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"È IMPRENDITORE > (art. 2082 c.c) “colui che esercita professionalmente un'attività economica organizzata al
fine della produzione 0 dello scambio di beni 0 di servizi”.
= imPRESA > attività economica svolta dall'imprenditore.
© AZIENDA > (art.2555 c.c.) “complesso dei beni organizzati dll'imprenditore per l'esercizio dell'impresa”.
L'attività produttiva
L'attività può essere considerata come l'insieme di font singoli comportamenti e ci perché essi rappresentano una
sequenza coordinata strutturalmente e funzionalmente, orientata al raggiungimento di un risultato “produttivo”, cioè
l'attività deve essere rivolta a produrre un'utiità che prima non c'era (questo attraverso la produzione e lo scambio di
beni e servizi) — L'IMPRESA È UN'ATTIVITÀ CHE CREA RICCHEZZA > pertanto escludiamo dall'attività produttiva,
l'attività di mero godimento, la quale non da luogo ad alcun incremento di ricchezza (es. sono proprietario di un
immobile in cui abito)
Professionalità
Unattività produttiva per poter essere qualificata come impresa deve soddisfare l requisito della professionalità
PROFESSIONALITA' > l'attività deve essere svolta in maniera
sporadica. Ciò non significa che l'attività debba essere:
* esclusiva: cioè l'attività produttiva deve essere l'unica attività svolta da chi la pone in essere (es. soggetto che
diigiorno gestisce un ristorante e di sera gestisce un pub);
continuativa: cioè l'attività produttiva deve essere svolta in modo continuativo, ossia non deve essere
caratterizzata da interruzioni. Le interruzioni debbono però essere legate alle esigenze naturali del ciclo
produttivo, cioè l'attività si interrompe e ricomincia secondo un intervallo di tempo costante (es. attività
stagionali gestione di impianto sclistco ecc);
sinonimo di pluralità di risultati prodotti: poiché tale requisito sussiste anche nel caso in cui l'attività
produttiva si finalizzata alla realizzazione di un unico affare (es. sel risultato dell'operazione è un'opera
complessa, come una strada, un ponte ecc)
tuale e stabile non In maniera occasionale 0
Organizzazione
Unattvità produttiva per poter essere qualificata come impresa deve poi soddisfare il requisito dell'organizzazione
> l'attività deve essere esercitata non solo con la capacità lavorativa di chi la pone in essere, ma anche con l'ausilio di
fattori produttivi. fattori produttivi impiegabili ne processo produttivo sono riconducibili a due categorie: il lavoro e
il capitale (non è necessario che questi due fattori ricorrano congiuntamente, infatti ci sono processi produttivi che
possono richiedere esclusivamente il fattore lavoro — labour intensive 0 fattore capitale — copital intensive)
Inoltre, l'organizzazione non deve necessariamente manifestarsi nella realizzazione di un apporate organizzativo
tangibile (basta pensare alle attività di investimento — raccolta di una certa quantità di denaro e successivo Impiego in
strumenti finanziari).
Infine, se il ruolo del titolare si sostanzia in un'attività meramente esecutiva (outorgenizzazione), l'iniziativa non è
qualificabile come impresa ma come lavoro autonomo. Per pariare di impresa non deve quindi mancare l'elemento
dell'eterorganizzazione.
Economicità
Untattività produttiva per essere qualificata come impresa deve infine essere economica. (ECONOMICITA' > riguarda
il metodo che deve essere seguito nello svolgimento dell'attività). Questo requisito è stato a lungo controverso.
© Secondo un primo orientamento, il metodo da impiegare nello svolgimento dell'attività era il “metodo
luerativo” > metodo che tende a far conseguire un margine di profitto
Secondo un altro orientamento (decisamente prevalente) il metodo da impiegare nello svolgimento
dell'attività è il ‘metodo economico in senso stretto” > metodo che tende ad assicurare il pareggio tra costi
e ricavi, essendo irrilevante l profitto.
Rimangono in ogni caso estranee alla nozione di impresa quelle attività svolte senza neppure prefiggersi il pareggio
tra costi ricavi (ATTIVITÀ EROGATIVE) (associazione benefica che distribuisce past gli indigenti)
La completezza della nozione di impresa
Viè un dibattito sul fatto che un'attività produttiva possa qualificarsi come impresa nel caso in cui la produzione non
sia destinata ad essere collocata sul mercato (IMPRESA PER CONTO PROPRIO) (es. chi costruisce una villa in
economia, assumendo in proprio i personale) 0 nel caso in cui i sia zioni richi
legge per la sua iniziazione (IMPRESA ILLEGALE) o persegua direttamente o indirettamente una finalità illecita
{IMPRESA ILLECITA). Possiamo affermare che, se un fenomeno produttivo presenta le tre caratteristiche oggettive
(professionalità, organizzazione ed economicità) si tratta di impresa, nel caso contrario no.
L'impresa agricola
IMPRESA AGRICOLA > (art. 2135 c.c) attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di tottività
agricole essenziali) e attività connesse (attività agricole per connessione). -» Prima della riforma del 2001, vi era il
collegamento dell'impresa agricola con i fattore terra. Tuttavia, oggi, si evince che è sufficiente i collegamento con il
ciclo biologico, prescindendo dal fattore terra.
* per ATTIVITÀ ESSENZIALI > si intendono le attività dirette alla cura e allo sviluppo di un cio biologico di
carattere vegetale 0 animale, che utilizzano 0 possono utilizzare Il fondo, il bosco o le acque:
- Coltivazione del fondo —» attività diretta ad ottenere prodotti agricoli attraverso lo sfruttamento del
terreno.
— Selvicoltura > attività diretta all coltivazione dell selva (bosco) l fine di produrre legname.
— Allevamento di animali - attività diretta ala riproduzione e all crescita di animali.
* per ATTIVITÀ CONNESSE > si intendono le attività di conservazione, manipolazione, trasformazione e
commerciaizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente da attività agricole essenziali
{es. produttore di uva che anziché vendere l'uva sul mercato ortofrutticolo la utilza per trasformarla in vino
e vendere vino) e le attività dirette alla produzione e ala fornitura di beni o servizi ottenuti mediante l'utilizzo.
di attrezzature 0 risorse dell'a: gricola (es. un soggetto ha un agriturismo, alleva animali, coltiva i
prodotti che poi offre ai propri client)
L'impresa commerciale
n linea generale, possiamo affermare che sono imprenditori commerciali tutti quelli non agricoli. Non i è una norma
che contiene la nozione di impresa commerciale, tuttavia dall'art. 2195 cc. si può desumere tale nozione.
Quest'articolo stabilisce che sono soggetti all'obbligo di iscrizione nel r lle imprese tutte quelle Imprese che
esercitano:
1) un'attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi
2) un'attività intermediaria nella circolazione di beni;
3) un'attività di trasporto per terra, per acqua e per arla;
4). un'attività bancaria 0 assicurativa;
5) un'attività ausiliaria alle precedenti
Le attività produttive che individuano l'impresa commerciale sono le attività di cui a punti 1 e 2, essendo che le attività
enunciate ai punti 3, 4, 5 costituiscono solo una specificazione delle prime (es. attività di trasporto è un'attività di
produzione di un servizio ecc;
IMPRESA COMMERCIALE > attività di produzione di beni e di servizi che si qualifica come industriale e/o un'attività
di circolazione di beni che si qualifica come intermediari.
All'impresa agricola e all'impresa commerciale possiamo affiancare l'IMPRESA CIVILE. Sono imprese civili:
+ IMPRESE ARTIGIANE > in quanto il processo produttivo non si può qualificare come industriale poiché non è
mai interamente automatizzato;
IMPRESE PRIMARIE e le IMPRESE DI PUBBLICI SPETTACOLI > in quanto il processo produttivo non sì può
qualificare come industriale poiché non dà luogo ad una trasformazione fsico-tecnica della materia, ma sfrutta
risorse che si trovano in natura (es. l calore per fini energetici;
IMPRESE FINANZIARIE > sul presupposto che facciano circolare il denaro non in modo intermediario;
AGENZIE MATRIMONIALI, AGENZIE DI COLLOCAMENTO e MEDIATORE DI PRODOTTI AGRICOLI > sul
presupposto che si tratti i attività ausilarie ad iniziative che non rientrano nell'elenco dell'art. 2195 c.c.
sodi illimitatamente responsabili (es. se A è un imprenditore individuale dichiarato fallito masi scopre essere
n realtà socio illimitatamente responsabile, l fallimento viene dichiarato nei confronti della società e degli
altri soci limitatamente responsabili
L'impresa e le professioni intellettuali
"È PROFESSIONI INTELLETTUALI > si sostanziano nella produzione di servizi professionali: progettazione di un
immobile (servizio dell'architetto), diagnosi di una malattia (servizio del medico) ecc. > le professioni sono
fenomeni che si presentano nella forma di attività produttiva (come l'impresa),
Le professioni intellettuali i distinguono in:
* professioni protette > sono regolate da una propria specifica disciplina, la quale sì aggiunge ad una più
generale contenuta negli art. 2229 ss;
+ professioni non protette > non hanno una propria specifica regolamentazione e possono derogare agli artt.
22295.
L'art. 2238 cc. stabilisce che le disposizioni in tema d'impresa si applicano solo se l'esercizio della professione
costituisce elemento di una jnizzata in forma di impresa (medico (professionista) che gestisce una clinica
privata imprenditore).
La professione intellettuale è considerata come un'attività produttiva che ormai può presentare tutti e tre i requisiti
posti dall'art. 2082 cc. (professionalità, organizzazione ed economicità).
Ilregistro delle imprese
La disciplina dell'impresa è soggetta ad un obbligo pubblicitario. L'obbligo pubblicitario è informato al principio di
tipicità > le informazioni da sottoporre a pubblicità sono tutte quelle per le qual la legge impone tale obbligo
pubblicitario, > L'obbligo di pubblicità si adempie attraverso il registro delle imprese.
REGISTRO DELLE IMPRESE > registro pubblico affidato alla gestione delle camere di commercio di ogni provincia e,
precisamente, alla persona del segretario generale 0 ad altro soggetto con funzioni dirigenziali, che funge da
conservatore, sotto la vigilanza di un giudice delegato dal presidente del tribunale (giudice del registro). > Il registro
è tenuto secondo tecniche informatiche.
registro si articola in due sezioni:
"È SEZIONE ORDINARIA > comprende le imprese commerciali non piccole, le forme giuridiche commerciali
società commerciali e cooperative), e altre forme giuridiche enti pubblici economic e consorzi) per le quali
il odice prevede un obbligo di iscrizione e altre due forme giuridiche (gruppo europeo di interesse economico
ea rete d'impresa con fondo comune),
L'iscrizione avviene attraverso la presentazione di una domanda che deve contenere: le generalità
dellimprenditoe, l'eventuale dita, l'oggetto dell'impresa, la sede dell'impresa, gli eventuali institori e
procuratori.
L'iscrizione deve essee richiesta entro il termine di 30 giorni dall'inizio dell'impresa 0 dal verificarsi del fatto
dell'atto oggetto di pubblicità. > L'iscrizione è soggetta ad un controllo finalizzato ad accertare a sussistenza
delle condizioni previste dalla legge per l'iscrizione (tale controllo è esercitato dall'ufficio del registro), Se
l'iscrizione avviene senza che ricorrano le condizioni è possibile porre rimedio attraverso la cancellazione
d'ufficio.
Quali sono gli fftti dell'srizione nella sezione ordinario?
L'iscrizione ha un:
« EFFICACIA DICHIARATIVA > determina una presunzione di conoscenza, con la conseguenza che la
relativa informazione si considera conosciuta senza bisogno di accertare che lo sia in concreto
inizialmente tale presunzione era ASSOLUTA (i terzi non potevano eccepire la propria ignoranza,
successivamenteil diritto europeo ha imposto una presunzione RELATIVA peri primi 15 giorni di scizione
con'iferimento ai soi fatti att elle società di capitali, Tuttavia, nell'ipotesi in cu l'iscrizione sia stata
omessa si verifica una presunzione di ignoranza. Anche in questo caso la presunzione è sempre RELATIVA
e può essere superata dal'imprenditore se dimostra che, nonostante lomissione della pubblicit, il fatto
o'atto da pubblicare era comunque conosciuto.
EFFICACIA COSTITUTIVA > riguarda solo le società di capitali e consiste nel far venire ad esistenza la
società stessa.
* EFFICACIA NORMATIVA > per la quale l'obbligo pubblicitario costituisce una condizione per rendere
applicabile una certa disciplina 0 un certo regime giuridico.
A SEZIONI SPECIALI > comprendono titolari di imprese agricole, titolari i piccole imprese, le società semplici
e i titolari di imprese artigiane. Le sezioni sono 6: prima sezione (società di professionisti), seconda sezione
Gocietà ed enti di gruppo], terza sezione (imprese sociali), quarta sezione, quinta e sesta sezione (imprese
start-up innovative e piccole medie imprese innovative)
Qual è l'effetto dell'iscrizione nella sezione speciale? In questo caso l'effetto di iscrizione è quello di
PUBBLICITÀ NOTIZIA, ossia la conosciilità di fatto dlle informazioni rese disponibili (senza presunzione di
conoscenza o di ignoranza).
La pubblicità dell'impresa non si realizza solo attraverso l'iscrizione ma anche attraverso il deposito, prescritto per
alcuni att (blancio d'esercizio delle società di capitali.
La documentazione dell'impresa
La disciplina dell'impresa stabilisce a carico dell'imprenditore commerciale non piccolo un obbligo di documentazione
di impresa (l'obbligo di dare rappresentazione scritta dei diversi accadimenti relativi allo svolgimento dell'attività
d'impresa) > tale obbligo viene assolto attraverso la tenuta delle scritture contabili.
Ul codice fissa due scritture contabili obbligatorie minime: libro giornale e libro degli inventari.
È LIBRO GIORNALE > scrittura contabile nella quale vanno indicate giorno per giorno tutte le operazioni relative
all'esercizio d'impresa > scrittura che va tenuta secondo un criterio cronologico.
È UBRO DEGLI INVENTARI > scrittura contabile nella quale devono essere riportate periodicamente tutt gli
elementi attivi o passivi dell'impresa ed estranei all'impresa > scrittura che va tenuta secondo un criterio
sistematico. L'inventario deve essere redatto all'inizio dell'impresa (INVENTARIO INIZIALE) e poi con cadenza
annuale (INVENTARIO ANNUALE). L'inventario annuale si chiude con i bilancio d'esercizio.
Rappresentanza commerciale
L'imprenditore persona fisica (se si tratta di impresa individuale) o gli amministratori (se si tratta di società) non
‘curano personalmente ogni atto, ma demandano spesso alcuni poteri a propri collaboratori.
Tali collaboratori compongono la struttura funzionale dell'impresa (struttura delle funzioni in cui si articolano i poteri
decisionali) e sono: gli insttori, procuratori e i commessi > collaboratori interni all'impresa.
Anche ad altri collaboratori possono essere affidati dei poteri decisori, collaboratori che operano dall'esterno, cioè
come collaboratori autonomi (sono legati all'impresa da rapporti di diritto privato) e sono: mandatari, agenti e
mediatori
* inSTITORE > collaboratori che occupano I illo più levato nellorganigramma dell'impresa. Sono preposti
all'esercizio d'impresa ad una sede secondaria 0 un ramo particolare. > Sono verì e propri alter ego
dell'imprenditore (noti nel linguaggio comune come “direttori generali, direttori di fille 0 responsabili di un
settore produttivo)
* PROCURATORE > collaboratori che occupano un livello intermedio nell'organigramma dell'impresa. Sono
prepostial compimento diatt riconducibili ad uno specifico ambito funzionale (personale, acquisti, marketing)
noti nel inguaggio comune come “direttori del personale, responsabili del servizio commerciale)
* commessi > collaboratori che occupano i livello più basso nell'organiramma dell'impresa. ono preposti
a1 compimento delle diverse operazioni che consentono all'impresa di interfacciarsi con terzi attraverso la
cessione i beni e serviialla ckentea, > Si tratta di soggetti che hanno una mansione esecutivo.
Ciascuna di queste figure è investita sia di poteri decisori (potere di assumere le decisioni) sia di poteri dichiarativi
(potere che consente di dare esecuzione alle decisioni prese). IL cdice attribuisce ad ogni collaboratore poteri di
PROCURA > atto con cui si possono apportare limitazioni (qualitative e quantitative) ai poteri de collaboratori.
Come si rendono opponibili questi limit nei confronti dei terzi? traverso l'assoggettamento della procura al regime
di pubblicità: in assenza della pubblicità, la procura (e quindi limiti che essa contiene) non può essere opposta a ter,
ameno che non si provi che questi ne erano comunque a conoscenza.
Institore
* iNSTITORE > collaboratore preposto dal titolare all'esercizio d'impresa, di una sede secondaria o di un ramo
particolare dell'impresa (art. 2203 c.c.) > Può esservi un unico institore preposto allitera iniziativa oppure
possono esservi plurimi insttori el caso in cui vi siano più insttori essi agiscono disgiuntamente, cioè ognuno
agisce indipendentemente dall'altro rispetto all'ambito operativo che gi è stato assegnato).
L'institore può compiere tutti gli atti pertinenti all'impresa (ha poteri perimetrati dal citerio della pertinenza
all'impresa) ne consegue che egli non può spingersi l i là della gestione dell'impresa. Non può dunque:
* allenare lazienda;
* cambiar l'oggetto dell'impresa gestita;
* allenare 0 ipotecare i beni immobili i cu si compone l'azienda.
L'insitore ha anche i poteri processuali, cioè può stare in giudizio per l'imprenditore come attore 0 convenuto. Ed è
inoltre tenuto, assieme all'imprenditore, all'osservanza degli obblighi d'impresa (tenuta delle scritture contabili e
iscrizione di tti o fatti nel R. — pubblicità commerciale)
Procuratore
* PROCURATORE > collaboratore che compie ali ati pertinenti all'esercizio dell'impresa, pur senza esservi
preposto (an. 2209 ce)
Anche in questo caso poteri possono essere limitati dallimprenditore attraverso la procura. > Non essendo preposto
all'impresa, procuratore n
commessi
* commesso + colliboratore che rappresenta l'imprenditore unicamente nello svolgimento delle specifiche
mansioni cheglisono state affidate. >
| commessi possono:
+ concedere sconti o dilazioni commerciali che rientrano negli usi commerciali;
+ riscuotere il prezzo delle mercì vendute (ma non possono riscuotere il prezzo di merci che non sono state
ancora consegnate).
Ilerasferimento dell'azienda
‘AVVIAMENTO D'AZIENDA > attitudine alla produzione di nuova ricchezza e alla maturazione di un reddito.
* L'azienda può essere composta da un insieme assai vaio di beni. Giurdicamente ciascuno di essi conserva la
propria autonomia e non è necessario che l'imprenditore sia proprietario di ciascuno di essi è sufficente che
abbia un titolo giuridico per poterne godere],
L'azienda è un complesso di beni mutevole, poiché la sua composizione è destinata a variare quasi
quotidianamente per effetto dell'ingresso di nuovi elementi e della cessione di altri.
L'azienda non viene meno nel caso in cui l'attività sia interotta, almeno fino a quando l'insieme non viene
concretamente disgregato.
All'interno del complesso aziendale è possibile individuare | “rami d'azienda” > parte dell'azienda, intesa
come articolazione funzionalmente autonoma di un'attività economica organizzata.
La forma e la pubblicità del contratto
A ORIGINALITÀ (0 capacità distintiva) > capa
imprenditore.
A NOVITÀ > capacità di diversificarsi rispetto ad altri segni distintivi anteriori di terzi. In proposito l'art. 2564
ce stabilisce che “quando la ditta è uguale 0 simile a quella usata da un altro imprenditore e può creare
confusione per l'ogetto dell'impresa e per il luogo in cui questa è esercitata, deve essere integrata 0
modificata con le indicazioni idonee a differenziaia” (principio di confondibiità). > La novità della ditta non
deve essere assoluta, ma deve essere valutata soin riferimento al luogo e ala tipologia di attività svolta,
sicché due imprese con oggetti diversi (alegnameria e ristorazione 0 esercitate in luoghi distanti (Milano €
Roma) possono essere identificate da ditte uguali simil.
Insegna
à del segno di identificare scelte riferibili ad uno ed un solo
4
Linsegna può essere lberamente formata e, quindi, essere costituita da espressioni letterali, disegni, fiure e non è
> | requisiti dellinsegna sono: l'originalità (0
capacità distintiva) a liceità, la verità e la novità,
Sono applicabili all'insegna le disposizioni sula ditta che obbligano l'imprenditore a modificare il segno distintivo
uguale o simile a quello di un altro imprenditore e idoneo a creare confusione per l'oggetto dell'impresa 0 per luogo
n cui questa è esercitata.
Marchio
> MARCHIO > segno distintivo che convraddistinzue i progetti servizi olfrti dall'impresa (svolse una
funzione principle idistizine di bene sei. —> utilizzato mediante apcosizone materiale sue
Anche se tuttavia l'ordinamento riconosce i marchi di servizio, che non sono materialmente opponibili sul
bene contraddistinto (es. uniformi da lavoro)
Possiamo distinguere diverse classificazioni di marchio:
* Marchio generale > marchio utilizzato per tipologie di prodotti estremamente diversificati (marchio
‘Volswagen")
* Marchio specifico > marchio utilizato per una singola tipologia di prodotti caratterizzata da precise
caratteristiche merceologiche (marchio “Cocacola
+ Marchi denominativi > formati da parole (marchio “Phillips").
+. Marchi figurativi > formati da disegni/loghi (marchio “Apple”)
+. Marchi misti > formati sia da parole che da disegni (marchio “Microsoft*)
+ Marchidi forma > costituiti dalla forma dl prodotto o della sua confezione forma dell bottiglia Cocacola)
Tuttavia, vi possono essere anche segni costituiti da lettere, cifre, suoni, color.
Requisiti i validità del marchio
1 requisiti i valiità del marchio sono
# UCEITA' > il marchio non deve essere contrario ala legge, all'ordine pubblico 0 lesivo di altri diritti (es.
rappresentato da ritratti persone che non hanno prestato loro consenso)
* VERITA” > ilmarchio non deve essere idoneo ad ingannare il pubblico.
# ORIGINALITA' > in relazione a cò possiamo distinguere: marchi forti (hanno un carattere distintivo forte) ei
marchi deboli hanno un carattere distintivo del)
A NOVITA > capacità di diversifcrsi rispetto ad altri segni distintivi anteriori d er
Marchi registrati e non registrati
La tutela del marchio è diversa a seconda che sì tratti di marchio registrato o di marchio non registrato.
— LMARCHI REGISTRATI danno diritto l loro uso esclusivo da pare dl itoare e in particolare, ito di vietare
t'usoda parte di terzi. *
> LMARCHI N STRATI duna min infatti, l'at. 2751 ce sable che “chi ha fatto uso di
un marchio non registrto ha a facoltà dicontinuore ad usarne, nonostante a registrazione dal ottenuto, ni limiti
in cui anteriormente se ne è valso”.
L'estensione della tutela della registrazione
Le utilizzazioni illecite del segno (inquanto non consentite dal titolare) vengono definite contraffazioni.
La CONTRAFFAZIONE determina un rischio di confusione, per questo le norme stabiliscono che “il titolare del marchio
hail diritto di vietare l'uso di un segno identico 0 simile al marchio registrato, per prodotti o servizi identici 0 affini, se
‘a causa dell'identità o somiglianza dei segni, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico
Impedimenti assoluti alla registrazione
Gli IMPEDIMENTI ASSOLUTI ALLA REGISTRAZIONE (ipotesi di mancanza dei seguenti requist) sono:
» ASSENZA DELLA CAPACITÀ DISTINTIVA > può essere sanata solo se, prima della proposizione della domanda
o dell'eccezione di nullità, i segno ha acquistato carattere distintivo. -» In questo caso si parla di "secondary
meaning” > si verifica quando il marchio assume un significato secondario aggiuntivo rispetto al significato
primario (es. “La Scarpa” ha acquisito un significato secondario descrittivo del produttore di scarpe)
DECETTIVITÀ e ILLICEITÀ > divieto di registrare i segni idonei a ingannare il pubblico e | segni contrari alla
legge e all'ordine pubblico.
