di lavoro autonomo o anche prestazione d'opera, sono disciplinati dal C.C. E riguardano gli accordi per cui una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincoli di subordinazione (nei confronti del committente). Questi contratti sono soggetti a un decreto in materia di imposte sul reddito a contributo previdenziale a favore dell'INPS o all'ENPALS (= versamenti da fare a INPS o ENPALS). Se l'opera è svolta in modo saltuario e non professionale, con prestazioni di breve o episodica durata, il tipo di pagamento è definito prestazione occasionale. Se l'opera è svolta abitualmente, allora il prestatore deve aprire una posizione IVA e provvedere a tutti gli adempimenti relativi. La prestazione d'opera intellettuale è disciplinata dall'ordinamento italiano, che prevalentemente identifica il prestatore come un professionista iscritto a un ordine/albo/collegio. Viene richiesto sia il requisito della professionalità specifica e certificata, sia quello del contenuto intellettuale dell'opera rispetto al lavoro manuale. Trattandosi di un accordo con un professionista vengono attivati a carico del prestatore degli obblighi specifici tra cui segreto professionale e natura fiduciaria del rapporto. In questo tipo di contratto dev'essere specificato il tipo di incarico, le caratteristiche dell'opera da svolgere, il risultato, date di inizio e fine, modalità di esecuzione, termini economici, clausola compromissoria e Foro competente. Esistono anche i contratti parasubordinati, detti “contratti a progetto” che sostituiscono i contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Sono di natura autonoma e obbligano a fornire una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro. La gestione dei diritti: lo sviluppo di un progetto presuppone generalmente la presenza di un “contenuto ideativo” frutto di creazione intellettuale, che sul piano giuridico viene considerato bene immateriale e tutelato, come opera d'ingegno, da diritto d'autore. Legge n.633 del 1941 sul diritto d'autore. Requisiti: creatività, originalità, novità. Diritti morali e diritti patrimoniali. Tutela e gestione affidate a SIAE. Se l'utilizzo dell'opera è limitato alla sola rappresentazione o esecuzione, sarà la SIAE a rilasciare un permesso generale di rappresentazione, con durata limitata alla stagione teatrale. Tutela anche per interpreti ed esecutori, tra cui il diritto a un equo compenso, diritto alla tutela della personalità e diritto alla notorietà. La gestione dei diritti non riguarda solo le opere d'ingegno ma anche l'evento in sé (regia, allestimenti... maturano una serie di diritti legati al loro sfruttamento). Altre forme di diritti: merchandising, licensing, immagini, marchio. La gestione degli aspetti amministrativi = responsabilità diretta della struttura organizzatrice che riguarda tutti gli adempimenti e le operazioni di tipo amministrativo derivanti dall'esecuzione del progetto ed in conseguenza dei rapporti contrattuali ed economici con altri soggetti. Il principio su cui si basa questa gestione è che tutto ciò che ha valenza amministrativa va documentato. Al fine di ottenere una corretta tenuta amministrativa, bisogna fare attenzione a: • procedure e modalità amministrative interne, inerenti alla raccolta dei documenti amministrativi, sistemi di registrazione contabile, gestione della cassa, scadenzari fiscali, controlli contabili interni; • criteri di rilevazione ed imputazione contabile e corrispondenza del piano dei conti con il budget preventivo; l’avviamento al lavoro e gli adempimenti assicurativi in materia di previdenza, assistenza e infortuni (tutto ciò riguarda sia personale con qualifiche ENPALS che personale non relativo a prestazioni di spettacolo ma coinvolto nel progetto). L’assunzione va formalizzata nei termini di legge presso le seguenti amministrazioni: Ufficio Speciale di Collocamento Lavoratori di Spettacolo, ENPALS, INPS (per lavoratori non rientranti nel settore dello spettacolo e tabelle ENPALS), INAIL (per contributi relativi all’assicurazione contro infortuni e malattie professionali). Aspetti assicurativi: le attività di spettacolo presentano una notevole quantità di rischi che non sempre si possono prevedere. Necessità di un risk management, ossia una previsione, individuazione ed analisi dei rischi possibili di eventi sfavorevoli, da evidenziare nella pianificazione, e un’adozione di formule assicurative a tutela dei possibili danni