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Riassunto Libro "Introduzione all'Archeologia" di Bandinelli, Appunti di Archeologia

Riassunto Libro "Introduzione all'Archeologia" di Bandinelli

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 30/06/2024

chiaragrisa
chiaragrisa 🇮🇹

4.8

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15 documenti

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Scarica Riassunto Libro "Introduzione all'Archeologia" di Bandinelli e più Appunti in PDF di Archeologia solo su Docsity! PREMESSA Il cambiamento nel concetto di archeologia nel corso dei secoli L'evoluzione della disciplina dell'archeologia ha attraversato diverse fasi significative nel corso dei secoli. Inizialmente, nel Rinascimento, si manifestò come un'attività appassionata volta alla conoscenza dell'arte antica, che serviva da modello per gli artisti del tempo. Questo approccio non era ancora strettamente storico ma piuttosto contemporaneo. Nel XVIII secolo, l'interesse per gli oggetti antichi si trasformò in un campo più strutturato noto come antiquaria. Questa fase vide la raccolta e lo studio degli oggetti antichi come documenti di usi e costumi antichi, sebbene spesso privo di metodo scientifico. Il passaggio al vero inizio dell'archeologia Fu nel periodo del classicismo alla fine del XVIII e all'inizio del XIX secolo che nacque l'archeologia come disciplina scientifica distinta. Questo segnò un momento in cui l'antichità non era più solo un esempio da imitare ma un oggetto di studio storico sistematico. L'espansione e la trasformazione dell'archeologia moderna Negli ultimi cinquant'anni, l'archeologia ha subito una profonda trasformazione metodologica e concettuale. Si è allargata per includere non solo l'arte classica greca e romana ma anche altre civiltà antiche e preistoriche. Questa espansione ha portato a una comprensione più ampia e integrata della storia umana attraverso l'archeologia. La valorizzazione della ricerca archeologica Oggi, l'archeologia non è solo storia dell'arte, ma una disciplina che fornisce importanti contributi alla storia sociale, economica e politica delle civiltà antiche = DISCIPLINA , SCIENZA STORICA MODERNA. L'uso di metodi scientifici avanzati, come il rilevamento dei radiocarboni e l'indagine stratigrafica, ha reso possibile una comprensione dettagliata e accurata delle società del passato. È fondamentale comprendere l'importanza dell'archeologia non solo per motivi pratici legati all'occupazione, ma anche per il suo valore culturale e formativo. Questo volume si propone di tracciare brevemente la storia di questa disciplina, focalizzandosi sull'archeologia classica relativa all'antica Grecia e Roma. Origini e Evoluzione dell'Archeologia L'archeologia non è nata come disciplina autonoma né come termine di uso comune. Nei tempi antichi, il termine si riferiva genericamente a conoscenze sui tempi antichi, come evidenziato da autori come Erodoto e Pausania, ma senza il significato specifico che ha oggi. Dal Rinascimento all'Età Moderna Durante il Rinascimento, ci fu un rinnovato interesse per il mondo antico, con artisti e studiosi che visitavano Roma per studiare e misurare i monumenti antichi. Tuttavia, questa fase non può essere considerata archeologia nel senso moderno del termine, ma piuttosto come un periodo di riavvicinamento all'arte classica. L'Antiquaria e i suoi Limiti Nel XVIII secolo, il termine "antiquaria" si riferiva a studi eruditi sull'antichità, spesso supportati da mecenati che collezionavano reperti. Questi studi erano più orientati verso l'epigrafia e la prosopografia, utilizzate come ausili di documentazione storica, ma mancavano di metodo scientifico e critico. Il Classicismo e l'Emergenza dell'Archeologia All'inizio del XIX secolo, con il classicismo in auge, emerse una nuova consapevolezza storica