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Riassunto libro "Il mondo dell'illuminismo storia di una rivoluzione culturale” Ferrone, Appunti di Storia Moderna

Libro riassunto per l'esame di storia moderna

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 01/06/2022

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Scarica Riassunto libro "Il mondo dell'illuminismo storia di una rivoluzione culturale” Ferrone e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 1 Matteo Bellezza Quater Storia Moderna (A) Università di Torino VINCENZO FERRONE “IL MONDO DELL’ILLUMINISMO, STORIA DI UNA RIVOLUZIONE CULTURALE” Anno 2021-2022 2 CAPITOLO 1 “L’Illuminismo come nuovo umanesimo e laboratorio della modernità” Alla domanda cosa è stato l’illuminismo  Risposta: un grandioso esperimento culturale Ci sono ancora troppi pregiudizi che furono inaugurati dal romanticismo che sono arrivati fino ai giorni nostri, intossicando la storiografia. L’illuminismo può essere definito l’umanesimo dei moderni, come rivoluzione culturale dell’Antico Regime e soprattutto come laboratorio della modernità in occidente destinato ad interagire con la storia del mondo intero, dando vita alla storiografia internazionale. Con modernità gli intellettuali del passato, l’hanno sempre riferita ai lumi, in quanto bersaglio facile da colpire. Vedendola come modernità causa di tutti i mali del mondo, compresa la crisi esistenziale dell’individuo contemporaneo. Un’altra ipotesi di ricerca invece mira a sottolineare il rilievo del contesto, quindi il carattere storico, problematico, sperimentale e anche contraddittorio del fenomeno illuminista, che non si può ridurre ad una formulazione di natura logica e filosofica sulla natura della modernità. Illuminismo  avvio di un esperimento culturale, dando inizio ad una riflessione sull’uomo e sulla natura delle scienze e sulla potenza emancipatoria di queste ultime e allo stesso tempo inquietante dei saperi scientifici. Quindi può essere definito come la ricerca di pratiche culturali, valori e idee originali, di rappresentazione e linguaggi differenti dal passato. Apparvero e vennero discussi valori come: libertà, umanità, cosmopolitismo, diritto alla felicità ecc. Tutti elementi necessari per dare forma alla democrazia rappresentativa (a cui non si era mai pensato prima), che reinterpretavano i vecchi concetti di repubblicanesimo e costituzionalismo, ma arrivando anche attraverso la riflessione al superamento della tortura giudiziaria in difesa dell’individuo . Con l’illuminismo prese corpo un progetto di radicale trasformazione dell’occidente e dell’Antico Regime, facendo nascere un potere intellettuale e una repubblica delle lettere decisa a promuovere una rivoluzione culturale e con l’obiettivo di emancipare l’uomo attraverso l’uomo, creando il linguaggio dei diritti in una versione cosmopolita e universalistica, riordinando anche l’albero dei saperi e rielaborando sul piano epistemologico tutte le conoscenze umane, facendo nascere i philophes e nuove discipline come l’antropologia. Illuminismo  si interrogò sulle nuove forme della comunicazione sociale e sul significato che stava acquisendo l’arte con la nascita dell’opinione pubblica Scienziati, letterati, scienziati e artisti  Avevano una funzione politica e sociale nello spazio pubblico Le domande di partenza che si posero i lumi erano le stesse es. Cos’è l’uomo? Ecc. Ma con le stesse domande fecero nascere una “rivoluzione culturale” e un umanesimo dei moderni. Capace di vivere, sperimentare sul campo e fare esperienza, facendo un laboratorio dei nuovi valori, linguaggi e delle pratiche e rappresentazioni culturali, proprie di una moderna società civile di liberi e uguali. Tutto ciò fu pensato in polemica alle diseguaglianze e privilegi dell’Antico Regime. Il progetto sembrava avverarsi con la Rivoluzione francese, ma si interruppe con il terrore giacobino. 5 Vengono ancora sottovalutate le discussioni epistemologiche nell’Enciclopedia  sono sottovalutati gli esiti culturali del dibattito tra Diderot e D’Alambert su come interpretare il nuovo albero delle conoscenze umane, la natura e la scienza  le quali erano destinate a segnare profondamente il carattere di autentico laboratorio della modernità  smentendo la tesi di Cassirer il quale sosteneva il primato del paradigma newtoniano nell’immagine della scienza elaborata dai philosophes Venturi e Furio Diaz smentirono la tesi di Cassirer, ma senza mai revocare in dubbio il primato la tesi del primato della scienza newtoniana e della ragione nel definire i tratti fondativi dell’illuminismo Nuova storia della scienza del 700  Volume di Thomas Kuhn  “Struttura delle rivoluzioni scientifiche”  aprì una stagione di ricerche sull’importanza dello scontro epistemologico tra differenti immagini della scienza e della natura, in particolare il presunto primato della ragione sulla memoria e immaginazione nell’Enciclopedia. 6 CAPITOLO 2 “L’Enciclopedia e la critica della rivoluzione scientifica del ‘600” Encyclopédie  Albero della conoscenza radicato sulle tre facoltà dell’uomo: ragione, memoria, immaginazione. Poste sullo stesso livello senza gerarchie. Ragione collocata per la prima volta accanto alla ragione e all’immaginazione. Contrapponendola alla ragione astratta e geometrico-deduttiva, che aveva rivoluzionato la rivoluzione scientifica del 600. Encyclopédie  definito come “testo supremo dei Lumi”, influenzando le avanguardie culturali dell’epoca, contribuì anche all’egemonia intellettuale dell’Illuminismo. Suscitò interesse e diversi dibattiti  per le sue traduzione, ma a causa delle polemiche e persecuzioni di cui fu fatta oggetto da parte della Chiesa di Clemente XIII. Resta sottovalutato il ruolo di critica e di forte rottura epistemologica che l’Encyclopédie, introdusse rispetto ai clamorosi successi della rivoluzione scientifica, continuando a sottovalutare le conseguenze filosofiche, sociali e politiche. Rispetto all’antica tradizione enciclopedica dei saperi come esposizione della concatenazione delle scienze  Non si trattava più di riorganizzare e di presentare le conoscenze umane, ma di interrogarsi sulle loro fondamenta epistemologiche  ripensando i metodi di indagine e rappresentazioni consolidate delle natura  rivisitando con spirito critico ogni forma di conoscenza. L’ Encyclopédie  non si sarebbe limitata a imitare e a riprodurre acriticamente e a trasmettere ai posteri le conoscenze acquisite  lo affermava anche D’Alember nel discorso preliminare  consapevole che il mondo stava cambiando e che bisognava far fronte alla rivoluzione scientifica. Era necessario  spiegare i principi su cui si fonda ogni scienza  ricostruire la genealogia o la filiazione delle conoscenze  creando una “storia delle scienze”  interrogandosi anche sui limiti e sulle potenzialità conoscitive ed emancipatorie delle scienze  frutto dell’unico albero della conoscenza possibile  per la prima volta si definì l’ordine storico e genealogico dell’apparizione di tutte le scienze, ribadendo l’unitarietà di fondo di tutti i saperi  che sono i prodotti dell’intelletto umano Superando la concezione di Bacone  che aveva definito due alberi della conoscenza: uno per spiegare il sapere umano e l’altro al sapere divino D’Alembert  era un matematico  rivalutò la funzione della memoria e la storia e il metodo storico filologico  con cui gli umanisti del 500 riportarono in vita le conoscenze degli antichi  creando le condizioni per la rivoluzione scientifica Per D’Alembert  la rivoluzione scientifica era figlia del risveglio dello spirito umano Dopo l’esercizio prioritario della memoria (durante il rinascimento)  fu il turno dell’immaginazione  che nonostante l’inquisizione  fece apparire la nuova filosofia  dando inizio alla rivoluzione scientifica  che ebbe effetti positivi sulle vicende umane e sul potere emancipatorio Diderot e D’Alembert  avevano stigmatizzato Rousseau  che nel 1750 aveva inviato un discorso all’Accademia di Digione  dove provava che la restaurazione delle scienze e della arti avevano corrotto i costumi  confondendo la cultura con l’abuso che se ne può fare. 7 Questa presa di posizione di Rousseau  aprì una stagione nuova riguardo la critica illuministica Rousseau  in realtà parlava ai contemporanei  denunciando come le scienze potevano creare nuove potenti corporazioni d’Antico Regime  come l’uso politico ed economico delle scienze usate dai governi potessero allargare le disuguaglianze  creando nuove gerarchie, fondate sul talento dimenticando la virtù. Obiettivo Discorso preliminare  erano le grandi scelte filosofiche ed epistemologiche e della politica del passato  quindi non bisognava più discutere sul primato delle arti liberali rispetto alle arti meccaniche o viceversa  non si discuteva più sulla superiorità del talento individuale su quello manuale (riservati alle classi inferiori)  quindi vi è una rottura netta con il passato che guardava al significato filosofico che gli illuministi davano alle nuove scienze dell’uomo e della vita. Epistemologia= Studio critico sulla natura e sui limiti della conoscenza scientifica D’Alembert e gli illuministi europei  si basavano sull’umanesimo e il metodo sperimentale di Bacone  aggiornandolo con l’empirismo degli illuministi come, ad esempio, Locke e Hume  basandosi sul fatto che le nostre conoscenze derivavano dai nostri sensi. Il cartesianesimo come nuova scolastica  venne criticato da Voltaire, Genovesi e in particolare Rousseau con la sua frase “sento dunque sono”  l’illuminismo  intrecciava l’empirismo e l’umanesimo Empirismo= l'esperienza unico fondamento del conoscere dal punto di vista oggettivo (contrapposto a razionalismo ) D’Alembert  per arrivare a una piena conoscenza bisognava distaccarsi dall’empirismo degli antichi e di Bacone  doveva fare i conti con il predominio del linguaggio matematico e del metodo geometrico di Cartesio e degli scienziati del 600 Se si voleva indagare sulla natura umana  non bisognava gerarchizzare le facoltà umane  in funzione della memoria, dell’immaginazione e della ragione  perché tutte e tre entrano in gioco La crisi intellettuale dell’occidente partì con Lutero  che attaccò la verità assoluta del cattolicesimo  rilanciò le tesi dello scetticismo di Sesto Empirico (filosofo greco)  alimentando il relativismo filosofico dei moderni Il paradigma newtoniano venne utilizzato come soluzione alla crisi dello scetticismo  godeva di un prestigio  in quanto rappresentava in modo matematico l’universo  a metà del 700 aveva raggiunto il massimo del successo  e si trasformò in un baluardo contro l’ateismo e il materialismo filosofico dei seguaci di Spinoza. Nonostante la certezza data dal paradigma newtoniano  D’Alembert, continuò l’opera di ridefinizione dei saperi  dando voci alle critiche nei confronti del dominio della matematica e del metodo geometrico deduttivo  criticando lui stesso il riduzionismo matematico  D’Alembert  per lui la certezza delle scienze matematiche era frutto della semplicità del loro  che si basava su presupposti astratti e ideali  che non si adattavano allo studio della realtà e delle scienze dell’uomo. Anche Diderot  ribadì che la ragione dei matematici è un mondo intellettuale  ma perde di qualità quando si ragiona in concreto 10 Il materialismo di Diderot  si sostanziava di tante ipotesi scientifiche alimentate dalle ricerche a lui coeve. Il materialismo di Diderot  si basava su una nuova rappresentazione della natura  su una differente immagine della scienza  non meccanicistica e fissa come quella del ‘600. Diderot era più vicino ai filosofi del rinascimento italiano riguardo la “natura naturante” il rinascimento lo aveva conosciuto attraverso lo studio di testi di Shaftesbury che si proponeva di ripensare, secolarizzando, l’eredità dei neoplatonici di Cambridge, che riflettevano sulle dimensioni di microcosmo e macrocosmo  ammirando il dibattito scientifico di Toland  che grazie alle Letters to Serena  aveva concepito “l’idea della materia vivente” , dove il movimento era essenziale per la materia  facendo tornare il panteismo di Giordano Bruno  facendo nascere l’illuminismo radicale  Diderot aveva apprezzato queste riflessioni  si emancipò dal pensiero dell’universo macchina newtoniano Il moderno sperimentalismo illuministico si sposava con il vitalismo rinascimentale Voci scientifiche dell’enciclopedia  le fece diffondere attraverso il volume “l’interpretazione della natura”  manifesto delle forze enciclopedistiche  la natura  composto di materia vivente di molecole organiche ricche di energia  l’opera di trasformazione dei processi era libera  coinvolgendo l’uomo  dialogante con il Tutto che era libero, in quanto genio creatore Diderot  nella “Lettera ai ciechi per chi vede”  illustrava la sua idea di “natura naturante” dove secondo lui vi era un’infinità attività di materia automoventesi  dove vi era un processo evolutivo nel tempo  vi era un trasformismo delle specie animali compreso l’uomo. Diderot  nel suo modello epistemologico  lo scienziato era un’interprete e non un osservatore (come invece era nel ‘600) Lo scienziato - interprete  partiva dal punto in cui i sensi e gli strumenti vengono meno  per formulare ipotesi  ricorrendo all’immaginazione e all’intuizione  traendo dall’esperienza delle conclusioni astratte e generali Filosofia sperimentale Diderot  andava oltre la concezione della ragione analitica dell’empirismo di Locke  Diderot  non sostituì il metodo deduttivo con quello induttivo  ma studiando l’uomo a parti interne attraverso tutte le facoltà dell’uomo  veniva svelato lo sfondo irrazionale della parte psichica dell’uomo con cui operava la ragione nei processi conoscitivi affidandosi al ruolo creativo dell’immaginazione nel pensare la realtà e formulare ipotesi scientifiche. Diderot  la coscienza  non si limita più a registrare il flusso esteriore dei fenomeni, ma crea spontaneamente le strutture mentali entro le quali i fenomeni si ordinano  con il modello epistemologico di Diderot  si assiste