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Riassunto manuale "La lotta per le investiture. Una rivoluzione medievale" - D'Acunto, Appunti di Storia della Chiesa

Riassunto completo del manuale "La lotta per le investiture. Una rivoluzione medievale (998 - 1122)" di Nicolangelo D'Acunto per l'esame di Storia della chiesa medievale del prof. Riccardo Parmeggiani.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 20/03/2023

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Scarica Riassunto manuale "La lotta per le investiture. Una rivoluzione medievale" - D'Acunto e più Appunti in PDF di Storia della Chiesa solo su Docsity! LA LOTTA PER LE INVESTITURE • Riforma dell’XI secolo = lotta per le investiture • Dictatus papae e lettere di Gregorio VII—>manifesto di un orientamento ideologico di riformatori che si sarebbe rivelato in grado di porre il tema della superiorità del papato su ogni autorità terrena • Guerra combattuta tra riformatori gregoriani e impero fu combattuta sia con armi che con parole • Ogni progettualità oggettivamente innovatrice all’epoca andava nascosta sotto il velo della re- formatio ossia della riforma intesa come ritorno a una forma considerata migliore • Significato del termine riforma—>vuol dire ritorno a forma anteriore con riparazione guasti dovuti al tempo oppure bisogno di restaurare una sorta di mondo perduto e oggettivamente migliore? • Dualismo tra aspirazioni più genuine della riforma e sue realizzazioni solo clericali e quindi lontane da ideali di rigenerazione corpo ecclesiale da cui da cui riforma avrebbe preso le mosse • Prima caratteristica fondamentale della riforma del papato: il soggetto riformatore si modifica man mano che i suoi progetti si realizzano—>riformatio crescit cum reformatoribus (Gregorio Magno) LA RIFORMA IMPERIALE • impero—>elemento di raccordo tra episcopati e comunità locali Monachesimo e Riforma ecclesiastica • Scritti di Pier Damiani rispecchiano contraddizioni e potenzialità della partecipazione dei monaci alla riforma ecclesiastica • Romualdo: padre degli eremiti che devono rendere conto della propria vita—>quella di R era una forma intermedia di ermetismo; R è un eremita che fonda una comunità di eremiti— >monachesimo camaldolese • Anni 60 XI secolo—>tensioni tra gruppo riformatore romano e corte imperiale trovano punto di non ritorno in scisma di Cadalo LE NUOVE REGOLE DEL GIOCO: DA LEONE IX AD ALESSANDRO II • Leone IX—>scelto da Enrico III (imperatore) come papa ma lui si fece anche eleggere regolarmente da clero e popolo—>segue procedura canonica—>scelta ritenuta inizio della riforma ecclesiastica vera e propria, sensibilità nuova—>ciò ha offuscato reale novità del pontificato di Leone IX: primo vero papa imperiale dell’età delle riforme—>sua riforma fu all’insegna dell’imperializzazione del papato • Elegge ildebrando come economo della chiesa romana—>inizia così l’avvento di una nuova classe dirigente che aveva come missione la lotta alla simonia • Bonizone fa coincidere assunzione Ildebrando come economo con inizio rivoluzione • Ecclesiastici e monaci di alto livello imperiale—>testimonianza del fatto che curia pontificia è un sottoinsieme di quella imperiale, o quantomeno sono vasi comunicanti • Quella del papa era una vera e propria corte con Leone IX • Paradossalmente è stato l’imperatore stesso a dare l’impulso decisivo alla rivoluzione e ad aver rafforzato il papato—>ha fornito modello organizzativo che avrebbe continuato a funzionare a lungo, anche dopo morte di Leone IX • Simonia—> tentativo di ottenere una carica ecclesiastica versando denaro; deriva da Simone, mago che secondo gli Atti degli Apostoli chiese agli apostoli di poter comprare la capacità di conferire lo spirito santo imponendo le mani come fanno loro • Inizialmente era problema teologico e canonistico, poi diventò problema politico • Nei sinodi convocati da Leone IX si delinearono due posizioni distinte riguardo la simonia: • Quella più radicale (sostenuta da Umberto di Silva candida) che affermava che le ordinazioni impartite da simoniaci fossero da ritenersi del tutto prive di validità; i simoniaci erano eretici perché si consideravano superiori allo spirito santo, pensavano di poter acquistare lo spirito santo come Mago Simone—>i simoniaci non erano quindi in grado di trasmettere lo spirito santo e per questo le loro ordinazioni erano nulle, era