dell'antichità, come evidenziato dalle parole di Goethe che collegava lo studio degli antichi al mondo reale e alla ricerca della realtà concreta. Questo periodo segnò un passaggio verso un approccio più scientifico e storico all'antichità. Conclusioni Questi primi passi verso l'archeologia moderna mostrano un progresso significativo nella consapevolezza storica e scientifica, preparando il terreno per lo sviluppo successivo della disciplina. La storia dell'archeologia classica è quindi intimamente legata all'evoluzione del pensiero critico e alla ricerca della verità storica attraverso i resti materiali del passato L'archeologia ha evoluto il suo approccio dalla passione rinascimentale per l'arte antica all'antiquaria del XVIII secolo, diventando una disciplina scientifica sistematica alla fine del XVIII e inizio del XIX secolo. Negli ultimi cinquant'anni, l'archeologia si è trasformata metodologicamente, ampliandosi per studiare varie civiltà e contribuendo significativamente alla comprensione sociale, economica e politica delle società antiche. WINCKELMANN (1717-1768) Monumenti non più come documenti illustrativi ma come OPERE D’ARTE, DOCUMENTO DI CIVILTÀ E DI CULTURA > archeologia in questo senso nasce con Winckelmann - si reca a Roma nel 1755 dalla Sassonia prussiana conoscendo la letteratura antica + erudizione per studi di antiquaria - 1764: cerca di costruire per la prima volta Geschichte der Kunst des Alterthums (Storia del disegno presso gli Antichi) oggi superata dal punto di vista scientifico >> ST. ARTE DA MERA ERUDIZIONE A SCIENZA (guida per ricostruzione dell’arte antica) >> cerca di scoprire l’essenza dell’arte (quali sono le leggi che regolano la perfezione di un’opera d’arte?) - Difficoltà nella cronologia, un’opera puo’ essere innovativa, puo’ partecipare ad un movimento o essere passiva rispetto al suo tempo >> fissare cronologia (arte classica oscillazioni di secoli, cosa che non sussiste per arte medievale ecc) - Periodo di Winckelmann: ammasso di opere di scultura (non ancora pittura perché stavano venendo alla luce ancora scavi di Ercolano), statue frammentarie, sarcofaghi, … eccezione alcune opere di età romana rimaste in vista e databili (es: colonne di Traiano, Marco Aurelio ecc) >> ARTE ANTICA BLOCCO UNICO SENZA PROSPETTIVA STORICA - quale criterio utilizzare per uscire dalla visione dell’antiquaria con la quale lui era in continua lotta? a. Fonti antiche e letterarie: Plinio, si riferisce a cronologie dei maggiori artisti ma criteri abbastanza casuali es: Piazza del Quirinale piedistalli di due gemelli Dioscuri con nome di due artisti che distano di un secolo Pausania b. 98% delle statue a Roma non erano originali ma copie di greci perduti > copie in età Romana a fine commerciale, industriale che avevano scopo decorativo c. Criterio analisi stilistica e formale di Winckelmann: 4 grandi divisioni i. Stile antico (V-VI sec aC): l'inizio dell'arte greca, caratterizzata da uno stile più rigido e arcaico, spesso associato all'arte delle civiltà precedenti come gli Egizi e i Fenici. ii. Stile sublime (periodo aureo, Fidia e successori V-IV secolo): momento di massima perfezione artistica, si trovano artisti come Fidia e i suoi successori. Questo stile è caratterizzato dalla ricerca della perfezione ideale e armoniosa nelle opere d'art iii. Stile bello IV sec aC (inizia con Prassitele, con Lisippo iv. e alcune opere ellenistiche) v. Periodo della decadenza (IV-I sec aC) d. !!! Quello che deve importare allo studioso è di capire l’intima essenza dell’opera d’arte > storia dell’arte come fine dell’acquisizione di un’estetica > determinerà una corrente del gusto (vedi neoclassicismo) > unione teoria + pratica - Inizio 800 fase militante, prime campagne di scavo: in luce opere greche originali - Per le opere romane in quel periodo: fase filologica, critica delle copie → non modificano criterio di Winckelmann (resta immutato fino al nostro secolo) >> nascono equivoci per suo criterio (es: arte greca = secondo Winckelmann è idealizzazione del vero, in realtà vi era una ricerca di realismo delle cose come la prospettiva o il colore locale) >> Winckelmann fa errore di costruire parabolicamente l’arte con culmine periodo aureo mitizzato, idealizzato e quindi solo le opere d’arte “Belle” secondo questa concezione vengono ritenute vere - Formula di Winckelmann per l’arte greca = bellezza formale assoluta, mancanza di pathos, prevalere della forma scultorea su quella pittorica (quando Lord Elgin stacca i marmi con decorazioni di Fidia del Partenone ad Atene si dubitò che fossero arte greca ma copie romane del periodo della decadenza di Winckelmann, fu 1. NATURALIS HISTORIA DI PLINIO 2. LA PERIEGESI DELLA GRECIA DI PAUSANIA 3. + altre raccolte da Overbeck nel 1868 “Fonti letterarie antiche per la storia greca e romana” > raccolta quasi completa dei passi tratti dalla letteratura greca e romana (manca Patristica cristiana) 1. PLINIO IL VECCHIO (I sec DC) Naturalis Historia - Lettera di presentazione della sua opera all'im peratore Vespasiano (69-70 dC) , Plinio parla del carat tere del suo lavoro e dice alcune cose di cui si deve tener conto: la sua opera è una novità perché raccoglie notizie e dati di fatti relativi al mondo della natura (no divertimento, no opera piacevole) >> carattere enciclopedico (20’000 notizie tratte dalla lettura di 2’000 volumi) con mentalità scientifica ma anche dilettante (riconosce di non essere studioso di professione) - Procedimento raccontato dal nipote Plinio il giovane: descrive lo zio come molto intelligente e studioso, leggeva sempre - LIBRI CHE CI INTERESSANO: 34esimo, 35esimo, 36esimo → pietre, dei marmi e del bronzo per parlare di scultura - terre colorate per parlare della pittura (problemi legati alla lingua: espressioni riportate in latino di un linguaggio tardo ellenistico, a volte traduceva con termini da lui inventati) - Ricerche sul testo di Plinio: Schweitzer e Ferri (precisa la terminologia tecnica degli scrittori antichi di cose dell'arte attraverso un lavoro di traduzioni vedi es: figura di Policleto) - - Visione mitica della storia dell’arte (come Winckelmann), sua visione estetica > fonti che mettono in risalto artisti del V e IV sec aC ignorando quasi del tutto l’arte ellenistica - Fonti di Plinio: a. Apollodoros ateniese autore di una cronaca enciclopedica in versi (Chronika) che elencava personaggi e eventi dalla guerra troiana fino a mille anni dopo → esaltazione di Fidia, Prassitele e Lisippio (dopo di questi decadenza) b. Xenokrates ateniese (scultore e scrittore d’arte) per lui Lisippo rappresentava il culmine dell’arte greca (come Michelangelo per il Vasari) “Gli antichi maestri hanno fatto gli uomini come sono, io li faccio come sembrano essere” (Lisippo) > porre a base della creazione artistica la visione personale dell’artista → queste fonti sono spesso in disaccordo bisogna entrarci meglio e capire (es idee di A vs X sono diverse su alcune cose) - 34esimo libro di Plinio: dopo la 121esima olimpiade l’arte mori e poi rivisse > morte dell’arte = fine III secolo (ellenismo) e rinasce con movimento classicista > non bisogna dare per assoluto quello che dice Plinio perché risponde al gusto del suo tempo e quindi non criticamente esatto - Giudizio critico = nostro attraverso l’analisi formale; giudizio critico si fa storico con ricostruzione della produzione di un’opera 2. PAUSANIA (II sec dC) - Periegesi della Grecia - Periegeta = descrittore di viaggi, guide per il forestiero che visitava santuarii - Tardo ellenismo → genere della Periegesi (desiderio di raccogliere e portare a uso di erudizione il patrimonio del passato) - 10 libri privi di proemio e di chiusura, iniziato nel 143 dC e