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Riassunto libro "La guerra dei sette anni" Fussel, Sintesi del corso di Storia Delle Istituzioni Politiche

Riassunto del libro M. Fussel, La guerra dei Sette anni, 2013.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
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Caricato il 09/05/2021

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Scarica Riassunto libro "La guerra dei sette anni" Fussel e più Sintesi del corso in PDF di Storia Delle Istituzioni Politiche solo su Docsity! Introduzione: La Guerra dei Sette anni fu combattuta tra il 1756 e il 1763; oppose essenzialmente la Gran Bretagna e la Prussia, alla Francia, Austria, Russia e ai loro alleati. Questo conflitto, come affermò Winston Churchill, può essere considerato come una sorta di prova della Prima guerra mondiale. “Mondiale” perché innanzitutto la guerra uscì fuori dai confini del vecchio continente, essa non venne combattuta solo in Europa ma anche in India, dove la Francia e la Gran Bretagna si contendevano le colonie, nel Nord America dove c'erano comunque dei domini coloniali francesi e inglesi e anche in Senegal. Allo stesso modo questo conflitto può essere definito mondiale perché è andato a stravolgere quelli che erano stati gli accordi politici e i sistemi di alleanze nei secoli precedenti. Cause: L'Austria e la Francia erano state acerrime nemiche per anni, ma si allearono firmando la convenzione di Versailles. Queste due potenze si allearono, perché l'Austria uscì sconfitta dalla guerra di successione austriaca, e dovette cedere la Slesia alla Prussia, che all’epoca, era una potenza in ascesa. Quindi, per cercare una prima causa della guerra, dobbiamo tornare indietro al 1740, alla morte del vecchio imperatore Carlo Sesto d’Asburgo, quando il trono passò nelle femminili mani della figlia Maria Teresa, che acquisì il titolo di arciduchessa d’Austria. L'eredità di Maria Teresa fu però contestata da Federico II re di Prussia, che recitò a memoria il memorandum della legge salica, che prevedeva l'impossibilità per una donna, di ereditare la terra allo scettro paterno. Federico II, oltre che voler “sistemare questo cavillo di giurisprudenza”, desiderava piuttosto sfidare il potere degli Asburgo, ossia la casata di Maria Teresa, tanto da dare così inizio alla cosiddetta guerra di successione austriaca, in cui perse l’Austria. La Prussia a sua volta aveva bisogno di un alleato, che poteva essere soltanto la Gran Bretagna, in quanto Federico II sperava che l’alleanza riuscisse a spezzare il potere economico-coloniale francese in territorio americano, così da far crollare la resistenza di Luigi XV sul territorio europeo. La Gran Bretagna si alleò con la Prussia perché, a seguito di una guerra, avrebbe potuto ottenere i territori d'oltre oceano dalla Francia. Inoltre, con questa alleanza, gli inglesi vedevano la scelta migliore di difendere gli interessi e il titolo onorario Re Giorgio-di elettore, nell’elettorato di Hannover (Germania, bassa Sassonia). Dunque, fra le cause, troviamo:  La volontà di Maria Teresa d’Austria di rientrare in possesso della Slesia, occupata da Federico II di Prussia dopo la guerra di successione austriaca del 1740.  Rivalità coloniale tra Inghilterra e Francia.  I timori della Russia e della Svezia per la crescente potenza della Prussia. Svolgimento della guerra: Un fronte in cui venne combattuta la guerra è quello coloniale, che vide contrapposte la Gran Bretagna e la Francia. La Francia cercò l'appoggio dei nativi locali, per questo si parla di guerra franco-indiana, o come viene denominata dall’America settentrionale “the french and indian war”, che iniziò due anni prima rispetto alla guerra dei sette anni, ovvero nel maggio del 1754, dove l'inglesi e i francesi si scontrarono per il possesso della valle dell'Ohio. Questa guerra minore, venne di fatto viene inglobata all'interno della guerra dei sette anni, perché rientrava nello stesso sistema di alleanze. Le ostilità furono aperte nel 1755 dalla Gran Bretagna, che, senza dichiarazione di guerra, si impadronì in alto mare di numerosi mercantili francesi. Nel