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Riassunto La Rivoluzione Americana-Abbattista, Sintesi del corso di Storia Delle Istituzioni Politiche

Riassunto del libro La Rivoluzione Americana per l'esame di istituzioni politiche

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 10/03/2021

Leia1497
Leia1497 🇮🇹

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Scarica Riassunto La Rivoluzione Americana-Abbattista e più Sintesi del corso in PDF di Storia Delle Istituzioni Politiche solo su Docsity! LA RIVOLUZIONE AMERICANA-Abbattista 1)IL NORDAMERICA BRITANNICO DOPO LA GUERRA ANGLO-FRANCESE PER L’IMPERO Pace di Parigi(1763)=la GB ottenne le colonie francesi dell’America settentrionale/mentre le colonie ricavarono traffici coloniali protetti sotto la bandiera britannica e la possibilità di espansione a ovest. 1.1-Economia e società coloniali a metà ‘700 Aspetto demografico=nei primi 50 anni del ‘700 la popolazione va da a 250.000 abitanti a 2 milioni e mezzo.  a)Gruppi eterogenei=impressero alle colonie una maggiore apertura e libertà nella vita politica, nei costumi sociali e religiosi.  b)Schiavi neri=a metà ‘700 rappresentavano il 20% della popolazione.  c)Campagna=la popolazione USA era impegnata soprattutto nell'attività agricola(grazie all’enorme disponibilità di terra) / solo il 5% della popolazione abitava in città, dove si sviluppò un processo di stratificazione sociale e grande maturazione politica. Differenze tra le tre zone geografiche principali:  Nord =meno ricche e popolate ma più urbanizzate, grazie alla produzione ed esportazione di rum e materie prime; presenza di un processo di stratificazione sociale.  Centro/Sud =possedevano la maggior parte della ricchezza, grazie alla coltivazione dei cereali attraverso il sistema delle grandi piantagioni. Presenza, soprattutto al Sud, di un’aristocrazia terriera che impiegava schiavi neri. Rapporto colonie/madrepatria=unico circuito di scambi basato sul sistema mercantile che legava Indie Occidentali, colonie, Africa e Inghilterra.  Vantaggi GB =le colonie erano utili perché contribuivano alla potenza e ricchezza della madrepatria, fornendo a Londra prodotti riservati. Inoltre con i vari atti di navigazione l’ENG si era riservata il monopolio degli scambi di alcune categorie di prodotti, facendo in modo che le colonie potessero comprare solo dalla madrepatria .  Vantaggi Colonie =la madrepatria copriva la maggior parte dei costi militari e amministrativi, mentre le restrizioni commerciali non sempre erano rispettate. Lo sviluppo delle colonie avvenne grazie al sistema mercantile liberale promosso da ENG, alle istituzioni favorevoli all'agricoltura, all'intraprendenza economica, all'aumento demografico e al progresso della colonizzazione. 1.2-I valori civili e religiosi: tradizione e affermazione di un’identità americana Società americana=l’immigrazione dall’EU portò alla formazione di gruppi eterogenei per provenienza geografica e linguistica.  Uguaglianza =no antagonismi di classe, presenza di valori democratici e processo di stratificazione sociale, grazie alla diffusione della proprietà e all'assenza di istituti giuridici come i privilegi nobiliari e cetuali.  Disuguaglianza =presenza di gerarchie sociali plasmate sul modello di quelle tradizionali(sotto certi aspetti la società coloniale era più tradizionale della madrepatria), mentre la distinzione di ricchezza e di rango si traduceva in prestito e capacità di controllo sulle istituzioni: nel centro/nord il controllo era affidato alle élite urbane legate al commercio, a sud all'aristocrazia fondiaria. Identità americana:  Legame con GB =nonostante i presentimenti di un distacco già presenti nel ‘700, erano ancora molti i vincoli di interesse, cultura e mentalità(senso di britannicità, devozione all’ENG e all'autorità monarchica) che cementavano questo rapporto.  Tratti originali =notevole mobilità sociale che impediva l'irrigidimento dei rapporti tra inferiore e superiore; meno rispetto verso l'autorità costituita e più individualismo; consapevolezza di appartenere a comunità aperte. Questione religiosa=in Massachusetts, Connecticut e New Hampshire il predominio del puritanesimo era espresso tramite una compenetrazione tra élite politiche e religiose, le quali esercitavano uno stretto controllo sulla vita sociale e culturale/nel Sud, in Virginia, Maryland e Carolina del Sud si era consolidata la Chiesa Anglicana/nelle restanti colonie erano assenti chiese istituzionalizzate e quindi via era un ampio margine di libertà e dissenso.  Grande risveglio =movimento dei decenni centrali del ‘700(caratterizzato da un bisogno di rinnovamento evangelico e dalla critica alle oligarchie politiche e religiose), pervaso da un'atmosfera di millenarismo e di attesa di eventi rigeneratori . La religione coloniale assunse un carattere tipicamente americano, con confessioni come il congregazionismo e il presbiterianesimo . Tratti dell’identità americana=comuni sia a Nord che a Sud.  Militari =la superiorità strategica delle milizie coloniche durante la guerra dei sette anni instillò negli americani sentimenti di autostima e consapevolezza di appartenere a mondo diverso da quello inglese.  Inventing the people =espressione usata per definire il processo di superamento da parte delle colonie sia della tradizione britannica, che delle forme di identificazione regionale e locale che in futuro avrebbero coesistito con un tipo di lealismo nazionale. 