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Riassunto ''MODELLI DI INTERVENTO NELLA RELAZIONE FAMILIARE'', Appunti di Psicologia Clinica

Riassunto capitoli 5 6 7 9 10 11 del libro di Adriana Lis, Claudia Mazzeschi, Silvia Salcuni. Utile per esame Delvecchio TEORIE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE DELL'INTERVENTO IN AMBITO FAMILIARE Unipg

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 15/01/2021

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Scarica Riassunto ''MODELLI DI INTERVENTO NELLA RELAZIONE FAMILIARE'' e più Appunti in PDF di Psicologia Clinica solo su Docsity! MODELLI DI INTERVENTO NELLA RELAZIONE FAMILIARE 5. L'attaccamento nella prospettiva sociale: gli stili di attaccamento Background teorica. Secondo la prospettiva sociale dell'attaccamento, il sistema dell’attaccamento è un importante componente dell'amore romantico e dell’impegno matrimoniale. Già Bowlby accostava i lutti delle vedove con le risposte dei bambini alla perdita dei genitori. Le relazioni d'amore implicano un rapporto paritario, in cui un partner talvolta può sentirsi minacciato e sentire la necessità di conforto. In tale prospettiva I’amore è uno stato dinamico che implica i bisogni di entrambi i partner e le capacità per l'attaccamento, il caregiving e la sessualità. Hazan e Shaver hanno identificato un approccio allo studio dei MOI nelle relazioni con il partner descrivendo tre stili di attaccamento tra adulti usando lo strumento della Romantic Attachment Style (RAS). Valutano i sentimenti delle relazioni, in particolare quella di coppia, nella persona. Al soggetto viene chiesto quale categoria descrive meglio la sua relazione: - distanziante : disagio nello stare vicino agli altri, difficoltà a fidarsi e a dipendere. Bambini e adulti evitanti hanno imparato a non ricercare supporto. - ansioso : idea degli altri come diffidenti nel relazionarsi a sé; preoccupazione che il partner lo lasci; ricerca di vicinanza. Bambini e adulti ansiosi temono di non essere protetti e amati e sono estremamente vigili e gelosi. - sicuro : importanza di stare vicini agli altri e sicurezza nella vicinanza. I bambini e gli adulti sicuri sono emotivamente aperti e si impegnano in relazioni a lungo termine. La maggior parte degli strumenti che valutano l'attaccamento romantico sono categoriali, invece altri questionari sef-report come il Close Relationships Scale (CRS) per la misura dell’Attachment Avoidace and Anxiety usa 4 categorie, a seconda del grado di angoscia ed evitamento: - stile sicuro (bassa angoscia e basso evitamento}: il soggetto si considera degno d'amare e ha una buona concezione di sé, è capace di intimità, autonomia e conforta nelle relazioni; tende ad avere relazioni lunghe e soddisfacenti. - stile preoccupato {alta angoscia e basso evitamento): il soggetto ha lacune nel senso di adeguatezza; è sempre vigile, preoccupata e poco soddisfatto delle sue relazioni. - stile dismissing-distanziante {bassa angoscia e alto evitamento): si sente degno di amore ma si distacca dagli altri perché percepiti come non leali - stile evitante-spaventato (alta angoscia e alto evitamento): tende a evitare il contatto per evitare un possibile rifiuto. Questi stili di attaccamento sono costituiti da una componente relativa al Sé (degno o no di amore) e una relativa dall'altro (degno di fiducia o rifiutante) Studi recenti. Shaver e Mikulincer hanno proposto un nuovo paradigma che include tre componenti: monitoraggio e valutazione della disponibilità e della responsività della figura di attaccamento; variazione del senso di sicurezza nell'attaccamento; monitoraggio della ricerca di prossimità rispetto all'attaccamento insicuro. Quando la ricerca di prossimità è sentita come vitale (come nell'ansioso) le persone adottano una strategia di attaccamento iperattivo, che include un intenso legame con la figura fonte di conforto. Questo succede anche nel matrimonio: i partner ansiosi sono più preoccupati e più vigili, diventando facilmente insoddisfatti e arrabbiati. La teoria degli autori si basa su self-report e sui 4 stili di attaccamento; questo ha portato a numerosi studi in cui si è studiato l'attaccamento in relazione ad altri costrutti. Infine, hanno cercato di applicare i risultati a possibili interventi sulla coppia. - Caregiving e supporto : percezione dei partner pregiudicata dallo stile di attaccamento e qualità della relazione. Se un partner è ansiosa il supporto è molto importante. - Qualità delle relazioni e soddisfazione nei legami di coppia : attaccamento sicuro associato a un buon livello di soddisfazione della relazione; quello insicuro a insoddisfazione e deterioramento della relazione. La qualità della relazione è influenzata dalla modalità evitante negli uomini e ansiosa nelle donne. - Sessualità : è un importante contributo al grado di soddisfazione ed è influenzata dalla modalità di attaccamento (sicuro = aperto all'esplorazione; ansioso = preferenza degli aspetti intimi; evitanti = non traggono piacere dalla vicinanza). - Conflitto : si manifesta di più se i partner sono ansiosi; l'unione di un ansioso e un evitante può determinare anche aggressioni fisiche. - Dinamiche di coppia : partner sicuro infonde sicurezza nella coppia; insicuro può erodere sicurezza. - Implicazioni per la terapia : fiducia area problematica, spesso minata da ferite nell'attaccamento. Si verificano quando un partner non risponde con cura e supporto ai momenti di paura e distress. La prospettiva sociale dell'attaccamento nel ciclo di vita. L'attaccamento è stato affrontato dal punto di vista della sua trasformazione lungo l'arco di vita, a partire dalla costruzione della coppia. Secondo questa prospettiva, il legame di attaccamento è soggetto a un progressivo sviluppo e a modificazione. Considerando la simmetria e asimmetria quale parametro del legame di attaccamento, si può affermare che, inizialmente, il legame di attaccamento si sviluppa diventando sempre più simmetrico, fino a diveltarlo completamente in adolescenza; quando la copia ha il primo figlio i ruoli cambiano e ritornano asimmetrici. Un altro orientamento integra il ciclo evolutivo all'attaccamento con la prospettiva familiare e intergenerazionale, coniugando il modello descrittivo del ciclo familiare con i compiti di sviluppo della famiglia.  Intervento breve  Empiricamente validato  Buon numero di ricerche sull’efficacia e validità su tale strumento  Teoria dell’attaccamento e tecnica sistemica  Cerca di trovare una giusta misura tra una critica al modello sistemico, ossia la mancanza di una teoria, colmando uno degli aspetti che manca l’attaccamento, ossia pochi strumenti pratici. Connette aspetti teorici dell’attaccamento con le tecniche del modello sistemico relazionale.  Finalizzato alla riparazione dei legami di attaccamento: riparare i pattern d’interazione negativa nella famiglia  Fondamentale emozione e comunicazione emotiva nell’organizzazione delle risposte che costituiscono la relazione d’attaccamento  la possibilità di esprimere le emozioni è ciò che permette di istituire una relazione d’attaccamento duratura  Indaga le risposte e i modelli legati alla relazione specifica, più che tendenza globale (infanzia) È un modello quasi esclusivamente utilizzato per le coppie. Tuttavia c’è una versione per adolescenti, ma nasce originariamente per la coppia per ritrovare l’equilibrio. Desidera indagare le risposte, i modelli, connessi alla relazione reciproca, Johnson (2003) afferma che ci sono collegamenti significativi tra la teoria dell’attaccamento e la teoria sistemica: 1) Entrambi sono in grado di integrare l’intrapsichico e l’interpersonale in una prospettiva olistica; 2) si occupano di condizioni non patologiche (famiglie che le risorse le hanno e lavorano sulla ristrutturazione dei legami) 3) hanno una visione simile della disfunzione (flessibilità vs. rigidità); 4) usano il concetto di causalità circolare per spiegare come avvengono le interazioni intime e come si creano stabili pattern di interazione; 5) evidenziano come i modelli del Sé e degli Altri siano costantemente definiti in termini di interazione. E’ possibile considerare la teoria dell’attaccamento come un’estensione della teoria sistemica Johnson (2003) afferma che ogni terapia di coppia, che condivide un approccio sistemico e considera la relazione intima in termini di attaccamento, si articola seguendo i seguenti principi:  pone il focus sui processi di interazione tra i membri, all’interno dei quali i bisogni di attaccamento sono espressi (il focus non sono i sintomi)  modelli che privilegiano la comunicazione emotiva;  cercano di fa emergere i cruciali