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riassunto "le dodici Domande", Sintesi del corso di Italiano

l'incredibile avventura di uno sfortunato orfano indiano, che lo porta dalla vita più misera alla ricchezza più grande che un uomo possa desiderare: che non è per forza solamente quella cinica dei soldi.

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 20/08/2023

serena-bianchi-3
serena-bianchi-3 🇮🇹

4 documenti

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Scarica riassunto "le dodici Domande" e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Relazione del libro: “LE DODIC DOMANDE” Di: Vika Swarup Riassunto La storia avvincente di un orfano indiano, che parte dal suo abbandono davanti ad una chiesa, fino ad arrivare al coronamento di un sogno: la vittoria ad un miliardario quiz televisivo. Ram Mohammad Thomas, diciottenne cameriere dei bassi fondi di Mumbai, è il protagonista e voce narrante di questa fiaba moderna, che si sviluppa con una serie di flashback. Il libro infatti parte dal momento in cui il nostro protagonista vince il quiz, ma la produzione, che assolutamente non si aspettava una vittoria al principio della produzione, e tantomeno da parte di un ragazzo senza cultura apparente, lo denuncia di aver barato e quindi la polizia, che in India era molto violenta lo arresta, e con metodi poco ortodossi, cerca di strappargli la confessione. Entra in scena una giovane avvocato Smita Shah che si offre di aiutarlo se lui sarà sempre onesto e dirà tutta la verità. Da quel momento Ram ripercorre la sua vita, le sue mille peripezie, che gli hanno permesso di rispondere correttamente a tutte e dodici le domande del quiz senza mai barare. Come detto Ram era orfano, era stato abbandonato di fronte alla chiesa di St. Mary a Dheli, il 15 dicembre e non aveva trovato famiglia fino ai 4 anni, quando una coppia, i Thomas, che lavoravano presso un prete britannico, padre Timothy, lo prese con sé; ma purtroppo la famiglia durò poco, a causa di un tradimento della moglie. Ram fu preso in custodia da padre Timothy, che gli diede il suo buffo nome in accordo con i prelati di altre religioni, e con lui rimase 7 anni, durante i quali gli insegnò l’inglese, la religione, la musica e fu il periodo più felice del ragazzo. Purtroppo terminò con un grave episodio: il sacerdote uccise il suo coadiutore, colpevole di violenza carnale su di un ragazzo, che poi si scoprì essere il figlio di Timothy, e venne arrestato; Ram fu portato nel riformatorio di Dheli, Turkman Gate. Grazie alla cultura religiosa che Timothy gli aveva fornito, Ram è riuscito a rispondere alla seconda domanda: INRI è la scritta sulla croce. Al riformatorio conosce Salim, orfano mussulmano, la cui famiglia è stata sterminata in una sommossa, e diventano ottimi amici; al riformatorio Ram aiuta Salim in un episodio di abusi con il vice-direttore Gupta, e insieme vivo un’avventura con un chiromante, che dona una rupia portafortuna a Ram. Vengono ceduti entrambi al “benefattore” Maman, che gestisce un centro per ragazzini disabili a Mumbai e che li fa seguire da un insegnante di canto, con risultati meravigliosi per Salim; però i due amici scoprono che Maman non è davvero un benefattore, ma che storpia lui i ragazzi per sfruttarli nel chiedere l’elemosina: i due amici riescono a fuggire prima che lui metta in atto lo stesso trattamento per loro. L’esperienza col maestro di musica gli fa conoscere il cantore Surdas e la sua fede in Krishna: domanda numero quattro. Dopo il riformatorio i due amici si presentano alla porta di Neelima Kumari, attrice in pensione che cercava un domestico, della cui esistenza aveva loro parlato Radhey, un ragazzino di Maman. L’attrice assume Ram e paga un chawl (piccoli appartamenti decadenti, in grandi condomini) per lui e Salim. L’orfano si affeziona a Neelima, fa un buon lavoro presso di lei, ascolta i suoi racconti sulla sua luminosa carriera e si accorge della presenza nella vita di Neelima di un uomo che la maltratta fino a portarla al suicidio. Il premio alla carriera che l’attrice aveva ricevuto nel 1985 e di cui tanto gli aveva parlato, sarà la domanda numero dieci. Per poter continuare a vivere nel chawl, Ram