patrimoniali conseguenti a tali eventi. I vantaggi di una buona politica di assicurazione sono l’ottenimento di un indennizzo economico equo (a fronte di incidenti), l’attuazione di provvedimenti cautelari e di prevenzione a fronte di incidenti e accadimenti dannosi, e il risparmio (il costo di un premio assicurativo è più sostenibile del costo di un danno). Per un’azione di risk management efficace è necessario ottenere polizze assicurative aderenti alle proprie necessità. L’organizzatore potrà anche cercare il prodotto assicurativo ideale per la sua situazione attraverso i broker assicurativi. Rischi ricorrenti: • rischi connessi a cose e beni materiali: assicurazioni conto gli incendi, assicurazioni di tipo tecnologico, assicurazioni contro il furto, assicurazioni di trasporto; • rischi connessi alle persone: assicurazione contro infortuni, assicurazioni contro malattie; • rischi connessi alla responsabilità verso terzi: assicurazioni di responsabilità civile; • rischi diversi: assicurazioni doganali, assicurazioni contro il mancato guadagno. La gestione degli aspetti logistici = gestione di quelle attività di spostamento e sistemazione di persone e materiali necessarie alla realizzazione dell’evento, inclusi i servizi primari connessi alla permanenza in un dato luogo. Competono all’area logistica i viaggi e i trasferimenti di artisti, tecnici e organizzativi, i trasporti e le spedizioni di materiali, la sistemazione e l’alloggio delle persone, la ristorazione e il catering. Tutte le operazioni logistiche hanno un forte impatto in termini organizzativi in quanto incidono sulla schedulazione, condizionando tempi e modalità di realizzazione di altre attività fondamentali., presentano variabili problematiche legate all’utilizzo di risorse indipendenti ed estranee al processo organizzativo, influenzano sensibilmente il budget di progetto, condizionano il clima dei rapporti con artisti e personale, ed hanno una forte valenza sul piano di relazioni pubbliche, dell’immagine e dell’accoglienza di personaggi di riguardo. È bene che nel team sia presente un preciso incaricato. La gestione dei viaggi riguarda il movimento di persone verso destinazioni nazionali, internazionali o intercontinentali, per incontri, raggiungimento di prove/spettacolo, tournée e tour. Bisognerà tenere conto della durata degli spostamenti, delle caratteristiche e modalità delle soluzioni e dei mezzi possibili, degli orari/tempi di prenotazione ed emissione dei titoli di viaggio, dei rischi e delle penalità, delle prenotazioni di sicurezza e delle alternative. I mezzi di trasporto che possono essere utilizzati sono: passaggi aerei (medie/ lunghe distanze), treni (brevi/medie distanze), navi (collegamenti con isole o destinazioni portuali lontane), autoveicoli (auto/minibus/autobus di proprietà o in noleggio). Il trasporto dei materiali prevede anche operazioni di imballaggio/inscatolamento/confezione di casse e bauli, carico e stivaggio, trasferimento e scarico dei beni. Oltre alla scelta del mezzo più affidabile, economico e veloce, bisogna valutare tempi, itinerari, imprevisti, assicurazioni, risorse, documenti, permessi, controlli su carico/scarico. Alla logistica compete inoltre: spedizioni di merci attraverso la scelta di corrieri, messa a disposizione di mezzi per servizi di runner, previsione che gli artisti viaggino con i loro strumenti di lavoro. Problematiche più frequenti: scioperi dei trasporti, guasti meccanici, cattive condizioni atmosferiche, burocrazia doganale, overbooking. Necessitò di garantirsi tempi adeguati a tali provvedimenti e di premunirsi delle informazioni giuste per tempo. Gestione di alloggio e ristorazione: l’evento potrà richiedere l’individuazione di alloggi non solo per il cast tecnico-artistico ma anche per ospiti, giornalisti, inviati e altre persone coinvolte nella manifestazione e la gestione di tutte le operazioni connesse (prenotazione e sistemazione). La sistemazione in hotel presuppone la scelta della categoria, la definizione del numero delle persone da alloggiare, la ripartizione delle camere (listing-room), gli orari e le date di arrivo e partenza. Per la ristorazione il compito della logistica riguarderà l’organizzazione diretta di pranzi, cene e colazioni, organizzazione di servizi di mensa o di catering, indicazione o prenotazione di posti dove mangiare. L’addetto alla logistica, nell’indicare o nel prenotare un ristorante, dovrà