all’irruzione dell’irrazionale nel dominio stesso della scienza della natura Ostacoli modello epistemologico  struttura logica del reale e la struttura logica del pensiero matematico. Diderot  denunciava la matematica  considerata da lui come una metafisica generale  che aveva alimentato la crescita di scienze astratte  negando il principio di realtà La filosofia sperimentale illuministica  spazzò via la filosofia razionale del ‘600 (logica e astratta)  Diderot criticava i classificatori  accusati di aver creato una scienza sterile  infatti veniva contrastato il pensiero della “ragione sublime” e il razionalismo analitico e astratto. Diderot, come Rousseau  temeva che la scienza potesse diventare uno strumento di dominio  creando corporazioni d’Antico Regime  rafforzando il principio di autorità delle monarchie 11 La filosofia sperimentale illuministica doveva rispettare tre principi:  La natura non è Dio  L’uomo non è una macchina  L’ipotesi non è un fatto Diderot  filosofare significava rifiutare la costruzione di sistemi filosofici dietro cui si nascondevano logiche di dominio La filosofia sperimentalistica  fare sempre esperienza  sperimentando raccogliendo e collegando i fatti  senza alimentare i pregiudizi Diderot  i fatti vera ricchezza del filosofo  l’osservazione raccoglie i fatti, la riflessione li combina insieme, l’esperienza verifica i risultati La filosofia sperimentalistica rivendicava le scoperte scientifiche del ‘600  questa filosofia non nascondeva di essere figlia dello scetticismo dei secoli precedenti, i padri erano Spinoza e Bayle  avevano insegnato a cercare i propri limiti della conoscenza nella natura dell’uomo stesso e a non fidarsi della sola ragione La nuova filosofia sperimentale però assomigliava l’antica tradizione della filosofia eclettica  che aveva amato il metodo delle scienze naturali e dei sani ingegni, come Giordano Bruno  che pensavano con la propria testa Nella fondamentale voce dell’Enciclopedia  Diderot spiegò i compiti della nuova filosofia sperimentale  la quale si concentrava sugli aspetti del pensiero critico e sul metodo scientifico di analisi della realtà  ribadendo il nesso tra umanesimo e sperimentalismo Diderot  ripensò dalle fondamenta i metodi, compiti e finalità della rivoluzione scientifica  indicando il nuovo orizzonte nel cosiddetto “intronamento dell’uomo” quale ministro e interprete della natura, soggetto virtuoso alla ricerca della felicità. 12 CAPITOLO 4 “il genio e l’immaginazione. Le ucronie e le scienze popolari nel Tardo Illuminismo” Base ipotesi di Diderot  centralità immaginazione nel processo conoscitivo degli scienziati Immaginazione  diventò cruciale nel modello epistemologico di Diderot  scienza fatta ipotesi da sperimentare Spesso immaginazione  ricondotta alla fantasia  Diderot riconduceva l’immaginazione alla ricerca della verità  facoltà a disposizione dell’uomo di scienza  contro le concezioni tradizionali e riduttive dell’immaginazione  professate da Voltaire e D’Alembert Voltaire nel Dictionanaire  aveva ribadito che l’immaginazione poteva trarre spunto dalla realtà  solo attraverso la memoria  immaginazione  limitata da ragione e giudizio D’Alembert  nel discorso preliminare  aveva confutato la gerarchia dell’albero della conoscenza proposto da Bacone che andava contro il razionalismo della scolastica Bacone, aveva messo al primo posto la memoria, poi l’immaginazione e infine la ragione. D’Alembert  considerava l’immaginazione come facoltà creatrice, ma lo spirito prima di creare comincia a ragionare sulle cose che conosce. Per d’Alembert bisognava mettere davanti la ragione all’immaginazione perché la memoria e la ragione fino ad un certo punto sono congiunte e la ragione si fonde con la memoria. Lo spirito sempre secondo lui non crea e non immagina oggetti che non siano simili a quelli conosciuti mediante idee dirette o mediante sensazioni Diderot  nel “Intervista tra Diderot e d’Alembert” e nel “Sogno di d’Alembert”  spiegava come l’immaginazione poteva svincolarsi dalla memoria e dall’esperienza  ed era in grado di attingere dalla parte inconscia del nostro essere e di andare oltre i vincoli imposti dal realismo empirico degli aristotelici  come aveva fatto Giordano Bruno L’articolo “Genio” dell’enciclopedia  segnò un epoca della costruzione del nuovo umanesimo reinterpretarono le fondamento dell’albero delle conoscenze  sovvertendo le consuete gerarchie  dando un pubblico dominio alla forza dell’immaginazione  rispetto al primato della ragione e della memoria nella rivoluzione scientifica  dando anche importanza alla figura del genio che divenne un ministro e interprete della natura Nel genio  secondo Diderot  l’immaginazione andava oltre  dove la potenza immensa dell’immaginazione  consentiva al genio di avvicinarsi alla verità  aprendo strade sconosciute nello studio della natura  rompendo le convenzioni politiche Il genio  rimetteva in discussione il gusto  dove il gusto è distinto dal genio e quest’ultimo è un dono della natura  il gusto è prodotto dello studio e del tempo e dipende da regole stabilite  mentre una cosa per essere geniale a volte deve essere irregolare perché le regole e le leggi del gusto intralcerebbero il genio che le infrange I geni  operavano in vari ambiti  nella politica e nelle scienze del governo  immaginando mondi nuovi e società utopiche La nuova filosofia sperimentale illuministica  riconobbe la centralità dell’immaginazione  introducendo elementi di discontinuità rispetto al razionalismo e all’empirismo scolastici di Locke e Hume 15 rispetto all’attenzione verso l’efficacia della cura  lasciando però un’ampia libertà di immaginare ogni tipo di ipotesi utile  come ad esempio l’influenza astrale nelle malattie nervose  dove gli astri hanno un’influenza Nello studio del magnetismo e dell’elettricismo  regnava confusione  dove scienziati come Volta  volevano quantificare e matematicizzare i fenomeni elettrici  mentre scienziati come Marat e Brissot  erano decisi a legittimare la verità scientifica in base all’utilità piuttosto che alla razionalità delle teorie proposte  questi ultimi erano mesmeriani polemici contro le accademie  denunciando l’astrattezza e il carattere poco comprensivo delle varie teorie di Newton Le gazzette scientifiche  confondevano il neonaturalismo con il ritorno del magico  in realtà si trattava di uno scontro delle diverse immagini della scienza Amoretti  tentò di separare l’opera dei ciarlatani da quella dei seguaci del neonaturalismo  dimostrando come il dibattito tra Volta e Galvani aveva rilanciati il dibattito riguardo la rabdomanzia  grazie alla tesi immaginata da Galvani Oltre allo scontro scientifico del tardo illuminismo  si inasprì l’attacco nei confronti dell’Antico Regime scientifico  contro i circuiti accademici e la professionalizzazione dello scienziato che poteva creare logiche di dominio  padre di questo attacco alle corporazioni scientifiche fu Rousseau nel suo primo discorso  dove secondo lui la scienza non era in grado di migliorare i costumi e la vita dell’uomo Stessi pareri di Rousseau li condivideva Diderot  nel suo volume “l’interpretazione della natura”  dove invocava una scienza popolare nei linguaggi Brissot de Warville  nel suo pamphlet “De la vérité”  affermava che le accademie andavano contro la ricerca della verità  criticava gli scienziati moderni  che secondo lui pensavano solo alla fama e alla ricchezza  criticava l’arroganza degli scienziati  e che le accademie dominavano si sposavano con il controllo dei paradigmi scientifici Brissot  temeva che la scienza potesse diventare una “nuova Chiesa”  con i propri inquisitori asserviti dal potere dispotico dei sovrani  difatti durante la Rivoluzione francese le accademie verranno chiuse perché accusate di essere una corporazione aristocratica Dopo la Rivoluzione francese  quelle lotte scientifiche terminarono  la storiografia internazionale, infatti, a lungo ignorò lo scontro tra idee scientifiche Si dimenticò che gli illuministi ambivano all’idea stessa di filosofia partendo dalla critica di rivoluzione scientifica  trasformando la metafisica in filosofia sperimentale a servizio dell’uomo Con la Restaurazione  le accademie tornarono più forti di prima  gli scienziati divennero un gruppo professionale  separato dalle humanities  confondendo il positivismo con l’illuminismo Comte  capovolse il significato dell’albero della conoscenza dell’Enciclopedia  dove nell’illuminismo era garantita la centralità dell’uomo attraverso le sue tre facoltà (memoria, ragione e immaginazione) Per il positivismo invece si metteva al centro il metodo scienifico e il linguaggio logico matematico  dove i fenomeni oggettivi  davano indipendentemente dall’osservatore  una gerarchia naturale e invariabile dei fenomeni 16 Comte  ancorò il concetto di ragione all’empirismo matematico e al determinismo dei principi di Newton  nonché alla lettura matematica di ogni fenomeno  dove la matematica diventava la base di ogni sapere L’empirismo e l’umanesimo  sognavano di ridefinire i saperi complessivamente tutti i saperi e di costruire attraverso il progetto epistemologico dell’Enciclopedia una nuova scienza fatta per l’uomo per l’uomo L’immaginazione  la quale fu rivalutata  finì con l’assumere una funzione strategica  in grado di ripensare l’idea dell’arte degli antichi  trasformando l’arte dei moderni in una forma di interpretazione e conoscenza creativa della realtà  capace di pulsioni emancipatorie  avviando una rivoluzione estetica dei moderni 17 CAPITOLO 5 “L’illuminismo e l’arte dei moderni nell’età dell’opinione pubblica” Rivoluzione culturale dell’illuminismo  apparsa nelle ricostruzioni storiografiche poco attenta e significativa  sensibile solo ad aspetti utilitaristici  rispetto alle peculiarità del mondo dell’arte dei moderni Nonostante le ricerche sull’estetica illuministica del ‘700 continuano a prevalere le vecchie categorie da parte di storici dell’arte  segnata da pregiudizi  che trasformarono Diderot e Rousseau in padri del romanticismo o fautori del “contro illuminismo” Nella direzione specificata sopra restavano intellettuali come Isaia Berlin  che non aveva approfondito il progetto epistemologico dell’enciclopedia ( che intrecciava empirismo e umanesimo dei moderni)  Berlin accusò l’illuminismo di razionalismo astratto  questo schema era difficile da applicare a Rousseau o Diderot  più vicini all’immaginazione e lontani dal meccanicismo Berlin  riconobbe Diderot tra i padri del romanticismo  dove secondo lui Diderot aveva colto gli elementi irrazionali dell’uomo Nel 1937  Venturi  contestò l’Estetica di Benedetto Croce  per aver liquidato le teorie linguistiche degli illuministi sull’arte  Venturi contestò Croce, perché quest’ultimo aveva liquidato quelle teorie in quanto viziate dai pregiudizi positivistici Venturi contro Croce  aveva sottolineato le rivendicazioni della creatività dello spirito umano e l’impegno da parte degli illuministi a riflettere sulle fondamenta epistemologiche del discorso artistico  partendo dallo studio empirico delle facoltà umane Venturi  si soffermò sulle opere di Diderot in particolare su “La lettera ai sordi e ai muti per coloro che ascoltano e parlano”  dove legava la questione estetica a quella del linguaggio  interrogandosi sulle fondamenta dei fenomeni artistici a partire dal rapporto tra realtà e linguaggio in termini storici e psicologici L’obiettivo polemico dichiarato da Diderot  era il trattato di Charles Batteux  in realtà Diderot andava contro al principio logistico come unica chiave di comprensione della realtà e andava contro i cartesiani che volevano trattare i fenomeni artistici attraverso il metodo geometrico e anche contro la logica scolastica e della “Grammatica generale e ragionata di Port Royal”  che teorizzava il parallelismo tra forma logica e linguistica  convinti dell’esistenza di un essenza razionale in tutte le lingue La questione riguardava le inversioni a fini poetici dell’aggettivo e del sostantivo in molte lingue  creando un dibattito acceso  Diderot contro le spiegazioni logiche dei philosophes grammatici  tirò fuori il suo spirito critico ed esperienza sul rapporto tra linguaggio e realtà naturale  dove il linguaggio derivava dai sensi come le percezioni della natura A Diderot affascinavano le forme primitive di linguaggio dell’espressione umana nell’interpretare la natura per poi imitarla in forma artistica in tutte le modalità espressive di cui l’uomo era capace  infatti osservò il linguaggio gestuale delle opere teatrali  riflettendo sul legame tra le parole e i gesti dei primitivi e sulle capacità dei movimenti della danza e sulla forza creatrice del genio e del poeta nell’immaginare soluzioni espressive nelle differenti situazioni I sordomuti e la loro potenza nella gestualità che andava oltre ogni convenzione perché non bada al modo di comunicare e questo aveva colpito Diderot 20 Lessing con la sua opera prese le distanze dal passato aprendo il discorso artistico al tema della ricezione e al confronto con l’opinione pubblica  che si stava delineando in occidente  con il Laocoonte si consolidava la stagione dell’opera d’arte nell’età dell’opinione pubblica  che diventò il nuovo tribunale di estetica dei moderni Lessing si esprimeva per mettere sotto luce la scultura del Laocoonte  per criticare la tesi principale di Winckelmann sul primato degli antichi  Lessing poteva così piena libertà per i moderni nel creare un nuovo discorso artistico in linea con le conoscenze scientifiche e con la sensibilità dei contemporanei Winckelmann e Lessing ebbero una discussione riguardo l’espressione del Laocoonte  dove secondo quest’ultimo esprimeva dolore  Lessing  invitò a superare quel dogma della bellezza classica dei greci  e le passioni negative dovevano essere sdoganate nell’arte  in quanto espressioni dell’umanità completa dell’uomo Quindi si doveva andare oltre l’antica concezione della semplice imitazione della natura e impegnarsi nell’interpretazione della natura alla