irrilevante che fossero state amministrate gratis—>si arriva a dualismo tra chiesa di cristo e quella dell’anticristo • Secondo Pier Damiani invece il vero autore del sacramento non era chi lo amministrava ma Cristo, quindi riconosceva validità ordinazioni di quanti erano stati ordinati gratuitamente da simoniaci—>operava comunque distinzione tra chi ha comprato l’ordinazione e chi è stato ordinato gratuitamente da un simoniaco—>Liber Gratissimus • • • Esito del sinodo del 1061—>si trova via di mezzo tra posizione di Umberto di Silva candida e quella di Pier Damiani—>ciò che era considerato valido rispetto al passato era del tutto proibito relativamente al futuro—>quindi nel futuro ordinazioni fatte gratuitamente da simoniaci sarebbero state ritenute prive di validità—>=rifiuto essenza del pensiero di PD—>risposta dei simoniaci: non si compra il sacerdozio ma il possesso di beni—>sia PD che UDSC rifiutano distinzione tra consacratio e res Ecclesiae • Durante lotta per le investiture si rianima dibattito su eucarestia—>c’è chi dice che cristo non è realmente presente ma solo simbolicamente e chi dice invece che cristo è sempre realmente presente nei sacramenti • Eresia: da anni 40 secolo XI concetto usato per stigmatizzare comportamenti tenuti e dottrine professate da chierici simoniaci e nicolaiti che persero connotazione ortodossia per essere relegati in ambito eresia (Concezione sfumata del termine) • A partire da fine anni 70 secolo XI—>tema corruzione sacerdoti in relazione a simonia perdette importanza—>lotta alla simonia passò in secondo piano rispetto a problemi che guerra tra Enrico IV e Gregorio VII aveva provocato—>purezza rituale o regolarità ordinazione chierici erano irrilevanti di fronte a necessità di portare dalla propria parte il maggior numero di vescovi e grandi abbati—>discussione assume connotati sempre meno teologici e sempre più spiccatamente giuridici • Risultato più eclatante riforma ecclesiastica XI sec—>celibato clero chiesa cattolica • Se una donna va con un chierico—>lei diventa schiava • Chierici devono risiedere nel claustrum della chiesa che officiavano ed è vietata coabitazione con donne • Figli nati da unioni concubinarie di chierici non avevano diritto né a patronimico né a eredità paterna • Inoltre c’era necessità di riformare gerarchia ecclesiastica per fare in modo che stile di vita chierici fosse ≠ da quello dei laici, come modello la vita monastica • PD è apertamente antinicolaita (contro nicolaismo)—>ritiene clero di Milano esemplare; in quel clero però il matrimonio dei chierici era giustificato sulla base del canone 10 del concilio di Ancyra (314)—>al momento dell’ordinazione si può scegliere o meno il celibato • A metà del secolo XI presero corpo in Occidente: riflessione teologica, legislazione e intensa opera di propaganda tese a instaurare disciplina del celibato ecclesiastico rigorosa e uniforme • Argomentazioni di PD a sostegno del celibato del clero: • Cristo ha scelto di nascere da una vergine, e anche colui che ne svolge il ruolo di padre era vergine; quindi non potrà mai discendere su un uomo non puro; l’uomo giacendo con una prostituta si fonde con il suo corpo, non si possono prendere le membra di Gesù e farne membra di una prostituta • Inoltre vescovo e sacerdoti esercitano ruolo di paternità spirituale su tutti—>giacere con qualcuno sarebbe incesto, in quanto sua figlia spirituale • Non c’era più distinzione tra sposati e concubini—>tutti erano fornicatori se non addirittura eretici in quanto nicolaiti • Scisma del 1054 sancì definitiva differenziazione disciplina celibataria occidentale da quelle della chiesa orientale • Gregorio VII continua la lotta contro il nicolaismo —> ai nicolaiti stesse pene che vengono inflitte ai simoniaci • Peccato più grande del nicolaita non consiste nel commercio carnale, ma le’’uso sacrilego del patrimonio ecclesiastico • Nel Concilium Pictavense del 1078, Gregorio VII vieta matrimonio a sacerdoti, diaconi e suddiaconi; vieta inoltre ordinazione a figli dei sacerdoti e accumulo delle prebende al clero • Primo concilio laternanense—>1123—>pone fine alla lotta per le investiture; inoltre vieta al clero di vivere con donne “diverse da quelle con cui il concilio di Nicea ha concesso di vivere per necessità” • Secondo concilio laternanense—>suddiaconi o superiori beccati con concubine o mogli vengono privati dell’ufficio e