> La mancanza di questi requisiti costituisce una causa di nullità della registrazione che può essere fatta valere da
chiunque vi abbia interesse (per questo si paia di “NULLITÀ ASSOLUTA")
impedimenti relativi alla registrazione
Gli IMPEDIMENTI RELATIVI ALLA REGISTRAZIONE sussistono nel caso in cui l marchio registrato risulti n conflitto con
diritti anteriori i terzi rientra tra questi:
» ASSENZA DI NOVITA" > infatti la presenza di segni anterior fa venire meno l requisito della novità.
> La mancanza di questi requisiti costituisce una causa di nulltà della registrazione che può essere fatta valere
soltanto dal titolari dei diritti anteriori (per questo sì parla di “NULLITÀ RELATIVA")
procedimento di registrazione
La registrazione del marchio offre una tutela limitata ol territorio italiano. > Tuttavia è possibile richiedere
l'estensione della tutela presso un apposito ufficio con sede a Ginevra, a cui è possibile indirizzare una domanda
destinata a produrre effetti sul territorio dei Paesi che aderiscono alla convenzione.
ESSO O
Nulltà e decadenza della registrazione
Sia la nullità che la decadenza vengono dichiarate con efficacia erga omnes > sono entrambe azionabili davanti
all'autorità giudiziaria ordinaria.
È per quanto riguarda la NULUTA”, le cause di nullità assoluta colpiscono le registrazioni avvenute in violazione
degli impedimenti assoluti. Le cause di nullità relativa colpiscono le registrazioni avvenute in violazione degli
impedimenti relativi. > La nullità relativa della registrazione derivante dal conflitto con diritti anteriori può
però essere sanata qualora titolare anteriore tolleri consapevolmente l'uso del marchio registrato per 5 anni
(CONVALIDA DEL MARCHIO). di
secondo registrante,
A Per quanto riguarda la DECADENZA, si hanno tre ipotesi di decadenza:
‘© DECADENZA PER NON USO > il titolare rischia di decadere dai suoi diritti quando il marchio non sia
stato oggetto di uso effettivo entro S anni dalla registrazione. -» La decadenza per non uso è
comunque sanabile attraverso la ripresa dell'utilizazione anteriormente alla proposizione della
domanda o dall'eccezione di decadenza.
© DECADENZA PER INGANNEVOLEZZA SOPRAVVENUTA > il titolare del marchio deve poi evitare
utilizzazioni idonee ad indurre in inganno il pubblico (circa la natura 0 qualità de prodotti).
© DECADENZA PER VOLGARIZZAZIONE > i diritti decadono se il marchio sia divenuto (nel commercio)
“denominazione generica” (es. termine nailon che costituiva originariamente un marchio non
registrato, ma che ha assunto nel tempo un significato descrittivo della tipologia di fibra sintetica)
Cessioni e licenze di marchio
L'ordinamento si ispira al principio di libera disponibilità de diritti ul marchio. Le più importanti tipologie di tti sono
costituite dai trasferimenti e dalle licenze.
È TRASFERIMENTO DEI DIRITTI SUL MARCHIO > avviene normalmente per effetto di accordi di vendita, ma
può derivare anche da altri negozi (es. donazione, conferimento in società). La legge prevede un sistema di
trascrizione dei trasferimenti, la quale produce effetti di pubblicità dichiarativa.
CONTRATTI DI LICENZA > attraverso i quali il titolare (licenziante) mantiene la titolarità del segno,
consentendone l'utilizzazione ad un terzo (licenziatario), nei limiti previsti dall'accordo (es. limiti che
riguardano la tipologia e la qualità dei prodotti
‘> La licenza è normalmente onerosa (ma non necessariamente]. > ll corrispettivo della licenza è definito “canone di
licenza”.
‘attraverso la stipulazione di licenza I titolare può anche sruttare li marchio per tipologie di prodotti che non
sarebbe in grado di fabbricare direttamente (es. marcio “Ferrari” che l'impresa di automobili concede in licenza
per prodotti fabbricati da terzi come abbigliamento) > questo fenomeno prende in nome di "MERCHANDISING".
Le licenze si distinguono in
* LICENZE ESCLUSIVE > si caratterizzano per l'impegno del icenziante a non utilzare direttamente in proprio
il marchio in concorrenza coni icenziatario e a non concedere ulteriori licenze a terzi
* LICENZE NON ESCLUSIVE > consente al licenziante di non accordarsi con alti icenziatarie di sfruttare il segno
direttamente in proprio.
I segni distintivi collettivi
SEGNI DISTINTIVI COLLETTIVI > segni destinati allutilizzazione da parte di una pluralità di imprenditori
Trai segni distintivi collettivi rientrano:
* MARCHI COLLETTIVI > possono essere registrati da persone giuridiche di diritto pubblico e associazioni di
categoria e sono destinati all'uso di produttori e commercianti
MARCHI DI CERTIFICAZIONE > possono essere registrati da parte di persone fisiche 0 giuridiche preposte a
garantire l'origine, la natura 0 la qualità di determinati prodotti o servizi es. certificazioni ISO).
utilizzazione di marchi collettivi di certificazione deve avvenire nel rispetto di appositi regolamenti, allegati alla
domanda di registrazione (regolamenti d'uso)
* INDICAZIONI GEOGRAFICHE > hanno una notevole importanza nel settore dei prodotti agroalimentari Il
regolamento europeo prevede la possibiltà di tutelare le indicazioni geografiche mediante registrazione a
titolo di denominazione d'origine protette (D.0.».) o dl indicazioni geografiche protette (1.G.P)
brevetti d'invenzione
* INVENZIONE > identifica la “soluzione di un problema tecnico”, pertanto, deve consistere in un'applicazione
industriale, non in una semplice ottività intellettuale.
Non rientrano nel concetto di invenzione (e non sono pertanto brevettabili: le scoperte, le teorie scientifiche e i
metodi matematici (es. teoria della relatività), giochi (es. gioco del lotto, | metodi commerciali (es. tecnica di
marketing), i metodi di trattamento chirurgico e terapeutico (es. prescrizione medica - ad accezione dei farmaci
prescritti che sono invece brevettabi, le razze animali e | programmi per elaboratore.
I requisiti di validità dlla brevettazione sono:
È INDUSTRIALITA + l'applicabilità industriale dell'invenzione ricorre se il suo oggetto può essere fabbricato in
qualsiasi nere di industria (compresa quella agricola)
Lo stesso articolo ricomprende tra li tti vietati anche ll comportamento di chi “imita servilmente i prodotti di un
concorrente” (questo sempre per l'effetto confusorio del comportamento).
Denigrazione e appropriazione di pregi
La seconda fattispecie di concorrenza sleale prevista dall'art.2598 cc. è la denigrazione l'appropriazione di
regi
* DENIGRAZIONE > ricomprende il comportamento di chi diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e
sull'attività di un concorrente, idonei a determinare il diseredito. -> La norma è riferita ale affermazioni
screditanti false.
A APROPRIAZIONE DI PREGI (dei prodotti dell'impresa di un concorrente) > presuppone che il pregio venga
vantato falsamente e ricorre quando, ad esempio, un imprenditore riproduce nei propri cataloghi i prodotti
del concorrente o dichiara di aver ricevuto premi o riconoscimenti attribuiti invece ad altri.
principi di correttezza professionale
L'art. 2598 c.c. sancisce infine il divieto di avvalersi direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme
ai principi di correttezza professionale e idoneo a danneggiare l'azienda altrui.
La giurisprudenza ha elaborato a tal proposito varie tipologie di comportamenti scorretti:
®._ Sono vietate tutte le affermazioni ingannevoli relative al proprio prodotto 0 attività (MENDACIO),
® Sono vietate le scorrette le imputazioni di costi e benefici dell'attività imprenditoriale. La scorrettezza può
derivare dalla violazione di norme di diritto pubblico (es violazione delle norme tributari)
Sono scorretti li att intesi a trarre profitto da altri iniziative imprenditoriali > SPIONAGGIO INDUSTRIALE
{imprenditore cerca divenire a conoscenza dei segreti commerciali di un concorrente). La sottrazione di segreti
può avvenire anche grazie all rivelazioni di dipendenti e collaboratori
Può costituire illecito concorrenziale lo “storno di dipendenti” > iniziativa diretta a sottrarre lavoratori al
concorrente promettendo loro migliori condizioni di retribuzione e mansioni.
Sanzioni e processo
La violazione della disciplina della concorrenza sleale comporta l'applicazione di diverse sanzioni. > Tra le sanzioni
previste vi sono: l'azione inibitoria (l'ordine del giudice di cessare dalla continuazione dell'illecito) eil risarcimento del
danno, che può essere richiesto solo in caso di atti dolosi 0 colposi, ma da questo punto di vista vi è un'agevolazione
dell'onere probatorio (“accertati li atti di concorrenza, la colpa i presume").
Le pratiche commerciali
Il legislatore impone a chi offre beni o servizi di tenere un comportamento corretto in qualsiasi contatto instaurato
coni consumatori “prima, durante e dopo un'operazione commerciale relativa al prodotto”. > Da qui asce il “divieto
i pratiche commerciali scorrette” (art. 20 c.cons.). > Il divieto sì applica atutti i PROFESSIONISTI (non soltanto agli
imprenditori), compresi i lavoratori autonomi e professionisti intellettuali
# PRATICHE COMMERCIALI > qualsiasi azione, omissione, condotta o dichiarazione (compresa la pubblicità e
la commercializzazione del prodotto)
Il odice del consumo distingue due tipologie di pratiche scorrette:
PRATICHE INGANNEVOLI >
attore i consumatore medio
‘> L'ingannevolezza può derivare anche dall'omissione di informazioni rilevanti
perche Il consumatore medio possa prendere una decisione consapevole
PRATICHE AGGRESSIVE > pratiche attuate attraverso molestie (di carattere fisico 0 psicologico) idonee a
L'adozione di pratiche commerciali scorrette viene qualificato come illecito amministrativo e, pertanto, l'applicazione
delle relative sanzioni rientrano della competenza dell'AGCM, la quale può avvalersi dell'inibiione della
continuazione della pratica scorretta 0 può applicare delle sanzioni pecuniarie.
La pubblicità ingannevole e comparativa
L'impresa acquista normalmente visibilità sul mercato attraverso la comunicazione pubblicitaria (tipica pratica
commerciale) ed è sottoposta ai divieti diingannevolezza.
Possiamo distinguere in proposito:
* PUBBLICITÀ INGANNEVOLE > qualsiasi pubblicità idonea ad indurre in errore | soggetti i quali è rivolta.
* PUBBLICITÀ COMPARATIVA > pubblicità che identifica in modo esplicito 0 implicito un concorrente o beni o
servizi offerti da un concorrente.
La disciplina consente la comparazione pubblicitaria, purché nel rispetto di alcuni limiti > la comparazione non deve
essere ingannevole, non deve determinare confusione con | segni distintivi del concorrente, non deve causare
credito al concorrente.
La violazione della disciplina sulla pubblicità ingannevole e comparativa costituisce sempre un illecito amministrativo
accertabile dall'AGCM, la quale può avvalersi sempre dellinibizione della continuazione della pratica scorretta o può
applicare delle sanzioni pecuniarie.
La disciplina antitrust
DISCIPLINA ANTITRUST > si propone di contrastare il potere di mercato delle imprese. > La disciplina antitrust trova
la propria fonte principale nelle norme della UE.
— In Europa la funzione di autorità di controllo della concorrenza è svolta dalla Commissione.
— in italia la funzione di autorità di controllo della concorrenza è svolta dall'Autorità Garante della concorrenza
e del mercato (AGCM),
Soggetti e mercato rilevante
La normativa antitrust qualifica come “impresa” qualsiasi attività economica, compresa quella dei lavoratori autonomi
e deiliberi professionisti ( +dalla nozione di Impresa stabilita dall'art. 2082 c.c)
Glieffetti ella concorrenza devono essere valutati relativamente ad un mercato, cosiddetto “MERCATO RILEVANTE”.
il mercato rilevante comprende:
+ MERCATO GEOGRAFICO > delimitato dal territorio in cui le condizioni di concorrenza sono omogenee e
sensibilmente diverse da quelle dei territori contigui (ostacoli ll circolazione dei prodotti);
* MERCATO MERCEOLOGICO > limitato dalla tipologia del prodotti 0 servizi reciprocamente sostituibili (i
consumatori non considerano sostituibili le auto di piccola e grossa cilindrata)
Le intese
DIVIETO DI INTESE > colpisce li accordi ta intese, tutte le decisioni i associazioni di imprese e le pratiche concordate
che abbiano per oggetto 0 per effetto di impedire, restringere o falsare lgioco della concorrenza.
Le PRATICHE CONCORDATE comprendono gli scambi di informazioni (informazioni scambiate dalle imprese in merito
al prezzi che intendono praticare)
Il divieto di intese restrittive della concorrenza si applica:
* agli accordi fra imprese operanti all livello economico (INTESE ORIZZONTALI) (es. tra produttori di
uno stesso settore);
agli accordì fra imprese operanti a divers ivell economici della catena di produzione e distribuzione (INTESE
VERTICALI) (e. tra venditore ed suoi distributori)
Le tipologie di intese vietate stabilite dal TFUE sono:
* le intese consistenti nel fissare direttamente 0 indirettamente “i prezzi di acquisto e vendita”;
* le intese dirette ad applicare “condizioni dissimili per prestazioni equivalenti” (politiche di sconto
discriminatorie);
* le intese dirette a “ripartire | mercati 0 le fonti di approvvigionamento” (l'obbligo di vendere ad un unico
distributore di un determinato territorio).
È possibile esentare dal divieto le intese che contribuiscono “a migliorare la produzione o la distribuzione dei prodotti
0a promuovere il progresso tecnico o economico”.
Gli abusi di posizione dominante
POSIZIONE DOMINANTE > consiste in un potere di mercato che consente al suo titolare di tenere comportamenti
indipendenti
La disciplina antitrust sanziona lo sfruttamento abusivo della posizione dominante sul mercato da parte di una 0 più
Imprese. Le ipotesi di sfruttamento abusivo vietate sono quelle consistenti
= nel fissare direttamente o indirettamente “prezzi di acquisto e vendita”;
* nel limitare la produzione a danno dei consumatori;
*._nellapplicare, con gli altri contraenti, “condizioni dissimili per prestazioni equivalenti” (politiche di sconto
diseriminatorie)
Le concentrazioni
* CONCENTRAZIONI > si realizzano attraverso qualsiasi operazione idonea a determinare una modifica
duratura del controllo, per effetto delle quali imprese precedentemente indipendenti vengono assoggettate
adun potere di direzione unitaria. > Le operazioni di concentrazione possono realizzarsi attraverso: funzioni
societarie, acquisti di partecipazioni, trasferimenti di aziende o relativi rami.
L'autorità antitrustinterviene solo quando ilfatturato delle imprese coinvolte supera determinate “soglie” (es. quando
due imprese superano 250 milioni di fatturato della UE)
Le operazioni di concentrazione che rientrano nelle soglie di rilevanza devono essere oggetto di una notificazione
preventiva alla Commissione (per le operazioni di dimensione europea) 0 all'AGCM (per le operazioni di dimensione
nazionale). > Il procedimento si conclude con una decisione della Commissione 0 dell'AGCM che verifica la
compatibilità dell'operazione, autorizzandola se opportuno.
Profili procedimentali e sanzionatori
La Commissione e l'AGCM esercitano i loro poteri sanzionatori attraverso l'applicazione di pene pecuniarie
(ammende) e dispongono inoltre di poteri inibitori e di ripristino della concorrenza.
Il procedimento giurisdizionale di applicazione del diritto antitrust si svolge davanti ai giudici dei paesi membri
L'azione giudiziaria mira ad ottenere l'accertamento della nullità delle intese restrittive della concorrenza. Può essere
inoltre promossa l'azione di risarcimento del danno derivante da comportamenti anticoncorrenziai vietati. D Il
risarcimento del danno può essere chiesto da qualsiasi danneggiato, anche indiretto.
La cooperazione tra imprenditori
Le forme di cooperazione tra imprese sì distinguono in
* forme inderogabilmente “strutturate” > quali consorzi e società consortili (caratterizzati da un rapporto
stabile e duraturo tra gli imprenditori);
* forme potenzialmente “flessibili
una cooperazione occasionale)
> quali contratti di rete e associazioni temporanee di impresa (volte ad
CONSORZIO
* consorzio > contratto con il quale più imprenditori istituiscono un'organizzazione comune per a disciplina
o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive Imprese (art. 2062 cc.)
Possiamo distinguere due tipologie di consorzi:
* CONSORZIO CON ATTIVITA’ ESTERNA (o consorzio estemo) > organizzazione comune preordinata a
disciplinare l'attività imprenditoriale svolta dal consorzio coni terzi.
CONSORZIO CON ATTIVITA’ INTERNA (o consorzio interno) > organizzazione comune preordinata a
disciplinare i apporti trai consorziati
Le disposizioni generali dei consorzi
Il consorzio è costituito mediante un CONTRATTO TRA IMPRENDITORI (solo tra imprenditori) > Il contratto deve
essere stipulato per iscritto a pena di nullità e contenere: l'oggetto, gli obblighi assunti dai consorziati e i contributi
da essì dovuti. > ll contratto è valido per 10 anni,in mancanza di una diversa determinazione (art. 2064 c.c)
+ l'esercizio in comune di un'attività economica (o produttiva): cioè capace di generare nuova ricchezza (es
produzione e vendita di elettrodomestici, servizio di trasporto aereo ecc)
_ilfine della divisione degli uti
il CONTRATTO DI SOCIETÀ appartiene alla categoria del CONTRATTI PLURILATERALI CON COMUNIONE DI SCOPO. >
Sitratadi negozi che mirano alla elizzazione iu interesse comune ta e porti > contratto di società appartiene,
più precisamente, i CONTRATTI ASSOCIATIVI (contratti pluiaerali rilevanza esterna)
L'ATTO UNILATERALE (se si tratta di società unipersonali) al pari del contratto, pone le basi e regola l'organizzazione
deputata allo svolgimento dell'attività
Società occasionali, Società tra professionisti, Società di fatto e Società irregolare
È SOCIETA' OCCASIONALI > società che esercitano un'attività non professionale e sono, quindi, società senza
impresa.
È SOCIETA' TRA PROFESSIONISTI > società avente per oggetto leserczio di una professione protetta (cioè per
le quali è necessaria l'abitazione: avvocati, notai, architetti ecc) La società tra professionisti deve essere
composta da soci abilitati (anche se non esclusivamente) e la prestazione deve essere eseguita da uno dei soci
albo. Sono vietate le società fra capitalisti > società costituite esclusivamente tra soci non abitati.
Tuttavia, a composizione della società tra professionisti non è lbera: il numero dei soc professionisti e la
partecipazione l capitale sociale dei professionisti deve essere tale da determinare la maggioranza di due
terzi nelle deliberazioni nelle decisioni dei soci.
SOCIETA" IRREGOLARE > (non significa illecita 0 inesistente) società che non è iscritta nel registro delle
imprese. L'art. 2297 c.c. stabilisce a tal proposito che, fino a quando la società non è isrtta nel registro delle
imprese, rapporti ta la società e i terzi sono regolati alle disposizioni relative alle società semplice.
È SOGIETA' DI FATTO > società che non è stata costituita secondo le forme e le modalità previte dalla legge
es. quando i componenti di una stessa fami
alcuna società)
a iniziano un'attività in comune senza costituire, formalmente,
Società e comunione in generale
L'attività sociale, in quanto produttiva, è creatrice di nuova ricchezza; per questo si distingue dall'attività di mero
godimento di beni. > Dalla definizione posta dall'art. 2247 cc. si ricava l'inammissbiità di società di mero
godimento. Quindi, segue un principio di separazione tra società e mero godimento di benî e possiamo distinguere
due istituti:
"È COMPROPRIETÀ (0 COMUNIONE) > situazione giuridica statica, in cui viene rilevata l'appartenenza comune
del bene (es. più persone acquistano congiuntamente un immobile per concederlo in locazione a terzi e
dividersi canoni.
A SOCIETÀ > situazione giuridica dinamica, in cul conferimento di beni non è fine ae stesso, maè strumentale
all'esercizio di un'attività.
Quindi: nella comunione — bene comune è destinato al godimento; nell società > i eni in comune sono destinati
all'esercizio di un'attività economica
Imputazione dell'attività e spendita del nome e società non manifesta
(spendita del nome sociale. A riguardo, va introdotto il
concetto di società non manifesta [0 occulta)
È SOCIETA' OCCULTA > si ha quando soci pattuiscono che la società debba rimanere segreta e siimpegnano
anon rivelare al terzila sua esistenza. Unsocio, nella qualità i imprenditore Individuale (prestanome), assume
il compio di intrattenere rapporti con teri La responsabilità delle obbligazioni assunte riguarda solo il
prestanome o si estende anche al gruppo? La risposta può essere ritrovata nella legge fallimentare, la quale
stabilisce che: “qualora dopo la dichiarazione di fallimento di un imprenditore individuale risulti che l'impresa
è ifribile ad una società di ul lfalito è soci limitatamente responsabile, il tribunale dichiara i fallmento
di questa e degli lt soci ilmitatamente responsabil”.
Organizzazione interna: unanimità e maggioranza, gestione e controllo
Ai soci è attribuito il
* POTERE DI AMMINISTRAZIONE > potere di compiere tutte le operazioni necessarie per realizzare l'oggetto
sociale. A tal proposito, i sono due criteri che possiamo distinguere:
regola dell'unanimità > l'atto può essere compiuto solo cor
consenso di tuttii soci (società di
persone);
è. regola maggioritaria > la maggioranza assembleare prevale sulla minoranza assembleare (società di
capitali.
1 conferimenti: lloro oggetto, la loro essenzialità
L'attività viene esercitata per mezzo dei conferimenti operati dai soci (art. 2247 c.c. > In linea generale, ogni entità
suscettibile di valutazione economica può essere oggetto di conferimento: il denaro, i credit, le quote di
partecipazione di una società, beni mobili 0 immobili ece.
Vincolo di destinazione dei beni conferiti e vincolo di indisponibilità del capitale
#1 benî conferiti al soci sono destinati llattvità sociale (si parla di “VINCOLO DI DESTINAZIONE").
ll vincolo di destinazione si traduce nelle seguenti regole:
«= _ilsocio non può mai chiedere la restituzione del bene > anche quando gli è concesso di recedere dalla società,
infatti egli ha diritto solo ad una somma di denaro (quota di liquidazione);
« _ilsocio non è libero di chiedere in qualsiasi momento la quota di liquidazione > non può recuperare il valore
dell'nvestimento effettuato se non nella specifica ipotesi in cui li è consentito i recesso;
» _isocinon possono individualmente servirsi di beni per fini estranei a quelli della società;
«i benisono destinati alla garanzia del creditori sociali prioritariamente rispetto a creditori
CAPITALE SOCIALE > costituito dall'insieme dei conferimenti effettuati dai soci. # PATRIMONIO SOCIALE >
costituito dall'insieme di elementi attivi e passivi che fanno capo all'ente,
Il apitale svolge tre funzioni principali
Funzione di garanzia > costituisce una garanzia per creditori sociali, i quali potranno rivalersi su di esso nel
caso in cui la società non pagasse i debiti contratti.