luce delle nuove concezioni scientifiche dove l’obiettivo dell’arte doveva essere l’espressione e la verità Lessing  rilanciò le tesi contenute nell’opera “l’interpretazione della natura” di Diderot  continuo sperimentare per interpretare la realtà e di una natura sempre naturante  in cui i fenomeni apparivano e svanivano nel tempo  quindi la poetica era diversa da quella degli antichi -  dove la poesia drammatica era l’arte più ampia  capace di liberare meglio l’immaginazione L’opera di Lessing  aprì la strada illuministica all’estetica dei moderni anche in Germania  dibattito che ne nacque prese ben presto in carico problemi e soluzioni comuni al resto d’Europa  al centro di tutte le nuove riflessioni connesse all’arte si trovava sempre più la ricerca dell’umanità dell’uomo e delle sue facoltà  sdoganate dall’Enciclopedia anche in campo artistico Herder  rispose a Lessing  difendendo W.  dove Herder coglieva nella scultura un’immobile processualità  dovuta allo spirito vitale e all’intensa energia presente nei corpi ben rappresentati Centralità tragedia  delineatasi dopo la pubblicazione dell’enciclopedia  opera chiave di questo ambito “Drammaturgia di Amburgo” di Lessing  che doveva fare i conti con i testi più significativi della cultura teatrale occidentale  rivisitando la “Poetica” di Aristotele alla luce delle conoscenze dei contemporanei rincorrendo alle sue competenze in vari ambiti e lo spirito critico Diderot e Lessing avevano lo stesso stile retorico e argomentativa e contro il carattere autoritario dell’antico regime artistico  i Salons di Diderot e l’opera di Lessing  assomigliavano dal punto di vista formale Nella “Drammaturgia di Amburgo”  Lessing  criticava le opere messe in scena ad Amburgo  diventando un critico drammatico  svelando però altre ambizioni  dove emersero delle interpretazioni da parte di Lessing che erano state date dai fautori della logistica in Germania La tesi di fondo della “Drammaturgia di Amburgo”  si fondava su un interrogativo che era perché nel mondo antico il teatro e la tragedia erano stati importanti per poi finire ai margini dell’esperienza esistenziale e culturale europea dei moderni?  dove la concezione originale di poesia tragica degli antichi andava riscoperta e studiata per poi essere adattata ai tempi moderni Quindi il neoclassicismo illuministico  non doveva imitare gli antichi  come proponevano i neoclassicisti reazionari 21 Per rianimare lo spirito antico  necessario meditare alla potente funzione epistemologica attribuita ad Aristotele alla poesia sulla storia  dove la tragedia era apparsa prima della filosofia e aveva indagato riguardo la condotta dell’uomo e del suo destino sotto l’autorità divina (che amava giocare con la vita degli uomini) Il mondo greco non esisteva più  ma la tragedia intesa come imitazione “di azione di vita”  doveva essere rievocata dal moderno umanesimo illuminista  in cui cominciava a delinearsi la questione dei confini della libertà dell’individuo e i discorsi religiosi Il punto cruciale  stava nella rivendicazione del potere della poesia tragica rispetto alla conoscenza approfondita dell’uomo universale  concetto che era al centro della cultura illuministica  che diffondeva e rifletteva nelle logge massoniche e nei luoghi di ritrovo  gli ideali di uguaglianza e cosmopolitismo Secondo la traduzione di Aristotele attuata da Lessing  Aristotele aveva detto che lo storico descriveva i fatti, mentre il poeta i fatti che potrebbero accadere  quindi secondo Lessing Aristotele attribuì alla poesia un potere filosofico che rappresentava l’universale Molti interpreti e traduttori di Aristotele  avevano mal interpretato l’interpretazione di Lessing Lessing  per conoscere approfonditamente i meccanismi psicologici dell’individuo bisognava indagare sui “caratteri” e non sulle “condizioni” (come invece voleva Diderot)  l’artista  doveva ricercare i caratteri di universalità  quindi era necessaria una valutazione della natura umana in modo che i personaggi non si presentassero esteriormente come poteva convenire a loro Lessing  nel richiamare in vita lo spirito poetico degli antichi  fece anche tesoro delle considerazioni aristoteliche per polemizzare contro la poesia del suo tempo che era cortigiana e celebrativa e andava contro la tradizione teatrale barocca Aristotele  nella “Poetica”  aveva esplorato la natura e il fine della tragedia  e le sue parole come catarsi, pietà e timore erano state mal tradotte e manipolate nei secoli  Lessing intervenne a riguardo Lessing  riportare in vita lo spirito tragico degli antichi con i suoi complessi meccanismi psicologici alla luce del mutato contesto epistemologico determinato dal successo dell’empirismo e dell’umanesimo illuministico dell’Enciclopedia Secondo Lessing  Aristotele intendeva per tragedia l’imitazione di un’azione la quale mediante la pietà e il timore purifica l’animo  quindi la catarsi (in Grecia Antica era un rito magico per la purificazione, mentre in psicologia è la liberazione da esperienze traumatizzanti)  operava solo nel caso ci fosse stato un coinvolgimento emotivo da parte del pubblico durante la rappresentazione  quindi la narrazione non dava lo stesso effetto Lessing aveva studiato sui testi di Hume e Smith  Lessing aveva spiegato gli effetti dell’empatia  legando la pietà al timore  utilizzando anche i concetti di Aristotele  dove il secondo il filosofo greco il male diventava oggetto della nostra pietà solo quando quest’ultimo intimorisce l’individuo e dove non vi è questo timore non esiste la pietà Attraverso il concetto spiegato sopra ovvero l’interpretazione dello spirito tragico degli antichi  si rese più spiegabile grazie ai nuovi studi moderni sulla psicologia ricorrendo a due termini:  Filantropia  intesa come senso compassionevole dell’umanità che si risveglia nell’uomo nel momento in cui viene colpito benché il suo dolore ci sia presentato come ben meritato 22  Umanità Questi due termini diventeranno fondamentali nel linguaggio politico morale dell’illuminismo Il teatro drammatico dei moderni però non doveva imitare quello antico; quindi, si doveva reinventare il linguaggio e le tematiche  ma si doveva rispettare lo spirito che ispirava Eschilio ed Euripide  avendo però presenti le differenze con il contesto greco antico La “tragedia borghese”  proposta da Diderot con la messa in scena di questioni di attualità  le riflessioni epistemologiche di Diderot erano contenute nella “Poesia Drammatica” dove ribadiva la necessità di ridefinire il ruolo del pubblico Diderot  denunciò il tradimento dell’autentico spirito tragico degli antichi  contrastando le regole delle convenzioni accademiche  Lessing  riconobbe a Diderot questo ruolo eversivo  fecero causa comune contro il teatro barocco accusando questo tipo di teatro di aver tradito Aristotele e l’autentico spirito tragico degli antichi Lessing  svelò anche la funzione di Voltaire  il quale amava incarnare il ruolo di patriarca dell’illuminismo e custode del canone classico Lessing, quindi, fece ricorso al nuovo empirismo (dove interagivano ragione e immaginazione) per rifondare l’arte dei moderni nell’età dell’opinione pubblica affermando che per saper inventare era necessario saper ragionare e viceversa Egli aveva compreso e spostato il progetto di ripensamento critico dell’arte dei moderni introdotto da Diderot con le sue denunce contro l’antico regime artistico I frutti straordinari di quella rivoluzione culturale nel mondo dell’arte alimenteranno molti artisti e pensatori futuri durante il tardo illuminismo. ROUSSEAU Testi chiave dell’Illuminismo  i Discorsi di Rousseau  dove nel primo Rousseau chiedeva se le scienze e le arti avessero contribuito alla purificazione dei costumi  il secondo invece indagava sulle origini delle disuguaglianze tra gli uomini  il primo discorso dava una risposta negativa  mentre nel secondo attribuiva al progresso scientifico di creare sempre più disuguaglianze Rousseau in questi suoi testi aveva indignato molti illuministi  tra cui Voltaire, il quale accusò il ginevrino di voler far tornare l’uomo allo stato brado Le conclusioni di Rousseau in realtà vennero percepite come una sfida per gli illuministi che volevano interrogarsi sulla natura dei saperi umani e sulla loro pretesa funzione storica nei processi di emancipazione del genere umano Le tesi di Rousseau divennero una questione alla quale rispondere  molti tra cui Alfieri e Diderot Diderot  nonostante i contrasti con il ginevrino (Rousseau)  aveva contribuito alla formulazione dei due discorsi  perché Diderot condivideva le preoccupazioni di quest’ultimo  il quale temeva le logiche corporative presenti nelle accademie scientifiche e contrastavano entrambi l’egemonia del pensiero meccanicistico e matematico che formava i nuovi scienziati L’Enciclopedia  era nata per contestare quell’egemonia e per evitare la disumanizzazione dei modelli conoscitivi a favore dell’universo macchina  l’enciclopedia  voleva sgomberare questo pensiero ridefinendo i pensieri 25 Tindal e Shaftesburry  la critica ai nessi tra politica e religione  attacco dissacrante al potere religioso Questo attacco  portava il frutto intellettuale di anni di lotta per la “libertas philosophandi” combattuta da esponenti della tradizione libertina contro cattolici e protestanti in ogni parte d’Europa  le sue radici stavano in Italia  che nonostante la repressione della Chiesa  si iniziarono a smascherare gli aspetti della superstizione religiosa e studiando e comprendendo i testi sacri Con l’opera di Spinoza  prese forma un sistema metafisico e una filosofia dell’ateismo  dimostrata con metodo geometrico e cartesiano in cui si negava la provvidenza  questa spiegazione filosofica  rilanciava su nuove basi la scoperta vocazione umana e politica dei profeti Che quelle idee formulate dai libertini grazie a Spinoza furono la sola fonte primaria della componente radicale dell’illuminismo resta ancora discussa Bayle e Toland (protagonisti dell’illuminismo radicale)  affermarono la marginalità della filosofia spinoziana rispetto al progetto epistemologico della rivoluzione culturale illuministica Bayle  criticò Spinoza  segnalando che i fondamenti della dottrina Spinoziana  erano conosciuti e comuni ad alcuni filosofi orientali e antichi  stigmatizzando le conclusioni di quel sistema poteva condurre  contestò il primato del razionalismo e del principio logico per la ricerca della verità che metteva al primo posto la metafisica  che furono i nemici del progetto dell’Enciclopedia Secondo Bayle  la causa dell’ateismo  necessitava di un altro approccio  appellandosi alla storia dei popoli e all’osservazione della realtà umana nel suo sviluppo  utilizzando le testimonianze nella letteratura dei viaggiatori  per dare tesi dell’ateo virtuoso e di una possibile società formata da atei  per concludere le guerre religiose Toland  contrappose al metodo geometrico dimostrativo e al panteismo spinoziano  il panteismo di Giordano Bruno  arricchendo l’ipotesi del moto inerente alla materia e della sua continua trasformazione Toland  il suo obiettivo polemico era l’universo macchina di Newton e le Boyle Lectures  che avevano legittimato la funzione decisiva della provvidenza creatrice utilizzando la scienza moderna meccanicistica Il nuovo materialismo e ateismo di Toland  trovò accoglienza in Francia presso la corte del Conte Holbach  che ripubblicava testi classici clandestini IL PROBLEMA RELIGIOSO ILLUMINISTA Crisi dell’enciclopedia nel 1761 con la pubblicazione della Lettre à M.  la storia religiosa dell’illuminismo conobbe una tappa fondamentale  quella lettera  manifesto degli atei e materialisti parigini  che facevano a capo a Diderot  dichiarava guerra la cristianesimo e alle religioni  proponendo di affidare alla filosofia la guida dei popoli e la sostituzione delle figure religiose con i philosophes e della religione con la filosofia atea e materialistica  accompagnata da una campagna di pubblicazione dei testi clandestini  però non ebbe grande successo  rivelandosi solo un opzione alla lotta contro le religioni rivelate Più incisive sul piano politico e sociale  le riflessioni dei deisti e dei cultori di nuove forme di religione naturale universali in alternativa a quelle rilevate 26 I deisti  spogliarono Dio dai suoi attributi mitici  riducendolo a un principio logico razionale  Dio era un ente lontano e disinteressato alle vicende umane  ma figura necessaria per legittimare l’ordine sociale umano secondo l’invocazione di Voltaire  dove se Dio non fosse esistito sarebbe stato creato Rousseau  andò verso un’altra strada  collocò l’esistenza del Dio biblico nel cuore degli uomini, mescolandolo alla natura  invocando la sua presenza per sanare i timori dell’uomo Nel “contratto sociale”  Rousseau  completò la usa opera da riformatore religioso  rilanciando il progetto di Machiavelli  di una religione civile in grado di migliorare il genere umano e di tutelare i diritti dell’uomo Gli illuministi  la questione religiosa  rappresentò il nodo cruciale da esplorare  con cui fecero i conti nel loro intento di creare le condizioni per una rivoluzione culturale in occidente La novità  stava nell’aver interrogato il fenomeno religioso come una questione umana  partendo dall’uomo stesso  tutti coloro che si ispiravano al progetto epistemologico dell’Enciclopedia  interpellarono la memoria delle popolazioni antiche e cercarono le radici della religione  valutando il potere della ragione e dell’immaginazione nel creare miti e leggende L’attenzione si concentrò  criticando il mito religioso del paradiso terrestre e fecero cadere l’invenzione agostiniana del pecato originale come spiegazione ultima del male e fondazione teologica del cristianesimo La storia religiosa dell’illuminismo  separazione della provvidenza  dove l’avventura dell’uomo deve riscoprire in se stessa il proprio fine e le proprie motivazioni Diderot  lotta al cambiamento della condizione umana  egli ribadì il legame tra religione e politica La critica