del beneficio ecclesiastico • Risultato più evidente e clamoroso di riforma secolo XI: divaricazione sempre più profonda di prerogative, genere di vita e competenze di chierici e laici milanesi—>Damiani non lo accetta perché ritiene che gettino discredito su istituto sacerdotale in quanto tale • Quelli contro Mezzabarba sono i vallombrosani • Andrea di Strumi insiste su consonanza tra patarini milanesi e quel movimento fiorentino di cui si parla sopra—>vallombrosani sono per lui martiri per verità come lo erano stati Arialdo ed Erlembaldo • Nel sinodo quaresimale del 1067 anche PD si schierò contro i vallombrosani, l’unico che li difese fu Ildebrando (futuro Gregorio VII) • Alessandro II cerca di rompere legame che vallombrosani cercavano di stabilire con fedeli laici richiamandoli alla stabilità loci imposta da regola benedettina e da canone IV concilio di Calcedonia • Gregorio VII una volta divenuto papa mantenne la promessa di favorire fondazioni vallombrosane e loro, dalla loro parte, ne appoggiavano la lotta per la riforma GREGORIO VII ED ENRICO IV: UNA RIVOLUZIONE PER DUE • Papa a furor di popolo: • Ci giunge il Registro di Gregorio VII (Ildebrando)—>raccolta di lettere—>testimonianze preziose di operato e pensiero di Gregorio VII—>ricco contenuto informativo • Si apre con resoconto ufficioso di elezione pontefice—>in elezione papa era stato disatteso Decretum in electione papae del 1059: imperatore non era stato coinvolto • Con scelta nome Gregorio VII voleva evocare come modello Gregorio Magno, pontefice altomedievale che meglio aveva incarnato visione forte del papato e del suo ruolo • Anche racconto insediamento fatto da Bonizone di Sutri è dominato da ossessione di dimostrare che tutte le procedure erano state rispettate • Gregorio VII ammonisce subito Enrico IV dicendogli che non avrebbe più tollerato la vendita da parte sua degli episcopati—>gli intima di dichiararsi suddito della sede apostolica—>dà impressione di avere fretta di aprire subito guerra con l’imperatore • Bonizone ci racconta questa vicenda e addirittura nel suo racconto assolve Gregorio VII da ogni accusa dicendo che il vero colpevole è Enrico IV che non deve intromettersi nella nomina dei vescovi perché è un compito del papa—>la rivoluzione può cominciare • Prime schermaglie: • Linee del pensiero di Gregorio VII: papa dettava tempi e modi incoronazione imperiale; potere regio riguardava laici e non poteva intromettersi in governo Chiesa; regno e sacerdozio dovevano procedere in concordia e armonia, ma spettava a papa stabilire condizioni per le quali tale unità di intenti era possibile e realizzabile—>siamo al limite della provocazione— >gregoriani mettono in discussione legittimità potere imperiale • Enrico IV: riformatore o conservatore tradizionalista? • Viene sottolineato in questo periodo potere sacrale dell’imperatore in antitesi con quanto dice Gregorio VII—> imperatore ha ruolo di mediazione tra dio e mondo, è vicario di cristo, titolo che deve essere conteso al sovrano dal papa • Enrico IV incentra su Spira la sua opera di rinsaldamento strutturale e simbolico del potere regio contro vescovi e aristocrazia • Tentativo gregoriano di demitizzazione potere imperiale • Enrico IV fece diverse riforme strutturali che modificarono i funzionamenti effettivi dell’Impero • Come sottolinea Karl Bosl, Enrico IV cerca di costruire un nuovo stato davanti alla catastrofe della lotta per le investiture—>3 direttrici fondamentali: 1. Concentrazione alta giustizia nelle mani del re 2. Legislazione della pace 3. Organizzazione dei beni fiscali su base signorile • Stabilizzazione impero a cui si arrivò nel secolo XI dipese da trasformazione costituzionale che portò ad aumento peso specifico dei principi nella definizione stessa del potere regio— >trasformazione equilibrio tra diverse componenti costitutive dell’impero—>ha subito impennata in coincidenza con minorità di Enrico IV—>principi hanno approfittato della crisi del potere centrale fino ad arrivare a pieno controllo risorse economiche imperiali • Presenza militare molto massiccia—>consente a Enrico IV di conferire a potere imperiale livello di efficacia e controllo territorio inusuale che limitava potere aristocrazia sassone • Vittoria definitiva di Enrico IV sui Sassoni mise in difficoltà la restante aristocrazia del Regno di Germania che cominciò a sentirsi minacciata dai metodi