Funzione produttiva > costituisce il valore complessivo di risorse che soci destinano all'attività
Funzione organizzativa > in elazione all'entità dl capitale si stabiliscono parametri in base al quali valutare
diritti che spettano ai soci.
Lo scopo egoistico dell'tivtà
Lesadetà cate perseguono o scopo rt,
HÒ. SCOPO LUGRATIVO > i soi esercitano lattità per realize un guadagno. lucro si disingue n: ero
egetivo (elia un guadagno lucro soggettivo (i guadagn è sinto d essere dio a 00)
Le società maunech perseguono scopo mutual
HÒ. SCOPO MUTUALISTCO > 'obetvo di questi enti no è quelo di reaizare un proito, ma di fomie soc
Rest nd sito darei pi foro opero si marc.
LR E pe
A. SCOPO CONSORTILE > consiste nl un sostegno alle imprese aderenti al consorzio nello svolgimento
Vi omne dell ripete avi economiche cppre disease ripete Imprese ls. coon
che hanno come scopo principale quello di incentivare lo sviluppo dell'export internazionale delle imprese
consorziate)
Le società senza scopo egoistico
Negli ultimi anni, la legge ha introdotto figure societarie caratterizzate dall'assenza di scopi egoisti, come, ad
esempio l'impresa sociale.
È IMPRESA SOCIALE > qualifica che associazioni, fondazioni e società possono acquisire quando esercitano
un'attività economica di interesse generale e rispettano determinate condizioni (tra cui la mancanza di scopo
di luero). > Vi è un'eccezione per le imprese sociali che hanno forma societaria: è consentita la distribuzione
di una quota minoritaria degli utili maturati, entro dei limit stabili.
L'espressione ‘Impresa sociale” deve essere contenuta nel nome ed è una scelta definitiva perché non è possible
ticonvertire l'impresa sociale n forma di società in una società con scopi lucrativi
Il tipo di società
TIPO SOCIETARIO > modello societario con proprie caratteristiche distintive, autonomamente disciplinata in via
normativa.
1 principi di fondo dei modelli societari sono:
*. PRINCIPIO DI LIBERA SCELTA > i fondatori possono scegliere liberamente il tipo che preferiscono.
ll principio di libertà di scelta è enunciato nell'art. 2249 c.c, che esplica anche mit i tale principio
© se l'attività è di natura commerciale non può optare per la società semplice;
© per lo svolgimento dell'attività n determinati settori, la legge può richiedere l'adozione di un tipo particolare
{s. devono costituirsi informa di s.p.a società operanti nei mercati finanziari).
Se le parti non effettuano alcuna scelta, l'art. 2249cc. stabilisce che si applichino le disposizioni sula società semplice
quando l'attività sia non commerciale; se l'attività è commerciale, sì applicano le disposizioni della società in nome
collettivo > possono affermare che la società in nome collettivo e la società semplice costituiscono TIPI RESIDUALI,
rispettivamente, perle attività commerciali per le attività diverse.
* PRINCIPIO DI TIPICITA” DELLE SOCIETÀ' > le parti non possono costituire modelli organizzativi nuovi diversi
da quelli regolati in via normativa. — Il sistema de tipi è un sistema chiuso (i model sono predeterminati
tassativamente)
L'autonomia patrimoniale nei divers tipi
+ Comunione di beni > non ha alcuna forma di autonomia patrimoniale, infatti, dal punto di vista della
responsabilità, il creditore comune può soddisfarsi aggredendo indifferentemente il bene comune 0 quelli
personali dei debitori; allo stesso modo, ll creditore particolare del singolo comproprietario può aggredire
Indifferentemente i beni personali di questo 0 il bene comune.
Nelle società possiamo riscontrare livelli diversi di autonomia patrimoniale:
Nella società semplice > il creditore sociale non può aggredire direttamente singoli beni sociali.
Nella società in nome collettivo > | creditori sociali non possono aggredire i beni individuali, se non dopo
aver escussoii patrimonio sociale (beneficio d’escussione), come stabilito dall'art. 2304 c.c.
Nella società in accomandita semplice > l'autonomia è analoga a quella della s.n.c, con l'aggiunta de soci
accomandanti che sono sempre responsabili ne imiti del conferimento.
Nelle società di capitali e nelle società cooperative > ll patrimonio sociale è del tutto separato da quello
personale dei singoli soci: il creditore particolare non ha nessuna azione verso la società e l creditore sociale
non ne ha nessuna verso i soci.
+ Le società di persone godono di AUTONOMIA PATRIMONIALE IMPERFETTA > | soci rispondono alle obbligazioni
sociali coni proprio patrimonio personale.
— Le società di capitali godono di AUTONOMIA PATRIMONIALE PERFETTA > | soci rispondono delle obbligazioni
sociali con il patrimonio sociale
Personalità giuridica e soggettività giuridica
fart. 22576). > Tutti soci sono
didiritto amministratori e gl amministratori possono esercitare il potere disgiuntamente (omministrazione disgiunta)
Tuttavia, l'atto costitutivo può disporre che
li amministratori operino secondo il regime di amministrazione congiunta.
‘Amministrazione disgiunta
Amministrazione disiunta significa che ciascun singolo amministratore è legittimato ad assumere decisioni di
carattere gestorio indipendentemente dagli altri amministratori.
Allo stesso tempo legislatore riconosce a clascun amministratore il diritto di opposizione (odi veto) nei confronti di
una o più operazioni dagli altri amministratori. > Il diritto di manifestare il proprio dissenso rispetto all'operazione
prima che la stessa sia realizzata. L'opposizione acquista la propria efficacia negativa (impedire il compimento
dell'operazione) sempre che venga esercitata tempestivamente.
Amministrazione congiunta
Vissono due varianti dell'amministrazione congiunta:
‘Amministrazione congiunta all'unanimità > prevede che per la decisione occorre il consenso di tutti gli
amministratori. > Questo schema si applica in mancanza di uno schema prescelto.
Amministrazione congiunta a maggioranza > infatti i soci possono inserire nell'atto costitutivo la regola
secondo cui gli amministratori decidono a maggioranza. In questo caso varrà l criterio della partecipazione
agli utili
L'art. 2258 cc. consente al singolo amministratore di compiere individualmente atti digestione quando vi sia urgenza
di evitare un danno alla società (es. se sta per scadere un termine processuale),
Nomina e revoca degli amministratori
Relativamente alla NOMINA, l'art. 2295 c.c. richiede che l'atto costitutivo indichi i soci che hanno l'amministrazione
e la rappresentanza della società (nomina nell'atto costitutivo). Se la nomina manca, troverà applicazione la norma
secondo cui "il potere di amministrazione e di rappresentanza spetta a tutti soc.
Gli amministratori possono essere nominati nell'atto costitutivo 0 con atto separato (at. 2259 c.c).
Relativamente alla REVOCA distinguiamo: la revoca negoziale (cioè per volontà dei soci) e la revoca giudiziale (cioè
per volontà del tribunale).
Per la REVOCA NEGOZIALE, è stabilito che:
*.Segli amministratori sono nominati nell'atto costitutivo > la revoca non ha effetto se non ricorre una giusto
eouso (assenze reiterate, falsificazione della contabilità ecc). > La decisione di revoca richiede l'unanimità
del consensi.
Se gli amministratori sono nominati con atto separato > la revoca è ammessa secondo quanto disposto in
tema di mandato e, quindi, si potrà procedere alla revoca anche in assenza di giusta couso.
La REVOCA GIUDIZIALE può invece essere richiesta da ciascuno socio per giusta causo.
Rappresentanza
È RAPPRESENTANZA (potere di rappresentanza) > potere di esternare, coni terzi, a volontà della società
La rappresentanza, in mancanza i diversa disposizione del contratto, spetta a ciascun socio amministratore. > Deve
essere indicato nell'atto costitutivo i soc che hanno la rappresentanza della società (tutt, olo alcuni o uno solo).
In caso di pluralità di rappresentanti, l'atto costitutivo dovrà specificare se essì operano congiuntamente 0
disgiuntomente.
L'amministratore che ha la rappresentanza della società può compiere tutti li atti che rientrano nell'oggetto sociale,
salvo e limitazioni che risultano nell'atto costitutivo 0 dalla procura. Il potere di rappresentanza comprende il potere
di rappresentanza giudiziale. > Tuttavia, possono esservi ipotesi di dissociazione tra potere di gestione e potere di
rappresentanza (vene eliminata la coincidenza tra amministratori e rappresentanti)
Obblighi e responsabilità degli amministratori
Gli amministratori hanno diversi obblighi e responsabilità. > In generale, essi anno il compito di gestire la società.
Riguardo gli obblighi, ad essi fa capo
*. l'obbligo eil potere digestie l'attività, ponendo in essere tuttigli tti che sono necessari perl conseguimento
dell'oggetto sociale;
*._ l'obbligo di tenere la contabilità, redigere il bilancio d'esercizio ed effettuare l'iscrizione nel R.;
*_ l'obbligo di vigilanza sull'operato degli altr (in caso di amministrazione disgiunta);
l'obbligo di intervento attraverso l'esercizio del potere di opposizione;
l'obbligo di non operare in conflitto con la società
Gli amministratori sono tenuti a svolgere le loro funzioni con diligenza del buon padre di famiglia.
Relativamente alla responsabilità il codice si limita a stabilire che gli amministratori sono solidalmente responsabili
verso la società per l'adempimento degli obblighi ad essi imposti dalla legge e dal contratto sociale e che la
responsabilità non si estende a quelli che dimostrano di essere esenti da colpa (es. viene compiuta un'operazione da
un amministratore che la ha tenuta nascosta agli lt)
‘Amministratore non socio. Socio non amministratore
È possibile che l'amministrazione venga affidata a soggetti estranei alla società? I dibattito è ancora in corso. Vi sono
tre posizioni a riguardo: l'inammissbilità del potere di gestione ad un soggetto estraneo, l'ammissibilità dl potere di
gestione ad un soggetto estraneo (che non è qualificabil, in questo caso, come vero e proprio amministratore ma
come institore) e la tesi dell'ammissiilità tout court dell'amministratore non socio. > L'ultima tesi appare preferibile
li fl n n vr
aroministratori su una determinata operazione (ARBITRAGGIO GESTIONALE)
soci esclusi dall'amministrazione partecipano, al pari degli amministratori, all'attività sociale. Il codice riconosce ai
socì che non partecipano all'amministrazione, poteri di controllo, quali
il diritto di informazione > diritto di avere, dagli amministratori, notizia dello svolgimento degli affari sociali;
= il diritto di ispezione > diritto di consultare i documenti relativi all'amministrazione;
= _ildiritto al rendiconto > diritto di ottenere il rendiconto quando gli affari sono stati conclusi.
Nella sin.c.l bilancio deve comunque essere redatto.
Unanimità e maggioranza nelle decisioni dei soci
Nelle snc. per le modifiche dell'atto costitutivo è richiesta l'unanimità (fatte salve le decisioni di trasformazione in
società di capitali, fusione e scissione, per le quali è sufficente la maggioranza)
Nella s.n.c. il principio di unanimità convive con l principio di maggioranza.
La maggioranza viene calcolata secondo diversi criteri
*. per le decisioni inerenti la trasformazione in società di capitali, scissione e fusione, i soci sono chiamati a
decidere a maggioranza n base alla partecipazione agi utili art. 2500-ter)
perla decisione di esclusione del socio, soc sono chiamati a decidere a maggioranza calcolata per teste;
per la proposta di concordato, i soci sono chiamati a decidere
Possiamo poi distinguere due tipi di decisioni:
* DECISIONI INERENTI L'ATTIVITÀ GESTORIA > decisioni di nomina e revoca degli amministratori nominati con
tto separato ed approvazione del bilancio
DECISIONI INERENTI LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA > consenso all'esercizio di attività concorrenziali da
parte del socio.
Modificazioni dell'atto costitutivo
Nellas.n.c. perle modificazioni dell'atto costitutivo è richiesta l'unanimità dei soci > Essa ricomprende sia e modifiche
aventi ad oggetto elementi oggettivi sia le modifiche aventi ad oggetto elementi soggettivi dell'atto costitutivo.
© Elementi oggettivi: ragione sociale, socî che hanno l'amministrazione 0 la rappresentanza della società, sede
sociale, l'oggetto sociale, conferimenti di ciascun socio, prestazioni che soci d'opera sono tenuti a svolgere.
‘© Elementi soggettivi: trasferimento delle quote di partecipazione.
Nei rapporti ta socie modifiche sono immediatamente efficaci, ma diventano opponibili terzi solo dopo l'iscrizione.
nel registro delle imprese (effettuata dagli amministratori entro 30 giorn). Le modifiche non iscritte possono essere
opposte a terzi solo li
Lo scioglimento del singolo rapporto sociale
Scioglimento del singolo rapporto sociale significa che viene meno il rapporto partecipativo facente capo ad uno
specifico socio. > Lo scioglimento del singolo rapporto sociale non nfcia l'organizzazione societaria nel suo insieme,
visto che l'attività sociale prosegue con gl tri soci
Lo scioglimento del singolo rapporto sociale può avvenire per:
VOLONTÀ DEL SOCIO (recesso);
VOLONTÀ DEGLI ALTRI SOCI (esclusione);
+ PREVISIONE LEGALE (esclusione di diritto);
* EVENTO NATURALE (mort)
In tutti questi cas gli amministratori devono provvedere entro 30 giorni dall'evento ad iscrivere lo scioglimento nel
RI. e questo è importante per la responsabilità del socio uscente. Infatti, l'art. 2290 c.c. stabilisce che essì sono
responsabili perle obbligazioni sociali sorte fino al giorno in cui si verifica lo scioglimento, ma precisa che questo deve
essere opponibile a terzi (mediante l'iscrizione).
Morte del socio
L'art.2284 ce. stabilisce che la morte di un socio determina l'obbligo della società di liquidare la quota agli eredi dello
stesso. > Tuttavia gli eredi dovranno aspettare il termine di 6 mesi per vedersi liquidato valore della quota.
1 sodi superstiti hanno due alternative:
‘SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLA SOCIETÀ + i soci possono preferire lo scioglimento anticipato qualora
ritengano che la figura del socio deceduto era essenziale perla prosecuzione dell'attività 0 qualora reputino
impossibile liquidare la sua quota senza privare la società del patrimonio necessario per la prosecuzione
dell'attività.
‘4 CONTINUAZIONE DELLA SOCIETÀ CON GLI EREDI > richiede l consenso degli eredi dl socio. In casogli eredi
siano più di uno si formerà una comunione delli stessi sulla quota ed occorrerà il consenso di tutti anche in
merito alla nomina di un rappresentante comune per l'esercizio dl diritti sociali.
Recesso
L'art.2285 cc. prevede il recesso dl socio distinguendo tra società a tempo determinato e a tempo indeterminato.
> La dichiarazione di recesso è una manifestazione unilaterale di volontà del socio, recettizia nei confronti della
società
Perla società a TEMPO INDETERMINATO, non vi sono limiti, pertanto i soci sono liberi di recedere (recesso ad
‘nutum), con l'onere di rispettare un termine di preavviso di tre mesi (per cui il recesso produce effetto dopo
3 mesi dal momento in ui la dichiarazione è pervenuta alla società), >Il codice equipara alle società a tempo
indeterminato quelle contratte per tutta la vita di uno dei soci. In questo caso sussiste sempre un termine
finale (la morte del socio), ma questo non è determinabile a priori.
Perle società a TEMPO DETERMINATO, l'ordinamento subordina il recesso all sussistenza di una giusta causa
0 ad un'apposita previsione dell'atto costitutivo.
© Quanto alla previsione di recesso per cause facoltative, il legislatore non sembra porre limiti > quindi
si potrà prevedere che | soci abbiano diritto di recedere qualora si verifichino eventi relativi lla loro
persona oalla società
Quanto alla previsione di recesso per giusta causa, il recesso è collegato ad ogni situazione oggettiva
che aggravi, seppur indirettamente, la responsabilità del socio 0 le condizioni i rischio economico in
presenza del quale egli aveva aderito al contratto sociale. SI tende quindi a negare che la giusta causa
possa essere integrata da situazioni soggettive del socio (es. malattia, impedimenti fisici età avanzata).
Esclusione facoltativa
La società semplice rappresenta l'unico tipo di società che può svolgere esclusivamente attività diversa da quella
commerciale >. (è precluso l'esercizio dell'attività commerciale). è Ad essa è consentito soltanto l'esercizio in
comune diattività d'impresa agricola 0 di una professione intellettuale,
L'atto costitutivo [o contratto sociale) non è soggetto a forme speciali, ao quelle richieste dalla natura dei beni
conferiti (art. 2251 c.c), infatti, l'atto costitutivo può essere concluso (come per la s.n.c.) anche verbalmente 0 per
fotti concludenti (società di fatto)
L'art. 2251 c.c. omette qualsiasi prescrizione di contenuto dell'atto costitutivo, infatti non è previsto che il contratto
sociale debba contenere un capitale sociale, i conferimenti 0 il valore ad essi attribuito.
La responsabilità del soci per le obbligazioni sociali
Per quanto riguarda la responsabilità dei soci è prevista una specifica regolamentazione. > Resta fermo il principio
secondo cui tuttii soci sono ilimitatamente responsabili, tale regola è però derogabile. Infatti è possibile che i soci
stipulino un accordo finlizato a limitare la responsabilità di alcuni di ess, che sarà opponibile a terzi ma solo se |
beneficiari dell'accordo:
= _non abbiano il potere di agire in nome e per conto della società [potere di rappresentanza);
è il patto sia portato a conoscenza con mezzi idonei.
Inoltre, il beneficio d'escussione opera in termini meno rigidi rispetto die
(art.2268 cc)
Per quanto riguarda i creditori personali, come nelle sn.c,, anche nelle società semplici il creditore personale può
colpire gli utili spettanti al socio debitore e compiere atti conservativi sula quota, ma a differenza dell collettiva, il
creditore particolare può chiedere ed ottenere in qualsiasi momento la liquidazione della quota del socio debitore,
purché dimostri che gli ltri beni sono insufficienti a soddisfare i suoi credit. > La quota deve essere liquidata entro
3 mesi dalla domanda,
L'amministrazione della società e la rappresentanza
Per quanto riguarda l'amministrazione nella società semplice, la disciplina è la stessa della s.nc., quindi:
se non è stato disposto
diversamente. > Tuttavia, l'atto costitutivo può disporre che gli amministratori operino secondo il regime di
‘amministrazione congiunta.
Per quanto riguarda la rappresentanza, è GFEVtO The essa Spett a'ciaseun socio amministratore e che la società
acquista dirt e assume obbligazioni per mezzo del soci che ne hanno la rappresentanza.
SOCIETÀ IN ACCOMANDITA SEMPLICE
Caratteri generali
Lasocietà in accomar
La semplice (15) si caratterizza per la presenza di due tipologie di soci:
* SOCI ACCOMANDATARI > rispondono solidalmente e limitatamente perle obbligazioni sociali (come i soci
della sn.c) (art. 2313 cc)
* SOCI ACCOMANDANTI > rispondono limitatamente alla quota conferita (art. 2313 c.c).
Inoltre, solo i soci accomandatari possono essere amministratori (art. 2318 c.c); i soci accomandanti sono
tendenzialmente esclusi dall'attività gestoria.
La responsabilità dei soci
Per quanto riguarda la responsabilità dei soci:
per gli accomandatari valgono le regole già illustrate per soci di s.n.c;
per gli accomandanti la limitazione della responsabilità opera anche se la... sia irregolare (non iscritta nel
registro delle imprese). > La responsabilità imitata comporta che gli accomandanti non possono essere
iti ie " hi quali possono soddisfarsi soltanto sul patrimonio personale degli
accomandatari e sul patrimonio sociale. Se tuttavia i conferimenti promessi dagli accomandanti non sono
stati in tutto 0 in parte effettuati, creditori sociali possono promuovere nei confronti di essì un'azione
surrogatoria al fine di ottenere l versamento integrale del conferimento dovuto.
La posizione dell'accomandante e dell'ccomandatario
Per lsocio ccomandatario valgono e tesse regole dell .n., compresa la possibiltà di investire del potere
di amministrazione solo aleuni dei soci accomandatari. > L'unico accomandatario può essere anche una
società di capitali (partecipazione prevista per le si.c).
Perl socio accomandante, eli non può assumere la veste di amministratore.
I conferimenti e la circolazione della quota
llsocio accomandante partecipa all'attività economica apportando, di regola, mezzi finanziari. + Nulla esclude, però,
che gl possa conferire alti tipi di benî e persino la propria opera.
— Le quote di partecipazione non possono essere rappresentate da azioni (rt. 2313 c.c) e questo le differenzia dalle
sapa
Inoltre, per l'accomandatario la circolazione della partecipazione necessita del consenso unanime degli altr oc.
Il ivieto di immistione dell'accomodante
È DIVIETO DI IMMISTIONE > i soci accomandanti non possono compiere atti di amministrazione, né trattare o
concludere affari in nome della società, se non in virtù di una procura speciale per singoli affari (se l'atto
costitutivo lo preveda)
L'art. 2320 cc. riconosce ll'accomandante.l potere di dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni, le quali
tanno caratere consultivo e non vincolante
(art. 2320 c.c) la violazione del divieto configura una
grave inadempienza). + Se i tratta di atti digestione esterni e sono stati compiuti senza procura, essi non impegnano
la società, ma determinano a carico dell'accomandante l'applicazione della disciplina sanzionatoria del falsus
procurotor.
Inoltre il socio accomandante può essere investito:
+. dipoteri di controllo sulla legittimità dell'operato degli amministratori;
* del potere di informativa annuale sulle attività sociali ricevendo comunicazione del bilancio);
* del potere di consultazione dei documenti dell'ente.
Scioglimento della società
> Tuttavia lo scioglimento
non opera automaticamente, in quanto il codice concede un termine di tolleranza di 6 mesi nei quali è consentito
ricostituire la dualità di posizioni. -» In particolare, qualora venga meno la categoria degli accomandatari, la società
può rimanere operativa durante i 6 mesi di toleranza mediante la nomina di un amministratore provvisorio (0 un
accomandante 0 uno esterno) che è legittimato a compiere atti di ordinaria amministrazione e che non assume la
qualifica di socio accomandatario,
Socletà in accomandita semplice irregolare
La sas. irregolare ricorre in caso di mancata iscrizione dell'atto costitutivo nel registro delle imprese. Fino a quando
non avvenga l'iscrizione, la sas. gode di una ridotta autonomia patrimoniale, propria della società semplice. Nel caso
di 5.5 irregolare, agli comandanti è preclusa anche la possibilità di operare come procuratori speciali per singoli
affari, pena la responsabilità illimitata per tutte le obbligazioni sociali.
SOCIETÀ PER AZIONI
Itipi di SpA.
Possiamo distinguere diverse ripologie di S.p.A.
* SpA. aperte alla partecipazione di nuovi soci. # S.p.A. chiuse alla partecipazione di nuovi soci
*. Società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio (es. società con azioni quotate nei mercati
regolamentati) * Società prive di tale connotato (es. società le cui azioni sono negoziate al di fuori di tali
contesti)
*. Società con titolarità diffusa verso privati # Società le cui partecipazioni sono in mano pubblica.
Le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio sono società con azioni quotate nei mercati
regolamentati (disciplinate in larga parte dal .U.F) diffuse tra ll pubblico in misura rilevante (art. 2325-bis cc.
Società unipersonale
unipersonale deve essere costituita con atto unilaterale. Relativamente all disciplina
=. Dal punto di vista de conferimenti —» lazionista è sempre obbligato a prestare da subito l'intero apporto, per
cui andrà versato presso una banca tutto l'ammontare dei conferimenti in denaro.