concluso nel 175 dC - segue un ordine geografico: Attica → Peloponneso → Arcadia - No intenzione di fare da guida turistica ma fornire un libro di lettura per ricapitolare la storia della Grecia intercalando narrazioni mitologiche - ESEMPIO: descrizione santuario d’Olimpia (libro V e VI) → 9 capitoli per narrare sulla storia dell’Elide e delle città in essa comprese, origine giochi olimpici, .. → decimo capitolo inizia descrizione del santuario, il tempio di Zeus, il tumulo di Pelope, tempio di Hera, lista altari nel santuario, descrizione dell’Heraion, … > si basa su descrizioni già redatte + scoperta della statua di Hermes ci conferma attendibilità topografica ma ci sono altri esempi che dimostrano errori (es: attribuzione di un frontone a Paionios) - Pausania non offre nessun ele mento particolare né nulla di personale; egli riferisce gli apprezzamenti correnti del suo tempo, che sono all'in circa gli stessi di quelli di Plinio. 3. LUCIANO di SAMOSATA (fine II sec DC) - parla di opere d’arte che ha visto e le descrive con proprie sensazioni e proprio giudizio (“il quadro si trova in Italia e io l’ho veduto”) menzionando artisti famosi all’età classica 4. ATENEO di NAUCRATI (grammatico e sofista nato in Egitto, scrive “Deipnosofisti” ovvero i dotti a banchetto) - conviviali intrecciano colloqui e danno modo all’autore di raccogliere le notizie es: lunghe descrizioni del corteo festivo di Tolomeo II e della processione trionfale di ANtioco + altre fonti di età bizantina La scuola filologica nell'archeologia utilizza le fonti letterarie antiche, come la Naturalis Historia di Plinio e la Periegesi della Grecia di Pausania, per confermare le informazioni e stabilire valutazioni critiche sulla storia e l'arte greca. Questi testi forniscono descrizioni dettagliate di opere d'arte e artisti, ma richiedono un'approfondita analisi critica per comprenderne l'attendibilità e il contesto storico, influenzando così la metodologia di ricerca archeologica nel XIX secolo. LE SCOPERTE E LE GRANDI IMPRESE DI SCAVO Lo studio dell'arte antica è infatti un tessuto composto di tre fili diversi: - la conoscenza delle fonti scritte, - la conoscenza dei materiali reperiti dallo scavo, - Il criterio metodologico per portare quelle nozioni a giunte conclusioni storiche. → la nostra conoscenza dell’arte greca ha fatto progressi notevoli nel secolo scorso: grazie agli scavi abbiamo acquisito quantità di materiale per ricostruire in grandi linee la storia dell’arte antica - SETTECENTO, LONDRA, SOCIETÀ DEI DILETTANTI: Gruppo di uomini dotati di mezzi di fortuna fondano questa società nel 1733, finanziano viaggi e spedizioni specialmente nte nell’Asia Minore con intenti colonialisti >> prime spedizioni in Grecia - Nel frattempo (1738, 1748) scavi di Pompei e di Ercolano - scoperte di Lord Elgin per sculture greche: marmi del Partenone e del tempio di Nike Apteros che portano il nome di Fidia (ora al British Museum) - 1811 spedizione isola di Egina: primi marmi che si conobbero del periodo arcaico ma furono restaurati (tolti restauri nel 1967) - 1822: scavi di Selinunte (resti dei piu antichi templi che si conoscono) - 1860: ripresa scavi di Pompei (opera dei Fiorelli) → Scoperta della casa dei Vettii, ricca di dipinti → IMPORTANZA PITTURA POMPEIANA: pittura illusionistica di Pompei come continuazione della pittura ellenistica Scavi e scoperte in Grecia: - Samotracia (1863): Scavo internazionale, la Nike al Louvre. - Atene (1871): Scoperta dei vasi di stile geometrico. - Schliemann con scoperta di Troia (1871) + conferma della sua distruzione + Micene: Scoperta del tesoro di Atreo e la tomba di Clitemnestra. - Olimpia (1875): Scavi sistematici da Curtuis con grandi successi. - Efeso: Identificazione del sito del tempio di Artemide. - Iniziative francesi: Delo (1877) e Delfi (1879). Evoluzione della comprensione