trova lavoro in fonderia e Salim diventa fattorino di pasti, questo è un periodo tranquillo per i ragazzi; anche se scoppia la guerra col Pakistan e spesso devono ripararsi in un bunker; è lì che i giovani ascoltano da quello che credono un eroe, Balwanta Singh, gli eventi della prima guerra, quella del 1971, per poi scoprire che invece l’uomo altro non era che un disertore, che troverà pace solo nella morte; ma verrà in aiuto a Ram per l’ottava domanda: la più alta onoreficenza indiana è la param vir chakra. Salim ha una grande passione per un famoro attore Armaan Ali, lo difende dalle accuse di omossessualità e addirittura vorrebbe consolarlo quando si lascia con qualche fidanzata famosa, quasi come fossero davvero amici; appena è libero trascina Ram al cinema a vedere le prodezze del suo idolo, durante uno spettacolo viene abbordato proprio dal suo attore preferito: crolla un mito, ma il titolo del film che stavano guardando- tradimento- sarà la risposta alla prima domanda. Un giorno nel chawl di fianco a Ram e Salim, si trasferisce la famiglia di un astronomo Shantaram. L’uomo è possessivo nei confronti della figlia, Gudiya, e non le permette di fare amicizia con nessuno, però Ram approfitta delle pareti sottili per ascoltare i racconti sulle stelle, che l’anziano fa alla figlia, utile sarà la conoscenza di Plutone, il più piccolo dei pianeti del sistema solare, domanda numero tre; col tempo però la depressione e il cattivo temperamento dell’uomo si fanno largo e sempre più frequentemente torna a casa ubriaco fa delle avances inopportune alla giovane. Questi episodi si ripetono, finchè una notte interviene Ram e lo spinge giù dalla ringhiera. Terrorizzato dalla prospettiva di andare in galera per omicidio, Ram fugge via e inizia a girovagare. Viene assunto dal colonnello Taylor, addetto militare all’ambasciata Australiana a Delhi, “l’uomo che tutto sa”: perché nel corso dei mesi in cui Ram lavora per lui, il colonnello sventa molti furti e trame nascoste all’interno delle mura domestiche; poteva scoprire tutto perché teneva nascoste nella sua ”tana” apparecchiature con cui spiava i familiari e i domestici. Si scoprirà inoltre che Taylor è una informatore che vendeva segreti militari, verrà denunciato da un anonimo con accento australiano (l’nico in grado di imitarlo era Ra!) e perciò verrà espulso dall’India come“persona non grata”, domanda numero cinque. Finalmente Ram concluda un’avventura senza dover scappare, anzi riscuote il suo stipendio e decide di tornare da Salim con il suo gruzzolo. Si dà una ripulita, acquista qualche pensiero per gli amici e prende un treno per Delhi. Peccato che nel viaggio confida al ragazzino con cui divide la cuccetta di avere un discreto numero di contenti nelle mutande, e proprio questo lo tradisce quando vengono assaliti da una banda di rapinatori. I delinquenti dopo aver predato i valori cercano di abusare della sorella dello spione, Meenakshi, per difenderla Ram spara con una colt al bruto…di nuovo è costretto a fuggire, ma il nome della pistola gli verrà in aiuto per la settima domanda. La fuga terminerà ad Agra dove Ram verrà doppiamente folgorato: prima dal Taj Mahal, splendido monumento funerario per la regina Mumtaz Mahal e suo marito l’imperatore Shas Giahan, di cui Ram diventa guida conoscendo tutti i dettagli compreso il nome del padre di lei Asaf Jah dodicesima domanda, ma soprattutto per Nita, una prostituta, che pur ricambiando il suo amore, non può lasciare il suo triste lavoro perché prigioniera del terribile fratello Shyam. Ad Agra Ram si lega al piccolo Shankar, un orfano con problemi di parola, con cui vive in una pensione della ricchissima Regina Swapa Devi. I due vivono un sacco di avventure finchè il piccolino contrae la rabbia da un randagio; durante un suo delirio Ram scopre che Regina è la madre che lo ha cacciato e lo mantiene giusto per la sopravvivenza, allora le chiede di pagargli le costose cure, ma lei rifiuta e così Shankar muore. Subito dopo Nita viene ridotta in fin di vita da un cliente, che visti i segni che le ha lasciato, Ram scoprirà essere lo stesso uomo che aveva spinto al suicidio Neelima.
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