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La Riforma Protestante: Solo la Grazia Salva, Appunti di Storia Moderna

Storia della Chiesa in EuropaStoria del ProtestantesimoStoria della Riforma Protestante

Nel primo secolo XVI in Europa si diffondono idee cristiane diverse dalla Chiesa cattolica, che mettono in evidenza l'etica donazione e sacrificio di Cristo lontana dalla pratica materialista e potentevole della Chiesa. Nasce il desiderio di riformare la Chiesa per riportarla alla spiritualità e alla purezza tipica delle origini. Le idee di John Wyclif e Jan Hus in Inghilterra e Boemia, e quelle di Martin Lutero in Germania, sconvolgono il mondo cattolico, portando ad una profonda spaccatura tra cattolici e protestanti. Lutero critica il ruolo della Chiesa e la necessità di una mediazione tra l'uomo e Dio, affermando che la grazia di Dio è l'unica via per la salvezza.

Cosa imparerai

  • Come Martin Lutero influenzò la Chiesa cattolica?
  • Che idee cristiane si diffusero in Europa nel primo secolo XVI?
  • Come la grazia di Dio è vista nella Riforma Protestante?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 17/01/2022

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Scarica La Riforma Protestante: Solo la Grazia Salva e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! LA RIFORMA PROTESTANTE: SOLO LA GRAZIA SALVA Durante la prima metà del XVI secolo si diffondono in Europa idee cristiane sulla religione e sulla vita diverse da quelle insegnate dalla Chiesa cattolica. Già precedentemente la Chiesa aveva dovuto affrontare sostenitori di idee contrarie a quelle ufficiali, ma aveva bollato queste persone come eretici, che dopo essere state definite nemici della fede venivano di norma sterminati con la forza. Le nuove idee cristiane sottolineano che l'insegnamento di Cristo propone un'etica della donazione e del sacrificio molto lontana dalla pratica della Chiesa interessata all'accumulazione di beni materiali e di potere. Nasce il richiamo ad una riforma della Chiesa per farla ritornare alla spiritualità e alla purezza tipica delle origini quando era una fede e non una religione ufficiale. - Ladiffusione delle idee Già nel XIV sec. si erano diffuse delle dottrine eterodosse in Inghilterra con JOHN WYCLIFF e in Boemia con JAN HUS che si basavano sulla critica nei confronti della ricchezza della Chiesa, del potere mondano del clero e del potere temporale del pontefice. ERASMO DA ROTTERDAM E “L’ELOGIO ALLA FOLLIA” (1511) Su tutti lo fece un umanista e filologo olandese di nome Erasmo da Rotterdam.Fu tra i primi teologi dell’epoca a sentire la necessità di un rinnovamento radicale della coscienza cristiana attraverso il ritorno allo studio delle fonti del Cristianesimo. La sua più celebre condanna della corruzione del clero e del papato della sua epoca, e di una religiosità ridotta a vuoti formalismi rituali, sarebbe stata riassunta attraverso una graffiante satira contenuta nell’opera Elogio della follia, pubblicata nel 1511 in Inghilterra. Nonostante la Riforma, Erasmo rimase cattolico a differenza di alcuni discepoli. e LE9STESI Erasmo da Rotterdam non fu l’unico a criticare e condannare attraverso le sue opere la degenerazione morale e spirituale in cui era caduta la Chiesa negli ultimi anni. Anche in Germania, e più precisamente a Eisleben, una piccola cittadina della Sassonia, un giovane monaco agostiniano di nome Martin Lutero da qualche tempo aveva cominciato a nutrire seri dubbi a proposito di alcuni dogmi imposti dalla Chiesa tradizionale. In risposta a questa scandalosa condotta, alla fine di ottobre del 1517, Martin Lutero inviò ad Hohenzollern un documento scritto di suo pugno in cui presentava 95 tesi attraverso cui denunciava il traffico di indulgenze, negava la facoltà del papa di rimettere le pene e affrontava i problemi della penitenza, del peccato e della grazia. (l'immagine tradizionale dell'affissione alle porte del castello di Wittenberg è stata inventata a scopi propagandistici). Nessuna preoccupazione da parte della curia romana, si sarebbe fatto ravvedere o si sarebbe rimesso alla Santa Inquisizione il tribunale ecclesiastico che era incaricato a di sorvegliare e punire le idee eretiche. Ma le tesi diffuse da Lutero, in breve