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riassunto le crociate storia, Appunti di Storia

le crociate riassunto dialogo con la storia

Tipologia: Appunti

2016/2017
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Caricato il 28/11/2017

KingaNatalia
KingaNatalia 🇮🇹

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Scarica riassunto le crociate storia e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LE CROCIATE : furono delle spedizioni militari, avvenute tra l’11 e il 13 secolo, che mirarono a difendere i cristiani ed i luoghi santi in Palestina dalla minaccia dei musulmani. Il termine “Crociate” deriva dalla croce, che era cucita sulle vesti dei guerrieri: essa simboleggiava l’appartenenza dei guerrieri-pellegrini alla Chiesa. IL MOTIVO: Poco tempo dopo la morte di Maometto, i musulmani attaccarono l’Impero bizantino. Nel 1078 i Turchi, in particolare, dopo aver conquistato Gerusalemme e i luoghi santi, cominciarono a perseguitare i cristiani e a minacciare l’Impero di Bisanzio. I cristiani e l’Impero bizantino chiesero aiuto al Papa Urbano II, il quale decise di organizzare una spedizione per riconquistare e luoghi santi e per respingere la minaccia musulmana. Con il suo entusiasmo, egli riuscì a convincere sia il popolo sia la nobiltà feudale ad impegnarsi in questa impresa. LA PRIMA CROCIATA:Papa Urbano II, eletto nel 1088, bandì la crociata nel corso del Concilio di Clermont, il 25 novembre 1095. Papa Urbano II espose il piano di una spedizione, volta a liberare i Luoghi Santi, esortando i fedeli presenti ad arruolarsi. Le adesioni furono numerose e perciò il Papa incaricò i vescovi conciliari di procedere nelle loro sedi originarie a nuovi arruolamenti. Molto prima che si potesse creare un vero e proprio esercito, un gruppo di quindicimila uomini, costituito da contadini donne e bambini partì alla volta di Gerusalemme, alla ricerca di fortuna e prosperità: arrivati in Terra Santa, essi attaccarono l’esercito arabo e furono completamente annientati. Tale tentativo fu chiamato la crociata del popolo (o crociata dei pezzenti) e fu capeggiata da Pietro l’Eremita. Il 15 agosto 1096 iniziò ufficialmente, come nei piani di Urbano, la prima crociata. Il primo a partire fu Goffredo di Buglione, che per il suo coraggio e il suo carattere mite e pio fu considerato da molti il capo della spedizione, pur non avendone il carisma. Maggior fortuna ebbe suo fratello Baldovino, tipo arrogante e senza scrupoli, che divenne il primo re cristiano del regno di Gerusalemme. Giunti a Costantinopoli tra il novembre 1096 e il maggio 1097, i crociati si impegnarono con un giuramento a restituire all'imperatore bizantino Alessio I i territori già appartenuti all'impero bizantino. Questa crociata riportò dal punto di vista territoriale i maggiori successi, il cui simbolo è la liberazione di Gerusalemme (1099). La città, infatti, capitolò dopo un mese di assedio. I crociati entrarono in città e massacrarono tutti gli abitanti musulmani; questa strage ebbe un peso decisivo sui futuri rapporti tra cristiani e musulmani in Terra Santa. Non tutti i terreni conquistati furono restituiti a Bisanzio, secondo gli accordi: alcuni di essi divennero “Stati crociati” (vedi cartina). Appena conclusa la fase militare, questi regni furono molto vulnerabili, soprattutto perché l’esercito crociato si sciolse, lasciando le frontiere esposte agli attacchi dei nemici. Seconda crociata. Le vittorie della prima crociata erano state favorite dalla relativa debolezza dei musulmani, che tuttavia si riorganizzarono per tentare l'immediata riconquista del Medio Oriente. La prima grande vittoria dei musulmani fu la presa di Edessa nel 1144; l'evento indusse il papa Eugenio III a bandire la seconda crociata nel 1145. Alla nuova chiamata risposero il re di Francia Luigi VII e l'imperatore Corrado III, ciascuno intervenendo con un proprio esercito. La spedizione ebbe, però, un risultato infelice: la maggior parte dell’esercito morì di fame e di sete, di peste o per gli attacchi dei Turchi. La terza crociata - detta anche la "crociata dei Re" - fu un tentativo, da parte di vari sovrani europei, di strappare Gerusalemme e quanto perduto della Terra Santa al Saladino (come veniva chiamato in Occidente il sultano d’Egitto). Il 29 ottobre 1187 papa Gregorio VIII bandì la terza crociata, suscitando ancora una volta un