di governo del sovrano. • • I toni si alzano: i Dictatus papae e la prima scomunica di Enrico IV • Sinodo quaresimale del 1075: svolta nei rapporti con la corte tedesca; Questo sinodo secondo Arnolfo vietò al re di inferire nel conferimento degli episcopati e allontanò tutti i laici dalle investiture • In questo sinodo vengono sospesi i diversi consiglieri di Enrico IV e i vescovi reagirono contro i provvedimenti del sinodo—> vescovi ritenevano che solo un sinodo potesse assumere provvedimenti a carico loro, mentre Gregorio VII pretendeva di agire anche da solo • Il Dictatus papae composto da 27 proposizioni rappresenta il manifesto della rivoluzione gregoriana; è privo di datazione e ci è pervenuto all'interno dell'originale del registro di Gregorio VII; datazione tradizionale: fine febbraio inizio marzo 1075 • Opinione prevalente tra studiosi e che DP sia una serie di massime raccolte in documento personale non destinato alla pubblicazione • Quindi possiamo dire che il DP era uno strumento di lotta politica da usare contro chiunque si opponesse all'ordine di cose voluto da Dio che coincideva con il pensiero di Gregorio VII • Secondo Giovanni battista Borino, il DP era un indice proposto dal Papa a Pier Damiani per un libro che affermasse il primato del Papa • ANALISI DEL DICTATUS PAPAE: • Prima proposizione riguarda la chiesa romana che è stata fondata solo da Dio—> a sostegno di ciò i gregoriani invocano Matteo 16,13-20 "tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa” • Quindi la chiesa romana non può mai sbagliare (prop XXII) chi non concorda con essa non è considerato cattolico (XXVI)—> chiesa romana infatti rappresenta secondo Gregorio la pietra di paragone su cui giudicare ortodossia dottrinale • Vero protagonista DP è il papa—>22 proposizioni lo riguardano direttamente • Papa è l'unica autorità universale, solo lui spettano uso delle insegne imperiali e bacio del piede • Un tema centrale in questo testo è l'Imperializzazione del papato, la quale con Ildebrando diventa qualcosa di nuovo—> si passa infatti da imitazione funzionamenti ad appropriazione elementi simbolici della tradizione imperiale • Obiettivo del testo e limitare le pretese universalistiche dell'impero: Papa può deporre l'imperatore (12) Papa può sciogliere i sudditi dal vincolo di fedeltà al sovrano se questo è giudicato iniquo (27) • Papa poteva riorganizzare istituzioni monastiche ed ecclesiastiche trasferendo, deponendo o reintegrando i vescovi • Papa può deporre gli assenti, è ingiudicabile e rappresenta suprema istanza di appello per tutte le chiese • Inoltre il Papa per i meriti di San Pietro è reso santo (23) • Al sinodo di WORMS Gregorio viene attaccato • Vescovi scrivono una lettera con la quale comunicano formalmente a Gregorio che essi non lo consideravano Papa perché non lo era mai stato dato che nella sua elezione non era stata seguita la procedura corretta • Papa viene accusato di voler sovvertire l'ordinamento del mondo voluto da Dio e per questo anche Enrico Quarto appoggia la sentenza emanata dai vescovi a Worms • Come reazione Gregorio scomunica vescovi lombardi e tedeschi che avevano partecipato al sinodo e depone Enrico IV—>fatto che non era mai avvenuto, un papa non aveva mai deposto un imperatore finora • Papa sta andando in Germania per incontrare Enrico IV per appacificassi, Enrico gli va incontro a Canossa • La fine di un mondo: Canossa • Importante fonte che narra l'episodio avvenuto al castello di Canossa è la lettera di Gregorio che narra che il re rimase tre giorni davanti al portone del castello il misero abbigliamento e a piedi nudi supplicando e piangendo • È un episodio chiave perché mette in luce la crudeltà di colui che avrebbe dovuto insegnare a tutta la cristianità perdono e mansuetudine del buon padre ma che appare come un tiranno violento e senza cuore • Il papa accetta le supplice di Enrico—>è tornata la pace • A Canossa il sovrano si era comportato come un ribelle sconfitto che in quanto tale doveva fare atto di sottomissione dandosi nelle mani di colui che era uscito vincitore dal conflitto, il Papa • È evidente come tutto ciò che è avvenuto avesse poco di naturale o spontaneo ma fosse risultato di meditate strategie e reazioni in tempo reale di fronte alle mosse dell’avversario • Quanto avvenuto a Canossa lasciava aperti più problemi di quanti non ne avesse risolti perché il suo