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Riassunto libro Occhi di maschio - Daniela Brancati, Sintesi del corso di Storia Della Radio E Della Televisione

Riassunto del libro Occhi di Maschio di Daniela Brancati

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 13/04/2021

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4.3

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Scarica Riassunto libro Occhi di maschio - Daniela Brancati e più Sintesi del corso in PDF di Storia Della Radio E Della Televisione solo su Docsity! STORIA DELLA TV ITALIANA, OCCHI DI MASCHIO – DANIELA BRANCATI 5 gennaio 1954: Primo telegiornale andato in onda e rappresentava l’immagine del Paese: imponente e austero 22 febbraio 1956: abolizione del “potere correttivo” – i mariti non potevano più picchiare le mogli a scopo educativo 1991: entrata in vigore della legge Mammì. Qual era il ruolo delle donne nell’immediato dopoguerra? Occuparsi della famiglia, allevare i figli nel rispetto di dio. Il marketing si concentra quindi sulle donne per la cura della casa. Qual era il compito della televisione? Educare, intrattenere e informare. Abbattere le barriere linguistiche. I dirigenti erano gli stessi della vecchia EIAR fascista che operavano in un terreno culturale ampiamente arato dal conformismo cattolico e i vecchi umori e pregiudizi fascisti. Si voleva rendere la RAI uno strumento di cultura di massa con matrice cattolica (come voleva la Chiesa). Forte sessuofobia in quanto avrebbe potuto corrompere la santità della famiglia. In TV viene proposto il modello della donna madre e lavoratrice che necessita di essere protetta ed educata. La Democrazia Cristiana si scaglia contro la pubblicità in quanto andava contro la morale cattolica; veniva condannata anche dal Partito Comunista in quanto fomentava il consumismo. CAROSELLO: con questo programma nasce nel 1957 un nuovo genere. Pubblico principale: donne e bambini. Comicità e cartoni animati per i secondi e informazioni per gli acquisti per il genere femminile. Curato, gradevole e pacato, non aggressivo. Qui troviamo Sandra Mondaini. Si deve competere, non emulare. Carosello giocava sull’imagine della donna ornamentale in grado di rovinare le carriere dei mariti e l’unica scusante era la bellezza. Da qua si evolve il desiderio maschile: bella, bionda e zitta. 1961: per la Corte è legittimo punire soltanto l’adulterio femminile poiché provoca un maggior danno alla stabilità della famiglia. 1962: Secondo la Corte sottrarsi alle prestazioni coniugali viola gli obblighi di assistenza familiare, quindi è reato. 7 Gennaio 1967: divieto di licenziamento delle lavoratrici a causa del matrimonio. Società ideale per la DC = valori del cattolicesimo, famiglia e atlantismo. La RAI doveva esser portavoce di questo progetto. L’Italia viene contagiata dal sogno americano e la televisione diventa lo status symbol di ogni famiglia. Puritanesimo cattolico: non peccare e non dare scandalo. Puritanesimo comunista: rassicurare i benpensanti e non anteporre il privato al pubblico. Per privato si intende la pulsione piccolo-borghese. Caratteristiche della società italiana di allora: provincialismo e esterofilia. In Europa le TV nascono come iniziativa dello Stato e non come imprese commerciali. Essendo al servizio dello Stato i diritti erano uguali per tutti e lo scopo era quello di un progetto educativo e di innalzamento culturale. 1960-1970: parità del salario uomo/donna; ammissione ai pubblici uffici e professioni; divieto di licenziamento per causa del matrimonio; tutela delle lavoratrici-madri. 1968: la Corte dichiara incostituzionale la diseguaglianza dei sessi nella punizione dell’adulterio. Ettore Bernabei: direttore RAI, trova una struttura dirigenziale vecchia che ha bisogno di essere rinnovata. Assume personale più giovanile, crea una TV più ampia. Mix di conservazione e innovazione, inizio dei grandi romanzi sceneggiati. Perché nasce RAI 2? Obiettivo culturale: investire su un linguaggio affabile, diretto che raggiunga lo spettatore nell’immediatezza, al contrario della radio che portava un linguaggio decisamente più raffinato. La nascita del secondo canale si scontra con il primo in quanto continuava a rimanere il grande progetto dei cattolici al potere. L’antagonismo femminile è alla base di ogni sketch; figura del marito perseguitato che vive il matrimonio come una prigione. In quegli anni gli autori iniziano una battaglia contro le censure, trasmettere in diretta era la maniera democratica a cui aspirare. Rita Pavone e Gianni Morandi irrompono in tv con una nuova categoria: i giovani. Si crea una sorta di rubrica destinata al bon-ton per le donne che avrebbe portato le donne ad innescare una vera e propria rivoluzione in quanto stufe di far decidere gli altri (gli uomini) sul proprio corpo. 