Dal punto di vista dellinformazione dei terzi > gli amministratori devono rendere pubblica la circostanza
dell'esistenza di un unico socio col deposito presso R.L. di un'apposita dichiarazione contenente le generalità
dell'azionisa (at. 2362 c.c)
n relazione a questi ultimi due adempimenti, l'at, 2325 c.c. stabilisce che: “in caso di insolvenza della società, per le
obbligazioni sociali sorte nel periodo in cui le azioni appartenevano ad una sola persona, questa risponde
ilimitatame ndo i conferimenti non. i effettuati secondo quanto previsto dall'art 2342 c.c. fino a
‘quando non sa stata attuata la pubblicità prescritta dall'art. 2362 c.c.
Lo costituzione della società per azioni: l'atto costitutivo
La costituzione della S.p.A. avviene attraverso due passaggi
1) STIPULAZIONE DELL'ATTO COSTITUTIVO
2) ISCRIZIONE NELR.I.
L'atto costitutivo deve contenere [oltre alle generalità dei soci)
* la denominazione sociale > può essere formata in qualunque modo purché contenga la qualificazione di
“società per azion?
= la sede principale e le eventuali sedi secondarie > è sufficente la precisazione del comune n cui è situata la
società (e non la specificazione dell'indirizzo);
l'oggetto sociale (tipo di attività economica che la società intende svolgere];
il capitale;
la durata della società (sebbene sia possibile costtuia anche a tempo indeterminato)
» Tali elementi (tranne la durata) sono ritenuti essenziali tanto che lar. 2332 c.c. stabilisce che la mancanza di tali
elementi è causa di nullità della società.
Sempre nell'atto costitutivo devono essere pol indicati:
* il numero e caratteristiche delle azioni (e della loro emissione);
» _ilvalore attribuito ai crediti e ai conferimenti in natura;
» _lenorme secondo le quali devono essere ripartiti li utili;
* benefici eventualmente accordati ai promotori 0 i soci fondatori;
* l'importo globale (almeno approssimativo) delle spese per la costituzione poste a carico della società.
Tutte questi elementi vanno ad incidere sulla STRUTTURA FINANZIARIA della società.
L'inserimento di queste clausole è solo eventuale, in quanto la legge detta già un regime al riguardo.
Infine, l'atto costitutivo deve contenere:
*._ilistema di amministrazione adottato” il numero ei poteri degli amministratori;
» il numero dei componenti del collegio sindacale (organo di controll)
«SINDACATI DI VOTO > patti mediante i quali gli azionisti si obbligano a votare in un certo modo nell'assemblea
(es.se nessun azionista è così forte da avere la maggioranza dei voti n assemblea, è possibile che uno di essi
stringa un patto con altri azionisti al fine di assumere insieme a loro il controllo della società)
«SINDACATO DI BLOCCO > patti mediante i quali gli azionisti si obbligano a non vendere le proprie azioni,
9ppure a venderle soltanto 2 determinate condizioni.
Che succede se qualcuno non rispetta il patto? patti parasocili producono effetti di carattere obbligatorio solo tra
Je arti (cioè vincolano solo i soci che li hanno sottoscritt) > infatti la violazione del patto non è opponibile a terzi,
con la conseguenza che la vendita di azioni sarà efficace nei confronti dei terzi (nel caso di sindacati di blocco), così
come sarà valido il voto espresso in assemblea (ne caso di sindacati di voto)
> La violazione del patto va trattata come un inadempimento contrattuale, pertanto, chi vola il patto può essere
gbbligato a risarcire il donne i altri azionisti
Come stabilito dall'art. 2341-bis, i patti parasocial che siano stipulati l i fine di “stabilizzare gli asseti proprietari il
governo della società” {e si intendono stipulati per questa durata anche
se le parti hanno stabilito un termine maggiore). > Invece, dove non sia previsto un termine finale all'accordo, è
previsto che ciascun socio possa recedervi con un preavviso di 180 giorni.
Infine, l'art. 2341.ter stabilisce che, nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, patti parasociali
devono essere comunicati ala società e dichiarati in apertura di ogni assemblea. > La dichiarazione deve essere
trascritta nel verbale e questo deve essere depositato presso l 1.
Il capitale sociale
L'art. 2327 cc. prevede che la sp.a. debba essere costituita con un capitale minimo di € 50.000. > Il capitale sociale
non può mai ridursi l di sotto di questo valore, pena lo scioglimento della società.
ll capitale è soggetto ad un VINCOLO DI NON DISTRIBUZIONE (tra gli azionisti) > tale vincolo consiste nel divieto
dì ripartire gli utili caso di perdita, fino a che l capitale non sia stato reintegrato o ridotto in misura corrispondente
La sottoscrizione del capitale e i conferimenti in denaro
Con la dichiarazione di sottoscrizione del capitale, chi la emette assume l'impegno ad effettuare una prestazione a
favore della <p.a. (conferimento). in relazione ai conferimenti, i parla di “principio di effettività del capitale”.
PRINCIPIO DI EFFETTIVITA' DEL CAPITALE SOCIALE > consiste nel garantire che | conferimenti vengano
effettivamente acquisiti dala società e che il valore ad essi assegnato sia veritiero.
L'art. 2342 ce. prevede che il 25% dei conferimenti in denaro (o l'intero ammontare in caso di s;p.a. unipersonale)
debba essere versato immediatamente dai soci alla sottoscrizione dell'atto costitutivo e debba rimanere depositato
presso una banca fino al momento di iscrizione della s.p.a. nel R.. > Spetterà poi agli amministratori richiedere a soci
i versamenti residui
Durante la fase di pendenza dell'obbligo di effettuare i conferimento dei versamenti ancora residui e azioni possono
comunque circolare, tuttavia lallenante non è liberato da tale obbligo per il periodo di 3 anni dall'annotazione del
trasferimento nel lbro de soc. Decorsi 3 anni, solo l'acquirente rimane vincolato ai versamenti residui.
1 conferimenti diversi dal denaro
Peri conferimenti diversi dal denaro, l'art. 2342 cc. stabilisce che le azioni corrispondenti ai conferimenti di beni in
natura e di crediti devono essere integralmente liberate all'atto della sottoscrizione (questo perché legislatore vuole
evitare rischio della mancata acquisizione dell'apporto a causa di impossibilità sopravvenuta dell prestazione], DIn
ogni caso è ammissibile sa il conferimento di un bene “in proprietà" sia il conferimento di un bene “In godimento”
es. conferimento dell licenza d'uso di un marchio)
| conferimenti di beni avvengono solo dopo un complesso procedimento, che prevede:
a stima del valore del bene 0 del credito apportati, con allegato all'atto costitutivo una “relazione giurata di
un esperto" indipendente (nominato dal tribunale);
il controllo di tale stima da parte degli amministratori;
la riduzione del capitale sociale nell'ipotesi in cui dalla revisione degli amministratori risulti che “l valore dei
beni 0 dei crediti conferiti er inferiore di oltre 1/5 a quello per cui avvenne ll conferimento”.
Tuttavia, i sensi dell'art. 2343.ter,l legislatore prevede una serie di potesi di “esenzione” dal procedimento di stima
dei conferimenti n natura (perché troppo costoso), Quindi, non è necessaria una perizia del conferimento in una delle
seguenti ipotesi:
sel conferimento riguarda “valori mobiliari" o “strumenti del mercato monetario”;
sealbene apportato sa attribuito un valore corrispondente al fair value a cui i bene è tato iscritto n bilancio;
e il bene sia conferito per un valore corrispondente a quello che risulta da una valutazione operata da un
esperto indipendente.
Gli acquisti da soggetti correlati all s.p.a.
L'acquisto di beni 0 crediti da soggetti correlati alla s.pa.. (nel caso in cui l'acquisto sia avvenuto entro i 2 anni
allscrzione nel RI. e riguardi beni o crediti di promotori, fondatori, soci 0 amministratori) può avvenire solo
attraverso una procedura particolare:
*_ l'acquisto deve essere autorizzato dall'assemble:
*_aiisoci deve essere messa a disposizione una stima del bene da acquistare;
*_ilverbale dell'assemblea deve essere depositato e iscritto nel R.. (art. 2343-bis c.c.
Tutto questo per evitare che si veriihi il cosiddetto “ANNACQUAMENTO DI CAPITALE" (sopravalutazione delle
attività o sottovalutazione delle passività)
Non tutti gli acquisti sono però soggetti alla normativa in questione, sono infatti esclusi: gli acquisti effettuati
nell'ambito delle operazioni correnti della società e gli acquisti operati sotto l controllo dell'autorità giudiziaria 0
amministrativa
11 soprapprezzo
SOPRAPREZZO > prestazione aggiuntiva rispetto al conferimento del capitale, tipicamente prevista dalla legge
nell’aumento di capitale sociale con esclusione del dirito di opzione (art. 2441 c.c.)
> ll sovrapprezzo è la differenza tra il valore di emissione e l valore nominale e, contabilmente, affuise in bilancio
nella Riserva soprapprezzo azioni
Le azioni con prestazioni accessorie
AZIONI CON PRESTAZIONI ACCESSORIE > il codice stabilisce che oltre l'obbligo dei conferimenti, 'ato costitutivo
‘può stabilire l'obbligo dei soc di eseguire prestazioni accessorie non consistenti in denaro (es. prestazioni d'opera) al
fine della migliore realizzazione dell'attività sociale. > Gli obblighi oggetto di prestazione accessoria non possono
essere moglficati senza il consenso di tutti soci
Le azioni
Al sensi dell'art. 2346 c.c. “la partecipazione sociale è rappresentata da azioni”.
Le azioni possono avere diversi valori:
È VALORE NOMINALE > precisa frazione del capitale corrispondente all singola azione —» dato dal rapporto
tra capitale e numero di azioni (es. capitale sociale di €60.000 diviso in 60 azini; 60.000 : 60 = €1.000 valore
nominale). *
* VALORE DI EMISSIONE > prezzo richiesto agli azionisti al momento della costituzione dell
di deliberazione dell'aumento di capitale sociale.
* VALORE CONTABILE > dato dal rapporto tra patrimonio netto e numero di azioni
* VALORE DI MERCATO > valore a cui le azioni vengono scambiate sul mercato.
* ll valore nominale delle azioni non è un elemento essenziale; infatti, nel caso manchi nell'atto costitutivo, si parla di
azioni senza valore nominale. > I ttoli azionari devono indicare i loro valore nominale 0, se sì tratta di azioni senza
valore nominale, il numero complessivo dlle azioni nonché l'ammoni ci
Aumento del capitale sociale (gratuito o a pagamento)
Può capitare che soci, nel corso dell vita dell società, ritengano di dovr variare l'importo del capitale sociale es
in vista uno sviluppo dimensionale], sumantandalo 0 riducandolo.
Possiamo distinguere due tipi di cumenti del capitale social: gli AUMENTI GRATUIT gli AUMENTI A PAGAMENTO
del capitale sociale.
1) AUMENTO DI CAPITALE GRATUITO (o nominale) > consiste nella mera operazione contabile di imputazione
a capitale di valori patrimoniali già presenti in società -»
‘netto, in concreto, si procede ad un riposizionamento delle poste contenute ne patrimonio netto (es. i a un
capitale di €200 e una riserva straordinaria pari a €100; allora è possible azzerare la riserva € aumentare
gratuitamente capitale fino a €300.
L'aumento gratuito può venire mediante l'emissione di nuove azioni o mediante l'aumento del valore nominale
delle azioni giù in circolazione. -> Tuttavia, l codice stabilisce che là dove si rovweda ad un'emisione, le azioni
devono avere e stesse caratteristiche di quelle gi in circolazione e devono essere assegnate gratuitamente gl
azioni in proporzione di quell che essi già possiedono.
2). AUMENTO DI CAPITALE A PAGAMENTO (o tramite nuovi conferimenti) > pere di
alti conferimenti per l'attività —» A tal proposito
ono necessarie: la delibera di amento di capitale (competenza dell'assemblea straordinaria di ocì) e le
wave sottoscrizioni, con le qual vengono espressi impegni a conferire denaro o alti bei
È stabilito che il capitale non può essere aumentato se non sono state liberate tutte le azioni emesse in precedenza.
inoltre ne caso di aumento del capitale sociale a pagamento, vigono sempre le regole previste in materia di
conferimenti (art. 2342 c.c.). + li
L'aumento di capitale a pagamento è soggetto al regime di pubblicità previsto perle modifiche statutarie (art. 2436
4) ma anche ad un altro regime di pubblicità: entro 30 gioni dalle sottoscrizioni, gli amministratori devono
depositare (per l'scrizione dl R.,) un'attestazione che dimostri che l'aumento i capitale è stato eseguito.
Il iritto di opzione
Mudd E [FF] : £; €!.!.!.V).
A chi spetto il diritto di opzione? I diritto di opzione spetta ai SOCI e agli OBBLIGAZIONISTI CON OBBLIGAZIONI
CONVERTIBILI IN AZIONI (at. 2441 c.c).
> L'offerta di opzione va pubblicata presso il R.. dagli amministratori. Dal momento della pubblicazione, per
l'esercizio del diritto di opzione, deve essere concesso un termine non inferiore a 15 giorni
{legislatore stabilisce che coloro che abbiano esercitato tempestivamente l diritto di opzione hanno un diritto di
prelazione sulle cosiddette “azioni inoptate” > azioni che non vengono sottoscritte allo scadere dell'oferta in
opzione (art. 2441 c.c)
Che differenza c'è tra l'opzione e la prelazione (0 opzione di secondo livello}? Con il diritto di opzione il socio ha il
diritto di sottoscrivere l'aumento del capitale sociale; con l dirito di prefazione il ocio hai dito di essere preferito
rispetto agli atri sulle azioni già offerte in opzione ma non ancora sottoscritte.
Il diritto di opzione può essere escluso solo nelle seguenti ipotesi:
= quando le azioni devono essere liberate mediante conferimenti in nati
quando l'interesse della società lo esig
= quando le azioni sono offerte ai dipendenti della società o di società che la controllano 0 che sono da essa
controllate.
‘> ll voto plurimo è vietato nelle società quotate: queste società mantengono le azioni a voto plurimo solo se già
emesse anteriormente alla quotazione.
I diritti della minoranza
Agli azionisti di minoranza vengono riconosciuti | cosiddetti “diritti di minoranza”.
* qT-I=_ voSÌÈÌÌ
t. 2367 c.c.) il diritto
Jichiedere il rinvio dell'assemblea (art. 2374 c.c.) il diritto di impugnativa delle delibere assembleari (art. 2377 c.c.),
i ito di denuncia (spetante tutt 0g) l collegio sindacale (per compimento, da art degli amministratori,
di fatti ensurobl) (art. 2408 cc) diritto di ispezione ei lbri sociali rt, 2422 cc)
Categorie di zioiefttspecie
Ala spa. è consentito emettere “AZIONI SPECIAL, differenti dll cosiddette “AZIONI ORDINARIE, > Questo
perché vi sono due tipologie di soggetti quell Lal n La ione del
ditamche dell'impresa e quell che tirano unicamente a profit > Distinguiamo divers fottspecie di azioni
Dal punto di vista el PRIVILEGI PATRIMONIALI (consistenti el rito 2 un utile maggiorato), distingua le:
*._AZIONIDI RISPARMIO > (introdotte on'a riforma del 1974) zoni prive delrtodi voto ma che possiedono
una serie di prive! patrimoniali stabiliti nell'atto costitutivo. > Come previsto dl codice, le zioni possono
essere nominative 0 al portatore (at. 2354 cc); tuttai Il sistema vigente prevede ch le azioni debbano
essere nominative, salvo le azioni di risparmio e le azioni emesse dalle SICAV (che possono essere solo al
portatore)
Oa punto di vista el DIRITTI AMMINISTRATIVI, istinguiamo:
AZIONI A VOTO PLURIMIO > azioni he possono attribuire un massimo di voi.
AZIONI A VOTO ESCLUSO 0 AZIONI A VOTO LIMITATO - atoni ch escludono limitano dritto di voto (es
azioni di godimento 0 di sparmio sono prive del dritto di oto)
AZIONI A VOTO CONDIZIONATO > azioni mediate le qual l dirt di voto è subordinato al verificarsi di
particolari condizioni (es. ito di voto spetta slo se ell'esrciio precedente, non siano sai distriui
to
Tipicamente prive del dritto di voto sono le:
= AZIONI DI GODIMENTO > azioni che possono essere emesse solo qualora la società operi una riduzione reale
del capitale sociale tramite il rimborso del valore nominale (ad es. perché ll capitale è divenuto esuberante e
isoci decidono di annullare un certo numero di azioni)
Infine, vi sono le:
= AZIONI CORRELATE > azioni che collegano la remunerazione dell'investimento del soci allutile prodotto
dalla società in un determinato settore.
— L'unico limite inderogabile è rappresentato dal divieto di patto leonino (applicabile a tutte e società)
Pegno, usufrutto e sequestro di azioni
Il codice stabilisce che in caso di PEGNO 0 USUFRUTTO dell'azione, il diritto di voto (salvo che non sia disposto
diversamente) spetta al creditore pignoratizio 0 all'usufruttuario. In caso di SEQUESTRO, i dirito di voto è esercitato
dal custode (art. 2352 c.c;
SD er quanto riguarda dti dll minoranza i at riti amministrati, in caso di pegno e usufrutto esi
n i rio e al socio; in caso di sequestro, invece, essi vengono esercitati
sare dal canod.
Le assemblee speciali
n relazione all'emissione di azioni speciali, legislatore prevede l'istituzione di un organo particolare: l'ASSEMBLEA
SPECIALE degli azionisti di categoria, per cui è prevista l'applicazione delle regole dettate in materia di assemblea
straordinaria. > II codice stabilisce infatti che “quando le deliberazioni dell'assemblea pregiudicano i diritti di una
categoria di azioni, esse devono essere approvate anche dall'assemblea speciale (art. 2376 c.c)
titoli azionari
— ll possesso dei titoli azionari da parte dell'azionista consente di riconoscergli la legittimazione attiva all'esercizio
dei diriti attribuiti dale azioni. Tuttavia, il concetto di “legittimazione” si distingue dal concetto di “titolarità”.
STITOLARITÀ > “itolare” del diritto è il proprietario del titolo. # LEGITTIMAZIONE > “legittimato” all'esercizio del
diritto è il suo possessore.
L'emissione di titoli azionari è soggetta alla disciplina dei titoli di credito.
Atal proposito distinguiamo diverse regole:
* L'art. 1992 c.c. "il possessore ha diritto alla prestazione attraverso la presentazione del titolo, purché sia
legittimato nelle forme prescritte dalla legge" e l debitore che paga a suo favore è sempre liberato.
L'art. 1994 cc. stabilisce che “chi ha acquistato in buona fede il possesso di un titolo di credito,
delle norme che ne disciplinano la circolazione, non è soggetto a rivendicazione”.
L'art. 1993 cc. stabilisce invece che il debitore può opporre al possessore del titolo solo le eccezioni reali e le
eccezioni a ui personali e non quindi quelle fondate su rapporti personali con i precedenti possessori”
Trasferimento dei titoli azionari
titoli azionari possono essere nominativi 0 al portatore. — Tuttavial sistema vigente prevede che le azioni debbano
essere nominative.
zioni sulle quali non compare il nome del possessore. — Îl trasferimento avwlene con la
A ar portaTORE
AZIONI NOMINATIVE = zioni in cui nome del possessore compare sia sultitolo che sul registro ella società
emittente (libro de soci). > |
trasferimento delle azioni nor
in conformità
Jative può avvenire con due modalità:
*GIRATA > il trasferimento opera mediante girata autenticata da un notaio (art. 2355 c.c.. Il giratario che si
dimostri possessore In base ad una serie continua di girate è legittimato ad esercitare diritti social
TRANSFERT > il trasferimento può operare o mediante l'annotazione del nome dell'acquirente sul titolo e
ul registro dell'emittente 0 col rilascio di un nuovo titolo intestato al nuovo titolare (art. 2022 c.c.)
La dematerializzazione delle azioni
DEMATERIALIZZAZIONE > procedimento mediante il quale i titoli non vengono più rappresentati con la forma
cartacea ma attraverso un'iscrizione elettronica
Quindi, anche nel caso di società non quotate, è previsto che i soci possano adottare la regola della
dematerilizzazione dei titoli.
In relazione al procedimento di dematerializzazione, il .U.F. prevede la necessaria scelta da parte dell'emittente di un
depositario centrale autorizato alla prestazione del relativo servizio. > In talia, una società che svolge tale attività è
a Monte Titoli S.p.A.
La Monte Titoli S.p.A. è una società di gestione accentrata di titoli che funziona così:
*._ e banche, gli agenti di cambio e gli altri intermediari possono depositare presso la stessa titoli avuti in
consegna dai loro client;
*. quando la banca 0 altro intermediario deve operare (su ordine del cliente) un acquisto 0 una vendita, ne dà
comunicazione alla Monte Titoli e quest'ultima provvede, con una registrazione contabile, a trasferire titoli
dal conto dellintermediario venditore allintermediario acquirente.
limiti lla circolazione delle azioni
> l principio generale dell'ordinamento della S.p.A. è la libera circolazione delle azioni. Tuttavia, possono essere
adottate delle regole di limitazione della circolazione delle azioni, in particolare:
* DIVIETO DI TRASFERIMENTO > è prevista la possibilità che si vieti il trasferimento delle azioni ma per una
durata massima di 5 anni dalla costituzione della società 0 dal momento in uil divieto viene introdotto.
CLAUSOLE STATUTARIE “DI PRELAZIONE” > è previsto che l socio che intenda trasferire le azioni è vincolato
ad offrire prima agli altr soci, quali avranno diritto a essere preferiti nell'acquisto rispetto al terzo.
* CLAUSOLA DI GRADIMENTO > si ha quando il trasferimento è subordinato al consenso degli organi sociali. Il
codice stabilisce che le clausole subordinate al “mero gradimento” sono inefficaci se non prevedono il diritto
di recesso dell'alienante.
Tutte le limitazioni al trasferimento delle azioni devono risultare dal titolo (art. 2355 bis
L'acquisto di azioni proprie da parte dell'emittente o della sua controllata
Per evitare che attraverso l'acquisto di azioni proprie siintacchi in modo significativo il capitale silterino li equilibri
diaovernance l'art. 2357 ce. detta una serie di limiti vincoli ll’operazione in questione, stabilendo che:
»
> Questo per evitare il rischio che l'acquisto di azioni proprie comporti una indiretta restituzione dei
conferimenti ai soci.
2). Possono essere oggetto diacquisto unicamente azioni interamente liberate (perle quali non residui un debito
di conferimento a carico del soci)
3). Per l'acquisto deve sussistere l'autorizzazione dell'assemblea ordinaria
4) Per le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, Il valore nominale delle azioni proprie
acquistate non può eccedere la quinta parte del capitale sociale.
Inoltre, relativamente alla disciplina delle azioni proprie nel periodo di detenzione, l'art. 2357.ter prevede che “il
, ma le azioni proprie sono computate ai fini del calcolo delle maggioranze e delle quote
richieste per a costituzione e per le deliberazioni dell'assemblea”. > In questo modo è impedito ai soci di utilizzare le
azioni proprie per intervenire direttamente sulle dinamiche assembleari.
Lo stesso articolo dispone inoltre che finché le azioni stesse rimangono detenute dalla società emittente, i diritto agli
utili i dritto di opzione sono attribuiti proporzionalmente alle altre azioni.
Questa disciplina si applica nell'ipotesi di ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A TITOLO DERIVATIVO (cioè quando le azioni
sono già state inizialmente emesse in modo che la società le acquisti da un precedente titolare).
Sottoscrizione di azioni proprie, sottoscrizione da parte della società controllata
Disciplina diversa si applica nel caso di ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A TITOLO ORIGINARIO. In proposito, il codice
stabilisce che “la società non può sottoscrivere azioni proprie”. Inoltre è vietata la sottoscrizione da parte della società
controllata nei confronti elle azioni emesse in aumento di capitale deliberato. > Si tratta di divieti assoluti, che non
ammettono deroga.