2)”A NOBLE CHINA VASE”: ISTITUZIONI E POLITICA IN UNA COMUNITÀ IMPERIALE 2.1-Il “primo impero britannico” e l’America Impero britannico=non indicava una struttura di autorità organizzata e omogenea, ma piuttosto la sovranità della Corona . Ciò derivava dalla natura stessa degli insediamenti coloniali USA, sorti per iniziative private, in base alla concessione da parte della Corona di larga autonomia normativa, specie in campo fiscale. Tentativo di centralizzazione=solo con Giacomo II si ebbe il primo disegno politico coerente in materia coloniale, quando si tentò di trasformare le colonie in territori direttamente amministrati dai funzionari e giudici della Corona. Ma la complessiva politica di rafforzamento della monarchia naufragò contro l'opposizione unita di whigs e tories. Dopo la gloriosa rivoluzione=la mancanza di un solido apparato centrale e il disinteresse del Parlamento consentirono alle colonie di sviluppare una loro politica indipendente. L’impero era quindi un’entità politica decentralizzata e dispersa, dove, insieme all’autorità centrale, anche le istituzioni locali concorrevano a determinare la natura dei rapporti politici con la madrepatria. 2.2-Governo e cultura politica in epoca prerivoluzionaria Governo coloniale=caratteristico era il possesso di istituzioni di autogoverno locale, concesse dalle prime carte coloniali e comprendenti una gradazione di consigli cittadini e di contea che culminavano nell’assemblea(camera bassa): questa era formata dai deputati eletti dagli abitanti e nel ‘700 si affiancò al governatore e ai consigli provinciali, entrambi di nomina regia. Tratti della politica coloniale:  a)Alta partecipazione elettorale=molto più alta rispetto a quella GB: di conseguenza le colonie avevano un grado di rappresentatività tale da rendere le assemblee uno specchio fedele della società e dei suoi interessi.  b)Governatori=rappresentanti della prerogativa regia, insieme al consiglio costituivano il fulcro del sistema politico locale e il simbolo dell’impero, con poteri di prerogativa assai più ampi di quelli della corona durante l’età della supremazia whig. Ascesa delle “camere basse”(‘6/700)=lo sviluppo più significativo tra fine ‘600 e primo ‘700 fu la graduale acquisizione da parte dei corpi rappresentativi locali di poteri crescenti, fino al conseguimento di quella centralità che, dal punto di vista imperiale, avrebbe dovuto spettare piuttosto ai governatori.  Causa =fu determinante l’esperienza della Gloriosa Rivoluzione, che rafforzò nei coloni la convinzione di possedere i medesimi diritti e le stesse libertà dei concittadini inglesi, e nelle assemblee quella di rivestire nei confronti dei governatori il medesimo ruolo di difesa di libertà e proprietà contro il potere esecutivo storicamente assolto dai Comuni.  Aumento dei poteri =rispetto al passato(quando la loro esistenza dipendeva dalla volontà del governatore), le assemblee ormai agivano come veri elementi permanenti di istituzioni rappresentative, riuscendo ad acquisire quasi ovunque il controllo di alcune delle sfere chiave del governo. Ciò a volte portò a situazioni di conflitto. Paralisi governativa=l’insieme di queste condizioni produsse verso il 1740s situazioni di vera paralisi dell’attività di governo in quasi tutte le colonie, con i governatori che temevano per la dissoluzione dell’impero senza una riforma dei governi locali.  Conseguenze =l’esistenza delle assemblee assicurò agli strati più agguerriti della società coloniale la possibilità di tradurre la propria preminenza sociale in esercizio di potere politico e di acquisire diretta esperienza di gestione degli affari pubblici. Influenze culturali sulle colonie=molte componenti di derivazione EU e BRIT influenzarono la cultura politica coloniale: la tradizione di pensiero giuridico e costituzionale whig era la più influente/cultura classica/tradizione giusnaturalistica, contrattualistica, illuministica EU, soprattutto nelle sue varianti inglesi(Hobbes e Locke) e francesi.  Tradizione repubblicana seicentesca =la cosiddetta real o old whig, contribuì in modo determinante a modellare la mentalità politica americana, con la sua insistenza sulla difesa della libertà costituzionale dalle tendenze oppressive del potere e sulla virtù del cittadino e l’austerità dei costumi come indispensabili complementi di libere istituzioni. 3)UN “UNHAPPY NEW SYSTEM OF POLITICS”(1763-65) Tendenza accentratrice=già dagli anni 1740s si era manifestata una tendenza al rafforzamento dell’autorità metropolitana, causata da vari fattori: lo sviluppo degli insediamenti USA ne aveva accresciuto agli occhi ENG inglesi l’importanza economica, militare e strategica/le difficoltà nell’applicazione dell’autorità GB, conseguenza della crescente autonomia delle élites coloniali. 3.2-La politica imperiale dei primi anni Sessanta Royal Proclamation(1763)=tracciò la linea guida della suddivisione del territorio nordamericano, dando vita a quattro nuove province e proclamò il divieto di insediamento coloniale nelle riserve indiane soggette alla supervisione britannica.  Conseguenze =l’obbiettivo era evitare nuovi contrasti nei rapporti intercoloniali e con le popolazioni native, ma finì per condizionare alcuni degli aspetti più delicati della vita coloniale, come l’espansione verso ovest e i traffici con gli indiani. Sugar Act(1764)=data l’ampia evasione degli elevatissimi dazi sulle melasse straniere e sotto pressione degli interessi zuccherieri delle Indie Occidentali britanniche, il governo britannico decise di abbassare le tariffe, riscuotendole però con più puntualità.  