legami di attaccamento ed anche eventuali ferite e violazioni degli stessi;  crea una base sicura e un ‘safehaven’ in terapia;  riconosce l’importante processo dell’autodefinizionee usa nuove interazioni per rivedere modelli negativi del sé che inibiscono il coinvolgimento emotivo del partner;  focus sulle ferite di attaccamento che bloccano le relazioni;  analizza gli aspetti chiave della relazione adulta attraverso la teoria dell’attaccamento adulto INDICAZIONI DI RILEVANZA PER IL TRATTAMENTO EFT efficace per le famiglie in cui ha senso il focus sui bisogni dell’attaccamento, la creazione di fiducia e una connessione emotiva EFT (coppia): - fiducia della donna che l’uomo si prenda cura di lei; uomo descritto da donna come poco espressivo - trattamento non indicato per coppie con storia di abuso o uomo indipendente e donna tendente alla dipendenza Finalità del trattamento EFT Il terapeuta, nel corso dell’intervento, si focalizza su due compiti fondamentali: 1) Aiutarli ad accedere e riformulare l’accesso e riformulazione delle risposte emotive. Cercare di fornire interventi e possibilità così che possa concentrarsi sull’eserienza emotiva che ha avuto e rivedere il ruoloc entrale che ha giocato pe ril benessere\\malessere della coppia. Spessola sprsenza dia ffertività negativa può aiutare a vedere l’altro sotto un’altra prospettiva, più visina all’altro 2) formazione di nuove interazioni basate su queste risposte. Tecniche di ripetizione di modalità o alcuni vissuti emotivi come viene espresso dal pz e come il tarapeuta può aiutare a riformularsi e aiutare a capire il bisogno a cui uno fa riferiemntoe che l’altro non ha individuato e soddisfatto IL PROCESSO TERAPEUTICO DELL’EFT si sviluppa lungo tre stadi: I. Stadio:“CycleDe-escalation”:  alleanza terapeuta-famiglia per evidenziare le problematiche relative all’attaccamento. Non potremo aiutare se non riusciamo a far esperire la sicurezza nella seduta.  Identificare le problematiche disfunzionali di un attaccamento insicuro  Inquadrare il problema in ottica sistemica e dell’attaccamento, cercando di far vedere alla famiglia come le stesse problematiche si mantengano nella coppia.  è qualcosa che coinvolge l’intero nucleo, con tutte le parti in gioco ed aiuta la coppia avere accesso ad emozioni sconosciute proprio perché molto dolorose. II. Stadio: “ChangingInteractionalPosition”  Rendere noti all’individuo i suoi bisogni d’attaccamento disattesi. Aiutarlo a riconoscere l’elemento affettivo che sta ostacolando una relazione positiva  Favorire l’accettazione negli altri di questi bisogni. Aiutare l’altro che sta ascolta di accettarli  Facilitare espressione dei bisogni e coinvolgimento emotivo della coppia III. Stadio: “Consolidationand Integration”  Trovare nuove soluzioni ai vecchi problemi (collaborazione e sicurezza)  Consolidare nuove posizioni caratterizzate da accessibilità e responsività. TECNICHE ADOTTATE NELL’INTERVENTO Riflettere l’esperienza emotiva: creare e mantenere alleanza, sintonizzarsi empaticamente con il vissuto emotivo. Aiutare a sentire che cosa sta provando entrando in contato empatico e contemporaneamente aiutare l’altro a sintonizzarsi su questi bisogni Validare: legittimare risposte, bisogni e paure legate all’attaccamento. Aiutare il p. a lasciarsi coinvolgere dai suoi vissuti, esprimerli e non più reprimerli. Ipotesi empatiche: chiarire e riformulare nuovi significati connessi ai vissuti particolari, ad es in una lite prendere e uscire per andare a bere e silenzio della moglie quando torna. Seguire il cammino, riflettere, ripetere le interazioni: esplicitare le sequenze chiave affinché vengano ristrutturate. Messe a fuoco e isolate poi insieme al terapeuta ristrutturarle (t. come specchio) Riformulare nel contesto del ciclo e del processo di attaccamento: esperienze, bisogni e paure concretizzate nella vita dei p. Aiutare a trovare una connessione concreta tra bisogni inespressi, preoccupazioni e storia che hanno avuto. Comprendere come non è unicamente il presente ma c’è anche una quota del passato che determina il futuro. Ristrutturare e dare forma alle interazioni: sostituire i pattern negativi con altri più funzionali (nel modo meno doloroso possibile) Cercando ad esempio di avere il giusto tatto per affrontare tali aspetti. Inserire il passato ma non focalizzarsi