— È Wietata anche la sottoscrizione reciproca di azioni, che si ha quando due società, non legate da rapporti di
controllo, decidano di costituirsi € di aumentare il proprio capitale l'una sottoscrivendo (per lo stesso importo)
l'emissione all'altra
Il finanziamento per l'acquisto di azioni proprie
Ultima ipotesi di operazioni su azioni proprie è quella del finanziamento e della concessione di garanzia. n proposito,
la legge prevede, in primo luogo, la necessità di una dellbera di autorizzazione della concessione del finanziamento o
delle garanzie, resa dall'assemblea straordinaria. In secondo luogo, la legge impone che per il finanziamento o per la
garanzia sì ricorra a fondi tratti da utili istribuibili e riserve disponibili
— Se i finanzamento di azioni proprie è consentito ill lege, è invece SG REI i AGI Bro i
garanzia.
L'assunzione di partecipazioni sociali qualificate
il SISTEMA TRADIZIONALE si compone di tre organi fondamentali l'assemblea l consiglio di amministrazione e il
collegio sindacale.
assemblea dei soci
"È ASSEMBLEA DEI SOCI > organo rappresentativo degli azionisti della società. È composto da soci che
possiedono azioni con diritto di voto (vista la possilità di creare azioni prive del diritto di voto)
— L'assemblea è un organo COLLEGIALE (art. 2366 c.c.) che decide secondo la regola di maggioranza, sulla base di
aliquote fissate in misura variabile (quorum costitutivi e deliberativi)
In relazione alle competenze dell'assemblea, Îl codice distingue Innanzitutto tra ASSEMBLEA ORDINARIA e
ASSEMBLEA STRAORDINARIA. > Sebbene sia più corretto affermare che l'assemblea sl “riunisce i
2. seduta straordinaria”, poiché non si tratta di due assemblee diverse ma di un'unica assemble
ASSEMBLEA ORDINARIA
Le competenze dell'assemblea ordinaria (previste dall'art. 2364 c.c.) sono:
* l'approvazione del bilancio e la distribuzione degli utili (obbligatoriamente convocata almeno una volta
ranno >
(elevabii a 180 gori in alcuni csì previsti dall legge);
* _la nomina e la revoca degli lt
nominati n sede straordinaria);
a determinazione del compenso degli amministratori e dei sindaci;
la deliberazione dell'azione di responsabilità contro gli alti organi della società (amministratori, sindaci);
ogni altra competenza rimessa all'assemblea dei soci, senza specificazione riguardo alla sede ordinaria o
straordinaria
e revisori ad eccezione dei liquidatori che sono
Vi è un'ulteriore materia che è di eventuale spettanza all'assemblea: quella delle “autorizzazioni eventualmente
richieste perl compimento di tti degli amministratori”. > Infat, tale norma consente ll statuto di prevedere che,
per certe operazioni, li amministrato
ASSEMBLEA STRAORDINARIA
Le competenze dell'assemblea straordinaria (previste dall'art. 2365 c.c.) sono limitate:
* alle modificazioni statutarie;
* alla nomina e sostituzione dei liquidatori.
Vi sono però altre competenze stabilite dal codice civile: la deliberazione di non emissione delle azioni, l'emissione
di obbligazioni convertibili in azioni e l'autorizzazione alla concessione di prestiti e garanzia per la sottoscrizione o
l'acquisto di azioni proprie.
Procedimento assembleare e convocazione dell'assemblea
Le fasi del procedimento assembleare sono: 1) convocazione dell'organo, 2) costituzione e riunione, 3) discussione,
4) votazione e relativa deliberazione, 5) proclamazione, 6) verbalizzazione.
La prima fase del procedimento assembleare è: la CONVOCAZIONE. >
‘ogni qual volta lo ritengano opportuno”. Tuttavia, in alcune circostanze la convocazione è
obbligatoria, n particolare: quando si determinano perdite superiori a 1/3 del capitale sociale o si verifichi una causa
di scioglimento della società. Inoltre, la convocazione è obbligatoria anche quando viene richiesta dalla minoranzo,
cioè da tanti soci che rappresentino 1/10 del capitale sociale.
— Segli amministratori non provvedono ala convocazione, essa può anche provenire da parte dell'organo di controllo
(collegio sindacale, consiglio di sorveglianza).
Altri soggetti titolari del potere di convocazione sono: sindaci (quando vengano a mancare tutti gli amministratori o
l'amministratore unico, quando la convocazione sia obbligatoria e gli amministratori non prowedano), il tribunale, i
liquidatori.
L'avviso di convocazione deve contenere tutte le indicazioni relative alla data, allora l luogo della riunione (il luogo
deve essere il comune n cui ha sede la società) e l'ordine del giorno. > Le modalità di emanazione dell'avviso variano
a seconda del tipo di società per azioni
© Nelle società non quotate, l'avviso deve essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale almeno 15 giorni prima
della riunione.
© Nelle società quotate, l'assemblea è convocata almeno 30 giorni prima della riunione, mediante aviso
pubblicato sul ito internet della società.
= ORDINE DELGIORNO > ha la funzione di informare i soci sulle “materie” in merito alle qual si dovrà discutere e
deliberare. > Per le società quotate è previsto un obbligo di predisporre una relazione sulle materie all'ordine
del giorno.
Le delibere assunte da un'assemblea che fosse stata convocata senza l rispetto di queste regole sono annullbil. +
Tuttavia, l'assemblea i reputa in ogni caso validamente costituita quando
(ASSEMBLEA TOTALITARIA)
Costituzione dell'assemblea
L'art, 2368 c.c. stabilisce che l'assemblea deve essere validamente costituita > Infatti, l'assemblea non è un organo
permanente, ma è un organo che si deve costituire (attraverso i quorum),
Possiamo distinguere due tipi di quorum: quorum costitutivo e quorum deliberativo.
* QUORUM COSTITUTIVO — numero minimo di azionisti che devono essere presenti affinché l'assemblea possa
dirsi regolarmente costituita.
QUORUM DELIBERATIVO —> numero di voti necessari per assumere una deliberazione.
NELLE SOCIETA” CHIUSE:
Per l'assemblea ordinaria, in sede di PRIMA CONVOCAZIONE.
QUORUM COSTITUTIVO: è pari alla metà del capitale
sociale.
QUORUM DELIBERATIVO: è pari alla. maggioranza
assoluta del capitale.
Per l'assemblea straordinaria, in sede di PRIMA CONVOCAZIONE:
ÈQUORUM COSTITUTIVO: non è previsto espressamente
ma si ricava dal quorum deliberativo, quindi è pari alla
maggioranza assoluta del capitale.
QUORUM DELIBERATIVO: è pari alla maggioranza
assoluta del capitale.
dichiarare la “mancata costituzione della seduta. Per evi
prevede la seconda convocazione (in cui si applicano maggi
NELLE SOCIETA” CHIUSE:
Se all'inizio della riunione si constata la mancata formazione del numero legal
Per l'assemblea ordinaria, in sede di SECONDA CONVOCAZIONE:
l Presidente dell'assemblea deve
itare di riavviare tutto Il procedimento di nuovo, il codice
ioranze più ridotte)
ÈQUORUM COSTITUTIVO: è sufficiente qualsiasi porzione
del capitale
‘QUORUM DELIBERATIVO: non essendo stabilito, è pari
alla maggioranza assoluta del capitale.
Per l'assemblea straordinaria, in sede di SECONDA CONVOCAZIONE:
QUORUM COSTITUTIVO: è pari 1/3 del capitale sociale.
QUORUM DELIBERATIVO: è pari ai 2/3 del capitale
rappresentato in assemblea.
> Per alcune specifiche materie (in ragione della loro importanza) è però richiesta una maggioranza qualificata pari
ad 1/3 del capitale sociale (cambiamento dell'oggetto sociale, trasformazione, scioglimento anticipato, trasferimento
della sede all'estero)
Lo statuto può richiedere maggioranza più elevate per l'assemblea di seconda convocazione, tranne che per
l'approvazione del bilancio e per la nomina e la revoca delle cariche sociali. Inoltre, lo statuto può prevedere una terza
e anche successive convocazioni, i quorum restano però identici a quell della seconda convocazione.
NELLE SOCIETA” APERTE;
è previsto che l'assemblea si tenga in CONVOCAZIONE UNICA, con l'applicazione, per l'assemblea ordinaria, dei
quorum previsti per l'assemblea di seconda convocazione (in sede ordinaria), e per l'assemblea straordinaria, di un
quorum costitutivo pari a 1/5 de capitale sociale e di un quorum deliberativo pari a 2/3 del capitale intervenuto.
Il diritto di intervento
*&
1 diritto di intervento spetta (oltre che agli amministratori e all'organo di controll) a tutti li azionisti che hanno il
diritto di voto. > Non hanno diritto di intervento li azionisti rivi del diritto di voto
Per essere ammesso alla singola assemblea dei soci, l'azionista deve dimostrare la propria legittimazione, che sarà
diversa a seconda che si tratt i titoli cartacei o titoli scrittura.
* NEL CASO DI TITOLI CARTACEI > Ilsocio deve esibire titoli azionari (la sua identità e la sua legittimazione
verranno accertate seduta stante dal Presidente dell'assemblea,
* NEL CASO DI TITOLI SCRITTURALI > l'intermediario (presso cui sono registrate le azioni) effettua una
(la ua identità e la sua legitimazione verranno accertate
dallntermediari)
L'assemblea può svolgersi
* con modalità di Intervento telematico dil socio partecipa all'assemblea mediante l'utilizzo di mezz di
comunicazione (es. video-conferenza];
+. prevedere l'utilizzo del voto per corrispondenza > il socio non partecipa all'assemblea, ma invia il proprio
voto prima della seduta (in forma cartacea 0 elettronica) con le modalità indicate dallo statuto. I socio che
esprime il suo voto per corrispondenza “sì considera intervenuto nell'assemblea”.
Lo svolgimento dei lavori
PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA > a lu spettano le funzioni: di controllo sulla regolare costituzione dell'organo, la
direzione dei lavori, lo scrutinio, la proclamazione dei risultati, la verbalizzazione.
Presidente dell'assemblea è rappresentato dalla persona indicata dallo statuto 0, in mancanza, da quella eletta con
ilvoto della maggioranza dei presenti ed è aiutato da un segretario (eletto nelle stesse modalità dl presidente) che
DISCUSSIONE > deve essere regolata in modo da evitare ogni discriminazione a danno di uno 0 più azionisti.
— Il Presidente può anche sciogliere la seduta nel caso in cui non sussistano le condizioni per un ordinato
svolgimento dei avori (disordini, violenze fisiche ecc)
VOTAZIONE > in relazione alla votazione deve essere scelto Il relativo sistema. Fra i metodi di voto vi sono:
dichiarazioni verbali, per alzata di mano, Il metodo per acclamazione, lutilzzo di schede precompilate. > La
votazione deve essere simultanea.
PROCLAMAZIONE > dichiarazione che l'assemblea ha rigettato 0 accolto le singole proposte di deliberazione.
La verbalizzazione
Ul VERBALE ha la funzione di documentare lo svolgimento della riunione ed ha carattere obbligatorio e necessario,
infatti la sua mancanza determina la nullità della delibera e a sua irregolarità determina lannullabilità della delibera.
— In caso di assemblea ordinaria, Il verbale è redatto dal presidente dell'assemblea e dal segretario; in caso di
assemblea straordinaria, verbale deve essere redatto da un notaio.
Quanto al contenuto del verbale, Il codice precisa che esso deve essere “ANALITICO” > cioè indicare l'identità dell
partecipanti, capitale rappresentato in assemblea e le
ll verbale può essere redatto anche in data posteriore alla seduta assembleare
La rappresentanza in assemblea
Agli azionisti è consentito partecipare all'assemblea personalmente oppure mediante un proprio RAPPRESENTANTE.
La delega deve essere sempre conferita per iscritto. +» È prescritta la nulità della delega in bianco (cioè priva di
Indicazione del nome del delegato). > La delega è revocabile Inoltre:
» Nelle società quotate > la delega è ammessa solo per singole assemblee.
* Nelle società non quotate > la delega è ammessa anche per più assemblee.
In generale, la maggioranza assembleare può legittimamente nominare l'intero consiglio di amministrazione. Tuttavia
può essere Introdotto il vato di lista per permettere alla minoranza assembleare la possibilità di nominare una parte
del CdA — Questo è obbligatorio in tutte le società quotate.
I requisiti per la nomina e ‘l'amministratore indipendente”
Sono cause di INELEGGIBILITÀ: l'incapacità legale, fallimento e le condanne penali che comportino interdizione dai
pubblici uffici privati. > Pertanto, la nomina di un soggetto ineleggibe è NULLA,
Lo statuto può prevedere requisiti di PROFESSIONALITÀ, ONORABILITÀ e INDIPENDENZA degli amministratori per le
società quotate. — È stabilito per legge che, in tutte le società quotate, il consiglio di amministrazione deve
comprendere almeno 1 consigliere indipendente 0 2 consiglieri indipendenti se il consiglio è composto da più di 7
componenti.
'occettazione della carica. L'amministratore di fatto
L'assunzione della carica di amministratore non è automatica, ma richiede un atto di accettazione. > Gli
amministratori devono chiedere l'iscrizione dell loro nomina nel R.. entro 30 giorni “dala notizia della nomina”.
Accanto all AMMINISTRATORE DI DIRITTO, vi è poi l AMMINISTRATORE DI FATTO > soggetto che, pur privo di
investitura formale, 5'ingerisce sistematicamente nella gestione della società. La giurisprudenza riconosce
l'amministratore di fatto le stesse responsabilità dell'amministratore di diritto.
Il divieto di concorrenza
L'art. 2390 c.c. prevede a carico degli amministratori il "DIVIETO DI CONCORRENZA”. > Tale articolo vieta
all'amministratore
+ l'esercizio di impresa individuale;
+ l'assunzione della qualit di socio ilimitatamente responsabile;
l'assunzione della qualità di amministratore o di direttore generale di un'altra società concorrente
La violazione del divieto può esporre l'amministratore ala revoca per giusta causa e al risarcimento dei danni
Durata della carica e cause di cessazione
> Gli amministratori rimangono in carica per un massimo di 3 anni art. 2383 c.c.)
L'amministratore cessa dalla carica per:
* SCADENZA DEL TERMINE > vale la regola della proroga illimitata: gli amministratori rimangono in carica fino
alla nomina del nuovo consiglio.
È DIMISSIONI (0 RINUNCIA) > le dimissioni non necessitano di una giustificazione. La rinuncia ha effetto
immediato, non necessita di accettazione e una volta comunicata non può essere revocata.
# REVOCA > è di competenza dell'assemblea ordinaria, che può procedervi anche in ASSENZA DI UNA GIUSTA
CAUSA. — Tuttavia, l'assenza digiusta causa dà diritto all'amministratore revocato di chiedere l risarcimento
del danno.
# pecesso
# cAuSE DI DECADENZA
La sostituzione degli amministratori cessati e la cooptazione
Come vengono sostituti gli amministratori? Gli amministratori possono essere sostituiti mediante la cosiddetta
“cooptazione”.
* cOOPTAZIONE > procedimento attraverso il quale, e uno o più consiglieri cessano dal ro incarico e rimane
in carica la maggioranza degli amministratori, questi ultimi possono nominare i consiglieri mancanti.
Se, invece, con la cessazione de consiglieri viene meno la maggioranza degli amministratori,
devono convocare l'assemblea per sostituire i consiglieri mancanti
Inoltre, i soci possono introdurre nello statuto la clausola “ SIMUL STABUNT SIMUL CADENT” > secondo cui, qualora
Ja cari n ti Li
Consiglio di amministrazione e presidente
Nel consiglio di amministrazione è importante la figura del Presidente del Consiglio di Amministrazione,
È PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE > può essere nominato dall'assemblea o essere eletto.
» Le competenze del Presidente del C.d.A. sono: la convocazione dell'organo, la
gal consiglio stesso.
fissazione dell'ordine del giorno, la direzione della discussione, la proclamazione dei isultti della votazione
e la verbalizzazione.
La convocazione è disposta dal Presidente che emana l'aviso. — L'avviso deve contenere l'ordine del giorno.
Nelle società quotate, collabora con il Presidente, il cosiddetto “LEAD INDEPENDENT DIRECTOR", cioè un
amministratore indipendente che può anche convocare “apposite riunioni di soli amministratori indipendenti perla
discussione di temi inerenti l funzionamento del C.d.A°.
Il Consiglio di amministrazione adotta le proprie deliberazioni secondo i quorum fissati dl codice
+ QUORUM COSTITUTIVO — maggioranza degli amministratori in carica;
‘* QUORUM DELIBERATIVO — maggioranza assoluta dei presenti.
L'impugnazione delle delibere consiliari
Le delibera ri sono impugnabili in caso di “non conformità a legge 0 allo statuto”. > in proposito, la
disciplina non distingue tra casi di ANNULLABILITÀ e di NULLITÀ > tutti possibili vizi costituiscono una causa di
annullbilità
e ‘> Anche i singolo socio dispone di una legittimazione ad impugnare, ma soltanto quando la deliberazione
sa lesiva de suoi
vt.
> L'annullabilità non pregiudica i diritti acquistati dal terzi n buona fede.
L'amministrazione delegata
Il Consiglio di amministrazione può delegare le sue funzioni amministrative a uno 0 più AMMINISTRATORI DELEGATI
0 ad un COMITATO ESECUTIVO. > Il consiglio può revocare la delega in qualsiasi momento, senza necessità di
iusificazione,
La DELEGA attribuisce all'amministratore delegato (0 comitato esecutivo) l potere di gestione sulle materie delegate.
Alcune competenze però non sono derogabili (es. la redazione del progetto di bilanci) e restano pertanto riservate al
consiglio.
— La delega del potere amministrativo (a favore di amministratori delegati o del comitato esecutivo) è attribuita con
delibera consiliare, la quale deve determinare il “contenuto” e “limiti” della delega stessa
Gli amministratori delegati hanno l'obbligo di fornire le informazioni essenziali agli ltri organi sociali (consiglio di
amministrazione e collegio sindacale) sull'andamento della gestione con periodicità non inferiore 2 6 mesi. > Si paria
di “OBBLIGO DI REPORTING”.
Gli obblighi e interessi degli amministratori
Riguardo agli obblighi generali gli amministratori sono soggetti
+ all'obbligo di diligente gestione e di perseguimento dell'interesse sociale;
+. all'obbligo di agire in mod informato > questo lì rende responsabili se, essendo a conoscenza di fatti
izievoli. non hanno fatto quant ino per impedire il realizarsi di eventi dannosi,
Riguardo agli obblighi degli amministratori portatori di interessi generali, ad ess fa capo:
+ _ l'obbligo di votare in modo non pregiudizievole all'interesse della società;
* l'obbligo di informare gli alti amministratori ei sindaci, in tutt casi in cui essi siano portatori di interessi
personali (per conto proprio o di terzi) interferenti in una data operazione della società (at. 2391 c.c.) *
* l'obbligo di motivare la deliberazione. *
— * In caso di mancato adempimento degli obblighi sia di comunicazione sia di motivazione, la delibera è soggetta ad
impugnazione, entro 90 giorni, ma
"È CORPORATE OPPORTUNITIES > si verificano nel caso in cui l'amministratore si approfitti, nell'interesse
personale o di terz, di informazioni che ha acquistato nell'esercizio delle sue funzioni all'interno della società,
— In tal caso sussiste la tutela risarcitoria.
1 compensi degli amministratori
— Agli amministratori spetta un COMPENSO.
* I compensi degli amministratori sono stabiliti dall'assemblea ordinaria
* I compensi del comitato esecutivo possono essere stabili dall'assemblea o dal C.d.A. all'atto della nomina.
* 1 compensi degli amministratori delegati sono stabiliti dal C.d.A. previo parere del collegio sindacale.
Tuttavia, l'assemblea può stabilire un “etto” per la remunerazione di tuttigli amministratori. Non sono previsti tetti
minimi 0 massimi; a giurisprudenza ha ritenuto che soltanto le remunerazioni eccessive siano illegittime.
Quanto all'oggetto del compenso, che di regola consiste n un corrispettivo n denaro, esso può essere anche costituito
da una partecipazione agli utili conseguiti dalla società o dal diritto di opzione sull'acquisto di azioni
Per esigenze di trasparenza, la legge ha previsto che, nelle società quotate, il Consiglio deve approvare una relazione
sulla remunerazione.
La rappresentanza
n relazione alla rappresentanza, possiamo distinguere fra:
* RAPPRESENTANZA VOLONTARIA > (è eventuale) può essere conferita con procura speciale da parte del
rappresentante statutario.
RAPPRESENTANZA ORGANICA > (è necessaria) tale potere può essere attribuito solo ad uno © più
amministratori in caso venga attribuito a più amministratori deve essere indicato nello statuto se essi operano
congiuntamente o disgiuntamente)
Lo statuto può introdurre eventuali limitazioni ai poteri degli amministratori. > Tuttavia, le limitazioni non sono
società (art. 2384 cc.)
— Per quanto riguarda il CONFLITTO D'INTERESSI, è previsto che l'atto compiuto dal rappresentante in conflitto
d'interessi è immediatamente efficace ma sempre annullabile su domanda del rappresentato e il conflitto era noto o
riconoscibile dal terzo contraente.
Le azioni di responsabilità contro gli amministratori.
La disciplina prevede tre ipotesi di RESPONSABILITÀ CIVILE DEGLI AMMINISTRATORI:
+ verso la società;
® verso i creditori sociali;
+ verso singoli soggetti (soci terzi)
LA RESPONSABILITÀ VERSO | CREDITORI SOCIALI
L'AZIONE DI RESPONSABILITÀ DEI CREDITORI SOCIALI si fonda su due presupposti
* che gli amministratori abbiano violato gli obblighi inerenti la conservazione del patrimonio sociale;
®. che l'azione possa essere proposta dai creditori solo in via sussidiaria, cioè quando il patrimonio sociale risulti
insufficiente pe il soddisfacimento dei loro crediti.
© Tale responsabilità riguarda il pregiudizio subito dai creditori a causa dell'isulficienza del patrimonio sociale,
derivante dalla violazione di obblighi gestori da parte degli amministratori.
È discusso se si tratti di responsabilità contrattuale 0 extra-contrattuale. La tesi prevalente è che si tratti di
RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE poiché l'azione di natura contrattuale sì determina sa in forza di un contratto (che
in questo caso non c'è) sia in forza di obblighi imposti dalla legge (e doveri degli amministratori ono imposti dalla
legge)
È discusso inoltre se l'azione di responsabilità di creditori sociali abbia natura autonoma o natura surrogatoria:
Il collegio sindacale: funzionamento
—» Il collegio sindacale è un organo COLLEGIALE. Il collegio deve riunirsi almeno ogni 90 giorni, salvo che la diligenza
professionale imponga riunioni più ravvicinate.
© collegio sindacale è regolarmente costituito con la maggioranza dei sindaci (quorum costitutivo) © delibera a
maggioranza assoluta de present quorum deliberativo).
L'attività dl sindaci i articola fondamentalmente in tre fast: istruttoria, valutativa e reattiva.
* ISTRUTTORIA > in questa fase sindaci godono di poteri di ispezione individuali sindaci possono avvalersi,
per le attività ispettive, di propri collaboratori 0, nelle società quotate, anche di dipendenti della società. Di
tutti li accertamenti eseguiti deve restare traccia nel libro delle adunanze del collegio sindacale.
FASE VALUTATIVA > deve essere sempre esercitata collegialmente.