Svantaggi per i coloni =furono stabilite più rigorose procedure burocratiche per impedire il contrabbando; crebbe la lista dei prodotti ‘enumerati’(da esportare solo nella madrepatria) e infine fu creato a Halifax(Nova Scotia) un nuovo tribunale di Viceammiragliato, con giurisdizione in materia di commercio e di navigazione, ma senza ricorso alla giuria. Currency Act(1764)=anziché bandire del tutto la cartamoneta circolante, il governo inglese decise di proibire future emissioni di titoli cartacei o estensioni della validità di quelli già emessi. Quartering(o Mutiny) Act(1765)=stabilì per le colonie l’obbligo di fornire alloggio alle truppe britanniche, sotto la supervisione delle assemblee coloniali: si creò così un potenziale terreno di scontro tra interessi locali e istanze imperiali. Stamp Act(1765)=non fu solo un provvedimento fiscale isolato, ma rientrava in una serie di iniziative legislative che a loro volta facevano parte di un quadro complesso di politica imperiale: si tratta del “programma di Grenville”, un progetto di rafforzamento del controllo di Londra non solo sull’America, ma anche sull’Irlanda e sull’India.  Scopo =dato l’alto debito pubblico inglese, il primo ministro Grenville decise di tassare i coloni americani, imponendo loro di pagare una tassa su ogni foglio stampato. Scontro sulle tasse=i whigs americani si non opponevano tanto alla rappresentanza virtuale, quanto all’idea che essa potesse applicarsi alla situazione USA. Le colonie infatti non possedevano le condizioni necessarie per l’esercizio di un legittimo potere di tassazione da parte di rappresentanti: identità di interessi, conoscenza e legami locali, condivisione dei carichi fiscali.  Colonie =gli americani credevano nella rappresentanza diretta: per loro nessun cittadino poteva essere tassato se non era direttamente rappresentato, sia nel senso generale che ciascun individuo doveva personalmente eleggere un rappresentante, sia in quello più limitato che quell’individuo apparteneva a un distretto rappresentato in assemblea con legittimo diritto di tassazione. Aprile 1775=il governo britannico dichiarò lo stato di ribellione del Massachusetts/si svolsero i primi combattimenti a Concord, Lexington e Bunker Hill, coi quali si aprì una guerra destinata a durare 8 anni, più di qualsiasi altro conflitto USA fino al Vietnam. Secondo Congresso Continentale(1775-81)=i delegati eletti dai legislativi coloniali si adunarono a Philadelphia.  Maggio 1775 =a differenza del primo, questo congresso non fu una semplice assemblea estemporanea col mandato di gestire una protesta, ma si trovò ad agire come vero organismo deliberativo ed esecutivo, fino ad assumere, dopo la dichiarazione d’indipendenza e per tutta la guerra, la responsabilità di governo provvisorio.  6 Luglio 1775 =i delegati di Philadelphia sottoscrissero la «dichiarazione sulle cause e la necessità di prendere le armi». 6)”DALLO SCONTENTO ALLA DISOBBEDIENZA E DALLA RESISTENZA ALLA RIVOLTA”(1776-83) Motivazioni dietro la guerra=la speranza di riconciliazione non scomparve nei primi mesi di guerra, una guerra che gli USA non consideravano ancora come una ‘rivoluzione’(l’idea d’indipendenza non comparve nella propaganda USA prima del ‘76).  USA =il conflitto armato era la risposta a una provocazione e aveva come obiettivo quello di ripristinare lo status quo ante 1763 e rimettere al centro della convivenza politica i valori della tradizione ENG, violati da una politica corrotta. Gli stessi radicali ENG filoamericani propendevano per l’indipendenza legislativa delle colonie, non per la completa separazione dalla GB.  Britanniche =l’unica spiegazione al conflitto era la teoria del complotto USA, allo scopo di fondare un impero indipendente. Divisioni nel Congresso=la possibilità di restaurare le libertà tradizionali attraverso l’indipendenza, fondando così una nuova entità politico-statale, provocò le prima divisioni all’interno del Congresso.  Whigs radicali =come Adams e Jefferson, erano intenzionati a proseguire la guerra fino all'ottenimento dell'indipendenza.  Whigs moderati e conservatori =avevano paura che l’allargamento della partecipazione politica agli strati medio-bassi potesse innescare processi incontrollabili di deriva democratica: per i moderati la guerra serviva per negoziare il reingresso nell’impero su basi diverse/i conservatori speravano che le petizioni, l’appoggio dell’opposizione ENG e il re potessero porre fine al conflitto.  Tories =di solito appartenenti ai ceti più abbienti e di religione anglicana, contrari alla guerra e pronti ad accettare senza riserve l’autorità GB, volevano distanziarsi dalla politica locale. Dopo l’indipendenza i lealisti furono vittime di misure punitive, che portarono a una loro emigrazione di massa sia verso il Canada che verso l'Inghilterra. Politica inglese=la proclamazione dello stato di ribellione(agosto 1775) da parte del re e il suo appoggio al governo North, i preparativi militari GB, i provvedimenti per interrompere i traffici commerciali con USA e i tentativi di scatenare rivolte di schiavi e indiani, furono tra i fattori che nell’inverno 1775-1776 contribuirono a convincere gli americani che le alternative in gioco erano l’indipendenza oppure la sottomissione incondizionata. 