momento in cui iniziò questa prima parte di guerra, le 13 colonie inglesi contavano più di un milione di abitanti, contro invece gli 80.000 francesi stanziati dal Canada alla Louisiana. Per i francesi, quindi, fu fondamentale il supporto degli indiani. Soprattutto perché, nel momento della guerra, il re Luigi XV si trovò da solo, in quanto la nobiltà, il clero, la ricca borghesia e il popolo erano contrari ad una nuova guerra: ma non perché questa avrebbe potuto creare dei danni all'interno del paese, ma perché ad esempio, chi era coinvolto nei commerci, come la borghesia e i commercianti, avrebbero avuto difficoltà nel commerciale. Inoltre, tutti coloro che invece pagavano le tasse, e anche i più poveri, sarebbero stati costretti a pagare più tasse in quanto la guerra andava finanziata attraverso un aumento di esse., Gli inglesi, aiutati dalla loro consistenza numerica, e grazie anche all’energica personalità del primo ministro Pitt riacquistarono la supremazia sul mare e operarono il blocco delle coste francesi. Ebbero il sopravvento occupando il Québec (che era la capitale della nuova Francia) e il Montreal, segnando quindi la fine dei possedimenti francesi nell'America settentrionale. Sul fronte indiano, troviamo quindi Luigi XV e il suo desiderio di annientare la presenza coloniale britannica in India, per favorire la sua compagnia, chiamata “compagnia francese delle indie orientali”, per farla diventare l'unica compagnia commerciale del subcontinente indiano. I combattimenti si indirizzarono per lo più nei territori meridionali dell'India e gli inglesi riuscirono, senza troppe difficoltà, a tenere in scacco le forze francesi. Nonostante i francesi stessi avessero il supporto della dinastia Moghul, con l'arrivo del primo barone Robert Clive, i britannici riuscirono a far capitolare la resistenza francese nel 1761, lasciando la compagnia commerciale di Luigi XV in uno stato agonizzante e di totale incapacità di autosufficienza economica. 1761: Per porre rimedio a queste sconfitte marittime e coloniali, e ottenere anche l’appoggio della flotta spagnola, la Francia strinse allora il «patto di Famiglia» con i Borbone di Spagna. L’inferiorità tecnica della marina spagnola impedì, però, ogni successo, e gli Inglesi colsero inoltre l’occasione per impadronirsi della Florida e di Cuba. Sul fronte europeo invece, vi era la guerra combattuta tra la Prussia e l'Austria. Questo conflitto scoppiò nel momento in cui Federico II di Prussia invase la Sassonia (Austria) nell’agosto del 1756, dando il via ad una guerra preventiva. Preventiva perché, Federico II (Prussia) pensava che l'Austria avrebbe cercato di riprendersi la Slesia, concessa alla Prussia con la pace di Aquisgrana nel 1748. Quindi, attaccando preventivamente, il re, avrebbe di fatto ottenuto le condizioni migliori per combattere con l'invasione della Sassonia. La spedizione in Sassonia fu molto breve, perché il Duca di Sassonia, che era anche il re di Polonia, venne messo in fuga, aprendo appunto la strada a Federico II. La minaccia prussiana spinse allora i principi tedeschi, la Russia e la Svezia ad aderire attivamente all’alleanza franco-austriaca (contro la Prussia di Federico II) che venne ulteriormente consolidata dal secondo trattato di Versailles, di maggio 1757. Le truppe austriache e francesi respinsero i Prussiani dalla Boemia, e costrinsero alla capitolazione l’esercito anglo-hannoveriano del duca di Cumberland. Ma ben presto Federico II ristabilì le sorti del conflitto, sconfiggendo i francesi e i principi tedeschi a Rossbach e gli Austriaci a Leuthen. Nel 1759 il re di Prussia affrontò i Russi, ma subì una durissima sconfitta, che ebbe tuttavia conseguenze limitate per l’incapacità russa di sfruttare il successo tattico. L’anno successivo, e quindi nel 1760, le truppe dell’imperatrice Elisabetta (Russia) tornarono all’offensiva e occuparono Berlino. Federico II fu salvato dalla definitiva sconfitta, solo grazie all’avvento al trono di Pietroburgo, di Pietro III, nipote di Elisabetta. Egli acconsentì infatti a firmare, il 5 maggio 1762, il
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