illuministica sui miracoli/ superstizioni e sul fanatismo religioso  aveva smascherato l’origine divina del potere dei re Grazie alle opere di questa élite intellettuale  strada aperta al ripensamento dell’idea dell’autogoverno degli uomini, della mentalità repubblicana e delle forme di democrazia che venivano dal mondo antico  facendo interagire neoclassicismo con illuminismo La dialettica tra antichi e moderni  forniva un quadro di riferimento generale e un arsenale storico dal quale attingere  per immaginare il futuro muovendo il presente Il pensiero politico illuminista  si sviluppò nel confronto con il repubblicanesimo classico degli antichi con il repubblicanesimo del 600/700 e i governi assolutistici  rimeditando le forme antiche del modello repubblicano  che sembravano le uniche a garantire massima partecipazione all’autogoverno Nuova idea illuministica  politica fatta dall’uomo per l’uomo  facendo rivivere il mito politico della polis interrogando le forme storiche assunte dalla democrazia diretta  giudicando gli aspetti postivi e negativi del governo misto e repubblicano di Roma  esaminando cosa restava di quel mondo  acquisendo piena coscienza della libertà umana Gli illuministi  differenziarono la libertà dei moderni con quella degli antichi  ridefinendo l’identità stessa di individuo a partire dai suoi diritti e dalla loro pratica 27 Testi chiave politica dell’illuminismo  “Lo Spirito delle Leggi” di Montesquie del 1748  sintetizzava le riflessioni politiche su monarchi e repubbliche dell’epoca  dando un linguaggio per pensare le istituzioni Montesquieu  spiegò la differenza politica ed economica tra antichi e moderni  dove la ricchezza dell’età moderna era data dalle finanze e dai commerci e non dalle conquiste  quindi si deve favorire un governo delle leggi e non degli uomini Fece riflessioni sulla libertà civile dei moderni (tesa a proteggere l’individuo e i suoi beni) e la libertà politica degli antichi intesa come esercizio collettivo di sovranità Lo spirito delle leggi  indagine sulla natura e sulla funzione libertaria della legge della separazione dei poteri, delle tre forme di governo (repubblica, monarchia e dispotismo) e i loro principi motori che animavano le forme di governo (virtù, onore e paura) Montesquieu  analizzò la decadenza delle repubbliche aristocratiche come quella di Venezia  minacciate di fronte al potere delle monarchie assolute  le monarchie moderne erano governate da gruppi aristocratici ristretti e conservatori  la loro debolezza interna era la corruzione e dall’egoismo e il venir meno delle virtù civiche Rivoluzione inglese  fallimento modello repubblicano  difronte alle monarchie assolute  Montesquieu  vide una crisi irreversibile del modello repubblicano rispetto all’assolutismo  la causa del fallimento della repubblica inglese fu causato (secondo lui) dalla mancanza di virtù Nel Regno Unito  ripristino monarchia  governo misto  equilibrio tra corona e parlamento (camera dei lords e dei comuni)  aggiunta tutela dei diritti del cittadino inglese nel Bill of Rights  questo modello rappresentò una nuova linfa su come rivitalizzare lo spirito repubblicano avverso all’assolutismo e favorevole ad una larga partecipazione I freethinkers  come Shaftesbury  a porre l’accento sull’importanza dell’etica dei repubblicani legando la questione del deismo, la polemica contro le religioni rivelate  con il tema della libertà degli individui di una concezione nuova della patria e del cosmopolitismo  ponendo l’accento su possibili nuovi contenuti morali del patriottismo repubblicano (non inteso più come amore della terra dei padri) da intendere come amore comunitario per tutti i cittadini che si autogovernavano dandosi leggi contro l’assolutismo Riflessioni sulla morale e politica in forme nuove e cosmopolite  era apparso prima di Montesquieu  con i teorici del diritto naturale come con Locke  nei “trattati sul governo”  aveva spiegato che il potere politico stava nel consenso del popolo e nella volontà di uomini liberi e razionali  capaci di dare vita ad un contratto e a una comunità rispettosa verso i diritti naturali dell’individuo  la comunità politica la designavano con il termine civitas e il miglior corrispettivo è Repubblica Queste idee furono illustrate nel Cato’s Letters di Gordon e Trenchard mescolando la tradizione del repubblicanesimo classico di Livio e di Cicerone rivisitato da Machiavelli come umanesimo civico e linguaggio della virtù con il giusnaturalismo dei diritti naturali di Locke Attraverso queste riflessioni fu aperto il cantiere per la costruzione illuministica del repubblicanesimo e del costituzionalismo dei moderni utilizzando un linguaggio dei diritti dell’uomo  la ricerca storiografica  trascurato la genealogia del repubblicanesimo dei moderni illuministico 30 La concezione del patto sociale dei singoli individui  ripudiava l’idea di un patto di denominazione teorizzato da Hobbes  dall’altro creava un corpo politico repubblicano  un corpo morale e collettivo che attraverso l’espressione della volontà generale le azioni umane assumevano un valore morale e I diritti naturali dell’individuo venivano trasformati in diritti di cittadinanza grazie all’agire politico dell’uomo Nel contratto sociale  la libertà degli antichi  diventava nell’intenzione di Rousseau  migliore garanzia della libertà dei moderni  perché la volontà generale esprimeva il bene comune  garantendo l’eguaglianza e la pratica dei diritti dell’uomo (che avevano una natura morale e politica)  questa era soluzione prospettata da Rousseau Il contratto sociale  si fondava sulla dichiarata ostilità del ginevrino a ogni forma di antropologia negativa come la teoria del peccato originale di sant’Agostino  preferendo la teologia politica di Pelagio  dove l’uomo era buono e capace di riscatto tramite il suo operato Molte contraddizioni di Rousseau come ad esempio  chi non obbedisce alla volontà generale sarà obbligato da tutto il corpo il che significherà che lo si forzerà ad essere libero  mostrò contraddizioni nelle clausole preliminari del contratto  dove secondo il ginevrino tutte le clausole si sarebbero ridotte ad una sola cioè l’alienazione totale di ciascun associato a tutta la comunità  secondo Talmon e Berlin  queste premesse furono riutilizzate nel terrore giacobino Contratto sociale  contributo alla definizione di umanità dell’uomo e all’affermazione del linguaggio dei diritti dell’uomo, importanti furono le sue riflessioni sul diritto naturale di libertà dell’individuo nella storia dell’umanità Nel contratto sociale  l’uomo veniva caratterizzato in quanto tale come titolare di diritti naturali dati dalla natura che sono universali, inalienabili e uguali per tutti Attraverso il linguaggio dei diritti dell’uomo  “diritti dell’uomo” espressione che cominciò a diffondersi dopo il contratto sociale di Rousseau  si affermarono due modi di concepire l’umanità dell’uomo Rousseau  trasformò l’idea di libertà nel diritto più importante  facendo la formula e la bandiera di combattimento nei circoli illuministici europei Rousseau  non si limitò a esplorare il nesso tra libertà degli antichi e quella dei moderni, ma indagò la dimensione antropologica della libertà dell’individuo nei confronti dell’alterità della libera volontà rispetto all’istinto degli animali Rousseau fece della libertà un valore universale caratterizzante per il movimento dei lumi  dando l’arsenale teorico delle riforme penali invocate da Beccaria e Voltaire  il contratto sociale non ebbe molto seguito tra i contemporanei della sua epoca  il mito del governo popolare fu sempre malvisto Gli illuministi preferirono approfondire il tema della rappresentanza  il governo rappresentativo  venne considerato il futuro come soluzione alla questione repubblicana mentre la democrazia diretta venne vista come un governo anacronistico La rivoluzione americana del 1776  Tardo illuminismo  profonda politicizzazione dei Lumi contro il dispotismo  la rivoluzione americana aprì diversi dibattiti in tutta Europa  ma in Italia  venne la parola finale alla ricerca di soluzioni al problema del repubblicanesimo dei moderni 31 Filangeri  “Scienza della legislazione”  necessità di costruire un nuovo ordinamento giuridico fondato sui diritti dell’uomo e sul principio di eguaglianza  capace di trasformare e di riformare l’economia, la politica e vari ambiti  si delineava un governo rappresentativo come quello federale e repubblicano dei coloni americani e della necessità di una costituzione scritta  Filangeri andava contro la old costuitution inglese che non essendo scritta alimentava i contrasti tra corona e parlamento Filangeri  denunciò lo schiavismo, le disuguaglianze giuridiche dell’antico regime e l’intolleranza religiosa  invocava la libertà di commercio e di stampa Filangeri insieme a Pagano e Condorcet  gettarono le basi del costituzionalismo illuminista  dove al centro di questo costituzionalismo stavano i diritti dell’uomo  che furono consacrati nel 1789 nella Dichiarazione dei Diritti dell’uomo  diritti individuali da tutelare in ogni modo dalle possibili degenerazione del potere legislativo La politica dei diritti inaugurata dagli illuministi  prese strade diverse in vari paesi In Inghilterra  nei “Commentaries on the laws of Englad”  di Blasckstone  I diritti rivendicati come conquista storica Illuminismo scozzese (Hume e Smith)  linguaggio dei diritti dell’uomo venne politicamente neutralizzato  attraverso un processo di legittimazione che lo faceva derivare dai doveri di matrice storica  i diritti erano circoscritti nella sfera della sola giustizia esclusi dalla sfera economica In Francia  ci fu la piena politicizzazione dei diritti usati nella sfera pubblica come strumento retorico contro le ingiustizie dell’antico regime  ebbe inizio con Voltaire nel caso Calas  si sviluppò anche nella battaglia contro la tratta degli schiavi attraverso opere teatrali  stessa cosa si fece nei riguardi dei diritti delle donne con Olympe de Gouges Nel Sacro Romano Impero  la lotta per i diritti dell’uomo sviluppata da Schiller, Goethe e Herder  la battaglia si sviluppò contro la degenerazione dispotica dell’assolutismo  questa propaganda ai diritti dell’uomo fallì con la sconfitta delle logge massoniche Il codice generale prussiano del 1794  i diritti dell’uomo furono neutralizzati politicamente  dove i diritti vennero enunciati, ma depotenziati, racchiusi in formulazioni giuridiche singolari che negavano il principio di uguaglianza e il loro principio alienabile  questo codice chiudeva la stagione degli illuministi tedeschi Il ripensamento politico da parte degli illuministi  produsse un cambiamento di valori  di ribaltamento dei punti di vista consolidati grazie alla lettura prima morale, poi politica e infine giuridica e costituzionale dei diritti dell’uomo  l’invenzione di quel linguaggio e la sua diffusione tramite l’opinione pubblica  trasformarono per sempre l’occidente  facendo nascere una politica emancipatoria di valori capace di sognare nuovi mondi e società 32 CAPITOLO 7 “L’enigma politico dell’illuminismo globale: diritti dell’uomo e schiavismo” L’illuminismo nel corso della storia fu attaccato più volte  perché questo movimento aveva una concezione originale della politica  mirata a costruire una politica dei diritti dell’uomo creata in difesa dell’individuo da sé stesso e dalla vita in comunità  rivendicando la dignità umana Il progetto illuministico fu costruito muovendo da una profonda revisione della rivoluzione scientifica del ‘600 di tutti i saperi umani  questo orizzonte di riferimento oscillante tra utopia e riforma nacque nell’ambito della stagione del tardo illuminismo si tentò di costruire una nuova morale universale in polemica con i valori d’Antico Regime Durante il tardo illuminismo circolò un linguaggio politico mai visto, fondato sulla trasvalutazione dell’antico sistema di valori, inventando nuove idee e si affermarono pratiche culturali e sociali che influenzano ancora adesso la contemporaneità. CONTESTO STORICO Tappa decisiva del processo di trasformazione  guerra dei sette anni (1756-63)  definita come la prima vera guerra mondiale  perché questa guerra fu combattuta in tutte le parti d’Europa e del mondo In Europa  Alleanza tra Federico II di Prussia e Inghilterra  alleanza che sembrava capace di resistere contro la coalizione austriaca, francese e russa  grazie alle vittorie prussiane Il conflitto in Europa cambiò grazie ad alcune vittorie russe Morto Ferdinando IV Borbone di Spagna  nuovo sovrano spagnolo Carlo III Borbone (figlio)  attaccò il Portogallo  alleandosi con i Borbone di Francia In Inghilterra  il nuovo re Giorgio III  favorevole ad una politica di negoziazione In Russia  nuovo zar Pietro III  simpatizzante della Prussia e di Federico II  quindi la Russia si avvicinò alla Prussia  alla fine i russi si ritirarono dal conflitto del tutto la volontà di Caterina II Nel ’63  la guerra terminò con i trattati di Parigi e di Hubertusburg senza grandi variazioni territoriali nel contesto europeo  ma si ebbero diversi esiti nel contesto transoceanico  a conferma che la posta in gioco di questo conflitto non erano l’egemonia nel vecchio continente, ma per il dominio delle rotte commerciali internazionali e l’egemonia coloniale Con il trattato di Parigi  l’Inghilterra diventava la padrona degli oceani e degli spazi extra europei, mentre il sistema imperiale francese e spagnolo ne usciva a pezzi In Asia  ci fu una decadenza dei grandi imperi asiatici  degli ottomani, dei Safawidi, dei Moghul, dei Manciù e dei Tokugawa  la Cina e il Giappone  furono capaci di resistere alla penetrazione europea chiudendo le frontiere  quindi la Cina rimase isolata  ma rimase una potenza militare in oriente Gli imperi islamici  dopo la pace di Carlowitz del 1699  la Turchia iniziò a perdere territori a causa delle sconfitte contro Pietro il Grande  gli ottomani persero vari territori in Africa  che verranno in futuro assoggettati dai francesi, inglesi e austriaci 35 