1968: movimento spontaneo e di ribellione. Progetto di rottura generazionale e culturale che investì tutti gli ambiti. Anni ’70: anni rivoluzionari ma anche carichi di austerità e terrorismo. In Italia: tensioni sociali, frenate dalla produzione industriale; drastiche misure finanziarie; austerity; aumento dell’inflazione. Non avendo fonti energetiche proprie, l’Italia si trovò nei guai. In quegli anni vi fu anche il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Sono anche gli anni di Raffaella Carrà, diventerà la prima donna di potere della RAI riuscendo ad imporre le proprie idee e scelte. 1973: prime emittenti radio e televisioni private. Si proclamano libere e si contrappongono alla RAI – controllata dal governo e dalle politiche dominanti. 1974: viene confermata la legittimità del monopolio per le trasmissioni nazionali ma negata a quelle locali via cavo e transfrontaliere. Per la Corte tale monopolio è legittimo a causa della scarsità di frequenze di trasmissione che le rende preziose e gli impianti necessari sono talmente costosi che nel caso venissero privatizzati sarebbero finiti nelle mani di pochi. 1975: la RAI ha un nuovo padrone, il Parlamento: deve essere lo specchio della realtà. Nuova epoca che conclude il suo asse nel 1991. Legge 103 del 1975: la RAI risponde al Parlamento e non più al governo e lo scopo è quello dell’apertura e dell’obiettività verso le aree politiche, sociali e culturali. Prevedeva la nascita di un terzo canale; decentramento territoriale e funzionale e autorizzava le emittenti private in ambito locale con il divieto di interconnessione tra loro e le emittenti estere. Le pubblicità non dovevano superare il 5% delle trasmissioni. Le TV private puntano soprattutto sullo spettacolo ed è quello che farà Berlusconi. Iniziano però con brevi notiziari, fatti con pochi soldi e un’idea non chiarissima di business e spesso tutto finiva nel folklore locale, comicità priva di spessore culturale. Le radio organizzavano la vita sociale e le manifestazioni politiche dei giovani. Nascita di due partiti: quello della RAI (Democrazia Cristiana e Partito Comunista); partito delle private Nuovo modello di donna: giovane, bella, simpaticamente stupida, disponibile, casalinga, desiderabile, serena. Il suo unico scopo è far felice il proprio uomo. Famiglia italiana secondo Carosello: urbana, con seconda casa e seconda macchina, zero contadini e zero vecchi se non per la tradizione, zero problemi e zero poveri. Rai 1: erede e continuatrice della tradizione aziendale. Rai 2: testimonia la fine del monocolore DC. Rete 2: non si ispirava al pensiero unico della RAI. Bernabei voleva come obiettivo lo sviluppo di uno spirito critico, smettere di credere in qualcosa solo perché detto in televisione. La tv si pone come strumento riformista e con la seconda rete i programmisti e i registi poterono scegliere dove andare a lavorare, la maggioranza scelse RAI quindi sul secondo canale tante donne si ritrovarono a ricoprire i ruoli di programmiste o assistenti e non soltanto segretarie. 1978: processo per stupro di Loredana Rotondo. Le telecamere per la prima volta entrano in un tribunale incidendo sul dibattito della parità. Non coinvolse solo rete 2 ma tutta la RAI. Il processo rappresentò la rottura formale e linguistica della televisione dell’epoca: bianco e nero, audio e video sporchi. La vittima aveva denunciato per violenza carnale quattro carnefici tra cui il conoscente che l’aveva adescata nella propria abitazione per una proposta di lavoro. Gli imputati avevano ammesso i fatti che poi vennero ritrattati successivamente. La vittima richiese una lira come risarcimento simbolico: i quattro aguzzini vennero condannati. Venne presentato al festival di Berlino. L’informazione viene sempre più assimilata allo spettacolo e il pubblico reagisce come se fosse una sitcom. La tv ha un forte ruolo nella costruzione dello psicodramma sociale di massa che è passo alla storia col nome di Tangentopoli: riporta e amplifica l’operato dei PM. Si crea l’effetto Formula 1 – si attende l’incidente. Col Tg2 nasce il genere “aspettando che”. Le rare competenze che la tv generalista riconosce alle donne son quelle delle soubrette: fanno bella presenza, un ornamento della figura maschile professionale. Dopo Tangentopoli nasce la Seconda Repubblica che eredità però l’instabilità della prima. 