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riassunto libro kubrick, Schemi e mappe concettuali di Estetica del Cinema

riassunto del libro di kubrick

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 23/05/2023

alice-pirotta
alice-pirotta 🇮🇹

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Scarica riassunto libro kubrick e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Estetica del Cinema solo su Docsity! 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO È considerato come uno dei migliori e più enigmatici film della storia del cinema, uscito nel 1968 fu preceduto da ben 3 anni di pubblicità e marketing, in quegli anni era ampiamente già considerato come uno dei più grandi registi americani. Fin dall’inizio la pubblicità del nuovo film di Kubrick prometteva di portare gli spettatori in un viaggio trasformativo verso l’ignoto totale, verso le stelle e “l’oltre”. La MGM era la casa di produzione che si occupava di promuovere il film definendo la campagna pubblicitaria come la più ampia nella sua storia, essa includeva un flusso costante di interviste, servizi sui media, pubblicità e trailer, inoltre venivano venduti prodotti legati al film come gioielli e giocattoli… Il film sarebbe uscito seguendo la cosiddetta “roadshow release”, cioè sarebbe stato inizialmente proiettato il 70mm in un ristretto numero di cinema, questo però si distingueva dalle altre proiezioni roadshow poiché venne presentato in “Cinerama” che era la più spettacolare tra i formati panoramici degli anni Cinquanta, dopo il 1962 però furono poche le major che potevano utilizzare l’etichetta cinerama per i loro prodotti, il film quindi uscì inizialmente esclusivamente nelle sale Cinerama. https://it.wikipedia.org/wiki/Cinerama Tutti i film che Cinerama erano solitamente documentari di tipo “travelogue” raccontavano storie epiche di eventi pregressi storici ed inoltre avevano tutti in comune l’enfasi per il movimento, questo permise agli spettatori di avere grandi aspettative sull’esperienza audio-visiva che Cinerama poteva proporgli e probabilmente preparandoli a un film che non sarebbe concentrato necessariamente sul racconto di una storia convenzionale. Nei mesi che precedettero e seguirono la prima, che si tenne a Washington il 2 aprile ’68, il film fu onnipresente negli stati uniti con pubblicità e recensioni stampa, trasmissioni radiofoniche e televisive, poster e manifesti, volantini anche talvolta bizzarri venivano consegnati prima di entrare nelle sale. È molto probabile che la pubblicità e il merchandising abbiano preparato il pubblico al fatto che il film avrebbe preso come punto di partenza la realtà in cui vivevano per poi trasportarli in un futuro e nello spazio in maniera stimolante sul piano intellettuale ed eccitante sul paino sensoriale, mettendo inoltre gli spettatori difronte a grandi misteri legati ai poter extraterrestri e alla storia dell’umanità. Al contrario delle aspettative (che erano quelle di scene che raffiguravano la versione futuristica della terra), ciò che gli spettatori si trovarono davanti nei primi minuti del film furono suoni inquietanti per quasi tre minuti che sembrava ricordare un’atmosfera quasi aliena, misteriosa amplificata dallo schermo che rimaneva nero. Poi vi è il sorgere della terra da una posizione ambigua ed una volta stabilito lo scenario spaziale, il sorgere del sole accompagnato da un epico brano musicale. Il film trasposta lo spettatore in un paesaggio desertico sulla terra, “l’alba dell’uomo” il titolo ci anticipa che la storia del film si è mossa in un lontano passato. Per circa 15 minuti il film mostra ominidi continuare la loro vita per poi arrivare ad una pozza d’acqua e scontrarsi con un gruppo rivale e la comparsa misteriosa di una lastra rettangolare nera, per cui non viene fornita nessuna spiegazione, gli spettatori a questo punto capiscono che il film è stato scritto per impressionarli e racchiuderli in questa bolla di mistero. Il contrasto tra le prime scene che lì mostrano solo attraverso posture agitate e forti urla e poi nelle scene seguenti vengono mostrati mangiare carne e colpire a morte il leader con un osso come arma (violenza assassina implicita nell’uomo), che viene lanciato in aria e attraverso il montaggio veniamo proiettati nello spazio dove vi è una navicella e per 35 minuti circa l’attenzione si sposta sul primo personaggio chiaramente identificabile Floyd in viaggio verso la Luna. Seguono 60 minuti in cui i due astronauti Poole e Bowman si avventurano in una missione lontano dalla terra “Giove oltre l’infinito”. Bowman intraprende poi un viaggio verso l’ignoto che dopo alcuni minuti lo riporta trasformato in un feto nello spazio vicino alla terra. Infine, vi è la sequenza dei titoli di coda anticipata dalla scritta “fine”. Quindi riconsiderando la proiezione si può riconsiderare il viaggio appena percorso: partiti dalla terra, ci si sposta poi nello spazio prima in viaggio verso la luna e poi verso Giove, da l’ignoto e poi di nuovo sulla terra. Gli spettatori furono portati a interpretare positivamente il finale del film che combinava l’inizio di una nuova vita con il ritorno a casa. 2001 odissea nello spazio, quindi, non risponde alle esigenze di un cinema classico hollywoodiano, dove gli eventi si susseguono in modo che quelli precedenti possano essere interpretati, a malapena i protagonisti sono chiaramente identificabili e sicuramente non sono ben definiti; la catena di eventi è molto debole, la brusca transizione del segmento dell’osso all’astronave non fornisce risposte alle domande poste fino a lì. In questo secondo segmento del film ci viene proposto un protagonista umano, il cui obbiettivo è rapidamente individuato ovvero recarsi sulla luna; anche nel terzo segmento è definibile un obbiettivo ovvero arrivare a Giove, anche se in questa parte del film possiamo identificare una nuova figura ovvero quello dell’antagonista “Hal” che i due astronauti vorrebbero scollegare, antagonismo reso più evidente nel segmento quattro attraverso diverse azioni omicide. Guardando complessivamente questi due segmenti potremmo dire che si avvicinano più ad un modello classico di un racconto drammatico, anche se sono ancora presenti sconnessioni causali e spiegazioni mancanti. Rimane comunque in gran parte inspiegato del perché di questo viaggio degli astronauti verso la luna fino a quando Bowman non ascolta il messaggio registrato da Floyd sulla scoperta del monolito lunare e del segnale che ha inviato a Giove, la spedizione verso quest’ultimo porterà in un incomprensibile “oltre”. Infine, non è chiaro in quale tipo di feto si sia trasformato Bowman e quali possano essere le intenzioni di esso, il film non fornisce risposte dirette per nessuna di queste domande. È proprio questa assenza di narrazione convenzionale che ha contribuito alla creazione di un pervaso senso di mistero in tutti gli spettatori. Il marketing su questo film aveva, inoltre, suggerito agli spettatori di considerare 2001 non solo come un racconto drammatico ma anche come un “travelvogue” che li avrebbe catapultati in luoghi e paesaggi spettacolari: un paesaggio africano, una navicella spaziale in orbita intorno alla terra e un viaggio sul suolo lunare e verso Giove. La maggioranza degli spettatori americani non solo apprezzò il film, ma ne fu profondamente colpito ed intellettualmente stimolato, ricavando un senso di speranza per il proprio futuro per quello dell’intera umanità.
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