CAPITOLO 8 “Dalla scienza dell’uomo all’umanesimo dei moderni: eguaglianza e universalismo dei diritti, trasvalutazione dei valori” Progetto epistemologico enciclopedia  messo al centro l’essere umano e le sue funzioni intellettuali, impose una revisione della storia della natura indicando per la prima volta l’uomo come uno degli oggetti di indagine  costruendo dalle fondamenta una scienza nuova come l’antropologia  questi furono elementi che favorirono la nascita del moderno umanesimo illuministico Punto di partenza  Systema Naturae  di Linneo  opera fondamentale nella costruzione della nuova storia naturale rispetto al medioevo  la sua opera edificò le fondamenta del nuovo sapere  tracciando un perimetro e inventando il linguaggio  la sua nomenclatura non era solo classificazione  ma creò la lingua della storia naturale Linneo  fece tesoro della cornice metafisica e religiosa della teologia naturale presente nella cultura dei primi del ‘700 per legittimare le ricerche scientifiche al fine di dimostrare la presenza dell’ordine divino nella natura Linneo  fece anche la dissezione del corpo umano (senza ricevere ostacoli dalla religione luterana)  comparando il corpo umano con quello delle scimmie  l’anatomia comparata aprì la strada alla definizione di specie e genere tra gli animali Nella decima edizione del Systema Naturae  l’uomo era descritto nelle sue caratteristiche funzionali e somatiche e inserito nella serie animale tra i primati  Linneo classificò l’uomo tra gli animali come una specie unitaria  che si presentava in quattro varietà con caratteristiche precise: europeo (bianco), americano (rosso), asiatico (giallo) e africano (nero) Questa rappresentazione mirava a chiarire il posto dell’uomo nella natura stava però nell’individuazione dei confini della specie umana in relazione agli altri primati come le scimmie Il problema della somiglianza tra uomini e scimmie era stato rilanciato da Tyson  Linneo ammetteva la difficoltà di distinguere con oggettività scientifica tra quei due primati che si somigliavano  ma Linneo  ribadì le sue convinzioni creazioniste e fissiste che separavano le due specie  mantenne il suo principio di fissismo delle specie come postulato ineliminabile fondata sul rispetto dell’ordine e del disegno divino Il fissismo e la tassonomia di Linneo  si scontrava con i fautori della rivoluzione epistemologica dell’enciclopedia  che era contro il fissismo e per una natura naturante Buffon  illuminista e collaboratore dell’Enciclopedia  aveva sempre indicato in Linneo e la sua lettura tassonomica della natura il vero nemico da combattere Buffon  era un fisico e matematico e attraverso lo studio del calcolo della probabilità egli era approdato a quell’immagine di scienza empirica e sperimentale fondata sull’idea di natura vivente Buffon si scagliò contro chi mescolava le scienze umane con quelle divine  la facoltà di teologia di Sorbona condannò i suoi volumi a causa di tali affermazioni Le sue teorie sulla storia della terra  avevano rotto lo schema biblico che pensava che la Terra avesse 5000 anni d’età  Buffon calcolò che la Terra aveva più di dieci milioni di anni Buffon divenne grazie alle sue opere il punto di riferimento dell’opinione pubblica settecentesca e del mondo scientifico  Buffon raccolse testimonianze della letteratura dei viaggiatori dai gesuiti a 36 Cook  Buffon giunse ad una sintesi etnografica di tutte le popolazioni della terra descrivendo le caratteristiche fisiologiche, abilità tecniche arricchendo le classificazioni di Linneo  Buffon indagò sui costumi dei vari popoli, indagò i processi migratori  formulò anche una prima ipotesi riguardo la varietà della specie umana  attribuendola al concorso di cause esterne e accidentali per via ereditaria Secondo Buffon  agli inizi vi era una sola specie  ma in seguito ha subito mutamenti per l’influenza del clima e per la differenza di nutrimento per una serie di fattori La flessibile classificazione delle varietà della specie umana di Buffon  dovette fare i conti con i dibattiti riguardo i confini dell’umanità all’interno della classe dei primati Buffon a riguardo sostenne  la distinzione di specie tra uomo e scimmia per via delle facoltà mentali e di linguaggio del primato  rimaneva il problema riguardo le origini di quelle differenze  nacque come tentativo per rispondere a quell’interrogativo con l’ipotesi della “degenerazione delle specie”, dove queste ultime degenerarono in processi naturali di milioni di anni I primi passi della moderna storia naturale dell’uomo  nel ‘700  suscitarono incertezze e fraintendimenti  ma funzionali per i dibattiti dell’epoca nella sfera pubblica Nel ‘500  apparvero società coloniali  iniziarono a esserci classificazioni ricche sulle etnie dei popoli  associate ad azioni discriminatorie e a formulazioni gerarchizzanti a favore della supremazia bianca I neri africani e nativi americani  considerati inferiori, l’America ispanica  funzionò da laboratorio per la classificazione e gerarchizzazione degli esseri umani  producendo le prime raccolte dati corredate di immagini e di rappresentazioni, sperimentando con creoli la mescolanza tra etnie  questa classificazione era a fini descrittivi non fatta per gerarchizzare Nel ‘700  la classificazione delle variazioni etniche all’interno della specie umana assunse una dimensione scientifica  che mirava ad essere oggettiva  questa classificazione unì anche il moderno empirismo sperimentale dell’enciclopedia I monogenisti (coloro che sostengono che l’umanità sia nata da una coppia) e i naturisti dell’epoca ripresero e approfondirono l’opera di Buffon  Blumenbach confermò  la ripartizione geografica e la classificazione flessibile di Buffon  indicò anche le potenzialità intellettuali dei popoli africani Camper  misurò i crani degli uomini e delle scimmie e annotò le differenze tra le varietà della specie umana e di altri primati  le differenze tra le varietà della specie umana e altri primati furono utilizzate e manipolate dalla propaganda degli schiavisti per legittimare i loro traffici perché i neri erano disumanizzati e paragonati a primati; quindi, i suoi studi furono manipolati dagli schiavisti per legittimare la schiavitù Camper, come Buffon  detestava la schiavitù  ma voleva continuare a indagare il problema della varietà della specie umana senza concedere strumentalizzazioni da parte degli schiavisti e a pratiche di dominio LA TRATTA DEGLI SCHIAVI La tratta degli schiavi  iniziò a rivelare una fragilità di fondo e una crisi strutturale 37 Nelle colonie  si sviluppò il fenomeno del morronage  rivolta schiavi neri che rivendicavano la loro libertà  gli amministratori francesi dell’Ufficio delle Colonie rivelarono l’emergere di un nuovo sentimento di rivolta e la preoccupazione di riformare il sistema umanizzando per legge le condizioni degli schiavi  nel 1771 l’Ufficio dichiarò la schiavitù contro natura Il mutamento di sentimenti nell’opinione pubblica sulla condizione degli schiavi  trovò una risposta in Francia nel campo letterario e teatrale con opere contro questa tratta  da parte di poeti come Roucher I confini dell’umanità dal punto di vista della nuova ricerca scientifica sulle caratteristiche dei primati tornarono in discussione con riflessi anche nello scontro tra abolizionisti e fautori dello schiavismo  questo scontro avvenne con durezza nel Regno Unito Nel Regno Unito  dopo la guerra dei 7 anni  trasformazione dell’Inghilterra nella massima potenza negriera dell’epoca  apparvero i primi movimenti abolizionisti  in grado di agire sul piano giuridico  il caso Somerset del 1772  sentenza che ribadiva il dogma del Common Law  secondo cui chiunque andava nel suolo inglese diventava un uomo libero  aprendo la strada al superamento della presenza degli schiavi in GB La sentenza decretata  portò alla reazione dei fautori della tratta  crearono un movimento di pressione  si appellarono all’opinione pubblica ricorrendo a tesi scientifiche sulla specie umana per difendere la loro causa Long  percorse questa pista  “History of Jamaica” 1774  sostenne che la presenza di schiavi la contemplava anche nel Common Law  sostenne che le colonie americane avevano necessità di schiavi per sopravvivere  disumanizzò gli uomini di colore  Long selezionò citazioni di Buffon sulle somiglianze anatomiche tra gli scimpanzè e la specie umana  per avvalorare le sue basi scientifiche del suo schiavismo  ricorse alle tesi di Hume  circa la superiorità dei bianchi sui neri  ma Long non sapeva che sia Buffon e sia Hume erano contrari alla schiavitù L’opera di Long  suscitò clamore nel mondo anglosassone  creò molti proseliti nelle colonie americane  aprendo la strada a forme moderne di razzismo Il razzismo  forme di pregiudizio relative alla discendenza etnica di gruppi associate a pratiche discriminatorie Le tesi  secondo cui le teorie scientifiche sulle razze ricavate dalle moderne tassonomie del 7/800 precedono e provocano il razzismo non hanno riscontro storico  il razzismo fu un problema storico e politico fatto di pratiche sociali determinato da specifici contesti  prima ancora dell’apparire delle teorie scientifiche Forme di razzismo sempre esistite in oriente e nel mondo antico e medievale  episodi di razzismo prima delle teorie scientifiche  Filippo II contro i moriscos e limpidezza di sangue Nel ‘700  la tratta degli schiavi era al suo culmine e non necessitava di tesi scientifiche per continuare questa pratica Nel ‘500-600  lo sviluppo delle società coloniali  aveva dato vita a quel commercio di schiavi e si era associato alla creazione di nuove classificazioni e gerarchizzazioni etniche di popoli della terra su basi estetiche, fornendo giustificazioni per una tratta  supportate anche dalle tesi poligeniste  supportavano quelle classificazioni 40 I valori di filantropia lanciati da Seneca e il rispetto per la dignità dell’uomo che appellava Cicerone  si scontravano con la crudeltà esibita da greci e romani nei loro conflitti  nulla avevano a che fare con lo spirito umanitario dell’illuminismo  per notare le differenze tra antichi e moderni, gli antichi apprezzavano gli spettacoli gladiatori che piacevano anche a Seneca  nonostante proclamasse la sacralità della vita. Il distacco e la differenza tra l’umanesimo degli antichi e quello dei moderni  appare evidente anche rispetto alla storia emancipatoria avviata dall’umanesimo cristiano  a partire dalla stessa definizione dell’essenza dell’uomo Il cristianesimo  traeva l’umanità dell’uomo dal suo definirsi “figli di Dio” L’illuminismo  secolarizzato preferiva fare i conti con la presa di coscienza dell’autonomia e della finitudine dell’uomo Padre dell’umanesimo illuministico  Rousseau  “Contratto sociale” e “Discorso sull’origine della disuguaglianza tra gli uomini”  lo fece in polemica con il diritto naturale del ‘600 e con le ricostruzioni filosofiche fondate su principi metafisici della legge di natura e dello stato di natura  quell’attacco acquisì una sostanza e una forza per via del costante riferimento ala nascente scienza dell’uomo  in particolare ai libri di Buffon  che divenne il suo vero interlocutore  nella creazione dell’antropologia Rousseau  invitò a studiare con rigore scientifico, immaginando ipotesi e congetture plausibili la specie umana nel suo stato primitivo (diverso dallo stato di natura dei popoli selvaggi)  dove solo in quell’età era possibile delineare il confine e i caratteri fondamentali dell’umanità e non dopo L’essere umano isolato e sperduto  si era rivelato in grado di differenziarsi dalle altre specie di primati in virtù di due tratti distintivi: - La libertà - Il possesso della facoltà di perfezionarsi come specie e individuo Rousseau  notò che non era l’intelligenza che differenziava l’uomo dagli altri animali  ma grazie alla sua qualità di agente libero  dove la natura comanda ogni animale e sono costretti ad obbedire  l’uomo prova la stessa impressione, ma si riconosce libero di obbedire o resistere La libertà sola non avrebbe fatto nulla se non si fosse aggiunta la facoltà di perfezionarsi e grazie a quest’ultima qualità l’uomo fu in grado di resistere alle sfide e ad adattarsi con successo  dove l’uomo mutò la propria condizione iniziale avviando la dialettica tra cultura e natura  capace di definire l’umanità della specie e far affiorare la il confine con gli altri animali Per Rousseau  le spiegazioni riguardo la varietà del genere umano  non costituivano per lui un problema cruciale  ma lo convinceva il monogenismo di Buffon La tesi che la varietà tra neri, bianchi e varie etnie era spiegabile alla luce degli effetti delle diversità del clima e dal modo di vivere insieme alla teoria del perfezionamento come carattere originario dell’umanità era in grado di fornire una soluzione riguardo la vicinanza degli umani agli animali antropomorfi  la vicinanza tra uomini e antropomorfi  era un problema che appassionava l’opinione pubblica alle prese con lo schiavismo Rousseau non escludeva l’ipotesi che nella fase iniziale dello stato primitivo quei primati facessero parte della specie umana  questa ipotesi venne strumentalizzata da Long e decontestualizzata da altri schiavisti  i quali assimilarono gli schiavi africani a delle scimmie  questo pensiero 41 rafforzava la centralità della facoltà di perfezionamento rispetto al fattore naturale nel definire l’umanità dell’uomo Quell’ipotesi definitoria riguardo l’umanità  dava attenzione allo stato primitivo della specie e non verso gli stadi successivi dello sviluppo umano che si sviluppava in molte varietà somatiche e identità culturali  Rousseau  non vedeva nella scimmia una varietà dell’uomo  perché le scimmie non hanno facoltà di perfezionarsi, mentre gli esseri umani sì Partendo dalla teoria dello stato naturale e primitivo  necessità di rifondare l’antropologia e la politica  ripensare in termini universalistici l’umanità dell’uomo  Rousseau  dove se si volevano studiare GLI UOMINI  bisognava guardare da vicino  per studiare L’UOMO  bisognava guardare da