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Riassunto La Semiosfera di Lotman, Sintesi del corso di Semiotica

Riassunto integrale del libro La semiosfera di Lotman diviso in parti e capitoli. Qualche parte scritta da intelligenza artificiale

Tipologia: Sintesi del corso

2023/2024

Caricato il 13/05/2024

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Scarica Riassunto La Semiosfera di Lotman e più Sintesi del corso in PDF di Semiotica solo su Docsity! La semiosfera I. LA SEMIOTICA FRA MICRO E MACROCOSMO 1. LA SEMIOSFERA Alla base della semiotica ci sono due tradizioni scientifiche: quella di Pierce e Morris, che parte dal concetto di segno come elemento primario di ogni sistema semiotico; quella di Saussure e della scuola di Praga, che si fonda sulla contrapposizione tra langue e parole. Per quanto di- verse, le due scuole di pensiero partono da un elemento atomico. La proposta di Saussure di isolare l’atto comunicativo sembra non avere un reale atto pratico, tranne nel caso di un continuum semiotico (Semiosfera). La definizione di Semiosfera è in 1 analogia con il concetto di biosfera (o noosfera) introdotto da Vernadskij, uno spazio pieno di materia viva. Tutto lo spazio semiotico si può considerare come un unico meccanismo, o an- cora meglio un’organismo. La Semiosfera è quello spazio semiotico al di fuori del quale non è possibile l’esistenza della semiosi (cioè processo di significazione), ed è caratterizzata da una serie di segni. Essendo - lo spazio della Semiosfera- astratto, non è possibile figurarsi un confine. La chiusura della Semiosfera è correlata al concetto di individualità semiotica: ognuno di noi elabora il messaggio in maniera diversa (e soggettiva) a causa della cultura che ci sta dietro. Il confine è un meccanismo bilinguistico che traduce le comunicazioni esterne nel linguaggio interno della Semiosfera e viceversa: una sorta di filtro/cuscinetto. Di conseguenza, il punto da cui passa il confine di una cultura dipende così dalla posizione dell’osservatore. Possiamo dire che lo spazio semiotico è costituito da strutture cellulari orga- nizzate, e quando una di loro trova il modo di autodefinirsi si cade nel metalinguaggio e nell’ir- regolarità interna. L’interazione tra questi livelli è uno degli elementi base dei processi dinamici interni alla semiosfera. L’irregolarità ad un livello è colmata dal mescolarsi dei livelli: da qui ela- boriamo nuove informazioni all’interno della semiosfera. La varietà interna alla semiosfera pre- suppone la sua unità: la semiosfera va infatti considerata come un organismo. É impossibile non comunicare, per questo il dialogo è precedente al linguaggio che lo genera. Senza semiosfera il linguaggio non può funzionare, tantomeno esistere. Poiché tutti i livelli del- la semiosfera appaiono inseriti l’una nella semiosfera dell’altra, ognuna di esse è allo stesso tempo parte della semiosfera e l’insieme della semiosfera stessa. 2. LA CULTURA E L’ORGANISMO Chi studia la cultura come materia specifica è sia un sociologo che un naturalista, poiché non si possono scindere le due cose. L’apparizione dell’intelletto permette di distinguere dalla nella gerarchia strutturale del mondo un nuovo livello. Le definizioni di struttura viva e struttura pen- sante sono astrattamente identiche, ma è il dettaglio della codifica-decodifica del messaggio esterno che le differenzia: la signicità è un mezzo per comunicare con gli organismi. L’organi- smo se orientato verso il mantenimento di un certo livello di informazione, tende alla simme- tria; se orientato verso la produzione di informazioni nuove tende all’asimmetria. Questa combinazione è in grado di generare un congegno che porta avanti l’informazione e ne genera delle nuove. L’asimmetria diventa segno del fatto che l’oggetto è in una condizione dinamica e non indipendente. La cultura può essere definita un organismo. Spesso una proprietà fonda- mentale dell’organismo è l’omeostasi (ovvero il tentativo di mantenere il proprio livello struttu- rale) e la contrapposizione all’entropia. La cultura comincia là dove nasce la necessità di di un rapporto, tuttavia è il rapporto segnico che mette in relazione organismi chiusi con unità di li- vello più alto unite da lingue comuni. La forma strutturale di simmetria-asimmetria è la simme- tria enantiomorfa. Insieme di varietà linguistiche non separate da confini netti, ma con punti di contatto e di so1 - vrapposizione tali da determinare il passaggio graduale dell'una nell’altra. 