6.1-L’indipendenza e l’affermazione di un nuovo ordine politico Primi passi verso l’indipendenza=quelli sotto indicati furono i primi passi verso l’indipendenza e il ristabilimento di un ordine politico legittimato non più dalla GB, ma dalla volontà popolare. Si trattava però di una situazione ancora incerta, poiché permanevano dubbi su cosa fosse e come dovesse esprimersi la volontà popolare e sulla natura dei poteri del Congresso.  1)Atti amministrativi/militari=il Congresso dispose dei provvedimenti tipici di uno stato sovrano: la costituzione di un esercito continentale guidato da Washington/provvedimenti finanziari per sostenere la guerra/operazioni belliche non difensive/ comitati cittadini e di contea, che si sostituirono ai vecchi governi coloniali, esercitando a livello locale un potere de facto.  2)Ripristino dei governi=per evitare disordini e insicurezza, tra il ’75 e il ‘76 il Congresso decise di ripristinare su basi legali il normale svolgimento della vita amministrativa, giudiziaria ed economica, spingendo gli stati a riorganizzare i loro governi. Common Sense(01-1776)-Thomas Paine=condannò le istituzioni ENG, la costituzione mista e la monarchia(che negli USA da sempre erano oggetto di ammirazione).  Obbiettivi della rivoluzione =non restaurare lo status quo, ma liberarsi dalla monarchia GB e fondare una repubblica continentale mediante una nuova costituzione basata non sulla tradizione, ma sulla ragione e i diritti naturali del genere umano.  Costituzione =non è l’atto del governo, ma del popolo che costituisce il governo(governo senza costituzione è potere senza diritto). Paine giunse ad una conclusione innovativa per la sua epoca: infatti affermò che la costituzione era suprema perché voluta dal popolo sovrano e quindi non si poteva impedire a quest’ultimo di rivederla continuamente e periodicamente.  Argomenti politici per l’indipendenza =per rassicurare gli incerti Paine utilizzò argomenti di opportunità politica: un governo americano indipendente sarebbe diventato garante di legittimità, ordine e autorità, consentendo al paese di uscire da una guerra civile e di trasformarsi in un potenziale soggetto di alleanze esterne.  Argomenti culturali per l’indipendenza =i caratteri fondamentali americani non erano ereditati dagli inglesi, ma derivavano dall’appartenenza a un nuovo continente, lontano dalla influenze corruttrici di quello vecchio, lontananza che era segno di diversità e predestinazione divina. L’indipendenza avrebbe consacrato quella diversità con un’esperienza di liberazione e di virtù repubblicana, facendo dell’America un «asilo per il genere umano»: Paine fu quindi uno dei primi teorici dell‘eccezionalismo’.  Influenza dell’opera =nella primavera ‘76, il Common Sense e opere di politici come Samuel e John Adams e Richard Henry Lee, spinsero la maggioranza del Congresso su posizioni favorevoli all’indipendenza. Quasi tutti erano d’accordo nel sostenere il modello repubblicano, ma non tutti supportavano l’impostazione radicale e democratica del Common Sense. Dichiarazione d’indipendenza(4.07.’76)=nonostante segni di esitazione e opposizione nel paese(soprattutto dai tories), questo documento ebbe un grande efficacia propagandistica e fu accolto con un entusiasmo dalla gran parte dei patrioti.  Contenuto =scritta soprattutto da Thomas Jefferson, proclamò una serie di principi generali sulle origini, i compiti e i limiti di un governo libero e affermò il principio della sovranità popolare.  Conseguenze =la dichiarazione accelerò la costituzione di nuovi governi al posto delle istituzioni imperiali e promosse la redazione di documenti costituzionali di impronta repubblicana e popolare. Tutte queste trasformazioni radicali permisero a ideali repubblicani e illuministici di coniugarsi con l’esperienza dell’età coloniale per dare vita a nuove forme della vita politica. John Adams=Thoughts on Government(1776) Adams, pur sostenendo la forma di governo repubblicana, si dimostrò contrario alla concentrazione dei poteri in un’unica assemblea elettiva, perché ciò avrebbe portato a una pericolosa egemonia dell’elemento democratico e a una possibile degenerazione verso l’anarchia.  Sistema misto =Adams voleva riadattare entro un quadro repubblicano le tradizioni politico-costituzionali britanniche, attraverso un sistema bilanciato, in cui l’assemblea rappresentativa condividesse il legislativo con una camera ristretta(o consiglio) e con un governatore con poteri di veto. Infatti, come molti, Adams riteneva che la rivoluzione fosse avvenuta per contrastare l’abuso e la violazione della forma costituzionale inglese, non la sua natura essenziale. Processo costituente=nel 1776-81 le ex colonie si trasformarono in veri Stati indipendenti, attraverso un processo costituente repubblicano, che realizzò principi quali sovranità popolare, governo della legge, eguaglianza e governo rappresentativo.  Modelli governo =per la maggioranza bicamerali, con il potere esecutivo affidato a un governatore eletto dalle assemblee, la cui base fu ampliata: questi governi erano caratterizzati dalla preminenza dell’elemento rappresentativo e del potere legislativo, conseguenza dell’esperienza imperiale di ostilità verso l’esecutivo e dell’eredità GB della libertà come sistema di freni al potere.  