lontano  in questo modo sarebbe stato possibile studiar gli uomini senza pregiudizi filosofici e politici del presente proiettati sul passato Rousseau  gettò le basi dell’antropologia illuministica  andando oltre la stessa fondazione dell’identità dell’individuo moderno  spiegando il definirsi dell’Io nel rapporto con l’esistenza dell’Altro Montesquieu  guardare alla propria cultura con gli occhi dell’altro, dall’esterna per comprenderla al meglio Rousseau  pose l’identificazione attraverso gli altri  come principio fondamentale delle scienze dell’uomo e della morale universale  accanto all’amore di sé, la ripugnanza nel veder soffrire un proprio simile  gli pareva la strada maestra per riconoscere la vera identità umana nell’altro da sé  per ribadire l’umanità della specie  in tal modo si poteva denunciare la violenza e l’illegittimità morale di quelle culture che negavano i diritti dell’umanità Con il paradigma dello stato di natura primitivo  fatto da individui isolati, liberi e uguali titolari di diritti dell’umanità  Rousseau attraverso queste sue teorie mettevano in campo nella lotta contro lo schiavismo una potente tesi  Rousseau fu il primo a dire che schiavizzare significava disumanizzare e togliere all’uomo i suoi diritti naturali Nel “Contratto sociale”  Rousseau  disse che rinunciare alla propria libertà significava rinunciare alla propria qualifica di uomo La riflessione sulla storia dell’uomo e delle nazioni  cambiò i propri contenuti e segni  che alimentò le contraddizioni e polemiche anche all’interno dei circoli illuministici  in particolare dopo la guerra dei 7 anni La scoperta dell’America  mutamento politico ed economico  riorientamento culturale dell’occidente  che portò alla scrittura di nuove storie del mondo  che andavano contro le storie universali di matrice religiosa  che tentavano di dare una risposta circa l’origine e il passato di popolazioni sconosciute  applicando ipotesi diffusionistiche circa il movimento e le connessioni delle nazioni attraverso i continenti Nel XVIII  l’orizzonte della scrittura delle nuove storie del mondo appariva differente  le domande poste erano diverse come le fonti e i riferimenti usati  era anche diversa la coscienza epistemologica acquisita riguardo l’esistenza del tempo storico di un nuovo rapporto con la memoria  che era capace attraverso l’immaginazione di proiettare il passato nel futuro 42 Rivoluzione storiografica illuministica  culminata con Gibbon  nella sua opera raccontava il declino dell’Impero Romano  saldando in termini moderni antiquaria e filosofia mettendovi anche ipotesi e prove documentarie Il “punto di vista dello storico”  nel ripensare gli eventi de passato  costituiva il carattere originale della stessa modernità storiografica in occidente e illuministica Tra il 1750 e 60  nacque in Francia e Scozia  nuova storiografia  con l’obiettivo di ricostruire in termini universalistici la storia naturale della moderna società civile  tramite l’ipotesi di una filosofia stadiale Quella Storiografia  ebbe successo  diventando un riferimento per i dibattiti sul colonialismo, sull’imperialismo europeo e la lotta alla schiavitù In quella storiografia  prevalse l’idea a favore di una storia progressiva  del progresso naturale della specie umana e di una teoria stadiale dello sviluppo verso la società civile dei moderni  che prevedeva 4 fasi sulla base dei modi di sussistenza: caccia, pastorizia, agricoltura e commercio  al centro di quelle ricostruzioni  vi era la comunità prima dell’individuo  i diritti diventavano il prodotto storico della società civile  lo schiavismo venne denunciato da quegli autori come sistema di produzione inutile rispetto al lavoro salariato e non come una questione morale In quella storiografia  vi era una centralità negativa del “cattivo selvaggio” (tesi sostenute da Smith) delle società primitive  il quale doveva essere educato  facendo nascere una contrapposizione al mito del “buon selvaggio” di Rousseau e Diderot  questa contrapposizione valoriale fra società primitive e società civili  marcò il mondo del tardo illuminismo  alimentò la polemica sull’universalismo dei diritti e sulla natura autentica del colonialismo  avviata da Voltaire nel suo "Saggio sulla morale e lo spirito delle nazioni” del 1756. Voltaire "Saggio sulla morale e lo spirito delle nazioni”  rappresentava un’idea eurocentrica e progressiva della civilizzazione illuministica fondata su dei valori dell’Enciclopedia  l’intento di Voltaire  voler percorrere il mondo studiandolo nello stesso modo in cui era stato civilizzato  partiva dal mondo antico e dai contributi alla civilizzazione dell’oriente Voltaire  antischiavista  rivisitò il poligenismo e la riflessione sulle differenti razze tra uomini  che alimentavano la polemica sulla realtà storica del cattivo selvaggio da civilizzare Voltaire  mirava a illustrare le fondamenta storiche della nuova civiltà che si stava delineando in occidente nel segno dell’illuminismo  la sua idea di civiltà si andava a scontrare con le riflessioni di Rousseau e Diderot  che avevano un’idea di illuminismo più problematica Rousseau e Voltaire  si scontrarono  in merito al concetto di umanità e sull’esistenza dei diritti dell’uomo sin dallo stato di natura primitivo  Rousseau andava contro un modello unico di civiltà la quale era segnata da contraddizioni La critica più acuta alle ricostruzioni storiografiche di Voltaire e del mito del “cattivo selvaggio” venne da Herder  il quale contrastò la storiografia progressiva HERDER Herder  nel suo libro  “Ancora una filosofia della storia per l’educazione dell’umanità”  andava contro quella storiografia 45 Negli ultimi anni del ‘700  prese forma un tentativo di acculturazione ai diritti  questo processo coinvolse le logge massoniche e i circoli illuministici dell’occidente  creando una “rete abolizionista” In Italia  la volta antropologica e le sue connessioni con la politica e morale  grazie ai lavori di Buffon e di Rousseau  divenne il punto centrale della discussione nei libri di Genovesi e Grimaldi  con obiettivi opposti  Genovesi per legittimare il nuovo principio di eguaglianza dei diritti per tutti gli esseri umani come idea morale da affiancare al monogenismo scientifico Dal 1770  il linguaggio universalistico dei diritti fu sempre più usato nelle logge massoniche italiane per combattere la tratta degli schiavi In Francia  quel linguaggio si affermò  come risposta politica e culturale degli illuministi alla tratta degli schiavi dove a differenza del contesto italiano  dove ci fu un ripensament critico dei diritti naturali e si esplorò il nesso tra politica e diritto  producendo “Scienza della Legislazione” di Filangeri  che mirava a costituzionalizzare i diritti e a creare un ordinamento giuridico universale fondato sul rispetto dei diritti In Francia  i diritti divennero uno strumento di lotta e una formula politica rivolta all’opinione pubblica in una difesa universalistica del genere umano L’uso dei diritti nella scena pubblica avvenne nel 1770  con il caso Calas con Voltaire e in altri casi  dove gli imputati erano condannati con sentenze sommarie e venivano uccisi in assenza di prove con quella prima grande mobilitazione dell’opinione pubblica a favore dei diritti di difesa dell’individuo contro la tortura giudiziaria, aprì la strada maestra nella lotta allo schiavismo Negli anni successivi al caso Calas  ci furono diversi interventi per diffondere il linguaggio dei diritti attraverso ogni forma possibile di comunicazione: nei romanzi, a teatro nella pittura ecc  Condorcet  segnalò l’applicazione ai diritti del crescente uso critico dell’opinione pubblica dopo la rivoluzione americana La voglia di difendere i diritti  avvenne anche nel campo della lotta allo schiavismo  che influenzò l’opinione pubblica non solo in Francia  le ragioni degli antischiavisti sulla base dei diritti universali dell’uomo  furono fatte circolare in opere teatrali e nei romanzi utopici L’opera che segnò l’arrivo universalistico del linguaggio dei diritti dell’uomo e il suo uso politico contro lo schiavismo fu  “La storia filosofica e politica delle Indie” dell’abate Raynal  quell’opera segnò la cultura del tardo illuminismo rivaleggiando con l’Enciclopedia riguardo la diffusione “La storia filosofica e politica delle Indie” dell’abate Raynal  era nato come progetto per sostenere le ragioni del governo francese e di un colonialismo umanitario  contro il comportamento violento degli inglesi  che avevano il monopolio sulla tratta degli schiavi  ci fu una collaborazione con Diderot per questo progetto. L’opera  divenne efficace per scatenare l’indignazione degli illuministi contro lo schiavismo e l’imperialismo  il capitolo XXIV del libro XI “Origine e progressi della schiavitù. Argomenti immaginati per giustificarla. Risposte a questi argomenti” scritto da Diderot sotto forma di opera teatrale  i diritti venivano rivendicati per tutti i popoli della terra  dove secondo Diderot  la libertà naturale è il carattere distintivo dell’uomo  e nella specie umana appartenevano anche gli schiavi neri 46 Diderot  fu insensibile alle forme di neoclassicismo acritico  perché fu incapace di prendere le distanze dai greci e romani dalla loro civiltà fondata sulla schiavitù e attaccò anche i cristiani per la loro ipocrisia verso lo schiavismo  Diderot constatò che solo il progresso della morale e della politica l’uomo sarà in grado di riconquistare i suoi diritti Diderot  invocava la rivolta degli schiavi di fronte alla sordità degli schiavisti  appellandosi ad uno “Spartacus nero”  figura formulata da Mercier nel suo libro utopico “L’anno 2440” “L’anno 2440”  opera cruciale nella storia dell’utopia e dei moderni sogni sociali  mutò il discorso utopico anche nel tempo  in un futuro immaginario  questo romanzo mostrava l’avvenuta universalizzazione dei diritti  che si giovava dell’emergere di una nuova sensibilità collettiva  della vittoria di un nuovo orizzonte intellettuale  determinato dalla trasvalutazione culturale dei valori come: tolleranza, libertà, diritti naturali, umanità, felicità ecc Dopo i Discorsi di Rousseau  l’eguaglianza dei diritti  stava diventando un progetto politico discusso in ogni angolo d’Europa nel corso della metà del ‘700  la libertà era invocata per rivendicare la libertà di stampa e per allargare la partecipazione politica L’idea di tolleranza  cominciava ad affermarsi  perché si era preso atto che il suo fondamento filosofico stava nella consapevolezza della debolezza dell’intelletto umano nella sua ricerca della verità agitata contro le ragioni altrui Il cosmopolitismo  diffuso nelle logge massoniche  allargava le sue frontiere  invocando utopicamente i diritti di cittadinanza per tutti i popoli della terra Nel suo romanzo Mercier  celebrava il trionfo dell’illuminismo  dove il protagonista si svegliava in un futuro dopo 7 secoli di progresso e dopo una grande rivoluzione  nel romanzo metteva in luce il cambiamento di mentalità e dei programmi di studio intervenuto nei secoli a favore dei valori e dei nuovi saperi scientifici dell’Enciclopedia  nel romanzo narra di una riforma religiosa a favore del deismo lasciando spazio alle scienze naturali e alla filosofia sperimentale dell’Enciclopedia  in quel tempo futuro la tortura e la pena di morte erano abolite Nel romanzo  sembrava che l’intero programma politico illuministico e la società civile sognata dagli illuministi si fosse realizzata Negli ultimi anni del secolo  il movimento illuminista  si era compattato  nella lotta politica contro il colonialismo, l’imperialismo e schiavismo Le grandi differenze tra i vari illuministi  erano date dalle modalità di abolizione della schiavitù e di integrazione degli schiavi  c’era chi era favorevole ad un’abolizione graduale ed una integrazione graduale degli schiavi, la seconda categoria era invece favorevole ad un’abolizione immediata Tra i graduali vi era Condorcet  fondatore della “Società degli amici dei neri”  nel suo libro “Riflessioni sugli schiavi neri” egli proponeva una serie di riforme abolizionistiche  definendo la schiavitù un crimine Nella sua opera  “Abbozzo di un quadro storico”  considerate il testamento intellettuale del progetto culturale, sociale e politico del tardo illuminismo  Condorcet spiegò che i diritti dell’uomo per essere ritenuti tali dovevano essere: - Inerenti a tutti gli esseri umani - Uguali per tutti gli individui senza distinzioni 47 - Validi in ogni luogo - Inalienabili e imprescrittibili di fronte al potere di ogni istituzione politica e religiosa Quindi dava dei caratteri universali di quel linguaggio  che ribadirà in tutte le sue lotte contro la Convenzione di Parigi per trasformare i diritti naturali dell’uomo in diritti politici a favore di tutti (schiavi, donne ecc) come si evince dal suo progetto di Costituzione Quell’opera sottolineava  le radici epistemologiche e gli obiettivi del progetto illuministico  fare i conti con tutti gli aspetti della rivoluzione scientifica che stava trasformando l’occidente e il mondo  ribadire la centralità della filosofia sperimentale, dell’empirismo, umanesimo dei moderni consapevole dei limiti e potenzialità dell’uomo grazie al progetto epistemologico dell’Enciclopedia  chiarendo la necessità di mettere tutte le forme di conoscenza al servizio dell’emancipazione umana  creando l’unione tra le scienze e le lettere Condorcet  un metodo d’indagine (fondato sull’empirismo, sulla pratica nelle ipotesi scientifiche e del punto di vista della storiografia)  che legasse le scoperte scientifiche al disvelamento storico dei diritti naturali da parte di Rousseau e Locke Quindi per Condorcet nella sua opera “Abbozzo di un quadro storico”  secondo lui la storia della scienza e dei progressi dello spirito umano procedevano insieme con storia della libertà e dei diritti La storia  intrisa di fasi oscure  che avevano ostacolato il progresso  ma la nuova filosofia di Beccaria, Voltaire e dei vari illuministi  stavano creando le condizioni per la