diffuso entusiasmo e ottenendo l'adesione di tre potenti sovrani europei: Federico Barbarossa, Filippo II Augusto, re di Francia, e Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra. Nonostante avessero raccolto il più grande degli eserciti formatisi a partire dal 1095, i tre sovrani non riportarono grandi successi. Alcune città vennero riconquistate, ma la crociata si sfaldò e l’unico risultato fu garantire la salvezza di quanto rimaneva degli stati cristiani in Palestina, costringendo il Saladino a una tregua. • Quarta crociata (1202-1204), o “la crociata contro i cristiani”, indetta da Papa Innocenzo III. Una serie difficoltà finanziarie obbligarono il Papa a un’alleanza con la Repubblica di Venezia che, per favorire i propri interessi commerciali, propose la deviazione della spedizione militare su Bisanzio, con il pretesto di voler rimettere sul trono l’imperatore legittimo. I crociati assediarono Costantinopoli, che fu conquistata e saccheggiata. Nacque così l'impero latino d'Oriente, che sopravvisse per circa mezzo secolo. La quarta Crociata non tolse ai Turchi la Terra Santa, ma abbatté l'impero bizantino. Le conseguenze Anche se sortirono risultati politici e militari non duraturi, le crociate ebbero il merito di favorire la formazione di un’identità comune europea. Per i crociati - e per i cristiani in generale - il mondo islamico rappresentava “l’altro”: gente lontana, che parlava un’altra lingua, che praticava un’altra religione, che opprimeva la vera fede. L’obiettivo comune, cioè la difesa della fede contro un nemico che la minacciava, riuscì a infondere nelle popolazioni d’Europa il senso di appartenenza a un unico gruppo, che si riconosceva nella vera fede e vera civiltà. Tuttavia, nonostante l’Occidente volesse combattere l’Oriente, il confronto con il mondo orientale (Bisanzio e l’Islam), molto più raffinato e progredito di quello europeo, contribuì ad allargare gli orizzonti della civiltà europea, mettendola in contatto con un ambiente di grandi tradizioni culturali (come la scienza araba e la filosofia greca, per esempio). Ma ancora più significativi furono i risultati economici: i mercanti europei si stabilirono in Oriente e svilupparono nuovi e ricchi commerci, di cui approfittarono anche molte città italiane, soprattutto Venezia. Infine, da un punto di vista politico, le crociate portarono alla disgregazione dell’Impero bizantino, che era sempre stato un baluardo contro l’avanzare del mondo musulmano. Così i Turchi divennero padroni del Mediterraneo orientale e, nei secoli successivi, costituirono una continua minaccia per l’Europa. Il comune: tra l’11 e il 12 secolo emersero nuovi poteri. I ceti urbani iniziarono a rivendicare una maggiore autonomia poiché presero conoscenza della propria forza economica. Nelle città più ricche i nobili snza feudo, i mercanti e gli artigiani si riunivano in libere associazioni che avevano lo scopo di difendere gli interessi dei loro associati. Con il tempo queste associazioni divennero più forti e ottennero la protezione del vescovo conte. Il vescovo conte concedeva agli associati le immunità (portare armi). Si verificò così un processo di esautorazione del vescovo conte(privazione del potere) dove Ariberto da Intimiano si oppose alla concessione di questi privilegi dati ai nuovi ceti. Ariberto da intimiano fu cacciato da milano nel 1040. Con il tempo questi poteri cittadini diventarono dei piccoli stati con poteri sovrani (fare le leggi, coniare le monete, amministrare la giustizia.) IL COMUNE MEDIEVALE è definito come un’associazione privata e volontaria (tra classi sociali diverse ) ben presto trasformatasi in un ente pubblico rappresentante la gran parte della cittadinanza. Le donne, operai, ebre..pur essendo all’interno del comune i non ottennero il diritto di partecipare alla vita politica. I COMUNI E IL RAPPORTO CON IL CONTADO(Tutto ciò che è intorno alle città) Lo sviluppo dei comuni contribuì a eliminare il feudalesimo non solo dentro le mura ma anche nelle campagne. I feudatari imponevano le tasse sulla circolazione dell’uomo e delle merci e quindi sorsero delle lotte..da lì ci fu la scomparsa del feudo. Il comune diventò così un piccolo stato fondato su una completa fusione tra centro urbano e territorio rurale circostante detto contado. IL COMUNE CONSOLARE(Centro
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