Schieramenti politici =nella formazione dei nuovi governi emerse il conflitto tra le tendenze più conservatrici, intenzionate a rispettare la tradizione britannica, e quelle più radicali, propense a una netta rottura col passato e all’attuazione di principi repubblicani radicalmente innovatori. Ne seguirono ambiguità e sfasature temporali nei singoli contesti statali. 6.2-La guerra, le divisioni politiche e la ricerca dell'unità Tappe militari=le truppe britanniche occuparono New York nell'estate ‘76 e Philadelphia nel settembre ‘77, ma non riuscirono ad isolare il New England e a dare un colpo decisivo all'esercito di Washington.  Battaglia di Saratoga =alla fine del ’77 la vittoria americana permise il recupero di Philadelphia e la stipulazione della alleanza con la Francia, che nel giugno ’78 entrò in guerra, seguita poi dalla Spagna(’79) e dall’Olanda(’80): tutto ciò trasformò un conflitto civile originato da una ribellione coloniale in una più ampia guerra transatlantica.  Risposta britannica =tra il ’78 e l’80 l’esercito USA entrò in crisi per le difficoltà di approvvigionamento e per il mutamento di strategia degli inglesi, che nel ’78 si diressero verso le colonie sud, riuscendo a sottomettere Georgia e Carolina del Sud.  Battaglia di Yorktown (10.’81)=l’esercito americano e il corpo di spedizione francese del generale Rochambeau, insieme alla flotta francese dell'ammiraglio de Grasse, riuscirono a bloccare nella città di Yorktown le truppe GB del generale Cornwallis, che dopo un breve assedio fu costretto ad arrendersi(19 ottobre 1781).  Trattato di Parigi (09.’83)=la sostituzione di Lord North nella primavera ‘82 con un governo di orientamento pacifista accelerò la conclusione del conflitto, che avvenne ufficialmente l’anno dopo: le tredici colonie unite diventarono indipendenti(il loro confine con i possedimenti spagnoli fu stabilito fra i monti Allegani e il Mississippi), mentre il Canada rimase inglese. Dopo l’indipendenza:  Sentimento patriottico =la guerra contribuì in modo decisivo allo sviluppo di sentimenti patriottici e di orgoglio nazionale: infatti la vittoria fu il risultato di uno sforzo organizzativo e politico a cui contribuirono la disciplina tra i ranghi(basata sul consenso più che sulle gerarchie) e il vasto appoggio ambientale delle truppe continentali, a differenza di quelle GB e GER.  Scarsa unione =durante la guerra una parte della popolazione aveva supportato gli inglesi, mentre la maggioranza si era mantenuta neutrale; inoltre bisognava creare una forma politica continentale capace di consolidare i singoli Stati in un organismo unitario. Articoli di Confederazione(1781)=definivano i rapporti tra le ex-colonie in un’alleanza federale chiamata confederazione.  Origine =le colonie si erano ribellate contro i tentativi di limitazione del proprio diritto all’autogoverno da parte di un potere superiore: la sostanza non cambiava se quel potere era del ‘governo degli Stati Uniti’ piuttosto che del re.  Supremazia degli Stati =gli articoli riconoscevano la supremazia, la sovranità e l’eguaglianza degli Stati, a cui spettava il potere di tassazione/Il Congresso invece aveva poteri limitati e strettamente definiti: non aveva alcun controllo sull’apparato giudiziario o sulla regolamentazione del commercio, ma l’articolo IX gli attribuiva la competenza in materia di affari esteri.  Rappresentanza =non compariva nessun riferimento compariva a un ‘popolo’ americano, poiché i costituenti della rappresentanza non erano i cittadini, bensì le entità territoriali degli Stati, ai cui governi spettava il diritto di eleggere delegati al Congresso (secondo un’idea della rappresentanza ancora legata all’eredità britannica).  Problematiche =la soluzione confederale si basava su una fiducia immotivata nella disponibilità degli Stati ad adeguarsi alle direttive del Congresso, ma in realtà rendeva debole la posizione americana a livello economico e nei confronti dei paesi stranieri. 7)LE CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE(1776-86) Conseguenze in Europa=con la rivoluzione furono annunciati e applicati(in maniera parziale) una serie di principi generali importantissimi per il futuro dell’umanità intera/gli effetti della rivoluzioni furono diversificati nei singoli Stati, in base alle situazioni locali, le caratteristiche economiche e sociali, l’interazione con antecedenti fattori di cambiamento.  Eredità della rivoluzione americana =aveva creato l’illusione di una giovane nazione unita attorno ai principi di libertà e eguaglianza, mentre nei fatti fin dall’inizio ci furono molte divisioni secondo linee geografiche, demografiche e ideologiche». Il suo lascito fu soprattutto quello di consegnare un’arma nelle mani degli oppressi: più che un insieme di leggi, si trattava di un linguaggio, quello della repubblica, che poté dal quel momento essere utilizzato nella lotta per l’eguaglianza. 7.1-Un nuovo mondo? I principi politici, civili e religiosi della rivoluzione Natura della rivoluzione=non fu solo una guerra di indipendenza dai vincoli coloniali o la conseguenza di un emergente spirito nazionale, ma soprattutto l’aspirazione a un nuovo mondo politico fondato sui valori del repubblicanesimo, della libertà, della sovranità popolare, dell’eguaglianza giuridica e della tolleranza religiosa. Idea di libertà americana=nelle sue espressioni più radicali l’ideologia americana andò oltre le accezioni più moderate del concetto di libertà britannico: Thomas Jefferson sostenne che lo scioglimento dei vincoli con la GB e il trasferimento della sovranità dal re al popolo fosse il punto d’arrivo di un processo avviato con l’emigrazione, che per i coloni aveva comportato il recupero della naturale libertà e l’adozione di nuovi patti fondativi di governo.  