realizzazione dell’utopia illuministica nella “Decima epoca” valore di riferimento per Condorcet “armonia”  parola che venne elaborata nelle logge massoniche  armonia pensata come ricerca dell’armonia sociale  orizzonte decisivo su cui fare riferimento per superare i conflitti tra popoli e le fratture interne nella società grazie alla ricerca dell’armonia  i filosofi di varie nazioni abbracciarono gli interessi dell’intera umanità senza distinzione di paese  dove i filosofi formarono un’unità contro la tirannia  contrapponendo l’armonia al conflitto sarebbe stato possibile realizzare il programma emancipatorio del genere umano e fare una moderna politica dei principi e dei valori contro al politica della forza e degli interessi Condorcet  convinto solo attraverso la libertà politica e il progresso scientifico e artistico, accompagnato da un istruzione pubblica  sarebbe stato possibile affermare i diritti Condorcet  aveva riflettuto riguardo il pensiero espresso da Rousseau riguardo i lati negativi del progresso scientifico e come quest’ultimo fosse in grado di produrre effetti negativi e legittimare logiche di dominio  quindi egli invitava a impegnarsi politicamente per prevenire quegli effetti riducendo le possibili disuguaglianze Condorcet  sperava in un miglior futuro della specie umana su tre punti: - Distruzione disuguaglianza tra nazioni - Progressi dell’eguaglianza in uno stesso popolo - Perfezionamento natura umana Condorcet  collocava i diritti dell’uomo tra la storia e l’utopia Nell’ Abbozzo  fondazione storica dei diritti mostrandone la progressiva apparizione nel corso delle vicende umane  Condorcet  prospettava la realizzazione completa dei diritti nei secoli a 50 richiesta una costituzione scritta e nuovi ordinamenti giuridici per rendere tutti eguali di fronte alla legge e nel rispetto dell’universalismo dei diritti Costituzionalismo illuminista  diverso da quello d’antico regime  che era edificato silla contrapposizione tra monarchia e ceti Costituzionalismo illuminista  diverso da quello rivoluzionario  che dava onnipotenza alla volontà popolare della nazione “Scienza della legislazione” di Filangeri opera in cui sintetizzava i tratti fondamentali del costituzionalismo illuministico  la sua opera si diffuse in tutto il mondo alimentò le rivoluzioni in particolare in America latina “Scienza della legislazione”  conteneva il principio rivoluzionario di diritti uguali e universali e in questa opera si illustrava il progetto di costituzionalizzazione dei diritti per garantire l’esercizio dei diritti  divenne il punto di riferimento per coloro che nell’800  miravano a riformare il diritto internazionale all’insegna dei diritti dell’uomo e a elabrare nuove costituzioni Filangeri  appoggiò i coloni americani nella loro guerra d’indipendenza contro l’impero britannico  ma denunciò il tradimento dei valori illuministici  riguardo la lotta all’antischiavismo che durante quella rivoluzione  nella sua opera questa sua denuncia era argomentata Secondo Filangeri  il mancato risetto dei principi universali della morale da parte di legislatori poco illuminati e poco cosmopoliti aveva finito con il produrre disastri scatenando logiche di dominio brutali  questo era avvenuto nel mondo antico con lo schiavismo  dove i legislatori antichi non avevano mai voluto dar credito al diritto naturale come freno all’arbitrio dell’uomo sull’uomo proprio sulla base di una comune dignità umana L’illuminismo  stava rischiando di diventare come gli antichi riguardo il punto di vista della schiavitù La libertà americana rivendicata dai coloni capeggiati da Franklin  si stava macchiando dello stesso crimine  Filangeri criticò questo fatto  dove in America vi erano molti schiavi e denunciò che la legislazione non se ne occupava ma proteggeva la tratta  che gli pareva inaccettabile per la dignità umana  dove nel Codice civile della natura non vi era alcun titolo che rendeva legittima la schiavitù Filangeri non fu l’unico a denunciare le contraddizioni della rivoluzione americana  in Inghilterra vi erano i radicals come Price e Priestley  i quali denunciavano la schiavitù e la tratta  che divenne una questione importante Quando lo schiavismo fu abolito in Europa  nel mentre si radicava a Cuba, in Brasile e nel sud degli Stati Uniti  creando un distacco culturale tra America ed Europa I libri di Palmer  danno informazioni sulla dimesnione delle rivoluzioni democratiche Gli studi di Venturi  mostrano la circolazione delle idee illuministiche che le gazzette e i periodici del continente seguirono le vicende dei coloni americani  politicizzando il corso dell’illuminismo  aumentando i dibattiti a favore del nuovo governo repubblicano e della democrazia rappresentativa  facendo precipitare verso forme originali le riflessioni costituzionali di Filangeri e di Paine  esaltando le opere teatrali e i letterati  esaltate dalle vicende americane 51 Hannah Arendt  sosteneva le differenze che caratterizzarono la Rivoluzione francese e quella americana, dove secondo le sue tesi vi era una contrapposizione tra un illuminismo anglo americano che era concreto e realista, politico e libertario, mentre quello francese era astratto, utopico, tutto sociale e che sfociò nel terrore giacobino  questa tesi fu revocata Il mondo dei lumi fu caratterizzato dalla circolazione globale e comune delle idee tra le due sponde dell’Atlantico Nelle colonie americani  si diffusero i libri del pensiero illuministico europeo (Beccaria, Rousseau, Montesquieu)  erano anche largamente diffuse le opere dell’illuminismo scozzese e inglese erano maggiormente diffuse  con evidenti conseguenze nella scrittura della costituzione americana nel 1787 Venne costituzionalizzato il trionfo della scienza e della tecnica  con le sue radici ideologiche e religiose nel newtonianesimo e nella confessione puritana e baconiana  condiviso dal mondo anglosassone Questa costituzionalizzazione venne trionfata in tutta Europa  nella costituzione americana venne messa la frase nell’articolo 8  “per promuovere il progresso della scienza”  fu associata in America e propagandata nel resto del mondo all’idea del progresso dell’umanità come motore decisivo dello sviluppo stadiale della civiltà previsto dalle filosofie della storia dell’illuminismo scozzese  in cui l’uomo di colore era il cattivo selvaggio da educare Nella dichiarazione d’indipendenza americana  scritta da Jefferson  egli chiarì che la ricerca della felicità era un diritto naturale dell’uomo  nella dichiarazione il linguaggio dei diritti fu politicizzato e usato per la prima volta non solo per salvaguardare le libertà dell’individuo, ma anche per fondare e legittimare la nascita di una nuova comunità di liberi e uguali La rivoluzione americana  fu un esempio della costruzione storica di un nuovo stato su basi democratiche differente ai nuovi imperi moderni I tratti valoriali di matrice illuministica inseriti nella Declaration  rivendicati e messi in una costituzione scritta che destarono ammirazione e incendiarono il dibattito transatlantico Alla rivoluzione americana  fu dato il merito di aver consacrato il concetto degli universali diritti umani eguali per tutti capace di emancipare qualunque oppresso  questo merito fu ridiscusso di fronte al rifiuto di emancipare gli schiavi nonostante la Declaration del 1776  questa scelta inquietò gli illuministi europei  placando le speranze nell’ indicare quella rivoluzione un modello universale di democrazia moderna fondata sui diritti dell’uomo La questione della riconferma dello schiavismo in America  fu sottovalutata nel tempo Gli abolizionisti e gli eredi dell’illuminismo  dicevano che la Costituzione del 1787  riconosceva di fatto l’esistenza della schiavitù, nonostante gli sforzi degli antiabolizionisti americani Tra i primi a porre la questione del paradosso americano  circa la presenza degli schiavi nella nuova nazione fondata sui diritti dell’uomo  furono gli antichisti  polemizzarono con il presunto carattere di eccezionalità dello schiavo americano  Finley fece un parallelo tra la democrazia americana e quella ateniese, dove in entrambe conviveva lo schiavismo e la libertà 52 Quindi dopo questo parallelo tra greci e americani, era necessario indagare sulla natura profonda della schiavitù come tratto comune nella storia dell’umanità anche nei suoi momenti più alti Finley  nei suoi studi sulla civiltà greca  aveva documentato il fatto che vi era libertà ma allo stesso tempo la schiavitù  denunciò l’ambiguità degli intellettuali americani che etichettavano la schiavitù l’istituzione peculiare Ovunque la schiavitù si rassomigliava  appariva come una delle forme più estreme di relazione di dominio asimmetrico fondata sulla pratica sistematica della violenza Ultimi decenni  apparsa storiografia americana innovativa sulla tratta degli schiavi L’impatto dello schiavismo moderno nella storia dell’occidente a partire dalla scoperta del nuovo mondo  dove il progressivo affermarsi dello schiavismo e il sistema delle piantagioni in America  incise sulla rivoluzione industriale inglese e sulla nascita del capitalismo I valori dell’illuminismo (concezione universale dei diritti)  suscitò una reazione da parte degli schiavisti che temevano questi valori  la potenza del linguaggio illuministico veniva usato in tutte le rivoluzioni atlantiche Rivoluzione haitiana  proclamazione prima repubblica indipendente dell’America latina governata da schiavi di colore vittoriosi  questa rivoluzione racchiudeva al suo interno altre rivoluzioni che portarono a ripercussioni in tutto l’occidente  rappresentò le potenzialità emancipatorie, ma allo stesso tempo le cause primarie delle prime sconfitte dell’illuminismo globale Haiti  ex colonia francese  dove si produceva zucchero  la prima fase della rivoluzione cominciò con una rivolta di schiavi e di bianchi  che si ispirarono alle vicende francesi  le opere illuministiche si diffusero  i rivoltosi si riferivano alla concezione universalistica dei diritti dell’uomo La rivoluzione haitiana  ispirata dalle vicende parigine del 1789  la società dei coloni dell’isola aveva rivendicando l’estensione dei diritti anche nelle colonie A seguito delle pressioni americane  l’assemblea nazionale  decise di concedere nel 1792 i diritti civili e politici a tutti gli uomini liberi di colore e con un decreto del 94 della Convenzione Nazionale per la prima volta nella storia l’abolizione dello schiavismo con il riconoscimento di uguali diritti anche agli schiavi in patria e nelle colonie francesi Abolizione schiavitù  trionfo politico morale dell’illuminismo globale  che intimidì per possibile contagio economie schiavistiche come quelle degli Stati Uniti e del Brasile  alle prese con continue rivolte La rivoluzione haitiana  vide l’intervento delle truppe inglesi e spagnole  da rivolta di schiavi la vicenda si trasformò in un duello tra potenze coloniali Il generale Louverture (il quale era di colore) si era schierato in un primo tempo con gli spagnoli che occupavano una parte dell’isola  in seguito si alleò con i francesi repubblicani e cacciò gli spagnoli e inglesi  Louverture nel 1801 promulgò una costituzione che rivendicava la piena sovranità ai soli neri e lui si dichiarò governatore a vita  Napoleone inviò delle truppe che catturarono il generale di colore 55 La costruzione di una moderna identità dell’individuo  rappresentò un carattere decisivo nel mondo illuministico  dove venne esplorato ogni aspetto dell’umanità dell’uomo, le potenzialità e i limiti dell’io  questa continua ricerca portò a risultati nella letteratura, nell’arte nel teatro e nella politica Questa ricerca identità individuale  non significa che l’illuminismo era un movimento individualista  ricerche storiche hanno dimostrato che l’individualismo apparve nel secolo dopo l’illuminismo La critica ideologica e politica contro il presunto individualismo dei Lumi ha cercato di oscurare i risultati e gli sforzi fatti dall’illuminismo per raggiungere la ridefinizione dell’identità individuale attraverso nuovi saperi  che miravano a costruire un’armonia sociale tra individui e comunità  che garantisse i diritti e i nuovi valori illuministici Nel ‘700  non si parla mai di identità individuale da ripensare prescindendo dalla storia dei popoli e dall’esistenza dell’altro  ad esempio Rousseau  identificava il suo Io indagando l’Altro, dove la socialità, l’empatia come passione socializzante dell’individuo, l’idea di una vocazione sociale del soggetto titolare di diritti  rappresentò il filo rosso di tutte le riflessioni politiche dell’illuminismo Il carattere del cosmopolitismo dell’illuminismo  stava nel voler conoscere e riconoscersi nell’altro come essere umano Quel processo di ridefinizione identitaria  mirava ad un’armonia sociale e politica tra individuo e comunità capace di porre un limite alla loro dialettica negativa  l’illuminismo non riuscì a risolvere tale dialettica L’articolo 3 della Dichiarazione dei diritti dell’89  rappresentò la rottura dell’equilibrio tra comunità ed individuo  questa rottura segnò la sconfitta storica dell’illuminismo  con il conseguente annichilimento dell’individuo e dei suoi diritti nei secoli successivi rispetto alla nazione e ai diritti dei popoli La parola nazione  dominò la scena politica e culturale dell’occidente  con l’apparizione delle grandi monarchie nazionali nel XV secolo e la costruzione di apparati burocratici che toglievano i poteri diffusi sul territorio  la Nazione divenne un collante contro i poteri medievali frammentati sui territori Nel ‘500 con la nascita della nazione olandese intorno alla religione protestante in difesa di una repubblica federale contro Filippo II di Spagna e la sua inquisizione  questo evento scosse il continente europeo  quel modello che di identità collettiva costruita intorno alla religione e al governo Con il trattato dell’Unione nacque la Gran Bretagna nel 1707 che fece tesoro degli insegnanti olandesi  dove gli inglesi si difesero per difendere il protestantesimo