risultato politico era ambiguo e soggetto a interpretazione • Il più grande interrogativo di questa questione è: Gregorio perdonando Enrico lo ha solamente sciolto dalla scomunica o lo ha reintegrato nel pieno possesso dei suoi poteri di re e potenziale imperatore? • In questo contesto i sassoni e i principi tedeschi non erano affatto contenti della pacificazione raggiunta dal re con il Papa tant'è che non ne riconoscevano alcun riverbero effettivo sul piano politico istituzionale • A meno di due mesi da Canossa i principi tedeschi e i sassoni elessero un nuovo re di Germania: Rodolfo di Svevia—> avevano messo re e Papa davanti all'accaduto e non ne temevano la reazione—> agirono come se a Canossa non fosse successo niente • È stato assassinato Cencio di Giovanni Tignoso che probabilmente era il nobile romano che costituì Gregorio Papa alla morte di Alessandro; quindi uccidere cencio significava colpire personalmente Gregorio indebolendo militarmente le famiglie che avevano sostenuto il partito riformatore • La legittimazione della violenza rivoluzionaria: la militia Christi • Cencio di Giovanni tignoso fu considerato il primo martire dei tempi nuovi, un martire dei gregoriani ma al tempo stesso servì a descrivere una figura in edita, quella del perfetto Miles Christi • Cencio era un laico molto simile a preti e monaci—> Pier Damiani gli disse di non sottrarre tempo al suo ufficio; infatti secondo Pier Damiani per il laico investito di ufficio pubblico il fatto stesso di amministrare la giustizia equivaleva alla preghiera per il monaco, pregare troppo equivaleva a ricerca egoistica del proprium commodum • Cencio espresse col Papa la volontà di entrare in monastero ma il Papa glielo vieto ordinandogli di conservare la sua carica per continuare a combattere per la giustizia; Pier Damiani invece avrebbe appoggiato la scelta di cencio—> così avrebbe vissuto la sua milizia per Cristo (atteggiamento simile a quello di Papa Alessandro II con Erlembaldo) • Non possiamo comunque parlare di spirito antimonastico di Gregorio VII—> Papa infatti si comporta così perché sa di avere bisogno di principi che temono e amano Dio (difficili da trovare) non solo contro l'imperatore ma per il ruolo che svolgono amministrando rettamente la giustizia • Quando cencio venne ucciso non fu sconfitto ma ottenne con il martirio la vera vittoria del cristiano, la sua vicenda paletta all'interno del grande disegno provvidenziale • Come era possibile che i martiri usassero le armi per offendere e uccidere? Nell'alto medioevo è legittimato uso di violenza da parte del re in quanto difensore della chiesa e così anche i suoi sudditi—>durante il pontificato di Gregorio VII è diverso: popolo è giustificato nell’uso delle armi in quanto cristiani, non in quanto sudditi del re—> il cristiano doveva quindi combattere contro gli eretici per il re celeste • Tutti i Cristiano erano chiamati a essere milites Dei • C'è una visione diversa della Christiana Militia: per Bernoldo cencio non è al servizio di Dio ma di San Pietro, cioè del Papa perché la sua lotta è volta a debellare gli scismatici; per Bonizone Cencio rappresenta la figura del perfetto Miles Dei, lotta contro l’eresia • Il mondo monastico faticava a riconoscere una forma di milizia non metaforica che scardinava lo schema degli ordini in cui la vita monastica era considerata il culmine dell'esperienza cristiana • Si ravvisava quindi ancora una volta la differenza tra idea di milizia Christi al servizio del papato che andava maturando negli ambienti gregoriani e idea tradizionale per la quale solo il regnum poteva servirsi di siffatti strumenti • Avvenimenti legati alla lotta tra papato e impero nel secolo 11º rappresentarono un momento di coagulo di forze militari e ideali senza le quali sarebbe stato impensabile il ruolo assunto dalla sede Apostolica nella promozione e nella guida del movimento crociato • Effetto più clamoroso della desacralizzazione del potere politico attuata da Gregorio settimo: idea che il cristiano in quanto tale e non più in quanto suddito del re potesse conseguire dei meriti spirituali combattendo • Durante l'episcopato di Anselmo quarto da Bovisio troviamo la prima attestazione esplicita dell'organizzazione comunale in un atto privato del 1097 • Alcune caratteristiche fondamentali della situazione milanese nell'ultimo decennio del secolo 11º: • Dibattiti e proteste