Governo della legge =la forma repubblicana era necessaria per conseguire il supremo traguardo della politica, ossia la libertà: questa infatti poteva essere presente solo in un governo che garantisse i diritti naturali e fondamentali dell’uomo. In caso contrario, la dichiarazione d’indipendenza proclamava il diritto popolare di modificare o distruggere quel governo. Ideologia repubblicana=costituita dall’opposizione all’autorità imperiale, aveva costruito una visione della politica come difesa del bene generale dal potere prevaricatore, contribuendo all’autocoscienza politica dell’élite patriottica.  Tratti originali americani =virtù patriottica repubblicana e sentimento di riscatto dal peccato dilagante(alimentato da puritanesimo e Great Awakening) contribuirono a dare corpo alla visione di una comunità attaccata dalle oscure potenze della corruzione e nel chiamare a raccolta le forze dell’intera società per resistere al processo di degenerazione.  Repubblicanesimo americano =più che un credo politico, era soprattutto: un modo di pensare a una nuova società priva di aristocrazie/uno stile di pensiero e di vita, che considerava la virtù essenziale non solo per il rinnovamento politico, ma anche per la rigenerazione morale di individuo e società(influenzato dal Grande Risveglio)/una visione sociale che anteponendo la comunità all’individuo, i valori del civismo a quelli dell’individualismo, presentava aspetti e tendenze paradossalmente retrograde. Ambiguità nell’ideologia americana: a)Contrasto individualismo/repubblicanesimo=come può una società basata sulla libertà, sui diritti dell’individuo e sulla ricerca del profitto coincidere con i valori comunitari, patriottici e di abnegazione repubblicani? b)Applicazione della sovranità popolare=solo nel 1787 nacquero uno Stato nazionale e un governo basati su una costituzione espressa dalla volontà sovrana del ‘popolo americano’.  All’inizio =la sovranità popolare, benché richiamata esplicitamente dalla dichiarazione d’indipendenza, non venne sempre applicata: infatti l’autorità del Congresso(sostituitosi al Parlamento GB) derivava dalla delega delle assemblee coloniali(che non coincidevano con il popolo), mentre le stesse costituzioni statali non erano state redatte con un mandato popolare.  Con la costituzione 1787 =il principio della sovranità popolare(fin lì usato soprattutto a sostegno dell’autonomia degli Stati) servì ai ‘padri fondatori’ per investire il governo centrale dell’autorità del mandato popolare: il suffragio popolare diretto consentì quindi il ridimensionamento dei poteri sovrani degli Stati. c)Tema della rappresentanza:  Aspetti innovatori =la rivoluzione favorì la maturazione dell’idea di rappresentanza verso accezioni moderne, incompatibili con gli aspetti elitari della politica coloniale: la rappresentanza iniziò ad essere vista come un diritto individuale(‘un uomo, un voto’), con i meccanismi rappresentativi che vennero riformati in base a criteri demografici.  Aspetti tradizionali =il diritto di voto continuò a dipendere dalla proprietà e dal sesso maschile: infatti l’ideale egualitario del repubblicanesimo non implicò alcuna visione livellatrice della società, ma si espresse piuttosto nell’idea delle pari condizioni di accesso alla politica, senza portare alla soppressione di diseguaglianze giudicate naturali(talento, merito, virtù e ricchezza). Disuguaglianze sociali: a)Donne=nonostante il contributo delle Daughters of Liberty alla causa rivoluzionaria, le donne continuarono a rimanere in uno stato di subordinazione legale rispetto agli uomini.  Ideale femminile repubblicano =vedeva la donna soprattutto come una compartecipe subordinata del nuovo ordine: lo stesso interesse per la sua educazione era motivato dall’idea che una solida cultura repubblicana fosse necessaria alla donna per i compiti di sostegno nell’ambito familiare(doveva essere un esempio morale per marito e figli).  Idee radicali =di Paine e Mary Wollstonecraft, in materia di matrimonio e partecipazione delle donne alla vita pubblica, erano considerate una minaccia alla stabilità della famiglia e della società repubblicana. b)Schiavi=rimasero generalmente privi di libertà personale e di diritti politici e civili, anche se nella prima metà del ‘700 si diffusero la propaganda antischiavista e le campagne per migliorare le condizioni degli schiavi e abolire la schiavitù.  Stati settentrionali =i mutamenti furono geograficamente limitati al nord, dove verso la fine del secolo si ebbero casi di legislazione proibitiva e a favore della graduale emancipazione: ciò però non comportò l’immediata ammissione paritaria degli ex schiavi nella comunità politica o il miglioramento delle loro condizioni economiche e sociali.  Stati meridionali =la schiavitù si estese e le importazioni dall’Africa proseguirono per soddisfare la richiesta di manodopera causata dall’espansione verso ovest. Qui infatti la difesa della schiavitù coincideva con la difesa della proprietà e dell’autodeterminazione sovrana degli Stati, contro l’invadenza del potere federale.  