contro il cattolicesimo Stuart e traendo dalla monarchia degli Hannover come collante tra la Scozia. Galles e Inghilterra  questa nuova identità si rafforzò attraverso le guerre combattute contro Francia e Spagna La Francia aveva intrapreso un rafforzamento dell’identità attraverso la monarchia Il paradigma con al centro religione, tradizione e corona  lo si ritrovò anche nel regno di Napoli Nel 1765  l’Enciclopedia spiegò le tappe raggiunte dal processo in corso affermando che il termine Nazione era una parola collettiva usata per esprimere una quantità considerabile di persone 56 che abitano in un certo orgoglioso paese contenuto entro certi limiti e che obbediscono allo stesso governo  si evidenziò anche che “qualunque nazione a un carattere particolare” “qualunque nazione a un carattere particolare”  questo punto divenne un luogo comune della riflessione sul concetto di nazione  dopo l’apparizione di un capitolo dello “Spirito delle leggi”  titolato “Delle leggi nel rapporto che hanno con i principi che formano lo spirito generale, i costumi e le usanza di una nazione”  dove secondo Montesquieu  molte cose governano gli uomini (clima, la religione, leggi ecc)  questi elementi formano uno spirito generale Una buona legislazione  doveva confrontarsi con lo spirito della nazione  quest’ultimo doveva essere indagato e valutato come carattere identitario per classificare le varietà del genere umano Hume  “Of National Characters”  riflessioni sullo studio delle nazioni  che entrarono nel campo delle scienze dell’uomo Hume  fece interagire storia, costumi e fisiologia, cause morali e cause fisiche, condizionamenti climatici e tradizioni di governo  Hume  ribadiva l’impianto gerarchizzante circa i popoli della terra, la differenza tra bianchi e neri, la predispostone delle nazioni a identificarsi tramite il conflitto all’esterno con altre nazioni Apparizione della nazione come forma d’identità collettiva Pareva che il collante forma identitaria stava nel contrapporsi all’esterno, nella ricerca delle differenze tra i popoli e della guerra come strumento capace di rafforzare il sentimento di appartenenza comunitario Gaillard  nei suoi volumi “Storia della rivalità della Francia e dell’Inghilterra”  mostrava i pericoli del concetto di nazione intesa come prevaricazione sulle altre  Gaillard rilanciò il cosmopolitismo, la fratellanza e l’umanità come valori di riferimento Nel corso del XVIII secolo  il tema della nuove identità collettive (nazione, patria, società civile)  stavano irrompendo rispetto all’espressione di “regno”  generando confusione e dei rischi creando false nozioni del legame sociale Ramsay  fu tra i primi a denunciare i pericoli del prevalere delle logiche di dominio dei vari stati e delle monarchie assolute che stavano minando l’armonia sociale delle nazioni al loro stesso interno e per fermare ciò secondo lui bisognava contrapporre progetti alternativi Le logge massoniche  rilanciarono i principi di eguaglianza, fratellanza e cosmopolitismo elaborando un progetto di neutralizzazione dei conflitti  sintetizzato nel 1778 da Lessing nei suoi dialoghi massonici La voce “Patria” nell’Enciclopedia  la storia della nuova costruzione di nuove identità collettive in occidente conobbe una svolta  Jaucourt  rispose all’abate Coyer che invocava il patriottismo e l’uniobe sacra della nazione francese intorno al re  Jaucourt spiegò il significato letterale di patria Patria per Jaucourt  andava reinterpretata come moderna comunità politica di uomini liberi e uguali  i cui membri e leggi assicurano le libertà e la felicità e secondo Jaucourt  non vi poteva essere una patria sotto il dispotismo 57 Il patriottismo  si stava diffondendo in quegli anni presso l’opinione pubblica  il patriottismo per Jaucourt  incarnava la passione civile e un sentimento di amore per la libertà e per l’interesse pubblico  simile a quello delle polis greche Il patriottismo  per Jaucourt  non doveva recare offesa a nessuno verso l’esterno dei suoi confini, ma essere sempre a favore della libertà e della sicurezza di una comunità politica di individui decisi ad autogovernarsi Nella seconda metà del ‘700 vi erano varie forme di ideologia patriottica diverse da quella spiegata dall’Enciclopedia Queste forme varie di ideologia patriottica  alcune si sposavano con le idee reazionarie dell’aristocrazia che erano fautori dei privilegi nobiliari In Inghilterra sin dal 1730  l’ideale del re difensore della patria contro gli interessi dei partiti whig e tory aveva alimentato il dibattito sulla natura autentica del patriottismo In Polonia  il patriottismo alimentò le tesi reazionarie dell’aristocrazia In Italia  le autonomie delle patrie comunali i gesuiti trasformarono il patriottismo di queste realtà locali in una rivolta politica contro le riforme accentratrici dei sovrani che si ispiravano ai valori dell’illuminismo per sciogliere le corporazioni Giambattista Roberti  “Dell’amore verso la patria”  accusava gli illuministi come nemici della patria La rivoluzione di Pasquale Paoli in Corsica e con i dibattiti riguardo la spartizione della Polonia  la questione identitaria delle nazioni si saldò con il dibattito costituzionale e con i progetti politici dell’illuminismo In Francia  maturò il tema della rappresentanza  dove si ebbe uno scontro tra parlamenti e corona  lottavano su a chi aspettasse il rappresentante della nazione Luigi XVI  durante la guerra dei sette anni  ribadì l’unione tra corpo del re e quello della nazione Le tesi del “Contratto sociale”  di Rousseau  in merito alla sovranità popolare e al governo repubblicano  queste sue idee  penetrarono in tutti gli ambienti politici L’illuminismo dovette fare chiarezza riguardo il concetto di patria e nazione , popolo e sovranità, evitando contrapposizioni tra individuo e comunità  sottolineando le diversità tra i due patriottismi: - Patriottismo repubblicano  governo delle leggi e il rispetto costituzionale dei diritti - Patriottismo monarchico  governo dell’uomo e l’origine divina del potere Rousseau  accolse la sfida del risveglio patriottico e nazionale di quegli anni prima della Rivoluzione francese  difatti scrisse la Costituzione della Corsica e una riforma del governo di Polonia Punto di partenza per quei due progetti  “Contratto sociale”  formulò il problema di come comporre i diritti dell’uomo e quelli della collettività, armonizzando l’identità individuale con un’identità collettiva 60 Condorcet  propose una riforma sull’educazione per arrivare a ciò. Stessa cosa Montesquieu e Rousseau  avevano indicato le virtù repubblicane nella nascita di una moderna educazione per tutto il popolo Filangeri  Nella “Scienza della legislazione”  nel volume “Leggi che riguardano l’educazione, i costumi e l’istruzione pubblica”  divenne un classico della pedagogia illuministica  il tema di un educazione repubblicana era affrontato  il progetto educativo aveva il compito di creare un senso di appartenenza comunitario in grado di conciliare le identità individuali con quelle collettive Filangeri  quando i vincoli che uniscono i cittadini sono tanti il corpo sociale acquista maggior vigore e salva la libertà  questo avrebbe attenuato i conflitti economici, politici e sociali Il progetto educativo di Filangeri  faceva i conti con le indicazioni pedagogiche di Locke, Helvetius e di Rousseau  traendo spunti dalle dottrine dell’utilitarismo e del giusnaturalismo al fine di collegare la libertà individuale con la dipendenza sociale  per dare vita ad una società dove l’interesse e le passioni dell’individuo sono combinate con gli interessi della società Filangeri  rivisitò i metodi antichi  per rinforzare l’amore per la patria  sfruttando la passione per la gloria degli individui, prevedendo riconoscimenti alle virtù e potenziando il culto repubblicano per esaltare le virtù civiche e rafforzare lo spirito pubblico  con cerimonie pubbliche e ogni forma artistica Filangeri  conscio delle difficoltà di tenere insieme le varie interpretazioni di patria e nazione in circolazione nei dibattiti di quegli anni e di creare un moderno patriottismo cosmopolita per ogni nazione animato da valori illuministici Filangeri  creare migliori condizioni per l’esercizio dei diritti  e l’unica in grado di fare ciò era l’istruzione ai valori dell’illuminismo Il programma di riforme di Filangeri  garantire una più larga partecipazione repubblicana alla vita politica e alla costruzione di una nuova società giusta ed equa fondata sul rispetto per i diritti Le pagine dedicate da Filangeri  al diritto dei popoli all’istruzione all’importanza capitale della moderna opinione pubblica restano linee maestre del progetto riformatore, politico ed emancipatorio formulato dai protagonisti del tardo illuminismo  sottolineando l’importanza della libertà di stampa Filangeri  gettò le basi per la battaglia di conquista dell’opinione pubblica europea Nel “Discourse on the Love of our Country”  di Richard Price nel 1789  vi sono molti tratti sintetizzati da Filangeri Price  nuovo patriottismo domandasse una regola e un indirizzo La nascita degli Stati Uniti perimetrata da una costituzione scritta nel 1787  aveva tracciato una strada che andava rimeditata e rilanciata Patria  per Price  non solo terra dei padri  ma concepita come la creazione di una comunità politica di uomini liberi ed eguali con gli stessi diritti  associati dalla stessa costituzione e protetti dalle stesse leggi I vincoli interni dovevano ispirarsi al principio repubblicano, di un governo rappresentativo e le nuove nazioni si ispiravano a valori del cosmopolitismo unendo patria e umanità 61 Price affermò che solo le guerre difensive erano quelle giuste  era entusiasta durante i primi mesi della rivoluzione francese Lo scenaro della rivoluzione mutò in peggio a causa di Napoleone  alimentando il patriottismo e l’odio verso la retorica cosmopolita e dei diritti dell’umanità accusata di nascondere la volontà di potenza francese Terrore giacobino  termine esperienza politica illuminismo  terminò sul piano simbolico con la morte di Condorcet e de Gouges In Europa  prevalere dei diritti dei popoli e delle comunità rispetto a quelli individuali  il mondo dell’illuminismo  accusato da Koselleck di aver scatenato una rivoluzione permanente e una guerra civile con le sue utopie che negavano il realismo politico Il rapporto tra mondo dell’illuminismo e gli sviluppi della Rivoluzione francese segnarono il tentativo di universalizzare i diritti, di armonizzare individuo e comunità dopo la crisi dell’antico regime Condorcet  la Rivoluzione francese  fu un movimento acceleratore nella storia del progresso umano e non una rottura netta con il passato Sparirono alcuni vocaboli come la parola “felicità” e “virtù”  virtù  parola polisemica per definire il nuovo patriottismo repubblicano degli illuministi  quella parola divenne con il Terrore sparì dopo il mal uso che ne facevano personaggi come Robespierre L’espressione “diritti dell’uomo”  con il Terrore i diritti cambiarono di significato nell’opinione pubblica  vennero associati come manifestazioni di egoismo individuale  portando ad un ritorno del linguaggio dei doveri come rafforzamento dei vincoli sociali  consacrato nella costituzione Termidoriana del 1795 con la “Dichiarazione dei diritti e dei doveri dell’uomo e del cittadino”  quindi i doveri presero una rivincita sul diritto naturale illuminista e sui diritti individuali La scelta di equilibrare i diritti dell’individuo con i doveri verso la comunità  rendeva difficile il tentativo di creare un’armonia ed equilibrio tra individuo e comunità  la centralità dei doveri squilibrò il discorso politico a favore del primato delle identità collettive a discapito di quelle individuali La critica ai diritti individuali divenne vincente anche nei dibattiti rivoluzionari Il processo di squilibrio a favore delle identità collettive si era già delineato con la “Dichiarazione di Indipendenza” dei coloni americani vissuta dai contemporanei come la nascita di una nazione attraverso i diritti La “Dichiarazione dei doveri dell’uomo” del 1789  ai diritti si ricorse per rifondare la politica e legittimare su basi differenti il potere e la sovranità popolare al fine di creare un ordine politico e sociale in grado di sostituire il corpo del re con quello della nazione La rivoluzione ebbe una continuità con l’antico regime dal punto di vista amministrativo e istituzionale  dove si privilegiò la pista comunitaria e corporativa  vennero potenziate le identità collettive 62 Cochin  storico dei meccanismi rivoluzionari  spiegò la natura fittizia della parola popolo di cui si abusò  dove il popolo una volta libero con le leggi del 1791 divenne padrone e tolse tutte le libertà pubbliche  che erano garanzie a suo favore contro chi governava Populismo giacobino  appello alla democrazia diretta  distrussero il costituzionalismo illuminista Il Terrore  consacrò il primato dei diritti della nazione rispetto a quelli individuali  il dibattito sui diritti di cittadinanza confermò il primato della pista comunitaria e del criterio dell’appartenenza su ogni altra considerazione Nel 1802 venne reintrodotto lo schiavismo da Napoleone, mentre alle donne si tolse ogni diritto La sconfitta politica del mondo dell’illuminismo e della sua rivoluzione culturale ha lasciato il problema dell’armonia tra diritti dell’individuo e quelli dei popoli  lo sbilanciamento rivoluzionario a favore del comunitarismo alimentò i conflitti di ogni genere Attraverso l’arte  grazie alla sua comunicazione nell’età dell’opinione pubblica  il mondo dell’illuminismo trasmise ai posteri i sui valori universalistici e cosmopoliti Attraverso la pittura, musica, letteratura, scultura e ricerca dell’umanità dell’uomo, la testimonianza della dignità umana come valore universale  passarono ai posteri con facilità infrangendo le barriere nazionali ed etniche  grazie alle opere di Goya nella pittura e nella musica da parte di Mozart
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