tempo, sconvolgono il mondo cattolico distruggendo per sempre l’unità della Chiesa. Le sue idee porteranno ad una profonda spaccatura fra Chiesa cattolica (fedeli della chiesa romana) e protestanti (appartenenti ad una delle tante confessioni originate dal processo messo in moto da Lutero). La riflessione teologica di Lutero confronta il messaggio di Cristo sentito come una rivelazione dotata di un’attuale forza di espressione con il sapere ufficiale tramandato dalla tradizione ecclesiale. Egli asserisce che nelle Sacre Scritture viene affermato che l’unica salvezza per l’uomo discende dalla grazia di Dio che dona al singolo la vita eterna, stando alle Sacre scritture la Chiesa non svolge alcun ruolo ed il papa non è nominato. Per Lutero l’opera di mediazione tra l’uomo e Dio che la Chiesa pretende di esercitare è del tutto inutile, se non addirittura dannosa. Il tradizionale insegnamento cattolico affermava che solo attraverso la Chiesa potevano veder accompagnata la loro anima verso il Paradiso, il più delle volte dopo un lento passaggio in Purgatorio dove i peccati venivano scontati ed annullati. Il Purgatorio era considerato una prigione provvisoria per ridurre la pena bisognava, non solo svolgere opere di carità, ma anche fare offerte in denaro alla Chiesa. La chiesa si giova anche dell’intercessione di santi, uomini e donne dalla vita e fede esemplari. Dunque i fedeli godono della cooperazione della chiesa terrena ma anche di quella ultraterrena. - La vendita delle indulgenze | Papi incominciarono a vendere indulgenze per annullare i propri peccati ed ottenere uno sconto di pena per i defunti. Nei primi anni del cinquecento questa vendita per la cancellazione dei peccati per i vivi e lo sconto di pena per i defunti assunse i tratti di una vera e propria compravendita. I numerosi violenti disordini - condannati dallo stesso Lutero - vengono duramente repressi. - Conseguenze nelle campagne Anche nelle campagne del BADEN esplodono numerose rivolte dei contadi che, in nome del vangelo, invocano la comunanza dei beni e la ridistribuzione del potere su base egualitaria. Le agitazioni si diffondono in tutta la GERMANIA, in SVIZZERA e TIROLO. Tali idee provocano la dura reazione dei principi e dei poteri dominanti, i seguaci di MUNTZER figura di spicco del movimento vengono massacrati e il loro capo giustiziato. Lutero preoccupato che il suo pensiero sia stato travisato approva l’annientamento della rivolta nel suo scritto CONTRO LE EMPIE E SCELLERATE BANDE DI CONTADINI in cui incita le autorità alla repressione sanguinosa. - Dai tentativi di conciliazione al conflitto Grazie alla presa di distanze delle interpretazioni radicali del suo pensiero Lutero mantiene la solida alleanza con i principi tedeschi, mentre si va strutturando una vera e propria Chiesa luterana. I TENTATIVI DI CONCILIAZIONE DI CARLO V> L'imperatore Carlo V inizialmente ha un atteggiamento cauto nei confronti della riforma: ® Daunlato:teme che l’uso della forza possa causare l’inasprimento dei non facili rapporti con i principi di Germania che appoggiano le idee luterane ® Dall'altro: contemporaneamente si trovò a far fronte alla crisi religiosa in Germania e alla guerra contro la Francia Scelse la via della riconciliazione, questa avrebbe portato vantaggi diretti all'autorità imperiale, indebolendo quella papale. Alla DIETA DI SPIRA nel 1526 concede una certa tolleranza nei confronti del culto luterano, qualche anno dopo alla DIETA DI AUGUSTA+ quattordici città rifiutano di sottomettersi all'imperatore e stilano un documento di «protesta», - da qui il nome di «protestanti» (cristiani riformati che avendo abbandonato la chiesa seguiranno le nuove visioni teologiche nate sul solco del pensiero luterano, sulla via dell’autonoma interpretazione dei testi sacri). | principi protestanti si riuniscono in una LEGA DI SMALCALDA, che, nonostante sia sconfitta dall’esercito imperiale, ottiene, nella PACE DI AUGUSTA (1555)dil riconoscimento dell’esistenza della confessione luterana nel loro territori. Viene sancito il principio: «cuius regio eius religio» ; i sudditi devono praticare la religione scelta dal proprio sovrano, o emigrare. PROTESTANTESIMI La diffusione dello spirito protestante nella Svizzera e