Mancanza di provvedimenti =la grave divergenza di interessi tra Stati del Nord e del Sud e il fatto che il problema della schiavitù implicasse aspetti politici e costituzionali dell’Unione, furono i motivi per cui non solo mancarono provvedimenti di proibizione della tratta e della schiavitù, ma addirittura il potere del Congresso di legiferare in materia fu limitato dalla costituzione. c)Indiani=le loro sorti peggiorarono dopo l’indipendenza, inaugurando un processo che portò alla loro quasi totale eliminazione. 1)Congresso Bicamerale=la camera bassa era eletta direttamente dai cittadini USA, con una distribuzione dei seggi proporzionale alla popolazione/in Senato sarebbero invece andati due rappresentanti per ogni Stato, eletti dalle rispettive assemblee legislative.  2)Schiavitù=si raggiunse un accordo in base al quale il Congresso non avrebbe potuto legiferare in materia di tratta fino al 1808, mentre gli Stati si sarebbero impegnati a riconsegnare gli schiavi fuggitivi. Si evitò quindi di prendere posizione in materia.  3)Poteri della Presidenza=nonostante l’avversione di molti verso l’idea di un esecutivo centrale forte(soprattutto se concentrato nelle mani di un singolo), alla fine si riuscì a raggiungere un accordo, stabilendo un notevole grado di indipendenza dei poteri presidenziali(4 anni in carica, con possibilità di rielezione). Questi comprendevano: comando supremo della forze armate, potere di veto(anche se limitato), guida della diplomazia e potere di nomina(con il consenso del Senato) di giudici e funzionari federali. Primi governi americani=il federalismo americano non è una lega di Stati sovrani(come inteso da Locke e Montesquieu), ma una creazione politica nuova basata sulla sovranità popolare.  Ratifica costituzione =avvenne anche grazie alla pubblicazione di una serie di scritti noti con il titolo The Federalist(Hamilton, Madison) che puntavano a convincere i vari stati(soprattutto New York)a ratificare la costituzione(che avvenne nel 1789).  Solidarietà nazionale =la vittoria federalista alle prime elezioni nazionali, con l’elezione a presidente di Washington(1789), segnò l’inizio di una nuova epoca contraddistinta da un’ampia solidarietà nazionale(anche se non scomparvero le varie rivalità), a dimostrare l’efficacia della soluzione federalista e della sua costituzione, che aveva consacrato i principi rivoluzionari. 8.2-I principi della Costituzione e i fondamenti dell'antifederalismo Efficacia della costituzione=nonostante la presenza di antifederalisti, la costituzione proponeva un originale modello statale in cui libertà repubblicana, principio rappresentativo, sovranità popolare e diritti individuali convivevano con una struttura centrale di governo efficace, e ne facevano lo strumento di coesistenza di entità politiche entro una comunità complessa. La costituzione aveva quindi quello che era mancato all’impero GB per eccesso di centralismo e alla Confederazione per l’eccesso opposto. Motivo dell’efficacia della costituzione=aveva superato l’ostacolo dell’indivisibilità della sovranità, attraverso principi fondanti tra loro complementari: sovranità coordinata o divisa degli Stati, supremazia legge costituzionale, sovranità popolare.  Rapporto Stati-Unione =non di tipo gerarchico, poiché il governo federale non era legalmente superiore a quello statale: l’Unione infatti non aveva espropriato la sovranità degli stati(come sostenevano gli antifederalisti), perché quella sovranità non apparteneva a loro, bensì al popolo, che ne trasferiva una parte agli Stati e all’Unione.  Limiti all’azione politica =il principio della supremazia della legge, assicurato mediante il potere dei giudici di dichiarare nulla una legge contraria alla costituzione(controllo di costituzionalità), rappresentava il completamento dell’Unione, il sigillo dell’inviolabilità dell’autorità dei governi statali e dei diritti individuali, e la suprema garanzia che né l’esecutivo né il legislativo federali avrebbero potuto infrangere le libertà tanto degli Stati quanto dei cittadini/inoltre la separazione dei poteri e i sistemi di reciproci controlli proteggevano dal rischio di sbilanciamento e di prevalenza dell’uno sugli altri.  Principio della diversificazione e gradazione dei poteri sovrani =da un lato smentì l’idea secondo cui le istituzioni repubblicane non fossero compatibili con uno Stato di grandi dimensioni/dall’altro consentì di individuare un modello di espansione territoriale che avrebbe garantito l’incorporazione dell’Ovest, senza pregiudizio per la struttura repubblicana degli Stati Uniti. Aspetti innovativi del costituzionalismo americano=rispetto alla dottrina GB del governo misto: non si può quindi parlare del processo costituzionale americano come di una controrivoluzione conservatrice o del ‘Termidoro’ della rivoluzione americana.  Idea di costituzione =non più un insieme di principi storici modellati dalla tradizione e perciò di definizione incerta e variabile, bensì un documento scritto, espressione della volontà popolare, affidato alla tutela del potere giudiziario.  Aspetto “popolare” =il governo per consenso non significava più limitata partecipazione della componente popolare alla formazione di determinati provvedimenti, ma diveniva espressione diretta della sovranità popolare/la rappresentanza bicamerale non era più basata su presupposti sociali, ma rispondeva a esigenze funzionali, consentendo così di inserire i poteri democratici promananti dal popolo, in una procedura decisionale temperata da moderazione, saggezza e equilibrio. Natura compromissoria della costituzione=nonostante l’ampio consenso su alcuni punti essenziali, la costituzione risultò notevolmente diversa da come l’avrebbero voluta accesi nazionalisti ammiratori del sistema costituzionale e della società aristocratica britannica(Hamilton), favorevoli a un esecutivo centrale più forte.  