3. LA METASEMIOTICA E LA STRUTTURA DELLA CULTURA La descrizione scientifica del linguaggio e la creazione della sua grammatica costituiscono una tappa fondamentale nella storia del linguaggio. Possiamo ritenere che l’apparizione della grammatica in una lingua sia condizionata dalla storia del suo sviluppo, dal risultato dei pro- cessi della conoscenza scientifica, di rapporti interlinguistici. La cultura come meccanismo dell’intelletto collettivo svolge due funzioni: memoria e comunicazione, conservando e tra- smettendo l’informazione; creativa, elaborando nuove informazioni. La prima funzione dei me- talinguaggi è quella di garantire l’adeguatezza della comprensione nel processo comunicativo. È come se le strutture metalinguistiche separassero il messaggio dalla personalità di mittente e destinatario. Le strutture metalinguistiche forniscono uno strumento per l’analisi scientifica, determinando un forte legame tra la prima e la seconda funzione. Nei rapporti comunicativi del linguaggio naturale è impossibile determinare una completa iden- tificazione fra il codice del mittente e quello del destinatario, motivo per cui il messaggio all’in- terno del processo comunicativo sia inevitabilmente sottoposto ad una trasformazione non prevedibile del suo contenuto. La produzione di nuove informazioni si può definire una tradu- zione inesatta: la funzione comunicativa ha bisogno di una codice simmetrico e internamente chiuso, quella produttiva invece necessita di due codici asimmetrici legati reciprocamente. Il meccanismo di accrescimento della varietà dei codici può avere una struttura sincronica e dia- cronica: la differenza tra linguaggi naturali e i meta linguaggi sta nel fatto che i primi possono funzionare solo nel contesto di uno sviluppo storico, mentre gli altri non lo necessitano. Nella cultura entrano continuamente testi che provengono dal passato: essi vengono sottoposti ad una ricodificazione e diventano fonte di nuove informazioni. Ogni sistema di codificazione è dunque correlato sul piano sincronico con altri sistemi e sul piano diacronico con i suoi stati precedenti. Il continuo dinamismo dà un carattere completamente diverso da quello che si ha nei sistemi comunicativi: come nel mondo animale anche nelle sfere della semiotica si osserva che la direzione lineare del movimento rende speculare la forma fondamentale di simmetria, ma la simmetria speculare porta ad una specificazione funzionale e organica. I potenti mecca- nismi della semiotica e della cultura lavorano così all’accrescimento della varietà, alla specifi- cazione e rendere più complessa la traduzione adeguata. Si rischia però che il meccanismo collassi e scopriamo così la terza funzione delle strutture metalinguistiche. Per evitare che succeda viene in soccorso il classicismo semiotico, una sorta di unificazione che escluda ciò che non può essere ricondotto a questa unità dichiarandolo inesistente. L’autodescrizione della cultura attraverso un metalinguaggio mitopoetico presuppone l’esi- stenza di una modellizzazione logica (e quindi opposta) in questa stessa cultura. Il dialogo che si sviluppa tra i diversi autoritratti della cultura, porta alla trasformazione della cultura in meta- cultura. 4. ASIMMETRIA E DIALOGO Emisfero destro ed emisfero sinistro si attivano anche in una “banale” catalogazione dei colori. Essi liberati dal controllo e dalle limitazioni reciproche, si comportano in modo diverso. Mentre il destro tende a utilizzare catalogazioni già pronte, il sinistro ne inventa delle nuove. L’emisfero sinistro inoltre elabora il linguaggio delle distinzioni. In condizioni normali, si può supporre che ci sia un alternarsi delle condizioni di trasmissione e ricezione che garantisce la natura dialogi- ca della coscienza. Dialogo arte-morale. Fenomeno della catarsi: può essere interpretato come passaggio dall’ambito dell’attività del- l’emisfero destro al sinistro. Nell’ambito della percezione artistica questo passaggio fa perdere il rapporto con la realtà immediata e i segni prendono come contenuto una realtà poetica, con- venzionale. Modello dialogico della cultura secondo il quale i periodi di relativa stabilità si alternano a pe- riodi di destabilizzazione e sviluppo esplosivo. Nel periodo dinamico diventa improvvisamente più attiva una delle due tendenze (dx o sx) e l’altra diminuisce la sua attività.
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