informarsi e tenere conto che in Italia gli artisti, ma anche molti spettatori, sono abituati a mangiare dopo lo spettacolo, quindi con orari che possono superare la mezzanotte. Gestione dell’accoglienza: l’accoglienza si concretizza in operazioni di benvenuto, eventuali fiori o omaggi, rinfreschi e iniziative di ricevimento in aeroporto, consegna di una cartella di accoglienza in cui saranno indicati: pianta della città, dati e recapiti dell’organizzazione, nomi dei responsabili, ristoranti e locali pubblici, servizi taxi, autonoleggi, ecc.. La gestione degli aspetti tecnici = riguarda principalmente gli aspetti tecnici relativi allo spettacolo e quelli inerenti allo spazio dove si terrà lo spettacolo. In particolare: scenotecnica, illuminotecnica, suono, effetti speciali e audiovisivi. In caso di luoghi non deputati, la parte tecnica comprende le problematiche legate all’allestimento dello spazio. In generale i requisiti per una buona gestione sono: scambio continuo di informazioni, scelta accurata del personale tecnico, valutazioni esaustive delle esigenze tecniche, sopralluoghi e incontri tecnici. Gli aspetti tecnici relativi allo spettacolo vengono riassunti nel rider tecnico (o rider tecnico), predisposta dal direttore tecnico o di produzione dello spettacolo e redatta dai tecnici responsabili delle diverse specialità, contiene tutte quelle informazioni operative ed esigenze che permettono allo spettacolo di essere allestito ed eseguito in un luogo. Dovrebbe prevedere: scheda generale, planning di arrivo di tecnici e materiali, planning tecnico, scheda esigenze scenotecniche e servizi, pianta della scena, scheda illuminotecnica, pianta delle luci, scheda del suono e scheda video. La scheda generale contiene notizie generali sullo spettacolo e sulla compagnia. Fornisce anche dati di tipo artistico, come la ripartizione dei camerini.. Il planning di arrivo di tecnici e materiali serve a indicare come viaggiano i materiali scenici e tecnici dello spettacolo ed il personale tecnico di compagnia. Permette di prevedere le operazioni di carico e scarico e la preventiva richiesta di permessi comunali per sosta o l’autorizzazione prefettizia per il transito su strade e autostrade nei giorni festivi. Indica ad esempio tipo di veicoli, orari, documenti… Il planning tecnico è il piano di lavoro per le operazioni di scarico di materiali, montaggio di scene e attrezzature, prove tecniche ed artistiche, spettacolo, smontaggi, carico e partenza. È una sorta di pianificazione ristretta di settore dove vengono evidenziati i lavori da svolgere, le date e gli orari. La scheda esigenze scenotecniche e servizi descrive le caratteristiche scenografiche, scenotecniche, di allestimento dello spettacolo. Elenca le esigenze e le richieste per quanto riguarda le dotazioni di palcoscenico che i servizi. La pianta della scena, unita alla scheda precedente, consiste in una pianta del palcoscenico, sulla quale verranno disegnati in scala tutti gli ingombri scenici, quinte, fondali, uscite. La scheda illuminotecnica serve a descrivere le esigenze connesse alle luci dello spettacolo in merito ai materiali necessari ed alle loro caratteristiche. Dovrà indicare tutte le caratteristiche degli apparecchi di illuminazione e gli accessori, il tipo di supporti su cui installarli, allacci elettrici del palcoscenico. A questa scheda sarà affiancata la piano delle luci, ovvero una pianta della scena in cui sarà disegnata la dislocazione dei punti luce (facilita i tempi di montaggi). La scheda suono svolge la funzione analoga a quella illuminotecnica poiché descrive i materiali fonici necessari per lo spettacolo. La scheda video riguarda i materiali audiovisivi e da proiezione richiesti dall’evento. Gli aspetti tecnici relativi allo spazio cambiano in base al tipo del luogo in cui si agisce. Se il luogo è deputato, si disporrà di uno spazio provvisto delle condizioni di base per l’accoglienza di spettacoli e si dovrà equipaggiarlo ed adeguarlo alle necessità tecniche dell’evento. Se si agisce in un luogo non deputato, occorrerà allestire completamente questo spazio delle strutture necessarie non solo per il lavoro artistico ma anche per la ricezione del pubblico. Se si tratta di un luogo storico-artistico bisognerà provvedere ad un’illuminazione dell’area che dovrà valorizzare lo spazio nelle sue diverse zone (platea, percorsi,
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