solo su questo perché potrebbe dare sensazione che non c’è nulla da fare. EFFICACIA CLINICA DELL’EFT: Diversi studi in letteratura supportano l’ efficacia dell’EFT (Johnson, Hunsley, Greenberg& Schindler, 1999). Questo approccio è stato rilevato più efficace del modello cognitivo-comportamentale (Johnson, & Greenberg, 1985) e, al momento, ottiene i migliori risultati rispetto a tutti gli altri interventi con la coppia. EFFICACIA CLINICA DELL’EFT: Emergono aspetti interessanti dalle ricerche sull’outcome:  la qualità dell’alleanza terapeutica appare predittiva dell’outcomenell’EFT;  i risultati sono stabili anche in situazioni stressanti. La coppia appare impegnata nel miglioramento anche dopo la fine della terapia. Studi di follow-up suggeriscono che gli effetti del trattamento sono stabili PERCENTUALI DI MIGLIORAMENTO 70-75% delle coppie migliora dopo 10-12 sessioni 90% delle coppie si giudica significativamente migliorato dopo EFT - Però è una valutazione self report, ci sono altri elementi da valutare, tuttavia è una percentuale elevata. Solo 4% delle coppie presenta un accumulo di stress dopo EFT (vs 46% approcci cognitivo-comportamentali) Sotto l’attaccamento c’è sempre qualcosa connesso alla paura, poi lo possiamo vedere attraverso la rabbia ad esempio, ma oltre c’è la paura. Idem per AAI e AAP Bisogna mantenere un'attenzione liberamente fluttuante, fornire una cornice flessibile, accogliere la famiglia, analizzare le resistenze e usare il qui ed ora. Vi sono quattro aree di intervento a) commenti utili a organizzare la seduta b) commenti per dare supporto o avviso c) commenti per comprendere a livello superficiale o interpretativo d) commenti che coinvolgono il transfert. Modello Stanley Ruszczynski Background teorico. Modello di intervento nelle relazioni di coppia basato sulla teoria delle relazioni oggettuali. La dinamica delle relazioni di coppia è rappresentata dalla tensione relativa al bisogno di individualità e relazione. L'indipendenza richiede la capacità di tollerare la conoscenza dei bisogni umani del partner per non essere respinto; la capacità di intimità si basa su un mutuo riconoscimento di autonomia e separatezza dell'altro. Secondo lui, è la preoccupazione per l'altro a determinare l'intimità, la quale deriva dalla posizione depressiva. Invece, se prevalgono modalità relazionali schizo-paranoidi l'altro viene visto come meno separato e la negazione della dipendenza spinge verso una relazione di tipo narcisistico. Un eccessivo bisogno di intimità può denunciare una modalità intrusiva di controllo, con possibili identificazioni proiettive; in queste coppie l'intimità prevede forte adesione di uno, mentre l'altro assume il ruolo di portatore di parti del Sé del partner e diventa estensione narcisista del primo. Il modello ruota attorno alla nozione di identificazione proiettiva (Klein). Le persone che usano questa modalità vedono l'oggetto come possessore degli elementi che hanno proiettato. Secondo l'autore, le relazioni oggettuali narcisistiche derivano dall'identificazione proiettiva, che difende l'lo dalle angosce e dalla sua flessibilità. Tutte le coppie la usano in un certo grado e condividono l'incapacità di stare separate. Nelle coppie con stile depressivo l'angoscia è di tipo depressivo (no paura della perdita dell'oggetto), le difese sono maniacali e ossessive, le relazioni oggettuali sono più complesse e l'oggetto è percepito come intero e separato; ci sono degli slittamenti fluttuanti nella posizione schizo-paranoide. Nelle coppie schizo-paranoidi l'angoscia è persecutoria, viene usata la scissione e l'identificazione proiettiva e l'idealizzazione/svalutazione; le relazioni oggettuali sono di tipo narcisistico e l'oggetto è parziale con confusione dei confini dell'lo; è rigida e non permette il passaggio alla posizione depressiva Modello di Norsa e Zavattini Background teorico. Il più elaborato in Italia. Concetti cardine dalla teoria psicoanalitica classica: 1. Meccanismi di difesa : accanto ai meccanismi di difesa intrapsichici, si delinea una modalità specifica di utilizzare il rapporto dell'altro in maniera difensiva. Ciò che avviene nel mondo interno spesso per essere accettato e rielaborato deve essere trasformato in esterno. La proiezione consente di eliminare le parti non riconoscibili del Sé e attribuirle all'esterno; in seguito alla scissione, i contenuti mentali inaccettabili vengono ricondotti all'altro. Un altro meccanismo cardine nel rapporto di coppia è l'identificazione proiettiva; si creano quindi interazioni dinamiche circolari in cui risulta difficile distinguere il mondo interno di uno e dell'latro. 