FASE REATTIVA > può consistere in diverse iniziative:
YIsindaci devono convocare l'assemblea in caso di omissione o ingiustificato ritardo degli amministratori
nella convocazione obbligatoria dell'assemblea.
sindaci devono convocare l'assemblea per l'adozione di prowedimenti per fatti censurabili commessi
dagli amministratori (POTERE DI DENUNCIA). -» In caso di gravi irregolarità nella gestione, i sindaci
potranno presentare denuncia al Tribunale , nelle società quotate, alla Consob.
| sindaci sono legittimati ad impugnare le deliberazioni assembleari o consiliari illegittime.
| sindaci hanno il potere di promuovere l'azione sociale di responsabilità nei confronti degli
amministratori, con la maggioranza dei 2/3 dei componenti
La responsabilità dei sindaci
Per quanto attiene alla RESPONSABILITÀ >
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sindaci devono adempiere al dovere di diligenza professionale,
Tuttavia, vi possono anche essere casi in cui il danno è stato determinato esclusivamente dal comportamento dei
sindaci. > Intalcaso, solo questi ultimi saranno responsabili: è caso della violazione di segreti in danno della società.
I termine di prescrizione della responsabilità dei sindaci è di 5 anni, l pari di quella degli amministratori,
La revisione legale de conti
Il decreto legislativo 39/2010 istituisce un Registro dei revisori legali in cui sono isriti i soggetti abilitati alla
REVISIONE LEGALE DEI CONTI (revisori legali). > La riforma del 2003 ha previsto che la revisione legale può essere
svolta dl singolo REVISORE o dalle SOCIETÀ DI REVISIONE LEGALE.
> Dopo aver effettuato
i relativi controll, occorre poi ce il revisore rediga una relazione.
‘> Ulteriore compito del revisore legale è quello di esprimere il giudizio sul bilancio d'esercizio e sul bilancio
consolidato ove previsto).
Ilrevisore deve emettere un giudizio che può avere esito: positivo, positivo con rilevi, negativo 0 con impossibilità di
emettere un giudizio.
+ se il giudizio è positivo > il revisore attesta la conformità del bilancio alle norme che ne disciplinano la
redazione.
* se giudizio è positivo ma con rilevi, negativo 0 con impossibilità d renderlo > il revisore dovrà illustrarne
{motivi
Il revisore gode di POTERI INFORMATIVI, avendo il diritto di ottenere dagli amministratori documenti uil all'attività
di revisione legale, ma anche di POTERI ISPETTIVI, avendo il diritto di procedere ad accertamenti e controll dlla
documentazione. > L'attività del revisore deve essere documentata e, al riguardo, è previsto l'obbligo
conservazione dei documenti per 10 anni
Regole speciali in tema di revisione sono dettate per gli enti d'interesse pubblico (EP)
Disciplina e responsabilità del revisore
La NOMINA del revisore è di competenza dell'assemblea ordinaria su proposta motivata dell'organo di
controll.
+ La REVOCA del revisore è dicompetenza dell'assemblea ordinaria che può procederv SOLO PER GIUSTA CAUSA,
ed è soggetta parere dell'organo di controllo.
e est cai per ui mai di 3 esere. in caso di EP, revisore può restare in carica per 7 09
eserc
— Perquanto riguarda l corrispettivo: esso deve essere adeguato all'incarico, deve essere previsto n sede di nomina
e nonè voribile.
ilrevisore non deve essere coinvolto in alcun modo ne process decisionali ellsocietà revisionata indipendenza del
revisore)
Per quanto attiene alla RESPONSABILITÀ —»
> Nel caso in culi revisore legale appartenga
ad una società di revisione, responsabili in solido sono pure il responsabile della revisione e i dipendenti che hanno
collaborato all'attività di revisione.
Il controllo giudiziario sulla gestione
Per le SpA l'ordinamento prevede, oltre agli strumenti di controllo interno, anche strumenti di controllo esterno
(di natura giudiziaria). Si consente così a soci, 1 collegio sindacale e anche al P.M. nelle società aperte di attivare un
CONTROLLO GIUDIZIARIO SULLA GESTIONE (procedimento di carattere eccezionale)
1 presupposti per la denuncia al Tribunale sono definiti come “fondato sospetto sulle irregolarità” — le gravi
irregolarità devono consistere in violazione dei doveri degli amministratori, che si traducono in atti idonei a
danneggiare la società.
‘> La LEGITTIMAZIONE ALLA DENUNCIA è in capo agli azionisti che rappresentino almeno il 10% del capitale sociale
IL SISTEMA DUALISTICO
Ul SISTEMA DUALISTICO (di derivazione tedesca) si compone di tre organi fondamentali: l'assemblea, il consiglio di
gestione el consiglio di sorveglianza.
L'assemblea dei soci
Le competenze dell'assemblea ordinaria (previste dall'art. 2364-bis) sono:
= la nomina e la revoca dei consiglieri di sorveglianza;
la determinazione de compenso dei consiglieri di sorveglianza;
la deliberazione dell'azione di responsabilità contro i consiglieri di sorveglianza;
la deliberazione sulla distribuzione degli utili;
la nomina del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti
Le competenze dell'assemblea straordinaria sono limitate alle modificazioni statutari.
A differenza del sistema tradizionale, nel sitema dualistico l'assemblea non nomina e non revoca i consiglieri di
gestione e non approva il bilancio. L'assemblea può approvare il bilancio (se previsto dallo statuto) solo quando
ricorrono due condizioni:
=. mancata approvazione del bilancio da parte del consiglio i sorveglianza;
*. qualora venga richiesto da almeno 1/3 dei componenti del consiglio di gestione 0 del consiglio di
sorveglianza.
Il consiglio di sorveglianza
CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA > organo che, nel sistema dualistico, non si limita a sorvegliare (come deve fare il
collegio sindacale nel sistema tradizionale), ma svolge funzioni di grande rillevo che lo rendono l'organo centrale.
— ll consiglio i sorveglianza è un organo COLLEGIALE, composto almeno da 3 soggetti che possono essere soci o terzi
In relazione ai requisiti di professionalità
* nelle società non quotate, i requisito di professionalità deve ricorrere per uno solo dei componenti;
* nelle società quotate tutti i componenti devono essere in possesso (a pena di decadenza) dei requisiti di
professionalità e onorabilità.
Nelle società quotate è vietato: umolo (ma non la parentela) con la carica di consigliere digestione e la sussistenza
con la società o con le contrallate di rappor consulenza e prestazione d'opera.
ll consigliere di sorveglianza può cessare dalla carica per:
© REVOCA > è di competenza dell'assemblea ordinaria, che può procedervi anche in ASSENZA DI GIUSTA CAUSA,
salvo il diritto al risarcimento del danno.
Le funzioni del consiglio di sorveglianza possono essere suddivise in
- funzioni di controllo > analoghe a quelle spettanti al collegio sindacale nel sistema tradizionale.
- Funzioni di indirizzo della gestione —» analoghe a quelle spettanti all'assemblea ordinaria nel sistema
tradizionale.
— Relativamente ale FUNZIONI DI CONTROLLO, i consiglio di sorveglianza opera un controllo sul rispetto della legge
e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sulladeguatezza dell'assetto organizzativo e
‘amministrativo della società.
— Relativamente alle FUNZIONI DI INDIRIZZO DELLA GESTIONE, le competenze del consiglio di sorveglianza (previste
dall'art. 2409.terdecies) sono:
* la nomina ela revoca dei componenti del coniglio di gestione;
*_ l'approvazione del bilancio d'esercizio el bilancio consolidato;
* l'autorizzazione all'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dei componenti del consiglio di
gestione;
* la deliberazione riguardo alle operazioni strategiche e ai piani industriali e finanziari, predisposti dal consiglio
di gestione.
ll consiglio di sorveglianza deve riunirsi almeno ogni 90 giorn (come collegio sindacale). > Il presidente del consiglio
di sorveglianza è eletto dall'assemblea.
— Il consiglio di sorveglianza è regolarmente costituito con la maggioranza dei componenti (quorum costitutivo) e
delibera a maggioranza assoluta dei presenti (quorum deliberativo)
Crans — L'unica soluzione ammessa è l'ANNULLABILITÀ.
Il consiglio di gestione
CONSIGLIO DI GESTIONE > spetta la gestione dell'impresa societaria e compiere tutte le operazioni necessarie per
realizzare l'oggetto sociale. Il consiglio di gestione (a differenza del consiglio di amministrazione) può essere solo
pluripersonale (composto da almeno due componenti).
La revoca dei componenti del consiglio di gestione spetta al consiglio di sorveglianza, che può procedervi anche in
‘ASSENZA DI GIUSTA CAUSA, salvo in tal caso il risarcimento dei danni.
In caso di cessazione anticipata di un consigliere, non è previsto ll ricorso alla cooptazione e la sostituzione deve
pertanto essere deliberata dal consiglio di sorveglianza.
Come nella sp, nel caso di cessione di partecipazione non ancora liberata, l'alenante è obbligato in solido con
l'acquirente per i versamenti ancora dovuti per l periodo di 3 ani dall'iscrizione del trasferimento nel R..
Le partecipazioni sociali
Ciascun socio deve risultare titolare di una sola partecipazione.
La partecipazione è composta da un complesso di situazione giuridiche. > Le partecipazioni dei soci non possono
‘stiture oggetto di offerta al pubblico d prodotti finanziari
Le partecipazioni sono divisibili suo socio può cedere parte una parte della sua quota.
anche se è possibile
Introdurre una diversa disposizione nell'atto costitutivo.
I diritti sociali spettano ai soci in misura proporzionale alla partecipazione posseduta da ciascun socio (anche se
possono esserci dei diritti che spettano ai soci indipendentemente dall'entità della partecipazione, come il diritto di
Impugnativa)
Il trasferimento delle partecipazioni
Le partecipazioni sono liberamente trasferibili per atti tra vivi e per successione a causa di morte. Tuttavia, l'atto
costitutivo può limitare il trasferimento delle partecipazioni introducendo clausole di gradimento o di prelazione o
anche escludendo del tutto la trasferibilità delle stesse. > Tuttavia, in caso di intrasfeibilità, il legislatore stabilisce
che i socio può esercitare i diritto di recesso.
n ogni caso l'atto di trasferimento deve essere redatto per iscritto con atto pubblico o scrittura privata autenticata
da parte di un notaio e risulta efficace nei confronti dela società dal momento del deposito presso il R.. a cura del
notaio.
Infine, l'allenazione delle quote può avvenire mediante semplice annotazione del trasferimento nel registro tenuto
dallintermediario.
Le operazioni sulle proprie partecipazioni e vincoli sulle stesse
Il codice stabilisce che la sr. non può in alcun caso acquistare 0 accettare la garanzia partecipazioni proprie 0
accordare prestiti e fornire garanzia per l oro acquisto o la loro sottoscrizione. > L'atto contrario a tale norme è
nullo.
La partecipazione può formare oggetto di espropriazione. > pignoramento si esegue mediante notificazione al
debitore e alla società con conseguente iscrizione nel R.
La partecipazione può formare oggetto di pegno, usufrutto e sequestro e in tal caso si fa rinvio alle norme previste
perlasp.a.
L'aumento di copitale
L'aumento di capitale può essere nominale o gratuito.
&
In questo caso, a seguito della variazione contabile connessa all'aumento di capitale, il valore nominale
delle quote si accresce, anche se il rapporto aritmetico fra partecipazione e capitale resta immutato.
— conferimenti devono essere effettuati con le
modalità previste per la costituzione, salvo che la delibera abbia espressamente consentito un aumento
scindibile: in questo caso, ll capitale è innalzato di un importo pari alle sole sottoscrizioni raccolte. Ai soci
spetta diritto di sottoscrivere l capitale n proporzione alle partecipazioni possedute,
La riduzione del copitale
La riduzione di capitale sociale può essere nominale o reale.
&
Sla
legge prevede che la riduzione possa essere eseguita solo dopo 90 giorni da l'iscrizione nel R.. purché entro
questo termine nessun creditore anterior all'iscrizione abbia fatto opposizione. In caso di opposizione, il
tribunale può disporre che la riduzione abbia luogo comunque.
Ci possono essere casì i riduzione del capitale per 1) perdite facoltativi (cioè rimessi alla decisione dei soci) e
2) obbligatori (cioè imposti dalla legge).
1) Qualora si verifichi una perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale, gli amministratori devono
convocare l'assemblea dei soci senza indugio € sottoporre loro una relazione sulla situazione
patrimoniale della società. — Se entro l'esercizio successivo a quella in cui è stata accertata la perdita,
essa non risulta diminuita a meno di 1/3, l'assemblea deve essere convocata perla riduzione del capitale
in proporzione delle perdite accertate.
Qualora si verifichi una perdita tale per culi capitale i sia ridotto al di sotto del minimo legale previsto
dalla legge, gli amministratori devono senza indugio convocare l'assemblea per deliberare la riduzione
gel capitale eil contemporaneo aumento dello stesso.
I titoli di debito
L'art, 2483 c.c. consente alla 5... di emettere titoli di debito. > In tal modo la società può ricorrere al mercato del
capitale di credito.
Per poter procedere all'emissione è necessaria la presenza di apposita previsione dell'atto costitutivo.
Il soggetto individuato nell'atto costitutivo deve stabilire le condizioni del prestito e e modalità del rimborso.
La decisione di emissione deve essere iscritta nel R.. dagli amministratori.
Per la modifica delle condizioni del presto la società deve ottenere il consenso di tutti possessori dittitoli.
finanziamenti dei soci
— Tuttavia, a tutela dei creditori, è stato previsto che il
rimborso dei finanziamenti efettuati dai soci a favore della società sia postergoto rispetto alla soddisfazione degli
altri creditori (POSTERGAZIONE DELLE S.R.L). > Tuttavia, la postergazione opera solo qualora finanziamenti siano
stati concessi dal socio in un momento in cui isultava un eccessivo squilibrio dell'indebitamento rispetto al patrimonio
netto oppure in una situazione finanziaria in cui sarebbe stato ragionevole un conferimento piuttosto che un
finanziamento.
l'esclusione
Lagiusta causa può consistere:
nella violazione degli obblighi nascenti dal rapporto sociale, diversi dall'obbligo di conferimento (es. abuso
del diritto di voto in assemblea);
in altri comportamenti del socio reputati incompatibili con l'attività sociale (es. esercizio di un'impresa
concorrente);
nella perdita, da parte del socio, di alcuni requisiti soggettivi es. iscrizione ad un albo);
nel sopravvenire di alti fatti relativi lla sua persona.
L'atto costitutivo può prevedere ipotesi di esclusione automatica oppure attribuire ai soci 0 agli amministratori il
potere di decidere se escludere o meno socio (esclusione facoltativa)
Hrecesso
Le cause di recesso possono distinguersi in cause legali (inderogabili) e cause convenzionali
In relazione alle CAUSE LEGALI di recesso, il diritto di recesso spetta in ogni caso ai
al cambiamento dell'oggetto sociale, alla trasformazione della società, alla fusione 0 alla scissione, alla evoca dello
stato di liquidazione, al trasferimento della sede all'estero, all'eliminazione di una o più cause di recesso statutarie,
alle operazioni che comportino una sostanziale modifica dell'oggetto sociale 0 una rilevante modifica dei diritti
particolari dei soci
L'atto costitutivo può introdurre CAUSE CONVENZIONALI di recesso.
Inrelazione alla modalità di esercizio del diritto, i codice permette all'atto costitutivo di stabilire liberamente i termini
e le forme entro cui deve essere comunicata la dichiarazione di recesso e la modalità di attuazione del rimborso del
recedente.
La quota viene liquidata ricorrendo alle riserve disponibili 0 agli utili della società. — ll termine entro cui si deve
procedere al rimborso della quota è di 180 giorni dalla comunicazione del recesso.
> come accade nelle Sp.A,, in generale, il recesso del socio non determina l'estinzione del rapporto sociale, ma il
trasferimento della quota ad alti soggetti
I diritti particolari del socio
L'atto costitutivo può prevedere l'attribuzione ai singoli soc di dirti particolari. > | diritti particolari possono
riguardare l'amministrazione della società o la distribuzione degli utili
n relazione all'amministrazione possono essere attribuiti: la facoltà di scelta di alcuni amministratori, la riserva a
n a ni
Le competenze del soci
Le competenze del soci s distinguono in:
+ COMPETENZE NECESSARIE > il codice prevede larea di riserva legale delle materie afidate inderogabilmente
alla decisione del gruppo dei soci (es. modifiche dell'atto costitutivo, operazioni gestorie che comportano una
sostanziale modifica dell'oggetto statutario ecc)
COMPETENZE NORMALI (ma derogabili) > si tratta della nomina degli amministratori e della distribuzione
degli utili.
COMPETENE LEGALI EVENTUALI > il codice stabilisce che i soci decidono sugli argomenti che uno 0 più
amministratori o tanti soci che rappresentino almeno 1/3 del capitale sottopongono alla loro approvazione.
COMPETENZE ESCLUSIVE STATUTARIE > l'atto costitutivo può attribuire al soci ulteriori competenze in
ambito gestorio | soci decidono su tutte le materie riservate alla loro competenza dall'atto costitutivo, ad
esempio, ai soci può spettare il potere di emissione dei titoli di debito.
procedimenti decisionali
Conil procedimento assembleare (collegiale, la delibera è assunta nel corso di una riunione. Le materie di maggiore
Importanza (es. modifiche dell'atto costitutivo) debbono essere inderogabilmente trattate in assemblea.
Coni procedimenti non assembleari, la decisione è assunta avviene con maggiore facilità
Le deliberazioni assembleari
La convocazione dell'assemblea avviene nelle forme indicate nell'atto costitutivo (ad es. posta elettronica, fax ecc.)
— Nel silenzio dell'atto costitutivo, visi procede mediante lettera raccomandata spedita almeno 8 giorni prima della
Come previsto dalla
145 cc,
{e non sono previste deroghe come
nella s.a.s). > Tuttavia, è riconosciuta la responsabilità sussidiaria dei soci accomandatari: creditori sociali possono
pretendere il pagamento dai soci accomandatari solo dopo l'escussione del patrimonio sociale.
1 soci accomandatari
soci accomandatari nelle s.a.p.. sono di diritto amministratori (a differenza della s.a.s. dove possono esservi anche
soci accomandatari non amministratori). > Sono amministratori a tempo indeterminato.
amministratori re deliberata con la maggioranza prescritta perle deliberazioni dell'assembie
straordinaria delle s.p.. e, nel caso occorra sostituire un amministratore, la nomina del nuovo amministratore
(deliberata sempre con la maggioranza prescritta per le deliberazioni dell'assemblea straordinaria delle s.p..), deve
essere approvata dagli altri amministratori rimasti in carica, pena l'ineffcaca dell stessa.
Le modifiche dell'atto costitutivo devono essere approvate dall'assemblea (con le maggioranze prescritte per
l'assemblea straordinaria delle s.p.a) e da tutti soci accomandatari. +» Al soci accomandatari spetta sempre un diritto
diveto.
revede, infine, che
(o dei componenti dl consiglio di sorveglianza). + ll egisttore ha voluto assicurare
l'indipendenza del collegio sindacale (o del consiglio di sorveglianza)
Lo scioglimento delle società di capitali
Conlo scioglimento le società di capitali non cessa di esistere, ma prosegue e mantiene la propria personalità giuridico,
entrando nell fase di liquidazione.
— Le cause di scioglimento delle società dicapitali possono distinguersi in: CAUSE DI SCIOGLIMENTO LEGALI e CAUSE
DI SCIOGLIMENTO CONVENZIONALI (previste dallo statuto)
Le cause legali di scioglimento sono, come stabilito dall'art. 2484 c.c.
* DECORSO DEL TERMINE, sebbene sia possibile costituire la società a tempo indeterminato.
* CONSEGUIMENTO DELL'OGGETTO SOCIALE 0 SOPRAVVENUTÀ IMPOSSIBILITÀ DI CONSEGUIRLO >
l'impossibilità può essere sia materiale che giuridica e deve essere assoluta, definitiva e avere carattere
oggettivo.
+ IMPOSSIBILITÀ DI FUNZIONAMENTO o CONTINUATA INATTIVITÀ DELL'ASSEMBLEA > la prima fattispecie
riguarda la paralisi dell'assemblea; la seconda fattispecie riguarda una prolungata inerzia
+ RIDUZIONE DEL CAPITALE ALDI SOTTO DEL MINIMO LEGALE > riguarda la riduzione che:
di una perdita di oltre 1/3 del capitale.
+ RECESSO DEL SOCIO
* DELIBERAZIONE DELL'ASSEMBLEA > l'assemblea può deliberare lo scioglimento della società prima della
scadenza del termine.
+ _LA DICHIARAZIONE DI NULLITÀ DELLA SOCIETÀ
Per quanto riguarda le cause convenzionali, è lasciata all'autonomia privata la possiblità di prevedere nello statuto
della società cause di scioglimento ulteriori rispetto a quelle legali.
Gli effetti
Gli effetti dello scioglimento della società si producono soltanto con l'iscrizione nel RI,
L'organo di amministrazione deve procedere all'accertamento della causa di scioglimento, nonché convocare
l'assemblea (ove necessario) per le deliberazioni relative alla liquidazione. >
realizza per effetto
(art. 2486 c.c). Qualora eccedano nella gestione, gli amministratori assumono la
responsabilità per gli eventuali danni arrecati lla società, i soi, i editori e ai ter
Allo scioglimento della società, segue la liquidazione, cioè la trasformazione dei beni in denaro.
La liquidazione delle società di capitali
Alla nomina del liuidatori, sì accompagna: l'indicazione dei criteri in base ai quali deve svolgersi la liquidazione, la
definizione dei poteri dei liquidatori e l'individuazione degli atti necessari per la conservazione del valore
dell'impresa.
— Non essendo previsto un termine, sì deve presumere che i liquidatori
liquidazione.
Il codice prevede due interventi dell'autorità giudiziaria per la nomina diretta dei liquidatori (in sostituzione degli
amministratori):
+. peril caso di mancata convocazione dell'assemblea;
* perl caso di mancata costituzione o mancata deliberazione dell'assemblea.
La revoca dei liquidatori
Sono previste due tipologie di evoca dei liquidatori:
imangono in carica per tutto il corso della
‘* REVOCA ASSEMBLEARE > | liquidatori possono essere revocati anche in assenza di giusta causa, salvo il
diritto al risarcimento del danno.
* REVOCA GIUDIZIALE > i liquidatori possono essere revocati dl tribunale su istanza dei soci 0 dei
La pubblicità della nomina dei liquidatori
La pubblicità della nomina e dei della revoca liquidatori si realizza mediante iscrizione nel R..
La legge prese 'obbio di agingere all denorinazone sociale indicazione che si tratta ci “società in
tuazione”
Dal momento cel'crizone della nomina del quidator, esano dala carica gi amministratori e avviene, quindi,
"> Gll amministratori consegnano si iuidatorii bri oil.
poteri gli obblighi del iquidatori lo responsabilità
A ierenza di quanto previsto perle società di person, qui non è previsto per iquidatril dieta itrprendere
awvove operazioni, anzi, ess è riconosciuto potere di compiere tutti ll tt tl per a lauidazone dell società.
Inch, è previsto potere dei iuidtori i hisdere i soi versamenti ancoa divi e conferi oramessi
Per quanto riguarda pl obblighi, è ant dovere de quit i agire nell'adempimento di loro obblighi on la
professionalità a dlgeza richieste dall aturadllincarico
A iuidatori setta un compenso.
È sancito il divieto di ripartire tra i soci acconti sul risultato della liquidazione.
