Scarica Riassunto libro Fratelli migranti-P.Chaimoseau_ e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! P.Chaimoseau, Fratelli migranti, ADD Edizioni, Torino, 2018. Questo libro vuole creare una politica mondiale dell'ospitalità, vuole trasmettere l'idea che tutti hanno il diritto di migrare. L'autore attraverso dei dialoghi con Hind Meddab, documentarista francese, e con Jane Sautiére, scrittrice che da due anni collabora nel XIX arrondissement di Parigi un collettivo di sostegno ai rifugiati, racconta la sua visione del mondo: il quale è ricoperto dalle barbarie e dall'egocentrismo, dalla paura del diverso, dal rifiuto e dalla violenza. Lampedusa, Malta e molti altri, sono luoghi di arrivo per migliaia di persone ogni anno, gran parte delle quali muiono durante lo spostamento o all'arrivo, stremati. Arrivano senza più nulla, neanche la dignità. L'Iraq, la Siria, L'Eritrea, l'Afghanistan, il Sudan, la Libia sono i territori da dove la gente scappa. Mentre molti Paesi poveri accolgono come possono le migrazioni di massa, l'Europa invece preferisce bloccarle nonostante nel passato anche il nostro popolo ha dovuto migrare. La nostra società è in pace e non interessa a nessuno se altrove ci sono guerre inutili o ribellioni, la pace capitalista e finanziaria non è la pace vera ma è solo portatrice di barbarie. Secondo Chaimoseau le nuove barbarie prendono il nome di paradigma del massimo profitto: guadagnare bene, guadagnare di più, guadagnare il più possibile senza alcuna preoccupazione. Il tutto-profitto che crea l'uomo-tutto (schiavo del guadagno e del consumo). La libertà, l'uguaglianza, la fraternità, la condivisione, la dignità umana sono tutte forze che furono edificate contro le barbarie. Homo sapiens è anche e soprattutto homo migrator. L'uomo consumatore non è più davvero umano, è solo un dato da riempire di servizi e desideri. La vocazione di una Nazione è quella di accogliere tutta la miseria di cui l'esperienza e la dignità storica ci chiedono conto. La mondialità è quella parte del nostro immaginario che si unisce ad altri immaginari. Ci ricorda che il mondo è fatto di ecosistemi. L'accoglienza è un riflesso, una specie di competenza della sensibilità umana che nasce dall'impatto con l'imprevedibile, nell'accoglienza ci si prende cura. Quando è prevista diviene ospitalità. Accettare l'opacità dell'altro, l'imprevedibilità delle sue scelte, significa già rinunciare a "dominarlo" e quindi a dominare il mondo. Accogliere i migranti significa onorare il divenire in loro, concedegli fiducia. La relazione è la semplice mobilitazione dei valori da contrapporre alla disumanizzazione. Si adegua alle divergenze, deterritorializza, crea dei nuovi immaginari individuali e collettivi. Nella relazione nessuno è straniero, le distanze si riducono fino a scomparire. Invece il capitalismo assimila le individualità. Il nostro futuro è dominato da due mostri: 1 il cambiamento climatico; 2 il trionfo del neoliberismo e i suoi effetti. Le popolazioni quindi saranno obbligate a slanciarsi, da ogni luogo verso qualsiasi altro.