2. L'uso dell'altro : partendo dal concetto classico dell'altro come oggetto di scarica libidica, si riprende il concetto di contenuto/contenitore di Bion (capacità di accettare la realtà psichica dell'altro). [incapacità di distinguere tra sé e altro comporta la necessità di negare i lati dolorosi del proprio mondo interno e soggiogare le proprie relazioni intime alla propria visione delle cose. Questa visione vede l'altro come "coniuge portatore", cioè colui che contiene i lati oscuri anche dell'altro. Riprendo Dicks, il modello vede il matrimonio come relazione terapeutica naturale. 3. La coppia genitoriale : le relazione di coppia dei genitori vengono introiettate e contribuiscono all'emergere di aspettative nei confronti delle relazioni attuali e ne determinano la qualità. 4. Teoria del modello . Ognuno ha meccanismi tipici per risolvere le proprie problematiche emotive attraverso il rapporto di coppia. Da un lato si attribuiscono i lati oscuri di sé e dall'altro si accolgono le sue problematiche. Le difese, in particolare l'identificazione proiettiva, hanno una dimensione intersoggettiva: si parla di identificazioni proiettive incrociate che riguardano sia colui che attua il meccanismo che chi lo accoglie. Inoltre, l'affido reciproco, cioè la possibilità dei coniugi di usarsi a vicenda, immettendo parti di sé dell'altro, in alcune coppie può avere la funzione di riparare il mondo interno, in altre crea una relazione distorta. La creazione della coppia ha sempre una valenza difensiva: l'altro viene usato per fuggire dal proprio mondo interno. Si possono riscontrare delle esigenze fondamentali che spingono le persone a usarsi reciprocamente. Le relazioni si pongono lungo un continuum che va dalla polarità di complementarietà inconscia, in cui si reintegrano gli aspetti scissi del Sé, alla collusione, in cui si tengono distanti questi contenuti estranei. Ipotesi di linea evolutiva nella rappresentazione della coppia e della famiglia L'ipotesi di base rimane quella per cui ogni membro della famiglia ha rappresentazioni dell'altro e delle relazioni che hanno componenti inconsce e influiscono sulle modalità con cui le relazioni si costituiscono e si sviluppano; i meccanismi di difesa sono la scissione, proiezione e identificazioni proiettiva, idealizzazione e svalutazione, ma potrebbero esserci anche meccanismi di esteriorizzazione e spostamento. Per quanto riguarda le rappresentazioni, un approccio stadiale permette di vedere a quale stadio di sviluppo si situa la relazione oggettuale di ciascun partner nei confronti dell'altro. La teoria di A. Freud sul funzionamento stadiale può essere utile per vedere a) se ciascun membro ha raggiunto uno stadio stadiale come singolo e nella rappresentazione del partner; b) se le rappresentazioni inconsce e i desideri siano allo stesso livello; c) se la dinamica relazionale si situa a un livello genitoriale precedente. Inoltre, sarebbe importante ipotizzare una linea evolutiva di rappresentazione della coppia e della famiglia. Il bambino crescendo si costruisce un'immagine della relazione di coppia legata allo stadio evolutivo che sta attraversando. Il momento in cui il bambino riconosce la coppia è un momento importante nello sviluppo, in quanto da qui si sviluppa la personalità dell'individuo e l'organizzazione delle rappresentazioni dei legami successivi (vd. complesso edipico di Freud e altre concettualizzazioni). Il bambino deve accettare il rapporto tra i genitori e il fatto che rimarrà sempre escluso da alcune relazioni. In questo approccio teorico la tecnica di intervento è quella dell'analisi classica individuale, in cui si dà grande enfasi al transfert e al controtransfert nel riconoscere le problematiche del complesso edipico come "oggetto interno". 