1994: nascita del governo Berlusconi. Legge Berlusconi: Con la nuova legislatura non sarà più possibile possedere più del 25% delle concessioni nazionali. Berlusconi aveva tre reti e incrociando con alcune necessità estetiche bisogna consentire spazio anche ad altri soggetti. Tre è il 25% di 12, quindi 12 saranno le tv che le concessioni. Levate le tre reti della RAI, ne restano nove per i soggetti privati e Berlusconi riuscirà a ridurre i concorrenti a tre. Inoltre, riesce ad accettare il divieto di possedere quotidiani, il divieto di pubblicità durante i cartoni animanti e il limite di interruzioni pubblicitarie di massimo per ora. La legge viene fatta su misura per lui. Inoltre, attribuì reti ad una nuova società chiamata Telepiù. Il divieto di cessione valeva solo per i quattro anni successivi al rilascio della concessione. Galliani quindi costruì un pacchetto: tre reti a pagamento delle quali una dedicata al cinema, l’altro allo sport e la terza alla cultura. Non avrebbero dovuto raccogliere pubblicità, ma finanziarsi come paytv e sarebbero andate a break even con un milione di abbonati. Il progetto cambiò nome fino a diventare SKU di Murdoen. Il censimento diede luogo al più grande mercato che si potesse immaginare. Molti avevano acquistato e occupato frequenze solo per poterle rivendere creando così un mercato illegale. Videomusic: si rivolge ad pubblico giovane-adulto, di cultura metropolitana e internazionale. Tv non generalista. Porta alla nascita di programmi come Amici: si rivolge a quel pubblico che va dai 18 ai 35 anni. Inoltre, i canali musicali avevano il compito di sensibilizzare i giovani con l’informazione, tutto ciò che li avrebbe portati poi in piazza. In tv la donna è chiamata a rappresentare le emozioni mentre l’uomo l’irrazionalità e la competenza. Studio Aperto: nasce nel 1991 ed è il primo notiziario Finnvest. Con la Guerra del Golfo nasce Mediaset: Emilio Fede era collegato in diretta con la CNN, con l’arrivo di Mentana nasce il tg5 nel 1992. In politica, Berlusconi userà il potere della tv: vittimismo quando al potere ci saranno altri e aggressività verso le opposizioni. I punti di riferimenti non sono i manager ma i politici esterni e ciò che non fa fare passi avanti alle donne è la loro subordinazione alle cordate maschili interni ai rispettivi partiti. Inoltre il sistema politico preferisce le quote rosa: cooptare con una donna è garanzia di fedeltà. Non è la RAI: dal 1991 al 1995, ragazzine che animano lo studio di Roma. Cento giovanissime cantano, ballano e presentano i giochi e le rubriche il cui burattinaio è Boncompagni. Stranamore: uno dei primi programmi ad avere come protagoniste le persone comuni che vanno davanti le telecamere e le telecamere per la prima volta entrano nelle loro case. 1995: Vittorio Cecchi Gori compra la Beta Television del gruppo Marcuccio, proprietaria di Videomusic e Telemontecarlo della Montedison. Berlusconi non ha interesse che si privatizzi la RAI e il principale partito della sinistra, ha paura di perdere le posizioni acquistate all’interno dell’azienda pubblica. Nonostante tutto, la RAI continua ad esser considerata un’azienda prestigiosa e comoda. Anni Novanta: con essi finisce la tv generalista. Subentra Internet. Son gli anni del tacco 12, Syusy Blody porta in tv un personaggio anticonvenzionale, portando con disinvoltura i propri difetti fisici e vestendosi come una top model, vincendo con l’ironia il grande stereotipo che per lavorare in tv bisogna avere il fisico adeguato. 