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Riassunto libro Uno, Nessuno e Centomila, Dispense di Italiano

Riassunto diviso in capitoli del libro "Uno, Nessuno e Centomila" di Luigi Pirandello.

Tipologia: Dispense

2021/2022

In vendita dal 19/04/2022

irecorsini
irecorsini 🇮🇹

4

(6)

43 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto libro Uno, Nessuno e Centomila e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! Uno, nessuno e centomila ● Pirandello ha iniziato a scriverlo nel 1910 e l’ha finito nel 1926, pubblicandolo a puntate sulla “La fiera letteraria”. E’ un romanzo-testamento. Diviso in 8 libri e 63 capitoli. ● Nella prefazione scritta dal figlio di Pirandello, si ritrova ciò che prova Pirandello nei suoi romanzi, crede che le persone che ama perdono la stima in lui, per esempio la madre che diventa pazza e quindi lui si sente una persona senza un volto e una personalità, la stessa cosa avviene a Vitangelo Moscarda. ● Il personaggio principale è Vitangelo Moscarda. Libro 1 - il problema del naso Vitangelo Moscarda, 28enne, si stava guardando allo specchio e sua moglie Dida gli dice “guardatelo bene questo naso, ti pende verso destra”, lui era scioccato e gli dice che non fosse così. Così la moglie gli elenca tutti i difetti e lui rimase ancora più scioccato. Vitangelo si guarda e gli sembrava di vedere non più se stesso ma un estraneo. Lui credeva di essere un individuo unico, “uno” ma si accorge di essere “centomila”, cioè centomila identità che le persone che lo vedono gli attribuiscono, ma lui non pensava di averle. Qui avvenne il suo primo dubbio, lui non pensava di essere per gli altri, ciò che pensava di essere per se stesso fino ad ora. Vitangelo vuole essere solo, vuole liberarsi di tutte le maschere che ha e guardarsi allo specchio come un estraneo, perché vuole sapere com’era realmente. Dida, la moglie, va a trovare una sua amica e dato che lei uscì di casa, lui ne approfittò per guardarsi allo specchio e si domandò se fosse lui davvero o se fosse un’altra persona. A fine capitolo ritroviamo tutte le riflessioni di Vitangelo: - lui non è quello che credeva di essere per gli altri - non può vedersi vivere - quindi è sempre estraneo a se stesso - il suo corpo è un’apparizione di sogno - non capisce bene se il corpo è suo e come lo vedono gli altri - è qualcuno o è nessuno? Libro 2 - vita di vitangelo Vitangelo vive grazie alle rendite del padre usuraio. Firbo e Quantorzo sono i suoi due sottoposti. Lui ha sempre pensato che suo padre fosse una gran persona e poi si accorgerà del contrario . Prima del commento di sua moglie, lui credeva di essere “uno” e invece adesso si rende conto di essere “centomila”, perché possiede tante identità. Una delle identità è Gengè, il modo in cui lo chiama la moglie, in modo infantile, lui odia questo soprannome. Libro 3 - vuole cambiare l’idea degli altri su di lui Moscarda inizia a fare delle pazzie, vuole dimostrare di essere il contrario di com’è. - non gli piace il suo cognome - non gli piace il suo aspetto, ma deve rassegnarsi - vuole cambiare l’idea che hanno di lui, e questo può farlo, vuole distruggere le centinaia di maschere che gli hanno attribuito Lui dice di vedere suo padre per la prima volta come non lo aveva mai visto. Il paese lo odio perché probabilmente era figlio di un usuraio. Libro 4 - voleva dimostrare di essere diverso Dopo che realizzò di essere figlio di un usuraio, Moscarda voleva fare una cosa senza prendersi la responsabilità, e dare la responsabilità all’ombra di sé che viveva in un altra persona. Marco di Dio e sua moglie Diamante, sono degli affittuari di Vitangelo (casa di Vitangelo che veniva affittata alla coppia), lui decise di sfrattarli dalla loro “catapecchia”. Lo impose anche a Quantorzo e Firbo. Alla fine regalò ai due un appartamento. Con questo volle dimostrare che poteva essere per gli altri, quello che credevano di lui. Libro 5 - la moglie chiede aiuto Moscarda diventa un contestatore del mondo borghese, fa finta di essere Gengè ma non lo era più e prese pure a calci la loro cagnolina Bibì. La moglie a casa chiama i sottoposti perché non sapeva più come gestire la situazione di Vitangelo, era impazzito, Vitangelo arriva a casa e dice “eccoci qua”, ma chi? lui e le sue centomila personalità. Gengè ordinò ai sottoposti di chiudere la banca (ereditata dal padre) senza dare una spiegazione. Libro 6 - Dida va via di casa Dida si è scocciata del comportamento del marito e decise di andarsene di casa, anche Vitangelo si rese conto di aver rovinato il rapporto che aveva con la moglie, a cui vuole bene ma lui non era più usurario e non era più Gengè. Quindi decise di parlare con il suocero e gli disse che voleva laurearsi, il suocero pensò ancora che fosse fuori di testa e quindi lo salutò. Vitangelo si immaginava in molte professioni per cui serviva una laurea. Libro 7 - Anna Rosa e la loro relazione Anna Rosa invita Vitangelo in un monastero, mentre sale le scale, dalla borsa della donna uscì una rivoltella che le ferì il piede. Lei venne ricoverata e Moscarda si accorse di essere interessato alla donna, forse gli era sempre piaciuta ma non se ne era mai accorto. Apprende dalla donna che i parenti vogliono farlo interdire. Ottenne l’appoggio di Monsignor Partanna in cambio di una donazione ai più deboli. Il prete si occupò della faccenda. Ma non essendo contento Vitangelo ne combinò un’altra, mentre Anna Rosa si guardava allo specchio, i due ebbero una conversazione, lui le disse che davanti allo specchio rischi di non vederti mai per come sei realmente.
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