dell'arte greca Fine 1800 - inizio 1900: Apertura di nuovi capitoli di storia della civiltà greca. Arte arcaica greca: Connessione con le civiltà artistiche dell'oriente mediterraneo. Sviluppo dello studio della storia dell'arte antica Dopo la prima guerra mondiale: Nuova fase di studio con approfondimento dei problemi posti dalle opere scoperte. Evoluzione metodologica: Dall'ordinamento ottocentesco all'approfondimento novecentesco dei valori intrinseci dell'opera d'arte. Lo studio dell'arte antica si compone di tre elementi interconnessi: - la ricerca delle fonti scritte, - l'analisi dei materiali recuperati dagli scavi - l'applicazione di criteri metodologici per trarre conclusioni storiche accurate. Nel corso del XVIII e XIX secolo, le grandi imprese di scavo hanno rivoluzionato la conoscenza dell'arte greca, con scoperte significative come i marmi del Partenone portati da Lord Elgin a Londra, i ritrovamenti di Pompei ed Ercolano nel 1700 e 1800, e le esplorazioni condotte da Schliemann a Troia e Micene nel 1870. Queste iniziative hanno contribuito a una profonda evoluzione nella comprensione della storia e dell'arte antica, aprendo nuovi capitoli di ricerca e sviluppando metodologie più sofisticate nel XX secolo. RICERCHE TEORICHE E STORICISMO AGLI ALBORI DEL 900 Fine del periodo filologico fra 800 e 900 → Emanuel Loewy (austriaco): primo a coprire una cattedra di archeologia classica all’Università do Roma → importante perché è il primo archeologo che cerca di riprendere (come Winckelmann) la ricerca attorno all’essenza stessa di arte → qual è il fondamento teorico sulla quale porre lo studio dell’arte antica - 1900: la Natura nell'arte greca più antica - 1909: Migrazioni tipologiche → due studi importanti perché toccano due elementi fondamentali: 1. RAPPORTO DELL’ARTE GRECA CON IL VERO DELLA NATURA: come l’immagine naturale viene trasformata in immagine artistica (Winckelmann: idealizzazione delle forme reali, selezione del carattere più bello → distinzione di una serie di “tipi ideali” oggi a noi arrivate come tipologie iconografiche) → in realtà oggi si sa che arte greca era la più realistica tra le altre civiltà antiche, Winckelmann si sbagliava - Revisione del concetto di Winckelmann (fine Ottocento): Julius Lange, si occupa del rapporto fra arte greca e forma della natura (poi ne parlò anche Della Seta) → osserva delle leggi nell’arte greca es: FRONTALITÀ: qualsiasi immagine riprodotta dall’artista subisce uno schiacciamento e perde volume → caratteristica dello stile arcaico dato da “incapacità”, “provvisorietà” → Loewy supera questa visione e afferma che questa frontalità deriva invece da un determinato processo di concezione dell’atto artistico → della Seta afferma che la frontalità, con il passaggio dell’arte da arcaica a classica, viene superata per maggiore conoscenza dell’anatomia (non tanto vero) 2. PERSISTENZA ICONOGRAFICA (schemi figurativi come il Kuros, l’artista era artigiano ha tradizioni iconografiche) connessa all’Arte del Medio Oriente * il tipo del kouros (il fanciullo) figura nuda in posizione eretta non impegnata in azione determinata è figura iconografica senza mutamenti → SUPERAMENTO FILOLOGISMO TEDESCO: interpretazioni di fatto artistiche —------------------------ Inizi del 900: nuova fase degli studi di Archeologia: La Prima Guerra Mondiale causa una pausa forzata negli scavi archeologici e nella gestione dei musei. - Riflessione sul Materiale Esistente già raccolto. - Contrariamente agli studi di Winckelmann che si basavano su copie, nuovi studi considerano solo gli originali per questioni formali, non per ricostruire la storia completa dell'arte greca - Esempio di Studio: "Frühgriechische Bildhauerschulen" (scuole di scultura della prima età greca,1927) di Ernst Langlotz utilizza piccoli bronzi originali per studiare le scuole artigianali, non