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Giacomo Leopardi: Il Romantico Pessimista e la Decadenza della Natura, Appunti di Italiano

Literatura ItalianaGiacomo LeopardiRomanticismo

Giacomo Leopardi, nato a Recanati alla fine del XVIII secolo, è uno dei massimi esponenti del romanticismo europeo. Appoggiava Madame de Stael nella sua lettera a 'La Biblioteca Italiana', esortando gli italiani a leggere poesie europee tradotte e a smettere di scrivere sulla mitologia. Leopardi vede la storia come un processo di decadenza e allontanamento dalla felicità, identificando l'antichità come una stagione migliore. La natura è benigna nella giovinezza, ma indifferente alle sofferenze nella maturità. Tra i suoi idilli, troviamo 'L'Infinito' e 'La Sera del Dì di Festa', dove Leopardi è profondamente pessimista e cerca consolazione nell'immaginazione. Il suo stile idilliaco utilizza un linguaggio semplice e paratattico, con una tensione verso l'infinito e l'indeterminato. Il 'Zibaldone di Pensieri' è un quaderno di appunti e riflessioni in continua evoluzione. Leopardi scrive evitando parole definite, preferendo parole come lontano, antico, notturno, oscuro, legate alla notte ch

Cosa imparerai

  • Che teoria di Leopardi riguarda il piacere?
  • Che visione di Leopardi riguarda la situazione storico-politica dell’Italia della Restaurazione?
  • Come viene descritta la natura nella maturità di Leopardi?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 20/01/2022

evacelestini
evacelestini 🇮🇹

4.3

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Scarica Giacomo Leopardi: Il Romantico Pessimista e la Decadenza della Natura e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Giacomo Leopardi Nato a fine Ottocento a Recanati, è uno tra i massimi esponenti del Romanticismo, in particolare viene associato a quello europeo/tedesco perché appoggiava Madame de Stael nella sua lettera mandata alla rivista “La Biblioteca italiana”, dove esortava gli italiani a leggere in traduzione le poesie europee e a smettere di scrivere sulla mitologia, oramai considerata guscio vuoto. Pessimismo storico = prima fase del suo pensiero dove riconduce la propria visione pessimistica e negativa della realtà ala situazione storico-politica dell’Italia della Restaurazione, dove anche gli idealismi più belli erano crollati. Leopardi vede invece l’antichità come una stagione migliore, più piena, identificando quindi nella storia un processo di decadenza e allontanamento dalla felicità. Visione natura come - benigna negli anni giovanili, conforta l’individuo con le illusioni - fase del pessimismo cosmico nella maturità, dove la natura è vista come matrigna indifferente alle nostre sofferenze Tra i sei idilli troviamo L’infinito e La sera del dì di festa, dove troviamo un giovane Leopardi profondamente pessimista, che cerca consolazione, pur se momentanea, nella facoltà immaginativa e le sue illusioni che resistono di fronte alla consapevolezza del vero. Raccontando dei suoi affetti privati, dei moti dell’Io nella sua realtà quotidiana, anche se gli idilli erano un genere classico usato per parlare della vita campestre o pastorale, Virgilio ne è un esempio. Stile idilli= linguaggio piano e paratattico che accosta parole quotidiane a parole più rare, troviamo la tensione al vago, all’infinito e l’indeterminato. Zibaldone di pensieri è un quaderno di appunti, pensieri e riflessioni in continua evoluzione che coprono tutti gli interessi leopardiani, spaziando quindi da un tema all’altro in modo libero. Scritto in prosa, la sintassi è simile al parlato, con un linguaggio spontaneo e immediato. La natura umana aspira infinitamente alla felicità ossia al piacere, ed essendo un desiderio che non può essere soddisfatto il messo a tacere siamo gesti nati al dolore, il soddisfacimento del desiderio, infatti, può essere solo momentaneo, nasce così frustrazione ed infelicità. Teoria del piacere= piacevole tutto ciò che ha contorni indefiniti in quanto permette all’immaginazione di spaziare. Leopardi scrive infatti evitando parole definite in quanto non poetiche, sceglie invece parole come lontano, antico, notturno, oscuro, magari legate proprio alla notte che confonde i confini rendendo tutto meno nitido. Forza dell’immaginazione che permette una seconda vista delle cose, la prima è quella dei sensi, materiale, poi c’è ciò che gli oggetti evocano, ossia la loro dimensione emozionale e soggettiva, una visone più poetica che cerca bellezza e piacere per trovare sollievo dall’infelicità quotidiana. La rimembranza è fondamentale per la poesia in quanto rievoca immagini indefinite che hanno a che fare soprattutto con la fanciullezza in quanto età antica dell'uomo dove l'individuo si abbandona all'immaginazione in modo innocente, più indefinita di rispetto al presente perciò più bella. Titanismo= Leopardi come eroe solitario che sfida l'infelicità dell'uomo e la società in qualità di unico difensore della virtù classica; teoria che abbandonerà in seguito perché impossibile contrastare il destino. Operette morali, il termine operette vieni scelto per sminuire le sue teorie, non apparendo come un filosofo che propone una verità assoluta. Rappresentano la conversione filosofica di Leopardi dove inizia a crollare la sua visione della natura come benigna e da indicazioni etiche. Abbandona la poesia per la prosa, riprende la tradizione antica di Platone ed Orazio, principalmente scritte in forma di favola mitologica e dialogo, come nel Dialogo della natura e di un islandese, dove la natura appare per la prima volta maligna e indifferente, carnefice dei suoi stessi figli a cui ha riservato eventi atmosferici, malattie, ma anche l’averci creati come alla ricerca continua di un piacere che non potrà mai esser soddisfatto e avendoci destinati alla morte, preceduta da una vecchiaia fatta di acciacchi e sofferenze. Social catena= è l’appello che Leopardi fa agli uomini, dicendo che devono allearsi e costruire una rete di solidarietà e soccorso reciproco contro la natura, la loro sofferenza
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