su Nicolaismo e simonia ormai avevano perso significato concreto • In città arcivescovi e nascente comune erano impegnati in opera di pacificazione e ricomposizione del quadro politico religioso • C'è consapevolezza che pace interna della chiesa era utile per tutta la società, esiste retorica della pace cittadina • Successo di urbano era possibile solo dove Matilde di Canossa riusciva a garantirgli suo aiuto politico e militare; nella maggioranza delle città i vescovi erano schierati con Enrico e Clemente • Successo della prima crociata: consolidamento nuovo equilibrio politico ecclesiastico di Milano, ma incoraggiava anche arcivescovo a organizzare nuova impresa in oriente • In Toscana la situazione era simile a Milano e il vescovo stava cercando di ricomporre i conflitti interni alla città e tra le città e il contado • Lodo delle torri: Daiberto fu garante costituzionale di questa pace; per porre fine a conflitti il documento vieta di costruire o restaurare torri oltre una certa altezza determinata sulla base di un edificio preesistente; le preesistenti dovranno essere abbassate fino all'altezza consentita—> altezza della torre era considerata una specie di indicatore della potenza della famiglia che vi abitava • A Pisa come a Milano la civitas si stava organizzando in forme istituzionali rinnovate soprattutto per regolare i conflitti tra le famiglie più potenti che stipularono a questo scopo un patto giurato—>chi viola il patto è scomunicato • QUINDI, CONCLUDENDO: È difficile stabilire una meccanica derivazione del movimento comunale dalla lotta per le investiture; lotta tra Papa e imperatore erose progressivamente solidità del sistema Reggio aprendo porte a crescita comuni come "istituzioni totali" capaci di metabolizzare al proprio interno conflitti e produrre sintesi instabili ma comunque inclusive di gruppi sociali che di volta in volta si affacciarono sulla scena delle città italiane con il bisogno di avere un'adeguata rappresentanza politica e istituzionale • Alla ricerca di un compromesso: Pasquale II • Con la morte di urbano secondo e l'avvento sul trono di Pietro di Pasquale secondo finiva un'epoca per la storia del papato • Passaggio al XII secolo coincise con una svolta che coinvolse i vertici supremi della società occidentale con evidenti ricadute sul piano locale • Pasquale secondo finalmente ripreso il controllo stabile di Roma che non si aveva da quando Gregorio settimo fu mandato in esilio; questo aspetto lo pone in una posizione migliore rispetto a quella dei suoi predecessori • Pasquale II inoltre poteva vantarsi di essere il primo Papa moderno a regnare anche su Gerusalemme all'indomani dell'esaltante esito della prima crociata del 1099 • Imperatore era Enrico V • Enrico V continuò a contrapporre i suoi antipapi al Papa legittimo dopo la morte di Clemente III—> Silvestro IV • Dopo la morte di Clemente III non ci fu nessun altro antipapa che ebbe lo stesso consenso che riuscì ad avere Clemente • L'avvento di Pasquale secondo il problema fondamentale non era più quello di combattere la lotta per le investiture ma come uscirne • La condanna della simonia si era trasformata nella condanna dell'investiture che in quanto provenienti dai laici erano simoniache • La fine della rivoluzione: il pravilegium di Sutri • Pasquale II anche se si voleva inserire nella linea dei papi riformatori più recenti rinnegava il principio fondamentale che ne aveva ispirato l'azione: necessità di sottrarre nomine episcopali e abbaziali all'imperatore, che qui vedeva invece legittimato il suo ruolo in quelle procedure sebbene con riguardo alla sola concessione dei regalia—> di quella rivoluzione Pasquale Secondo decretò la fine • Contraddizione citata sopra viene superata nella seconda versione del privilegio di Pasquale II, ossia il privilegium (1111)—>termine simonia sparisce dal testo—> nella versione definitiva del privilegio subentra la preoccupazione di giustificare l’esistente • Se qualcuno fosse stato eletto dal clero e popolo ma non investito dal re non avrebbe potuto essere consacrato • Cadeva così uno dei capisaldi del gregorianesimo—>impedire investitura da parte ei laici e sanciva inscindibilità spirituale dal temporale • Il re doveva impegnarsi affinché la grandezza della chiesa romana e la salvezza delle altre chiese fossero salvaguardate
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