Due visioni politiche =nonostante gli schieramenti interni non fossero esattamente legati a precisi interessi economici, possono essere comunque ricondotti a differenti atteggiamenti rispetto allo sviluppo economico e sociale del paese, in particolare di fronte all’entrata sulla scena politica di una classe media. a)Federalisti=avevano una visione elitaria del repubblicanesimo, dominata dall’inquietudine per l’affermazione di forme democratiche ed egualitarie di cui temevano le conseguenze destabilizzanti.  Opinione della democrazia =in democrazia a dominare erano gli interessi di parte: i poteri del Congresso e del presidente erano quindi gli strumenti assegnati dalla volontà popolare per selezione le persone migliori a governare l’Unione(aristocrazia dei più dotati e anche ricchi) nell’interesse nazionale e al riparo da pressioni locali. Aprire le porte della partecipazione politica avrebbe quindi massimizzato il rischio di una guida non virtuosa.  Pessimismo federalista =per i federalisti l’uomo era un essere dominato dai propri peggiori istinti, mentre la politica un conflitto di ambizioni e di egoismi: per questo erano necessarie istituzioni ben congegnate che spingessero i governanti a operare bene.  Società ideale federalista =lo scopo degli istituti repubblicani non era di eliminare le diseguaglianze, frutto della libertà individuale (l’eguaglianza avrebbe finito col minare l’ordine), ma di renderle funzionali agli interessi generali, secondo una visione che faceva dell’armonia degli interessi il fine supremo della politica. b)Antifederalisti=partivano da premesse simili a quelle dei rivali, ma approdavano(in materia di rappresentanza, democrazia) a risultati opposti. Nel primo decennio del governo federalista fondarono il partito repubblicano o jeffersoniano.  Critica al federalismo =secondo politici George Mason, Patrick Henry, Samuel Adams e Thomas Jefferson(ispirandosi alla scienza politica del ‘700, che sosteneva l’incompatibilità tra istituti repubblicani e Stati ampi) il sistema di rappresentanza dell’Unione federale finiva con l’allontanare il potere dalla sua naturale sorgente, gli interessi popolari: infatti, con il suo carattere numericamente ristretto, tale rappresentanza finiva con l’assomigliare alla rappresentanza ‘virtuale’ GB/inoltre gli antifederalisti criticavano l’insufficiente separazione dei poteri realizzata dalla costituzione, con l’assegnazione di poteri troppo vasti a Congresso e Presidente: questo per loro era prova del disegno federalista di instaurare un governo dei pochi.  Soluzione =la loro alternativa era una rappresentanza larga ed egualitaria, rispecchiante i diversi interessi della società, a differenza della rappresentanza federalista di tipo “aristocratico”: questa avrebbe infatti portato alla ribalta quel ceto medio proprietario più idoneo a interpretare l’interesse generale.  Schieramenti tra gli antifederalisti =per quelli di origine aristocratica, il sistema federale aveva sbagliato soprattutto nello spostare l’asse della politica dalla sfera statale alla sfera nazionale/quelli di classe media e d’ispirazione popolare e democratico-egualitari vedevano nel rafforzamento del governo federale la restrizione degli spazi di partecipazione locale.  Società ideale antifederalista =era costituita da un insieme ricco e variegato di interessi in competizione, ciascuno dei quali doveva avere la possibilità di far sentire la propria voce. L’ideale egualitario non implicava livellamento delle fortune, ma eguaglianza di diritti e di opportunità in un contesto democratico di accesso alla rappresentanza e al potere.  Aspetti contradditori =da una parte gli antifederalisti non promossero l’allargamento del suffragio e non riuscirono ad estendere la tolleranza religiosa oltre il protestantesimo/dall’altra richiesero emendamenti a tutela dei diritti individuali: i federalisti risposero sostenendo che, essendo il controllo popolare sulle istituzioni non fondato su un patto tra governanti e governati, ma su un mandato fiduciario e condizionale, l’espressa definizione dei diritti inviolabili dell’individuo fosse superflua. Confronto tra federalisti e antifederalisti=entrambi gli schieramenti dettero un apporto specifico nel modellare i caratteri della nazione e della società americani.  Antifederalisti =grazie a loro l’USA poté conservare le proprie tendenze egualitarie, democratiche e individualistiche e fornire un ambiente idoneo al radicamento della democrazia rappresentativa.  Federalisti =nonostante i tratti conservatori in ambito sociale, i federalisti presentano dei caratteri innovativi in materia di federalismo e rappresentanza: furono loro a portare a compimento la rivoluzione, attraverso il consolidamento delle strutture nazionali(nonostante le continue spinte centrifughe), con la creazione di moderni apparati burocratici, economici e finanziari. Questi furono criticati dagli antifederalisti, dimostrando come in questo campo i federalisti fossero più modernizzatori.
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