1996: viene approvata la legge contro la violenza sessuale, diventa reati. Poiché si è aspettato così tanto tempo? L’unica risposta è che nella nostra cultura prevale il dominio di un genere su un altro. Il governo Prodi vara un decreto SALVA RETE 4: l’emittente non passa così al satellite come richiedeva la Corte Costituzionale. Dagli USA viene spostato il senso del limite con Pulp Fiction e nel 1997 si ha il funerale in diretta tv di Lady Diana, il più grande evento di tutti i tempi. Nasce Ciao Darwin, programma che prende in giro il darwinismo e che si fa forte del binomio banalità/volgarità, tutto costruito sugli stereotipi. Legge Meccanico: contiene norme antitrust più restrittive rispetto alla legge Mammì. Nessuno può detenere più del 20% delle concessioni televisive e del 30% delle risorse del sistema. Ogni soggetto privato avrebbe avuto due reti e non tre. Le reti nazionali eccedenti i limiti possono continuare a trasmettere in via transitoria, a condizione che le trasmissioni siano simultaneamente su satellite o cavo. Saranno rilasciate le concessioni a sette emittenti: Canale 5, Italia 1, Tele+Bianco, TMC, TMC2, Europa 7, Tele Market e saranno valide sino al 2005. Stream: paytv via cavo nata nel 1997 che sfrutta la rete in fibra ottica posata dalla Telecom. Offre i pacchetti di canali interattivi, dal cinema al calcio. Forte competizione con Telepiù. Ci sono manager donne come Letizia Moratti e Lucia Morselli. Modelli di tv del Novecento: intrattenimento educativo tipico del servizio pubblico che si poteva permettere un livello alto poiché agiva in regime di monopolio; televisione commerciale, le cui scelte editoriali sono orientate dall’esigenza di massimizzazione dell’ascolto. Con l’invasione dell’Iraq da parte degli USA e dell’UK, la tv diventa teatro mondiale per la rappresentazione ma dai giovani viene lentamente abbandonata in favore dei cellulari. Maggio 2003: viene modificato l’articolo 51 della Costituzione – tutti i cittadini di entrambi i sessi possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizione di uguaglianza – rivolta e scandalo da parte degli uomini. In Italia la disparità salariale arriva a toccare il 30% in meno. 4 Maggio 2004: Gasparri firma la terza legge dopo Mammì e Meccanico: o si trasloca Rete4 sul satellite oppure, per lasciare tre emittenti a Berlusconi, si cambiava la normativa antitrust allargando il numero degli aventi-diritto delle concessioni. Solo chi supera il 20% dei ricavi complessivi avrà posizione dominante. Lo stato premia coi contributi chi acquista ricevitori digitali terrestri. Il duopolio è rafforzato perché ad ogni blocco, con Mediaset da un lato e la RAI dall’altro, ha creato nuovi canali. Nel 2001 finisce l’avventura di Tele Monte Carlo che diventerà La7 e TMC2 diventerà invece MTV Italia. Tutto acquistato da Seat- Tin che inoltre è concessionaria di Pagine Gialle e quindi ha una forza di vendite decisamente più ampia. È la prima realtà televisiva che fa impensierire Mediaset. Telefonia e televisione occupano una fetta di mercato molto grande e Mediaset invoca la violazione di legge: entro un anno Seat dovrà passare la proprietà dei due canali a Telecom che essendo concessionaria del servizio pubblico, non può avere reti generaliste in chiaro – ma Telecom non è più concessionaria e quindi non è soggetta al divieto della legge Meccanico. Nel 2002 viene venduta Telepiù e fusa con Stream TV, darà vita a SKY Italia S.P.A. e Laura Cuoli è la chief operative manager che non crede nelle quote rosa ma ha fiducia nel cambiamento. SKY: mette in primo piano l’informazione pura e lascia la scelta degli argomenti allo spettatore. Negli stessi anni iniziano trasmissioni come Il Grande Fratello il cui compito è quello di intrattenere lo spettatore senza stimolarne la creatività Dopo la salita al potere di Berlusconi, la RAI non è più la stessa. Vince ancora per numero di ascolti ma la sua funzione sociale è ormai finita. I tg cercano comunque di svecchiarsi: una bella figura e una bella presenza capace di star davanti le telecamere il cui compito è leggere i testi scritti dal responsabile di edizione. La spettacolarizzazione dell’immagine (specie delle donne) era decisamente più importante rispetto alla modalità del dare notizie. Le donne venivano invitate in tv come portatrici del sapere comunque piuttosto che esperte di settori ben specifici, per quello vi erano gli uomini. La donna veniva associata ai seguenti temi: spettacolo, moda, violenza fisica, giustizia, astrologia, letteratura. Nel 2007 la RAI conta solo 1/3 delle donne presenti, su un totale di circa 12000 persone. Negli incontri sindacali all’estero, la delegazione italiana viene riconosciuta immediatamente proprio perché composta quasi esclusivamente da uomini. La donna viene costruita su base dell’uomo, la femminilità si trova costretta in dei canoni prestabiliti e quindi è costretta a riconoscersi nell’immaginario dell’altro. Le donne vengono rappresentate come esseri deboli il cui unico scopo è quello di avere un corpo raffigurato.
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