i grandi Maestri → riesce a stabilire una cronologia per l’età arcaica a date ravvicinatissime —--------------------------- Scuola Viennese e le Teorie di Riegl e Wickhoff - influenza diretta sugli studi di archeologia Meriti all’archeologia tedesca: - grandi scavi sistematici - ordine sistematico ai materiali sulla quale si basano nostri studi (Corpora e Enciclopedie) Problematiche scuola tedesca: - manca pensiero critico sulla metodologia della storia e di un estetica non accademica >> risultati estremamente empirici e rigidi → questo non fu così in Italia (influenza crociana): formazione di un pensiero critico e storiografico unitario e maturo. —----------------- QUALE È IL COMPITO DI UNA RICERCA STORICO-ARTISTICA NEL CAMPO ANTICO (DIVERSO DA QUELLO MODERNO): Si parte da: fonti letterarie limitate e casuali, prevalentemente classicistiche + mancanza degli originali dei grandi maestri, con la maggior parte delle opere conservate provenienti dall’artigianato → limiti quasi insuperabili quindi ricerca da articolare cosi: 1. classificazione e inquadramento cronologico del l'opera d'arte: ricerca di tipo filologico, con l' ausilio di testi letterari ed epigrafici e del materiale archeologico di ogni specie, con un riconoscimento delle qualità stilistiche esteriori e «morelliane» dell'opera d'arte 2. indagine più propriamente storica*, ricostruzione dello svolgimento della produzione artistica e forze motrici che determinano quello svolgimento → lettura formale dell'opera d'arte ci servirà a circoscrivere tendenze e a individuare personalità *Storicizzazione dei Fenomeni Artistici: l’arte deve essere collegata ai fatti della società → più correnti artistiche contemporanee che riflettono diversi gruppi sociali → attenzione: storia dell'arte e la storia sociologica sono legittime ma distinte ma gli elementi formali dell'opera d'arte devono essere collegati alla società del tempo per essere pienamente compresi. —--------------------- CONCLUSIONE: - Crescente interesse per una storia sociologica dell'antichità. - Necessità di mantenere l'autonomia della storia dell'arte, centrata sulla lettura formale delle opere d’ arte >> autonomia della storia dell’arte: dialettica interna tra artista e opera e il suo contenuto. - Non si può separare la produzione artistica dall'aspetto economico. - Distinzione tra storia dell'arte e scienza dell'arte: La prima è storica, la seconda estetica e autonoma. Ruolo degli archeologi: - Archeologi si concentrano sulla ricerca storica: chiarire il processo di creazione e produzione delle opere - Indagine formale al servizio di accertamenti cronologici e ricostruzioni di contatti commerciali. - Obiettivo dell'archeologia: Ricostruzione della storia attraverso documenti materiali, da affiancare ai dati storici delle fonti letterarie. - L'unico modo per acquisire e comprendere il fatto artistico è storicizzarlo. Indagine della Storia dell'Arte Antica - Studio della formazione degli elementi costitutivi della forma artistica nei vari momenti storici. - Interpretazione critica dei valori espressivi e valutazione dei significati sociali e culturali. - La comprensione delle vicissitudini culturali, spirituali e materiali di un'epoca o territorio attraverso la storia della forma artistica. - La storia dell'arte offre una comprensione profonda accanto a storia politica, letteraria, filosofica e religiosa. - L'arte come espressione immediata e genuina del passato. Nel corso del XX secolo, la storia dell'arte antica ha affrontato diversi problemi metodologici e teorici, influenzata dal progresso nelle ricerche filologiche e dagli scavi archeologici. Figure come Riegl, Wickhoff e Wölfflin hanno apportato contributi significativi, orientando gli studi verso un'analisi più formale e concettuale delle opere d'arte antica.
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