La RESPONSABILITÀ di uidaori er danni derivanti dllnssevanza del doveri è disciplinata secondo le norme
i tema di responsabilità deg amministratori
Gli organi sociali durante la liquidazione
La legge ha voluto confermare la continuità del struttu organizzati dell società anche nel corso dell fase di
Nquidazione, pertanto, codice stablce che e iposzoi sugli organi amministrate di control si applicano, in
unto compo, anche durante o udine”
ta revoca dell liuidazione
La società può revocare qualsiasi momento lo stato di Kquidazone con deliberazione dll'ssemblea con le
maggioranze richieste per le modificazioni dell'atto costitutivo e dello statuto. — l socio non consenziente ha diritto
di recedere dalla società
Compiuta la liquidazione (conversione di denaro in patrimonie), i apre la fase finale della liquidazione: redazione dell
bilancio finale, approvazione dello stesso, ripartizione tra soci dell'attivo residuo, cancellazione ed estinzione.
bilanci
Anche nella fase di liquidazione vige la regola della redazione periodica del bilancio d'esercizio, cui sono tenuti i
liquidatori. >
| liquidatori devono poi ilustrare una relazione (che accompagna ll bilanci), la quale ilustra l'andamento e le
prospettive della liquidazione ed i principi e | criteri adottati per realizzarla.
Il bilancio finale
ll bilancio finale ha rilevanza informativa esclusivamente nei confronti de soci e ha la funzione: di rappresentare il
rendiconto finale della gestione svolta dal liquidatori e di determinare e quote dell'attivo residuo. > ll bilancio finale
deve essere depositato (assieme alla relazione dei sindaci e del revisore legale) presso il .. e poi vi è un termine di 90
giorni nel quale ciascun socio può proporre reclamo dinnanzi al tribunale.
La cancellazione e l'estinzione della società
Una volta che sia stato approvato ll bilancio finale di liquidazione, liquidatori devono chiedere la cancellazione della
società dal R.. —» Ala cancellazione segue l'estinzione della società. Quest'ultima ha dunque efficacia costitutiva e
determina il venir meno della società come soggetto di diritto,
I patrimoni destinati a specifici affari
L'attuale disciplina offre due modelli di patrimoni destinati a uno specifico affare: i PATRIMONI DESTINATI
OPERATIVI ei FINANZIAMENTI DESTINATI.
Patrimoni destinati operativi
"È PATRIMONIO DESTINATO OPERATIVO > si basa sul principio della separazione patrimoniale, infatti: ll
patrimonio destinato risponde esclusivamente delle obbligazioni derivanti dallo specifico affare e i creditori
estranei allaffare non possono in alcun modo sodidisfarsi su di esso
La deliberazione costitutiva deve essere sottoposta al controllo di legalità formale del notaio, tenuto a depositarla
per l'iscrizione nel RI. > | creditori sociali anteriori all'iscrizione possono fare opposizione entro 60 gioni
(dallisrizione). — Trascorsi i 60 giorni, essi non possono far valere alcun diritto sul patrimonio destinato.
Come previsto dal codice, gl atti compiuti in relazione allo specifico affare debbono recare espressa menzione del
VINCOLO DI DESTINAZIONE. > n caso di omissione di tale menzione, ne risponde la società con l'intero patrimonio
sociale
ll patrimonio separato permane, generalmente, finché dura lo specifico affare al quale è destinato.
finanziamenti destinati ad uno specifico offore
È FINANZIAMENTO DESTINATO A SPECIFICI AFFARI > si caratterizza per il fatto che a società, nel contrarre un
finanziamento destinato ad uno specifico affare, separa dal proprio patrimonio i proventi futuri che
deriveranno dallaffare stesso loro frutti e gli investimenti con questi effettuati
DI conseguenza, | CREDITORI DELLA SOCIETÀ non potranno rivalersi (azioni esecutive) sui roventi dell'affare, sui loro
frutti sugli investimenti con quest effettuati. +
Lo disciplina degli emittenti.
| principi ispiratori dlla DISCIPLINA DEGLI EMITTENTI sono: 1) i principio della salvaguardia degli investitori; 2) il
principio della trasparenza e dell'efficienza del mercato dei capitali 3) l principi della trasparenza e dell'efficienza
del mercato del contrallo
— L'art. 92T.ULF. prevede inoltre l'UGUAGLIANZA TRA GLI INVESTITORI e stabilisce che gli emittenti quotati devono
assicurare lo stesso trattamento a tutt li investitori che si trovino nelle stesse condizioni. + Lo stesso articolo impone
che agli stessi soggetti siano garantiti li strumenti e e informazioni necessari per l'esercizio dei loro diritti,
Offerta al pubblico
OFFERTA AL PUBBLICO > comunicazione rivolta a persone in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo.
1 requisiti statutari che devono essere contenuti nell'atto costitutivo delle cooperative a mutualità prevalente sono:
divieto di distribuire dividendi in misura superiore all'interesse massimo dei buoni fruttiferi postali aumentato
del 2,5% rispetto al capitale effettivamente versato;
divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione al soci cooperatori in misura superiore
a1 2% rispetto al limite massimo previsto per i dividendi;
divieto di distribuire le riserve tra soci cooperatori;
obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell'intero patrimonio sociale (dedotto soltanto
del capitale sociale e dei dividendi maturati) ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione.
La costituzione della società
La costituzione delle società cooperative consiste: nella stipulazione dell'atto costitutivo, ne controllo notarile, nel
deposito e nell'iscrzione nel R.
L'atto costitutivo deve contenere:
* le generalità dei soci > il cui numero non può essere inferiore a 9 se la cooperativa adotta o schema della
S.p.A. 0 inferiore a 3 se la cooperativa adotta lo schema della Sx;
+ la denominazione sociale > può essere formata in qualunque modo basta che contenga l'indicazione di
“Società cooperativa”;
+ la quota di capitale sottoscritta da ciascuno dei soci > che deve essere contenuta nei limit legali (art. 2525
ce);
+ l'indicazione specifica dell'oggetto sociale con riferimento ai requisiti e gli interessi dei soci > l'oggetto
sociale è importante in quanto consente di qualificare lo scopo mutualistico;
+ i requisiti e le condizioni per l'ammissione dei soci > non possono divenire soci coloro che esercitano in
propria imprese in concorrenza con quella cooperativa;
* le condizioni perl recesso 0 per l'esclusione del socio;
+ le regole per la ripartizione degli utili i riteri perla ripartizione dei ritorni
Wl notaio che ha ricevuto latto costitutivo deve depositario entro 20 giorni presso il RI. > L'iscrizione ha efficacia
costituiva, inquanto la società cooperativa acquista la personalità giuridica.
Si applicano le regole inerenti la nullità delle sp.a. e le modifiche dell'atto costituivo.
Partecipazioni e finanziamenti nelle società cooperative
Nelle società cooperative la partecipazione sociale può essere rappresentata da azioni o quote. > Tuttavia, la legge
pone limiti massimi al valore dele azioni e della quota detenibile dal socio: infatti, in assenza di diversa previsione,
Inoltre, le società cooperative possono reperire risorse finanziarie mediante l'emissione di obbligazioni e e la società
adotta il modello ella S.p.A,, anche strumenti finanziari divers dalle obbligazioni
Il trasferimento delle quote o delle azioni
Il trasferimento della quota o delle azioni dei socî cooperatori è inefficace nei confronti della società, se la cessione
‘on è autorizzata dagli amministrato. > È possible prevedere nell'atto costitutivo un divieto di circolazione della
quota o delle azioni. -» In tal caso socio può esercitare, dopo il decorso di 2 ani diritto di recesso con un
preaniso di 90 giorni
Se la quota trasferita non è interamente liberata, il socio trasferente risponde verso la società per | conferimenti
ancora dovuti er 1 anno dal giomo in cui è avvenuta la cessione.
Ilprocedimento di ammissione di nuovi soci
Come già visto, uno del principi cardine delle società cooperative è il PRINCIPIO DELLA PORTA APERTA.
PROCEDURA DI AMMISSIONE DEI NUOVI SOCI: l'ammissione di un nuovo socio è deliberata dagli amministratori su
domanda dell'interessato. > L'eventuale rigetto della domanda deve essere comunicato dagli amministratori entro
60 giorni e motivato. L'interessato può chiedere che sulla domanda si pronunci l'assemblea nella prossima riunione e
la decisione dell'assemblea diviene vincolante per gli amministratori
Lo scioglimento del singolo rapporto sociale
È RECESSO > il codice prevede che il recesso non possa essere parziale e che ll socio cooperatore possa
recedere dalla società ne casi previsti dalla legge e dall'atto costitutivo. — L'unica ipotesi di recesso legale è
il divieto di cessione della quota previsto nell'atto costitutivo. — La dichiarazione di recesso deve essere
comunicata con raccomandata alla società. Gli amministratori devono esaminarla entro 60 giorni dalla
ricezione: la loro valutazione è vincolata al mero accertamento dei presupposti del recesso; se questi ultimi
non sussistono gli amministratori devono darne comunicazione al socio che può proporre opposizione al
tribunale.
* ESCUSIONE DEL SOCIO > il codice prevede che il socio può essere escluso dalla società per cause legali o
convenzionali. —> Le cause legali di esclusione sono:
©. l'inadempimento (totale 0 parziale) dei conferimenti;
©. gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dall legge;
©. la mancanza o la perdita dei requisiti soggettivi di partecipazione alla società;
© l'interdizione, l'abilitazione © la sua condanna a pena che comporta interdizione dai
pubblici uffici;
© ilfallimento del soci.
L'esclusione facoltativa deve essere deliberata dagli amministratori. Il provvedimento di esclusione deve
essere comunicato al soci, il quale entro 60 giorni, può proporre opposizione al tribunal
È MORTE > in tal caso il rapporto siscogle e gleredi hanno lritto all liquidazione della quota 0 al rimborso
delle azioni. Tuttavia, è consentita una previsione statutaria che consenta agli eredì di subentrare nella
partecipazione del socio deceduto, nominando (se la quota non è divisibile) un rappresentante comune.
In linea generale, l'uscita del socio determina lo scioglimento del singolo rapporto sociale e nonil trasferimento della
partecipazione.
L'organizzazione della società cooperativa
Lasocietà cooperativa adotta un modello organizzativo composto: dall'assemblea, l'organo amministrativo e l'organo
di controll.
L'assemblea
TE — La regola del voto capitario è però derogata per le cooperative
in cu l'atto costitutivo può prevedere che il diritto i voto sia attribuito in ragione dell ione all
scambio mutualistco
> La legittimazione al voto spetta esclusivamente al soc iscritti da almeno 90 giorni nel libro dei soci. > L'atto
costitutivo può prevedere il voto per corrispondenza ol voto elettronico.
Inoltre, per quanto riguarda le cooperative non quotate nei mercati regolamentati, è previsto l'istituto delle
ASSEMBLEE SEPARATE, per deliber le materie che formani
generale e per eleggere isoci delegati. + L'assemblea generale è costituita dai soci delegati designati nelle assemblee
separate e delibera definitivamente sugli argomenti indicati all'ordine del giorno.
L'organo amministrativo 0 l'organo di controllo
— La maggioranza degli amministratori (organo amministrativo) deve essere scelta tra i soci cooperatori o tra le
persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche.
— Il collegio sindacale è necessario nelle società cooperative nei casi in cui è obbligatoria la nomina del sindaco nella
srl. e quando la società ha emesso strumenti finanziari non partecipativi
Il bilancio e le riserve
Il bilancio delle società cooperative ricalca il bilancio delle socistà per azioni con qualche informazione
supplementare: gli amministratori e sindaci devono fornire un'indicazione specifica dei criteri seguiti nella gestione
sociale per l conseguimento dello scopo mutualistco
In relazione agli til, i1 30% degl ti netti annuali eve essere permanentemente destinato a riserva legale.
Gliutilie i istorni
Tratto caratteristico dello scopo mutualistico è la presenza di (mit ala distribuzione dei dividendi (lucro soggettivo)
Lato costitutivo deve indicare e regole, le modalità e la percentuale massima di ripartizione dei dividendi tra soci
cooperatori.
UTILE > differenza tra ricavi cost. + RISTORNO > tecnica con la quale socì cooperatoi conseguono a
determinate scadenze il vantaggio mutualstico
iristorno può consistere: nel rimborso ai soc della quota di prezzo eccedente il costo di produzione di beni e servizi
(cooperative di consumo) o nell'integrazione della retribuzione per la prestazione di lavoro del socio resa alla
cooperativa (cooperative di produzione e lavoro),
I istoni si differenziano dagli utili anche per criteri riportizione: criterio proporzionale alla quantità e criterio
proporzionale alla qualità dgli scambi mutualistic.
Lo scioglimento della società
La società cooperativa si scioglle, oltre che perle cause tipiche delle società di capitali, anche
+ perl'integrale perdita dl capitale social;
+ perla mancanza i reintegrazione del numero minimo del soci (90 3 seconda del modello normativo) entro
1 anno da quando è sceso al otto del imie legale.
Le fasi, allo scioglimento alla liquidazione della società cooperativa, sono identiche a quelle delle società di capitali,
l'unica differenza con le società lucrative consiste nella quota di liquidazione: nelle società di lucrative l'esito finale
della liquidazione è la ripartizione ai soc l'eventuale residuo attivo; le società cooperative sono invece obbligate per
legge IE (detratto il capitale versato e i dividendi eventualmente maturati) al foridi
MUTUE ASSICURATRICI
"È MUTUA ASSICURATRICE (0 SOCIETÀ DI MUTUA ASSICURAZIONE) > tipo di società cooperativa nella quale
la qualità di socio si acquista solo con a stipulazione diun contratto di assicurazione con la società si perde
con l'estinguersidll'assicurazione.
L'atto costitutivo delle mutue assicuratrici deve essere redatto per atto pubblico e la sua iscrizione nel RI. è
subordinata ll'autorizzazione all'esercizio dell'attività assicurativa da parte dell'IVASS.
Le mutue assicuratrici sono dotate di personalità giuridica e, quindi, le obbligazioni sociali sono garantite dal
patrimonio sociale (art. 2546 c.c)
gruppi di società
+ GRUPPO DI SOCIETÀ > forme organizzative nelle quali vi è un soggetto (capogruppo) che esercita un'attività
di direzione e coordinamento nel confronti di altre società, le quali mantengono la loro autonomia giuridica e
patrimoniale.
FUNZIONE ESTIMATIVA DEI RISULTATI DELL'ATTIVITÀ > il bilancio determina se il patrimonio netto sia
maggiore rispetto al capitale, in modo tale da vedere qual sia l'utile eventualmente distribuibile ai soci.
FUNZIONE ORGANIZZATIVA > i bilancio è utilizzato come parametro di riferimento per la legittimità di certe
operazioni (ad es. per l'emissione di obbligazioni)
La disciplina del bilancio è articolata in modo piramidale: 1) principi fondamentali (0 clausole generali), 2) principi di
redazione, 3) disposizioni attuative.
— Visono poi principi contabili: nazionali e internazionali IAS-FRS). principi IAS -FRS non hanno valore normativo;
tuttavia hanno assunto valore normativo nelle società quotate, le quali sono oggi obbligate a redigere il bilancio in
conformità dei principi contabili internazionali.
n it
risultino i n
principi fondamentali
L'art. 2324 ce. llustra i “principi fondamentali”, infatti questo ar
o stabilisce che
* PRINCIPIO DI VERITÀ > secondo cui il bilancio è veritiero se è redatto secondo le norme previste dal
legislatore. —> La situazione patrimoniale e finanziaria deve essere vera, come anche il risutato economico
dell'esercizio. Afinché cò si realiz, è necessaio: che gl elementi patrimoniali, proventi ed i cost srt
siano real
# PRINCIPIO DI CHIAREZZA > secondo cui il bilancio deve avere un'esposizione ordinata, intelligibile e
trasparente. — La chiarezza è garantita dalla strutturo delineata dalla legge, Non sono consentiti
raggruppamenti i voci o compensazioni ta voci i segno opposto
È PRINCIPIO DI CORRETTEZZA > secondo cui bilancio deve essere redatto adottando corretti cite
ele corrette regole di valutazione previste dall lege.
contabili
— La non applicazione di tali principi deve rappresentare solo un ‘caso eccezionale”.
principi di redazione
‘art. 2423.bis cc. illustra ‘principi di redazione”.
È PRINCIPIO DI PRUDENZA > secondo cui non si può procedere all'iscrizione in bilancio di utili non realzati,
ma si deve procedere ad iscrivere in bilancio le perdite anche se non definitivamente realizzate. > Questo
principio mira a determinare con cautela I risultato economico dell'esercizio.
PRINCIPIO DI REALIZZAZIONE > secondo cui sono iscrivibili in bilancio solo gli incrementi patrimoniali
realmente conseguiti all società (uti, plusvalenze ecc)
È PRINCIPIO DI DISSIMETRIA > secondo cu sno iscrivibili n bilancio | decrementi patrimoniali anche quando
iano solo presunti e non realmente concretizza
PRINCIPIO DI CONTINUITÀ DELL'ATTIVITÀ > secondo cui l bilancio deve essere redatto in una prospettiva di
continuazione dell'attività
* PRINCIPIO DI COMPETENZA > secondo cui il bilancio è un bilancio per competenza e non per cassa: ciò
Significa che le poste attive e passive vanno iscritte nel bilancio dell'esercizio a cul sono imputabili
La struttura
‘> Come già detto, il bilancio d'esercizio si compone: dello stato patrimoniale, del conto economico, della nota
Integrativa e del rendiconto finanziario.
STATO PATRIMONALE > schema a sezioni dive e contrapposte attivo e passivo.
AEATTIVO: vanno iscritti solo gli sementi patrimoniali positivi. > L'attivo comprende le seguenti macro-vo:
‘+ immobilizzazioni > formato da: immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie (beni durevoli della
società)
*. Attivo circolante > formato da: rimanenze, credit, dalla liquidità.
Anche se bene si fosse rivalutato nel tempo, solo qualora esso si desse si realizzerebbe la plusvalenza; per questo
motivo:
Inoltre, se il bene è di quell la cui utilizzazione è limitata nel tempo (es. macchinario), da costo deve essere detratta,
ognianno, la quota di ammortamento. > Infatti, le attività oggetto di ammortamento devono essere iscritte inbilancio
alloro VALORE CONTABILE, cioè al netto dei fondi ettifiativi.
Y_ l'avviamento è isrivibile solo se acquistato a titolo oneroso e non se generato internamente.
<_erediti devono essere iscritti tenendo conto del valore di presumibile realizzo.
Gli incrementi di produttività derivanti dalle spese di sulluppo sono Iscritti in bilancio al costo ma, per
prudenza, devono essere tenute delle riserve tali da coprire il loro valore.
A PASSIVO: vanno iscritti solo li clementi patrimoniali sgativi di cui patrimonio netto non fa parte, ma viene iscritto
nel passivo per convenzione). > I passiva comprende le seguenti macro-voci:
+. Patrimonio netto > formato da capitale sociale, riserve e utle (perdita) d'esercizio. — la Rea
© Capitale sociale — porzione del patrimonio netto soggetta a vincolo di indisponibilità. Se il
patrimonio netto è inferiore al capitale, a questo si fiancheranno (con segno negativo) iscrizioni
alla voce “perdita d'esercizio” 0 “perdite portate a nuovo"; Se il patrimonio netto è superiore al
capitale, a questo affiancheranno (con segno positivo) iscrizioni alla voce “utile d'esercizio”, “utili
portati a nuovo" 0 “riserva”.
Riserve —> formate da: riserva legale (riserva prevista obbligatoriamente dalla legge, che viene
formata prelevando, ogni anno, il 5% degli utili di esercizio finché essa non raggiunge il 20% del
capitale sociale), riserva statutaria (riserva prevista dallo statuto], riserve facoltative (riserve
deliberate dall'assemblea ordinaria e di cui questa può disporre liberamente)
© Utile (perdita) d'esercizio — risutato economico positivo (negativo) del conto economico.
* Fondiper rischi ed oneri > dove confluiscono le passività certe ele passività probabili es. società è convenuta
in giudizio perl risarcimento di un danno).
* Debiti > ripartiti per categorie di creditori
CONTO ECONOMICO > conto a scalare che contiene tutte le componenti positive e negative di reddito,
ll conto economico comprende le seguenti macro-voci: valore della produzione e costi.
Jltre, il conto economico rappresenta il valore integrale della
produzione e non solo il valore della produzione venduta (quindi, esso comprende anche l'incremento delle
rimanenze di magazzino, da aggiungere ai ricavi)
Allutile lordo vanno detratte le imposte in modo tale da ricavare l'utile netto (0 la perdita) dell'esercizio.
RENDICONTO FINANZIARIO — schema che evidenzia l'ammontare delle disponibilità liquide dell'impresa e la
relativa composizione (denaro in cassa, depositi bancari ecc)
ILtendiconto finanziario evidenzia, inoltre i flussi finanziari prodotti nell'esercizio, ossia le variazioni positive o
negative delle disponibilità, separando le variazioni derivanti dall'attività operativa da quelle derivanti dall'attività di
investimento e di finanziamento. -> Dunque, la rilevazione qui avviene per cassa e non per competenza.
NOTA INTEGRATIVA > documento descrittivo che serve a chiarire i documenti quantitativi l fine di avere una
conoscenza più completa dell situazione societari.
Le informazioni contenute nella nota integrativa sono in parte numeriche e in parte narrative e vengono
analiticamente presrtte dalla legge. —> Si tratta di informazioni relative alla composizione delle voci contabili ale
oro variazioni e ai criteri di valutazione applicati
Non appartiene invece al blanco d'esercizio la “relazione degli amministratori”, che accompagna il blanco stesso.
È RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI > resoconto, in parte numerico e in parte narrativo, contenente
un'analisi dell situazione dell società e dell'andamento dell gestione.
Ilprocedimento di formazione
il progetto di bilancio è redatto dall'organo amministrativo e viene approvato dall'assemblea ordinaria (dal consiglio
di sorveglianza nel sistema dualistico). > Solo con l'approvazione il bilancio acquista rilevanza giuridica.
Successivamente deve essere depositato presso ill.
vizi procedimentali ne determinano lannullbilità, salvi due csi di ulità: WGI RE IUSR ERESIA
> il legislatore ha previsto: che l'inpugnazione non può Le tro un bilanci l'approvazione
quelo successo € ch, sel revisore non ha formato rilevi blanc, l'imugnzione può esere proposta se
proviene dai soci) solo da quelli che rappresentano almeno il 5% del capitale sociale.
Nell'ordinamento giuridico italiano Una
regolamentazione è prevista soltanto per le società per azioni. Resta aperta la questione su quale disciplina debba
applicarsi al bilancio d'esercizio delle imprese che assumono forma giuridica diversa. > Tale questione è risolta solo
parzialmente dallart.2217 c.c. il quale stabilisce che, nelle valutazioni di bilancio, l'imprenditore deve attenersi ai
ritri stabiliti per bilanci delle società per azioni, seppur conii limite “in quanto applicobil”.
Tra le operazioni straordinarie della società rientrano: le TRASFORMAZIONI, le FUSIONI e le SCISSIONI.
La trasformazione della società
È TRASFORMAZIONE > procedimento che consiste nel cambiamento del tipo di organizzazione sociale.
L'art. 2500-bis c.c. prevede che l'invalidità dell'atto di trasformazione non può essere pronunciata una vota eseguita
a sua iscrizione nelR.1
Possiamo distinguere diverse tipologie di trasformazione: 1) la trasformazione omogenea, 2 a trasformazione
progressiva, 3) la trasformazione regressiva, 4) la trasformazione atipica, 5) a trasformazione eterogenea, 6) la
trasformazione della società cooperative.
ta trasformazione omogenea
È TRASFORMAZIONE OMOGENEA > trasformazione che non modifica lo scopa/fine (es. trasformazione da
società di persone ad altra società di persone o da società di capitali in altra società di capitali).
n particolare:
*latrasformazione da società di persone ad altra società di persone deve essere decisa all'unanimità;
+ la trasformazione da società di capitali ad altra società di capitali deve essere deliberata dall'assemblea.
In entrambi casi dovrà seguire l'iscrizione nel R., dalla quale decorrerà l'efficacia della trasformazione.