Alsazia porta alla nascita di forme di organizzazione confessionali diverse basate non solo sulla scomparsa del clero ma anche sull’abolizione della struttura gerarchica teologica e su innovazioni radicali in materia teologica. A ZURIGO (ZWINGLI)> nei pressi di Zurigo, il teologo e umanista Ulrich Zwingli che in gioventù si era lungamente cibato delle opere di Erasmo da Rotterdam all’inizio degli anni Venti del Cinquecento cominciò a commentare pubblicamente il Vangelo attaccando la curia avida di denaro, al fine di giungere a un necessario rinnovamento etico-religioso della vita cristiana. Zwingli predicava l'abolizione del culto dei santi e degli ordini religiosi degenerati, puntando a stabilire una dottrina religiosa più semplificata e dunque più elevata. Da quel momento in poi, con l'appoggio delle autorità locali, cominciò ad attuare un piano di riforme politiche e religiose, in chiave antipapale e anticuriale. Durante gli anni successivi (1528-1531) la Svizzera si divise: alcune centri, come Basilea e Berna, seguirono la Riforma protestante, mentre molti altri cantoni, su tutti Friburgo e il Vallese, si unirono in un'alleanza cattolica. Lo scontro religioso e politico presto sarebbe degenerato in un confronto armato, e durante la Battaglia di Kappel (1531) Zwingli vi trovò la morte. L'espansione della riforma viene quindi bloccata e continuerà ad essere applicato il principio cuius regio eius religio. Con i seguaci di Zwingli nascerà l’anabattismo > Sostengono che il valore del battesimo è una scelta adulta e consapevole e non come atto sacro riservato agli infanti. Gli anabattisti saranno perseguitati. A GINEVRA ( CALVINO)> Nella Svizzera ancora divisa e devastata dagli scontri armati, trovò riparo un giovane teologo francese di nome Giovanni Calvino (Jehan Cauvin). A Ginevra si dedicherà per anni alla riorganizzazione della vita religiosa, politica e sociale della città, codificando le tesi luterane e accentuandone il tema della predestinazione. La sua dottrina, detta appunto calvinista, riservava alla religione il compito di guidare la politica e ispirare tutti i comportamenti sociali dei fedeli, i quali si autoproclamavano “comunità degli eletti”. La società ginevrina avrebbe rappresentato per anni il rifugio ideale per un gran numero di protestanti che sfuggivano alle persecuzioni cattoliche dei loro Paesi. Questa cosiddetta “repubblica dei santi” ebbe come fondamentale guida del proprio credo l’opera di Calvino dal titolo Istituzione della religione cristiana. Il calvinismo divenne così negli anni una vera e propria istituzione religiosa, benché il “suo” Dio fosse più vicino a quello del Vecchio e non del Nuovo testamento. Un Dio maestoso, inaccessibile, tremendo, che ha predestinato l’uomo alla salvezza o alla dannazione eterna secondo criteri di giustizia per noi incomprensibili. Il calvinismo puntava soprattutto sul bisogno del fedele di uscire dall’angoscioso dubbio circa il proprio destino ultraterreno. E il paradiso si poteva raggiungere solo partecipando ai sacramenti e conducendo una vita retta. I calvinisti non tollerano il dibattito delle loro idee e si chiudono nel recinto delle proprie certezze teologiche, i dissenzienti sono espulsi e condannati al rogo. Accade così che le Chiese riformate riproducano l’intolleranza contro la quale avevano originariamente protestato. Il calvinismo avrebbe presto viaggiato per tutto il mondo diffondendosi dapprima in Europa centrale e poi in quella orientale (in Scozia, introdotto e consolidato da John Knox, assunse la denominazione di presbiterianesimo; in Erancia, dove i calvinisti presero il nome di ugonotti; nei Paesi Bassi, nei quali si affermò come Chiesa riformata; in Inghilterra, dove diede origine alla corrente dei puritani), fino a raggiungere addirittura le colonie inglesi in America. Il concistoro (?) in Italia, in alcune valli piemontesi, si fondono con i valdesi - seguaci di Valdo di Lione (1140/1207) già perseguitati. L’ANGLICANESIMO Inizialmente il sovrano d’Inghilterra ENRICO VIII si schiera apertamente contro le idee luterane scrivendo un trattato sulla difesa dei sette sacramenti e viene insignito dal papa Leone X del titolo di defensor fidei.
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