10. Modelli supportivi Modelli di intervento supportivi. I modelli di intervento familiare polarizzano l'attenzione sul disagio come espressione di una difficoltà relazionale, in cui sono coinvolti aspetti consci e inconsci. Il disagio, nelle varie prospettive teoriche, viene inserito in una complessità di significati collegata alla realtà intrapsichica delle relazioni familiari. Gli interventi possono essere definiti lungo un continuum espressivo-supportivo, in base alle finalità e alle tecniche usate. - Interventi espressivi: conducono il paziente a una ristrutturazione della personalità e a una soluzione più adeguata dei conflitti, in una prospettiva evolutiva, cambiando il mondo delle rappresentazioni oggettuali e del Sé, operando nel profondo. Richiedono al terapeuta un training psicoanalitico personale per riuscire a tollerare il transfert e il controtransfert. - Interventi supportivi: accompagnano il soggetto in un percorso, resta più vicino alla consapevolezza e alla situazione attuale, fornendo un supporto emotivo. Si cerca di potenziare l'alleanza terapeutica attraverso l'impiego del "noi" o riconoscendo capacità maggiori del soggetto. Possono essere brevi ma di solito sono terapie a lungo termine e la conclusione non è prefissata. - Counselling: lavora con le coppie e con le famiglie per assisterle nelle difficoltà nelle relazioni (comunicazione, risoluzione dei conflitti, fiducia..); si basa sulla comunicazione verbale, sull'aiutare il cliente a riflettere sulle proprie parti sane ed evolutive, su aspetti consapevoli. - Guidance: insieme di interventi in cui vengono dati consigli ai genitori per sostenerlo nel ruolo educativo. Le terapie in ambito psicoanalitico hanno sempre sia interventi supportivi che interpretativi, ma cambia lo spazio dato a uno o all'altro; l'alleanza terapeutica e gli interventi di sostegno, più che l'interpretazione, sono fattori di miglioramento comune a tutti i tipi di modello di intervento. Aspetti condivisi Aspetti condivisi teorici e di teoria della tecnica tra terapia supportiva ed espressiva: 1. La famiglia è un insieme diverso dalla somma delle parti. L'individuo inoltre ha modalità forti di agire che influenzano la relazione con gli altri membri della famiglia viceversa. 2. Aspetti basi della teoria psicoanalitica: considerano la persona intera, non come espressione del sintomo; ipotizzano l'influenza di aspetti consci e inconsci sulla modalità di relazionarsi e rappresentarsi le relazioni; fanno riferimento alle relazioni iniziali genitore-bambino ed evidenziano come si costruiscono rappresentazioni relative all'intero sistema; le relazioni passate sono presenti nel mondo interno dei soggetti; danno importanza alle relazioni con la madre e con il padre. 3. Una componente della psicopatologia familiare è da attribuire a meccanismi specifici che influenzano la relazione attuale con gli altri membri e che le strategie di esternalizzazione di bisogni sono una componente fondamentale del relazionarsi nel contesto familiare. 4. Lo scopo generale della terapia familiare a base psicoanalitica è: accogliere la sofferenza delle famiglie all'interno di un contesto relazionale, tenendo conto sia dell'influenza del singolo sia delle relazione e dei significati consci e inconsci del relazionarsi; aiutare ciascun membro a migliorare le capacità di dare un nome ai sentimenti e a esserne consapevoli; aiutarlo a produrre connessioni tra pensieri ed emozioni; accrescere la capacità di autoriflessione; rendere attivi i membri della famiglia dando loro l'opportunità ad agire insieme affinché vengano messe in atto nuove modalità di rapportarsi. 5. Formulazione del caso: valuta cosa non funziona e perché la richiesta è arrivata in quel momento; è una mappa della diagnosi e di progettazione dell'intervento. L'analisi della domanda diventa il punto di partenza che permette di strutturare la fase osservativo -diagnostica. 6. Importanza agli affetti, alla riflessione e all'insight, al transfert e controtransfert come fattori curativi principali. Aspetti differenzianti: 1. Relativamente ai concetti di base: - Dà importanza alla realtà e al contesto ambientale in cui la famiglia è inserita, oltre che alla dimensione inconscia. - L'attenzione è rivolta a una diagnosi delle parti sane e funzionamenti contro quelle patologiche. - Viene data importanza all'hinc et nunc: si lavora sulla gestione quotidiana del rapporto attraverso l'affinarsi di strategie di coping che possano essere applicate nell'immediato.
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