La trasformazione progressiva
È TRASFORMAZIONE PROGRESSIVA > trasformazione di società di persone in società di capitali.
iicondo la partecipazione ali il - Tuttavia, al soci che non ha concorso alla decisione spetti
L'atoditrasformazione deve risultare d atto pubblic, quale deve contenere tutte le indicazioni previste dll legge
per l'atto costitutivo. Inoltre, l'atto di trasformazione deve osservare le forme di pubblicità (sia relative al tipo adottato
Sia relative alla cancellazione dell'ente che effettua la trasformazione. — L'efficacia della trasformazione decorre
Sall'ultimo adempimento pubblicitario.
Ciascun soci ha diritto all'assegnazione di un numero di zioni i una quota proporzionale all partecipazione
ocile detenuta nella società d persone.
ritto di recesso.
Per quanto riguarda la RESPONSABILITÀ, i soci divengono limitatamente responsobil, tuttavia:
— In ogni caso, la liberazione si presume se i
La deliberazione di fusione deve risultare da atto pubblico.
Inoltre:
* nella fusione per incorporazione di società interamente possedute non è necessario determinare il rapporto
di cambio;
* nella fusione per incorporazione di società possedute almeno al 90% è necessario determinare il rapporto di
cambio.
La tutela dei creditori e dei possessori di obbligazioni
La fusione può essere attuata soltanto dopo il decorso di 60 giorni dalla data dell'iscrizione dell'ultima decisione di
fusione (30 giorni in caso di fusione tra società non azionarie) per evitare che creditori possano risultare pregiudicati
dall'operazione. —» Entro questo termine i creditori anteriori all'iscrizione 0 alla pubblicazione del progetto di fusione
possono presentare opposizione alla fusione (art. 2503 c.c). Tuttavia, l tribunale, qualora ritenga infondato il pericolo
di pregiudizio, può disporre che la fusione sia attuata nonostante l'opposizione.
È però possibile che le società coinvolte nella fusione abbiano l'esigenza Immediata di eseguire l'operazione. La fusione
anticipata può realizzarsi se ricorrono due requisiti
* consenso di tutti creditori delle società partecipanti anteriori all'iscrizione alla pubblicazione del progetto
difusione;
* pagamento dei creditori non consenzienti o deposito delle somme presso una banca.
La stipula dell'atto di fusione
3) L'ultima fase del procedimento consiste nella stipula dell'atto di fusione.
La fusione deve risultare da atto pubblico, anche se l'incorporante è una società di persone. Entro 30 giorni dalla
stipulazione, il notaio deve depositare latto di fusione per l'iscrizione nel R.. — Questa iscrizione ha efficacia
costitutiva poiché, da questo momento,
invalidità della fusione e i rimedi risarcitori
Come stabilito dall'art. 2405-quater,
— Resta salvo ll diritto al risarcimento del danno eventualmente spettante al soci 0 ai terzi creditori
danneggiati dlla fusione.
Le scissioni
A SCISSIONE > procedimento mediante il quale una società sì divide in due o più società
Conla scissione una società assegna tutto (scissione totale) 0 parte (scissione parziale) del proprio patrimonio ad una
0 più società beneficiarie preesistenti 0 di nuova costituzione (art. 2506 c.c)
Distinguiamo diverse tipologie di scissioni:
+. Selssione totale > la società che sì scinde assegna tutto Il proprio patrimonio ad una o più società beneficiarie.
— Questa operazione determina l'estinzione senza liquidazione della società scissa
*.Selssione parziale > la società che si scinde assegna solo porte del proprio patrimonio ad una 0 più società
beneficiare. > Ne consegue che la società scissa non si estingue ma continua ad operare con un patrimonio
ridotto.
©. Scissione in senso stretto qualora a società beneficiaria sia di nuova costituzione.
Scissione per incorporazione > qualora le società beneficiarie siano già esistenti.
* scissione omogenea > sell patrimonio della società scissa è assegnato!n tutto 0 in parte a società beneficiarie
dello stesso tipo.
* Scissione eterogenea > se il patrimonio della società scissa è assegnato in tutto 0 in parte a società
beneficiarie di tipo diverso.
— Non è consentita la scissione (totale 0 parziale) di S.p.A. in liquidazione che abbiano iniziato la ripartizione
dell'attivo.
Il procedimento di scissione
1) La prima fase del procedimento di scissione consiste nel progetto di scissione.
PROGETTO DI SCISSIONE > progetto redatto dagli amministratori di tutte le società coinvolte nella scissione,
corredato dagli stessi allegati e soggetto agl stessi obblighi pubblicitari previsti pe la fusione.
Il progetto di scissione deve contenere: i dati già presenti nel progetto di fusione, l'esatta descrizione degli elementi
patrimoniali da assegnare a ciascuna delle società beneficiarie e i criteri di distribuzione delle azioni 0 delle quote
delle società beneficiare.
Tuttavi, relativamente agli elementi dell'attivo la cui destinazione non è desumibile dal progetto:
* nel caso di scissione totale > tali attività sono ripartire ta le società beneficiare in proporzione della quota
del patrimonio netto assegnato a ciascuna di esse;
= nelcaso di scissione totale > tali attività rimangono in capo alla società scissa
Invece, relativamente agli elementi del passivo la cui destinazione non è desumibile dal progetto:
= nelcaso di scissione totale > rispondono in solido le società beneficiarie;
*nelcaso di scissione parziale > rispondono in solido la società scssa e le società beneficiarie.
Come nella fusione, è prevista la relazione degli esperti sulla congruità del rapporto di cambio ma per evitare inutili
costi, è prevista una deroga in caso di scissione in senso stretto.
La decisione e l'atto di scissione
2) La seconda fase del procedimento di scissione consiste nella decisione di scissione mediante l'approvazione
del progetto di scissione, che deve essere pubblicato secondo le stesse regole previste per la fusione.
L'ultima fase del procedimento di scissione consiste, come la fusione, nella stipula dell'atto di scissione può
essere effettuata soltanto dopo 60 giorni (30 giorni se alla scissione partecipano società non azionarie)
allserizione nel RI. dell'ultima decisione di sessione. — Entro questo termine ciascun creditore anteriore
all'iscrizione può fare opposizione.
La scissione anticipata può realizzarsi se ricorrono due requisiti
* consenso di tutti creditori anteriori alla pubblicazione del progetto di scissione;
* pagamento dei creditori non consenzienti o deposito dlle somme presso una banca.
La valutazione dell'eventuale pregiudizio dei creditori deve tener conto della sussistenza di un ulteriore requisito: la
responsabilità solidale di ciscuna società coinvolta nell'operazione, per | debiti della società scissa non soddisfatti
dalla società a cui fanno carico
L'atto di scissione deve risultare da atto pubblico. > La scissione acquista efficacia costitutiva dal momento in cui
avviene l'ultima iscrizione dell'atto di scissione nel R..
— Resta salvo il
diritto al risarcimento del danno eventualmente spettante ai soci ai terzi creditori danneggiati dalla scissione.
Selsslone non proporzionale e scissione asimmetrica
"È SCISSIONE NON PROPORZIONALE > è consentita decidere a maggioranza una scissione che preveda
un'attribuzione delle partecipazioni a soci non proporzionale alla loro partecipazione originaria.
È SCISSIONE ASIMMETRICA > con il consenso unanime dei soci della società scissa, è consentito che ad alcuni
di soci non vengano assegnate azioni o quote di una delle società beneficiarie, ma azioni 0 quote della società
I titoli di credito (cartacei ed elettronici)
— Il diritto di credito viene incorporato in un documento e per questo prende il nome di
“titolo di credito”. > Quindi l'elemento importante è l'INCORPORAZIONE DEL DIRITTO.
Innanzitutto possiamo distinguere titoli cartace! e titoli critturali (0 titoli demateritizzat)
La disciplina dei titoli cartacei è codificata negli artt. 1992, 1993 e 1994 c.c.
> Ciò significa che chi
acquista la proprietà del documento (In buona fede) diventa titolare del diritto anche se lacquisto è avvenuto
a non domino (cioè da chi non è ll proprietario) © il terzo proprietario (proprietario effettivo) non può
rivendicare il titolo nei suo confronti.
(Salvo per dolo 0 colpa grave). > Ciò significa che il possessore ha i diritto di pretendere la prestazione dal
debitore senza dover provare la titolarità del diritto stesso.
Possiamo distinguere tre categorie i titoli di credito:
"È TITOLI AL PORTATORE > (libretti di risparmio al portatore) > ll trasferimento avviene con la consegna del
titolo
A TITOLI ALL'ORDINE > (assegni, cambiali) + Iltrasferimento avviene con la consegna del titolo accompagnata
dalla girata
È TITOLI NOMINATIVI > (azioni) i nome del possessore compare su titolo e sul registro dell'emittente. + Il
trasferimento avviene con la consegna del titolo e attraverso due modalità transfert (indicazione del nome
dell'acquirente sul titolo e sul reistro dell'emittente) girata autenticata.
“Girata = dichiarazione con cui lreiore (grant) ordina al debitore di effettuare una prestazione in favore di un
atto creditore (giratario
Per quanto riguarda titoli scritturali al possessore del titolo cartaceo corrisponde il titolare del conto e alla consegna
del titolo corrisponde l'operazione di giro (addebito/accredito)
Titoli crtturali
Sono soggetti a DEMATERIALIZZAZIONE obbligatoriamente | titoli negoziati suì mercati regolamentati e
facoltativamente i titoli di massa non quotati. > La circolazione dei titoli dematerializzati avviene attraverso
movimentazioni contabili telematiche (operazioni di giro), consistenti nell'addeito e nell'accredito della quantità di
titoli.
La disciplina dei titoli crtturali ricalca quella di titoli cartacei, infatti:
è l'acquirente che ha ottenuto l'accredito a proprio favore in buona fede non è soggetto alla rivendicazione da
parte di precedenti titolari
+. allintestatario del conto sono opponibili solo le eccezioni a lui personali e quelle comuni a tuttgli lti titolari
diitoli della stessa seri;
+ il titolare del conto ha la legittimazione piena ed esclusiva all'esercizio dei diritti nascenti dal rapporto
documentato.
Le fattispecie di titoli di credito
Lefattispecie di itoli i credito sono:
è. Titoli di finanziamento > incorporano un diritto di credito avente ad oggetto una prestazione pecuniaria
(es. cambiali, titoli di Stato).
Titoli partecipativi > Incorporano una posizione giuridica rappresentativa della partecipazione economica
ad un'iniziativa produttiva (es. azioni, strumenti inanziari partecipativi,
Altri valori finanziari > incorporano posizioni giuridiche i varo tipo, come diritti opzione, quote di FCI
Titoli rappresentativi di merci > incorporano il diritto alla consegna di merci depositate presso un terzo o
trasportate da un vettore.
2) l'esistenza di fondi disponibil.
Come stabilito dlla legge, il termine per la presentazione dell'assegno bancario (che inizia a decorrere dalla data di
emissione dello stesso): & giorni se lassegno è “su piazza" (se luogo di pagamento coincide coni luogo di emissione)
© 15 giorni se lassegno è “fuori piazza” (se luogo di pagamento non coincide con i luogo di emissione). > Trascorso
questo termine: si estingue l'obbligazione di regresso dei grantie se il traente (ciente) dà al trattario (banca) lordine
di non pagare l'assegno, iltattario deve eseguirlo.
ll beneficiario può presentare l'assegno (per l'incasso) presso la banca dove l'emittente ha l conto corrente: intal caso
la banca è tenuta a verificare:
= la sussistenza dei fondi disponibili;
l'autenticità della firma del traente;
l'assenza di alterazioni dell'assegno;
la continuità delle girate
La banca può incorrere in responsabilità qualora non adempia | doveri richiesti
L'assegno circolare
» Nell'assegno circolare figurano 2 soggetti
emittente e beneficiario.
Nell'assegno circolare, è il trattario (banca) che emette l'assegno su richiesta del propria ciente,
Come stabilito dall legge, il termine per la presentazione dell'assegno circolare (che inizia a decorrere dalla data di
emissione dello stesso): 30,
L'assegno circolare è invalido se non contiene: 1) la denominazione dell'assegno circolare, 2) la promessa
incondizionata, 3) l'indicazione del prenditore, 4) l'indicazione del luogo e della data di emissione, 5) la
sottoscrizione della banca emittente.
Gli strumenti di pagamento alternativi
Invece, quando iltrasferimento di fondi ha luogo suiniz
va del soggetto creditore siha l
Per regolare gli strumenti alternativi, legislatore comunitario ha emanato la direttiva (PDS) sui “servizi di pagamento
nel mercato interno”. -» La PDS ha distinto due categorie di operazioni n base al soggetto che dà awio all'operazione:
operazioni su iniziativa del pagatore e operazioni su iniziativa del beneficiario.
Concessione di vendita
È CONTRATTO DI CONCESSIONE DI VENDITA > contratto con cui concedente (produttore) sì obbliga a fornire
al concessionario i propri prodotti, a fronte dell'obbligo di quest'ultimo di acquistare venderî, con 0 senza
esclusiva sul mercato, attraverso un'attività promozionale, solitamente controllata dal concedente (es.
concessionari automobilistici
— Sì tratta di un contratto atipico in quanto non disciplinato dlla legge Il contratto di concessione di vendita si
differenzia dal contratto di agenzia n quanto i concessionario acquista beni che rivende direttamente al pubblico e,
quindi, sopporta sia il rischio dell'attività di commercilizzazione che il rischio del mancato pagamento da parte del
cliente.
Contratto di affiliazione commerciale (franchising)
È CONRATTO DI AFFILIAZIONE COMMERCIALE > contratto con cui un imprenditore (affilante 0 concedente)
attribuisce ad un altro imprenditore (affiliato), verso un determinato corrispettivo il dirito all'uso di un
marchio, insegna, denominazione commerciale e gli fornisce un'assistenza tecnica e commerciale, per la
commercialzzazione di beni che possono essere prodotti allo stesso affiante 0 dall'affiiato.
Il contratto deve essere stipulato per iscritto e non può avere durata Inferiore a 3 anni. — L'accordo deve specificare
lespese egli investimenti iniziali carico dellaffiato e le modalità di determinazione delle royalties (ossia i compensi
spettanti ll'ffilante sulle vendite realizzate dll'affilato)
Gli obblighi dell'affiato sono: non trasferire la sede dell'attività e mantenere la massima riservatezza sulle
caratteristiche dell'attività.
Contratto di subfornitura e subappalto
È CONTRATTO DI SUBFORNITURA + contratto caratterizzato dall'obbligo da parte di un imprenditore di
eseguire, per conto di un'impresa committente, lavorazioni sulla materia prima o su prodotti semilavorati
forniti dal committente, oppure di realizzare prodotti e servizi destinati ad essere incorporati nell'attività
‘economica del committente 0 nella produzione di un bene complesso.
La legge ha previsto alcune tutele a favore del subfornitore, poiché viene considerato “CONTRAENTE DEBOLE”.
Il contratto deve essere stipulato per iscritto (a pena di nullità > Nel contratto devono essere indicati termini di
pagamento che non possono eccedere i 60 giorni dal momento della consegna. Inoltre, in caso di ritardo, il
subfornitore ha dirito agli interessi moratori.
È CONTRATTO DI SUBAPPALTO > contratto con il quale l'appaltatore, incaricato di realizzare un'opera o un
servizio dal committente, affida ad un altro soggetto il compimento degli stess lavori
l'appaltatore non può dare in subappalto l'esecuzione dell’opera 0 del servizio se non è stato autorizzato dal
committente. >
Il contratto di subappalto vincola esclusivamente le parti contraenti e ad esso si applicano le norme previste per
l'appalto. + Nei contratti i subappalto è diffusa la clausola “IF AND WHEN', in virtù della quale l'appaltatore si
impegna a pagare il corrispettivo del subappalto solo dopo aver ricevuto il pagamento da parte del committente
principale.
Ml mandato
A MANDATO > contratto mediante il quale una parte (mandante) affida ad un'altra (mandatario) i compito di
compiere, per suo conto, uno 0 più atti giuridici (art. 1703 c.c.
Distinguiamo due tipi di mandato:
* Mandato senza rappresentanza > gli effetti giuridici degli atti compiuti dal mandatario sì verificano
direttamente in capo al mandatario.
Mandato con rappresentanza > gli effetti giuridici degli atti compiuti dal mandatario si verificano
direttamente in capo al mandante.
ll mandato è normalmente a titolo oneroso; può riguardare uno specifico affare 0 una categoria di affari e può essere
concluso a tempo determinato o indeterminato.
L'obbligo (principale) del mandante è quell di provvedere a fornire la provvista (finanziari). poteri del mandatario
sono: dare istruzioni vincolanti per il mandatario e revocare il mandatario in qualsiasi momento.
Gli obblighi del mandatario sono: l'esecuzione dell'incarico con la diligenza del buon padre di famiglia e informare il
mandante di tutte le circostanze che potrebbero indurre il mandante a rdeterminare o revocare l'incarico.
La mediazione
È MEDIAZIONE > “mediatore” è colui che mette in relazione due 0 più parti per la conclusione di un affare,
senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza 0 di rappresentanza (art.
musa ce)
Le parti (messe in contatto dal mediatore) sono libere di concludere o meno il contratto.
* Se le parti non concludono il contratto, grava su di esse l'obbligo di rimborso delle spese sostenute per
l'attività prestata.
* Se le parti condludono i contratto, grava su di esse l'obbligo di corrispondere il compenso al mediatore.
— Il mediatore deve essere IMPARZIALE nel svolgere il suo ruolo, per questo egli non deve obbligarsi ad adoperare
pellini fico di una dell A
L'agenzia
"È AGENZIA > contratto con cui una parte (agente) assume stabilmente l'incarico di promuovere, dietro
corrispettivo, la conclusion di contratti nell'interesse dell'altra parte (oroponente) in una zona determinata
(art. 17426)
Il rapporto di agenzia dà vita ad un'impresa ausiliaria.
Il contratto deve essere stipulato in forma scritta (ad probationem) e deve contenere degli elementi essenziali: 1) la
stabilità dell'incarico, 2) il riferimento ad una determinata circoscrizione territoriale, 3 l'obbligo di promuovere la
conclusione di contratti cu perfezionamento è rimesso al preponente.
» Nel promuovere la conclusione dei contratti, l'agente deve operare secondo le istruzioni del preponente e deve
adoperarsi per fargli conoscere i prodotti o l'attività. Il preponente, invece, ha l'obbligo di corrispondere all'agente il
compenso pattuito.
Salvo che sia diversamente ai EIZO
Il contratto di agenzia può essere stipulato a tempo determinato 0 indeterminato (salvo il diritto di recesso con
obbligo di preavviso in quest'ultimo caso). -> Con la cessazione del contratto, l'agente ha diritto ad un'indennità di
fine rapporto ed è libero da ogni obbligo (a meno che non i fosse vincolato ad un patto di non concorrenza),
I contratti i approvvigionamento finanziario
L'impresa manifesta tipicamente bisogni finanziari.
Tra bisogni finanziari possiamo distinguere:
«bisogno di reperire risorse finanziarie > che viene soddisfatto mediante i contratti i finanziamento, tra
quali assumono rilevanza i contratti bancari;
bisogno di canalizzazione dei pagamenti > cioè di disponibilità di strumenti e servizi per la veicolazione (in
entrata e in uscita) dei flussi i denaro. Funzionali questo scopo sono contrattsipulai coni istituti bancari
contratto di conto corrente) o con altri operatori (contratti congli emittenti di carte di credit)
bisogno di copertura dal rischio finanziario > cioè di protezione di fronte ad una possibile, futura perdita
patrimoniale. Funzionali a questo scopo sono i contratti i assicurazione.
sistema finanziario
Possiamo distinguere due tipologie di bisogni finanziari:
* bisogni finanziari in senso stretto > bisogno dell'impresa di fare prowista dei mezzi necessari alla
costituzione dell'impresa stessa;
bisogni finanziari in senso lato > comprende i bisogni di copertura e gestione del rischi.
SISTEMA FINANZIARIO > insieme di strumenti, intermediari e mercati dove si generano rapporti di debito e di credito
che consentono il trasferimento di risorse finanziarie da soggetti in surplus a soggetti in deficit.
Lo scambio finanziario può essere:
* Scambio diretto e autonomo > caratterizzato dal fatto che i soggetti in deficit incontrano direttamente |
soggetti in surplus, senza alcun intermediario.
= a corpo, che prevede la fissazione globale del corrispettivo;
=. a misura, che prevede la fissazione del corrispettivo sulla base della singola unità di misura.
Gli elementi caratterizzanti contratto sono la prestazione di fare dell'appaltatore e a sua esecui
apparato organizzativo con gestione a suo rischio
Il codice consente ad entrambi i contraenti di chiedere all'altro una revisione del prezzo, qualora vi siano aumenti o
riduzioni imprevedibili del costo dei materiali della mano d'opera.
La disciplina prevede poi le varianti dell’opera rispetto al progetto, che si distinguono in:
= varianti proposte dall'appaltatore (che devono essere approvate, in forma scritta, dal committente);
= varianti necessarie ai fin di un'esecuzione a regola d'arte;
*. varianti ordinate dal committente.
Al committente sono assegnati diversi diritti in corso di esecuzione dell'opera: il DIRITTO DI RECESSO DAL CONTRATTO
(quando non abbia più interesse alla prosecuzione del contratto, salvo l'obbligo di tenere indenne l'appaltatore per le
Spese sostenute) eil DIRITTO DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO (nel caso in cui l'opera sia divenuta impossibile per causa
‘non imputabile ad alcuno dei contraenti).
Al completamento dell'opera da parte dell'appaltatore, deve seguire la verifica da parte del committente (collaudo)
e la sua accettazione. -» Da questo momento decorre l'obbligo dî pagamento del prezzo.
Anche dopo l'accettazione, il committente può far valere le garanzie per vizio difformità. Infie, il contratto di appalto
prevede una responsabilità per l'appaltatore peri vizi iù gravi, ossia per casi d rovina egravi difetti di beni immobili
dò i Y l'oper li
anno dalla scoperta.
Itrasporto
= TRASPORTO + contratto con cui il vettore si obbliga nei confronti dell'altra parte, a trasferire, verso
corrispettivo, persone 0 cose da un luogo ad un altro,
Gli elementi caratterizzanti contratto sono:
*._ l'obbligazione del vettore di trasferire persone 0 cose da un luogo all'altro;
*. l'obbligazione del passeggero 0 del mittente al pagamento del prezzo;
» il viaggio che il vettore compie da un luogo all'altro.
llcontratto di trasporto è a forma libera: si tratta di un contratto consensuale, che si perfeziona con la manifestazione
del consenso delle parti.
— In relazione al TRASPORTO DI PERSONE, il vettore è responsabile per i danni arrecati al viaggiatore, salvo che il
vettore dia prova di aver adottato tutte le misure idonee per evitare il danno.
— In elazione al TRASPORTO DI COSE, il vettore ha l'obbligo di custodire la merce ed è responsabile nel caso di perdita
0 avaria delle cose trasportate, salvo che egli dia la prova che la perdita o l'avara a siano derivate da caso fortuito.
Servizi della società dell'informazione
È CONTRATTO DI HOST PROVIDING > contratto in base al quale un soggetto (hosting provider) fornisce alla
controparte uni spazio informativo allocato su un server per ospitare delle pagine web, rendendole così
accessibili agli utenti mediante l'utilzzo di internet (es. caricamento di un video su YouTube].
È CONTRATTO DI ADESIONE AI SOCIAL NETWORKS > contratto che disciplina le modalità di creazione, di
utilizzo e di cancellazione di un profilo da parte di un utente su un determinato sociale (es. contratto di
iscrizione ad instagram)
Le clausole più utilizzate sono le “CLAUSOLE DI MANLEVA", con le quali ll committente, in considerazione della
difficoltà da pate del fornitore del servizio di verificare contenuti caricati nello spazio acquisto, siimpegna a tenere
indenne quest'ultimo da qualssia pretesa proveniente da terzi,